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Commenti sugli autori / Re:Guido Martina
« il: Domenica 26 Mar 2023, 18:15:50 »Grazie per l'attenzione, Grande Tiranno! Da chi deriva il tuo nickname?Special, consentimi di dissentire dalla tua posizione riguardo due sole storie, assai importanti dal punto di vista storico: mi riferisco al Satellite Artificiale ed alla Valle dell'Incanto.
Dai dati non mi risulta che molti qui abbiano cliccato sul link (comprendo che non è il massimo della comodità, soprattutto da cellulare). Quindi vorrei segnalare qui almeno quei punti in cui mi discosto dall'Inducks (ci vorranno più post, ne dedicherò uno a decennio). Gli anni '50 sono quelli in cui ci sono più differenze tra me e l'Inducks. Qui copro il periodo 1948-1959.1948- L’Inducks attribuisce a Martina Topolino e il vampiro della prateria, Albi d’Oro #110 [Topolino e il vampiro della prateria] del 19/6/1948, disegni di Michele Rubino. Vero è che Martina pare responsabile di quasi tutto il contenuto degli Albi d’Oro di fine anni ’40, ma questa storia – che è un pessimo accorpamento di due storie di Gottfredson dell’anteguerra, Topolino contro Wolf del 1933 e Topolino e il bandito Pipistrello del 1934 – nella traduzione per i disegni di Rubino non lascia trasparire l’impronta martiniana, suona solo come una riproposizione frettolosa delle traduzioni anni ’30 di queste due storie.1952- Visti i recenti studi (Topolino Tremila, Biblioteca del Papersera, 2013) non attribuisco più a Martina – contrariamente all’Inducks, che però non n'è sicuro al 100% – Topolino e il satellite artificiale, Topolino #41-43 del 25/4-25/5/1952, disegni di Giuseppe Perego. Ormai è chiaro ch'è di Antonio Rubino, ma a differenza che per Topolino nella valle dell’incanto non ricavo indizi – a un esame del lessico – che possa esserci Guido Martina in fase di rielaborazione del soggetto. Il soggetto era probabilmente già ben definito in una sceneggiatura.
- Topolino nella valle dell’incanto/Topolino nella terra dell’incanto [la terza puntata ha il secondo titolo], Topolino #44-46 (10/6-10/7/1952), 53 p., soggetto di Antonio Rubino e disegni di Angelo Bioletto. Martina lavora su probabile soggetto o sceneggiatura di Antonio Rubino di molto anteriore (magari sostituendo Zio Paperone a un personaggio anonimo precedente, ecco perché qui Paperone vive in un castello), perché di Rubino era il simile racconto in testo I tigrotti dell’aria (con Topolino) su Topolino [formato giornale] #140 (1/9/1935). L’episodio con la palla di cannone proviene da un racconto in testo (senza personaggi Disney) di autore e illustratore ignoti: Il corsaro Verdepisello, uscito negli anni ’30 su I tre porcellini. La gag con Paperino e la chiromante proviene da un’altra produzione anni ’30, la tavola autoconclusiva No Change! (con Topolino al posto di Paperino) su Mickey Mouse Annual #6 (Dean & Son, 1934), in Italia su Topolino [formato giornale] #148 (27/10/1935) come I due responsi della sibilla. L’Inducks non riconosce ancora la paternità di Antonio Rubino, è questa la differenza con la mia lista.1953- Paperino e l’orologio parlante, Albi d’Oro #23 [Paperino e l’orologio parlante] (7/6/1953), 23 p., disegni di Rino Anzi. L’Inducks non riconosce ancora la paternità di Martina ma - pur essendo pessima - è sua. C'è la signora Coccodè come nelle successive Martina/Perego e due situazioni comiche entrambe l'anno dopo in Paperino e la mela stregata (1954): il mazzolino di fiori per il compleanno di Paperone, Zio Paperone che invita i nipoti a vederlo mangiare. Ecco, non è solo una situazione a scatenare l'ilarità, perché elementi che Martina ha usato nell'Orologio parlante e che lì non dicono niente funzioneranno benissimo nella Mela stregata, facendone uno dei picchi del fumetto comico italiano della decade.
- Paperino e la ghiacciaia ermetica, Albi d’Oro #44 [Paperino e la ghiacciaia ermetica] (1/11/1953), 32 p., disegni di Giuseppe Perego. L’Inducks non è ancora sicuro sulla paternità di Martina, ma Boschi lo era e io naturalmente pure.1954- Paperino e l’uomo delle nevi, Albi d’Oro #6 [Paperino e l’uomo delle nevi] (7/2/1954), 31 p., disegni di Giuseppe Perego. L’Inducks non riconosce la paternità di Martina, I Maestri Disney Oro #34 (5/2007) - ed io - sì.
- Topolino e il fantasma raffreddato, Albi d’Oro #12 [Topolino e il fantasma raffreddato] (21/3/1954), 31 p., disegni di Giuseppe Perego. L’Inducks non riconosce ancora la paternità di Martina, I Grandi Classici Disney #240 (11/2006) sì (nonostante la censuri malamente), e ovviamente anch'io.
- Paperino e i tappoatlantici, Albi d’Oro #22 [Paperino e i tappoatlantici] (30/5/1954), 32 p., disegni di Rino Anzi. Attribuzione a Martina incerta per me (ma l’Inducks ne è sicuro): viste le somiglianze con Topolino nella valle dell’incanto (1952) potrebbe essere un ulteriore soggetto di Antonio Rubino di qualche anno addietro, adattato alla bell’e meglio da Martina che forse include di suo pugno il cameo di Zio Paperone.
- 3-AP]Paperino al Tour, Topolino #93-95 (25/6-25/7/1954), 60 p., disegni di Giuseppe Perego. [/u]L’Inducks non è ancora sicuro sulla paternità di Martina.
- [b=https://inducks.org/story.php?c=I+TL++101-AP]Paperino e la scuola modello[/b], Topolino #101-103 (25/10-25/11/1954), 60 p., disegni di Giuseppe Perego. L’Inducks non è ancora sicuro della paternità di Martina, ma chi altri non lo è?
- Zio Paperone nemico del tempo, Albi d’Oro #4 [Zio Paperone nemico del tempo] (30/1/1955), 31 p., disegni di Giuseppe Perego. L’Inducks ancora non riconosce la paternità martiniana.
- Paperino e il cangaceiro, Albi d’Oro #37 [Paperino e il cangaceiro] (18/9/1955), 31 p., disegni di Giovan Battista Carpi. L’Inducks ancora non riconosce la paternità martiniana, ma I Grandi Classici Disney #342 (5/2015) già sì. E in fondo chi potrebbe negarla?
- Topolino e la setta di settembre, Albi d’Oro #39 [Topolino e la setta di settembre] (2/10/1955), 31 p., disegni di Giuseppe Perego. L’Inducks non è ancora sicuro della paternità martiniana.1956- Paperino e la città calda, Albi d’Oro #1 [Paperino e la città calda] (8/1/1956), 31 p., disegni di Pier Lorenzo De Vita. L’Inducks non riconosce ancora la paternità martiniana, ma le ristampe e le cronologie di Alberto Becattini sì (da più di 20 anni).
- Topolino e l’aria leggera, Albi d’Oro #18 [Topolino e l’aria leggera] (6/5/1956), 31 p., disegni di Giuseppe Perego. L’Inducks non riconosce ancora la paternità martiniana, I Grandi Classici Disney #255 (2/2008) sì.
- Il Lupo Mannaro e l'orgoglio della contea, Albi d’Oro #19 [Il Lupo Mannaro e l'orgoglio della contea] (13/5/1956), 31 p., disegni di Mario Sbattella. L’Inducks non riconosce ancora la paternità martiniana e probabilmente non sarà mai ristampata, ma vi avverto che qualitativamente è sopra la media delle americane col personaggio, e c'è da divertirsi.
- Topolino e la freccia rossa, Topolino #145 (25/8/1956), 31 p., disegni di Giulio Chierchini. L’Inducks ancora non è sicuro della paternità martiniana.
- Topolino e la mano fosforescente, Albi d’Oro #39 [Almanacco Topolino] (10/1956), 31 p., disegni di Giulio Chierchini. L’Inducks non riconosce ancora la paternità martiniana, I Grandi Classici Disney #344 (7/2015) sì.1957- Paperino e la cometa della fortuna, Topolino #161 (25/4/1957), 31 p., disegni di Luciano Capitanio. L’Inducks non è ancora sicuro sulla paternità martiniana, I Grandi Classici Disney #325 (12/2013) sì.
- Paperino e il mare di nebbia, Topolino #162 (10/5/1957), 32 p., disegni di Giuseppe Perego. L’Inducks non è ancora sicuro della paternità martiniana, le ristampe sì.1958- Biancaneve e lo specchio infranto, Topolino #197 (25/10/1958), 31 p., disegni di Luciano Bottaro e Giulio Chierchini. L’Inducks non riconosce ancora l’apporto di Chierchini alle matite, I Maestri Disney Oro #21 (1/2001) sì.
Quanto al Satellite, devo dire di trovare parecchio strana la paternità di Antonio Rubino, sia per una questione stilistica (dato che ci sono molti elementi contenutistici e linguistici che richiamano lo stile martiniano dei primi anni) che di circostanza, dato che, come ben sappiamo, Rubino era stato direttore nell'Anteguerra ma nel 1952 non lavorava più da tempo per Topolino. Non si comprende perciò la logica di una sua sceneggiatura una tantum, neanche se si trattasse di un riciclo dato che è difficile immaginare una storia di questo tipo concepita negli anni '30. Peraltro, da un punto di vista anagrafico lui nel 1952 era già a fine carriera e presumibilmente in pensione (era nato nel 1880). Certo, resta il mistero di questo "dattiloscritto" riguardante la storia del Satellite con altri personaggi (da approfondire) ma anche il fatto che di "Leo Babba" o simili ne compaiono altri proprio nelle prime storie anni '50 di Martina.
Quanto alla Valle dell'Incanto (che è disegnata, in modo decisamente penoso, da Anzi e non da Bioletto), mi sembra ragionevole ravvisarvi un'impronta diversa da quella di Martina. In particolare, vi si possono notare dei richiami alla produzione inglese del Mickey Mouse Weekly e la data di produzione non può essere antecedente alla normale lavorazione, perché solo da poco Zio Paperone si era visto con quell'abbigliamento e con certe peculiarità. Resta quindi da chiedersi quale avrebbe potuto essere l'eventuale ruolo di Martina, sulla cui effettiva collaborazione sono in questo caso abbastanza scettico. Piuttosto, alcuni particolari come quello della fiera e della coralità sembrano replicati dalle sue prime storie. È interessante anche il fatto che la città viene chiamata Topolinia mentre tre anni dopo Martina la chiamerà Topolinopoli. Comunque, non vedo come si possa chiamare in causa proprio Antonio Rubino come sceneggiatore, non essendovi alcun paragone stilistico possibile con altre sue produzioni, oltre a quanto ho già premesso su di lui poco sopra per il Satellite Artificiale.