Giusto sabato scorso, riordinando riviste con articoli Disney, trovavo sul numero 484 del 1997 de "Il Venerdì di Repubblica" questo intervento della Cannatella...
Ciao, Gerbix!
La prima volta che sentii parlare di te, fu per caso in un gruppo di appassionati. Mi fu detto "quello è un professionista, collabora con la redazione" e mi salì un po' di ansia.
Mesi dopo avemmo modo di avviare una sempre troppo breve amicizia, accomunati dalla passione per il mondo Disney. Acculturato, entusiasta, forse anche troppo. Gli ultimi anni li abbiamo passati scambiandoci prese in giro su gusti, umorismo e animali. Ma quando si parlava di cose serie tu ci mettevi tutto te stesso e quando parlavi di lavoro ogni virgola, ogni lettera tradiva quella smodata voglia di trasmettere il tuo messaggio, la tua volontà, la tua vita. Quella stessa vita con cui scrivevi fino a ieri mattina, ne sono sicuro. Perché ti piaceva impegnarti, costruire, inventare mille e mille approcci. Non per nulla il tuo personaggio preferito era Archimede. E io avrei dovuto disegnartelo, al primo incontro dal vivo, ricordi? Un incontro dal vivo slittato per caso all'ultimo Lucca, quando ci mancammo per un secondo e che la pandemia ha poi condannato a non ripetersi.
Finché non è stato troppo tardi. E allora eccoti qui, col tuo amico Archimede, spammato sui social perché a te piaceva così. Se solo potessi immortalare tutta la curiosità e la sensibilità che ti rendevano il buon vecchio Gerbaldone cui volevo bene. Come promesso.Spoiler: mostra
Inoltre, come indicizzatore su inducks andava sempre a caccia di indici di testate da inserire, con cura e usuale passione. Mi dispiace non aver avuto il tempo per chiedergli di insegnarmi come si carica un indice, un qualcosa che avrei sempre voluto fare ma che ho sempre rimandato.E' un rammarico che condivido. Mi sentivo sempre inadeguato e mi bloccavo appena vedevo la prima schermata su inducks. Lui invece di ostentare la sua bravura, come avrebbe fatto qualche altro, ti diceva che era facilissimo, spronandoti a provarci. Ma volevo evitare pasticci e quindi gli ho sempre detto di no. E diceva di fidarsi di me anche in altre occasioni, quando magari mi mostrava qualcosa in anteprima e voleva un mio parere. E il semplice fatto che il mio parere fosse importante per lui mi onorava.
Spero di non fare un torto a Mattia Surroz, ma ci tenevo che anche chi di questa community non è iscritto su Facebook possa vedere il suo bellissimo omaggio per il nostro Francesco, io personalmente lo adoro perchè ne ha catturato l'espressione, la gestualità, tutto!Questo omaggio è di una dolcezza infinita ❤️
Non riesco a non aggiungere un mio quarto post... tanti, troppi anni di conoscenza, tra aneddoti e pensieri, per essere racchiusi in un unico grande ricordo...Mi hai fatto venire in mente un altro ricordo, che ti riguarda strettamente!
Non riesco a non aggiungere un mio quarto post... tanti, troppi anni di conoscenza, tra aneddoti e pensieri, per essere racchiusi in un unico grande ricordo...Mi hai fatto venire in mente un altro ricordo, che ti riguarda strettamente!
Non ricordo esattamente qual era l'oggetto di scambio e tra chi e chi, ma mi sembra una cosa bella da rivedere!
Spero di non fare un torto a Mattia Surroz, ma ci tenevo che anche chi di questa community non è iscritto su Facebook possa vedere il suo bellissimo omaggio per il nostro Francesco, io personalmente lo adoro perchè ne ha catturato l'espressione, la gestualità, tutto!L'omaggio di Surroz è di una tenerezza che avvolge il cuore, per la dolcezza che sa esprimere e per le emozioni che riesce a smuovere.
Francesco era un collaboratore del PaperSera, del Club dei Super Eroi e dell'Almanacco Topolino. Dai tanti post che ho letto in questo topic che lo ricorda, egli sceglieva, proponeva storie, serie e curava diversi redazionali. Immagino che tutta la sua passione, la sua cultura, la sua testardaggine abbiano contribuito, se non alla nascita, sicuramente allo sviluppo e alla crescita di questi albi.Assolutamente sì. E anzi, come sottolineava giustamente Fisbio nella live con Francesco, siamo convinti che sia certamente merito del successo del "suo" Papersera se poi sono arrivati gli altri tentativi di progetti editoriali, culminati con lo storico ritorno dell'Almanacco. Per anni qui sul forum era il capostipite degli utenti che lamentavano l'assenza di un periodico serio di storie straniere, e che sognava di poter gestire una sorta di nuovo Mega, ma dopo l'ennesima trasformazione fallimentare della testata, per un bel po' le straniere sono diventate quasi un tabù.
Sì, era diventato un tormentone, non ricordo bene perché, e quindi la foto di rito era d'obbligo... :)Non riesco a non aggiungere un mio quarto post... tanti, troppi anni di conoscenza, tra aneddoti e pensieri, per essere racchiusi in un unico grande ricordo...Mi hai fatto venire in mente un altro ricordo, che ti riguarda strettamente!
Non ricordo esattamente qual era l'oggetto di scambio e tra chi e chi, ma mi sembra una cosa bella da rivedere!
Le monete di Paperopoli per Marco/El Pikappa, che Pac prese da Gerba per portarle a Palermo.
Prima ancora dei suoi lavori sulle testate rivolte dichiaratamente ad un pubblico più "di nicchia" e ricercato come il Papersera, l'Almanacco ed Il Club dei Supereroi, io ricordo del momento in cui lessi, dalle sue stesse parole qui sul Forum, del suo esordio come collaboratore per Topolino.Hai aggiunto un tassello che non avevo considerato al mio aneddoto sul posterino di qualche post fa. Ecco perché ci teneva particolarmente ad avere quell'immagine, pur non essendo avvezzo alla raccolta di posterini... dedica a parte, rappresentava tantissimo per lui...
Lo ricordo bene, perché quel numero era aperto da una copertina meravigliosa, che mi caricava di tante buone aspettative per la storia cui era riferita.
Era il numero 3158 (https://inducks.org/issue.php?c=it%2FTL+3158) e in copertina campeggiava un bellissimo disegno di Giada Perissinotto, autrice anche della storia cui la cover si riferiva, ovvero "Il Paperopardo".