Me n'e' venuta in mente un'
altra, sempre inedita in Italia, che credo si ispiri al film "
Il ladro di Baghdad", di cui dovrebbero esistere varie versioni (
questa forse la piu' famosa). Non ho visto nessuno dei film; la storia l'avevo letta molti anni fa e non ne ho un ricordo troppo preciso, quindi non saprei dire se sia sufficientemente vicina alla trama del film (come riassunta da wikipedia) per poter contare come sua parodia. Ma mi sembra non abbia troppa importanza: il film stesso attinge dalle "
Mille e una notte" e da quanto rammento la storia si basa sullo stesso immaginario, riprendendone i temi in maniera sufficientemente ampia da garantirsi un posto in questa discussione.
Zio Paperone e la dollarallergia è una parodia del romanzo Orizzonte perduto di James Hilton, e del film diretto da Franmk Capra che ne è stato tratto.
Ottima osservazione. Mi chiedo pero' perche', quando penso a questa storia, non mi viene mai in mente che sia una parodia, pur avendo letto (sia pur molto frettolosamente) il romanzo. Forse perche' non ne riprende molto della trama, limitandosi a usare come ispirazione l'idea di un'idilliaca comunita' isolata dal mondo; e forse anche perche' a vivere quest'avventura sono i paperi nella loro vita quotidiana, non loro incarnazioni in un qualche passato o in un altro universo, cosa che toglie un po' il sapore "esotico" che sono abituato ad associare al termine "parodia". O forse soltanto perche' ho appreso del romanzo solo molti anni dopo aver letto la storia di Barks.
In effetti, se penso a parodie barksiane, mi vengono in mente piuttosto storie come quella di
Atlantide o del
vello d'oro, dove i miti parodiati sono piu' facilmente riconoscibili. Ma pensate ora a
Paperino sceriffo di Val Mitraglia: pur senza ispirarsi ad un'opera in particolare, non e' forse una parodia di tutto il genere western, cosi' come si era affermato a Hollywood nei decenni precedenti la sua pubblicazione?
Qua ricadiamo sul problema di cosa dobbiamo intendere per "parodia". Un problema a cui non saprei formulare una risposta soddisfacente in poche parole e che preferisco non affrontare direttamente (a dire il vero, non sono nemmeno sicuro di avere in mente una nozione ben definita: semmai solo un po' di idee piu' o meno confuse e un po' di esempi per sostenerle).
una parodia è una versione comica di qualcosa.
Definizione troppo restrittiva (anche se il concetto di "comico" potrebbe essere inteso in senso' molto largo). Per dire: una qualsiasi versione "non-seria" di un'opera esaltata dalle convenzioni culturali in cui viviamo dovrebbe essere, ipso facto, una parodia. Purtroppo ora non ho il tempo per cercare di spiegarmi meglio.