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Post - maryano21

Pagine: [1]  2  3 
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Topolino / Re:Topolino 3614
« il: Venerdì 28 Feb 2025, 13:50:18 »
Finalmente una storia 'lunga' non 'allungata', complessivamente meglio di 500 piedi e le isole della cometa messe insieme!

Non riesco a descrivere quanto sono d'accordo.

2
Topolino / Re:Topolino 3613
« il: Giovedì 20 Feb 2025, 13:41:19 »
Sulle Maschere avevo tantissimi dubbi e presagi di ennesima delusione, invece questo primo episodio mi ha gasato tantissimo. Spero che non si perda e vada avanti con la stessa freschezza. Malgeri bravo sia a scrivere che a disegnare, veramente piacevole da leggere e guardare.

Quella dello Stortodeposito l'ho apprezzata quasi solo per il tratto di Guerrini, e salvo qualche battuta in sceneggiatura. Per il resto non ha capo nè coda, il finale non mi ha lasciato nulla.

Nè capo nè coda ha neanche quella di Topeo, sembra quasi che ci siano dei buchi di sceneggiatura a un certo punto. Palazzi non rientra tanto nei miei gusti, perciò se commentassi i disegni sarei di parte.

PippoSpot è una serie leggera che mi ha sempre garbato e fatto sorridere, e in questo episodio c'è anche Gancetto, che mi piace molto. L'unica cosa che mi fa storcere il naso è il tratto "iperdigitale" di Coppola, talora anche con qualche incertezza nonostante si noti il suo attaccamento al perfezionismo grafico (nelle proporzioni e tutto). I colori invece sono sempre top.

Quella dell'assistente vocale l'ho trovata molto sterile. È un'interpretazione originale dello scontro Anacleto-Paperino, anche perché Bosco è sempre stato uno sceneggiatore innovativo di immenso talento comico, ma in questo caso il duello è proprio "debole" nelle forme e nei pretesti. Mi accodo alla delusione circa il tratto di Panaro, che ho sempre amato, ma che ora si è normalizzato alla maledetta (oserei dire) nuova linea editoriale grafica di dover unificare lo stile in uno solo (che è palesemente quello di Freccero, il direttore artistico). Si nota anche nella Gulp di fine numero di Valerio Held, un altro che apprezzavo nella sua semplicità, e che adesso si è "omologato".

In conclusione numero decente, si lascia leggere. Il non aver visto di nuovo Le Isole della Cometa sul numero dopo tante settimane è stato un sollievo non indifferente.

3
Topolino / Re:Topolino 3612
« il: Domenica 16 Feb 2025, 09:43:06 »
Riguardo alle Comete... alla fine, è stata soltanto una marachella (letteralmente!).
Forse la cosa che alla fine più mi è piaciuta, delle Comete, a parte la trasformazione di Minerva in Minni, è stato il curioso, ma delicato, flirtare fra Maya e Babou. Una cosa molto insolita per questo genere di storie, ma assai ben realizzata.
Peccato sia rimasta l'unica cosa ben fatta.

(Non è sarcasmo) Ma dove? Sinceramente ho colto anche io delle battute "ambigue" (so che non è il termine adeguato ma non so che termine usare) tra i due, e ho apprezzato, però non saprei se definirlo "flirt" (hai usato bene la parola "delicato"). Piuttosto ho pensato, durante la lettura, al semplice rievocare in maniera sopita un'amicizia di infanzia, non so come spiegarlo meglio.
Questo piccolo particolare comunque offre un'analisi della storia: Zemelo a mio parere si è concentrato così tanto sui personaggi, sulla loro presunta Backstory interessante e sulle relazioni tra loro che si è scordato di dare un filo logico "seguibile" alla trama.

4
Topolino / Re:Topolino 3612
« il: Venerdì 14 Feb 2025, 22:20:54 »
Numero un po' sciapo per i miei gusti.
Usando poche parole:

La storia di Paperino & Paperina dimenticabile per i miei gusti.

Carina quella di Rock e Manetta, anche se sfiora il godibile solo grazie ai disegni di Cavazzano, ovviamente non più al top ma sempre ottimi. Anche se Cavazzano, per storie del genere, mi sembra sempre sprecato.

Carina anche quella sulla crema di nocciole.

Non ho più nulla da dire su Le Isole della Cometa all'infuori di quello che ho già detto sul topic del Topo 3611. Speravo, per l'ultima puntata, in un finale che chiarisse tutto e risollevasse un po' il tutto, ma siamo sempre ancorati all'incomprensibilità e alla noia. Molto molto male. È stato doloroso carpire una nuova stagione dalla vignetta finale: ho detto un sonoro "No" all'aria appena ho realizzato...



5
Topolino / Re:Topolino 3611
« il: Lunedì 10 Feb 2025, 00:01:20 »
Non credete che la prossima storia delle isole della sia l’ultima, il “flight” nel titolo ha sempre tre cifre, dunque raggiungerà almeno 100 episodi

Topolino avrà un lettore in meno.

6
Topolino / Re:Topolino 3611
« il: Domenica 9 Feb 2025, 01:11:02 »
de "Le Isole della Cometa" ci ho capito poco quanto nulla... Mi è sembrato finora di leggere un'accozzaglia di azioni e avventure buttate alla rinfusa (se penso alla sceneggiatura di Zemelo per questa saga mi viene da pensare ad una vignetta di Casty in "Topolino e i casi dell'Ispettore Bonton", con Topesio che scrive trame per la tv: "Loro vanno qui, poi vanno là, poi fanno Questo e quest'altro...").
Personaggi assolutamente non memorabili.
Picone è bravo ma alcune vignette ed espressioni dei personaggi bah. Non apprezzo neanche la palette cromatica.
Al di fuori del capirci qualcosa, è tutto sterile ai miei occhi...
Credo di aver capito quale sia il problema, al di là della effettiva qualità della sceneggiatura, del disegno e della colorazione (che anche a me non piace, a meno che non ci sia una ragione precisa dietro questa scelta, del tipo 'è tutto un sogno' o 'avviene sul pianeta inosservabile', e allora ci potrebbe anche stare).
Secondo me questa non è una storia disneyana: i personaggi non sono quelli che conosciamo, neanche nella versione riveduta e corretta che ogni tanto ci viene offerta, e di cui lo stesso numero ci dà un esempio con la storia sulle patate. Questi personaggi hanno dei nomi e un aspetto che ricordano quelli di Topolino, Pippo, Minni, ma non sono loro: sono "altri", personaggi di una storia adulta, seria, non disneyana, con veri cattivi, veri intrighi, veri drammi, veri pericoli. Lo spirito disneyano è totalmente assente e nonostante una sceneggiatura di buon livello, basata su una idea interessante e portata avanti con studiata lentezza e una forte introspezione dei personaggi... non è questo che vuole e si aspetta il lettore. Non è un'avventura di Topolino, ma di qualcuno che gli assomiglia fisicamente.
Quando questa cosa diventa chiara la storia si fa anche apprezzare, e la sua infinita lunghezza non appare più come un difetto. Le vicissitudini di Mick, Babou, Maya e Minerva un po' appassionano, e ci si rende conto che il disegno è adeguato a questo tipo di storia (colorazione a parte).

Da un certo punto di vista la storia a me ricorda la mitica MMMM, che ci ha presentato storie serie con un Topolino diverso dal solito. Qui però siamo ben oltre, e se alla fine questa cosa verrà considerata un pregio o un difetto... credo sia presto per dirlo.

Mi stuzzica l'interpretazione della "storia non disneyana", ma comunque non riesco davvero a cavarci nulla... Mi sembra tutto così casuale nella scrittura...

Sul discorso disegno, forse mi sono espresso male. Non apprezzo personalmente Picone, ma concordo sul fatto che sia un tratto adatto alla storia che stanno raccontando. Sui colori... sicuramente è una palette voluta, ma non ne capisco il senso. Potrebbe capitare la stessa cosa con Fantomius, ma almeno lì il senso c'è eccome.

Circa la rimembranza di MMMM, siamo proprio in una galassia diversa secondo me. Quella è una storia adulta sul serio (o, a seconda delle interpretazioni, raccontata in modo adulto, considerando il canovaccio di base del Topolino detective), un film thriller. Questa, seguendo il paragone cinematografico, è un film che mette nel minestrone Azione, Avventura, Dramma, Formazione, bah. Oltretutto, solo io ho notato una certa stanchezza nei dialoghi?? E altri sembrano scritti per bambini, il che mi ha fatto inevitabilmente pensare che sia una storia anche diretta al pubblico più giovane.

7
Topolino / Re:Topolino 3611
« il: Venerdì 7 Feb 2025, 15:01:42 »
Non so se sono stupido o distratto, o se tutto verrà rivelato con uno spiegone finale nell'ultimo episodio, ma de "Le Isole della Cometa" ci ho capito poco quanto nulla... Mi è sembrato finora di leggere un'accozzaglia di azioni e avventure buttate alla rinfusa (se penso alla sceneggiatura di Zemelo per questa saga mi viene da pensare ad una vignetta di Casty in "Topolino e i casi dell'Ispettore Bonton", con Topesio che scrive trame per la tv: "Loro vanno qui, poi vanno là, poi fanno Questo e quest'altro...").
Personaggi assolutamente non memorabili.
Picone è bravo ma alcune vignette ed espressioni dei personaggi bah. Non apprezzo neanche la palette cromatica.
Al di fuori del capirci qualcosa, è tutto sterile ai miei occhi...

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Le altre discussioni / Re:Continuity e caratterizzazioni di poco senso
« il: Giovedì 22 Ago 2024, 11:33:28 »

come ho scritto, la mia è una considerazione personale. credo che la voglia di attualizzare paperinik rendendolo più "figo" lo abbia snaturato, tutto qui. l'attuale PK non mi fa venire voglia di leggerlo. ma si tratta di punti di vista.

Secondo me, PK non è voglia di attualizzare Paperinik per renderlo "più figo". È più un dargli un diverso contesto, creargli una storia attorno e dei personaggi più realistici nella caratterizzazione e nella psiche, appunto dando un'accezione più matura a loro e ai temi trattati.
Ma Paperinik può essere figo anche da eroe, e non solo da supereroe, che sia il Paperinik, come ho già detto, eroicomico oppure vendicatore.
Ognuno a suo modo, Paperinik e PK sono belli entrambi, sta tutto al lettore preferire l'uno o l'altro, oppure tutti e due alla stessa maniera, semplicemente percependo che con PK si è voluto spaziare, e separare il Paperinik eroe dal Paperinik supereroe, che in quanto tale affronta minacce più pericolose e quant'altro.
Per concludere, anche io la penso come te! Il PK attuale non è proprio nelle mie corde.

9
Le altre discussioni / Re:Continuity e caratterizzazioni di poco senso
« il: Mercoledì 21 Ago 2024, 13:53:18 »

come ho già scritto in passato, per me i  per esempio, quello di PK non è paperino. paperinik era paperino in tutto e per tutto, calato genialmente e umoristicamente in un ruolo insolito ma in situazioni coerenti al mondo dei paperi. renderlo un supereroe "commerciale" non incontra il mio gusto. altro esempio la recente fusione con il mondo marvel.

Secondo me, al tempo della nascita di PKNA, l'intenzione non era affatto quella di creare un Paperinik più "commerciale", ma più che altro di dargli un'ambientazione e delle tematiche più "mature" (e avrebbero cercato di ripetersi poco dopo con MMMM). Il fatto che abbiano scelto una connotazione fantascientifica era necessario, secondo la mia visione: proporre un Paperinik più maturo senza modificare nulla nel background avrebbe significato riproporre il Paperinik delle origini, il Vendicatore. Ovviamente, la contaminazione dai fumetti supereroistici americani c'è, anche in termini di continuity, sacrosanta su una testata come PKNA, che faceva dei personaggi e delle loro evoluzioni e sottotrame uno dei suoi punti di forza.
E te lo sta dicendo uno che in genere preferisce Paperinik (perché anche io avverto pesantemente in Pikappa la mancanza del background di Paperino, non posso farci nulla), nello specifico quello martiniano, vendicatore malizioso, senza disdegnare la sua deriva più "eroicomica" degli ultimi anni, che comunque mi diverte sempre con piacere, forse perché alla fin fine è uno dei miei personaggi preferiti.
A questo proposito, io lo considero un personaggio a parte, e la maestria autoriale sta nel dividerlo a perfetta metà tra Paperino e Paperinik, che sia la sua versione più eroicomica appunto, con la sfortuna di Paperino o la sua imbranataggine, o la sua versione più vendicativa, con la volontà di riscattarsi su Gastone e Paperone, per esempio.

Spero di essere stato chiaro nello spiegare.

10
Le altre discussioni / Re:Continuity e caratterizzazioni di poco senso
« il: Mercoledì 21 Ago 2024, 08:41:23 »
tipo il ritorno di Della, tranquillamente affrontato nell'animazione delle DuckTails mentre nei fumetti, a parte qualche one page retroattiva olandese con i fratellini Donald & Della, nulla sembra portare a questo particolare 'approfondimento'. Come quello riguardante il padre dei nipotini, anch'esso collegato a Della e al suo misterioso compagno a cui neanche Don Rosa ha osato dare un volto.

A questo specifico proposito, secondo me, non ne varrebbe la pena. Io penso che oramai, arrivati alla soglia dei 90 anni di vita artistica dei nipotini, ricordando come sono stati introdotti nel cortometraggio d'esordio (sono stati affidati a Paperino per aver fatto esplodere un petardo sotto la poltrona di loro padre), sia talmente radicato il fatto che vivono con lo zio tanto da non rendere più necessario l'eventuale ripresa e approfondimento di Della e, addirittura, suo marito. Sembra un ragionamento forzato, anzi lo sarà, ma per me c'è un fondo di attendibilità. Sono d'accordo con l'evolvere nel tempo i nipotini (da pesti diventano più responsabili, da più responsabili diventano più assennati di Paperino e Paperone, e ora, anche per questioni di target editoriale, cominciano, ahimè, ad avere problemi adolescenziali), ma a mio parere reintrodurre i loro genitori, o quantomeno Della, sarebbe un'azione alquanto inutile, che non so proprio che effetto possa avere. Usando sempre la fantasia unita al realismo, consideriamo che nei fumetti non si parla mai dei "nipotini che stanno da Paperino per una settimana/un mese" o cose simili, ma proprio per questo paradossalmente si sottintende che non stiano sempre da Paperino, almeno questa è sempre stata la mia impressione.
Credo appartenga a quella categoria di impressioni "realistiche" che ti fai leggendo fumetti Disney, tra cui penso si possa far rientrare anche la questione "distanza Topolinia-Paperopoli" trattata anche in questo topic.

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Le altre discussioni / Re:Continuity e caratterizzazioni di poco senso
« il: Lunedì 19 Ago 2024, 19:37:29 »
Calma, ragazzi.
Comunque, secondo me è impossibile negare che quanto detto da Bertani nell'editoriale sia abbastanza equivocabile, o quantomeno vago, per quanto riguarda le "indicazioni" da dare agli aspiranti autori.
Condivido la tesi che intendesse stigmatizzare l'invio alla redazione di soggetti stantii, visti e rivisti.

Ma secondo me, ripeto, c'è anche un sottile riferimento al fatto che le storie di "decenni fa" fossero meno politically correct... a mio parere, qualcuno avrà inviato qualche soggetto di un bel Paperinik martiniano e diabolico vendicatore, o di un giallo scarpiano alla Kalì.

Voi che ne pensate?

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Le altre discussioni / Re:Continuity e caratterizzazioni di poco senso
« il: Lunedì 19 Ago 2024, 13:11:42 »

Non parliamo poi di quelli che insistono su quanto è brutto il Topolino di oggi, ma francamente mi sono stancato di rispondere, meglio ignorarli...

Potresti essere più specifico?
Non ce l'ho con te! :-)
Neanche con Fantasio, o a chi ha fatto critiche motivate, ma solo con chi dice che è tutto da buttare (se sono più specifico, poi mi tocca anche rispondere anche a chi voglio ignorare, quindi preferisco evitare!)...

Sisi l'avevo capito ahahah, scusa per il fraintendimento. Volevo solo comprendere che genere di critiche per partito preso venissero rivolte al nuovo settimanale.

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Le altre discussioni / Re:Continuity e caratterizzazioni di poco senso
« il: Lunedì 19 Ago 2024, 11:06:25 »

Non parliamo poi di quelli che insistono su quanto è brutto il Topolino di oggi, ma francamente mi sono stancato di rispondere, meglio ignorarli...

Potresti essere più specifico?

14
Le altre discussioni / Re:Continuity e caratterizzazioni di poco senso
« il: Domenica 18 Ago 2024, 22:17:07 »
Apprezzo gli interventi di tutti, e certe volte fatico a comprenderli perché la tematica è piuttosto ambigua e dà adito a varie interpretazioni e sfaccettature di pensiero... Comunque, in generale concorderei sul delineare un'"ipocrisia" di fondo da parte della nuova direzione nel rifiutare l'"immaginario di storie di decenni fa" e poi riproporre o rivisitare i classici, uno su tutti La Spada di Ghiaccio. La questione di Gatto, invece, io sapevo fosse legata principalmente allo stile grafico, ritenuto appunto obsoleto per il nuovo corso.

A proposito di ciò, sento da tanto tempo la voglia di criticare la nuova linea grafica del giornale, che vale per praticamente tutti gli autori, salvo qualcuno (Cesarello e più o meno Maccarini, escludendo ovviamente maestri come Cavazzano e disegnatori immutabili come Guerrini).
Vi sta parlando uno che si è quasi messo a piangere quando ha incontrato Freccero a Lucca, dopo averne ammirato i disegni per anni... ma sotto la sua supervisione la redazione pullula di disegnatori identici nel tratto, e sfido a dire di no.
Confrontate Zanchi, Freccero e Baccinelli. È un trova le differenze a difficoltà estrema.

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Le altre discussioni / Re:Continuity e caratterizzazioni di poco senso
« il: Domenica 18 Ago 2024, 15:28:07 »
ma forse, ripeto, è solo una questione di politically correct, quella cui Bertani fa riferimento sottecchi.
Purtroppo non sembra così. Copio e incollo l'intera frase dall'editoriale del numero 3548, che chiama a raccolta chiunque volesse proporsi come "nuovo autore":



Certo, questo non esclude al 100% che il senso sia quello da te proposto, ma ci vuole tanta buona volontà per vedercelo.

Ho ben presente anch'io quell'editoriale, l'ho letto svariate volte proprio cercando di interpretare quella frase specifica. E mi domando, se le storie vecchie più belle sono godibilissime ancora oggi, cosa intende Bertani definendo obsolete le proposte che gli arrivano?

La cosa che sto per dire è molto forzata e me ne scuso, ma mi viene da pensare: Immaginando di essere il Maestro Scarpa, se inviassi oggi la sceneggiatura dell'Unghia di Kalì, che è un capolavoro ancora ottimamente godibile, cosa ne sarebbe sotto l'occhio di controllo della direzione attuale?

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