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Topolino / Re:Topolino 3541
« Ultimo post da Paperdano il Oggi alle 14:58:13 »
Ma evaporati migliora ad ogni puntata?  :oh: In questa si tocca vette altissime. Per ora migliore storia degli ultimi 5 anni.

E secondo voi esagero quando dico che Enna è il miglior sceneggiatore attualmente produttivo con storie lunghe in Disney?
Sono del tutto d'accordo Enna è uno dei migliori autori di questi ultimi anni da le tre storie horror con Celoni  a gli attuali Evaporati, Enna sta contribuendo sempre di più per fare un salto di qualità al giornale
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Topolino / Re:Topolino Speciale Anteprime - 2023
« Ultimo post da Filo Sganga il Oggi alle 14:52:37 »
Finchè hai un capolavoro come evaporati, per me puoi fare tutte le storie a puntate che vuoi. Poi a parte gli ultimi mesi questa scelta ha portato molti lettori in più che hanno permesso di investire in nuovi sceneggiatori e disegnatori per migliorare la qualità del topo...

Bertani segue l'onda del grande e piccolo schermo, dove questo tipo di 'accanimento terapeutico' è all'ordine del giorno.
E infatti non amando la serializzazione della settima arte, questa emulazione nelle storie Disney mi ha fatto prendere la decisione di non comprare più il settimanale.
Il 13 gennaio pubblicai un tweet col sommario del "Topo" settimanale scrivendo che ormai il libretto era un palinsesto Mediaset: un capitolo 1, un capitolo 2 e un episodio III nello stesso albo. Sono d'accordo con il tuo rimando al cinema, già proposto da me tempo fa: siamo nell'epoca dei sequel per Il gladiatore, Top Gun, Dirty Dancing... che magari saranno anche fatti bene (Tom Cruise ha partecipato a un grandissimo film!), però restano parte di un'operazione che può far storcere la bocca. Comunque, col settimanale no, non chiuderò mai. Resta un'istituzione della quale non intendo fare a meno. Tuttalpiù le storie a puntate le leggo quando ho già tutti gli appuntamenti a disposizione...
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Topolino / Re:Topolino 3541
« Ultimo post da Filo Sganga il Oggi alle 14:48:18 »
Ma evaporati migliora ad ogni puntata?  :oh: In questa si tocca vette altissime. Per ora migliore storia degli ultimi 5 anni.

E secondo voi esagero quando dico che Enna è il miglior sceneggiatore attualmente produttivo con storie lunghe in Disney?
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Testate Speciali / Re:Albetti Promozionali/Didattici/Educativi
« Ultimo post da Il Savini il Oggi alle 14:13:26 »
Ciao Minz,
questo https://www.ebay.it/itm/225802412429 promozionale non lo vedo nel tuo mitico lavoro.
Se serve ti scansiono la cover prima che vada via.
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Bellissima recensione e... lunga vita ad Almanacco Topolino! :D
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Le altre discussioni / Re:L'Alfabeto di Alex Bertani
« Ultimo post da ventinofatale il Oggi alle 12:52:09 »
Per me, la parte più interessante resta la lettera B, che definisce, con piena logica, il target attuale di Topolino. Qui un bravo direi che ci sta tutto, almeno come intenzione.

mi sembra che ultimamente stiano uscendo tante ma tante belle storie apprezzabili a tutte le età !!
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Testate Regolari / Almanacco Topolino 15
« Ultimo post da Nigel_de_Zoster il Oggi alle 12:15:25 »
Recensione Almanacco Topolino 15


Copertina inedita di Baccinelli

 Il mito assume diverse forme: può essere un racconto fantastico che descrive una vicenda, anche con risvolti morali o insegnamenti. Oppure si può definire “mito” una persona che, per le proprie caratteristiche, è amata da tutti e considerata irraggiungibile. Oppure il mito può anche essere il racconto fatto o rivissuto dagli stessi personaggi conosciuti. Questo numero agostano (uscito il primo di agosto invece che a fine mese per combaciare con i flussi vacanzieri italiani) di Almanacco Topolino idealmente può avere come filo rosso il raccontare le diverse funzioni e trasposizioni del mito, nella sua molteplice chiave disneyana.

 E questo numero si presenta con altre novità, che ci permettono di capire come la varietà di contenuti possa stimolare la conoscenza e la lettura contemporaneamente. Ad esempio, dedicando un’intervista a fine albo al realizzatore delle copertine remake di questa testata, Emanuele Baccinelli, e cercando di capire anche come si sviluppa il processo creativo dello stesso.

 Ma le novità più gustose si trovano ovviamente all’interno. Si parte con un ideale seguito di Paperino e l’oro del pirata, una delle prime storie lunghe che lanciò Carl Barks verso il mito, appunto. Bacicin riprende il mare (Abramo e Giampaolo Barosso/Giovan Battista Carpi) cerca di riprendere proprio lo spirito di quelle storie tanto amate: avventura, situazioni assurde, capovolgimenti, equivoci; il tutto condito dalla presenza di un personaggio, però, che appare essere solo l’input iniziale per far partire la storia, ma che successivamente viene messo sullo sfondo a favore del subentrante Paperone. Storia che però si nota proprio per le caratteristiche sopra evidenziate, oltre ad un Carpi che si sente a suo agio nelle rappresentazioni marittime.

 Un mito che si trasforma in racconto moraleggiante e favolistico in due storie, legate dall’ambientazione di una città svuotata per puri intenti criminali. La prima, che apre la sezione delle storie inedite, proviene dalla Francia e vede alle matite Luciano Gatto. Topolino e la città fantasma prova a riecheggiare le trame delle storie scritte da Del Connel e Paul Murry; trama che qui, però, viene esasperata nella penultima parte, per poi terminare in un finale monco. I disegni di Gatto non rendono appieno l’aura inquietante che si poteva dare alla storia, ma è interessante il suo approccio grafico al personaggio di Macchia Nera.

 Nella seconda storia, ultima della presente selezione, troviamo invece Massimo De Vita autore completo (benché solo adattatore di un soggetto S Code). Topolino e i Pirati di Castelnuvola si muove, come ambientazione, tra quel Jack e la pianta di fagioli e la prima storia di Vespa Vermiglia; storia che risalta soprattutto sul versante delle interazioni tra i personaggi, spesso frenetiche, ma con un buon ritmo complessivo. Qui i disegni di De Vita cominciavano ad assumere la fisionomia loro propria, ma si vedono anche tracce di ispirazione a Gottfredson (in particolare in alcune pose di Minni, come nella vignetta in alto nella terzultima tavola).

 
Anche nelle storie Disney…

La sezione delle inedite, aperta dalla storia di Gatto testé menzionata, comprende anche una buona selezione ampiamente ispirata ai miti creati da e al mito di Carl Barks.

 Paperino e i problemi televisivi (Kai Vainiomäki/Arild Midthun) rievoca le atmosfere e le dinamiche delle storie paperinesche tipiche dell’autore dell’Oregon. I disegni di Midthun, ancora forse poco dettagliati, mostrano comunque una certa padronanza delle scene (conferendo profondità alle stesse) e dei personaggi, che qui appaiono in pose tipicamente barksiane. Una buona storia rievocativa per gli appassionati.

 Sempre per parlare del “mito” di Carl Barks, troviamo una metastoria, Paperino in: una vita, mille avventure (testi e disegni di Kari Korhonen), che, quasi sulla spinta ispirativa delle storie celebrative (un esempio nostrano è Topolino 2000, di Bruno Sarda e Giorgio Cavazzano), pone l’attenzione sul personaggio come fautore delle proprie storie e rievoca le stesse in una meravigliosa doppia splash page, dove vengono menzionate alcune delle “mitiche” storie barksiane più belle di sempre. I disegni di Korhonen, sempre molto naif, sono però migliorati proprio nella scena indicata, accentuando l’amore per i dettagli dei personaggi.

 Dal “mito di Barks” ai “miti di Barks”, su cui gli autori ritornano. Nella prima storia, Paperino in: Ritorno a Shangri-lala (François Corteggiani/Santiago Barreira), viene rievocata Paperino e il sentiero dell’unicorno, una delle più vivaci e anche una delle più curiose storie di Barks; in questo caso, il ritorno è dettato dalle esigenze di dover lasciar andare libero l’unicorno che alla fine della precedente storia era stato catturato e nascosto da Paperone lontano da sguardi indiscreti. Il titolo menziona un luogo forse a metà strada tra la Tralla-la di Barks e la Shan-Grillà di Romano Scarpa, omaggiando entrambi gli autori.

 
Chi si rivede!

 Nella seconda storia, Zio Paperone in: Ritorno in Colchide (Maya Ǻstrup/Carlos Mota), si ritorna su una delle storie più mitologiche e immaginifiche di Barks stesso, Zio Paperone e il vello d’oro. Un ritorno in Colchide che avviene casualmente e che pone nuovamente Paperone di fronte ad alcune delle sfide più belle che abbia affrontato. Trama molto semplice, ma non per questo meno bella; i disegni di Mota, ricchi di dettagli, assumono un tratto particolarmente realistico nella rappresentazione del Roc, ma sono anche rispettose della storia originale, soprattutto nella raffigurazione delle rovine dell’antica Colchide (da Barks stesso immaginata più ellenizzata) e nel dare forma alle famigerate Arpie. Complessivamente, un piccolo capolavoro di sequel.

 Prosegue anche la riproposizione di storie dal volume Barks’ Friends del 2002. Le grandi ammiratrici (Pat e Carol MacGreal/Ignasi Calvet Estéban) vede come protagoniste (sulle pagine di Almanacco molto spesso viste in one pages) Emy, Ely ed Evy, questa volta alle prese con una tipica moda ossessiva giovanile, ovvero “mitizzare” personaggi famosi. Mentre poteva sembrare che la storia avesse uno svolgimento quasi scontato, è bello invece constatare che procede con un ritmo incalzante, dove la seconda parte è piena di gag e di rivolgimenti repentini. Una piccola storia morale che ben soddisfa anche qui il gusto letterario del lettore barksiano. I disegni di Calvet Estéban sono certo più moderni, si scorge poco l’ispirazione all’Uomo dei Paperi, ma l’autore spagnolo riesce comunque a conferire agli stessi un tratto classicheggiante: notevole anche lo sguardo di Paperina, che pare molto in linea proprio con la produzione classica di Taliaferro o ispirato a quello di Donald’s Dilemma (1947) di Roy Williams.

 
Il famoso “giorno da leoni”

Chiude virtualmente questa nostra recensione (mentre l’albo è chiuso dalla storia di De Vita di cui abbiamo dato conto sopra) Zirlino, pecora leonina (Frank Reilly/Floyd Gottfredson), adattamento a fumetti del celebre corto animato del 1952. Una storia favolistica molto carina, con una profonda morale che ricorda Il Brutto Anatroccolo di Hans Christian Andersen (e che riecheggia anche il simbolismo cristiano descritto nell’Apocalisse di San Giovanni). Gottfredson particolarmente agile e a suo agio nei disegni, con un ottimo grado di trasposizione e di dinamismo delle scene (come si vede nelle sequenze con il lupo). Forse non particolarmente fresca, ma di sicuro un altro piccolo capolavoro da riscoprire.

 La presente selezione conferma, ancora una volta, la recente tendenza di Almanacco Topolino. Una tendenza che ora vede la testata rinnovata nei contenuti, con numerose proposte e anche un filo conduttore comune che permette di apprezzare la selezione. Il comparto editoriale continua ad essere utile per farla diventare una piccola “testata enciclopedica” del fumetto (e dell’animazione) Disney classica e contemporanea.



Voto del recensore: 4.5/5
Per accedere alla pagina originale della recensione e mettere il tuo voto:
https://www.papersera.net/wp/2023/10/04/almanacco-topolino-15/
8
Topolino / Topolino 3541
« Ultimo post da Cornelius Coot il Oggi alle 11:57:58 »
                                                                                                                STORIE
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- Tutto accadde alla Fattoria                                                                                    32   tavole
Storia di Marco Nucci
Disegni e chine di Donald Soffritti
Colori di Chiara Bonacini
- Fantomius torna a colpire                                                                                     34   tavole
Storia e disegni di Marco Gervasio
Chine di Michela Frare
Colori di Manuel Giarolli
- Topolino e la disavventura a scatti                                                                       14   tavole
Storia di Marco Nucci
Disegni e chine di Artisti Vari
Colori di Diana Laudando
- Gli Evaporati 2 - La linea sottile   (episodio 4 di 5)                                           32   tavole
Storia di Bruno Enna
Disegni e chine di Davide Cesarello
Colori di Irene Fornari
- Topolino e gli equivoci di Pippo - Innovazioni tecnologiche                          1   tavola
Storia, disegni e chine di Casty
Colori di Sara Sangalli
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                                              COPERTINA  Disegni di Paolo Mottura - Colori di Andrea Cagol
                                             


                                                                                     SERVIZI  e  RUBRICHE
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Genio e imprevedibilità - Personaggi Top   (Francesca Agrati)   Intervista a Marco Nucci
La felicità in cucina - Intervista   (Fracesca Agrati)   Intervista a Benedetta Rossi
Una Paperopoli mai vista! - TopoGuida 2.0   (Blasco Pisapia)   Itinerario 2.4  Newton e Pico
Quando la copertina fa... spoiler! - Backstage   (Barbara Garufi)   Intervista ad Andrea Freccero sulla Variant 3541 per Romics
Una staffetta... a fumetti! - Intervista a Marco Nucci e a 14 disegnatori per la storia "Topolino e la disavventura a scatti"
Ci vediamo a Romics - Appuntamenti   (Francesca Agrati)   
Fumetti digitali da non perdere! - Novità da leggere
Verso il covo di Quantum... - Nelle puntate precedenti...   (Marco Nucci)
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COPERTINA VARIANT N. 3541   Disegni di Andrea Freccero - Colori di Andrea Cagol
Una delle 4 ante della Variant Cover in uscita a Romics e successivamente nelle fumetterie



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Le altre discussioni / Re:L'Alfabeto di Alex Bertani
« Ultimo post da Photomas2 il Oggi alle 11:53:48 »
Per me, la parte più interessante resta la lettera B, che definisce, con piena logica, il target attuale di Topolino. Qui un bravo direi che ci sta tutto, almeno come intenzione.
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Topolino / Re:Topolino 3540
« Ultimo post da Cornelius Coot il Oggi alle 11:30:23 »
Anche la 'tempistica' non fu delle migliori: uscita proprio nel numero che festeggiava San Valentino, con Paperino e Paperina in copertina felicemente insieme e Minni all'interno che arrabbiata se ne va viaggiando all'infinito, permettendo così a Topolino e Samantha un tranquillo periodo nel quale fidanzarsi e sposarsi (per quanto virtualmente o magicamente). Per Minni sicuramente una beffa oltre il danno, come giustamente ricordato da Scarpa. Con una pagina iniziale precedente la storia che sembra proprio una presa in giro nei suoi confronti (foto allegata)

                                           

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