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Altri argomenti => Cinema, musica e letteratura => Topic aperto da: Maximilian - Sabato 16 Giu 2018, 18:42:18

Titolo: Franz Kafka
Inserito da: Maximilian - Sabato 16 Giu 2018, 18:42:18
Mi sono inizialmente approcciato a questo scrittore con i tre brevi racconti La metamorfosi, La condanna e Il fochista. Ho apprezzato soprattutto il primo, pur non ritenendolo eccelso.

E' stato con Il processo, invece, che mi si è sprigionata davanti tutta l'abilità dell'autore. Romanzo sulle ansie e sulla frustrazione di una persona che vede a mano a mano la propria vita risucchiata da un organismo istituzionale (la giustizia) cieco ai bisogni dell'uomo e il cui unico scopo è autosostentarsi, mi sento di consigliarlo a tutti (o almeno agli amanti della satira).

Da poco ho comprato un altra sua opera, Il castello, che conto di leggere prossimamente.

Commenti?
Altri suoi lavori che secondo voi meritano di essere letti?
Titolo: Re:Franz Kafka
Inserito da: Paperock - Sabato 16 Giu 2018, 20:41:01
Allora Franz kafka ha scritto solo tre romanzi(tutti incompiuti), oltre ai due citati da te(il processo e il castello), ha scritto anche America.
 Poi ci sono oltre la matamorfosi(che resta la sua opera piu famosa), la condanna e il fochista, tanti altri racconti bellissimi(almeno per me). Recupera, se vuoi,  un'edizione di tutti i suoi racconti.

Poi ti consiglierei anche di leggere la sua"lettera al padre", fondamentale per capire l'uomo e il suo rapporto con il padre. Pagine bellissime.

A questo proposito  ti allego un mio vecchio commento(che feci su un altro sito).  Magari ti viene la voglia di leggerlo.Te lo consiglio.Ne esiste un'edizione economica della newton compton.

Lettera al padre:
E' difficile non commuoversi di fronte a questa lettera - confessione al padre di Franz Kafka. Un libricino di una sessantina di pagine intrise di drammacita e di dolore. Un libro fondamentale, imprescindibile, per comprendere il pensiero dello scrittore di Praga, la sua struttura psicologica. E' un bellissimo viaggio nell'anima di un uomo .

In passato c'erano gia state delle lettere confessioni in cui denunciavano il difficile rapporto con il proprio genitore, pensiamo ,per esempio, a Giacomo Leopardi.
Ma nessuno è mai stato cosi profondo come Kafka e soprattutto non c'è nessuna atto di accusa verso il padre .Infatti in questa splendida lettera lui cerca di spiegare , di motivare, le cause della sua paura di fronte al genitore. Il padre appare ai suoi occhi come un uomo perfetto,un uomo che si è fatto da solo,robusto , coraggioso, una sorta di essere superiore. A questa perfezione del padre fa da contraltare la personalita debole e paurosa di kafka, esercitando dunque su di lui un influsso negativo. Questo "esempio paterno " lo tormentera per tutta la sua vita. Il padre appare freddo e autoritario ,perfetto in tutto, colui che ha sempre la certezza su ogni cosa e fin da bambino, Kafka, si sentirà schiacciato da questo senso di angoscia e di colpa derivato dal continuo confronto,(cosi bene metaforicamente descritto in quel capolavoro che è la metamorfosi) e non riuscirà ma a raggiungere un proprio equilibrio, cosa che invece riusciranno a fare le sue due sorelle.Lo scrittore di Praga si sente continuamente inadeguato, un insetto che schiacciato da un piede nella parte posteriore, si libera dalla parte interiore e si trascina da un lato. E cosi Kafka(che morirà giovane a poco piu di quarant'anni fallendo nel suo ultimo tentativo di progetto matrimoniale) rimarrà sempre sospeso tra senso di colpa, senso di ribellione e desiderio di emanciparsi dal padre.

Ma questa lettera travalica i confini dello strettamente personale e di un destino particolare,e leggendolo ci costringe a guardare dentro noi stessi, al rapporto con le nostre figure paterne ,un rapporto spesso fatto di incomunicabilita, di lunghi silenzi,di incomprensioni e rileggendo questo libricino riflettevo sul fatto che volte è davvero difficile dire frasi semplicissime come queste: ti voglio bene . C'è poi chi vorrebbe che tu fossi, cio che non sei e non sarai mai. Ed è quello che è successo anche a Kafka.

E pertanto la bellezza di questo piccolo libro sta nel fatto che, oltre ad essere la storia di un pensiero sensibile, ognuno puo individuare la propria storia intima,almeno in parte,perche in fondo rapporti di questo tipo sono fatti spesso di ombre e luci . Insomma da leggere.
   


Titolo: Re:Franz Kafka
Inserito da: Maximilian - Sabato 23 Giu 2018, 20:21:52
Avevo notato Lettere al padre in una libreria, però vi ho prestato poca attenzione perchè non amo il genere testimonianze. Sicuramente, il tuo intervento mi ha indotto a ripensarci.

tanti altri racconti bellissimi(almeno per me).
Tra questi, ce n'è qualcuno che consideri particolarmente meritevole?
Titolo: Re:Franz Kafka
Inserito da: Paperock - Sabato 23 Giu 2018, 23:55:23
Mentre alcuni racconti sono piu lunghi, altri sono decisamente piu brevi.

Tra quelli lunghi direi sicuramente la tana, la condanna(tra i suoi racconti piu angoscianti), Nella colonia penale,Un digiunatore

Tra quelli brevi(spesso favole surreali) direi l'enigmatico Il cavaliere del secchio, la trottola, il messaggio dell'imperatore, Davanti alla legge, la partenza, il rifiuto, e l'ironico e delizioso "Piccola favola".
Titolo: Re:Franz Kafka
Inserito da: Solomon Cranach - Venerdì 29 Giu 2018, 13:26:32
Aggiungo anche che l'incompiutezza dei suoi romanzi varia: Il Processo (che è - perdonate il francesismo - un fottuto capolavoro) è incompiuto nel senso che non è stato sottoposto a revisione, a - come lo chiameremmo oggi - editing. La sua incompiutezza sta più nello stile: i periodi sono costruiti in maniera un po' pesante, con frequenti ripetizioni, che oggi un buon editor correggerebbe. Vi è poi anche qualche [piccolissima] incongruenza di trama, ma in generale è un romanzo che si legge dall'inizio alla fine molto bene.
Il Castello, oltre ad avere anch'esso problemi di revisione, è invece un romanzo di fatto monco. Bellissimo anch'esso, comunque, e a tratti perfino più inquietante del Processo, visto che la vicenda è molto più surreale e angosciante. Lo stesso dicasi per America, un romanzo piuttosto strano all'interno della pessimistica produzione di Kafka, visto che è decisamente leggero nell'atmosfera e nelle tematiche.