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15° volume


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14° volume


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Topolino / Re:Topolino 3368
« il: Giovedì 11 Giu 2020, 10:18:01 »
Molto curioso di capire dove volesse andare a parare il buon Castellan, appena preso il topo ho subito fatto un breve ripasso della prima parte e mi sono fiondato sulla seconda.
Queste sono le mie impressioni:
[SPOILER!]
Spoiler: mostra
Inizio dal dire che - magari è già stato detto nei commenti sulla prima parte, o magari no - la storia mi ricorda un po' un film visto al cinema di recente, tale Fantasy Island, che presenta alcuni elementi simili: l'isola particolare, il resort di lusso, strani fenomeni (lì si avveravano i desideri, qui si ritrova la serenità), un mistero dietro tali situazioni, una situazione che sfugge al controllo... insomma, non so se un qualche influsso ci sia stato, ma le similitudini non mancano. Si potrebbe aggiungere - ahimè - che l'ulteriore, non auspicato, elemento in comune è la netta sensazione di "occasione persa" in esito alla visione/lettura di entrambi.
Ma andiamo con ordine.
La prima parte mi aveva alquanto incuriosito, vuoi per l'accostamento al film visto di recente, vuoi per l'ambientazione, vuoi per la fiducia nell'autore; insomma, mi aspettavo molto da questa seconda parte, certamente molto più di quanto non vi abbia trovato!
In tutta onestà, fino al climax tutto sommato questa seconda parte stava mantenendo le promesse: l'esplorazione della parte abbandonata dell'isola, la scoperta del centro di comando ed il sospetto di strani esperimenti, il senso (molto blando) d'ansia che avrebbe dovuto trasmettere la scoperta del cavo da parte degli "sfarfallati" (escamotage non dei più riusciti per far capire che sarebbero giunti anche loro alla parte abbandonata), ma dall'arrivo del professor Skertz le cose cambiano; il ritmo della narrazione - fino a quel momento adeguato - acquisisce un'improvvisa accelerata, ed il tutto si risolve in poche tavole. Poche e banali, soprattutto.
A parte la necessaria spiegazione da parte del proff., per Topolino basta abbassare una leva e tutto si risolve... no, ma davvero? Tutto qui?
La soluzione alla vicenda, mi spiace dirlo, appare imbarazzante a livelli insostenibili: veramente bastava riattivare il generatore per far calmare gli scalmanati?
E serviva Topolino per pensarci?
L'esimio professore, che aveva scoperto, studiato ed applicato il fenomeno non era mai stato in grado di arrivare ad un così alto colpo d'ingegno?
Non riesco in alcun modo a nascondere e celare la delusione!
Casty, seppur non abbia letto tutte le sue storie, non mi ha mai deluso, non in questi termini!
A questo punto, ho rianalizzato brevemente tutta la vicenda, trovando vari punti critici:
  • Innanzitutto, la scoperta delle onde: il patto, implicito, tra autore e lettore impone di credere che effettivamente il professor Skertz abbia scoperto un sistema per ricavare energia dai sentimenti negativi delle persone (gli Evroniani c'erano arrivati da tempo...). Bene, ecco il primo "inghippo": se tale energia "bionegativa" può essere sfruttata, e di fatto ciò avviene, come mai ad un certo punto essa si "satura"? Anzi, ancor prima: come fa Skertz a realizzare in men che non si dica quale era il problema? Ed ancora, ammesso che si saturi, perchè non basta ampliare la capacità del generatore? Perchè mai il limite fisso dei 15 giorni, indipendentemente da quanta di questa energia sia stata immagazzinata e adoperata? Tutta una serie di illogicità che indeboliscono la trovata narrativa: di certo Casty ci ha abituato a spiegazioni "scientifiche" molto più intrisecamente coerenti!
  • Altro punto: ammettiamo che l'energia bionegativa vada necessariamente liberata nell'ambiente circostante. Ok, un concentrato di sentimenti negativi (tristezza, stress, rabbia, ansia, e via dicendo) una volta riassorbito dalle persone dovrebbe avere effetti ben diversi: sarebbero tutti dovuti diventare dei pazzi esaltati psicopatici, magari anche violenti e desiderosi di "scaricare" tutta questa tensione. Ovviamente, un risultato del genere, seppur del tutto logico, sarebbe incompatibile con i margini disneyani (oggi più di ieri). Me ne rendo conto, eppure quella sorta di allegria esagerata contrasta con la premessa della "negatività" di tale energia. Fatto sta che anche un minimo di realismo in più avrebbe probabilmente imposto che qualcuno si facesse male, anche solo leggermente.
  • Ancora, posto che non si capisce se, in fin dei conti, l'energia possa, o meno, essere sfruttata economicamente, ad un certo punto entra in scena Mr. Zaurax: che abbia saputo della "Città della gioia" è verosimile, che fosse a conoscenza di quanto ci fosse dietro lo è molto meno. Quel che è certo è che, anche se non detto esplicitamente, Zaurax è un vero e proprio criminale che sottopone ignari turisti agli effetti di pericolosi esperimenti solo per il suo tornaconto, economico, personale. E Skertz, a conoscenza di tutto, è il suo degno complice. Il finale avrebbe dovuto vedere il loro arresto, altro che "Ci perdo una montagna di soldi" e amen. Non è questo il messaggio corretto da far passare!
  • Sempre nel finale: che senso si deve attribuire a quanto afferma il professor Skertz parlando di una "precauzione" che egli avrebbe preso nel caso Zaurax non avesse rispettato i patti? Un codice di disattivazione? E perchè non l'ha usato subito? Ovviamente, sorvoliamo sul quel "Non ve lo spiegherò mai!" dato in risposta a Zaurax che gli chiedeva come avessero fatto a risolvere la situazione... effettivamente abbassare una leva è una soluzione che mai nessuno aveva immaginato in tutti quegli anni...
Concludendo, il mio giudizio è, purtroppo, negativo.
L'idea alla base di questa storia è sicuramente buona, però un suo sviluppo logico e coerente avrebbe magari portato a risultati poco compatibili con i canoni disneyani, seppur ciò che è mancato è forse stata la volontà di osare di più.
A mio avviso: andava spiegato meglio il problema della onde skertz; bisognava definire diversamente la reazione dei soggetti investiti dall'energia di ritorno (senza esagerare, ma accentuare un po' l'aspetto della negatività, qualche litigio, magari ipotizzare che da soggetto a soggetto la reazione poteva essere diversa, evitando la banalità degli scherzi); sicuramente trovare una soluzione finale diversa (magari il proff. nel frattempo, preso dal rimorso, aveva lavorato ad un qualche congegno per modificare il progetto originale); si sarebbe dovuto mettere in evidenza il comportamento scorretto di Zaurax.
Chiaramente non so se, ed eventualmente in che misura, la versione che abbiamo letto possa esser stato il risultato di modifiche ed aggiustamenti volti a rendere la storia più compatibile con la media disneyana, però resta una eccessiva banalizzazione di fondo che ne ha sminuito le indubbie potenzialità.

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13° volume


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  • L'opera originale - Le avventure del Barone di Münchhausen
  • L'opera a fumetti: Paperino di Münchhausen
  • L'opera originale - Faust
  • L'opera a fumetti: Il Dottor Paperus
  • I flauti magici di Paperino
  • L'opera a fumetti: Paperino e il flauto magico
  • Gli autori delle opere originali: R. E. Raspe e G. A. Bürger - Johann Wolfgang Goethe
  • L'autore dell'opera a fumetti: Massimo De Vita

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11° volume


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Le altre discussioni / Re:I peggiori personaggi apparsi su Topolino
« il: Sabato 23 Mag 2020, 11:10:46 »
Come classifica ritengo che lasci tantissimo il tempo che trova, sono più che altro considerazioni di gradimento personale e molto soggettive che non possono assurgere, come sembrano pretendere ad una oggettività assoluta. Posso trovarmi d'accordo, personalmente, sui Duckis, nemmeno Ser Lock mi piace troppo, ma restano valutazioni personali.

Come mi è già capitato di scrivere, è ovvio che una critica sia sempre di carattere personale, e non capisco perché ci si perda a giudicare come soggettive (cosa ovvia) e ad accusare di pretese di "oggettività assoluta" i giudizi diversi dai nostri vanificando il confronto con il classico "i gusti sono gusti e non si possono discutere" messo magari in forma un po' più soffusa.
Invece a me il confronto piace molto e mi piace quindi la critica in particolare quando priva di miele cerchiobottista a base di "dire e non dire" tanto per non andare in urto con nessuno.

Non conosco tutti i personaggi in lista, ma mi è piaciuto leggerla di per se.
Sono sicuramente d'accordo per quanto riguarda l'insopportabile "Little Gum", che anticipando una moda orrenda di questi anni metteva la "K" al posto del suono duro della "C". E poi le storie erano particolarmente assurde ed inutili.
Stesso di discorso per "Ok Quack" e mi spiace dirlo perché ho conosciuto qualche anno fa Carlo Chendi ed è una cara persona.

Ah! Giusto per anticipare l'eventuale irritazione dei fans di Ok Quack e Little Gum: sono uno che si permette di sparare giudizi soggettivi che hanno pretesa di oggettività assoluta e quello che scrivo, a questo punto sarà intuitivo, lascia il tempo che trova.

Caro Mario CX, qua le cose sono due:
o sei tu l'autore mediato di quella lista e, di conseguenza, le mie obiezioni ti han provocato un attacco di quella sindrome da indiosincrasia acuta alle critiche che qui tutti ben conoscosciamo in quanto (fin troppo) spesso colpisce determinati, e ben noti, autori; oppure, evidentemente, non sei stato in grado di cogliere - o forse non hai proprio voluto farlo dato che, per tua stessa ammissione, ti è già capitato di scrivere sull'argomento, dunque ti sarà molto caro - il reale significato di ciò che ho scritto.
Dal momento che propendo per la seconda ipotesi, provo ad essere più chiaro.

Tu dici che è ovvio che una critica sia sempre di carattere personale?
Certo, è proprio così. E infatti nasce da lì il problema che ho evidenziato.
Vedi, dal momento che hai letto l'articolo avrai sicuramente notato il tono definitivo e, se mi passi il termine, "ufficiale" di quella lista, quasi fosse la posizione formale di quel sito. E' così? Non credo proprio, non si legge da nessuna parte che quella lista sia il frutto di un sondaggio, di una discussione, di un confronto, nulla di tutto ciò. Semplicemente, il suo autore un bel giorno se l'è pensata ed ha scritto le sue opinioni, legittime, ma assolutamente personali. Quella non può essere LA "top five dei ecc ecc", ma semmai la SUA "top five ecc ecc", il che è ben diverso. Qui ognuno ha dato il suo parere, ed è giusto che sia così, ed è parimenti giusto che i vari pareri si confrontino e, al limite, scontrino, senza che nessuno si arroghi il diritto di emettere la sua inappellabile sentenza. Se parlo in quei termini di "pretesa di oggettività", è fin troppo evidente la critica.
Quindi, come vedi, il confronto piace tanto anche a me.

Tanto per dire, prendo atto che consideri "insopportabile" Little Gum e rispondo che non condivido tale giudizio.
La tua prima argomentazione si basa sull'uso della "K", da parte del personaggio, come se anticipasse l'orrenda moda attuale. Bene, io ritengo che il paragone non possa reggere affatto, perchè mette a confronto un uso distorto ed ignorante dell'italiano (la moda attuale) con quella che era una caratteristica precisa e voluta del personaggio, tesa a rendere graficamente l'idea di una pronuncia un po' anomala della nostra nostra lingua da parte di un alieno. Si tratta di una trovata assolutamente contestualizzata e nemmeno particolarmente originale: ricordi (tanto per citare il primo caso che mi passa per la mente) gli abitanti del pianeta della storia dell'elmo del comando, che omettevano l'ultima vocale? E' più o meno la stessa cosa, anche li serve a dare graficamente l'idea di una pronuncia particolare, o di una lingua diversa in quel caso.
La tua seconda argomentazione ("le storie erano particolarmente assurde ed inutili") è, in realtà, una sorta di assioma indimostrato, quindi non consente alcuna obiezione. Si può invece dire che, al contrario, quelle storie erano anche molto particolari per via della tecnica grafica adoperata.

E allora torniamo adesso al tuo post: di preciso, a parte mettere in luce una certa generica irritazione verso non si capisce bene cosa o chi, cosa volevi dire di diverso o di contrastante con il mio post che hai citato? L'unico elemento che riesco a rinvenirvi è solo una seria candidatura alla "top five della simpatia" che emerge dalla chiosa finale con il corsivo ad evidenziare meglio, a fini sarcastici, le espressioni usate dal sottoscritto (sfortunatamente, con il quote va tutto in corsivo, quindi chi vuol controllare deve riguardarsi il tuo post originale).

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Le altre discussioni / Re:I peggiori personaggi apparsi su Topolino
« il: Venerdì 22 Mag 2020, 19:03:00 »
Come classifica ritengo che lasci tantissimo il tempo che trova, sono più che altro considerazioni di gradimento personale e molto soggettive che non possono assurgere, come sembrano pretendere ad una oggettività assoluta. Posso trovarmi d'accordo, personalmente, sui Duckis, nemmeno Ser Lock mi piace troppo, ma restano valutazioni personali.

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Fino a questo momento non ho avuto molto da commentare sugli indici dei volumi, ma qui una precisazione è d'obbligo: a mio avviso la storia con Paperoga, nello specifico contesto parodistico-letterario della collana, fa più male di un pugno nello stomaco!
Non me ne voglia nessuno, ma avrei preferito fors'anche pagare la stessa cifra per avere 25 tavole bianche piuttosto che leggere una roba simile che di parodia non ha nulla, ma nemmeno la analizzassimo al microscopio!
Sia chiaro, non sto criticando la storia in sè, che può anche risultare gradevole in contesti a predominante comicità, bensì l'inserimento in questa collana che ha un leit-motiv ben preciso e specifico, dove non possono bastare quelle tre parole nel titolo ("centro" - "della" - "terra") per rendervi ammissibile qualsivoglia storia.  >:(

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Qualcuno che sta proseguendo la serie, per favore, riesce a mettere gli indici?

Grazie
Chiedo venia, ho avuto un po' di difficoltà a postare gli indici degli ultimi numeri, ma recupero subito...

10° volume


Indice:

10
Inoltre, la scelta di inserire pezzi di saghe come tops stories e c'era una volta in america ha poco senso. Su instagram catenacci e stato molto gentile e ha risposto alla mia domanda: lui dice che, essendo storie autoconclusive, vanno bene e servono a rappresentare l'operato di pezzin. A mio parere invece e una scelta miope.
Concordo in toto, già mal digerisco trovarmi pezzi di storie sul topo che saltuariamente acquisto, pure qui no, dai...
Di certo non sarebbe mancata una scelta di possibili alternative, quindi la decisione è stata voluta. Ok, parimenti decido di non prenderlo, tanto le ho tutte...

11
6° volume


Indice:

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Le altre discussioni / Re:Come ripartire con i fumetti Disney
« il: Sabato 11 Apr 2020, 12:21:19 »
Ciao, ho ben poco da aggiungere ai validi suggerimenti che hai già ricevuto, per cui mi limito ad insistere sui nomi: Gottfredson, Barks, Scarpa e Don Rosa oltre ad aver dato grandi capolavori hanno il vantaggio di poter essere facilmente recuperabili tramite le raccolte monografiche che hanno proposto tutta la loro opera.
Quella su Don Rosa è l'ultima, in ordine cronologico, ad esser stata pubblicata e si è conclusa lo scorso anno (e sono appena 20 numeri); quelle su Gottfredson (Gli anni d'oro di Topolino) e Barks (La grande dinastia dei paperi) risalgono ad una decina di anni fa, mentre un po' più recente quella su Scarpa (Le grandi storie Disney, iniziata nel 2014): a mio avviso, il vantaggio di queste raccolte - tutte di ottima qualità - è che con un po' di pazienza puoi riuscire a trovare l'occasione giusta per portarti a casa l'intera raccolta a prezzi interessanti, mentre più dispendioso sarebbe recuperare ad uno ad uno i singoli volumi.
Vedo che stai seguendo la collana dei "capolavori della letteratura", ottima scelta: tra le collane non monografiche, quindi non dedicate ad un singolo autore, questa è una delle migliori per qualità delle storie e contenuti extra.
Ti consiglio anch'io sia Pk che MMMM: sono frutti di una voglia di innovazione che negli anni '90 ha portato a sperimentare e provare a sviluppare, in un'ottica più matura, i personaggi di Paperinik e Topolino (inteso come detective), raggiungendo vette che, per gli amanti del genere, restano insuperate e, forse, insuperabili anche in futuro; sempre su Topolino ti consiglio di recuperare le storie di Casty, forse il miglior interprete attuale del personaggio quale è stato delineato da Gottfredson e Scarpa. Se apprezzi le sfaccettature umoristiche, ti consiglio di leggere le storie di Faccini e della Ziche; sempre restando sull'attualità, ti segnalo anche le parodie di Topalbano ispirate al personaggio di Camilleri.

Insomma, dipende tutto dai tuoi gusti...  ;)

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5° volume


Indice:
  • L'opera originale - I promessi sposi
  • Le opere a fumetti: I promessi paperi
  • Le opere a fumetti: I promessi topi
  • Parodie a confronto
  • L'autore dell'opera originale: Alessandro Manzoni
  • L'autore dell'opera a fumetti: Edoardo Segantini

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In questa collana verrà inserita questa versione?
Aggiungo, a parte tutto quanto di esatto già detto da V, che in questa collana la storia cui fai riferimento tu Topolino e gli ammutinati del "Daunty" - probabilmente - NON verrà inserita: questa collana, infatti, è una ristampa della precedente versione intitolata I Classici della Letteratura (2a edizione), dove NON era presente questa storia (forse perchè la vicenda è un fatto vero, cui sono seguiti sia libri che film, non un'opera di fantasia o letteraria in senso stretto), quindi è ragionevole pensare che non la troveremo neppure in questa ristampa.  ;)

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Testate Regolari / Re:Definitive Collection - Discussione generale
« il: Mercoledì 8 Apr 2020, 12:00:57 »
il primo numero di quella che sembra essere una nuova collana, la  'Definitive Collection Special' (sebbene sia considerato il 34° numero di quella normale) titolato "Il segreto di Fantomius", ad un prezzo di 8,50 per 128 pagine (più o meno la foliazione standard delle altre serie)
Dell'altro se ne era parlato, lo stesso Gervasio l'aveva anticipato, ma questo?
Cosa contiene?

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