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Post - raffa007

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Preso il numero di luglio ma con una cattiva sorpresa: le pagine alternate a colori e bianco e nero di due storie che ho già letto ed erano entrambe completamente a colori (Topolino  e il pozzo degli incas del 1968 e Paperino e la luna storta del 1989). Nel complesso un numero discreto con storie buone ma eclissato da questa stramba a dir poco proposta delle pagine alternate ai colori.

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Verissimo: Zio Paperone vela macchina dei desideri è la storia più piacevole fra le altre del numero. Che dire..continuo a sentire una netta differenza rispetto al passato con le scelte di Luca Boschi e trovo questi ultimi numeri mediocri. Mi dispiace dirlo, ma questa é la mia sensazione personale da vecchio collezionista dei Grandi Classici....
È una sensazione soggettiva: io trovavo invece mediocri alcuni numeri curati da Boschi con le storie americane puerili e scialbe.

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Qualcuno può mettere appena lo ha l’indice di Paperallegria? Il classico di Paperoga, se ha un indice valido lo prenderei, con i classici sono rimasta delusissima finora.
Per me non ne vale la pena: storie recentissime e molte volte con trame strampalate (in effetti anche il personaggio lo è).

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Gli indici degli ultimi Grandi Classici sono tutti complessivamente molto buoni. Il problema non è la qualità media, che non scende, quanto il fatto che insieme a Boschi sono scomparse le storie degli anni '50 e dei primi '60, la cui presenza fissa caratterizzava la testata da ormai circa 20 anni.

Pensi che sia per una minore conoscenza di quel periodo dei nuovi curatori?
Guardando la cosa in modo più generale, c'è un pericolo di perdere sempre più il "patrimonio" delle storie di questo periodo, venendo a mancare le ristampe di queste e quindi la mancata trasmissione fra una generazione e l'altra?
Non vorrei aver dato un tono troppo catastrofico, per certi versi è anche normale che nel corso degli anni gran parte della produzione risulti sempre meno "attuale" e si mantengano solo i capolavori (anche se parlando specificatamente di quegli anni, tutto Barks è un capolavoro...).

Preciso che non mi permetto assolutamente di tacciare di ignoranza i curatori, non li sto sottovalutando, tutt'al più un riconoscimento dell'immensa conoscenza di Boschi sul fumetto Disney.
Il nuovo curatore è Pier Luigi Gaspa e pare (sottolineo "pare", non avendo informazioni certe) che il problema sia di natura tecnica in quanto, dopo la morte di Boschi, si è appreso che questi non si occupava soltanto di scegliere le storie d'epoca ed introdurle ma anche di effettuare le scansioni ed i restauri digitali necessari per pubblicarle, in mancanza di impianti adeguati già pronti.
Il rischio di oblio c'è, ma anche quello di perdita di lettori, perché di fatto la testata ha perso un elemento caratterizzante e senz'altro una buona parte dei lettori assidui ne è rimasta delusa, tanto più che era l'unica a ospitare regolarmente storie così datate. Lo stesso Boschi, che introdusse la sezione Superstar, in tutti questi anni ha portato avanti una straordinaria opera di recupero di storie, rendendo le nostre collezioni dei preziosi archivi dove reperire materiale raro ed importante. Peraltro, la ripubblicazione dell'intera produzione italiana del 1949/1961 era quasi stata completata.
Allora quando si fosse completata tutta la ristampa delle storie Superstar il mensile avrebbe chiuso?

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L'ultimo numero le più belle sono Topolino e l'evaso a limone, Archimede Pitagorico e il super guanto e infine zio Paperone e la macchina dei desideri. Le due anni novanta cioè Topolino e le leggende metropolitane e Archimede e il senso degli affari le ho trovate scipite come purtroppo alcune storie di quel decennio. Il resto del numero si barcamena più o meno bene.
Non sono d'accordo con il tuo giudizio riguardo alle "leggende metropolitane" e al "senso degli affari''.
Si tratta di due storie che hanno sì una struttura narrativa semplice e che non rappresentano chissà quali capolavori imprescindibili del fumetto Disney italiano ma, da parte mia, posso dire di averle lette entrambe con piacere e gusto senza percepire momenti di stanca né annoiarmi durante il corso della lettura.
Tra le tre storie più recenti dell'albo, quella che ho trovato meno ispirata e che mi ha coinvolto meno è stata invece quella di Russo e Perina, che giudico simpatica ma nulla più.

Approfitto di questo messaggio per segnalare un errore nel sommario riguardo alla prima pubblicazione della storia di "Archimede e il senso degli affari" (segnata come uscita sul Topolino 586 del 19 febbraio 1967, al posto della corretta prima pubblicazione avvenuta sul Topolino 1814 datato 2 settembre 1990) e per allegare il Next in coda all'albo riguardo al prossimo numero della testata, il #91:
Beh, come dicevano i latini “ De gustibus non est disputandum” (i gusti non si discutono).

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L'ultimo numero le più belle sono Topolino e l'evaso a limone, Archimede Pitagorico e il super guanto e infine zio Paperone e la macchina dei desideri. Le due anni novanta cioè Topolino e le leggende metropolitane e Archimede e il senso degli affari le ho trovate scipite come purtroppo alcune storie di quel decennio. Il resto del numero si barcamena più o meno bene.

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Prossima uscita lo speciale estivo a cura di Faccini "Paperallegria"!
Chissà se ci piazzano ancora il sovrapprezzo per 40 pagine in più. :P
Il Classico curato da Faccini in uscita a Luglio è stato annunciato come avente lo stesso numero di pagine degli albi regolari della serie (ovvero 192), per cui di "speciale" avrà soltanto la cadenza dell'uscita che avverrà in un mese dispari contrariamente alla solita pubblicazione nei mesi pari della testata bimestrale.
Da quel numero in poi inoltre il prezzo della testata sarà maggiorato di 20 centesimi, visto che anche l'uscita agostana (dedicata a WoM) è stata annunciata su Anteprima con il prezzo di €4,90.

Il bello (o il brutto) è che se fossero aumentati così i Grandi Classici c’era gente disposta a fare manifestazioni di protesta e piazza. Com’è strano il prossimo…

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Il lettore del Topo legge la storia e invogliato a saperne di più su tutto il ciclo decide di comprare anche il classico.
Allo stesso modo, chi legge solo il classico ha l'opportunità di avere un ciclo "completo" (metto tra virgolette perché i classici non hanno questo intento).
Non è la prima volta che succede: un paio di esempi sono il classico di Doppioscherzo e quello di Ok Quack.
In pratica il Topo è una specie di volano per le altre testate.
Se io leggo solo i Classici che senso ha comprare Topolino per rileggere la stessa storia? E così anche  il contrario (se ho già letto la storia inedita, che senso ha rileggerla a quasi 5€?).

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Io che seguo sia Topolino che i Classici perché mettere la stessa storia di Detective Donald in ambedue? :sad: :sad:

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Ottimo sommario: non saranno dei capolavori le storie ma sono piacevoli da leggere. Hanno tolto le storie straniere che di solito riempivano la parte centrale di Topolino o di Almanacco Topolino (a parte i geni come Carl Barks e Floyd Gottfredson, il resto le trovavo più scipite di una minestra senza sale).

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Secondo me ci vorrebbe una via di mezzo, magari una sezione ulteriore con una o due storie straniere o poco ristampate. Vero è che è sempre difficile fare una ricerca approfondita in quel senso.

Detto questo però l'indice di questo mese non è male, forse meglio di quello del mese precedente a parte l'ottima storia dei tapirlonghi?

Per accontentare tutti la Panini dovrebbe raddoppiare le pagine dei GCD, così da mettere storie italiane e straniere (americane, svedesi, norvegesi, danesi, francesi, inglesi,  spagnole e brasiliane. E poi storie poco ristampate (chissà perché).

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Grazie per l'indice!
Pero'... a vederlo cosi' sembra uno dei tanti numeri intorno al 170/180/190 etc...

Voglio dire, un calderone di storie italiane anche buone, ma con poche particolarità o varietà. E le superstar sono ormai solo una selezione a tema senza limiti di rarità o temporalità.

Ormai eravamo abituati ad ad un altro tipo di impostazione da più di dieci anni. E' giusto e possibile cambiare, ma cosi' non so...
Preferisco numeri impostati così invece che con storie recentissime o prese da qualche albo in omaggio ad un fustino di detersivo (poco tempo fa erano date con le merendine di una nota ditta dolciaria) o con i salti di pagine a colori e in bianco e nero senza senso.

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che ne pensate del nuovo numero dei GCD? Forse stiamo tornando sulla retta via?
Da quelli che seguono questo topic sembra che non gliene importi niente. Comunque un ottimo numero anche questo di marzo.

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Per me uno dei migliori numeri da qui fino indietro al 2022 con assurde decolorazioni (storie della fine degli anni ottanta una alternate a colori e bianco e nero).
Con un ovvio grande rispetto per le opinioni altrui, non sono molto d'accordo che questo numero sia ..uno dei migliori. Il precedente, specie per le storie star. Le 3 storie degli anni '90, per me stonano con le altre. Si sente nettamente la differenza nelle scelte fatte da Luca Boschi.....
[/quote]
Gustibus Non Est Disputatum (i gusti non si discutono): a ognuno il suo….

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Non ho capito, hanno ripreso a decolorare?
No, appunto dico che è un ottimo numero anche per la qualità delle storie (a parte per alcuni dettagli).

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