Bellissimo il Topo di questa settimana.
La nuova storia del ciclo di Lord Hatequack, firmata da Gualtieri e Limido, è già diventata una delle mie preferite della serie per il sapiente bilanciamento tra paura e divertimento, tra palpabile tensione ed efficace umorismo.
Mi è davvero piaciuta, a partire dall'idea niente affatto scontata di rendere i Bassotti protagonisti di un racconto del brivido (e il suo contesto mi ha fatto veramente sghignazzare!

)
Molto buona anche la storia di Gagnor e Franzò, che presenta come protagonista una coppia di personaggi pressoché inedita quale quella rappresentata da due burberi incalliti come lo Zione e Dinamite Bla.
Storia simpatica e vivace, con un finalino molto carino!
A seguire una graziosa breve di produzione danese molto ben disegnata dal "solito" Midthun e una interessante terza puntata per "Terravento", che giunge con questo episodio al proprio giro di boa.
Con questa puntata ci si immerge di più in questo mondo narrativo e visuale; la prima apparizione delle misteriose "ombre" intriga non poco e il cliffhanger finale suscita la giusta curiosità in attesa del prossimo episodio.
Ma la palma di migliore storia del numero la assegno senza dubbio alla storia di apertura.
"Ritorno a casa De' Pippis" è un racconto adorabile.
Frizzante, disinvolto, leggero eppure al contempo capace di far percepire la tensione che vi si respira per il guaio in cui incappa la numerosissima famiglia pippide.
Emerge, da questa vicenda, non soltanto il carattere strambo, stralunato... "unico" tipico dei parenti di Pippo ma ciò che si delinea più di ogni altra cosa è la loro innata virtù dell'essere inclusivi e aperti ad abbracciare nuovi membri all'interno del proprio gruppo.
In fondo - suggerisce questo racconto come "morale della favola" - si può essere pippidi non solo per legami di sangue o per nascita ma anche per attitudini e per l'accettazione dei comportamenti stravaganti dei De' Pippis.
Una grande famiglia che non teme l'inserimento di nuovi membri e che, al contrario, dimostra sempre un genuino calore familiare, abbracciando tutti in un innato clima di serenità, spensieratezza e di gioco.
Questa virtù viene abilmente raccontata da Sisti con una storia che trovo deliziosa e vivacizzata al meglio dalle matite espressive e cariche di simpatia di un Alessandro Perina che già nella bellissima "Topolino e l'Operazione Clessidra" (scritta da Artibani) aveva immortalato l'esuberanza e l'inclusività dell'oceanica famiglia pippide.
Completano questo ottimo albo la simpatica autoconclusiva di fine numero con Battista, la seconda puntata di Fumettando dedicata al disegno di Brigitta (insieme a Federico Butticè) e un interessante servizio dedicato alla giornata mondiale della lettura, la quale cade proprio oggi.
Da notare come questi ultimi due redazionali nonché la rubrica della posta dei lettori siano tutti firmati da Antonella Murolo, redattrice di cui ho letto per la prima volta il nome sul Topo solo qualche settimana fa e che, in breve tempo, si sta facendo sempre più spazio nella cura della parte redazionale del libretto.