Per fortuna che la storia di Indiana Pipps ha tutti e due i capitoli nel numero....altrimenti la breve era l unica intera.
Per fortuna che la storia di Indiana Pipps ha tutti e due i capitoli nel numero....altrimenti la breve era l unica intera.
Stai dando per scontato che se fosse stata suddivisa in più numeri ci sarebbero state 5 storie a puntate e non 4.
visto l andazzo si
visto l andazzo si
Non credo... cinque storie a puntate in contemporanea va oltre le loro possibilità, pur con tutta la buona volontà. Semmai il problema è che la seconda storia breve poteva essere un episodio di YDD o roba del genere.
Dopo aver scoperto, in La Ballata di John D. Rockerduck, che Paperone veglia su Rockerduck in ossequio ad una antica promessa, adesso, in questo secondo episodio di Amelia e la Numero Uno del Numero Due, veniamo a sapere che addirittura i due miliardariSpoiler: mostra
Io questa linea telefonica la vedo un po' come la celebre "linea rossa" che collegava Mosca a Washington durante la guerra fredda :Panch'io
Io questa linea telefonica la vedo un po' come la celebre "linea rossa" che collegava Mosca a Washington durante la guerra fredda :PAnch'io l'ho interpretata come una procedura d'emergenza cui ricorrono in questo caso i due magnati per comunicare di argomenti particolarmente "scottanti" e prioritari e che riguardano entrambi.
Io questa linea telefonica la vedo un po' come la celebre "linea rossa" che collegava Mosca a Washington durante la guerra fredda :PHo pensato anche io la stessa cosa ;D Per cui non vedo questo 'filo diretto' come simbolo di una amicizia ancor più profonda ma, al contrario, di una 'stimata inimicizia reciproca'. Perché Paperone può chiamare Rockerduck 'pivello' quanto vuole (forse un po' troppo in queste ultime storie) ma alla fine è sempre lui a dargli più grattacapi rispetto agli altri miliardari del Club (mai troppo - o per niente - personalizzati, invero).
Perché Paperone può chiamare Rockerduck 'pivello' quanto vuole (forse un po' troppo in queste ultime storie) ma alla fine è sempre lui a dargli più grattacapi rispetto agli altri miliardari del Club (mai troppo - o per niente - personalizzati, invero).Mi ritrovo d'accordo con Cornelius sul fatto che tra Rockerduck e lo Zione possa esistere benissimo una linea telefonica segreta che li possa mettere in contatto per risolvere le situazioni più spinose.
secondo me è una cosa voluta ed è assolutamente in linea con il personaggio di paperoga
Segnalo infine una contraddizione nel TopoGulp presente alla fine del numero.
Infatti, sebbene nella prima vignetta Paperino manifesti al cugino la sua volontà di assistere alla finale di un torneo di baseball, i due si ritrovano, nella gag conclusiva, davanti ad una partita di basket.
Non mi convince il fatto che sia una cosa voluta.secondo me è una cosa voluta ed è assolutamente in linea con il personaggio di paperoga
Segnalo infine una contraddizione nel TopoGulp presente alla fine del numero.
Infatti, sebbene nella prima vignetta Paperino manifesti al cugino la sua volontà di assistere alla finale di un torneo di baseball, i due si ritrovano, nella gag conclusiva, davanti ad una partita di basket.
Anche la mia! Una diecina di pagine in tutto, credo, a partire dal Che aria tira...La mia copia mi pare ne abbia molte di più..si anche la mia già parte dal che aria che tira...
Ho sfogliato un altro paio di copie in edicola ed erano nelle stesse condizioni...
Grosso guaio a Paperopoli non mi ha convinto del tutto.Si è fatta leggere, ma ho trovato Topolino fuori dal suo ambiente e mi è parso un personaggio in "difficoltà", la storia mi è parsa una normalissima storia che ha allungato troppo per me la presenza su troppi numeri.
La tua visione e suddivisione sui tre tempi ci sta tutta, purtroppo a me di questi tre tempi è rimasto poco, diversamente dalle altre due storie lunghe del numero. Non è una brutta storia, è gradevole, ma questa, così lunga,io me la sono in parte scordata avendola letta in tre /quasi quattro settimane (l'ultimo numero mi è arrivato tardi)Grosso guaio a Paperopoli non mi ha convinto del tutto.Si è fatta leggere, ma ho trovato Topolino fuori dal suo ambiente e mi è parso un personaggio in "difficoltà", la storia mi è parsa una normalissima storia che ha allungato troppo per me la presenza su troppi numeri.
Perdonami, ma il focus della storia dovrebbe proprio essere che Topolino non si trovi nel suo ambiente e che per questo si trovo in difficoltà (ma è anche abbastanza ingegnoso da mettersi in gioco per cercare di superarle).
Per il resto la divisione in tre atti è stata perfetta per mostrare le fasi del rapporto tra Topolino e Paperinik, mostrandone le differenze e le similitudini, mostrandoli prima in contrasto, poi alleati ma con riserve e infine alleati e in grado di fidarsi l'uno con l'altro. Poteva la storia essere asciugata? Probabilmente sì, visto che di per sé il mistero e il giallo è molto semplice e lineare. Ma che fine avrebbe fatto il punto di forza della storia?
Ci può stare che non interessi e non piaccia ma alle storie più intospettive e intime diamogli il tempo di raccontarsi.
Nella storia con Indiana Pipps mi ha sopreso che, a pagina 110, la didascalia recitasse genericamente "Rive del mar Baltico" (vedi allegato). La vignetta quadrupla ritrae chiaramente la piazza del Mercato Lungo di Danzica.