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Le Pubblicazioni => Topolino => Topic aperto da: Samu - Mercoledì 8 Mar 2023, 16:20:24

Titolo: Topolino 3511
Inserito da: Samu - Mercoledì 8 Mar 2023, 16:20:24
SOMMARIO

I cimeli raccontano: Zio Paperone e la tartaruga di marmo
Soggetto e sceneggiatura di Marco Bosco
Disegni e supervisione colore di Paolo Mottura
Colori di Chiara Bonacini

Gli Evaporati
"Il mondo eclissato"
(Secondo Episodio)
Soggetto e sceneggiatura di Bruno Enna
Disegni e supervisione colore di Davide Cesarello
Colori di Emanuele Virzì

Il Principe delle sabbie (Quarto Episodio)
Soggetto e sceneggiatura di Alex Bertani e Francesco Vacca
Disegni di Giuseppe Facciotto
Colori di Manuel Giarolli

Un pentolino... magico!
Soggetto, sceneggiatura e disegni di Enrico Faccini
Colori di Valentina Mauri

Time Machine (Mis)adventures - Missione Telefono
Soggetto e sceneggiatura di Francesco Artibani
Disegni di Alessandro Pastrovicchio
Colori di Edizioni BD

Minima Paperalia - "Il più furbo"
(One-page story)
Soggetto, sceneggiatura e disegni di Enrico Faccini
Colori di Valentina Mauri

Copertina (disegno di Andrea Freccero, colori di Andrea Cagol):
Titolo: Re:Topolino 3511
Inserito da: il Tommi - Mercoledì 8 Mar 2023, 18:12:47
La vicenda degli "Evaporati" e la serie dei "cimeli" proseguono molto bene, nello specifico la versione disneyana di Mondocane e L'esercito delle 12 scimmie è deliziosa e Paperone, coi suoi racconti, non stanca mai; insipido l'ennesimo tassello delle "Time machine (mis)adventures" che, ahinoi, non cambia formula
Spoiler: mostra
(con ogni minima azione dei paperi nel passato a cambiare, loro malgrado, il futuro)
come se ormai Artibani scrivesse 'ste storielle con la carta carbone.
Titolo: Re:Topolino 3511
Inserito da: Samu - Mercoledì 8 Mar 2023, 20:07:49
Dopo avere accolto in maniera molto positiva il capitolo introduttivo de Gli Evaporati, mi sento nuovamente di applaudire Bruno Enna e Davide Cesarello per questo racconto che mi sta intrigando molto e in cui ravviso una regia ed un modo di fare interagire i personaggi che hanno tutti i presupposti per dare vita ad una storia con i cosiddetti.
Questo secondo episodio mi ha coinvolto dall'inizio alla fine, accrescendo ancora di più la mia sensazione di "essere dentro la vicenda" e di viverla, con la giusta tensione ed apprensione per il futuro incerto, al fianco degli eroi chiamati in causa.
Il tono della storia è maturo, adulto e riesce a trasmettere la sensazione palpabile della portata della minaccia cui i nostri sono continuamente sottoposti, con lo "spettro" di coloro che sono evaporati che aleggia implacabile nei loro ricordi e nelle loro vite.
Sto apprezzando molto poi la narrazione imbastita da Bruno Enna, la quale procede su due linee temporali sfalsate (non in modo lineare) e che alterna i flashback sul passato pre-nebbioso in cui tutto ebbe inizio al presente in cui si muovono gli interpreti topolinesi chiamati in causa, dando forma ad un trait-d'union veramente efficace ed appagante.
I personaggi sono approfonditi nella loro essenza e caratterizzazione, anche e soprattutto in relazione ai drastici cambiamenti della società attorno ad essi e che li ha certamente "segnati", spingendoli a provare un mix di emozioni difficili da gestire e che spaziano dalla volontà di rimanere tenaci e di darsi da fare rimboccandosi le maniche ai comprensibili momenti di sconforto e rassegnazione.
Pippo, Minni, Clarabella ed Orazio vengono dipinti in modo così umano che sembrano persone vere, "in carne ed ossa" e questo è un pregio che accresce il mio coinvolgimento per la storia e i suoi futuri sviluppi.
A questo proposito, credo che la vignetta muta di pagina 75, con l'abbraccio tra il "rientrato" Pippo e l'amico di una vita Orazio sia eloquente più di tante parole del suo calore umano e dell'affetto forte e vivo che lega i personaggi.

Molto gradevoli e piacevoli tutte le altre quattro restanti storie, dal racconto d'apertura facente parte della serie dei cimeli di Zio Paperone (illustrato da uno splendido Paolo Mottura) al "Principe delle Sabbie", che continua a risultarmi di lettura coinvolgente e simpatica e di cui aspetto con interesse il finale.
Graziosissima poi la breve di Enrico Faccini con Paperoga protagonista che mi ha dilettato con gusto e brio, risultandomi davvero carina e apprezzata.
Infine, anche la storia di chiusura, del ciclo della "Macchina del tempo in versione papera" si è rivelata una bella lettura, confermandomi come Francesco Artibani sappia unire verve, sentimento e ottima caratterizzazione dei personaggii (in questo caso del solo Paperino, protagonista dell'avventura) animando un mix che ritengo molto ben riuscito perché mi ha intrigato e reso partecipe di quanto accade nella storia senza mai annoiarmi.
Una vicenda, questa, che mi ha fatto vivere con brio l'avventura di Paperino in quel di Philadelphia nel 1876 regalandomi una lettura dinamica, con personaggi "vivi" e dalle battute sempre pronte ma capaci anche di fare delle riflessioni niente affatto banali e dotate di un "sentimento" che è sempre molto piacevole ritrovare, senza essere stucchevole né troppo dolce bensì calibrato e "dosato" nella giusta misura per lasciare un qualcosa al lettore.

Dal punto di vista grafico, poi, questo numero mi è risultato appagante dalla prima all'ultima storia, facendomi ammirare la bellezza delle tavole disegnate da tutti e cinque gli artisti che hanno animato i racconti che compongono il sommario di quello che ritengo un numero molto ben riuscito.
Titolo: Re:Topolino 3511
Inserito da: Photomas2 - Mercoledì 8 Mar 2023, 20:10:07
Protesto formalmente perché non sono stati riportati nei credits inchiostratori e coloristi!!!! Buuuuh!!! Abbasso!!!

Ciò detto, i "Cimeli" sono deliziosi, questa settimana, come trama e come disegni.

Proseguono bene gli "Evaporati" (voto rinviato, ma che suspense), e il "Principe" ha un po' di azione, finalmente, anche se sa di già visto lontano un miglio e di brodino allungato.

Faccini è sempre divertente, nella breve come nella one-page, mentre le "Time machine misadventures" hanno sempre i soliti difetti: non sono male in sé, ma per noi italioti sono cose trite e ritrite...
Titolo: Re:Topolino 3511
Inserito da: Samu - Mercoledì 8 Mar 2023, 20:22:17
Da notare che, nella one-page di Faccini (deliziosa nel suo essere così semplice ed al contempo intrisa di simpatia), compare il personaggio di Cipolla, "il bullo del quartiere".
Credo che non si vedesse da parecchio sul Topo e mi ha fatto piacere ritrovarlo, nonostante sia un tipo molto indisponente e che in un modo o nell'altro finisce sempre per causare danni a Paperino, anche senza far nulla di pratico (come in questo ciak) ma già solo con la sua presenza!  ;D
Titolo: Re:Topolino 3511
Inserito da: Beast - Mercoledì 8 Mar 2023, 21:12:36
Non commento mai, ma questa volta non posso trattenermi: leggere su Topolino una storia che attribuisce a Bell l'invenzione del telefono, senza citare Meucci, è una mancanza molto grave verso i giovani lettori italiani. Dopo la superficialità con cui è stata trattata l'importanza dello 0, questa serie diventa sempre più deprecabile.
Titolo: Re:Topolino 3511
Inserito da: Colo - Mercoledì 8 Mar 2023, 22:18:36
Dopo avere accolto in maniera molto positiva il capitolo introduttivo de Gli Evaporati, mi sento nuovamente di applaudire Bruno Enna e Davide Cesarello per questo racconto che mi sta intrigando molto e in cui ravviso una regia ed un modo di fare interagire i personaggi che hanno tutti i presupposti per dare vita ad una storia con i cosiddetti.
Questo secondo episodio mi ha coinvolto dall'inizio alla fine, accrescendo ancora di più la mia sensazione di "essere dentro la vicenda" e di viverla, con la giusta tensione ed apprensione per il futuro incerto, al fianco degli eroi chiamati in causa.
Il tono della storia è maturo, adulto e riesce a trasmettere la sensazione palpabile della portata della minaccia cui i nostri sono continuamente sottoposti, con lo "spettro" di coloro che sono evaporati che aleggia implacabile nei loro ricordi e nelle loro vite.
Sto apprezzando molto poi la narrazione imbastita da Bruno Enna, la quale procede su due linee temporali sfalsate (non in modo lineare) e che alterna i flashback sul passato pre-nebbioso in cui tutto ebbe inizio al presente in cui si muovono gli interpreti topolinesi chiamati in causa, dando forma ad un trait-d'union veramente efficace ed appagante.
I personaggi sono approfonditi nella loro essenza e caratterizzazione, anche e soprattutto in relazione ai drastici cambiamenti della società attorno ad essi e che li ha certamente "segnati", spingendoli a provare un mix di emozioni difficili da gestire e che spaziano dalla volontà di rimanere tenaci e di darsi da fare rimboccandosi le maniche ai comprensibili momenti di sconforto e rassegnazione.
Pippo, Minni, Clarabella ed Orazio vengono dipinti in modo così umano che sembrano persone vere, "in carne ed ossa" e questo è un pregio che accresce il mio coinvolgimento per la storia e i suoi futuri sviluppi.
A questo proposito, credo che la vignetta muta di pagina 75, con l'abbraccio tra il "rientrato" Pippo e l'amico di una vita Orazio sia eloquente più di tante parole del suo calore umano e dell'affetto forte e vivo che lega i personaggi.

Molto gradevoli e piacevoli tutte le altre quattro restanti storie, dal racconto d'apertura facente parte della serie dei cimeli di Zio Paperone (illustrato da uno splendido Paolo Mottura) al "Principe delle Sabbie", che continua a risultarmi di lettura coinvolgente e simpatica e di cui aspetto con interesse il finale.
Graziosissima poi la breve di Enrico Faccini con Paperoga protagonista che mi ha dilettato con gusto e brio, risultandomi davvero carina e apprezzata.
Infine, anche la storia di chiusura, del ciclo della "Macchina del tempo in versione papera" si è rivelata una bella lettura, confermandomi come Francesco Artibani sappia unire verve, sentimento e ottima caratterizzazione dei personaggii (in questo caso del solo Paperino, protagonista dell'avventura) animando un mix che ritengo molto ben riuscito perché mi ha intrigato e reso partecipe di quanto accade nella storia senza mai annoiarmi.
Una vicenda, questa, che mi ha fatto vivere con brio l'avventura di Paperino in quel di Philadelphia nel 1876 regalandomi una lettura dinamica, con personaggi "vivi" e dalle battute sempre pronte ma capaci anche di fare delle riflessioni niente affatto banali e dotate di un "sentimento" che è sempre molto piacevole ritrovare, senza essere stucchevole né troppo dolce bensì calibrato e "dosato" nella giusta misura per lasciare un qualcosa al lettore.

Dal punto di vista grafico, poi, questo numero mi è risultato appagante dalla prima all'ultima storia, facendomi ammirare la bellezza delle tavole disegnate da tutti e cinque gli artisti che hanno animato i racconti che compongono il sommario di quello che ritengo un numero molto ben riuscito.

Sugli Evaporati ho un'ipotesi
Spoiler: mostra
E se la nebbia mandasse gli scomparsi nel passato, magari in periodi storici diversi tra di loro? Topolino sembra indossare qualcosa di ottocentesco alla fine del secondo episodio...
Titolo: Re:Topolino 3511
Inserito da: Alby87 - Mercoledì 8 Mar 2023, 22:53:49
E per la seconda in meno in poco tempo una storia italiana continua a dare ragione agli americani sulla questione del telefono (l'altra era stata una storia Pico/Newton).

Purtroppo parlo solo italiano ed inglese, quindi le fonti che posso ricercare di prima mano saranno sempre pro Meucci o pro Bell, e la questione, ad oltre un secolo di distanza, è veramente troppo complicata e le fonti di difficile reperimento.

Quello che però non riesco a comprendere è la questione dei 10 dollari e il nome "telettrofono". Sono entrambi molto ben associati a Meucci, e le fonti sicure e storiche ci sono. Quindi stavolta non è proprio una presa di posizione su una questione fumosa... è proprio un grosso errore, un falso storico, e un caso da (e mi fa MOLTO male il cuore dirlo) "ma dove hai letto questa castroneria? Su Topolino?".  E mi spiace, perché su Topolino, per cultura e correttezza, intere generazioni potevano mettere la mano sul fuoco.
Titolo: Re:Topolino 3511
Inserito da: Luca255 - Giovedì 9 Mar 2023, 17:29:33
Anche a me ha sorpreso la mancanza dei nomi di coloristi e inchiostratori, spero che si tratti di un errore temporaneo. Per il resto un buon numero, probabilmente meglio degli ultimi 2-3.

Zio Paperone e la tartaruga di marmo è una bellissima storia già solo per i disegni di Mottura, che penso di poter considerare ormai come il mio disegnatore preferito in attività (per quanto lo scorso anno non abbia lavorato su nessuna storia!). La storia in sé è ambientata in un periodo piuttosto insolito, ossia subito dopo lo sbarco di Paperone in America e immagino prima dell'incontro con lo zio Manibuche. La trama mi è sembrata interessante e scorrevole, con protagonista un Paperone molto combattivo e più propenso a cedere alle provocazioni e alle distrazioni, che saranno poi la causa del suo "fallimento".

La saga degli evaporati non riesce a prendermi al 100% ma non posso che apprezzare l'ottima gestione della sceneggiatura, con frequenti salti di ambientazione di tempo che da un lato tengono acceso l'interesse per le varie trame e dall'altro consentono alla storia in generale di progredire con l'inserimento di nuove informazioni e "nuovi" personaggi. In generale devo dire che il fattore Nebbia è abbastanza interessante ma al momento non ne si conosce l'origine, ma tutto dipende da cosa verrà raccontato nei prossimi 3 episodi.

Il principe delle sabbie secondo me risente di un eccessivo numero di episodi, ma l'ambientazione perlomeno originale mi fa apprezzare la storia, soprattutto da un punto di vista visivo. La trama ha un retrogusto di già visto ma tutto sommato la ritengo piacevole da seguire.

Faccini sempre una garanzia ;D! Quanto mi piacciono queste storie a metà tra il surreale e il comico. In sole 10 pagine l'autore riesce a rappresentare ottimamente il "suo" Paperoga, con le sue innumerevoli sfaccettature. Che se ne fa Paperoga di un orologio d'oro, un anello con diamante, una collana di perle? "Umpf! Voglio solo il mio aquilone!"

L'ultima storia è un (ennesimo) episodio di una serie che ha visto susseguirsi storie una più assurda dell'altra. Almeno questa si risolleva un po' dalla completa assurdità dell'episodio sullo zero, ma come ha già detto qualcuno meglio di me alcuni problemi sono presenti lo stesso. L'unica cosa che ho apprezzato sono stati i bei disegni di Alessandro Pastrovicchio.
Titolo: Re:Topolino 3511
Inserito da: Samu - Giovedì 9 Mar 2023, 20:43:15
Segnalo una svista nella pagina dedicata agli albi Disney di imminente uscita: del mensile "Zio Paperone" e de "I Grandi Classici Disney" pubblicizzati nella pagina vengono mostrate le copertine dei numeri di Aprile al posto di quelle del mese corrente.
Titolo: Re:Topolino 3511
Inserito da: luciochef - Giovedì 9 Mar 2023, 23:16:45
- "Zio Paperone e la tartaruga di marmo" è una bella rappresentazione ideata da Marco Bosco che lega le classiche sfide del Club tra Paperone e Rockerduck con uno dei racconti della gioventù dello Zione. La trama viaggia spedita e gli avvenimenti sono interessanti. Disegni ottimi di Mottura tranne che per alcuni becchi eccessivamente spalancati.
- La seconda parte degli "Evaporati" parte bene fin dal riassunto che è costruito a mo' di collage fotografico.
E prosegue ancora meglio con tantissima carne al fuoco gestita in modo perfetto. Ogni evento, inedito per il lettore, viene inserito e contestualizzato con poche ma efficaci tavole. Cesarello continua la sua meravigliosa opera grafica con personaggi dinamici e tavole di effetto (bellissima pagina 76  :heart:)
Tanta roba !
- Quarta parte della saga egizia che, pur offrendo un pochino di azione in più, non riesce a spiccare il volo. Le vicissitudini mostrate sono le stesse di tantissime altre volte e non basta semplicemente cambiare epoca o nome ai personaggi per donare loro più interesse. Disegni di Facciotto sempre molto belli.
- "Un pentolino....magico" è una breve molto frizzante di Faccini che offre il suo (sempre) particolare punto di vista su Paperoga. Disegni che completano la sfiziosa trama.
- Nuovo episodio di questa serie della macchina del tempo in versione papera che non mi ha convinto neanche questa volta. Questo continuo andare e venire nel tempo, come se fosse una bazzecola, non mi soddisfa. Per non parlare poi della questione posta in precedenza sulla figura di Meucci che non viene neanche minimamente menzionato (almeno con un articolo a corredo utile a sbrogliare la matassa in favore dei più giovani....)
- Fenomenale la one-page finale di Faccini !
In totale lo definirei un Topolino da 3,5 stelle
Titolo: Re:Topolino 3511
Inserito da: Dippy Dawg - Venerdì 10 Mar 2023, 09:44:19
E per la seconda in meno in poco tempo una storia italiana continua a dare ragione agli americani sulla questione del telefono (l'altra era stata una storia Pico/Newton).

Purtroppo parlo solo italiano ed inglese, quindi le fonti che posso ricercare di prima mano saranno sempre pro Meucci o pro Bell, e la questione, ad oltre un secolo di distanza, è veramente troppo complicata e le fonti di difficile reperimento.

Quello che però non riesco a comprendere è la questione dei 10 dollari e il nome "telettrofono". Sono entrambi molto ben associati a Meucci, e le fonti sicure e storiche ci sono. Quindi stavolta non è proprio una presa di posizione su una questione fumosa... è proprio un grosso errore, un falso storico, e un caso da (e mi fa MOLTO male il cuore dirlo) "ma dove hai letto questa castroneria? Su Topolino?".  E mi spiace, perché su Topolino, per cultura e correttezza, intere generazioni potevano mettere la mano sul fuoco.
Poi si scoprirà che anche questa è un'imposizione degli americani: "Il telefono è stato inventato da Bell! E basta!"...

Ricordo che tanti anni fa c'era stato addirittura un parlamentare che si era lamentato pubblicamente che su Topolino era stato scritto che il telefono era stato inventato da Bell e non da Meucci, tanto che alcuni numeri dopo era uscito anche un articolo che rettificava l'affermazione! Vediamo se si sveglia qualcuno anche questa volta...

Comunque, diatriba a parte, ogni volta che leggiamo una storia di questa ignobile serie pensiamo di aver toccato il fondo, e invece ogni volta si scava sempre più in profondità! :huh:
Titolo: Re:Topolino 3511
Inserito da: Dippy Dawg - Venerdì 10 Mar 2023, 11:34:26
La storia in sé è ambientata in un periodo piuttosto insolito, ossia subito dopo lo sbarco di Paperone in America e immagino prima dell'incontro con lo zio Manibuche.
A parte che si tratta di un racconto di Paperone, quindi potrebbe anche essere "inventato"... però, direi invece che questa storia se ne sia bellamente infischiata del canone donrosiano, e a occhio mi sembra ambientata negli anni '20 del secolo scorso!
Giusto così! Anch'io sono un ferreo appassionato di Don Rosa e della sua opera, ma è giusto che ce se ne possa staccare! Anzi, ultimamente c'erano troppi riferimenti, spesso forzati, alla $aga, quindi non posso che approvare! :-)

L'unica cosa che mi ha lasciato perplesso è un'altra: davvero in quell'epoca mettevano tutti il casco per andare in bicicletta? Oppure, è l'ennesima forzatura anacronistica imposta dall'alto, che prevede l'obbligo del casco nelle storie disegnate adesso?
Io, purtroppo, non ho dubbi... :rolleye:

Comunque, a parte questo, storia promossa!
Titolo: Re:Topolino 3511
Inserito da: fab4mas - Venerdì 10 Mar 2023, 12:47:53
Oggi ho letto la seconda puntata degli Evaporati e devo dire che al momento Enna mi pare abbia fatto un lavoro egregio. Questo futuro ipotetico, con una popolazione in modalità sopravvivenza, in lotta contro un pericolo apparentemente insormontabile mi ha addirittura ricordato  Silent hIll (la nebbia che arriva e il fuggi fuggi generale) oppure gli arroccamenti dei superstiti alla Mad Max (i primi) tutti opere che ho apprezzato. . Scorre bene, non banale, i personaggi (su Topolino mi riservo il giudizio più avanti) e le loro emozioni sono rese benissimo e su questo Cesarello è bravo nele espressioni, nei gesti ..in quaasi tutto. Proprio mentre la leggevo però non ho potuto fare a meno di confermare a me stesso il divario che trovo tra certi particolari dei disegni e certi elementi di sfondo. Mi aiuta a spiegarmi bene il canale Instagram di Topolino perché hanno proprio pubblicato una parte che quando l ho vista ho faticato a capire:


intendo c'è un espressività di orazio notevole, mi ricorda DeVita (che per me è un compliementone) e poi vedo quei due personaggi a 'triangolo' sullo sfondo e quel oggetto tipo caldaia, quella sagoma di palazzi che mi paiono grezzi. Subito vien da pensare che il disegnatore stia a sua volta lavorando su tavole piccole, come se fosse un lavoro certosino andare a dettagliare certi elementi..lo dico perchè è indubbio che le possibilità sarebbero ben altre. Non so forse mi sto incaponendo io ma fatico un po' a dar un giudizio completamente positivo.

Purtroppo se continua così prenderò il volume che spero gli dedichino (purtroppo per lo spazio in casa che sta finendo)

Titolo: Re:Topolino 3511
Inserito da: rikki-tikki-tavi - Venerdì 10 Mar 2023, 14:22:44


L'unica cosa che mi ha lasciato perplesso è un'altra: davvero in quell'epoca mettevano tutti il casco per andare in bicicletta? Oppure, è l'ennesima forzatura anacronistica imposta dall'alto, che prevede l'obbligo del casco nelle storie disegnate adesso?
Io, purtroppo, non ho dubbi... :rolleye:

È la prima cosa che ho notato anch'io.
Che poi...esistevano già quei caschetti da bici? Forse bisognerebbe usare la Time Machine per controllare! :rotfl:
Titolo: Re:Topolino 3511
Inserito da: Luca255 - Venerdì 10 Mar 2023, 14:30:15
La storia in sé è ambientata in un periodo piuttosto insolito, ossia subito dopo lo sbarco di Paperone in America e immagino prima dell'incontro con lo zio Manibuche.
A parte che si tratta di un racconto di Paperone, quindi potrebbe anche essere "inventato"... però, direi invece che questa storia se ne sia bellamente infischiata del canone donrosiano, e a occhio mi sembra ambientata negli anni '20 del secolo scorso!
Giusto così! Anch'io sono un ferreo appassionato di Don Rosa e della sua opera, ma è giusto che ce se ne possa staccare! Anzi, ultimamente c'erano troppi riferimenti, spesso forzati, alla $aga, quindi non posso che approvare! :-)
No ma certo, cercavo di inserirla "a forza" nella storia di Don Rosa ma a dire la verità Paperone non avrebbe nemmeno avuto tempo di vivere questa storia, dato che appena sbarcato si reca quasi subito dallo zio. E va bene così, come dici anche tu è sbagliato considerare l'opera donrosiana come sacra e inviolabile, altrimenti molti spunti narrativi come questo non sarebbero possibili. :-)

In ogni caso il tempo e l'ambientazione rimangono abbastanza insoliti, e danno la possibilità di trattare un personaggio diverso e se vogliamo immaturo dal Paperone ricco o ancora prima dal Paperone del klondike. Infatti vediamo che non appena subisce il primo sabotaggio dall'avversario non si fa problemi a ricambiare, dando inizio a una serie di sabotaggi dannosi sia per l'uno che per l'altro.

L'unica cosa che mi ha lasciato perplesso è un'altra: davvero in quell'epoca mettevano tutti il casco per andare in bicicletta? Oppure, è l'ennesima forzatura anacronistica imposta dall'alto, che prevede l'obbligo del casco nelle storie disegnate adesso?
Io, purtroppo, non ho dubbi... :rolleye:
È la prima cosa che ho notato anch'io.
Che poi...esistevano già quei caschetti da bici? Forse bisognerebbe usare la Time Machine per controllare! :rotfl:
No per carità, la Time Machine no :laugh:
A dire la verità non ci ho nemmeno fatto caso, ma in effetti dubito fortemente che esistessero (e che venissero usati) caschi di questo tipo. Che si tratti di una forzatura imposta dai piani alti non lo so, mi sembra fin troppo assurda anche per gli standard delle ultime censure e simili.
Titolo: Re:Topolino 3511
Inserito da: Dippy Dawg - Venerdì 10 Mar 2023, 14:43:32
In ogni caso il tempo e l'ambientazione rimangono abbastanza insoliti, e danno la possibilità di trattare un personaggio diverso e se vogliamo immaturo dal Paperone ricco o ancora prima dal Paperone del klondike. Infatti vediamo che non appena subisce il primo sabotaggio dall'avversario non si fa problemi a ricambiare, dando inizio a una serie di sabotaggi dannosi sia per l'uno che per l'altro.
Vero! Un comportamento molto "paperinesco"! ;D

Che poi...esistevano già quei caschetti da bici? Forse bisognerebbe usare la Time Machine per controllare! :rotfl:
Ci sono immagini come questa (di Fausto Coppi, di qualche anno dopo) dove il casco c'è, ma che io sappia lo usavano soprattutto in pista:

(https://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/thumb/c/cd/Coppi_record_ora_1942.jpg/220px-Coppi_record_ora_1942.jpg)
Titolo: Re:Topolino 3511
Inserito da: Grande Tiranno - Venerdì 10 Mar 2023, 15:44:47
Pagina 74, prima vignetta, guardate sul bancone: direi che nel Mondo Eclissato non hanno delle grandi norme igieniche  :rotfl:

Ciao!

Il Grande Tiranno
Titolo: Re:Topolino 3511
Inserito da: Samu - Venerdì 10 Mar 2023, 15:55:19
Pagina 74, prima vignetta, guardate sul bancone: direi che nel Mondo Eclissato non hanno delle grandi norme igieniche  :rotfl:
Beh, neanche l'olezzo nauseabondo che si innalza dalla donna eclissata con cui dialoga Clarabella scherza in quanto a mancanza di igiene!  ;D
Titolo: Re:Topolino 3511
Inserito da: SilverPK - Venerdì 10 Mar 2023, 16:23:03
Oggi ho letto la seconda puntata degli Evaporati e devo dire che al momento Enna mi pare abbia fatto un lavoro egregio. Questo futuro ipotetico, con una popolazione in modalità sopravvivenza, in lotta contro un pericolo apparentemente insormontabile mi ha addirittura ricordato  Silent hIll (la nebbia che arriva e il fuggi fuggi generale) oppure gli arroccamenti dei superstiti alla Mad Max (i primi) tutti opere che ho apprezzato. . Scorre bene, non banale, i personaggi (su Topolino mi riservo il giudizio più avanti) e le loro emozioni sono rese benissimo e su questo Cesarello è bravo nele espressioni, nei gesti ..in quaasi tutto. Proprio mentre la leggevo però non ho potuto fare a meno di confermare a me stesso il divario che trovo tra certi particolari dei disegni e certi elementi di sfondo. Mi aiuta a spiegarmi bene il canale Instagram di Topolino perché hanno proprio pubblicato una parte che quando l ho vista ho faticato a capire:


intendo c'è un espressività di orazio notevole, mi ricorda DeVita (che per me è un compliementone) e poi vedo quei due personaggi a 'triangolo' sullo sfondo e quel oggetto tipo caldaia, quella sagoma di palazzi che mi paiono grezzi. Subito vien da pensare che il disegnatore stia a sua volta lavorando su tavole piccole, come se fosse un lavoro certosino andare a dettagliare certi elementi..lo dico perchè è indubbio che le possibilità sarebbero ben altre. Non so forse mi sto incaponendo io ma fatico un po' a dar un giudizio completamente positivo.

Purtroppo se continua così prenderò il volume che spero gli dedichino (purtroppo per lo spazio in casa che sta finendo)
Ecco, Cesarello da quando è tornato, inizialmente non mi faceva impazzire, ma mi è parso migliorato storia dopo storia, ma questo solo per quanto riguarda i personaggi. Sugli sfondi purtroppo continuo a trovare i suoi disegni fin troppo approssimativi, ed è un peccato specie considerando che è ormai palese che tutte le storie "principali" beneficeranno di una ristampa in grande formato che invece di glorificarne i disegni ne evidenzieranno le mancanze (sui Gold posso capire, sono storie nate senza sapere come un giorno sarebbero state ristampate, è naturale disegnarle con in mente la "gabbia Topolino", e lo stesso Le Imperdibili e affini che sono anche più piccoli).
In ogni caso anche per me giudizio positivo sugli Evaporati fin qui (anche se mi viene lo stesso da chiedermi se basta un anno rinchiusi in casa per far venire a tutti la voglia di vestirsi come se vivessero in Mad Max).
Titolo: Re:Topolino 3511
Inserito da: Cornelius - Venerdì 10 Mar 2023, 17:53:28
Zio Paperone e la tartaruga di marmo  (I Cimeli raccontano)
Mi sorprende un po' vedere lo zione redarguire e consigliare quasi 'amorevolmente' il suo acerrimo rivale, sebbene l'origine di queste situazioni apparentemente 'bizzarre' è stata fatta risalire all'antica amicizia che legava un giovanissmo Scrooge ad Howard Rockerduck, padre di John D. Quest'ultimo pare ancora subire, di base, il fascino della vecchia tuba come quando era piccolo e odiava (ma ammirava) quel giovanotto che sembrava quasi prendere il suo posto nelle attenzioni paterne. A momenti di sarcasmo ne alterna altri di genuino interesse per i racconti del collega che restano una 'scuola di vita' per ogni tycoon che si rispetti. Conosciamo la metropoli atlantica dove sbarcò dalla Scozia, teoricamente New York (come realisticamente appare nell'Esilio dei Van Coot diversi decenni prima), in realtà una Sweetville che ne fa disneyanamente le 'veci', un po' come Paperopoli fa con San Francisco (da notare come le reali metropoli americane siano raramente citate nelle storie di paperi e topi, forse per non creare delle 'incoerenze' geo-narrative).
Gli Evaporati - Il mondo eclissato   (seconda puntata)
In questo secondo episodio vengono esaltate certe qualità di Minni e Clarabella e si spera che, anche senza nebbie gialle e codini dello stesso colore, la cosa si ripeta. Il suo essere così particolare fa si che la storia mi sembri più parallela alla linea realistica quotidiana (un po' come X Mickey o la Anderville di MMMM) che facente parte della stessa. In futuro non credo che Topolino e Minni ricorderanno mai questi avvenimenti, in una continuity che non mi convincerebbe. Questi Evaporati sono 'altro' come 'altra' è la Minni dalle bionde code che sembra più il desiderio, da parte di Enna, di creare un nuovo personaggio che di approfondirne uno vecchio. Un mix fra Minni e Uma che però resta ufficialmente la prima (nonostante degli occhi a mandorla e due code bionde la cui origine non è stata spiegata).
Il Principe delle Sabbie   (quarta puntata)
Dalle Nebbie Gialle alle Sabbie cromaticamente simili, i personaggi di Topolinia sono gran protagonisti di questo periodo, fra storie 'altre' e, più tradizionalmente, 'in costume'. Tradizionale è in fondo anche la sceneggiatura di questo 'Principe', senza particolari 'squilli' ma basicamente interessante, sia nella raffigurazione di un particolare periodo storico che nella utilizzazione dei vari characters. Non emoziona particolarmente ma neanche annoia: la lettura e la visione delle tavole procedono con un certo interesse.
Un pentolino... magico
Insieme ad una Fine al solito enigmatica, mi fanno sorridere alcune esclamazioni ripetute e sottolineate di Paperoga, oltre al suo procedere poco pratico nella ricerca di qualcosa in un pozzo: perché ributtare dentro una serie di oggetti (oltretutto di valore) piuttosto che buttarli fuori, con il rischio di ripescarli?
Missione Telefono   (Time Machine Mis/Adventures)
Artibani fa ripassare ai lettori americani alcuni momenti della loro storia (chissà se la conoscono: se fanno come con Gottfredson, ci credo poco). Questa serie non sarebbe neanche male, volendo, ma potrebbe essere migliore se si eliminasse il terzo strato temporale futuristico che fa da prologo ed epilogo. Non ne comprendo l'utilità, se non per far confusione.
Titolo: Re:Topolino 3511
Inserito da: Cornelius - Venerdì 10 Mar 2023, 18:19:02
Da notare che, nella one-page di Faccini (deliziosa nel suo essere così semplice ed al contempo intrisa di simpatia), compare il personaggio di Cipolla, "il bullo del quartiere". Credo che non si vedesse da parecchio sul Topo e mi ha fatto piacere ritrovarlo, nonostante sia un tipo molto indisponente e che in un modo o nell'altro finisce sempre per causare danni a Paperino, anche senza far nulla di pratico (come in questo ciak) ma già solo con la sua presenza!  ;D
Io ricordavo due bulli del quartiere di Paperino ma ho poi appurato che erano Obice e Malandrino (in 'Paperino e le usanze gentili', storia del 1971). Questo Cipolla dove era già comparso?
Titolo: Re:Topolino 3511
Inserito da: Samu - Venerdì 10 Mar 2023, 19:24:16
Da notare che, nella one-page di Faccini (deliziosa nel suo essere così semplice ed al contempo intrisa di simpatia), compare il personaggio di Cipolla, "il bullo del quartiere". Credo che non si vedesse da parecchio sul Topo e mi ha fatto piacere ritrovarlo, nonostante sia un tipo molto indisponente e che in un modo o nell'altro finisce sempre per causare danni a Paperino, anche senza far nulla di pratico (come in questo ciak) ma già solo con la sua presenza!  ;D
Io ricordavo due bulli del quartiere di Paperino ma ho poi appurato che erano Obice e Malandrino (in 'Paperino e le usanze gentili', storia del 1971). Questo Cipolla dove era già comparso?
Per esempio in Paperino e la magia del teatro (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+3056-1).
In questa storia (targata Faccini/Freccero, del 2014), Cipolla punzecchia continuamente Paperino cercando di minare il suo auto-controllo e, con il carattere che si ritrova il papero in blusa costui finisce per cadere nella trappola del bulletto del quartiere azzuffandosi con lui e scendendo al suo (basso) livello.
Al momento non ricordo se il personaggio di Cipolla sia apparso in altre storie ma secondo me non sarebbe male se venisse coinvolto più spesso nella quotidianità paperopolese.
Aggiungerebbe un tocco di pepe in più nelle giornate di Paperino e di divertimento per i lettori che potrebbero così assistere a delle dinamiche vivaci e divertenti tra due personaggi che proprio non si possono soffrire!
Titolo: Re:Topolino 3511
Inserito da: Geronimo - Venerdì 10 Mar 2023, 19:25:19
https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2587-1

Questa dovrebbe essere la prima apparizione
Titolo: Re:Topolino 3511
Inserito da: Andy392 - Venerdì 10 Mar 2023, 19:36:54
Da notare che, nella one-page di Faccini (deliziosa nel suo essere così semplice ed al contempo intrisa di simpatia), compare il personaggio di Cipolla, "il bullo del quartiere".
Credo che non si vedesse da parecchio sul Topo e mi ha fatto piacere ritrovarlo, nonostante sia un tipo molto indisponente e che in un modo o nell'altro finisce sempre per causare danni a Paperino, anche senza far nulla di pratico (come in questo ciak) ma già solo con la sua presenza!  ;D
Prima o poi risalterà fuori anche Timoteo Piccione  :-)
Titolo: Re:Topolino 3511
Inserito da: Samu - Venerdì 10 Mar 2023, 19:45:10
Da notare che, nella one-page di Faccini (deliziosa nel suo essere così semplice ed al contempo intrisa di simpatia), compare il personaggio di Cipolla, "il bullo del quartiere".
Credo che non si vedesse da parecchio sul Topo e mi ha fatto piacere ritrovarlo, nonostante sia un tipo molto indisponente e che in un modo o nell'altro finisce sempre per causare danni a Paperino, anche senza far nulla di pratico (come in questo ciak) ma già solo con la sua presenza!  ;D
Prima o poi risalterà fuori anche Timoteo Piccione  :-)
Ci ho pensato anch'io: dopo l'avvenente papera bionda di cui è innamorato Paperoga (Miss "Bon Bon Labelle") e la pur fugace apparizione di Cipolla, ci starebbe benissimo un ritorno di Timoteo Piccione in qualche divertente storia di Enrico Faccini!
Non solo per un TopoGulp!  ;;D
Titolo: Re:Topolino 3511
Inserito da: Cornelius - Venerdì 10 Mar 2023, 19:54:01
I bulli che ricordavo io hanno avuto addirittura un topic a loro dedicato (per quanto di pochi post), piuttosto 'vintage' (quasi 20 anni fa)
https://www.papersera.net/forum/index.php?topic=7337.0
Non bastassero Anacleto e Jones, anche poco fuori dal suo giardino il povero Paperino ha diverse gatte da pelare, fra Obice, Malandrino, Cipolla e i diversi negozianti   ;D
Titolo: Re:Topolino 3511
Inserito da: Photomas2 - Sabato 11 Mar 2023, 14:04:52
Una piccola nota, se mi consentite.

Nella "Minima paperalia", si parla di boccia per pesci. Ma ricordatevi che in molte regioni d'Italia è vietato tenere i pesci d'appartamento nelle bocce, dovendosi invece usare vaschette capienti.

Anche in varie nazioni d'Europa è così, quindi, se nelle storie si vorrà dare il buon esempio, e stavolta sensatamente, le bocce per pesci dovranno sparire...
Titolo: Topolino 3511
Inserito da: Nigel_de_Zoster - Martedì 14 Mar 2023, 17:36:14
Recensione Topolino 3511


 Delicatezza e ironia, riflessione e impatto. Potremmo recensire questo albo (partendo dalla bella copertina di Andrea Freccero per i colori di Andrea Cagol) usando questo chiasmo, e non sbaglieremmo: Topolino 3511 riesce ad avere queste caratteristiche nei fumetti pubblicati e prova ad intrecciarle diversamente in ognuna. Tutte storie comunque bilanciate pressoché perfettamente, benché si possa considerare le stesse in una sorta di ordine di importanza.

 Partiamo da una storia d’impatto e riflessione. Il mondo eclissato rievoca subito alla mente quel mood di sopravvivenza post-apocalittica nel sottosuolo che richiama un’impostazione simile a quella che troviamo in La penultima verità (1964) di Philip K. Dick, o che si riscontra anche nella cinematografia più recente come L’esercito delle 12 scimmie (1995), Il regno del fuoco (2002) o Ember – La città di luce (2008).

 Non solo sopravvivenza: Bruno Enna riesce a misurare la narrazione che si svolge in tre distinti luoghi e con un sapiente uso del flashback; non si ha mai la sensazione di essere persi, né di non comprendere lo svolgimento della storia.

 Peraltro, sembra interessante il meccanismo utilizzato nel sottosuolo per contrastare l’avanzare della nebbia e per generare elettricità laddove manca: un meccanismo che, almeno nel concept e nella raffigurazione, pare una via di mezzo tra una gabbia di Faraday e una bobina di Tesla.

 Anche il finale di puntata si delinea come interessante, rifacendosi ulteriormente alla letteratura fantascientifica (tra cui si può ricordare La nube purpurea, 1901, di Matthew Phipps Shiel) con accenni anche alla mitologia e al folklore (dato che, almeno all’apparenza, quello che si vede può essere ritenuto un luogo ad alta energia).

 
Steampunk e post-apocalissi su Topolino

 Insomma, se nella prima puntata abbiamo avuto un assaggio di un mondo post-apocalittico “usuale”, qui la narrazione cerca di spingersi più a fondo, a riprendere scenari “di base” per riscoprirli e farli apprezzare ulteriormente.

 Approntata alla riflessione, ma più delicata, appare anche la storia di Marco Bosco, disegnata da Paolo Mottura, che apre l’albo. Zio Paperone e la tartaruga di marmo, seconda storia della nuova serie I cimeli raccontano, cerca di ricorrere ad un classico espediente narrativo per offrire una sorta di insegnamento (in maniera non molto dissimile da quanto avrebbero fatto Esopo o Fedro).

 Una storia delle origini di Paperone, che lascia per un attimo da parte la continuity donrosiana e offre spunti molto gradevoli e che intrattengono, e al tempo stesso portano a riflettere. Non la solita avventura “agitata” e chiassosa, ma una vicenda delicata, posata, sia nelle trame che nei disegni di Mottura (estremamente a suo agio nel riprendere i motivi urbani e grafici di inizio Novecento).

 Una storia, peraltro, che si contraddistingue per particolari che solo un lettore calmo può cogliere appieno, come nel caso dell’indicazione per la residenza del sig. Porter. Mottura pesca anche elementi dei personaggi provenienti dall’animazione classica, come nel caso di uno dei clienti raggiunti dal giovane Paperone (rievocante un design da Silly Simphonies) e del sig. Porter (i cui tratti paiono essere una combinazione di Oswald the Rabbit e Sagebrush Sadie applicati ad un primo Gambadilegno in Steamboat Willie (https://inducks.org/story.php?c=QMS+1928-019)). Nel complesso una storia molto gradevole e che intrattiene bene.

 
Morgana indica la via a Parsifal (Excalibur di John Boorman, 1981)

 Impatta in maniera ambigua la quarta puntata de Il principe delle sabbie (Alex Bertani e Francesco Vacca/Giuseppe Facciotto). Dopo una buona preparazione della trama (con una certa curiosità circa le vicende dei diversi personaggi), in questa puntata tutto sembra accadere abbastanza di fretta, meglio: di corsa (visto che tutti paiono affrettarsi in ogni situazione).

 Si vede un generale downgrade delle interazioni tra i villains: se le ultime storie con Macchia Nera (qui in versione bianca) erano riuscite a dargli una nuova dignità, qui sembra che si sia ritornati ai livelli delle precedenti. Un esempio di ciò è la mancata meticolosità di attuare la trappola, lasciando al personaggio di Sgrinfief… il segno che Topolomeo avrebbe dovuto trovare.

 La valutazione della storia, comunque, si avrà al solto dopo l’ultima puntata. I disegni di Facciotto rimangono comunque superlativi e conferiscono una piccola preziosità alle scene.

 Enrico Faccini si propone ancora come un compiuto maestro del sorriso in questa nuova storia paperoghesca.

 Un pentolino… magico! si caratterizza per un’ottima interazione tra i personaggi, per l’assurdità delle situazioni in cui si trovano, per l’ironia che la pervade e per l’ispirazione, non tanto a storie “alla Gastone” (dove la fortuna è onnipresente), ma al mondo extradisneyano, facendo pensare ai cartoons di Michigan J. Frog, la rana canterina delle Merry Melodies, creata da Chuck Jones nel 1955, e che è emblema di situazioni che si verificano solo quando nessuno guarda, o quando toccano ad altri. Insomma, Faccini pesca sempre bene quando lancia la sua rete, e questa storia non fa eccezione.

 
Non si sentiva questa parola dal 1998

Ulteriormente riflessiva la storia che chiude questo albo. Missione telefono (Francesco Artibani/Alessandro Pastrovicchio), nuova avventura della serie Time Machine (Mis)adventures, prende in considerazione l’invenzione di Graham Bell, ma le vicende che la caratterizzano ruotano tutt’attorno a ben altro presupposto.

 Sebbene Paperino pensi che il paradosso temporale sia generato dall’aver preso la lampada a olio, il vero fulcro della storia è ancor più banale, ed è forse rivangato in numerose opere sui viaggi nel tempo come uno degli accorgimenti iniziali per evitare che si venga scoperti o si generino conseguenze di altro tipo.

 Insomma, una storia carina, ma che sembra solo dare il pretesto per narrare una vicenda e non per descrivere l’importanza dell’invenzione (come nelle precedenti storie si era cercato di fare). I disegni di Pastrovicchio Jr. sembrano comunque molto apprezzabili e ben si adattano sia al contesto narrativo, sia allo svolgimento.

 In definitiva, l’albo ha sicuramente molti spunti interessanti, che però difficilmente si colgono leggendo solo superficialmente le storie.

 La delicatezza di alcuni temi e della narrazione, l’impatto che alcune situazioni hanno sul lettore, l’ironia che rimane preponderante in un settimanale umoristico e infine la riflessione che in generale si può generare sono gli ingredienti su cui si può lavorare per alimentare la curiosità di chi legge e fornire ogni settimana qualcosa di nuovo, o quanto meno che possa essere riscoperto.

 Complessivamente, Topolino 3511 riesce a mantenersi a buoni livelli e segna il passo nella qualità media che finora la testata ha avuto.



Voto del recensore: 4/5
Per accedere alla pagina originale della recensione e mettere il tuo voto:
https://www.papersera.net/wp/2023/03/14/topolino-3511/


Ora è possibile votare anche le singole storie del fascicolo, non fate mancare il vostro contributo!

Titolo: Re:Topolino 3511
Inserito da: Dippy Dawg - Giovedì 16 Mar 2023, 16:24:13
Ricordo che tanti anni fa c'era stato addirittura un parlamentare che si era lamentato pubblicamente che su Topolino era stato scritto che il telefono era stato inventato da Bell e non da Meucci, tanto che alcuni numeri dopo era uscito anche un articolo che rettificava l'affermazione! Vediamo se si sveglia qualcuno anche questa volta...
Ho trovato per caso un mio vecchio messaggio (https://www.papersera.net/forum/index.php/topic,12458.msg438326.html#msg438326) di sei anni fa, e... niente, si dicono sempre le stesse cose! :rolleye:

Non ricordavo questo precedente, comunque!