Comunque non posso crederci: a Napoli, in piena città, ho girato mezzo quartiere e nessun'edicola ha la versione liscia, tutte invece con la copia con l'accessorio. Non m'era mai capitato. Ovviamente non l'ho presa.Anche qui a Canicattì è arrivata solo la versione accessoriata, ma io l'ho presa per troppa curiosità della storia di Gervasio.
Leggendola ci si accorge che alla fine non è altro che la riscrittura identica della prima storica avventura del diabolico vendicatore di Martina e Carpi con l’aggiunta di un Fantomius in più come direttore d’orchestra e minuzioso pianificatore di ogni singolo avvenimento. Se già una riproposizione quasi pedissequa dell’originale è, per me, assai poco interessante, trovo che la presenza del ladro mascherato depotenzi moltissimo la nascita dell’alter-ego di Paperino, togliendoli quell’aura di epicità che l’ha sempre circondata: la Dea Bendata che finalmente, attraverso un errore di recapito, dava al papero la possibilità di vendicarsi dei torti e dei soprusi subiti da Paperone, Gastone e parentame.Credo che questo sia il punto focale del soggetto di questa storia: aver scelto di presentare la nascita di Paperinik non più come frutto di un'occasione, determinata dal caso e sfruttata da Paperino, ma come il risultato di una vera e propria regia orchestrata da Fantomius.
Ora cercherò di leggere anche il resto del numero... ;DRiguardo alle altre storie: le brevi centrali sono simpatiche e strappano diversi sorrisi; Topolino e l'invenzione del cucù è quasi una riscrittura in chiave disneyana del film Ritorno al futuro; Paperino e il segreto della 313 è simpatica ed interessante, e mi fa piacere non averla letta all'epoca della sua prima pubblicazione, così la gusto come se fosse una storia nuova; Il guazzabuglio linguistico è una classica storia nello stile di Panaro, che presenta una scelta interessante della persona del cattivo ma soffre un po' troppo dell'uso degli spiegoni.
Le origini di paperinik mi sono piaciute parecchio, considero la storia non come un remake ma come un omaggio, una sorta di what if autoconclusivo e pertanto non ritengo abbia snaturato le origini di paperinik.
la storia di Paperinik trovo sia una evidente “donrosata” della peggior specie e poiché non nutro simpatia alcuna verso quello che l’autore del Kentucky ha più volte fatto a Barks, cosa che qui vedo fatta pari pari (se non peggio) a Martina, il mio giudizio non può certamente essere positivoQUOTO parola per parola, senza contare le disgustose censure.
a questo si aggiunge, particolare non banale, che la caratterizzazione del Paperino di 50 anni fa secondo Martina (perché già Scarpa, ad esempio, era del tutto differente), andata poi perduta con il "professore”, sia inconciliabile con quella attuale, rendendo questa storia un nonsense completo
accettare questa storia, con protagonista Fantomius, master of puppets di un Paperino del tutto incomprensibile, sarebbe anche un accettare la totale demolizione della storia di origini del ‘69, cosa che non farò, ergo questa storia per me non esiste, non è mai esistita
Gervasio intende dire che finalmente sono state accettate storie in cui Paperinik ritornerà ad essere un "diabolico vendicatore" vecchia maniera e non solamente una specie di "super eroe" al servizio dei cittadini, chiaramente con tutte le limitazini imposte dall'attutale politica Disney. Meglio che niente!
De gustibus. Ti devo tuttavia disilludere sul what if autoconclusivo. Su Topolino 3314, nell'anteprima scritta da Barbara Garufi, leggiamo: "Tra due settimane festeggeremo i cinquant'anni del papero mascherato più amato di sempre con la storia Paperinik, tutto cominciò così scritta e disegnata da Marco Gervasio, che ci sorprenderà facendo luce sulle sue origini". Alcuni giorni più tardi, lo stesso Gervasio ha scritto sul suo profilo: "E la storia posso dire che sia solo la punta dell’iceberg del Paperinik che verrà. Vuole dire: attenti che “questo” è il mio Paperinik e sta per tornare su Topolino! Molto presto, il diabolico vendicatore farà capolino sotto il vostro ombrellone". Quindi non c'è niente di autoconclusivo, si tratta di una effettiva revisione delle sue origini o reboot, una ripartenza con totale o, in questo caso, parziale riscrittura degli eventi già mostrati in una serie.
Questa storia che ci ha mostrato "i dietro le quinte" non avrà influenza sulle succesive avventure "vecchia maniera" anche perchè Paperinio non sa (come non lo sapevamo noi prima di questa storia) che le sue origini non furono casuali ma "pilotate" da Fantomius. Può piacere o meno ma è così!*sospiro di sollievo*
penso che Gervasio sia stato vittima di un eccessivo impeto di vanagloria che lo ha portato, ingiustamente, ad elevare la propria creazione al di sopra di un'altra altrettanto (se non più) storica.Sei riuscito a scrivere in due righe ciò che io non ho scritto in dieci. Grazie!
Partendo da queste considerazioni era giusto dare proprio a lui anche i "meriti" di aver Creato Paperinik ?Sì, si rischia! Ed io, che non provo simpatia per i personaggi che vincono sempre, inizio a odiare Fantomius SmBoia !
Di averlo guidato con il suo joystick affinché facesse tutto ciò che lui aveva preventivato ?
Non si rischia di creare ulteriore antipatia nei confronti del ladro gentiluomo che ha usurpato anche il ruolo decisivo alla fortuna (per una volta) amica del papero mascherato ?
E' come scoprire che i propri genitori non si sono incontrati per una semplice casualità (come loro stessi pensavano) ma che questo incontro è stato "manovrato" o appositamente creato da alcun amici o parenti.Non è proprio così. Gli amici che combinano l'incontro dei propri genitori è casualità, l'equivalente del postino che sbaglia a consegnare la lettera a Paperino.
Altro è per il segreto della 313: la storia è carina ma l’idea di una ristampa sul topolino mi fa storcere il naso, ho timore che possa creare un precedente per la futura ristampa di vecchie storie come riempitivo. Se avessi voluto leggerla avrei preso il vecchio topolino che la conteneva in origine. È vero che questo vale per tutte le testate visto che la stragrande maggioranza sono ripubblicazioni di vecchie storie uscite su topolino, ma il discorso è diverso in quanto il formato è un altro e la pubblicazione anche. Qui si tratta della stessa identica collana che riprende una sua vecchia (neanche tanto) storia. Avrei preferito anche qui un remake, anche senza particolari differenze.
Questa storia che ci ha mostrato "i dietro le quinte" non avrà influenza sulle succesive avventure "vecchia maniera" anche perchè Paperinio non sa (come non lo sapevamo noi prima di questa storia) che le sue origini non furono casuali ma "pilotate" da Fantomius. Può piacere o meno ma è così!
Anche io prima davo per scontato il "fatto" che Paperinik fosse il frutto di una serie di casualità fortuite, ora semplicemente so che non è stato così!
Gervasio intende dire che finalmente sono state accettate storie in cui Paperinik ritornerà ad essere un "diabolico vendicatore" vecchia maniera e non solamente una specie di "super eroe" al servizio dei cittadini, chiaramente con tutte le limitazioni imposte dall'attutale politica Disney.Parli come se queste storie le avessi già lette. Ok. Spero bene che gli autori non abbiano intenzione di proseguire sul filone della riscrittura di tutte le prime avventure di Paperinik, che sarebbe una cosa di nessun senso e che presumo porterebbe a risultati ilari con autentici salti mortali censori. Ma se ci vien detto esplicitamente che questa è la storia delle vere origini di Paperinik, allora sono le vere origini di Paperinik punto e basta: questo processo di rinarrazione delle origini è un espediente molto comune nel fumetto seriale e in genere viene usato per lanciare una nuova testata o per rilanciare un personaggio (Pk Frittole, is that you?). Per questo motivo, non è possibile considerare questo un mero what if avvenuto in una dimensione parallela, un divertissement o che so io: è un nuovo inizio, di cui non c'era bisogno se l'intenzione era semplicemente quella di recuperare il Paperinik "vendicatore".
Non c'è nessuna revisione delle originiInvece sì, è stato aggiunto l'intervento di Fantomius che nell'originale non c'era. E per me non ha senso, a parte forse uno: utilizzare a proprio uso e consumo l'occasione celebrativa di un personaggio molto amato per dare lustro a un personaggio di propria creazione che a questo punto diventa ufficialmente una Mary Sue. Cito da Wikipedia:
"(…)ritratto con un'idealizzazione eccessiva, privo di difetti considerevoli e soprattutto che ha la funzione di realizzare e autocompiacere i desideri dell'autore. (…) Col tempo il concetto della Mary Sue si è espanso per includere quasi tutti quei personaggi, surrogati dell'autore e altamente idealizzati, che svolgono un ruolo importante nella trama, particolarmente coloro che mettono in secondo piano i protagonisti canonici per via della loro particolare talentuosità e così via. (…) Nella maggior parte dei casi, "Mary Sue" è un personaggio monodimensionale, poco sviluppato, troppo potente e troppo perfetto per risultare simpatico ai lettori.
Il termine si può associare anche a: (…) personaggi dotati di fortuna incredibile, molto al di sopra di ogni realistica possibilità. Questa caratteristica si nota soprattutto nei plot romantici (Mary Sue alla fine riesce a trovare il suo uomo) e avventurosi (Mary Sue sa sempre che cosa fare e vince ogni combattimento) e per quanto riguarda la popolarità (le persone "giuste" saranno sempre intorno a lei). (...) personaggi oggetto di ovvio favoritismo da parte dell'autore, che fornisce loro un ruolo molto preminente (tipico di una Mary Sue è il rubare continuamente la scena ai protagonisti "ufficiali", "canonici") e ne sottolinea ripetutamente i meriti, per bocca del narratore o degli altri personaggi della storia."
C'è un dettaglio, però, che voglio sottolineare: i colori della palandrana di Zio Paperone. Qualcuno mi prenderà per un fissato, ma ne Il ladro e il miliardario si era stati attenti a vestirlo di rosso e blu, uniformando il colore a quello della storica versione italiana della Saga di Paperon de Paperoni, con cui quella storia costituiva un crossover. Una simile cura filologica me la sarei aspettato anche stavolta, in modo da uniformare il colore con la storia che qui viene rovin... pardon, omaggiata. Invece nulla. Saro' matto, ma vedere Paperone vestito di rosso e nero in questa storia è un pugno in un occhio.Ma un multi-multi potrà pure avere un secondo abito per le "occasioni particolari", no? Davvero il problema è il colore della palandrana? :D
Sicuramente avrà più palandrane, ma in Paperinik il diabolico vendicatore ha quella blu a risvolti rossi. E quando si ama molto qualcosa si fa attenzione anche a questo ;)
Non le ho lette ma conosco le intenzioni dell'autore e della redazione.
Parli come se queste storie le avessi già lette. Ok. Spero bene che gli autori non abbiano intenzione di proseguire sul filone della riscrittura di tutte le prime avventure di Paperinik, che sarebbe una cosa di nessun senso e che presumo porterebbe a risultati ilari con autentici salti mortali censori. Ma se ci vien detto esplicitamente che questa è la storia delle vere origini di Paperinik, allora sono le vere origini di Paperinik punto e basta: questo processo di rinarrazione delle origini è un espediente molto comune nel fumetto seriale e in genere viene usato per lanciare una nuova testata o per rilanciare un personaggio (Pk Frittole, is that you?). Per questo motivo, non è possibile considerare questo un mero what if avvenuto in una dimensione parallela, un divertissement o che so io: è un nuovo inizio, di cui non c'era bisogno se l'intenzione era semplicemente quella di recuperare il Paperinik "vendicatore".
.Questo è di nuovo un tuo punto di vista, per te non ha senso , per me e per altri lettori si, e sicuramente lo ha per l'autore. Riscrivere le origini per me significa cambiare radicalmente la vicenda es. Paperino trova il costume ed il diario in un bidone sotto casa, oppure Arrivano gli alieni e gli danno il costume.
Invece sì, è stato aggiunto l'intervento di Fantomius che nell'originale non c'era. E per me non ha senso, a parte forse uno: utilizzare a proprio uso e consumo l'occasione celebrativa di un personaggio molto amato per dare lustro a un personaggio di propria creazione che a questo punto diventa ufficialmente una Mary Sue.
Davvero, alla luce di quanto dice Gervasio nei suoi interventi pubblici, di quanto dice lo stesso direttore nelle interviste, pure di quanto dice salimbeti che dimostra di essere bene informato sull'argomento, se il fine di tutto non era riscrivere le origini, ma solo rilanciare il paperinik originario ma aggiornato ai dettami odierni, qual era la necessità di riscriverle allora? Perché è una riscrittura, non si può nasconderlo. Non ci si è limitati a risolvere qualche incongruenza, si è stravolto totalmente il senso del personaggio: la storia avrebbe dovuto rappresentare il riscatto di Paperino, è diventata l'autocelebrazione di una macchietta.
Aspetto le prossime storie con curiosità, spero sempre di essere sorpreso e sono anzi desideroso di ricredermi.
Non voglio entrare nella discussione per fare necessariamente da paciere o per arrogarmi il ruolo di difensore d'ufficio di nessuna delle parti in causa. Ma temo, almeno sospetto, che la scintilla della diatriba sia partita da un fraintendimento (o almeno io così l'ho letto...).Intendevo proprio questo, infatti 😄
Paolo87 quando parlava di amore nel suo commento di inizio pagina credo che si riferisse al SUO di amore per la storia originaria di Paperinik. Un amore tanto viscerale da portarlo a scovare anche le più piccole incongruenze (come quella della palandrana che lo ha "spiazzato" ).
Dopo scriverò un commento più articolato, ma preferisco di gran lunga attenermi alla versione originale e credere che sia stata la casualità, comunque corroborata dal fortissimo senso di rivalsa di Paperino per riscattarsi di umiliazioni e dileggi, che qui non vediamo, è addirittura sparito il lavoro degradante che Paperone voleva offrire al nipote, rendendo così ingiustificata qualsiasi sua azione mirata a colpirlo, piuttosto che un piano orchestrato dal solito, infallibile Fantomius, dove ogni tassello va al suo posto senza colpo ferire, anche quelli più azzardati e rischiosi come il ritrovamento del diario o la creazione della maschere da parte di Archimede, e dove ogni personaggio è manovrato alla perfezione, da vero deus ex machina qual è ormai diventato, e lo dico con dispiacere perchè lo preferivo di gran lunga nella sua versione iniziale.
Un altro particolare non poco importante, ed a quanto pare poco notato, è l'assenza di qualsiasi riferimento a Diabolik nelle pagine introduttive
Dopo scriverò un commento più articolato, ma preferisco di gran lunga attenermi alla versione originale e credere che sia stata la casualità, comunque corroborata dal fortissimo senso di rivalsa di Paperino per riscattarsi di umiliazioni e dileggi, che qui non vediamo, è addirittura sparito il lavoro degradante che Paperone voleva offrire al nipote, rendendo così ingiustificata qualsiasi sua azione mirata a colpirlo, piuttosto che un piano orchestrato dal solito, infallibile Fantomius, dove ogni tassello va al suo posto senza colpo ferire, anche quelli più azzardati e rischiosi come il ritrovamento del diario o la creazione della maschere da parte di Archimede, e dove ogni personaggio è manovrato alla perfezione, da vero deus ex machina qual è ormai diventato, e lo dico con dispiacere perchè lo preferivo di gran lunga nella sua versione iniziale.
Questo è l'approccio alla storia che capisco (e condivido) meno di tutti. Ovviamente "Paperinik, tutto cominciò così" è direttamente destinata a chi ha letto e conosce perfettamente "Paperinik il diabolico vendicatore". Il lettore sa da cosa voleva riscattarsi Paperino, sa cosa lo induce a vendicarsi, sa quale lavoro stava per offrirgli lo zio, ... Gervasio non offre una lettura alternativa. Racconta la stessa storia con gli occhi di un attore/spettatore esterno offrendo un inedito punto di vista.
Per me gradevole, che ad altri può non piacere. Ma che di certo non rovina nulla della storia originale. Come di certo nessuno ha cambiato il proprio approccio con "Il Re Leone" considerando che nella scena del battesimo di Simba gli animali si inchinano per imitare i rinoceronti svenuti per le flatulenze di Pumbaa.
Diabolik a parte, anch'io ho trovato le pagine introduttive veramente lacunose. Chi non conosce "Paperinik il diabolico vendicatore" non riuscirebbe mai a farsi un'idea del significato e dei passaggi fondamentali della storia da quella sintesi.
Diabolik a parte, anch'io ho trovato le pagine introduttive veramente lacunose. Chi non conosce "Paperinik il diabolico vendicatore" non riuscirebbe mai a farsi un'idea del significato e dei passaggi fondamentali della storia da quella sintesi.
Ecco, sono le stesse mancanze che ravviso nella storia, avendo omesso quei particolari che portano alla nascita di Paperinik.
Gli articoli di approfondimento servono a questo, le storie a fumetti no. :)
Non sono molto d'accordo, va bene che la storia è molto famosa però credo che, al momento di riassumerla, bisognerebbe mantenere i punti cardine, in maniera tale che ogni lettore, anche chi non ha mai avuto modo di leggere l'originale, possa avere un quadro generale più accurato.Una mera curiosità: quali sono secondo te "i punti cardine" che non ho mantenuto e che fanno sì che Paperino abbia rivalsa verso i parenti, a parte specificare il genere di lavoro che vuole offrirgli Paperone (nella mia storia Paperone gli offre un lavoro e Paperino rifiuta, ho saltato il "genere" per motivi di spazio (c'era tanto altro da raccontare) e perché chiunque legga topolino sa che genere di lavori offre lo zione al nipote e sa che Paperino rifiuti a prescindere quando può)? Non è che in ogni storia devo rispiegare che Paperone è miliardario, Paperino debitore, Gastone fortunato etc. Chi legge Topolino queste cose le sa. E, infatti, teniamo presente che lo stesso Martina (il Big) nella storia originale non ci presenta Gastone come un "cattivo" e antipatico. ANZI! In quella storia Gastone fa cose che per assurdo sono "meglio" di quelle fatte da Paperino, Gastone per es. salva un povero cagnolino persosi che invece Paperino prede a calci. E alla fine viene accusato di un furto che non ha commesso (visto che lo ha fatto Paperino). Ebbene il lettore non trova strano la cosa perché sa che Gastone "in tutte le altre storie" ha umiliato il cugino e tentato di "rubargli" la fidanzata ed è stato mooolto antipatico. Ma non è che Martina nella sua storia deve rispiegarlo, da per assodato che il lettore lo sappia. E così lo stesso nella mia per Paperone e per il "tipo" di lavoro che vuole dare al nipote. Ma comunque, tornando a monte e ammettendo (ma non concedendo) che l'obiezione sul tipo di lavoro sia valida... ti domando quali siano gli altri "punti cardine" che avrei omesso. Sono curioso sul serio. Un saluto.
Questo numero è particolare anche per ospitare la ristampa di una storia del passato. Pur essendo pienamente meritevole ed intonata con il gadget, non ci vuole purtroppo molto a collegarla al licenziamento di Gatto ed alla necessità di ridurre i costi, ragion per cui è plausibile che la storia finale "datata" diventi una presenza fissa, portando ad una riduzione proporzionale delle storie di nuova realizzazione e dei relativi costi, con la conseguenza appunto di allontanare dei collaboratori. Fa tipicamente parte della parabola discendente di un periodico prima basato su solo materiale inedito, come avviene da anni anche con Lupo Alberto ed è successo anche con Kriminal e Satanik. La differenza è che, mentre nei casi citati tale iniziativa forzata tende ad aggravare ulteriormente il problema di vendite, nel caso di Topolino può invece costituire un elemento positivo, stante la grande quantità di eccellenti storie ristampabili degli ultimi 20-25 anni, alzando quindi la qualità media del materiale pubblicato.Ma ti rendi almeno conto di tutti i castelli in aria che costruisci (per non dire altro)?
Volontà che ora è subordinata a quella di un altro personaggio, che lo dirige a suo piacimento.Assolutamente no. Non è così. Hai letto male. Paperino fa le cose che vuole lui e le scelte sono solo sue. Fantomius non lo dirige affatto. Mi fa piacere interagire ma vorrei che si affermassero cose fondate, questa non lo è.
Mi chiedo come reagirebbe Paperino se scoprisse di essere manovrato a sua insaputa. Io credo che s'incazzerebbe come una iena.Mah, io tutta questa "manovra" non lo vedo...
Questo numero è particolare anche per ospitare la ristampa di una storia del passato.Su Topolino è già capitato che venissero ospitate ristampe. Negli ultimi trent'anni la cosa è avvenuta davvero sporadicamente, in genere per numeri celebrativi che si contano sulle dita di una mano.
Non sono molto d'accordo, va bene che la storia è molto famosa però credo che, al momento di riassumerla, bisognerebbe mantenere i punti cardine, in maniera tale che ogni lettore, anche chi non ha mai avuto modo di leggere l'originale, possa avere un quadro generale più accurato.Una mera curiosità: quali sono secondo te "i punti cardine" che non ho mantenuto e che fanno sì che Paperino abbia rivalsa verso i parenti, a parte specificare il genere di lavoro che vuole offrirgli Paperone (nella mia storia Paperone gli offre un lavoro e Paperino rifiuta, ho saltato il "genere" per motivi di spazio (c'era tanto altro da raccontare) e perché chiunque legga topolino sa che genere di lavori offre lo zione al nipote e sa che Paperino rifiuti a prescindere quando può)? Non è che in ogni storia devo rispiegare che Paperone è miliardario, Paperino debitore, Gastone fortunato etc. Chi legge Topolino queste cose le sa. E, infatti, teniamo presente che lo stesso Martina (il Big) nella storia originale non ci presenta Gastone come un "cattivo" e antipatico. ANZI! In quella storia Gastone fa cose che per assurdo sono "meglio" di quelle fatte da Paperino, Gastone per es. salva un povero cagnolino persosi che invece Paperino prede a calci. E alla fine viene accusato di un furto che non ha commesso (visto che lo ha fatto Paperino). Ebbene il lettore non trova strano la cosa perché sa che Gastone "in tutte le altre storie" ha umiliato il cugino e tentato di "rubargli" la fidanzata ed è stato mooolto antipatico. Ma non è che Martina nella sua storia deve rispiegarlo, da per assodato che il lettore lo sappia. E così lo stesso nella mia per Paperone e per il "tipo" di lavoro che vuole dare al nipote. Ma comunque, tornando a monte e ammettendo (ma non concedendo) che l'obiezione sul tipo di lavoro sia valida... ti domando quali siano gli altri "punti cardine" che avrei omesso. Sono curioso sul serio. Un saluto.
Ciò che secondo me manca, nella tua storia, è la cattiveria pura che personaggi come Gastone e Paperone riversano sul povero Paperino, un misto di crudeltà e sadismo che si erano già visti prima e che si vedranno anche nelle storie successive di Paperinik e che ben conoscerai.
Paperino prende una decisione, ma è una decisione del tutto autonoma? Paperinik sarebbe nato senza i vari interventi attivi di Fantomius? No. Rispetto a prima ora Paperinik si trova su un piano inferiore perché è stato letteralmente creato dalla volontà di un'altra persona.Qui siamo sulla lettura personale. Per me non è assolutamente così. La decisione di Paperino è (per me) del tutto autonoma. Sì! Fantomius gli dà l'occasione. La scelta è di Paperino. Che sceglie di seguire le orme di fantomius proprio per la rivalsa verso i suoi detrattori. L'unica differenza è che invece della Fortuna (un postino che sbaglia... mah) qui l'errore è voluto. Ma Paperino poteva non trovare il diario, poteva non leggerlo, poteva leggerlo e non decidere di seguirne le orme, poteva pensare che fossero tutte sciocchezze, poteva scoprire il rifugio segreto e usarlo per dormire di nascosto o nascodersi dai creditori... (potrei continuare per ore). Oppure come ha fatto, poteva decidere di diventare Paperinik. Lui, scelta sua. Non obbligata da nessuno. Questo è come lo vedo io. Per me L'essere stato "scelto" (non comandato) da Fantomius perchè ha visto in lui delle qualità "nascoste" valorizza molto Paperino e questo è il mio intento.
Ciò che secondo me manca, nella tua storia, è la cattiveria pura che personaggi come Gastone e Paperone riversano sul povero Paperino, un misto di crudeltà e sadismo che si erano già visti prima e che si vedranno anche nelle storie successive di Paperinik e che ben conoscerai.
Beh manca per forza, de sti tempi. Anche volendo mettercelo non sarebbe stato possibile. Purtroppo.
Ciò rende la storia mozza? Non lo so, la storia cerca di raccontare altro, l' "altro punto di vista".
Cosa di cui personalmente non sono del tutto convinto, (del ruolo di fantomius in tutto ciò) ma vedo che è un argomento molto dibattuto in cui ognuno ha la sua opinione, e se la tiene.
Il discriminante per apprezzare questa storia o meno secondo me sta tutto lì. Io mi metto da la parte di chi avrebbe preferito un intervento del ladro gentiluomo, se proprio voleva esserci, più marginale.
In ogni caso
Ciao Marco, ti rispondo molto volentieri e ti ringrazio per avermi interpellato :)Dunque, riguardo la cattiveria, come han detto altri... siamo in altri tempi. Però chissà... non è detto che alcune cose che citi non le rivedremo...;)
Ciò che secondo me manca, nella tua storia, è la cattiveria pura che personaggi come Gastone e Paperone riversano sul povero Paperino, un misto di crudeltà e sadismo che si erano già visti prima e che si vedranno anche nelle storie successive di Paperinik e che ben conoscerai.
Sì, è vero che Gastone è sempre stato antipatico e che più volte ci ha provato con Paperina, ma davvero tutto ciò può giustificare, in un lettore che si approccia oggi alle origini del papero mascherato per la prima volta, il furto della villa e il successivo tentativo di incastrarlo per furto?
Diciamolo chiaramente, Gastone in quegli anni era uno st... come pochi, ricorderai bene che ha provato addirittura a far sfrattare Paperino alleandosi con Paperone e Rockerduck e che non si è fatto remore a partecipare ad una festa che celebrava l'arresto di Paperone e, pur comprendendo che certe cose oggi non si potrebbero vedere, non posso non notare che l'assenza di questa cattiveria abbia avuto, almeno per me, un peso specifico nella storia. Sono piccolezze, me ne rendo conto, ma far vedere Gastone che sfotte Paperino dalla limousine, oggettivamente era impossibile raccontare di Salip, a meno di edulcorare pesantemente la scena, o che lo accusa del furto del materasso avrebbe reso meglio le motivazioni della vendetta di Paperino.
Un saluto anche a te, ciao e grazie per il confronto :)
. Per me L'essere stato "scelto" (non comandato) da Fantomius perchè ha visto in lui delle qualità "nascoste" valorizza molto Paperino e questo è il mio intento.
Ciao Marco, ti rispondo molto volentieri e ti ringrazio per avermi interpellato :)Dunque, riguardo la cattiveria, come han detto altri... siamo in altri tempi. Però chissà... non è detto che alcune cose che citi non le rivedremo...;)
Ciò che secondo me manca, nella tua storia, è la cattiveria pura che personaggi come Gastone e Paperone riversano sul povero Paperino, un misto di crudeltà e sadismo che si erano già visti prima e che si vedranno anche nelle storie successive di Paperinik e che ben conoscerai.
Sì, è vero che Gastone è sempre stato antipatico e che più volte ci ha provato con Paperina, ma davvero tutto ciò può giustificare, in un lettore che si approccia oggi alle origini del papero mascherato per la prima volta, il furto della villa e il successivo tentativo di incastrarlo per furto?
Diciamolo chiaramente, Gastone in quegli anni era uno st... come pochi, ricorderai bene che ha provato addirittura a far sfrattare Paperino alleandosi con Paperone e Rockerduck e che non si è fatto remore a partecipare ad una festa che celebrava l'arresto di Paperone e, pur comprendendo che certe cose oggi non si potrebbero vedere, non posso non notare che l'assenza di questa cattiveria abbia avuto, almeno per me, un peso specifico nella storia. Sono piccolezze, me ne rendo conto, ma far vedere Gastone che sfotte Paperino dalla limousine, oggettivamente era impossibile raccontare di Salip, a meno di edulcorare pesantemente la scena, o che lo accusa del furto del materasso avrebbe reso meglio le motivazioni della vendetta di Paperino.
Un saluto anche a te, ciao e grazie per il confronto :)
Ma tornando al punto, rimango col dubbio: quindi se nella storia originale Martina poteva non mostrare un Gastone "odioso" ma anzi "buono", andava bene perché i lettori del tempo sapevano che Gastone fosse odioso. E stesso discorso in generale. Mentre ora se non mostro che il lavoro offerto da Paperone è assurdo, il lettore non capisce perché Paperino si arrabbi e voglia una rivalsa? Io non credo. Ma ovviamente è la mia opinione. Il lettore sa bene tutto. E così come quelle degli anni 60, anche quello di oggi conosce Gastone e Paperone. Forse c'è meno cattiveria ma quello è un must. Ripeto, altri tempi. E secondo me nemmeno il cestino rifiuti in testa invece del portaombrelli sarebbe bastato per far nascere in Paperino l'animo di rivalsa di Paperinik. Quello può essere la goccia ma il motivo sono anni e anni di storie pregresse. Storie in cui Paperino usciva sconfitto. Storie che il lettore doveva conoscere e che conosce anche il lettore di oggi. Diversamente non potevo certo inserire tutto quel "passato" di angherie e soprusi in una sola storia, nemmeno se fosse stata di 60 tavole. Nemmeno Martina lo fece appunto, non presentando per forza un Gastone odioso. "Tanto lo conoscono". Riguardo le tue domande specifiche, anche per questioni di tempo (argh! devo lavorare!), magari ne parliamo in altra sede, o perfino di persona in qualche fiera. Un saluto.
sarei curioso di sapere che cosa capisca un lettore nuovo, che non ha mai letto il diabolico vendicatore. Penserà che sia la rivalsa di Paperino contro i soprusi di tutti i giorni, oppure che Fantomius ha scelto e aiutato Paperino a diventare il Fantomius di cui ogni epoca ha davvero bisogno?Chissà. Magari entrambe le cose.
Ringrazio l'autore per il gentile confronto che sta facendo qui sul forum, un luogo in cui scambiare lucidamente e gentilmente le proprie opinioni.
Questa è la tipologia di opere che un lettore di Paperinik vorrebbe, ogni tanto, leggere, e non soltanto episodi infantili di comparse pikappike a feste organizzate da Paperina o scontri già scritti contro i Bassotti per difendere il deposito (perché poi?).
Auguro che MG, come pare sia stato dichiarato, possa proseguire su questa strada: d'altronde, nella famosa storia "Paperinik contro le GM" (molto bella!) Ha già dimostrato di sapersela cavare.
State vedendo manipolazioni che non esistono
Approfitto dell'occasione per chiederti un paio di dubbi sulla storia:
- Perchè all'inizio Fantomius non sostituisce il nome sul pacco? Serviva forse per testare Paperino e vedere come si sarebbe comportato?
- Perchè alla fine Fantomius lascia la candela, sapendo che così condanna Villa Rosa? Per incastrare Gastone non bastava beccarlo col materasso?
Riguardo le tue domande specifiche, anche per questioni di tempo (argh! devo lavorare!), magari ne parliamo in altra sede, o perfino di persona in qualche fiera. Un saluto.
Una cosa non ho ben capito ma dovrei rileggere la storia originale: Fantomius precede gli altri a Villa Rosa per portar via la prova del misfatto e per non far incolpare Paperino, neo Paperinik (il materasso di Paperone rubatogli mentre dormiva) ma non riesce a fare in tempo, decidendo così di rimettere sul camino quella candela esplosiva che prima aveva levato ritenendola pericolosa per la sua villa (per quanto abbandonata e degradata). Ma per far incastrare Gastone (che sta entrando a Villa Rosa) decide di rimetterla in vista sapendo che la sua magione esploderà (una 'soluzione dolorosa', pensa il Lord). C'era davvero bisogno di distruggerla? Gastone non poteva essere comunque accusato (per quanto ingiustamente) solo per il fatto di aver voluto precedere tutti (insospettendo Paperone) e poi essere trovato a Villa Rosa con il materasso (che magari gli altri potevano pensare volesse nascondere meglio senza esserci riuscito)?
Io ho sempre pensato che il vero Paperinik è quello vendicatore e sapere che ci saranno delle storie di quel tipo in futuro mi rallegrano. Mi preoccupa però la dicitura "questa estate sotto l'ombrellone" di Gervasio. Sarebbe meglio che le storie siano distribuite in un periodo più lungo, poiché il troppo stroppia.Ne sono state annunciate sì 9, ma ogni volta a distanza di un mese e mezzo circa, quindi non credo ci sia la possibilità di una presenza di Paperinik troppo frequente. Per la prima con i disegni di Pastrovicchio se ne potrebbe parlare addirittura in inverno o ad inizio 2020, se ho capito bene.
vedere questa intrusione del personaggio nella nascita di Paperinik appare, a mio parere, non come un omaggio, ma come una pesante intromissione, per di più non completamente riuscita a causa di un numero di tavole troppo ridotto. Paperinik appare sfumato, a vantaggio di un onnipresente Fantomius.Concordo con tutto. Tutto. Come detto da altri, qui Paperino non è una marionetta, ma la presenza di Fantomius si nota. Non solo perché è disegnato. Nella storia Paperinik il diabolico vendicatore Donald arriva in possesso della villa per destino, e già il fatto che, nella sceneggiatura di Gervasio, la vincita di Villa Rosa sia architettata dal Ladro Gentiluomo fa sembrare Paperinik, tutto cominciò così una ennesima dimostrazione dell' onnipotenza e onnipresenza di Fantomius, colui che tutto può, che tutto vince(e qui siamo già OT). Vorrei fare un esempio ma non me ne vengono. Anche se tutte le azioni il Vendicatore le avrebbe potute fare senza Fantomius, tutto è determinato da quel pacco. Per me, le prime tre tavole di quella storia, quella di Marco Gervasio, sono un sacrilegio. :-X E non considero neanche il Professore uno dei migliori. Paperino ha, per la prima volta dopo tanto tempo, un colpo di fortuna che permette lui di vendicarsi, di dimostrare che riesce a derubare sia un sordomuto cieco e paralitico, che un cane randagio del suo osso, che una noce a uno scoiattolo. Fu un colpo di fortuna, non un "colpo di Fantomius". Un colpo di fortuna che permise a Paperino di riscattarsi da una certa disgustosa ostentazione di plutocratica sicumera. Se fosse fatto apposta dal Ladro Gentiluomo, l'avventura perderebbe quell'aurea di 'mitico' che ha la storia. Mi sono chiesto: se la storia fosse stata così dall' inizio, mi sarebbe piaciuta? No.
L'intrusione di Fantomius, per Paperino, non è un colpo di fortuna?
Immagino intendessi Donna Duck: va bene che Paperino è uno sciupafemmine, ma l'incesto mi sembra un po' troppo. SmShame2In questo caso la famigerata censura sarebbe necessaria :))
Mi resta forte quella sensazione di manipolazione eccessiva di Fantomius per arrivare al suo obiettivo, ma non si può dire che la decisione di Paperino di diventare Paperinik non sia sua.Torno a commentare un numero di Topolino partendo proprio da questa citazione con cui concordo: ho trovato un po' troppo invasiva la presenza di Fantomius in questa rinarrazione delle origini, per quanto fedele nel soggetto ma profondamente differente proprio per la presenza di Lord Quackett.
Topolino, Pippo e l'invenzione del cucùIn effetti Camilleri stava citando Orson Welles. Detto ciò, il cucù sembra sia stato inventato molto prima, ma gli orologi a cucù precedenti a quelli della Foresta Nera sono andati perduti. Non dimentichiamo, poi, che secondo alcuni storici all'epoca della costruzione del primo orologio a cucù, il 1738, Kellerer avrebbe dovuto avere 4 anni!
Giorni fa su Radio Capital Andrea Camilleri ha detto che gli svizzeri, in secoli di pace e neutralità, sono stati capaci di inventare solo l'orologio a cucù. Secondo Danilo Deninotti (autore del soggetto), neanche questo, considerando che la macchina del tempo porta i due amici nella Germania del '700, dove antenati di Pippo e Zapotec avrebbero realizzato per la prima volta questo caratteristico oggetto.
In questa one page di Alessio Coppola Paperoga fa la seconda doccia di questo numero (sebbene la prima fosse solo in sogno)Occhio che prima o poi Paperoga o qualcun altro dei paperopolesi non ti denunci per stalking. :D
L'intrusione di Fantomius, per Paperino, non è un colpo di fortuna?No che non lo è, se lo è si riduce al minimo. Magari è un colpo di fortuna per Fantomius. Guarda, ti cito Paperinika qui sopra:
perchè trovo che manchi totalmente di quell'aura di rivalsa che aveva caratterizzato la nascita di Paperinik.-ilFu
e anche il diario in cui viene esplicitato il fatto che Fantomius cerca un erede mi ha fatto un po' storcere il naso.Per questo, devi prendertela anche con Martina allora. Perché lo scrive lui stesso nel romanzo sulle origini di Paperinik (con illustrazioni di Carpi prese dal fumetto), in cui Martina stesso rinarra l'avventura un anno dopo, aggiungendo dettagli a quella del fumetto.
Beh, io mi baso sulla storia che conoscevo, visto che anche sul Topolino si fa riferimento a quella storia e non alle sue versioni "extended", apparse peraltro non su Topolino (quanto saranno canon, se di canon qui si può parlare?). In ogni caso, se e quando avrò modo, leggerò pure il romanzo di Carpi.e anche il diario in cui viene esplicitato il fatto che Fantomius cerca un erede mi ha fatto un po' storcere il naso.Per questo, devi prendertela anche con Martina allora. Perché lo scrive lui stesso nel romanzo sulle origini di Paperinik (con illustrazioni di Carpi prese dal fumetto), in cui Martina stesso rinarra l'avventura un anno dopo, aggiungendo dettagli a quella del fumetto.
Benissimo. Io nella mia ho cercato di comprendere anche quanto l'autore ha voluto aggiungere in dettaglio alla sua stessa storia. Ovviamente puoi non considerare questo, ma tenevo solo a precisare che l'idea dell'erede nel diario non è "solo" mia ma anche e soprattutto dello stesso Martina. Poi ovviamente uno può storcere il naso a questa idea... basta sapere la provenienza dell'odore!;)Beh, io mi baso sulla storia che conoscevo, visto che anche sul Topolino si fa riferimento a quella storia e non alle sue versioni "extended", apparse peraltro non su Topolino (quanto saranno canon, se di canon qui si può parlare?). In ogni caso, se e quando avrò modo, leggerò pure il romanzo di Carpi.e anche il diario in cui viene esplicitato il fatto che Fantomius cerca un erede mi ha fatto un po' storcere il naso.Per questo, devi prendertela anche con Martina allora. Perché lo scrive lui stesso nel romanzo sulle origini di Paperinik (con illustrazioni di Carpi prese dal fumetto), in cui Martina stesso rinarra l'avventura un anno dopo, aggiungendo dettagli a quella del fumetto.
, Paperino ha durante la storia un piccolo margine decisionale..Non è assolutamente vero. Come ho già ripetuto 100 volte e come hanno detto altri utenti Paperino decide tutto. Ogni cosa. Dall’inizio (se tenere la villa o rivelare la verità) alla fine (se rivelare chi sia il vero ladro). Passando per la decisione tutta suadi seguire le orme di Fantomius, , di andare da Archimede,di rubare le maschere, di rubare a Paperone e in particolare il materasso, di affrontare gli agenti e potrei continuare per ore. Ma invece mi fermo perché mi sono stancato. Siccome tutto ciò lo avevo già detto è ovvio che per me diventa “pesante” anche perché non ascoltato da chi non vuol ascoltare. Quindi a posto così.
Non è assolutamente vero. Come ho già ripetuto 100 volte e come hanno detto altri utenti Paperino decide tutto. Ogni cosa.In apparenza sembra così, ma ciò che delude molti lettori è il contesto.
Paperino non sa che tutto quel che gli accade è frutto dell'intervento di Fantomius, ritenendo che sia il frutto di una casualità e per questo risultando ancora una volta turlupinato.Questa è la tua opinione, legittima. Così come è legittimo se a qualcuno non piace l'idea di inserire Fantomius. La mia opinione invece è diversa. Ed è che se Paperino sapesse di essere stato "scelto" da Fantomius stesso sarebbe ancora più fiero e felice di quanto lo è pensando che a sceglierlo sia stata la Fortuna. Ringrazierebbe il suo Mentore, altro che turlupinato. Ma non lo sa e non lo saprà, quindi lui continua a pensare che a sceglierlo sia stata la Fortuna. E rimanendo assolutamente artefice del suo destino e compiendo in futuro le azioni che lui deciderà e vorrà compiere. ma ripeto, ognuno ha la sua visione. Questa è la mia.
i numeri dove compariranno le nuove storie del tuo ciclo narrativo saranno un acquisto obbligatoGrazie e spero che ne rimarrai soddisfatto.
se Paperino sapesse di essere stato "scelto" da Fantomius stesso sarebbe ancora più fiero e felice di quanto lo è pensando che a sceglierlo sia stata la FortunaPerchè non dirglielo? Certo, non in questa storia, dovendo Paperino restare inconsapevole, ma in futuro? Escludi che Fantomius possa incontrare Paperino e rivelargli la verità?
Quackett toglie le trappole, muove la candela, mette la formula delle maschere nel cassetto di archimede. Insomma non si limita a dare il via all'azione, come auspicavo, ma si rivela una presenza costante (e mi sia consentito dire, ingombrante) durante tutto il corso della vicenda.Rispondo volentieri (velocemente, se no non le vedrete le storie di Paperinik!;)). Nulla da dire, appunto perché i gusti sono gusti e l'idea può piacere o meno. Riguardo le tre "azioni" di Fantomius che citi, accetto giustamente quella delle trappole, ma per le altre due (la candela e la formula delle maschere) vorrei far notare solo questo:
Per Bunny 777: nulla è escluso! Per ora non è previsto.Grazie in ogni caso delle tue risposte ed interventi.
(l'età non sarebbe stata un problema dato che nella saga di Fantomius compare anche il giovane Paperone)
d'altronde siamo in un periodo di estremo controllo su ciò che viene pubblicato, con il rischio sempre presente di vedere correzioni dell'ultimo momento perché chi controlla decide che alcune cose (canna da pesca anyone?) non possono passare. E quindi anche l'invecchiamento diventa un argomento tabù. Purtroppo.Allora Gervasio avrebbe potuto dire che Fantomius era "scomparso" (leggi: "morto e sepolto") ma che aveva fatto costruire un congegno a orologeria con le sue fattezze, incaricato di attivarsi anni dopo e cercare un erede. Un po' surreale, vero, ma sempre meno assurdo di una macchina del tempo e del proposito dello stesso Fantomius di ricreare suoi emuli nel futuro e nel passato all'infinito.
Anzi, si sarebbe potuto non mostrare il volto del misterioso mandante del pacco e poi... colpo di scena!Avevo pensato pure io così, magari con un Fantomius che per tutto il tempo resta incappucciato con le sole basette alla Zio Paperone a intravedersi. Non riesco a credere che pure così sarebbe stato un problema...
(l'età non sarebbe stata un problema dato che nella saga di Fantomius compare anche il giovane Paperone)
Su questo non ne sarei tanto sicuro.
Non credo che per gli sceneggiatori Disney oggigiorno invecchiare un personaggio del cast principale (quale è oramai fantomius) sia una cosa molto semplice da farsi approvare...
d'altronde siamo in un periodo di estremo controllo su ciò che viene pubblicato, con il rischio sempre presente di vedere correzioni dell'ultimo momento perché chi controlla decide che alcune cose (canna da pesca anyone?) non possono passare. E quindi anche l'invecchiamento diventa un argomento tabù. Purtroppo.
Comunque è strano visto che Fantomius è un personaggio nato in Italia ed utilizzato esclusivamente in Italia. Capisco i paletti su Paperino, Paperone ecc. perché sono personaggi utilizzati anche negli Stati Uniti e la Disney ne vuole "salvaguardare" l'immagine, ma nel caso di Fantomius lo trovo assurdo.E' stato creato in Italia, ma è pubblicato costantemente con successo in diversi paesi europei con copertine e approfondimenti vari.
La cosa assurda è che, se non erro, nelle storie Egmont esiste tranquillamente un Fantomius anziano che monitora le imprese del suo successore Paperinik, ma nel suo caso non sussiste nessun problema... al solito due pesi e due misure..."Paperinik e l'eredità", testo di Andreas Pihl e disegni di Mardon Smet: nella storia un Fantomius anzianissimo e macrocefalo, ignorando l'esistenza di Paperinik, insegue Gastone per convincerlo a diventare suo erede.
E' un grosso peccato, perchè almeno per me, anche con un semplice cambiamento del genere, la percezione della storia sarebbe stata un po' diversa. Fantomius avrebbe sempre deciso le origini di Paperinik, ma al tempo stesso dare troppo spazio a Fantomius non avrebbe pesato più di tanto, a seconda dei punti di vista. Le tante "spintarelle" fatte per aiutare Paperino sarebbero state un evento così importante da giustificare l'ultima strabiliante impresa di Lord Quackett prima del meritato riposo.Si, presentata così la storia avrebbe avuto tutt'altro sapore. Magari con uno stile più cupo e gotico sarebbe veramente potuto uscire fuori un piccolo capolavoro. Senza dover ricorrere per forza al lessico o alla cattiveria tipica delle storie di Martina, ormai (purtroppo) inconciliabili con il Topolino moderno.
(l'età non sarebbe stata un problema dato che nella saga di Fantomius compare anche il giovane Paperone)
Su questo non ne sarei tanto sicuro.
Non credo che per gli sceneggiatori Disney oggigiorno invecchiare un personaggio del cast principale (quale è oramai fantomius) sia una cosa molto semplice da farsi approvare...
d'altronde siamo in un periodo di estremo controllo su ciò che viene pubblicato, con il rischio sempre presente di vedere correzioni dell'ultimo momento perché chi controlla decide che alcune cose (canna da pesca anyone?) non possono passare. E quindi anche l'invecchiamento diventa un argomento tabù. Purtroppo.
Comunque è strano visto che Fantomius è un personaggio nato in Italia ed utilizzato esclusivamente in Italia. Capisco i paletti su Paperino, Paperone ecc. perché sono personaggi utilizzati anche negli Stati Uniti e la Disney ne vuole "salvaguardare" l'immagine, ma nel caso di Fantomius lo trovo assurdo.
(Comunque confidavo che il nuovo direttore avrebbe portato un po' di ratio in questa follia censoria, e invece... logiche imperscrutabili guidano la direzione)
Quindi un Fantomius anziano esiste nella storia recente, cosa costava "riesumarlo" per l'occasione e adattarlo alla caratterizzazione del Fantomius di Gervasio? Meh :/
Potrebbe anche darsi: ormai con tutti questi tabù non si può dare più nulla per certo. Tuttavia solo due anni fa è stata pubblicata la storia di Enna con gli amici di Paperino Paperotto diventati adulti e tale precedente mi fa sperare un pochino.(l'età non sarebbe stata un problema dato che nella saga di Fantomius compare anche il giovane Paperone)
Su questo non ne sarei tanto sicuro.
Non credo che per gli sceneggiatori Disney oggigiorno invecchiare un personaggio del cast principale (quale è oramai fantomius) sia una cosa molto semplice da farsi approvare...
La cosa assurda è che, se non erro, nelle storie Egmont esiste tranquillamente un Fantomius anziano che monitora le imprese del suo successore Paperinik, ma nel suo caso non sussiste nessun problema... al solito due pesi e due misure..."Paperinik e l'eredità", testo di Andreas Pihl e disegni di Mardon Smet: nella storia un Fantomius anzianissimo e macrocefalo, ignorando l'esistenza di Paperinik, insegue Gastone per convincerlo a diventare suo erede.
Quindi un Fantomius anziano esiste nella storia recente, cosa costava "riesumarlo" per l'occasione e adattarlo alla caratterizzazione del Fantomius di Gervasio? Meh :/
Magari perchè all'autore non piaceva? Magari perchè nella sua concezione Fantomius è ormai scomparso nel presente?Premesso che sono solo ipotesi in libertà, sono certo che Marco Gervasio, se avesse potuto, avrebbe inserito il Fantomius anziano.
Non per forza tutto quello che piace a un lettore generico convince allo stesso modo chi vuole scrivere una storia.
Una domanda, forse ingenua, per un non esperto di leggi dei viaggi temporali: quest'ultimo effettuato da John Quackett avrà delle ripercussioni sulla sua vita, una volta tornato nel suo presente? Che, considerando in questa storia la citazione della crisi del '29 e l'abbandono già avvenuto di Villa Rosa e, forse, di Paperopoli, dovrebbe coincidere con gli anni '30 (vista l'età ancor giovane del Lord). Perderà memoria di tutti i giochini fatti per favorire Paperino come suo erede futuro o, mantenendola, vivrà gli stessi anni '30 e quelli che seguiranno già sapendo cosa accadrà qualche decennio dopo?I viaggi nel tempo sono sempre problematici, a meno che non siano dei loop (cioè, a meno che il viaggio non si ripeta all'infinito in una linea temporale chiusa).
E se sulla linea regolare del tempo si arrivasse al 1969 (anno più generico che reale nella saga di Paperinik, non così 'storicizzata' come quella di Fantomius), un ipotetico anziano John Quackett, qualora si aggirasse anche casualmente dalle parti della sua vecchia magione (magari avendo perso memoria del vecchio blitz che abbiamo appena letto), rischierebbe di incontrare se stesso proveniente dal passato?
Spero di aver soddisfatto la tua curiosità ;)Grazie a Lunatico per l'esauriente e interessante risposta che, giustamente, da un punto di vista realistico, lascerebbe poco spazio in questo campo a diversi autori di fumetti e non solo. :))
Paperinik cosa dovrebbe vendicare? I torti di Paperino? Negli anni settanta questo poteva starci dato il comportamento di alcuni suoi familiari (vedasi Gastone) ma oggi con le nuovo politically correct non penso che la cosa sia riproponibileIl primo Paperinik vendicava anche i torti (o presunti tali) subiti dallo zione da parte di Rockerduck. Oggi potrebbe aggiungere quelli subiti da parte di Cuordipietra (la Colllina e il Deposito a rischio cancellazione gridano ancora vendetta!) o da Nonno Bassotto, magari in storie bassottesche più criminose del solito (e la rivalità fra i due vecchi è di lunga data). Anche il Sindaco (come forse già in passato) potrebbe subire le vendette di Paperinik. Poi ci sarebbero Spennacchiotto, Zantaf... se solo si volessero recuperare personaggi inseriti in plot abbastanza 'tosti'. Inoltre Gervasio potrebbe creare nuovi characters da mettere a confronto con Paperinik.