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« il: Mercoledì 4 Dic 2024, 19:46:13 »
"500 Piedi" per me è la storia più bella, intensa, appassionante e intrigante che abbia letto sul libretto dall'inizio dell'anno a oggi.
Dall'incontro tra due personaggi in particolare in poi, legati da una sinergia e una affinità che è stata un vero piacere leggere per come viene trattata da Enna, il finale mi ha regalato un susseguirsi di emozioni che rende la lettura pregna di coinvolgimento, passione, intrigo...di vita!
Qualora qualcuno dovesse dire che "Topolino è un fumetto per soli bambini" (come sommariamente avviene ancora), gli porgerei questa storia che sembra essere davvero un film a fumetti e credo che le sue certezze al riguardo della "puerilità" disneyana sarebbero seriamente minate.
Del resto, che cosa ci troviamo di fronte?
Un impianto narrativo brillante ed entusiasmante, con innesti temporali e geografici che rendono avvincente e brioso il racconto donando ariosità allo sviluppo della trama, con intrecci tra passato e presente, memorie che riaffiorano e nuove esperienze, messaggi onirici e spiazzanti scoperte misti ad una dislocazione geografica che coinvolge la classica Topolinia, il Kansas e il Guatemala.
Graficamente e visivamente, poi, il team Cesarello/Fornari (con l'innesto di Andrea Stracchi per il terzo episodio) ci offre una visualizzazione da applausi.
Le tavole sono intense, vivide, ariose, dinamiche...
I personaggi si muovono con una disinvoltura ed un brio che li rende pulsanti di vita e costantemente proiettati all'azione.
Certe mimiche ed espressioni sono da vera e propria antologia e la colorazione esalta ancora di più gli stupendi disegni di Cesarello concludendo il cerchio di una opera fumettistica di prim'ordine.
Storie come questa mi fanno affermare, con vigore e soddisfazione:
"Ma quanto è bello leggere Topolino !"