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Post - Cornelius

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Testate Speciali / Re:Nuove testate e Anteprime Disney - 2024
« il: Lunedì 22 Apr 2024, 19:22:46 »
Dite che potrebbero aver inserito anche la nuovissima Paperinik in: trappola al castello o si tratterà dell'ennesima "saga" (virgolette d'obbligo in questi casi) stampata incompleta?
Nella sua pagina Fb Gervasio ha confermato che la nuova storia 'Trappola al Castello' sarà anche nello Special Book

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Collezionabili Disney / Re:Gadget - Discussione generale
« il: Lunedì 22 Apr 2024, 13:47:53 »
Sicuramente ci sono diversi oggetti non perfettamente proporzionati (a cominciare dalle stesse statuine se comparate fra loro) però questo castello è decisamente gigantesco  ;D
Diverso il discorso proprio per le statuine collegate (Paperinik, Archimede, Rockerduck, Zio Paperone) che, volendo, potrebbero essere inserite nel Plastico. Penso soprattutto a Rockerduck che ha una sola statuina dentro la sua auto e che, volendo, starebbe anche in piedi da sola (come ho fatto per posizionarlo davanti al Club dei Miliardari con Paperone e Cuoripietra, anch'esso 'prelevato' dal suo piroscafo) ma questa del castello, in postura diritta, sarebbe l'ideale per sostituirla con quella piegata che rimetterei dentro la macchina originale.

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Commenti sugli autori / Re:Carl Barks
« il: Lunedì 22 Apr 2024, 11:19:06 »
Che Carl Barks fosse un autore immortale è cosa risaputa ma non lo è solo attraverso le sue storie e i suoi personaggi principali ma anche attraverso i secondari e one shot che sono stati ripresi e sviluppati da altri autori, alcuni dei quali ancor prima del suo pensionamento dalla Western e altri durante la sua terza età se non dopo la sua morte. Per cui il concetto di 'immortalità' del suo lavoro, già presente con l'autore in vita, ha avuto un ulteriore e più 'coerente' significato dopo la scomparsa del Maestro dell'Oregon.

Rockerduck fu subito 'rapito' dalla Mondadori, prima attraverso i soggetti dello Studio Program che invero può essere considerato il fautore originale della continuazione esistenziale del personaggio che Barks creò e utilizzò solo una volta (chissà perché, poi) nella storia "ZP e la super benzina" e in seguito attraverso grandi storie originale degli autori italiani che ne fecero un character di prima grandezza.

Anche la Miss Paperett senior, con la crocchia e la matita fra i capelli, forse utilizzata più di una volta dal Maestro dell'Oregon (a cominciare dalla storia d'esordio di Amelia, "ZP e la fattucchiera") è diventata un personaggio fisso delle storie della Egmont mentre in Mondadori fece qualche sporadica apparizione, sostituita dalla 'nipote' Miss Paperett junior creata e sviluppata in Italia.

Lo stesso Cuordipietra, utilizzato da Barks solo tre volte (a cominciare dalla storia d'esordio "ZP e il Torneo Monetario"), negli anni '80 è stato ripreso e sviluppato da Don Rosa per poi essere protagonista anche nell'animazione delle Duck Tales e poi, dopo sporadiche apparizioni, diventare un personaggio importante e ricorrente anche in Italia in quest'ultimo decennio grazie soprattutto a Francesco Artibani.

Il tempo per riprendere e sviluppare personaggi barksiani 'minori' o comunque non tra i principali non ha limite: in questi ultimi anni Vito Stabile sta sviluppando un altro one shot barksiano, Malcolm de Paperoni, antenato corsaro dello zione, creandogli intorno un mondo sempre più ricco e convincente con nuovi scenari e nuovi personaggi. Il tutto ha preso origine da quell'unica storia scritta da Barks nel 1956 (ZP e il Tesoro della Regina)

Per cui l'immortalità di Barks è un concetto estremamente tangibile e non scontato, sempre vivo e riproducibile attraverso nuove ramificazioni: chi avrebbe mai pensato che quel lontano avo, magari non a tutti ben presente, per tanti anni visto solo in quell'unica storia originale, sarebbe riemerso per diventare un personaggio degno di confrontarsi con i suoi 'colleghi' barksiani più famosi? E chissà che in futuro altri bravi autori non riscoprano qualche altra creazione 'minore' del Maestro, dandole nuova vita e una popolarità inaspettata.

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Topolino / Re:Topolino 3569
« il: Sabato 20 Apr 2024, 23:14:47 »
Il terribile Billy Blackwing, fin dal titolo della intro di Marco Nucci, è la sorpresa di questo nuovo capitolo della vita piratesca di Malcolm de' Paperoni. Il nuovo personaggio, ottimamente disegnato da Mario Ferracina, attira subito l'attenzione per la sua fisicità, fra altezza non indifferente, lunghi capelli neri al vento e sguardo tenebroso, caratterizzato da un occhio giallo come il doppio taglio che vediamo sopra e sotto l'orbita oculare, segno indelebile di precedenti scontri pirateschi. Vito Stabile ci racconta qualcosa del suo passato, facendoci capire i motivi che lo hanno spinto alla pirateria più aggressiva. Sicuramente lo rivedremo in una delle prossime storie dedicate all'avo dello zione.

Il capitano Greenbottle sottolinea che il suo galeone, il Falcon Rover, non cannoneggia né attacca. Lui e i suoi uomini sono corsari, ma di 'stampo' diverso. Non conosco bene le varie situazioni che c'erano in quel periodo in quei mari, però questa frase mi ha ricordato quelle di alcuni politici che, quando l'Italia è coinvolta in varie missioni belligeranti, si affrettano a dire che il nostro compito è puramente difensivo, volto alla pace e non alla guerra.

In questo caso specifico credo che il 'compromesso' trovato da Vito sia dovuto ad un certo politically correct per cui il protagonista principale, antenato di zio Paperone, che pure ha stimolato la risposta del capitano dicendogli che per affrontare una flotta di pirati 'basterebbe qualche colpo di cannone ben assestato' (dunque un Malcolm 'belligerante'), non può certo 'macchiarsi' di certi atti violenti che pure erano il pane quotidiano nei Caraibi del XVI° secolo. Poi magari dei galeoni 'pacifici' ci saranno anche stati, con armi 'estremamente potenti' come la 'forza della nostra unione', riferita dal capitano a tutta la ciurma.

Tra Greenbottle e Blackwing il 'nostro' Malcolm non sfigura affatto, pur essendo un 'novellino': grinta, coraggio e faccia tosta non gli mancano, anche nei confronti dei superiori. Riesce a trovare le soluzioni più idonee rispetto al rapido evolversi delle cose e riesce a far sue le esperienze degli altri, anche di vita, comprendendo quando è il momento di gettar via il rancore nei confronti dei genitori, meritevoli di più attenzioni da parte sua, anche solo epistolari. Pensando ad altre storie future (non dimenticando che da quelle parti gira un altro antenato, un certo Cuordifiamma Famedoro) un eventuale Special Book molto corposo che le raccogliesse non me lo lascerei scappare.

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La storia ultra stregonesca di Bruno Enna è interessante e avvincente sebbene non mi sia sempre facile decifrare le tante protagoniste che avevamo conosciuto in una sola precedente occasione. Già l'aggettivo 'oceanica' dato ad Amelia (che è 'geograficamente' vulcanica) mi lascia perplesso. La confusione non è certo data dalle loro figure visto che fin dall'inizio sono state perfettamente caratterizzate nell'aspetto. Però un 'riassuntino' redazionale su tutte le protagoniste, sia oceaniche che vulcaniche, non sarebbe male. Tanto per avere più chiare delle situazioni già ingarbugliate di loro.

Tra le tante protagoniste spicca sicuramente, oltre alla 'storica' Roberta (perfettamente 'incastrata' da Enna in questa situazione, sebbene in questa puntata sia meno utilizzata che nelle precedenti), la matriarca di tutte le streghe, Nume, che ricorda un po' la Regina di Cuori di Alice nel Paese delle Meraviglie. Inizialmente sembra voler dirimere i problemi fra le due fazioni ma il suo rapporto 'privilegiato' con Amelia nasconde dei lati oscuri e ambigui. Ne sapremo di più nell'ultima puntata della prossima settimana.

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Il prologo della Spectralia Antartica è un saggio e doveroso riassunto di ciò che è accaduto in passato ai tre protagonisti (Topolino, Pippo, Eurasia) per arrivare al punto in cui sono oggi. Abbiamo rivisto le Lepri Viola, il dottor Malvazar e il conte Zoox ma credo che, almeno io, dovrò rileggermi le tre storie del ciclo atlantideo per arrivare 'pronto' all'appuntamento della prossima settimana   ;D

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Collezionabili Disney / Re:Gadget - Discussione generale
« il: Venerdì 19 Apr 2024, 19:16:46 »
Chissà che questo nuovo castello non stia benissimo nel plastico I love Paperopoli al posto del suo omologo... Dovrò pensarci  :james:
La scala è 'leggermente' diversa   :innocent:

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Testate Speciali / Re:Nuove testate e Anteprime Disney - 2024
« il: Giovedì 18 Apr 2024, 00:11:04 »
Come immaginavo, rispetto alle precedenti Guide abbiamo molte meno storie (4 contro 11) per la presenza dei nuovi itinerari (14 in più). L'ideale sarebbe stato, almeno per me, non inserire neanche una storia ma allargare il campo dei redazionali sull'urbanistica delle due città, al di là dei 27 itinerari di Pisapia. Un volume 'tecnico' al 100% che sarebbe diventato un vero e proprio saggio. In parte lo è ma alla fine è un prodotto ibrido, forse necessario per essere venduto
con più facilità.

Non ricordavo la stampa omaggio e magari chiederò se è possibile averla anche senza prenotazione, qualora avessero in fumetteria qualche pezzo in più. Però non mi soddisfa pienamente: mi sembra molto confusionaria, come se un terribile terremoto avesse sconvolto Paperopoli. Sarebbe stato molto meglio fare un poster di questa illustrazione.


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Testate Speciali / Re:Nuove testate e Anteprime Disney - 2024
« il: Martedì 16 Apr 2024, 11:37:39 »
La guida a Paperopoli e Topolinia conterrà, che voi sappiate, solo rubriche o anche storie a fumetti?
Le due Guide precedenti avevano in tutto 13 itinerari (7 di Paperopoli e 6 di Topolinia) e una foliazione di 420 pagine (210 + 210) mentre questa in uscita, unica e double face, ho letto che conterrà 27 itinerari (perché in questi ultimi anni Blasco Pisapia ne ha aggiunti diversi) per un totale di 296 pagine.

Se nelle due guide uscite 6 anni fa c'erano in tutto 11 storie (6 papere e 5 topesche) immagino che nella nuova, considerando una foliazione inferiore di oltre 120 pagine e un numero di itinerari raddoppiato, le storie non ci saranno
(e per me sarebbe l'ideale per un albo puramente 'tecnico') o saranno pochissime.

                                                                         La nuova Guida double face
                                                                 
                                                                           
                                                                       Le due vecchie Guide singole
                                                

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Testate Speciali / Re:Nuove testate e Anteprime Disney - 2024
« il: Lunedì 15 Apr 2024, 17:20:47 »
Ormai TopoLibri e Special Book impazzano: se i primi li colleziono, per un bell'equilibrio fra prodotto curato e costo contenuto (considerando anche la possibilità di un abbinamento con il libretto, il loro prezzo varia tra i 6 euro e i 7,50), i secondi li prendo con le pinze, visto che il prezzo sale tra i 25 e i 30 euro. Sicuramente anche loro sono volumi ben fatti, evidentemente rivolti ad una fetta di pubblico che si è aperta nel mercato disneyano, fatta da acquirenti che magari non sono abituali nelle uscite da edicola ma, essendo comunque appassionati del fumetto, preferiscono concentrarsi su prodotti di pregio, per se stessi e magari per fare un bel regalo ad amici, figli o nipoti con interessi comuni.

Fra gli Special Book in uscita sorvolo sul Paperino d'Autore (ennesimo Best dedicato al personaggio) e sulla sua Casa, in fondo sempre protagonista nelle sue storie per cui non mi sembra una tematica così particolare. Invece la saga completa della Ciurma del Sole Nero e il Viaggio attraverso l'Impossibile potrebbero avere un loro perché.

Tra le testate cartonate 'mediane' (con prezzi intorno ai 12/15 euro) troviamo uscite interessanti come la Metamorfosi di un Papero (Disney Deluxe)  con un Freccero 'ragazzino' (la storia è del '91) collegata al centenario di Franz Kafka. Vedo che ci saranno approfonditi redazionali ma, considerando che questa storia di Nino Russo ce l'ho in tutte le salse (compreso un volume dei Classici della Letteratura) probabile che già abbia qualche approfondimento su questa metamorfosi papera.

Simpatica l'Imperdibile sulla Calisota Summer Cup a cui potrei fare un pensiero anche perché è la prima volta che questa serie calcistica esce in formato cartonato, arricchito da approfondimenti e contenuti inediti. L'Extra di 'Paperinik e i giorni del disonore' contiene anche un'altra storia del diabolico ('Minaccia alla fattoria'), entrambe scritte da Gervasio (una in tandem con Bertani).

Da ricordare due uscite da edicola particolarmente interessanti: un Classico d'Autore Speciale dove Gervasio ripropone il sommario del vecchio Classico 'Paperinik il Diabolico' (a mezzo secolo dalla sua uscita) invertendo l'ordine delle ultime due storie (per una cronologia più precisa) e creando un nuovo prologo/frame dove inserirà Fantomius, collegandosi probabilmente alla sua rivisitazione della prima storia del vendicatore dove il gentilpapero influiva su alcune dinamiche del soggetto martiniano (situazioni che fecero storcere il naso a molti).

Il diciannovesimo Almanacco Topolino (secondo ad uscita trimestrale) vede protagonista sempre Kari Khoronen, diventato un po' il simbolo narrativo di questa testata: l'autore finlandese si cimenterà con PP8 e con una Sfida al College,  altro capitolo dei Diari di Paperone. Da notare la pubblicazione della prima storia disneyana di Alfredo Castelli (che in tutto ne ha scritte 21), 'Le Delizie del Mare', uscita per la prima volta nell'Almanacco Topolino 181 del 1972.

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Collezionabili Disney / Re:Gadget - Discussione generale
« il: Lunedì 15 Apr 2024, 14:01:55 »
In effetti...  :innocent:

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Collezionabili Disney / Re:Gadget - Discussione generale
« il: Lunedì 15 Apr 2024, 12:02:43 »
Per un totale di 61 euro (39 al netto degli albi).

Non ricordo quanto costarono il Deposito e la Casa di Paperino (quest'ultima era anche in regalo con un recente abbonamento annuale al Topo ma non credo che l'offerta sia più valida); mi sembra molto meno anche perché erano edifici relativamente più 'semplici'.

Non mi dispiace questo Castello delle Tre Torri ma avrei preferito Villa Rosa con le statuine di Fantomius, Dolly e Copernico, le loro macchine e qualche altro mezzo inventato dal bisnonno di Archimede. Speriamo sia la prossima uscita di questa che sembra essere una versione 'gigante' (e centellinata) del Plastico di Paperopoli.

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Il sito del Papersera / Re:TopoOscar 2023, meglio tardi che mai!
« il: Sabato 13 Apr 2024, 20:45:38 »
Se, per assurdo, avessimo potuto votare in diretta per le annate passate, mettiamo il 1960 e sempre per ipotesi poniamo il caso Romano Scarpa avesse realizzato come storia soltanto Topolino e la Collana Chirikawa mentre tanti altri artisti a lui contemporanei come Guido Martina, Roberto Catalano, Attilio Mazzanti (giusto per citare i primi che mi vengono in mente) avessero prodotto molto di più, con storie valide ma fossero rimasti dietro a Scarpa nella graduatoria generale delle preferenze dei votanti, tu te ne stupiresti Luciano?  :)
Io no, motivo per cui non mi fa strano vedere Casty raccogliere un buon numero di consensi per diverse categorie nell'attuale TopoOscar anche se ha prodotto una sola storia inedita per il libretto come sceneggiatore e autore completo.
Nell'esempio che fai metti Scarpa a confronto con un altro grande autore come Martina ma poi ricordi Catalano e Mazzanti che, per carità, saranno stati pure bravi ma al momento mi dicono poco o nulla (e l'Inducks, almeno in parte, conferma).
E' anche vero che nel primo decennio del libretto c'erano molti meno autori di oggi e i pochi erano comunque grandi (oltre a Scarpa e Martina, Bottaro, Chendi, Carpi, Dalmasso...). Oltretutto la Collana Chirikawa non credo possa essere paragonata all'Ipotetico Doppioscherzo.

Oggi abbiamo tanti autori e molti decisamente bravi, con un curriculum di tutto rispetto. Enna, Artibani, Sisti, Stabile, Gervasio, Mastantuono, Faccini, Nucci... (solo per restare all'annata '23). Sempre antipatico fare paragoni ma credo che siano nettamente superiori a Catalano e Mazzanti, sia per quantità che per qualità delle storie. E la distanza fra Scarpa e Catalano/Mazzanti (non Martina con il quale all'epoca erano alla pari) è sicuramente superiore a quella davvero risicata (se c'è) fra Casty e alcuni degli autori del presente che ho prima ricordato.

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Topolino / Re:Topolino 3568
« il: Sabato 13 Apr 2024, 14:52:18 »
Pag. 65, prima vignetta, alla vostra destra, ammirate il furgone azzurro...
Cameo che prelude ad un ritorno in grande stile? :james:
La cosa non mi dispiacerebbe ma quando ho visto quel furgone ho pensato più che altro ad un modo visivo di narrare la quotidianità di Topolinia, inserendo delle situazioni sicuramente storiche e famose rendendole più ordinarie, come a dire che certi personaggi non sono spariti ma continuano a vivere e a lavorare in quella città. Un po' come accade nei Simpson dove alcuni character diventati famosi in una o più puntate vengono poi fatti vedere per pochi secondi in situazioni banali, quotidiane. Questa narrazione visiva 'minimalista' non mi dispiace anche se spero, ovviamente, che il 'piombatore' torni alla ribalta prima o poi.

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Un albo sicuramente degno del suo numero tondo. Mi sorprende come alcune storie di Cimino e Martina abbiano avuto una sola ristampa negli anni immediatamente successivi alla prima uscita e dunque non siano più state ristampate da più di 60 anni! Chissà quante altre ce ne saranno. Seguirò con più attenzione questa testata che in genere ripropone storie già uscite nella collana precedente di cui ho tantissimi numeri ma a volte può proporre numeri davvero interessanti, anche se non sono tondi.

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Collezionabili Disney / Re:Medaglie e Medaglioni
« il: Sabato 13 Apr 2024, 14:16:58 »
Cornelius è la stessa  ;D :thankYou:
Davvero fortunati gli abbonati del '92. E dire che all'epoca era già un paio d'anni che mi ero riavvicinato al fumetto Disney, con le prime mostre e fiere. Però non acquistando regolarmente né il Topo né ZP probabilmente l'offerta mi sarà sfuggita.

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Il sito del Papersera / Re:TopoOscar 2023, meglio tardi che mai!
« il: Sabato 13 Apr 2024, 10:50:13 »
Sono d'accordo con luciochef nel dare importanza alla quantità di lavori svolti nell'arco di un anno (con basi di qualità ovviamente apprezzabili) per decidere a quale autore dare il proprio voto. Anche io nei passati TopoOscar ho sempre tenuto conto di questo fattore direi 'basico', sebbene ognuno possa votare come meglio crede, ovviamente. Se un autore non ti piace, può scrivere o disegnare quanto vuole ma la tua idea resterà quella.

E se un autore ti piace in maniera particolare, lo voterai anche se avrà prodotto poco. La differenza sta nel riuscire a dare le giuste preferenze in un ventaglio di artisti che apprezzi comunque, magari qualcuno più e altri meno. In questo caso la scelta di votarne uno piuttosto che un altro dovrebbe essere influenzata dalla varietà e dalla quantità dei lavori svolti, oltre che dalla qualità indubbia legata anche alle tematiche affrontate.

Nei caso specifico di Casty resto perplesso verso le classifiche di due sezioni (sceneggiatore e, soprattutto, autore completo), non ho nulla da obbiettare riguardo il disegno (Casty avrà scritto poco ma ha disegnato molto, allargando il suo campo d'azione ai paperi con risultati egregi: in generale il suo stile, di qualità già alta, mi sembra migliorato ulteriormente) mentre fra le storie di lunghezza media non mi sorprende tanto la posizione della sua unica storia quanto la distanza  dalle altre.

Per cui i risultati momentanei di questo TopoOscar riguardo l'autore in questione sono sicuramente influenzati da un certo fandom ma la cosa, per quanto criticabile, ci sta. Tra una carriera ventennale ad altissimi livelli ed un prossimo clamoroso ritorno sulle scene, l'entusiasmo di parecchi votanti magari non sta tenendo conto dell'anno specifico da votare (il 2023) allargando l'orizzonte sia al passato che al futuro. Tenuto conto di ciò, non si può far altro che accettare la cosa perché, come dicevo, ognuno vota come vuole: di testa, di pancia, ragionando o preso dall'entusiasmo. L'importante è votare!  ;D

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