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Toon Studios & altra animazione / Re:Disney in TV
« Ultimo post da Giona il Sabato 20 Apr 2024, 13:34:10 »
Sabato 27 aprile alle 20:55 su TV 2000 Una ragazza, un maggiordomo e una lady, con Jodie Foster e David Niven.
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Off Topic / Re:Le vostre opere
« Ultimo post da Claudio Fichera il Sabato 20 Apr 2024, 13:04:21 »
Ed ancora:
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Off Topic / Re:Le vostre opere
« Ultimo post da Claudio Fichera il Sabato 20 Apr 2024, 13:02:49 »
Di solito preferisco il digitale, ma mi cimento anche nell'illustrazione tradizionale con pastelli, posca, acrilici...(tempo permettendo)

94
Testate Speciali / Re:Nuove testate e Anteprime Disney - 2024
« Ultimo post da il Tommi il Sabato 20 Apr 2024, 12:03:44 »
Per riallacciarmi a Bramo e Skatafascio: è da molto tempo che denuncio la confusione delle varie uscite proposte negli ultimi anni, mi sono sempre state fornite spiegazioni poco convincenti a riguardo, lieto di non essere più da solo a predicare nel deserto  :D
Peraltro il discorso del marketing che spinge verso la pubblicazione di saghe ritenute chiuse solo per riaprirle poco dopo sul “Topo” ha riguardato, soprattutto, Le grandi saghe. Non dimenticatelo…
Comunque voglio fare i complimenti all’idea degli Special Books: ne ho presi alcuni e li ho trovati tutti molto pregevoli esteticamente e per contenuti. Poi ognuno fa storia a sé, quindi non lasciano numeri in costina che potrebbero denunciare un’eventuale collezione completa… A mio avviso molte storie a puntate avrebbero meritato questo formato, Ducktopia su tutti se ci si rifà all’ultimo periodo.
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Topolino / Topolino 3564
« Ultimo post da Grande Tiranno il Sabato 20 Apr 2024, 11:18:00 »
Recensione Topolino 3564


 Topolino 3564 continua sulla scia dei precedenti, con la storia di apertura che è la più valida del lotto e le altre che si assestano su un livello qualitativo medio-basso. È da qualche tempo che è attuata questa formula, e viene da chiedersi quanto si possa andare avanti mantenendola visto che – a parere di chi scrive – il settimanale è decisamente peggiorato. 

 Zio Paperone e il bretella gate, infatti, scritta e disegnata da un Corrado Mastantuono in forma smagliante (del resto parliamo del titolare del recente Premio Papersera) è ottima, l’ennesima storia riuscita fra quelle del fortunato ciclo del Papersera. La vicenda, che vede Paperino, Paperoga e Paperone investigare su dei furti apparentemente compiuti da un ex-minatore amico del papero più ricco del mondo si ricollega alla serie Blue Peaks Valley sempre di Mastantuono, in modo comunque mai gratuito: questo gioco di rimandi dà infatti senso all’intera narrazione, rendendola compiuta. Per il resto come al solito l’autore conferma di conoscere molto bene le caratterizzazioni dei personaggi: Paperino, Paperoga e loro zio, forse vero e proprio protagonista, sono delineati perfettamente.

 
Ritorno al passato

 
Ad aumentare la piacevolezza della lettura sono i disegni dell’artista romano, guizzanti come di consueto. I paperi di Mastantuono, dal tratto così riconoscibile e caratteristico, sono vivi e vegeti, e sembrano quasi muoversi tra le tavole.

 A seguire la terza storia della serie Topolino e i pionieri del volo, Topolino e Gancio in: la vita è un’acrobazia, sceneggiata da Sergio Cabella e disegnata da Luca Usai. Le due precedenti storie del ciclo, nato probabilmente per supportare i gadget dei biplano di Topolino e Pippo, allegati proprio in queste settimane, non mi avevano convinto per nulla, e questa terza non ha fatto eccezione.

 Se mi è concesso un parere strettamente personale, non nascondo di aver raramente apprezzato Cabella alla sceneggiatura, trovo la gran parte delle sue storie poco fantasiose e ispirate, e purtroppo anche questo è il caso. Peccato, anche se i disegni di Usai sono ottimi.

 Si prosegue poi con Pianeta Paperino – L’appuntamento perfetto di Vito Stabile e Marco Rota, coppia ormai collaudata che sembra funzionare piuttosto bene. Questa storia però è forse una delle più deboli delle due serie disegnate da Rota: questa e quella dedicata al ricco zio. Per quanto sia nel complesso scorrevole e anche godibile, la sensazione è che togliendo qualche gag più riuscita e la dotta citazione al corto Mr. Duck steps out rimanga poco alla fine della lettura. Fa comunque piacere leggere storie con Paperino protagonista, personaggio relegato ultimamente sempre di più sullo sfondo. 

 Per quanto riguarda il comparto grafico, devo ammettere di nutrire da sempre un particolare affetto nei confronti di Marco Rota, e pur riconoscendone i tentennamenti e le incertezze dovute indubitabilmente all’età, mi fa ogni volta un grandissimo piacere vedere sulle pagine di Topolino quel tratto così deliziosamente vintage dal sapore barksiano che si sposa peraltro bene con l’atmosfera di queste storie scritte da Stabile. 

 Certo, il ripasso a china non è molto preciso e il segno non è così deciso, ma in fondo va bene anche così.

 
Nel rispetto della tradizione animata, Rota raffigura Paperina con il becco più corto rispetto al suo compagno[/size][/i]

 Penultima storia dell’albo è Paperino, Paperoga e la riscossione porta a porta, scritta da Davide Aicardi e disegnata da un buon Roberto Vian

 Aicardi è uno degli ultimi acquisti del settimanale, ma le sue storie per adesso non hanno saputo conquistarmi. C’è da dire però che si è cimentato solo con sceneggiature dalla lunghezza limitata, e dunque attendo di leggere una sua storia più corposa.
In realtà forse quest’ultima prova è migliore rispetto ad altre: si lascia leggere e in certi punti strappa anche un sorriso.

 La storia conclusiva, intitolata Gastone Giasone e il vello d’oro, appartiene alla serie prodotta per il mercato estero La grande mitologia papera: a quale dei tanti miti greci si rifaccia appare piuttosto ovvio già dal tiolo. Il punto di forza sono certamente i disegni di Giampaolo Soldati, a proprio agio con ogni scenario e ogni design delle creature che il protagonista dovrà affrontare, aiutati da una bella colorazione vivace.

 La trama, confezionata da Luca Barbieri, si limita però a una mera trasposizione di una parte del mito in chiave disneyana senza che vi siano cambiamenti di sorta: eccetto qualche passaggio troppo cruento, le tre prove che Giasone deve affrontare per ottenere il vello d’oro vengono riproposte quasi pedissequamente dalla narrazione, e allora viene naturale domandarsi se, al di là di quello meramente educativo, ci sia uno scopo dietro quest’operazione.



Voto del recensore: 2.5/5
Per accedere alla pagina originale della recensione e mettere il tuo voto:
https://www.papersera.net/wp/2024/04/20/topolino-3564-2/


Ora è possibile votare anche le singole storie del fascicolo, non fate mancare il vostro contributo!

96
Topolino / Topolino 3564
« Ultimo post da Grande Tiranno il Sabato 20 Apr 2024, 11:17:51 »
Recensione Topolino 3564


 Topolino 3564 continua sulla scia dei precedenti, con la storia di apertura che è la più valida del lotto e le altre che si assestano su un livello qualitativo medio-basso. È da qualche tempo che è attuata questa formula, e viene da chiedersi quanto si possa andare avanti mantenendola visto che – a parere di chi scrive – il settimanale è decisamente peggiorato. 

 Zio Paperone e il bretella gate, infatti, scritta e disegnata da un Corrado Mastantuono in forma smagliante (del resto parliamo del titolare del recente Premio Papersera) è ottima, l’ennesima storia riuscita fra quelle del fortunato ciclo del Papersera. La vicenda, che vede Paperino, Paperoga e Paperone investigare su dei furti apparentemente compiuti da un ex-minatore amico del papero più ricco del mondo si ricollega alla serie Blue Peaks Valley sempre di Mastantuono, in modo comunque mai gratuito: questo gioco di rimandi dà infatti senso all’intera narrazione, rendendola compiuta. Per il resto come al solito l’autore conferma di conoscere molto bene le caratterizzazioni dei personaggi: Paperino, Paperoga e loro zio, forse vero e proprio protagonista, sono delineati perfettamente.

 
Ritorno al passato

 
Ad aumentare la piacevolezza della lettura sono i disegni dell’artista romano, guizzanti come di consueto. I paperi di Mastantuono, dal tratto così riconoscibile e caratteristico, sono vivi e vegeti, e sembrano quasi muoversi tra le tavole.

 A seguire la terza storia della serie Topolino e i pionieri del volo, Topolino e Gancio in: la vita è un’acrobazia, sceneggiata da Sergio Cabella e disegnata da Luca Usai. Le due precedenti storie del ciclo, nato probabilmente per supportare i gadget dei biplano di Topolino e Pippo, allegati proprio in queste settimane, non mi avevano convinto per nulla, e questa terza non ha fatto eccezione.

 Se mi è concesso un parere strettamente personale, non nascondo di aver raramente apprezzato Cabella alla sceneggiatura, trovo la gran parte delle sue storie poco fantasiose e ispirate, e purtroppo anche questo è il caso. Peccato, anche se i disegni di Usai sono ottimi.

 Si prosegue poi con Pianeta Paperino – L’appuntamento perfetto di Vito Stabile e Marco Rota, coppia ormai collaudata che sembra funzionare piuttosto bene. Questa storia però è forse una delle più deboli delle due serie disegnate da Rota: questa e quella dedicata al ricco zio. Per quanto sia nel complesso scorrevole e anche godibile, la sensazione è che togliendo qualche gag più riuscita e la dotta citazione al corto Mr. Duck steps out rimanga poco alla fine della lettura. Fa comunque piacere leggere storie con Paperino protagonista, personaggio relegato ultimamente sempre di più sullo sfondo. 

 Per quanto riguarda il comparto grafico, devo ammettere di nutrire da sempre un particolare affetto nei confronti di Marco Rota, e pur riconoscendone i tentennamenti e le incertezze dovute indubitabilmente all’età, mi fa ogni volta un grandissimo piacere vedere sulle pagine di Topolino quel tratto così deliziosamente vintage dal sapore barksiano che si sposa peraltro bene con l’atmosfera di queste storie scritte da Stabile. 

 Certo, il ripasso a china non è molto preciso e il segno non è così deciso, ma in fondo va bene anche così.

 
Nel rispetto della tradizione animata, Rota raffigura Paperina con il becco più corto rispetto al suo compagno[/size][/i]

 Penultima storia dell’albo è Paperino, Paperoga e la riscossione porta a porta, scritta da Davide Aicardi e disegnata da un buon Roberto Vian

 Aicardi è uno degli ultimi acquisti del settimanale, ma le sue storie per adesso non hanno saputo conquistarmi. C’è da dire però che si è cimentato solo con sceneggiature dalla lunghezza limitata, e dunque attendo di leggere una sua storia più corposa.
In realtà forse quest’ultima prova è migliore rispetto ad altre: si lascia leggere e in certi punti strappa anche un sorriso.

 La storia conclusiva, intitolata Gastone Giasone e il vello d’oro, appartiene alla serie prodotta per il mercato estero La grande mitologia papera: a quale dei tanti miti greci si rifaccia appare piuttosto ovvio già dal tiolo. Il punto di forza sono certamente i disegni di Giampaolo Soldati, a proprio agio con ogni scenario e ogni design delle creature che il protagonista dovrà affrontare, aiutati da una bella colorazione vivace.

 La trama, confezionata da Luca Barbieri, si limita però a una mera trasposizione di una parte del mito in chiave disneyana senza che vi siano cambiamenti di sorta: eccetto qualche passaggio troppo cruento, le tre prove che Giasone deve affrontare per ottenere il vello d’oro vengono riproposte quasi pedissequamente dalla narrazione, e allora viene naturale domandarsi se, al di là di quello meramente educativo, ci sia uno scopo dietro quest’operazione.



Voto del recensore: 2.5/5
Per accedere alla pagina originale della recensione e mettere il tuo voto:
https://www.papersera.net/wp/2024/04/20/topolino-3564-2/


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Topolino / Re:Topolino 3569
« Ultimo post da Filo Sganga il Sabato 20 Apr 2024, 09:02:22 »
Quanto vorrei un film di Monkey Island.

Domanda per Vito: Elaine, rossa, pirateria... è un omaggio a un certo gioco per PC, vero?  ;D  Adesso sarebbe d'uopo inserire un grosso gallinaceo (esteticamente molto Razziatore) chiamato LeCluck  :P
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Collezionabili Disney / Re:Statuine
« Ultimo post da Luxor il Sabato 20 Apr 2024, 00:04:20 »
purtroppo, l'esecuzione e la resa finale sono al di sotto delle aspettative, e questo mi spiace da Pkers e per Claudio Sciarrone, che si è davvero prodigato per questo progetto.
Uhm, se intendi da un punto di vista "materiale" va bene, sono d'accordo, ma per quanto riguarda l'estetica trovo che il prodotto sia riuscito benissimo.
una statua intera è già oggi più rara da avere, specialmente la bianca, della quale non mi stupirei de ce ne fossero solo una sessantina di sane.
Forse anche di meno, considerando lamentele e proposte di vendita che si trovano sul web. Io tiro lì un 30-40.
ho letto anche di statue che sembravano sane e hanno avuto dei difetti dopo qualche giorno
La mia è in bella mostra sulla mia Billy e non osa muoversi  >:))

- Sull'estetica poco da dire, io la ordinai subito e ricordo che quando la vidi dal vivo a Lucca avrei subito voluto averla. Dal punto di vista materiale, purtroppo, i difetti ci sono e non sono trascurabili ed è davvero un peccato perchè poteva essere l'occasione per fare dei prodotti seriali, ma a questo punto non so quanto possa essere fattibile...

- Sì, alla fine i numeri sono quelli, tra le 40 e le 60 unità sane, almeno basandoci sul gruppo FB dei Pkers, dove di queste segnalazioni ce ne sono state parecchie

- Buon per te, io sulle mie due sono dovuto intervenire con la colla e spero basti, purtroppo il braccio sinistro e le gambe risentono del peso dello scudo e del corpo in generale (il mantello è pesantissimo) e anche solo per spostarle occorrono mille cautele...
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Testate Speciali / Re:Nuove testate e Anteprime Disney - 2024
« Ultimo post da Bramo il Venerdì 19 Apr 2024, 23:01:40 »
Uno dei problemi principali di questa confusione è il Topolino Extra, che ormai è praticamente dismesso credo a causa del suo formato: si saranno accorti che è inutile pubblicare storie di Topolino su un cartonato alla francese ed allo stesso tempo avranno appreso che è molto apprezzato il formato sempre cartonato, ma ridotto, introdotto proprio con le Imperdibili ed utilizzato poi per altre collane. Dall'altro lato, pare pure che i volumi da libreria, gli Special Book, siano apprezzati dal pubblico generalista, nonostante a molti appassionati facciano storcere il naso non solo per il rapporto pagine/prezzo, ma anche per i contenuti: la maggior parte sono dei vatt tematici che fino a poco tempo fa sarebbero usciti brossurati a 7-8 euro (ed escono tutt'ora con Giunti a circa 10 euro). Cosa ha comportato ciò? Gran parte dei volumi destinati al Topolino Extra son stati pubblicati come Special Book, mentre per i pochi altri si son cercati altri tipi di pubblicazione come Imperdibili o volumi brossurati speciali (Area 15)... evidentemente pubblicare volumi da 25 euro con storie di Qui, Quo e Qua destinate all'apparenza ad un pubblico molto giovanile non ha convinto.

Temo che "confusione" sia effettivamente il termine più appropriato, vedendo i recenti annunci Disney-Panini... ma invero è un'impressione che ho da diversi mesi, come già espresso in altre occasioni e altri lidi.
Nel tempo, le tante collane lanciate hanno iniziato a sovrapporsi e a cannibalizzarsi, rendendo sfumati i confini di una o dell'altra, e in generale non facendo percepire in nessuna di loro una sorta di identità che potesse caratterizzarla.
La saga calcistica di Marco Nucci è emblematica: di base avrebbe avuto senso in tre Topolino Extra, ma a conti fatti potrebbe avere il suo perché anche ne Le serie imperdibili (essendo, di fatto, una serie composta di 3 lunghe storie)... però si parte dalla seconda avventura, la prima era stata raccolta in un Classico e per di più si conia un'etichetta "speciale" come per la sottocollana "graphic novel" degli Extra, quasi a rendere autonoma Calisota Summer Cup rispetto al Torneo delle 100 porte e a Fridonia's World Cup e probabilmente solo per celebrare il Premio Micheluzzi ottenuto nel 2022 e per la concomitanza con gli Europei di calcio.
Allora è evidente che Topolino Extra, Topolino Gold, Le serie imperdibili e Disney De Luxe non siano altro che contenitori in cui raccogliere di tutto un po' alla bisogna (come detto tra le righe dallo stesso direttore all'ultima ospitata da The Fisbio Show, del resto), sfruttando eventi, premi vinti o autori ospiti alle fiere per ristampare una certa storia in una di queste testate. Né più né meno che Special Books anche questi, insomma, solo che cambia la distribuzione: personalmente trovo che sia un peccato, perché l'identità di una testata è importante e, dandole una direzione, contribuisce a fidelizzare il pubblico.

Altra cosa che mi convince poco della collana Serie Imperdibili è praticamente la conferma che, come per i Classici Disney, la linea editoriale sia dettata dal marketing incrociato, ormai sappiamo che quando una serie verrà proposta qui sarà perché uscirà una nuova storia a distanza di anni (decenni) sul Topolino. Riprendendo il discorso iniziale sulle caratteristiche che dovrebbe avere una "serie imperdibile", mi viene da pensare che fra "La Storia vista da Topolino", una serie di storie slegate fra loro come Tops e Racconti, e "Topolino e le cronache della frontiera", una saga con storie consequenziali, si sia preferito inserire quest'ultima nella collana perché molto probabilmente nei prossimi mesi uscirà una nuova storia di questa saga, anche se la prima sarebbe stata più in linea con il senso della collana, con la seconda probabilmente più adatta ad essere racchiusa in volume unico (Special Book).
Il ragionamento è giusto, sulla carta: però mi spingo a pensare che nel caso de Le cronache della frontiera non dovrebbe verificarsi.
Sono passati molti anni da quando ho letto la serie - a breve dovrei riuscire a farmi una rilettura - ma mi pare di ricordare che Pezzin avesse chiuso con un finale piuttosto definitivo e con pochi spazi per un prosieguo.
Un nuovo capitolo, ad ogni modo, dovrebbe essere scritto dallo stesso sceneggiatore, come avvenuto per Le Tops Stories: ma in quel caso la verticalità di ogni episodio consentiva la ripresa del filone, con una saga provvista di inizio e fine la vedo più dura.
Comprendo lo sforzo di pensare alle motivazioni che hanno indirizzato La storia vista da Topolino in un formato e Le cronache della frontiera dall'altro, ma insisto nel dire che per me le presunte regole d'ingaggio di questo tipo di pubblicazioni siano piuttosto indicative quando non evanescenti, e figlie di considerazioni diverse di volta in volta.
Nella fattispecie, mi viene da pensare piuttosto che La storia vista da Topolino offra tematiche considerabili più facilmente spendibili presso il pubblico medio da libreria, esattamente come avvenne l'anno scorso con il tomo dedicato a Dante, Raffaello e Leonardo Da Vinci. Storia, arte e cultura declinate in fumetto possono fare presa su un lettore di prosa o saggistica che cerca qualche simpatica variazione sul tema.
100
Commenti sugli autori / Re:Lucio Leoni (e Emanuela Negrin)
« Ultimo post da Bramo il Venerdì 19 Apr 2024, 21:56:10 »
Sul mio blog Lo Spazio Disney (per l'imprescindibile sito di critica fumettistica Lo Spazio Bianco) ho pubblicato un mesetto fa un episodio di "In gabbia!" - la rubrica nella quale analizzo da vicino la struttura delle tavole realizzate da grandi autori Disney - dedicato a Lucio Leoni.
È stata l'occasione per approfondire alcune pagine di una storia che ho riletto un sacco di volte, da piccolo: Zio Paperone e il grande S.B.I.R.C.I.A.
Ve lo segnalo nel caso vi sia sfuggito ;)

https://www.lospaziobianco.it/lospaziodisney/2024/03/19/in-gabbia-7-il-grande-s-b-i-r-c-i-a/

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