La storia delle GM è anche piacevolePiacevole?
La storia delle GM è anche piacevolePiacevole?
Una storia che ad un certo punto scegli deliberatamente di rendere dei completi decerebrati i protagonisti perché sennò la storia non va avanti è piacevole?Spoiler: mostra
Il fatto che le storie migliore sia una pernacchia e la storia di magazzino... la dice lunga su questo numero...
Ciao a tutti,
ho letto le vostre perplessità riguardo alla mia storia e vorrei spiegarvi il mio punto di vista.
Premetto che non ho ancora avuto modo di leggerla poiché non mi è ancora arrivato Topolino per posta, quindi sono andato a rileggermi la mia sceneggiatura.
Dunque, i dipinti sono stati mixati ed i nostri sanno, attraverso il messaggio ricevuto al commissariato, che Mixer dispone di un congegno con il quale ha mixato i dipinti e può riportarli alla normalità dopo avere ricevuto il denaro del ricatto.
Forse, avrei dovuto mostrare qualche vignetta flashback in cui si vedeva Basettoni, o chi per lui, usare il congegno per riportare i dipinti alla normalità, oppure mostrare Mixer che lo usava per modificarli, ma mi è sembrato giusto lasciare tutto questo all'immaginazione del lettore, evitando lungaggini che potevano portare ad un appesantimento della spiegazioni.
Far vedere Mixer con, poniamo, un telecomando sofisticato puntato verso le opere e stravolgerle e, poi, usare un'altra vignetta, nel finale, per mostrare i nostri, con il congegno (telecomando o altro) mentre le riportavano al loro aspetto consueto mi è parso facilmente intuibile. Del resto, si parla di un congegno, il suo aspetto non credo, almeno secondo il mio punto di vista, che sia funzionale ai fini della storia, ognuno può immaginarselo come vuole. L'importante che è sia detto che le tele sono state mixate da un apparecchio tecnologico e che, usandolo di nuovo, possono tornare a posto, questo può avvenire con un raggio, onde ioniche oppure altro...
Se non sono stato chiaro nello sviluppo, mi spiace...
Saluto tutti e vi auguro come sempre buon Topolino. SmMickey
Ciao a tutti,
ho letto le vostre perplessità riguardo alla mia storia e vorrei spiegarvi il mio punto di vista.
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Ciao a tutti,
premetto che, purtroppo, la posta non mi ha ancora consegnato Topolino, perciò risponderò anche oggi soltanto sulla base della mia sceneggiatura.
Sono iscritto al Forum fin dai primi anni della sua nascita e l'ho sempre considerato uno spazio a disposizione dell'incontro tra i lettori, che sono la linfa di Topolino, e gli autori che propongono il loro lavoro sperando di regalare loro un po' di svago. Per questo, sono sempre stato disponibile allo scambio di idee ed ho sempre accettato le diverse opinioni, a favore o contro le mie storie.
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Vengo ora a quanto scritto da Axios che ringrazio di cuore per le belle parole spese nei confronti di alcune mie storie.
Le vignette dei frammenti non sono state inserite casualmente e non volevano portare a deduzioni fuorvianti, si trattava semplicemente di una piccola citazione di Topolino e l'unghia di Kalì, quando Topolino vede l'ombra del vaso di fiori e crede di trovarsi in casa Kalì. Qui ha un momento analogo, seppure legato ad una trama diversa e neppure lontanamente paragonabile al capolavoro dell'immenso Romano Scapa. Volevo soltanto mostrare, a mia volta, un Topolino umano, talmente immerso in un mistero insolubile da avere un momento di paura dalla quale Pippo lo aiuta a riprendersi con un sorriso sdrammatizzante.
Vedete, cari amici del Forum, il mio intento era quello di raccontarvi una storia che, speravo, potesse interessarvi. Purtroppo, non è stata capita o gradita... spero che lo sia maggiormente la prossima.
Vi saluto tutti e vi rinnovo il mio più che che sincero buon Topolino! SmMickey
vi stiate perdendo una cosa per strada: il target di queste storie. Io ho l'impressione che siano scritte per un pubblico di riferimento un po' più giovane.Ovviamente credo che ogni opinione sia contestualizzata nel Topolino, nessuno ha la pretesa di leggere storie impegnate, però credo che il target sia rivolto a quella fasci ma d’etá che legge di meno il topo: i pre-adolescenti o gli adolescenti stessi. Tra bambini e nostalgici adulti, i teen sono quelli che leggono meno e se questa deve essere una storia per stimolarli a leggera, beh penso non cambieranno le cose.
Io ho l'impressione che siano scritte per un pubblico di riferimento un po' più giovane.
Non capisco questo accanimento contro la storia delle GM , al confronto delle storie di Mister Vertigo con i Topolinesi che hanno comportamenti assolutamente privi di senso e di qualsiasi credibilità la storia delle GM è il trionfo della logica.
Non capisco questo accanimento contro la storia delle GM , al confronto delle storie di Mister Vertigo con i Topolinesi che hanno comportamenti assolutamente privi di senso e di qualsiasi credibilità la storia delle GM è il trionfo della logica.
Palesemente no.
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Non capire questo equivale a non capire cosa si stia leggendo.
Adesso, non esageriamo. In questa storia i protagonisti smentiscono se stessi e quella che è da anni la loro caratterizzazione di ragazzi responsabili, così come il Gran Mogol. In Mister Vertigo c'erano passaggi poco chiari, ma non penso che un ciclo che comunque provava a trasmettere e a raccontare qualcosa come quello di Nucci possa essere paragonato a queste storie delle GM che, purtroppo, ho trovato spesso inconsistenti.Ah beh perchè la consistenza della trama delle storie di Vertigo quale sarebbe???? fare passare tutti per cretini??? Ma dai a mio parere se ci sta qualcosa di inconsistente sono proprio le trame di Vertigo.... poi de gustibus ma sentire osannare una e massacrare l'altra per questi motivi mi fa sorridere.
Sotto questo punto di vista trovo ingiustificabile il comportamento di Quo visto che i tre nipotini sono sempre stati dipinti come più coscienziosi e svegli rispetto a Paperino e/o Paperone a seconda delle storie. E ancor più grave il fatto che un adulto responsabile non faccia capire a Quo e Jamal che si siano cacciati inutilmente nei guai. Anzi la storia fa passare il Gran Mogol come quello che davanti ad una situazione più grande e complicata di lui getta la spugna (anche se dopo aver avvisato le autorità proposte che però evidentemente non sono in grado di risolvere la situazione) e invita gli altri a fare altrettanto [in nome di un evento del suo passato che a me sfugge... ma potrebbe essere il teaser di una futura storia]. Passando da figura di adulto responsabile a quella di vigliacco...Per quanto coscienziosi si possa essere penso che Quo, nel caso specifico, abbia avuto una scossa di andrenalina (tipica nei giovanissimi) dovuta alla scoperta di un giro poco pulito e alla possibilità di trovare le prove che inchiodassero i colpevoli. Certo, il gioco delle prove non è sempre facile e, soprattutto, istantaneo. La possibilità che la faccenda si sarebbe prolungata (e complicata) oltre l'orario stabilito era ovvia ma la voglia di arrivare in fondo alla faccenda, costi quel che costi, ha superato, per una volta, il suo proverbiale senso di responsabilità. Che poi non è detto che anche in ambito GM non si stia facendo un lavoro di differenziazione caratteriale sui nipotini già sviluppato in altri ambiti, musicali e sportivi.
Adesso, non esageriamo. In questa storia i protagonisti smentiscono se stessi e quella che è da anni la loro caratterizzazione di ragazzi responsabili, così come il Gran Mogol. In Mister Vertigo c'erano passaggi poco chiari, ma non penso che un ciclo che comunque provava a trasmettere e a raccontare qualcosa come quello di Nucci possa essere paragonato a queste storie delle GM che, purtroppo, ho trovato spesso inconsistenti.Ah beh perchè la consistenza della trama delle storie di Vertigo quale sarebbe???? fare passare tutti per cretini??? Ma dai a mio parere se ci sta qualcosa di inconsistente sono proprio le trame di Vertigo.... poi de gustibus ma sentire osannare una e massacrare l'altra per questi motivi mi fa sorridere.
A dir la verità anche nel ciclo di storie Casty/Bonfatti i Topolinesi non fanno una gran bella figura, così come nella storia degli Squee. È appunto una semplificazione per fare risaltare le doti di Topolino, farlo in poche pagine in una storia fruibile anche da bambini è difficile e quindi si ripiega all'espediente comodo della folla credulona. Che poi, a dirla tutta, l'esperienza insegna che non è nemmeno tanto lontana dalla realtà questa cosa: quante volte masse intere di gente abbocca come fessi a una cosa falsa?Credo che uno sia libero di argomentare come meglio creda, o almeno lo spero.....
Semmai puoi argomentare su altri aspetti il tuo non gradimento di Vertigo e del resto come ti hanno già detto non è neanche poi stata acclamata più di tanto dagli utenti dal Papersera, anzi fu pubblicata pure una recensione che ne metteva in luce tutti i limiti.
Amelia in versione giovinastra per me vale l'intero numero.
Storia sorprendentemente molto bella e divertente sia per la sceneggiatura che per i disegni.