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Post - Luca255

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Parto io con qualche opinione sul numero 12.

La prima storia del numero, Pippo e il carnevale di Topolinia, porta la firma di due autori che non conoscevo per nulla. Gli articoli a corredo introducono questi due autori, in particolar modo per quanto riguarda Miquel Pujol, che firma anche i disegni della storia successiva. Questa storia dedicata al Carnevale non spicca per la trama che ho trovato sì piacevole da seguire ma non particolarmente interessante, mentre i disegni molto in stile Paul Murry mi sono piaciuti molto. In questa fase i disegni di Pujol sono morbidi e rotondi e mi hanno convinto soprattutto nelle vignette notturne con Topolino che gira con la torcia in mano per la casa.

La seconda storia (svedese) , Ciccio e la dolce emergenza, ha i disegni curati dallo stesso Pujol della storia precedente, ma si può vedere la trasformazione del suo stile avuta nell'arco dei circa 30 anni trascorsi tra una storia e l'altra. In questo caso i disegni mi hanno ricordato per esempio quelli di Arild Midthun, con un tratto più sottile nella china e più preciso e dettagliato nella raffigurazione dei personaggi e delle ambientazioni. Un altro elemento di differenza tra le due storie è il colore, più molto più azzeccato e "avvolgente".
A livello di trama, per quanto la storia duri solo 3 pagine (contro le 22 di quella precedente) risulta comunque interessante e piacevole da leggere. Abbiamo qui un Ciccio particolarmente intraprendente, come fa notare anche Davide Del Gusto nelle pagine di introduzione, tanto da alzarsi di notte per spalare la neve e permettere alla nonna di partire l'indomani.

L'albo prosegue con Paperino e il tesoro del doge, una storia di produzione olandese che vede Paperino e i nipotini alla ricerca di un tesoro legato a un teatro veneziano. Le prime due pagine mi hanno colpito molto in negativo, dato che il Paperone rappresentato è talmente spietato da pretendere un teatro veneziano posto come garanzia per un prestito non restituito da parte del signor Catastrofo, che possiede quel teatro come cimelio di famiglia. Inutili sono le suppliche di quest'ultimo: di fronte a queste Paperone guarda solo al portafoglio e decide di trasformare il teatro in un albergo per lucrarci sopra. Almeno alla fine la storia avrà un esito diverso, ma questo non cambia le premesse della vicenda.
A parte questo dettaglio, la trama suscita in alcuni momenti interesse e/o divertimento ma nel complesso non mi ha fatto impazzire. Stessa cosa potrei dire dei disegni, che mi sono sembrati abbastanza approssimativi.

Topolino e la trappola difensiva è una storia di produzione islandese (!) che vede la presenza di Lupo, uno dei primi antagonisti di Topolino, scelta appositamente come parte di una serie di storie che verranno proposte nel corso di quest'anno che corrisponde al 95esimo anniversario di Steamboat Willie.
La trama della storia è abbastanza prevedibile nel finale ma nel complesso la reputo sufficiente, con diversi momenti di divertimento, anche se so già che la dimenticherò presto. I disegni di Petrossi mi straniano soprattutto per la rappresentazione di Topolino con i pantaloncini rossi, ma tutto sommato anche questi non mi sono dispiaciuti.

Emy, Ely, Evi: La sfida è una storia monopagina di cui in realtà non ho molto da dire se non che non mi ha convinto del tutto.

Fino ad ora l'albo non ha spiccato per trame particolarmente interessanti, ma la qualità risale con l'inserimento nell'indice de I diari di Paperone: L'oro del faraone, storia di Kari Korhoner autore completo. Per quanto l'episodio precedente mi fosse piaciuto di più, anche questo si è rivelato una storia interessante e movimentata, in questo caso ambientata in Egitto tra il deserto e le antiche tombe. A causa di un anello trovato per caso, Paperone si ritrova al centro della ricerca del tesoro del faraone Ramses VIII, ma grazie a una tempesta di sabbia riesce a scappare dai criminali che lo tengono prigioniero. Grazie a un sogno e alla sua astuzia sarà in grado non solo di trovare il tesoro ma anche di consegnare i criminali alla giustizia.

La storia che segue, Il piccolo aiutante smarrito, è per me la migliore dell'albo. A firma dei coniugi Pat e Carol McGreal alla sceneggiatura e di Marco Rota ai disegni, questa storia del ciclo omaggio a Carl Barks è quasi del tutto muta e ha come protagonista Edi. L'aiutante di Archimede vive una serie di disavventure che lo portano a perdere la strada di casa e alla fine viene trovato 500 anni dopo, nella Paperopoli del futuro.
I disegni di Marco Rota qui sono straordinariamente espressivi e infatti, sebbene i dialoghi siano ridotti al minimo, si percepiscono benissimo le "emozioni" di Edi e la sua nostalgia di casa. Questa storia mi ha colpito proprio per la tenerezza che trasmette dalla prima all'ultima vignetta, e non può che soprendere dal momento che il protagonista è di base una lampadina-automa che però dimostra di provare sentimenti al pari di un personaggio "umano".

Archimede Pitagorico - Lo scambio: boh, la gag non mi è piaciuta.

Le ultime due storie sono a tema folletti. Paperino e la fortuna in pentola è una storia svedese le cui premesse si basano su una leggenda legata alla fondazione di Paperopoli da parte di Cornelius Coot, il quale a quanto pare avrebbe catturato un leprecauno ottenendo così una pentola d'oro con cui finanziare la costruzione della città. La storia in generale è piuttosto divertente e per quanto all'inizio possa sembrare prevedibile ha in realtà un finale molto inaspettato.

E l'ultima storia è Zio Paperone e i folletti giganti, questa invece proveniente dal vecchio Almanacco. La sceneggiatura riporta stranamente la firma di Mario Gentilini, direttore editoriale dell'epoca, ma come scritto nell'articolo si tratta in realtà di un riadattamento di un soggetto di George Davie. Per quanto nel redazionale si dia la cosa abbastanza per scontato, mi risulta ancora strano il fatto che il direttore si sia occupato personalmente della sceneggiatura.
La storia alla fin fine si basa su una gag portata avanti secondo me per troppe pagine, e anche se può risultare abbastanza divertente di sostanza non c'è molto. Mi sono però piaciuti i disegni di Romano Scarpa, che nel 1968 aveva già uno stile piuttosto consolidato.

In sostanza, un numero estremamente variegato dal punto di vista di autori e aree geografiche che mantiene comunque un filo conduttore tra le storie. Questa organizzazione in italiane di apertura e chiusura, inedite e riproposte lo considero valido ma come si è visto nello scorso numero alcune variazioni sono comunque ben accolte.
Unico punto debole di questo numero è secondo me la scarsa presenza di trame veramente interessanti, che il più delle volte si assestano sulla sufficienza e solo poche spiccano per originalità.
P.S.: La striscia di Topolino in chiusura è sempre ben accetta ;D

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Topolino / Re:Topolino 3511
« il: Venerdì 10 Mar 2023, 14:30:15 »
La storia in sé è ambientata in un periodo piuttosto insolito, ossia subito dopo lo sbarco di Paperone in America e immagino prima dell'incontro con lo zio Manibuche.
A parte che si tratta di un racconto di Paperone, quindi potrebbe anche essere "inventato"... però, direi invece che questa storia se ne sia bellamente infischiata del canone donrosiano, e a occhio mi sembra ambientata negli anni '20 del secolo scorso!
Giusto così! Anch'io sono un ferreo appassionato di Don Rosa e della sua opera, ma è giusto che ce se ne possa staccare! Anzi, ultimamente c'erano troppi riferimenti, spesso forzati, alla $aga, quindi non posso che approvare! :-)
No ma certo, cercavo di inserirla "a forza" nella storia di Don Rosa ma a dire la verità Paperone non avrebbe nemmeno avuto tempo di vivere questa storia, dato che appena sbarcato si reca quasi subito dallo zio. E va bene così, come dici anche tu è sbagliato considerare l'opera donrosiana come sacra e inviolabile, altrimenti molti spunti narrativi come questo non sarebbero possibili. :-)

In ogni caso il tempo e l'ambientazione rimangono abbastanza insoliti, e danno la possibilità di trattare un personaggio diverso e se vogliamo immaturo dal Paperone ricco o ancora prima dal Paperone del klondike. Infatti vediamo che non appena subisce il primo sabotaggio dall'avversario non si fa problemi a ricambiare, dando inizio a una serie di sabotaggi dannosi sia per l'uno che per l'altro.

L'unica cosa che mi ha lasciato perplesso è un'altra: davvero in quell'epoca mettevano tutti il casco per andare in bicicletta? Oppure, è l'ennesima forzatura anacronistica imposta dall'alto, che prevede l'obbligo del casco nelle storie disegnate adesso?
Io, purtroppo, non ho dubbi... :rolleye:
È la prima cosa che ho notato anch'io.
Che poi...esistevano già quei caschetti da bici? Forse bisognerebbe usare la Time Machine per controllare! :rotfl:
No per carità, la Time Machine no :laugh:
A dire la verità non ci ho nemmeno fatto caso, ma in effetti dubito fortemente che esistessero (e che venissero usati) caschi di questo tipo. Che si tratti di una forzatura imposta dai piani alti non lo so, mi sembra fin troppo assurda anche per gli standard delle ultime censure e simili.

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Topolino / Re:Topolino 3511
« il: Giovedì 9 Mar 2023, 17:29:33 »
Anche a me ha sorpreso la mancanza dei nomi di coloristi e inchiostratori, spero che si tratti di un errore temporaneo. Per il resto un buon numero, probabilmente meglio degli ultimi 2-3.

Zio Paperone e la tartaruga di marmo è una bellissima storia già solo per i disegni di Mottura, che penso di poter considerare ormai come il mio disegnatore preferito in attività (per quanto lo scorso anno non abbia lavorato su nessuna storia!). La storia in sé è ambientata in un periodo piuttosto insolito, ossia subito dopo lo sbarco di Paperone in America e immagino prima dell'incontro con lo zio Manibuche. La trama mi è sembrata interessante e scorrevole, con protagonista un Paperone molto combattivo e più propenso a cedere alle provocazioni e alle distrazioni, che saranno poi la causa del suo "fallimento".

La saga degli evaporati non riesce a prendermi al 100% ma non posso che apprezzare l'ottima gestione della sceneggiatura, con frequenti salti di ambientazione di tempo che da un lato tengono acceso l'interesse per le varie trame e dall'altro consentono alla storia in generale di progredire con l'inserimento di nuove informazioni e "nuovi" personaggi. In generale devo dire che il fattore Nebbia è abbastanza interessante ma al momento non ne si conosce l'origine, ma tutto dipende da cosa verrà raccontato nei prossimi 3 episodi.

Il principe delle sabbie secondo me risente di un eccessivo numero di episodi, ma l'ambientazione perlomeno originale mi fa apprezzare la storia, soprattutto da un punto di vista visivo. La trama ha un retrogusto di già visto ma tutto sommato la ritengo piacevole da seguire.

Faccini sempre una garanzia ;D! Quanto mi piacciono queste storie a metà tra il surreale e il comico. In sole 10 pagine l'autore riesce a rappresentare ottimamente il "suo" Paperoga, con le sue innumerevoli sfaccettature. Che se ne fa Paperoga di un orologio d'oro, un anello con diamante, una collana di perle? "Umpf! Voglio solo il mio aquilone!"

L'ultima storia è un (ennesimo) episodio di una serie che ha visto susseguirsi storie una più assurda dell'altra. Almeno questa si risolleva un po' dalla completa assurdità dell'episodio sullo zero, ma come ha già detto qualcuno meglio di me alcuni problemi sono presenti lo stesso. L'unica cosa che ho apprezzato sono stati i bei disegni di Alessandro Pastrovicchio.

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Commenti sugli autori / Re:Giorgio Cavazzano
« il: Martedì 7 Mar 2023, 21:48:22 »
Da questa https://inducks.org/story.php?c=D+2018-143, pubblicata lo scorso ottobre sull'Almanacco

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Commenti sugli autori / Re:Giorgio Cavazzano
« il: Martedì 7 Mar 2023, 21:13:05 »
https://www.instagram.com/p/Cpe8V7rMoz9/?igshid=YmMyMTA2M2Y=
Direttamente dal profilo Instagram di Cavazzano, una tavola con l'insegna del Dottor Piuma. Che possa far parte del ciclo di Macchia Nera?

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Commenti sulle storie / Re:Topolino e il mistero della Blue Star
« il: Domenica 5 Mar 2023, 23:21:44 »
Questa storia è senza dubbio una delle mie preferite di Tito Faraci, e anzi mi stupisco che sia stata così poco commentata! Iniziai a leggerla tempo fa grazie a un estratto gratuito su Kindle di un volume Giunti con storie noir, ma l'estratto si concluse più o meno in corrispondenza del cambiamento di tono della storia da divertente a serio, lasciandomi con il fiato sospeso. L'ho potuta recuperare grazie al secondo volume di Toponoir, la raccolta in 3 volumi delle migliori storie noir di Tito Faraci. Si è confermata una bellissima storia, capace di divertire molto nella sua prima metà e successivamente tenere il lettore con il fiato sospeso. Qui per esempio Gambadilegno è un personaggio ben lontano dall'essere il classico nemico di Topolino, ma secondo me la caratterizzazione per quanto anomala è comunque molto azzeccata (contiamo anche il fatto che la storia ha ormai 22 anni).
In generale la sceneggiatura della storia è praticamente perfetta, con i repentini cambiamenti di tono e i frequenti colpi di scena, oltre al migliore umorismo faraciano che è presente in tutta la storia. Alla fine della storia alcuni dettagli che all'inizio potevano passare come semplice trovata comica diventano fondamentali e acquistano un senso, senza contare l'ultima tavola che conclude la vicenda lasciando un'ultimo sorriso.

Dimenticavo di commentare anche i bellissimi disegni di Giorgio Cavazzano, molto ispirati similmente alle altre storie in coppia con Faraci realizzate nello stesso periodo. Lo stile umoristico e "rotondo" di Cavazzano riesce ad essere perfetto anche in una storia dal taglio più noir, a partire dalla prima tavola della storia che introduce perfettamente il lettore nell'atmosfera della storia. Da segnalare anche la vignetta quadrupla che offre un suggestivo scorcio del porto di Topolinia, al momento dell'arrivo di Gambadilegno.

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Topolino / Re:Topolino 3507
« il: Mercoledì 8 Feb 2023, 19:08:48 »
Succede raramente che io parli male di una storia, ma la mia reazione alla storia della macchina del tempo è stata: ma che boiata è?
Con tutto il rispetto per Alessandro Gatti, la vicenda non solo è completamente assurda e irrealistica, ma è anche diseducativa. Più ci rifletto e più mi vengono in mente motivi per cui questa storia non ha il minimo senso. Ne voglio elencare solo alcuni, almeno quelli che saltano subito all'occhio.

Partiamo dall'inizio: Paperino vende a Paperone un mobile e quest'ultimo lo porta nel deposito per poterci riporre il mobile. Attenzione però: nel deposito non c'è più un soldo! Il motivo è che ha versato tutti i suoi soldi in banca di punto in bianco, giustamente dopo essersi reso conto che occupavano giusto un po' di spazio ("convertiti in un praticissimo maxi-assegno-salva-spazio"). E non importa se negli scorsi 75 anni del personaggio Barks e Don Rosa in primis gli hanno attribuito un enorme attaccamento ai dollari fisici. Dimentichiamoci pure la bellissima tavola conclusiva della $aga, visto che ora Paperone preferisce il denaro virtuale a quello fisico.

I due paperi vanno indietro nel tempo. Lì vediamo un giovanissimo Fibonacci che, trovata completamente a caso una pergamena araba sul numero zero, sta per annunciare al padre la scoperta che rivoluzionerà la matematica. Purtroppo però Paperino, con un sacco strapieno di pergamene che è più grande di lui, urta un passante con una zucca (verde?) in mano, così la zucca fa un volo di 6 metri in aria (ma quanto pesa questa zucca?) e atterra sulla testa di Fibonacci che dimentica tutto sullo zero (e la pergamena che aveva in mano scompare).

Si torna al presente. Attenzione però: Paperone possiede solo un dollaro, perché lo zero non l'ha inventato nessuno. Quindi praticamente nessuno può possedere più di 9 dollari perché altrimenti si torna a 1? Non so neanche cos'altro aggiungere su questo punto, ma si potrebbe andare avanti per giorni sulle implicazioni assurde che questo cambiamento provoca.

Ultimo dettaglio che forse non ho capito: Paperino ha veramente pagato nel Medioevo con un assegno bancario?

Spero di non aver offeso nessuno, ma queste storie della macchina del tempo sono una più assurda dell'altra. Non capisco nemmeno per quale motivo visti gli autori coinvolti, forse sono soggetti imposti dalle redazioni estere?

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Commenti sugli autori / Re:Libero Ermetti
« il: Giovedì 2 Feb 2023, 23:32:11 »
Se ti è piaciuta Origin Story ti consiglio vivamente di recuperare Sipario! e Vent'anni dopo, altre due bellissime storie di Area 15 disegnate da Libero Ermetti. Sipario in particolare ero molto tentato di votarla al TopoOscar

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Commenti sugli autori / Re:Fabio Celoni
« il: Giovedì 2 Feb 2023, 10:24:33 »
Stupendi davvero

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Topolino / Re:Topolino 3506
« il: Mercoledì 1 Feb 2023, 14:34:09 »
Come per Nocciola, anche a me la storia di apertura é piaciuta molto. Le storie di Area 15 secondo me sono il miglior esempio di racconti destinati a tutte le età: anche se i protagonisti sono quasi tutti ragazzini, anche un adulto può apprezzarle e leggerle secondo il suo metro di giudizio.
Secondo me le vicende e le emozioni dei personaggi sono raccontate in maniera perfettamente umana e con grande realismo. Non è difficile rispecchiarsi almeno un po' nei personaggi, nelle loro passioni e nelle loro insicurezze. Paperino poi in Area 15 ha una personalità da "genitore" comprensivo con i nipoti e i loro amici, tanto che fa di tutto per supportarli e risollevarne il morale. C'è anche da dire però che in questa storia in particolare Paperino risulta troppo imbranato secondo me, dai pancake in faccia alle cadute nel lago; in questo modo anche la differenza di personalità tra lui e il suo alter ego è troppo grande e sembra quasi di vedere due individui diversi.

Lo spunto per la storia è geniale e la trama nel complesso è molto coinvolgente. Il finale è qualcosa che rompe in un certo senso lo status quo (finalmente), rimango quindi curioso di vedere come verrà trattato questo elemento.
Ovviamente i disegni di Libero Ermetti sono bellissimi, soprattutto con grande variazione di espressioni e disposizione delle vignette.

Nota di merito finale: a pagina 29 in basso si vede che al cinema proiettano "Il diabolico dottor Puff-Puff", riferimento alla storia di Nucci/Faccini: https://inducks.org/story.php?c=I+TL+3490-3  ;D

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Topolino / Re:Topolino Speciale Anteprime - 2023
« il: Martedì 31 Gen 2023, 11:10:21 »
il kolossal storico... Qualcuno riesce a capire di chi sono i disegni?
I personaggi ricordano tantissimo il Mottura de Il tesoro di Cnosso e La grande piramide
I personaggi sono molto piccoli ma a me non sembrano opera di Mottura. Mi sembrano invece molto più "rotondi", nello stile di Cavazzano, Coppola, Vian, ecc. ma non riesco a collegarli a nessuno in particolare

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Topolino / Re:Topolino Speciale Anteprime - 2023
« il: Lunedì 30 Gen 2023, 18:38:38 »
Io del ciclo "Time Machine (Mis)adventure" ho letto le ultime tre storie pubblicate (credo mi sia mancata solo la lettura della prima, di Artibani e D'Ippolito) e l'unica che mi è piaciuta è stata quella scritta da Vito Stabile.
Semplice sì, ma un paio di sorrisi me li ha strappati e si è fatta leggere bene, con gusto.
Cosa che non si è verificata per le ultime due storie (quella sul calcio e i mustacchi e l'altra sulle mele con protagonisti i nipotini), che mi hanno lasciato veramente poco senza scuotere il mio interesse per quanto stavo leggendo.
Spero almeno che la nuova incursione di questa serie prodotta per il mercato internazionale si riveli più coinvolgente e piacevole da leggere.
Queste storie sulla macchina del tempo dei paperi non sono brutte. Sceneggiatura e disegni sono stati affidati a professionisti che hanno lavorato con impegno e dedizione. Non ci sono sciocchezze, non ci sono battute stupide, la trama è sensata e i disegni sono curati con inquadrature dinamiche e non banali.
Però non mi prendono e non mi piacciono particolarmente. Non so nemmeno bene il perché a dire il vero. Sarà che per me la macchina del tempo è quella dei topi, o forse perché sono un po' prevedibili, o perché il viaggio del tempo è dappertutto negli ultimi 20 anni... o più probabilmente perché sono vecchio, e un bambino invece le trova bellissime.
Ad essere onesto alcune non mi sono sembrate molto sensate... ed è il principale motivo per cui non mi sono piaciute

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Topolino / Re:Topolino Speciale Anteprime - 2023
« il: Lunedì 30 Gen 2023, 14:55:40 »
Sembra molto interessante questo kolossal storico, come anche la storia mistery di Alessio Coppola.
Mi fa strano vedere Sciarrone al disegno della one-page finale

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Topolino / Re:Topolino 3505
« il: Domenica 29 Gen 2023, 10:38:34 »
L'ultima volta in cui Paperica è stato a Sanremo, la storia fu...
Cornelius, perché hai rievocato ciò che tutti noi volevamo dimenticare, Maremma maiala? Perché???? ;:)
Sarà per questo che non esiste il topic dedicato al numero 3039? :tongue:

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Off Topic / Re:Buon compleanno 2023
« il: Mercoledì 25 Gen 2023, 09:49:40 »
Auguri a Fab4mas!

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