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Testate Speciali / Mad Sonja #6: Gioia. Ultimo Numero.
« il: Giovedì 20 Nov 2008, 13:47:41 »
Gioia (Rufledt-Secchi/Wustefeld)
La storia sembrerebbe ingranare, visto che festa a parte, il cattivo fa la sua prima mossa, viene svelato il nome del mondo dei sogni. Ingrana nel bene e nel male, visto che anche le sottotrame quotidiane proseguono, sia con lo scambio di coppie (bleah) che con la scoperta che il padre di Jerrit RUBA.
Però farebbe sperare...se non fosse che è l'ultimo numero.
Eh sì, l'hanno rifatto. O almeno questo è quello che si evince dall'editoriale, dove Sonja saluta i lettori e dice che deve andarsene. Il fatto che la sua meta fittizia sia Helvenia potrebbe essere inizialmente presa come una preview del prossimo numero, o comunque una cosa inerente alla storia. E invece no, al termine dell'albo Sonja non parte per Helvenia, e il significato dell'editoriale è abbastanza chiaro. Se a questo aggiungiamo la mancata scrittina "appuntamento dal 18 dicembre in edicola", nell'ultima pagina dove c'era sempre stata la preview, i giochi sono fatti. Proprio adesso che stava diventando grazioso: e così per l'ennesima volta una testata a fumetti di questo formato non trova la sua naturale conclusione, e si avvia nel limbo come molti altri fumetti Disney suoi gemelli, chiusi male se non abortiti sul nascere come Speed Loop, come Wondercity, come Lys e Angel's Friend. Colpa della solita onnipresente crisi? Bé allora sarebbe il caso di iniziare a progettare serie dagli archi narrativi più corti, che si esauriscano in due o tre albi, in modo da poter testare il mercato e in caso battere in ritirata in maniera più dignitosa e appagante per quei quattro poveri Cristi che il prodotto l'hanno comprato e volevano sapere come sarebbe andato a finire. E invece in sei numeri di fuffa pura si è perso solo tempo, salvo poi giungere a questi patetici risultati.
Per non parlare delle assurde risposte di molto personale dello stand Disney con cui ho parlato a Lucca. Già il fatto che mancasse un angolino per Mad Sonja in tutta la struttura poteva far pensare, però potevano anche dirlo che chiudeva, invece di prendere in giro mantenendosi sul vago, coi "sì, boh, potrebbe essere". In fondo stiamo parlando di meno di un mese fa, e dubito che la decisione sia stata presa l'altro ieri. La solita incompetenza e disonestà intellettuale della Disney Italia nel rapportarsi coi suoi fruitori. Ancora una volta compro un fumetto Disney e da lettore mi sento preso per il culo, come accade puntualmente dal periodo Pk-frittole. Ma forse per la prima volta inizio a dubitare che in futuro mi farò ancora abbindolare seguendo l'ennesima serie spillata dal formato pknaico che chiuderà sicuramente lasciandomi a bocca asciutta.
La storia sembrerebbe ingranare, visto che festa a parte, il cattivo fa la sua prima mossa, viene svelato il nome del mondo dei sogni. Ingrana nel bene e nel male, visto che anche le sottotrame quotidiane proseguono, sia con lo scambio di coppie (bleah) che con la scoperta che il padre di Jerrit RUBA.
Però farebbe sperare...se non fosse che è l'ultimo numero.
Eh sì, l'hanno rifatto. O almeno questo è quello che si evince dall'editoriale, dove Sonja saluta i lettori e dice che deve andarsene. Il fatto che la sua meta fittizia sia Helvenia potrebbe essere inizialmente presa come una preview del prossimo numero, o comunque una cosa inerente alla storia. E invece no, al termine dell'albo Sonja non parte per Helvenia, e il significato dell'editoriale è abbastanza chiaro. Se a questo aggiungiamo la mancata scrittina "appuntamento dal 18 dicembre in edicola", nell'ultima pagina dove c'era sempre stata la preview, i giochi sono fatti. Proprio adesso che stava diventando grazioso: e così per l'ennesima volta una testata a fumetti di questo formato non trova la sua naturale conclusione, e si avvia nel limbo come molti altri fumetti Disney suoi gemelli, chiusi male se non abortiti sul nascere come Speed Loop, come Wondercity, come Lys e Angel's Friend. Colpa della solita onnipresente crisi? Bé allora sarebbe il caso di iniziare a progettare serie dagli archi narrativi più corti, che si esauriscano in due o tre albi, in modo da poter testare il mercato e in caso battere in ritirata in maniera più dignitosa e appagante per quei quattro poveri Cristi che il prodotto l'hanno comprato e volevano sapere come sarebbe andato a finire. E invece in sei numeri di fuffa pura si è perso solo tempo, salvo poi giungere a questi patetici risultati.
Per non parlare delle assurde risposte di molto personale dello stand Disney con cui ho parlato a Lucca. Già il fatto che mancasse un angolino per Mad Sonja in tutta la struttura poteva far pensare, però potevano anche dirlo che chiudeva, invece di prendere in giro mantenendosi sul vago, coi "sì, boh, potrebbe essere". In fondo stiamo parlando di meno di un mese fa, e dubito che la decisione sia stata presa l'altro ieri. La solita incompetenza e disonestà intellettuale della Disney Italia nel rapportarsi coi suoi fruitori. Ancora una volta compro un fumetto Disney e da lettore mi sento preso per il culo, come accade puntualmente dal periodo Pk-frittole. Ma forse per la prima volta inizio a dubitare che in futuro mi farò ancora abbindolare seguendo l'ennesima serie spillata dal formato pknaico che chiuderà sicuramente lasciandomi a bocca asciutta.