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Altri argomenti => Cinema, musica e letteratura => Topic aperto da: Atomino_Bip_-_Bip - Giovedì 9 Dic 2004, 12:10:15

Titolo: POESIA
Inserito da: Atomino_Bip_-_Bip - Giovedì 9 Dic 2004, 12:10:15
Strano che nessuno abbia ancora parlato di rime, quartine, sinestesie, chiasmi ed affini ;D

Scherzi a parte, quali sono i vostri gusti poetici?

Apprezzo molto le poesie dell'onirico e visionario W. Blake (angeli, demoni, spiriti...).
Per quanto riguarda gli italiani (solitamente quelli che si studiano a scuola), segnalo il "folle" Cecco Angiolieri per la sua satira; in parte Pascoli. Leopardi troppo triste, non sono riuscito a fammi piacere D'Annunzio. Tra gli inglesi, segnalo la Ballata del vecchio marinario di Coleridge.
Titolo: Re: POESIA
Inserito da: Gorthan - Giovedì 9 Dic 2004, 14:46:59
D'Annunzio è il peggiore!  ;D



Ungaretti rulla!  :P :P
Titolo: Re: POESIA
Inserito da: Giona - Giovedì 9 Dic 2004, 16:35:49
Citazione da: Gorthan  link=1102590615/0#1 date=1102600019
D'Annunzio è il peggiore!  ;D


Posso capire che D'Annunzio non ti piaccia, ma trovami uno più abile di lui con la lingua italiana in tutto il '900.

Quanto a me, il mio preferito tra tutti è Verlaine; anche Victor Hugo come poeta non è affatto male, anche se in Italia è più conosciuto come romanziere. Tra i poeti del '900, metto al primo posto Garcia Lorca.
Titolo: Re: POESIA
Inserito da: docpaperus - Giovedì 9 Dic 2004, 17:44:05
Whitman, Blake, Coleridge, la Dickinson tra gli stranieri.
Leopardi, Ungaretti, Montale tra i nostri.
Che poi sono quelli che si studiano a scuola.
Aggiungerei, comunque, anche Benni e Baricco, che non scrive poesie, ma scrive come un poeta!
Titolo: Re: POESIA
Inserito da: barko - Giovedì 9 Dic 2004, 18:01:51
Citazione da: docpaperus  link=1102590615/0#3 date=1102610645
Whitman, Blake, Coleridge, la Dickinson tra gli stranieri.

Aggiungo Auden tra i poeti in lingua anglosassone; anche a me piacciono molto tutti gli autori citati da te
Pasolini, Testori, Raboni, la Valduga
Mario Luzi
Baudelaire, la Fontaine, Prevert
Tra i conterranei: Lodovico Ariosto (bellissimo Orlando Furioso)!
Titolo: Re: POESIA
Inserito da: MarcheseDelGrillo - Giovedì 9 Dic 2004, 18:24:17
Citazione da: giona  link=1102590615/0#2 date=1102606549
Quanto a me, il mio preferito tra tutti è Verlaine


Sui poeti stranieri non sono proprio preparatissimo, ma di Paul Verlaine qualcosa ho letto e devo riconoscere che è un grandissmo!

Per il resto, dell'Ottocento italiano il mio preferito è sicuramente Leopardi, mentre per quanto riguarda il '900...beh, l'ho già detto svariate volte: il grande FABRZIO DE ANDRE'!  ;D

Citazione particolare infine per Giuseppe Gioacchino Belli, e per Trilussa!  ::)

Titolo: Re: POESIA
Inserito da: michi_alinovi - Giovedì 9 Dic 2004, 20:43:30
Il Vate D'Annunzio, un genio nelle liriche, il grande Leopardi (so a memoria tutta a silvia, l'infinito, il sabato del villaggio e ho letto l'intero zibaldone), sto riscoprendo Torquato Tasso, Dante, mi piace poi la corrente futuristica... piacere è una parola grossa,,, diciamo che mi interessa abbastanza il modo semplificato e schematizzato in cui si esprime... e pure il senso di forza, di passione, di urlo, che espresse nel manifesto futurista nel 1909 Marinetti...
Titolo: Re: POESIA
Inserito da: piccolobush - Giovedì 9 Dic 2004, 20:46:25
Su tutti i "maudits" francesi: baudelaire, verlaine, mallarmè, rimbaud.

"Per voi che amate nello scrittore l'assenza delle facoltà descrittive o istruttive, strappo questi pochi turpi foglietti dal mio taccuino di dannato."
Titolo: Re: POESIA
Inserito da: Gorthan - Giovedì 9 Dic 2004, 21:13:07
Citazione da: giona  link=1102590615/0#2 date=1102606549
Posso capire che D'Annunzio non ti piaccia, ma trovami uno più abile di lui con la lingua italiana in tutto il '900.

Ungaretti, Montale, Baricco (che in fatto di lingua sa il fatto suo...).

D'Annunzio ha saputo come vendere la sua vacuità. Nulla di più.
Titolo: Re: POESIA
Inserito da: marcosferruzza - Giovedì 9 Dic 2004, 22:09:20
Oltre a quelli gia' citati (caro Marchese, sei un grande  ;D) io aggiungerei anche poeti greci e latini. C'è il diffuso pregiudizio che siano "difficili" o "noiosi", ma basta iniziare a leggerli per innamorarsene. Da Omero, passando per ARCHILOCO, Esiodo, i tragediografi (Eschilo, Sofocle, Euripide), SAFFO, ALCEO,...
Per i latini, Virgilio e Catullo.


Titolo: Re: POESIA
Inserito da: Gio - Venerdì 10 Dic 2004, 20:01:05
e il naufragar m'è dolce in questo mare.
[/i]
Titolo: Re: POESIA
Inserito da: donocchio - Venerdì 10 Dic 2004, 20:19:56
Citazione da: Gorthan  link=1102590615/0#1 date=1102600019
D'Annunzio è il peggiore!  ;D

P


pffffttt...ppppfffffff
wAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH A
sniff...
dicevi.....ah...D' annunzio è il peggiore...

sì, come no...

scherzi a parte...è il mio preferito, sia come "vita" sia come opere...dico io....come si fa a metterlo a confronto con Pascoli? il gre-gre delle ranelle con l' onda?
ma vavava....
D' Annunzio è un D-io!!!
Titolo: Re: POESIA
Inserito da: donocchio - Venerdì 10 Dic 2004, 20:20:38
Citazione da: GioLekk  link=1102590615/0#10 date=1102705265
e il naufragar m'è dolce in questo mare.
[/i]



...
...
mi ero scordato il "Leo"

più che altro uno che non riesco a farmi piacere nonostante l' IMMANE SFORZO (Michi ne sa qualcosa) che io stia facendo per (almeno) accettare... le sue opere
Titolo: Re: POESIA
Inserito da: michi_alinovi - Venerdì 10 Dic 2004, 20:40:58
... >:( ;) ;) ;) ;)
Titolo: Re: POESIA
Inserito da: Gorthan - Venerdì 10 Dic 2004, 20:52:16
Citazione da: donocchio  link=1102590615/0#11 date=1102706396

pffffttt...ppppfffffff
wAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH A
sniff...
dicevi.....ah...D' annunzio è il peggiore...

sì, come no...

scherzi a parte...è il mio preferito, sia come "vita" sia come opere...dico io....come si fa a metterlo a confronto con Pascoli? il gre-gre delle ranelle con l' onda?
ma vavava....
D' Annunzio è un D-io!!!

Ma leggiti tutto Pascoli e tutto D'annunzio e metti a confronto la profondità degli autori. C'è più sentimento in un'onomatopea Pascoliana che in tutta una pioggia D'Annunziana.

D'Annunzio è VUOTO! (E lo stesso autore lo diceva...)
E a me, scusa, la poesia deve trasmettere qualcosa.
Titolo: Re: POESIA
Inserito da: donocchio - Venerdì 10 Dic 2004, 21:02:05
Citazione da: Gorthan  link=1102590615/0#14 date=1102708336
Ma leggiti tutto Pascoli e tutto D'annunzio e metti a confronto la profondità degli autori. C'è più sentimento in un'onomatopea Pascoliana che in tutta una pioggia D'Annunziana.

D'Annunzio è VUOTO! (E lo stesso autore lo diceva...)
E a me, scusa, la poesia deve trasmettere qualcosa.


...
...
...
mi sto sforzando come un cane di dire "de gustibus" ma non ci riesco...
Titolo: Re: POESIA
Inserito da: Gorthan - Venerdì 10 Dic 2004, 21:12:39
Ma certo, sei niubbo nel midollo.
E non hai letto l'omnia di Pascoli.
Titolo: Re: POESIA
Inserito da: Gio - Venerdì 10 Dic 2004, 22:01:43
Ma alla fine D'Annunzio se le è fatte togliere le costole o no?

;)
Titolo: Re: POESIA
Inserito da: Gorthan - Sabato 11 Dic 2004, 12:12:42
Sembrerebbe di sì... E anche Marilyn Manson...

Tanto per dire l'altezza morale...  ::)
Titolo: Re: POESIA
Inserito da: donocchio - Sabato 11 Dic 2004, 20:37:02
Citazione da: Gorthan  link=1102590615/0#16 date=1102709559
Ma certo, sei niubbo nel midollo.
E non hai letto l'omnia di Pascoli.


al contrario di te che hai letto molto diligentemente l' opera D' Annunziana, vero? ma per carità...
Titolo: Re: POESIA
Inserito da: Gorthan - Sabato 11 Dic 2004, 20:56:17
Mi sono addormentato alla seconda strofa della prima poesia dell'opera. Qualsiasi essa sia. Sinceramente leggo solo le cose che mi hanno appassionato dopo una breve degustazione. Pascoli, così come Ungaretti, Montale, Leopardi, Quasimodo, lo ha fatto.

Evidentemente tu sei limitato (anche per la tua approfondita analisi della produzione di Pascoli).



E la Terra sentii nell'Universo.
Sentii, fremendo, chè del cielo anch'ella.
E mi vidi quaggiù piccolo e sperso

errare, tra le stelle, in una stella.




Certamente l'opera di Pascoli trascende l'uso delle onomatopee nella poesia (anche se non dimentichiamo che Pascoli era un maestro nell'uso di figure retoriche) che, sebbene le conosciamo bene perché parte integrante del fumetto, bisogna essere dei geni (o dei pazzi) per utilizzarlo con tali vette nella poesia.
Da contro, oggettivamente, levati gli orpelli e i fronzoli lessicali, della poesia di D'Annunzio resta nient'altro che il nulla.
Titolo: Re: POESIA
Inserito da: donocchio - Sabato 11 Dic 2004, 21:01:40
 d-d-d-eeggguussttibbb....

no, non ci riesco...statti nel  tuo brodo, Gorth :P
Titolo: Re: POESIA
Inserito da: Atomino_Bip_-_Bip - Sabato 11 Dic 2004, 21:01:32
Di D'Annunzio ho provato a leggere un romanzo, "Il Piacere". Se vi piacciono le storie divertenti, movimentate, scritte in maniera scorrevole, questo romanzo non fa per voi.

Concordo vivamente con Gorthan: D'Annunzio ha un stile latineggiante e pieno di citazioni classiche, ma non riflessivo come altri autori (IMHO)
Titolo: Re: POESIA
Inserito da: Gorthan - Sabato 11 Dic 2004, 21:10:18
Non è IMHO: è oggettivo. D'Annunzio era il fautore dell'arte per l'arte, dell'estetismo, della vacuità contenutistica a favore della pienezza formale in Italia.

Che poi, estetica, quello sì che è soggettivo. A me sinceramente (http://digilander.libero.it/pkgalaxy/images/smiles/sonno.gif)
Titolo: Re: POESIA
Inserito da: donocchio - Domenica 12 Dic 2004, 12:49:59
oggettivo è un' altra cosa....ma sto zitto per non essere bannato....
ma ti sei letto "l' onda"?
Titolo: Re: POESIA
Inserito da: Giona - Domenica 12 Dic 2004, 14:07:47
CARLO MICHELSTAEDTER! Chi altri conosce questo poeta goriziano -a mio avviso uno dei maggiori del '900 italiano per la profondità dei suoi contenuti- morto suicida a 23 anni, nel 1910?
Titolo: Re: POESIA
Inserito da: Gorthan - Domenica 12 Dic 2004, 14:15:04
Citazione da: donocchio  link=1102590615/20#24 date=1102852199
oggettivo è un' altra cosa....ma sto zitto per non essere bannato....
Se non conosci la letteratura non è certo colpa mia.
Citazione
ma ti sei letto "l' onda"?
Ora sì.


...E allora?

Quello che ho letto è una mera poesia naturalistica, come molte di Pascoli o Montale (o anche alcune leopardiane). La differenza sta nella tensione ad un quid che questi autori mettevano nello scrivere le proprie opere. Nell'utilizzo di figure retoriche che rimandavano sempre ad altro. Qua ho visto solo un'eccessiva ridondanza di tali forme metriche, tese essenzialmente all'auto-compiacimento, all'elevazione aulica della scrittura stessa, della descrizione naturalistica di un evento che non possiede altra sostanza se non il naturalismo stesso (e la stessa invocazione finale alla Musa ne è una sottolineatura: poesia per la poesia, arte per l'arte).
In Pascoli qualsiasi evento naturalistico rimandava sempre ad altro: nei quattro versi che citavo poco sopra (tratti da "Il Bolide") la caduta di una stella cadente riportava il poeta a riflettere sulla propria sproporzione di fronte all'universo tutto. Nella poesia "Il Tuono", che fanno studiare anche alle elementari quindi la dovresti aver fatta pure tu, accanto alla presenza di termini e figure retoriche che richiamano il fragore dell'evento atmosferico in sé (come D'Annunzio nella poesia che mi hai citato), viene portata l'attenzione su un fatto marginale: una madre che canta la ninna nanna ad un bambino. Questa è la potenza della poesia, che altrimenti si fermerebbe alla descrizione, stilisticamente perfetta, per carità (D'Annunzio non era certo l'ultimo dei cretini: sapeva bene come vendersi), dell'avvenimento: in mezzo alla potenza della natura, alla grandiosità del creato sta l'uomo. Piccolo. E in particolare la figura della casa, come luogo ove trovare protezione e ristoro (avrai studiato certamente come Pascoli nella sua vita abbia sempre cercato di ricreare attorno a sé il nido che gli era mancato durante l'infanzia), come un luogo di pace.
Certo, se ti fermi alla derisione "gre gre" o al "chiù chiù" per poi esaltarmi il pomposo barocco di un "Palpita, sale, / si gonfia, s'incurva, / s'alluma, propende." non capisco certo cosa tu possa aver capito della poesia.
Ah, forse ricordo: l'estetismo e la figura del superuomo di cui D'Annunzio si faceva portatore (tramite la sua stessa persona) era stata molto apprezzata da un gruppo di persone che vedevano in queste parole, e in certe gesta audaci, il compimento dei propri ideali di una razza perfetta, autogestita, autosufficiente e superiore. I fascisti.
Titolo: Re: POESIA
Inserito da: donocchio - Domenica 12 Dic 2004, 17:24:43
cioè...mi stai dando del fascista?
Titolo: Re: POESIA
Inserito da: Gorthan - Domenica 12 Dic 2004, 17:29:03
No, veramente ti sto dando del superficiale.

Del fascista te lo sei dato da solo, ora.
Titolo: Re: POESIA
Inserito da: donocchio - Domenica 12 Dic 2004, 17:32:59
fossi in te mi morderei la lingua...
Titolo: Re: POESIA
Inserito da: Gorthan - Domenica 12 Dic 2004, 17:40:40
Fossi in te invece smetterei di rispondere per evitare di umiliarti ulteriormente.

Ti faccio notare che non hai portato nessuna motivazione del tuo pensiero. Nemmeno una candida ammissione che di D'Annunzio ti piace la forma e che di Pascoli non hai mai letto niente, argomenti che avrei potuto capire.
Da contro io ho esposto le mie teorie, arrivando a scrivere un'analisi di una poesia di D'Annunzio (per quello che c'era da analizzare) che tu stesso mi hai proposto e che io non avevo mai letto prima e che occupa ben tre quarti di una mia schermata.

Sono pronto a dire "De Gustibus non disputandum est" (non come altri), ma quando vedo che la posizione opposta alla mia è ragionata, e non una semplice presa della stessa.
Titolo: Re: POESIA
Inserito da: Gio - Domenica 12 Dic 2004, 18:01:43
Citazione da: donocchio  link=1102590615/20#27 date=1102868683
cioè...mi stai dando del fascista?

;D ;D..... :-X
Titolo: Re: POESIA
Inserito da: Grrodon - Domenica 12 Dic 2004, 22:20:04
tutto ciò è veramente triste, Donocchio per favore quando non si sanno le cose si sta zitti.

tu mi schifi il contenuto per l'apparenza, non mi sentivo tanto orripilato da ieri sera, quando mi sono visto screditare il gigante di ferro a favore di Ken shiro.

Leopardi e Pascoli sono profondi, D'Annunzio per sua stessa ammissione non lo è.
Tu parli da bambino costretto a studiare la letteratura che  si esalta di fronte a ciò che è facile da capire.
potrei anche accettarlo dal momento che ho adottato i tuoi stessi comportamenti anch'io ai vecchi tempi, ma per favore abbi la dignità di non rimanere sulle tue posizioni dopo essere stato correttamente confutato.
o quantomeno dì: D'Annunzio sarebbe stato un ottimo regista di trailer, complimento che più gli si conface.
Titolo: Re: POESIA
Inserito da: piccolobush - Giovedì 30 Dic 2004, 21:25:54
Per non far fare a questo topic la fine di quello sulla fallaci, vogliamo riportarlo in carreggiata ?;D.
Si potrà postare qualche poesia tra quelle che ci piacciono di più? Non credo ci verranno a chiedere i diritti. Comincio io con una poesia di un autore che prima avevo dimenticato di citare (e che è conosciuto soprattutto per i suoi racconti, per me bellissimi): jorge luis borges, che meriterebbe un topic tutto suo.
Questa si intitola "buenos aires":

E adesso la città è quasi una mappa
di tanti fallimenti e umiliazioni;
da questa porta ho ammirato i tramonti,
davanti a questo marmo ho atteso invano.
Qui l'indistinto ieri e l'oggi nitido
mi hanno elargito gli ordinari casi
d'ogni destino; qui i miei passi intessono
il loro labirinto incalcolabile.
Qui l'imbrunire di cenere aspetta
il frutto che gli deve la mattina;
qui l'ombra mia si perderà, leggera,
nella non meno vana ombra finale.
Ci unisce la paura, non l'amore;
sarà per questo che io l'amo tanto.
Titolo: Re: POESIA
Inserito da: Atomino_Bip_-_Bip - Giovedì 30 Dic 2004, 21:39:42
William Blake. In inglese ;)

The Chimney-Sweeper

When my mother died I was very young,
And my father sold me while yet my tongue
Could scarcely cry 'Weep! weep! weep! weep!'
So your chimneys I sweep, and in soot I sleep.

There's little Tom Dacre, who cried when his head,
That curled like a lamb's back, was shaved; so I said,
'Hush, Tom! never mind it, for, when your head's bare,
You know that the soot cannot spoil your white hair.'

And so he was quiet, and that very night,
As Tom was a-sleeping, he had such a sight! -
That thousands of sweepers, Dick, Joe, Ned, and Jack,
Were all of them locked up in coffins of black.

And by came an angel, who had a bright key,
And he opened the coffins, and set them all free;
Then down a green plain, leaping, laughing, they run
And wash in a river, and shine in the sun.

Then naked and white, all their bags left behind,
They rise upon clouds, and sport in the wind:
And the angel told Tom, if he'd be a good boy,
He'd have God for his father, and never want joy.

And so Tom awoke, and we rose in the dark,
And got with our bags and our brushes to work.
Though the morning was cold, Tom was happy and warm:
So, if all do their duty, they need not fear harm.
Titolo: Re: POESIA
Inserito da: Sonia - Martedì 15 Mar 2005, 20:57:48
Strano che nessuno abbia ancora parlato di rime, quartine, sinestesie, chiasmi ed affini ;D

Scherzi a parte, quali sono i vostri gusti poetici?

.


il peggiore per me è leopardi..troppoooo pessimista! la sua unica riflessione? la morte, la morte e morte fino alla nausea! non parla ke di questo nelle sue poesie!
quanto al preferito.......boh! ci ho pensato ma non ho trovato ancora niente......forse.....trovato  :D : Carducci !!!!!
Titolo: Re: POESIA
Inserito da: Gio - Martedì 15 Mar 2005, 21:06:35

il peggiore per me è leopardi..troppoooo pessimista! la sua unica riflessione? la morte, la morte e morte fino alla nausea! non parla ke di questo nelle sue poesie!
quanto al preferito.......boh! ci ho pensato ma non ho trovato ancora niente......forse.....trovato  :D : Carducci !!!!!

:-X :-X :-X
Titolo: Re: POESIA
Inserito da: Gorthan - Martedì 15 Mar 2005, 22:07:59
il peggiore per me è leopardi..troppoooo pessimista! la sua unica riflessione? la morte, la morte e morte fino alla nausea! non parla ke di questo nelle sue poesie!

Si vede che hai letto Leopardi con il dovuto approfondimento!

:-X :-X :-X
Titolo: Re: POESIA
Inserito da: the_phantom_blot - Venerdì 18 Mar 2005, 19:43:38

il peggiore per me è leopardi..troppoooo pessimista! la sua unica riflessione? la morte, la morte e morte fino alla nausea! non parla ke di questo nelle sue poesie!
quanto al preferito.......boh! ci ho pensato ma non ho trovato ancora niente......forse.....trovato  :D : Carducci !!!!!



oh, svengo
Titolo: Re: POESIA
Inserito da: Zimm - Venerdì 16 Nov 2007, 09:12:45
Ungaretti, Montale, Baricco (che in fatto di lingua sa il fatto suo...).

D'Annunzio ha saputo come vendere la sua vacuità. Nulla di più.

Baricco? Ma se imita D'Annunzio!  ::) Vuoto, ridondante ed estetizzante come pochi.

Pascoli è il poeta italiano più bistrattato, ma è tra i più grandi sia per i suoi versi in italiano che per quelli in latino! Le mie preferite  sono "Italy" e "L'ora di Barga". E sono innamorato del suo testo sul "Fanciullino"!

[...]Se è in tutti, è anche in me. E io, perché da quando s'era fanciulli insieme, non ho vissuto una vita cui almeno il dolore, che fu tanto, desse rilievo, non l'ho perduto quasi mai di vista e di udita. Anzi, non avendo io mutato quei primi miei affetti, chiedo talvolta se io abbia vissuto o no. E io dico sì, perché ivi è più vita dove è meno morte, e altri dice no, perché crede il contrario. Comunque, parlo spesso con lui, come esso parla alcuna volta a me, e gli dico: Fanciullo, che non sai ragionare se non a modo tuo, un modo fanciullesco che si chiama profondo, perché d'un tratto, senza farci scendere a uno a uno i gradini del pensiero, ci trasporta nell'abisso della verità...[...]
Titolo: Re: POESIA
Inserito da: Brigitta MacBridge - Venerdì 16 Nov 2007, 10:30:31
Baricco? Ma se imita D'Annunzio!  ::) Vuoto, ridondante ed estetizzante come pochi.
Quoto!
A me Baricco piaceva abbastanza, a volte anche parecchio, come presentatore televisivo (vedevo sempre "L'amore è un dardo", per esempio), ma come scrittore lo trovo pesante. Sembra sempre più interessato al suono della parola che al messaggio che essa trasmette, il che può andar bene per una, due poesie, ma per un intero romanzo risulta manieristico e indisponente. IMVVVVHO, ovviamente.
Titolo: Re: POESIA
Inserito da: Federica - Lunedì 22 Mar 2010, 15:09:08
Dante,Foscolo,Ungaretti,Leopardi(nonostante sia dannatamente deprimente)

ritendo D'Annunzio vuoto come le sue poesie e Marinetti patetico:scrive lui che voleva incendiare le biblioteche e magari sostituirle con mostre automobilistiche!Ma fammi il piacere!
Titolo: Re:POESIA
Inserito da: Maximilian - Giovedì 11 Ago 2022, 22:22:39
La storia della mia passione per la poesia è molto particolare.
Fino ai 24 circa anni d'età, mi lasciava indifferente. Però mi era rimasto il ricordo di un'espressione che avevo sentito alle medie (che forse nemmeno avevo studiato): "Questo spirto guerrier ch'entro mi rugge" (facente parte, come poi ho scoperto, di Alla sera di Foscolo).
Tale stralcio era rimasto per anni sepolto nella memoria, salvo riaffiorare, estremamente raramente, nel corso del tempo. Realizzando che doveva esserci un motivo per cui la mia mente lo conservava dopo così tanto tempo, ho deciso di colmare questa lacuna nelle mie lettura.

Ho scelto di dedicarmi solo alle poesie italiane; infatti le eventuali traduzioni scombinano le rime e la metrica, per forza di cose. Per usufruirne in lingua originale, invece, servirebbe una grande conoscenza della lingua in questione; si potrebbe affermare la stessa regola per la prosa, ma per la poesia vale molto di più: non basta capire il significato, ma anche sapere a quale registro appartiene la parola, quali immagini evoca, eccetera.
Per fortuna la nostra letteratura offre ampia scelta.

Volevo spendere due parole su D'annunzio e la sua presunta vuotezza, dal momento che hanno animato così tanto le pagine precedenti. Egli applica lo stesso principio enunciato da Wilde, un altro decadente "Tutta l'arte è completamente inutile". A seconda di come si interpreti la frase, posso essere totalmente d'accordo o in disaccordo; esplicito i possibili significati:
- l'arte è inutile nel senso che non fornisce nulla di tangibile e materiale; in questo caso concorderei
- l'arte è inutile letteralmente: in questo caso no. L'arte serve per emozionarci, divertirci o farci riflettere; se fossimo automi allora queste cose sarebbero inutili, ma poichè siamo umani ne abbiamo bisogno.
D'annunzio sarebbe vuoto solo nel caso in cui considerassimo il primo punto. Perchè invece le sue poesie danno qualcosa; soltanto, quel qualcosa è di difficile identificazione e definizione (e si potrebbe effettuare un ragionamento analogo anche per opere di altri autori). Ma ciò semmai è un indice di complessità.

Per la cronaca, il suddetto è il mio poeta preferito posteriore a Leopardi. In assoluto invece, ora come ora, preferisco Alfieri, dotato di una potenza espressiva spaventosa. E dire che il liceo mi ha lasciato di lui uno dei ricordi peggiori.
Titolo: Re:POESIA
Inserito da: Paper Bat 82 - Venerdì 19 Ago 2022, 17:16:34
Oh Silvia rimembri ancor quel tempo.
Le novelle de Pescara, nonostante D'Annunzio sia abruzzese non lo so'
... Forse sono stato pure nella sua casa, quella mi è piaciuta, sembra di fare un viaggio nel tempo.
Titolo: Re:POESIA
Inserito da: Karabandagore - Lunedì 17 Ott 2022, 19:27:40
LUNGOMARE

Il soffio cresce, il buio è rotto a squarci,
e l'ombra che tu mandi sulla fragile palizzata s'arriccia. Troppo tardi

se vuoi essere te stessa! Dalla palma
tonfa il sorcio, il baleno è sulla miccia,
sui lunghissimi cigli del tuo sguardo.


(da "La bufera e altro", di Eugenio Montale)
Titolo: Re:POESIA
Inserito da: Bianconiglio - Giovedì 15 Dic 2022, 13:21:23
Buongiorno a tutti!
Amo tantissimo la poesia e se qualcuno vuole leggere qualcosa, come dicevano sopra, sono meravigliosi i poeti latini. Potrei leggere per sempre l'ultimo libro di De Rerum Natura, la parte della Peste di Atene è attuale come non mai dopo il Covid. Poi tutta l'opera è molto profonda e umana.
E poi volevo riportare una poesia di Pavese, che amo più come poeta che scrittore di prosa, che secondo me può piacere a molti qui visto che amiamo il disegno. Quando la leggo mi emoziono sempre e dalle parole mi vengono in mente delle bellissime immagini:)

Sarà un cielo chiaro.
S'apriranno le strade
sul colle di pini e di pietra.
Il tumulto delle strade
non muterà quell'aria ferma.

I fiori spruzzati
di colori alle fontane
occhieggeranno come donne
divertite. Le scale
le terrazze le rondini
canteranno nel sole.

S'aprirà quella strada,
le pietre canteranno,
il cuore batterà sussultando
come l'acqua nelle fontane –
sarà questa la voce
che salirà le tue scale.

Le finestre sapranno
l'odore della pietra e dell'aria
mattutina. S'aprirà una porta.
Il tumulto delle strade
sarà il tumulto del cuore
nella luce smarrita.

Sarai tu – ferma e chiara.

28 Marzo 1950