Adesso scateno il polverone.
Innanzitutto vi rassicuro: Paolo e Lucilla hanno il becco ma non sono antenati dei Paperi che conosciamo.
E poi mi arrabbio. E tanto anche.
Questa storia non è di Rodolfo Cimino. È di Tito Faraci. Il soggetto, sì, è indubitabilmente dell'autore friulano, ma non la sceneggiatura. Ci saranno sì e no dieci dialoghi, a voler essere ottimisti, in cui si riconosce il meraviglioso e magico stile ciminiano, addirittura a un certo punto c'è una battuta che sprizza Faraci da tutti i pori. E non si venga a dire (per la seconda volta!) che lo storyboard era incompleto, perché è evidente che non fosse così. Il finale, come trama, è di Cimino che più non si può.
E non si venga a dire neppure che la storia non era abbastanza bella o non rientrava nei canoni.
Nel primo caso, al di là del fatto che è la scusa che si usa da sempre nei confronti del povero Cimino, semplicemente si sarebbe potuto pubblicare sulle Serie Imperdibili, così come nel secondo caso.
Questa è una mancanza di rispetto imperdonabile a Cimino, ai lettori e a Faraci, che si è trovato costretto a svolgere un lavoro che non gli competeva, e ha fatto come meglio ha potuto.
Va bene, magari Bertani non ha a cuore Cimino e i suoi Racconti, ma almeno la filologia...
Questa è una mera operazione commerciale atta a riavvicinare a Topolino i lettori nostalgici degli anni '90.
Bah...
Se cercate i Racconti attorno al fuoco di Rodolfo Cimino non acquistate questo numero.
Sono ritornati "I racconti attorno al fuoco", non ho bisogno d'altro. :inLove:Boh, a me "sono così triste da non riuscire a suonare nemmeno una canzone triste" sembra proprio una faraciata...
(pensavo di trovare chissà quali faraciate, invece il suo approccio mi è sembrato sinceramente rispettoso nei confronti di Cimino)
Sono ritornati "I racconti attorno al fuoco", non ho bisogno d'altro. :inLove:Polliciata per Brigo!
(pensavo di trovare chissà quali faraciate, invece il suo approccio mi è sembrato sinceramente rispettoso nei confronti di Cimino)
Sono ritornati "I racconti attorno al fuoco", non ho bisogno d'altro. :inLove:Polliciata per Brigo!
(pensavo di trovare chissà quali faraciate, invece il suo approccio mi è sembrato sinceramente rispettoso nei confronti di Cimino)
Anch'io ho trovato rispettoso l'approccio di Tito Faraci nei confronti del lavoro di Cimino e sono d'accordo con l'autore quando dice (nelle pagine di approfondimento a seguito del racconto) di avere cercato di operare come un restauratore, il cui ruolo è quello di fare sentire il meno possibile la propria "mano" e di intervenire sull'opera a cui si approccia solo laddove ve ne sia davvero bisogno, per aggiungere un qualcosa che manca o rimuovere ciò che risulta non così importante ed indispensabile nell'economia della storia.
Quanto al racconto in sé posso dire che mi ha soddisfatto: ho trovato una storia molto piacevole, scorrevole, che mi ha coinvolto per tutto il tempo della lettura e ancor di più dal momento in cui entra in scena la bella Lucilla.
Una vicenda che ha dalla sua una carica di sentimento che dimostra ancora una volta quanto Rodolfo fosse abile nel descrivere l'amore tra due persone in maniera tutt'altro che sdolcinata, bensì coinvolgente, umana, vivida...
E che riesce a trasmettere appieno quanto sia forte il sentimento che unisce i protagonisti del racconto.
Più forte anche di qualsiasi convenzione sociale e di nefasti sortilegi magici!
Per ora ho letto solo i racconti attorno al fuoco nel topo di oggi ma posso dirlo? Secondo me è migliore di alcuni racconti originali. E lo dico con cognizione di causa avendoli letti tutti nelle imperdibili. A parte le perle come tamburino, Martin il marinaio,Il bel cavaliere e la regina del lago perduto, altre del ciclo le ho trovate che non resistevano troppo alla prova del tempo. E in alcuni passaggi, anche un pò noiosi.Tra i racconti attorno al fuoco da ricordare tra i più belli i segnalerei anche, quantomeno, la storia di Steve il boscaiolo e la fontana di pietra.
Il disegno di Soldati l'ho trovato perfetto: secondo me il cavazzano di adesso non sarebbe stato espressivo al punto giusto come quello di trent'anni fa, quindi è stato un bene abbiano scelto un autore che abbia reso i personaggi così efficaci ed espressivi.
Boh, a me "sono così triste da non riuscire a suonare nemmeno una canzone triste" sembra proprio una faraciata...
Sono ritornati "I racconti attorno al fuoco", non ho bisogno d'altro. :inLove:Boh, a me "sono così triste da non riuscire a suonare nemmeno una canzone triste" sembra proprio una faraciata...
(pensavo di trovare chissà quali faraciate, invece il suo approccio mi è sembrato sinceramente rispettoso nei confronti di Cimino)
Ma poi il problema non è tanto quello, quanto più il presupposto stesso che ci fosse qualcosa da modificare. Perché?
Ciao!
Il Grande Tiranno
Lo so bene che molte altre sue storie sono state massacrate al pari (e peggio) di questa, ma continuo a sperare che prima o poi qualcuno farà un'omnia ripristinando i dialoghi originali.Sono ritornati "I racconti attorno al fuoco", non ho bisogno d'altro. :inLove:Boh, a me "sono così triste da non riuscire a suonare nemmeno una canzone triste" sembra proprio una faraciata...
(pensavo di trovare chissà quali faraciate, invece il suo approccio mi è sembrato sinceramente rispettoso nei confronti di Cimino)
Ma poi il problema non è tanto quello, quanto più il presupposto stesso che ci fosse qualcosa da modificare. Perché?
Ciao!
Il Grande Tiranno
Be', a me nell'economia della storia non ha dato alcun fastidio. :-) Faraci può andarci giù pesante quando vuole, e questa volta per fortuna non ha voluto.
Riguardo al qualcosa da modificare, solo leggendo l'originale ce ne potremmo fare una ragione. Leggo da una vignetta dello storyboard ciminiano: "Giura sugli dei che non mi lascerai più." Ecco, questa per esempio è una di quelle frasi che non andrebbe bene oggi, così come trenta anni fa. Chissà quante altre sue storie hanno subìto la stessa sorte, e a noi sono andate bene così come le abbiamo lette... ma se la scelta era tra questo e niente, io sceglierei questo tutta la vita.
Riguardo al qualcosa da modificare, solo leggendo l'originale ce ne potremmo fare una ragione. Leggo da una vignetta dello storyboard ciminiano: "Giura sugli dei che non mi lascerai più." Ecco, questa per esempio è una di quelle frasi che non andrebbe bene oggi, così come trenta anni fa. Chissà quante altre sue storie hanno subìto la stessa sorte, e a noi sono andate bene così come le abbiamo lette... ma se la scelta era tra questo e niente, io sceglierei questo tutta la vita.C'è anche una terza via, che è quella di pubblicare direttamente gli storyboard così come sono, e come hanno fatto nelle Imperdibili!
(Ah, ora che c'è stato un Paolo protagonista di una storia Disney, mi aspetto che il "nostro" modifichi come minimo il suo avatar! :crazy: )
Hai ragione anche tu... ;D
(Ah, ora che c'è stato un Paolo protagonista di una storia Disney, mi aspetto che il "nostro" modifichi come minimo il suo avatar! :crazy: )
Beh, non è propriamente la prima volta: un Paolino c'è dal 1934... ;D ;D ;D ;D
Hai ragione anche tu... ;D
(Ah, ora che c'è stato un Paolo protagonista di una storia Disney, mi aspetto che il "nostro" modifichi come minimo il suo avatar! :crazy: )
Beh, non è propriamente la prima volta: un Paolino c'è dal 1934... ;D ;D ;D ;D
Volendo, c'era già stato anche uno Zio Paolo in questa storia (https://inducks.org/story.php?c=I+AO+38022-A)...
Leggo da una vignetta dello storyboard ciminiano: "Giura sugli dei che non mi lascerai più." Ecco, questa per esempio è una di quelle frasi che non andrebbe bene oggi, così come trenta anni fa.Io avrei cambiato la frase in "giura su i tuoi antenati che non mi lascerai più", una modifica tenue che non si discosta tanto dalla frase originale visto che all'interno della religione romana c'era anche il culto sui propri antenati ma almeno non ha quel termine esplicito da venire brutalmente censurato.
Comunque se non ricordo male nella Paperiliade e Topodissea si parla esplicitamente di dei e guerre, ma tant'è... Comunque sì, se proprio bisogna vederla censurata meglio come dice Andy.Sì, ma sono veri e propri protagonisti integranti e interattivi, per altro interpretati da personaggi disney... qui è più un riferimento esplicitamente spirituale. Ma non c'è comunque bisogno di censurarlo, IMHO.
Ciao!
Il Grande Tiranno
Credo che sia semplicemente per andare incontro ai "gusti" del pubblico attuale. È ormai risaputo che i Paperi siano quelli preferiti e quindi si sarà pensato che fosse più "facile" utilizzarli. Ancor di più in una storia antica che poteva essere più ostica al giovane pubblico.Mah, io avrei preferito se avesse mantenuto l'aspetto canino rispetto a quello papero, che me lo rende sgradevole alla vista...
Comprali. Per favore, compra almeno il primo volume, leggilo e al limite non prendere gli altri, ma i Racconti attorno al fuoco sono un pilastro del fumetto Disney e della produzione ciminiana che ogni lettore dovrebbe conoscere.Credo che sia semplicemente per andare incontro ai "gusti" del pubblico attuale. È ormai risaputo che i Paperi siano quelli preferiti e quindi si sarà pensato che fosse più "facile" utilizzarli. Ancor di più in una storia antica che poteva essere più ostica al giovane pubblico.Mah, io avrei preferito se avesse mantenuto l'aspetto canino rispetto a quello papero, che me lo rende sgradevole alla vista...
La storia di per sé non mi è piaciuta molto, se questo è pressapoco lo stile narrativo che hanno "I racconti intorno al fuoco", allora è sempre più probabile che non comprerò mai Il recente volumetto dedicato.
E' finita la serie positiva di Topolini consegnati al lunedi...questo l ho addirittura ricevuto Venerdì. :huh:
(...)
Rimango un NON entusiasta dei disegni e mi accorgo che più passano i numeri e più mi pesa non potermi beare dei disegni tanto quanto della trama ritenendo questa fosse una di quelle da assegnare senza dubbio a uno dei "pezzi grossi"
Rimango un NON entusiasta dei disegni e mi accorgo che più passano i numeri e più mi pesa non potermi beare dei disegni tanto quanto della trama ritenendo questa fosse una di quelle da assegnare senza dubbio a uno dei "pezzi grossi"
io in verità i disegni di Cesarello (devitiani sui personaggi, dinamici, con una regia moderna) li ho trovati estremamente funzionali ed efficaci, il che poco certo non è
un pensiero l'ho fatto anch'io su altre potenziali matite che avrebbero potuto interpretare questa storia, ne è uscita una lista cortissima e in massima parte (credo) impraticabile (per motivi differenti)
in sostanza, bene così... e mi piace davvero molto che nelle storie anche molto lunghe si tenda a mantenere lo stesso disegnatore :-)
Non ricordo se questi stratagemmi narrativi ci siano stati anche in passato: mi sembra che i paperi si riunissero senza eccessivo 'clamore' visto che il succo della storia era comunque il Racconto attorno al fuoco della Nonna. Anche il fatto che Elvira abbia scelto come location non la solita fattoria ma una radura desertica con due altissime pietre che ricordano due colonne romaniche mi sembra un po' forzato, vista la pragmaticità della decana che in genere bada alla sostanza più che alla forma. Lo 'zampino' di Tito potrebbe esserci in queste situazioni, apparentemente ciminiane ma che non ricordo in questa serie di Racconti.Ricordi male! ;)