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Commenti sulle storie / Re:Le storie di Fratel Coniglietto. Una riscoperta
« il: Sabato 18 Gen 2025, 23:04:52 »
Non è strettamente Disney ma lo comunico lo stesso:
Avverto che grazie alle mie integrazioni (ancora in corso) in futuro potrete avere pagine Wikipedia più complete riguardo Fratel Coniglietto e le sue storie originali.
Queste due sono infatti incomplete, e ci sto lavorando: List of Uncle Remus characters, Br'er Rabbit.
Le raccolte di Fratel Coniglietto e del suo entourage, infatti, non sono 9 ma ben 12. Vi aggiungo prima di tutto Tar-Baby and Other Rhymes from Uncle Remus (1904), dove tutte le fiabe sono in rima e son quasi tutte fresche (tranne Il bambino di catrame e Come Fratel Tartaruga imparò a volare, già uscite nei volumi in prosa). JCH nell'introduzione pensa che la versione in rima sia più antica delle rispettive in prosa, perciò le (ri)propone al pubblico. E poi aggiungo alla lista Little Thimblefinger (1894) e Mr. Rabbit at Home (1895), chissà perché sempre assenti nelle cronologie di Fratel Coniglietto. Eppure contengono inedite storie di Brer Rabbit e del suo contesto, oltre a una frame-story in cui lui è di molto invecchiato e si abbandona ai ricordi. Sono libri un po' à la Peter Pan (i bambini e la loro tata viaggiano nel mondo sotto la sorgente, dove possono volare e incontrare i personaggi delle fiabe), con uno schema come quello di Topolino allo Zecchino d'Oro: nuovo personaggio in cui ci si imbatte, nuova avventura da ascoltare. E con un cicerone minuscolo che usa un ditale per cappello. Inoltre è inclusa una canzone su Fratel Coniglietto, che potrebbe esser stata trascritta da JCH a partire da una viva voce. JCH creò questi due libri "a parte" perché, come specifica nella prefazione, non è sicuro che le fiabe in questione siano di origine africana: provengono puntualmente dalla Middle Georgia, ma lui pensa che la loro vera origine sia britannica. E inoltre ammette che alcune storie sono inventate da lui: il procedimento può deludere l'etnologo (anche perché JCH non specifica cosa sia - a parte la cornice - farina del suo sacco, ma la porta si riapre perché rientri a questo punto lo studioso di JCH). E io penso di aver capito qualcosa del perché d'un escamotage del genere: leggendoli, alcuni racconti di Fratel Coniglietto sono molto diversi in quanto a stile, JCH avrà dunque sentito il bisogno di creare un'inedita cornice senza Uncle Remus e anche senza Daddy Jack, l'africano delle isole americane che nei libri "canonici" era già adibito a raccontare quelle storie che per tono e stile si differenziavano da quelle umoristiche di Uncle Remus.
Ci aggiorneremo!
Avverto che grazie alle mie integrazioni (ancora in corso) in futuro potrete avere pagine Wikipedia più complete riguardo Fratel Coniglietto e le sue storie originali.
Queste due sono infatti incomplete, e ci sto lavorando: List of Uncle Remus characters, Br'er Rabbit.
Le raccolte di Fratel Coniglietto e del suo entourage, infatti, non sono 9 ma ben 12. Vi aggiungo prima di tutto Tar-Baby and Other Rhymes from Uncle Remus (1904), dove tutte le fiabe sono in rima e son quasi tutte fresche (tranne Il bambino di catrame e Come Fratel Tartaruga imparò a volare, già uscite nei volumi in prosa). JCH nell'introduzione pensa che la versione in rima sia più antica delle rispettive in prosa, perciò le (ri)propone al pubblico. E poi aggiungo alla lista Little Thimblefinger (1894) e Mr. Rabbit at Home (1895), chissà perché sempre assenti nelle cronologie di Fratel Coniglietto. Eppure contengono inedite storie di Brer Rabbit e del suo contesto, oltre a una frame-story in cui lui è di molto invecchiato e si abbandona ai ricordi. Sono libri un po' à la Peter Pan (i bambini e la loro tata viaggiano nel mondo sotto la sorgente, dove possono volare e incontrare i personaggi delle fiabe), con uno schema come quello di Topolino allo Zecchino d'Oro: nuovo personaggio in cui ci si imbatte, nuova avventura da ascoltare. E con un cicerone minuscolo che usa un ditale per cappello. Inoltre è inclusa una canzone su Fratel Coniglietto, che potrebbe esser stata trascritta da JCH a partire da una viva voce. JCH creò questi due libri "a parte" perché, come specifica nella prefazione, non è sicuro che le fiabe in questione siano di origine africana: provengono puntualmente dalla Middle Georgia, ma lui pensa che la loro vera origine sia britannica. E inoltre ammette che alcune storie sono inventate da lui: il procedimento può deludere l'etnologo (anche perché JCH non specifica cosa sia - a parte la cornice - farina del suo sacco, ma la porta si riapre perché rientri a questo punto lo studioso di JCH). E io penso di aver capito qualcosa del perché d'un escamotage del genere: leggendoli, alcuni racconti di Fratel Coniglietto sono molto diversi in quanto a stile, JCH avrà dunque sentito il bisogno di creare un'inedita cornice senza Uncle Remus e anche senza Daddy Jack, l'africano delle isole americane che nei libri "canonici" era già adibito a raccontare quelle storie che per tono e stile si differenziavano da quelle umoristiche di Uncle Remus.
Ci aggiorneremo!