ho vissuto in belgio per qualche anno ed è proprio grazie ai fumetti, in massima parte, che ho imparato quel che so di francese e olandese.
fondamentalmente, avete ragione quando dite che in edicola in italia si trova molto di più, ma è vera anche la situazione diametralmente opposta: in libreria in belgio si trova molto di più. (e non era raro vedere ragazzini seduti a terra, alla fnac (esiste ancora?), intenti a leggere l'ultimo volume di qualche fumetto... anche io, sebbene più grandicello, mi mettevo lì e passavo i pomeriggi, come se fossi in biblioteca. certo, io poi uscivo con caterve di cartonati...
l'emoticon rappresenta il mio portafogli dell'epoca. e anche quello di adesso, ma per altri motivi...
)
se è vero che in italia il fumetto sta guadagnando spazio, sta crescendo, diventando pian piano "adulto", più considerato da un pubblico diverso da quello tradizionale, grazie anche alle nostre generazioni, che lo stanno "trascinando" insieme a loro, lo stanno facendo crescere con loro (in misura minore e in maniera diversa accade anche con l'animazione), in belgio e in francia ha sempre potuto godere di ben altri palcoscenici.
e secondo me non è un caso che lì il fumetto sia più presente in libreria che in edicola: l'edicola è (consciamente? inconsciamente?) considerata un veicolo più popolare, mentre la libreria ha una connotazione più elevata.
lì, inoltre, le riviste disney sono comunque destinate a un pubblico più giovane (basta dare un'occhiata al journal de mickey o al picsou magazine), mentre in italia sono rivolte a un pubblico transgenerazionale, di sicuro di almeno un paio d'anni in più rispetto al mercato francese. e comunque esistono varie riviste dedicate a vari tipi di pubblico.
il ruolo che disney ha e ha avuto da noi, in belgio è ed è stato svolto dalle mille e mille pubblicazioni giovanili e non acquistabili in libreria, destinate anch'esse a target differenti.
a mio parere le cose stanno iniziando a cambiare con la grande diffusione in libreria delle opere di barks, rosa, gottfredson e simili, e con l'invasione degli americani e dei giapponesi, ma, all'altro estremo, prima di vedere nelle edicole belghe o francesi un asterix o un titeuf alla maniera italiana mi sa che ce ne vorrà.
io, devo dire, se mi pubblicassero un asterix mensile realizzato da vari autori, una sorta di topolinix, insomma, mi fionderei subito ad acquistarlo!