Non ho ancora preso il numero. Pareri sulla storia di Gervasio?Per quanto mi riguarda, è stata davvero una bella lettura.
Poi una piccola (pignola) correzione all'articolo su Verstappen: Verstappen è nato ad Hasselt in Belgio, non ad Hasselt nei Paesi Bassi (che comunque esiste, ma non è neppure nei paraggi della Hasselt belga).
Zio Paperone e il centounesimo canto (3° episodio)Io invece non ho mai trovato pesante il tratto di Alessandro Perina ma, al contrario, trovo il suo stile davvero armonioso e sempre piacevole, tanto che lo considero tra i miei disegnatori Disney preferiti tra quelli attualmente attivi per il settimanale e penso sia particolarmente adatto a raffigurare delle avventure a sfondo storico, come in questo caso.
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Le illustrazioni restano piuttosto pesanti, con vignette disegnate e colorate fino ai bordi quando qualche finestra più ariosa non sarebbe stata male. Il tratto di Perina di base è sempre stato 'corposo' ma è soprattutto in queste occasioni 'storiche' che si nota.
Newton e Pico in Viaggio nel Sapere - C'è metodo e metodoQui invece sono pienamente d'accordo.
In questa breve i disegni di Soffritti sono invece molto dinamici e puliti, con chiaro omaggio ad Al Hubbard.
Newton e Pico in Viaggio nel Sapere - C'è metodo e metodoNON VALE!!! Volevo dirlo io! ;D
... chiaro omaggio ad Al Hubbard: il Paperoga della tavola iniziale è proprio il suo (pon pon più corto compreso).
La ciurma del Sole Nero - Benvenuto Tomorrow (1° episodio)In quanto ai famigerati retini, dico anch'io la mia.
Il rimando a Spazio 1999 è evidente, sia nel plot iniziale che in una ambientazione anni '70, non tanto nei retini (che ricollego agli anni 30/50, non ricordandoli nel decennio suddetto) quanto nei disegni di un Canfailla oggettivamente bravo.
In quanto ai famigerati retini, dico anch'io la mia.È la stessa sensazione che ho percepito io al primo impatto visivo con la storia, prima ancora di leggerla.
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Così com'è, in realtà sembra che i personaggi semiumani abbiano il morbillo, ed anche in forma molto grave.
Ecco, se magari i pallini fossero stati molto ma molto più piccoli e leggeri sarebbe stato meglio, e la storia ne avrebbe guadagnato in scorrevolezza. A meno che non siano essi stessi una trovata di sceneggiatura (funzionale allo sviluppo della storia) e non un semplice espediente grafico... boh.