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Post - Maximilian

Pagine: [1]  2  3  ...  313 
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Le altre discussioni / Re:Disney nella nostra cultura...
« il: Lunedì 16 Giu 2025, 14:36:11 »
Perché noi siamo iscritti al Papersera, quindi per noi è ovvio... ;D
Considerando che il Papersera tratta principalmente di fumetto, non vedo perchè.

2
Commenti sulle storie / Il perfetto ventriloquo
« il: Lunedì 16 Giu 2025, 14:33:17 »
https://inducks.org/story.php?c=ZM+013

Questa simpatica vicenda del buon Ted si fa notare per diversi elementi.

Anzitutto per la caratterizzazione di Topolino, molto spontaneo. Fa scherzi, ma scherzi che potrebbe compiere un adulto, ottenendo un effetto credibile, ben diverso dal comportamento da bambino stupido delle origini.

Inoltre è divertente, soprattutto per la scena con Pippo e quella conclusiva.

E a proposito del pippide, si tratta della storia che sulle domenicali inaugura una nuova stagione per lui. Prima di allora sulle tavole era apparso pochissimo, probabilmente per i pochi spunti che poteva offrire. Ma contemporaneamente a Topolino ventriloquo, sulle strisce veniva pubblicata Topolino nella casa dei fantasmi, la quale aveva rifondato il personaggio. Le domenicali seguono a ruota, presentando un Pippo non semplicemente stupido, ma dotato di una peculiare logica.
Qui non si sbalordisce per un cane dotato di favella; io però rigiro la questione: perché gli altri si stupiscono? Un biologo o zoologo potrebbe provare scientificamente e razionalmente ce i cani non possono parlare, ma questo non vale per tutti gli altri. E allora da dove viene questa nozione?
Hume avrebbe risposto “Dall’abitudine” e io mi trovo d’accordo. Buona parte delle nostre convinzioni trae origine dai pregiudizi. Ma Pippo, per merito della sua grande apertura mentale, ne è immune.

3
Le altre discussioni / Re:Quanto durerà Topolino?
« il: Domenica 15 Giu 2025, 14:27:57 »
PPP (Previsioni Percentuali Personali) del destino di Topolino Libretto nel prossimo quarto di secolo, fino al biennio 2049 (anno del 'Centenario') - 2050

1)   resta settimanale                                                     (10%)
2)   diventa quindicinale                                              (20%)
3)   diventa direttamente mensile                            (20%)
4)   diventa prima quindicinale e poi mensile       (40%)
5)   chiude                                                                         (10%)
Non esattamente una rigorosa teoria psicostorica...

4
Le altre discussioni / Re:Disney nella nostra cultura...
« il: Domenica 15 Giu 2025, 14:24:06 »
Ovviamente la risposta giusta era "Pinocchio"...
Perchè ovviamente? Anche ammettendo che uno sia appassionato, non è detto che conosca o ricordi l'ordine preciso.

5
Commenti sugli autori / Re:Alessandro Sisti
« il: Domenica 15 Giu 2025, 14:18:29 »
Linko due screenshot dell'intervista a Sisti pubblicata ieri (12/06) da Libertà, il quotidiano di Piacenza
Screenshot 1
Screenshot 2
Io, cliccando su entrambe, trovo il messaggio "La pagina non esiste"

6
Commenti sulle storie / Re:Strisce di Walsh (08/1945)
« il: Domenica 15 Giu 2025, 14:14:29 »
La 21 per me è simpatica perchè il gatto persiano, nel tentativo di scappare da Topolino, va contro i fili elettrici e si brucia tutto il pelo. A quel punto, lui non vuole scendere e nemmeno Topolino, immagino per evitare la sfuriata di Minni.
Potresti aver ragione, ma in quel caso il protagonista non dovrebbe mostrare un'espressione preoccupata?
Forse l'interpretazione di Photomas2 è quella giusta.
Piuttosto mi chiedevo: ma chi non ha masticato catrame, una volta nella vita, chi?

Io non l'ho mai fatto, lo confesso... :rotfl: :rotfl:
Ti sei risposto da solo: tu.

7
Sfide e richieste di aiuto / Re:Ricordi bassottechi lontani...
« il: Martedì 10 Giu 2025, 15:49:26 »
"con quella livrea poi..." e il terzo rispondeva "chimere!" La seconda vignetta che fluttua nella memoria invece riguarda 2 bassotti che suonano al portone del deposito, ricevuti dal maggiordomo (dall'aspetto generico, non era Battista o un altro ricorrente)
Non la conosco, ma il tipo di lessico mi fa pensare ad un fumetto datato (direi fino agli anni '70). Lo stesso maggiordomo, del quale non si era ancora giunti all'aspetto definitivo, mi fa propendere per quel periodo.

8
Commenti sulle storie / Re:Strisce di Walsh (08/1945)
« il: Martedì 10 Giu 2025, 15:42:18 »
21
Uhm… o mi sfugge qualcosa o non è particolarmente riuscita.

22
Pippo torna a cercare casa. L’esagerazione diverte però è penalizzata dalla scarsità dello sfondo finale, la quale toglie un po’ immediatezza alla gag.

23
Topolino si conferma ancora una volta vitale, contraddittorio e imprevedibile.
Stavo riflettendo che, sebbene la passione verso la lotta a i criminali sia la sua principale caratteristica, sarebbe un grandissimo personaggio anche senza.
Però mi sbalordisce la menzione di masticare catrame trovato per terra come di un’usanza normale.

9
Ottimo, Siegel è uno di quelli che voglio apporofondire.

10
Wang è il classico cinese con il codino, impegnato spesso in affari loschi
Secondo me però la nazionalità non incide sulla personalità. Nel corso del tempo, si sono visti molteplici tizi loschi, di provenienza diversa.
Se Wang non fosse stato cinese, si sarebbe comportato allo stesso modo (a parte forse per quei proverbi che menziona talvolta).

11
Le altre discussioni / Re:Quanto durerà Topolino?
« il: Giovedì 5 Giu 2025, 22:41:35 »
Magari troveremo un Topo quindicinale se non mensile
Lo auspico da anni.
Io ho disdetto l'abbonamento non perchè non trovassi più fumetti che mi appagassero, ma perchè sempre più annegati in un mare di storie insignificanti e noiose.
Credo che opere belle e brutte ci siano sempre state, ma l'andare del tempo non gioca a favore, per due motivi:
- alcune perdono la loro godibilità passata una certa età (variabile in base ai casi e alla persona)
- certi schemi narrativi magari sono straabusati da decenni, però finchè si è un nuovo lettore lo si trova originale.

Data la mole di vicende prodotte continuamente, è inevitabile l'altalenanza qualitativa: per ciò secondo me bisognerebbe diminuire la produzione, evitando di pubblicare le storie più scarse e garantire un livello minimo.
Le opere meritevoli esistono, ma più sono accompagnate dai riempitive più e difficile scovarle. E non mi stupisco se dopo un po' il lettore si stufa e lascia perdere tutto.

Come dicevo prima, fumetti belli e brutti sono presenti in ogni epoca (posto che ognuno ha i propri gusti e una classificazione non troverebbe tutti d'accordo). Pubblicare i secondi è una politica che andava bene negli anni '50 e '60, quando i volumi di vendita differivano di molto. Oggi, credo che non ce lo possiamo più permettere.

12
Commenti sulle storie / Re:Strisce di Walsh (08/1945)
« il: Giovedì 5 Giu 2025, 22:16:46 »
17
Qui il comportamento del protagonista può perplimere.
Tuttavia bisogna ricordare che è un personaggio che può fare tutto, purchè gli venga fornita la giusta motivazione; non è difficile immaginare che la scena abbia avuto luogo poco dopo uno dei frequenti bisticci con la fidanzata.
Quindi, ci viene ricordato una volta di più che i personaggi hanno una vita al di fuori delle vignette. Il che, come riflessione aggiuntiva, non è male.
Walsh è stato un grande dello straniamento non per aver mostrato cose diverse, ma perché ci ha mostrato le stesse da un altro punto di vista.

18
Lo stile dell’autore si riconferma inconfondibile e impagabile.

20
Una striscia originale e spiazzante.

13
Mi sfugge qualcosa: ma lo sceriffo non vede il sacco di pesci, che il protagonista non si preoccupa di nascondere?
Indipendentemente da ciò, la vicenda è simpatica.
Non si capisce che è pieno di pesci: Topolino ha svuotato le reti delle vignette due e tre e ha messo il pescato nella borsa della prima vignetta ispezionata dal signore; il quale, lontano e probabilmente anziano, non nota così facilmente che la borsa è più piena.
E' vero, però le dimensioni della borsa mi paiono troppo diverse per non essere notate, da una distanza che (nell'ultima vignetta) stimerei sui 10 metri. Questo anche considerando quanto lo sceriffo si mostra scrupoloso all'inizio.

13
Commenti sulle storie / Re:Strisce di Walsh (08/1945)
« il: Domenica 1 Giu 2025, 21:53:17 »
13
Mi sfugge qualcosa: ma lo sceriffo non vede il sacco di pesci, che il protagonista non si preoccupa di nascondere?
Indipendentemente da ciò, la vicenda è simpatica.

14
È estremamente semplice ma gradevole.
Inoltre debutta l’accalappiacani che ricoprirà costantemente il ruolo in futuro. Posso capire che Topolinia ne ospiti più di uno, ma credo che in precedenza abbiano esagerato a proporne ciascuna volta uno diverso.
Da questo momento apparirà praticamente sempre il medesimo, ance se forse si tratta di un’idea dei disegnatori, che hanno deciso di rappresentarlo con lo stesso aspetto.

15
Il 15 agosto è uscita una bella striscia, valorizzata dalle espressioni quasi umane del canarino. D’altronde gli animali con caratteristiche o atteggiamenti umani rientrano fra i tratti tipici di Walsh.

16
Eccone un’altra che avrebbe potuto pensare solo lui, dove accadono per caso gli eventi più impensati.
La riconoscibilità dell’autore si avverte e l’umorismo non delude.

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Commenti sulle storie / Re:Topolino e la villa dei misteri
« il: Giovedì 29 Mag 2025, 22:38:07 »
https://www.youtube.com/watch?v=BlknBgC9k_Q: l'autore ha dichiarato (al minuto 38) "A mio avviso la storia era semplicissima". Meno male che lo era per lui, perchè noi lettori (io sicuramente, ma anche gli altri leggendo i vari commenti) non ci abbiamo capito nulla.
A questo punto sarei curioso di leggere una vicenda di Mezzavilla che considera complicata.

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Le altre discussioni / Re:Adattamento dei nomi in italiano
« il: Martedì 27 Mag 2025, 23:02:45 »
colorando una 'macchia' altrimenti fantasma (da Phantom Blot a Macchia Nera)
Il nome Macchia Nera però è precedente a Phantom Blot, dato che in origine il personaggio era semplicemente "The Blot".
E' stata la prima ristampa statunitense a chiamarlo così, nel titolo. Poi però è accaduto che nelle interviste lo stesso Gottfredson si riferisse a lui in questo modo e mi piacerebbe sapere perchè: si è semplicemente adeguato al fatto che il personaggio era ormai noto come Phantom Blot oppure questa denominazione gli piaceva?
Io comunque preferivo the Blot (e in italiano il corrispettivo, la Macchia).
Citazione
Però era lui stesso che traduceva il suo nome in latino firmandosi Renatus Cartesius, quindi è logico che dovendo parlare di lui in testi italiani il nome sia stato tradotto in Renato Cartesio, visto che non aveva senso usare il nome latino in italiano.
Ti ringrazio per questa informazione che non conoscevo.
Bisogna però contestualizzare che all'epoca il latino era la lingua ufficiale per la diffusione della cultura e il concetto di adattamento dei nomi era più forte che oggi. Credo che si sia semplicemente adeguato.
Però è strano che non l'abbia tradotto come Decartius.
Citazione
In teoria Gambadilegno dovrebbe essere il soprannome e non il cognome di Pietro, dato che in originale è Peg-Leg Pete (o Pegleg Pete o Peg Leg Pete) e in inglese il cognome è dopo il nome e non prima, oltre al fatto che le varianti ortografiche accadono più spesso per soprannomi che per cognomi.
In inglese, sì. Ma in italiano mi ha sempre dato l'impressione di essere intesa come cognome: che le parole due parole vengano scritte di seguito mi pare un indizio di ciò. Se fosse un soprannome, lo nominerebbero Pietro o Gambadilegno, difficilmente con le due parole assieme.

Otre a questa impressione generale, menziono qualche esempio esplicito:
- https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2465-6: si cita suo nonno Ernesto Gambadilegno
- https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2731-2: un antenato, riconoscendolo come parente, afferma "Sei un vero Gambadilegno"

In ogni caso, lo stesso Pete più che nome sembra diminutivo di Peter.
Ho scoperto, a mascella spalancata, che Goofy è un soprannome. In realtà si noma A. Goof; vai a sapere per cosa sta quella a.
Per curiosità sono andato a rileggere la vignetta originale e il contesto e secondo me si tratta di un gioco di parole: pronunciata, quella "a" suona come un articolo, qualcosa come:
"Nemmeno me, un fessacchiotto, gli è riuscito di ipnotizzare!"
E' vero, ti ringrazio per avermelo fatto notare. Questa scoperta mi ha divertito, considerando quanto la battuta contrasta con l'espressione di orgoglio.
Già, così come il cugino Galileo e gli avi Copernico, Cartesio e Leonardo.
Per questo a me dà un certo fastidio l'eccezione data da Cacciavite Pitagorico.
Io trovo invece questa proliferazione di nomi di scienziati in una stessa famiglia piuttosto ripetitiva; almeno uno se ne distanzia. Ma soprattutto mi infastidisce la logica dei parenti tutti, se non uguali, simili tra loro.

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