Cos'è, uno scherzo?Oppure è Deninotti
Il giudizio su YDD è, per me (e presumo per chiunque), negativo e basta. Stop. Punto.
Sulla saga di Topolino invece credo qualcosa si sia trascinato, nei giudizi, da YDD. Sicuramente, nell'insieme, il giudizio è molto più negativo che positivo.
Stemo a parlà che non avete un cavolo, per non dire altro. Fosse per voi ci sarebbe un Topolino solo di Cavazzano, Don Rosa, Scarpa e compagnia bella. Du palle. Ma grosse eh. Cioè a voi piacciono quelle storie idiote del gatto Miao!! Con disegni per nulla sensazioni che passano per buoni!
Io non sono e non mi ritengo un purista. Amo Pk, leggo e apprezzo anche il Topolino contemporaneo, e mi piacciono le storie di oggi, da Il bianco e il nero, al torneo delle cento porte a 19 999 leghe sotto i mari a Newton e Pico in viaggio nel sapere. A me di chi scrive le storie, non interessa. M'interessa di come sono le storie. Poi chiaro che ci sono autori che preferisco rispetto ad altri, ma anche un Ambrosio, che non mi piace per nulla, ha scritto Se... e Affari di Famiglia. E quelle due storie le ricordo con piacere. Fosse per me, non vorrei un Topolino fatto solo di Don Rosa, Scarpa e Cavazzano. Lo vorrei tutto di storie belle. E chi se ne importa se le scrive Scarpa o Deninotti. Topolino le Origini semplicemente non la trovo una storia bella, per i motivi scritti prima.
Stemo a parlà che non avete un cavolo, per non dire altro. Fosse per voi ci sarebbe un Topolino solo di Cavazzano, Don Rosa, Scarpa e compagnia bella.
Cioè a voi piacciono quelle storie idiote del gatto Miao!! Con disegni per nulla sensazioni che passano per buoni!
E' una serie che riprende alcuni punti cruciali della produzione topolinesca riscrivendoli senza verve. Come osserva anche l'utente che ha aperto il topic, nelle menti dei lettori rimarranno le origini di Gottfredson: ma allora ce n'era davvero bisogno? Come se vedere un giovane Topolino con lo smartphone elevasse una storia.Il punto è proprio questo, e per me basta e avanza a prescindere da trame accettabili e scorrevoli. Vista l'attuale gestione super attenta alla continuity interna, c'è anche il rischio che tutti gli elementi disseminati nella serie vengano poi usati come punti fissi "comodi" in futuro dagli autori, smentendo l'ipotesi di realtà alternativa.
Vabbè ragazzi, ci rinuncio, è come parlare al muro, io parlo a picche e voi rispondete a fiori. Onestamente mi sono stancato di ripetere che non è una riscrittura in chiave moderna di qualcosa di già visto, che non è una saga in cui ci si aspettano avventure rocambolesche, che non è un attentato ai brocardi della (finta) letteratura topolinesca, e soprattutto non è qualcosa di cui ci debba essere o meno bisogno. Sarà che forse non mi so spiegare o scrivo messaggi troppo lunghi e intere parti le ignorate proprio. Io ho voluto dare il mio punto di vista, in modo da far poter rivalutare questa serie alla luce di nuovi aspetti e tematiche, nuovi spunti di riflessioni oltre le solite critiche(alcune pure giuste, ripeto, non è la saga della vita, solo una buona). Invece, nonostante io cerchi di descrivere le cose positive che mi hanno convinto a non mettere alla forca Deninotti e company, vedo che i punti su cui vi attaccate sono sempre gli stessi, quindi credo sia una battaglia persa in partenza, come vi siete fossilizzati sulle vostre opinioni circa le prime storie marchiando a fuoco le altre in modo anche superficiale(avendo partito preso), così state facendo in questa discussione. Io sono dell’idea che un lavoro, a maggior ragione artistico, debba essere visto da più angolazioni, così da avere un’idea complessiva di ciò che sia o meno, e soprattutto apprezzare eventualmente aspetti che prima erano mancati. Non ci vedo nulla di male nel provarci, a condizione che si rilegga senza pregiudizi i quali, a quanto pare, sono molto difficili da eradicare. Sulla questione che pure Bertani abbia fatto finire la serie, ci credo: ci mancavano solo le minacce sotto casa a Deninotti. Gli standard sono cambiati e il direttore pensa a cose più commerciali ora, novità e sperimentazioni sono un azzardo che non è ancora pronto a correre. Pazienza, spero diano un degno finale ad una buona serie, che nulla voleva fare che raccontare qualcosa di diverso di Topolino in modo originale (che poi piaccia o meno, è una questione diversa) e senza le solite avventurone in cui Topolino con il Q.I>300 riusciva a districare in modo anche stupidotto (il bianco e nero infatti è stata una delusione, ad iniziare dalla storia a finire ai disegni).
[...] non è una saga in cui ci si aspettano avventure rocambolesche [...] ci mancavano solo le minacce sotto casa a Deninotti. [...]Eppure nell'episodio in edicola questa settimana si parla di un piano criminale a stampo quasi mafioso! Se non è rocambolesco questo...
Che poi si poteva approfittare della serie per raccontare avventure del giovane Topolino SENZA star lì a raccontare come ha conosciuto tizio, Caio, sempronio...