Numero molto grazioso, il cui giudizio complessivo è purtroppo inficiato da forse il peggior What if pubblicato finora. E mi spiace veramente dare un giudizio così severo a un'operazione che all'inizio mi aveva anche interessato.
Lo "straordinario equilibrio fra comicità Disney ed epicità Marvel" l'avrà percepito solo Ambrosio, dato che de facto l'unica vera scena d'azione è una singola vignetta in cui Paperino-Thor debella gli sgherri (? Boh, qualunque cosa siano) di Gastone-Loki con estrema facilità.
Non so nemmeno a quale universo What if pensasse Minni-Wasp quando sostiene che hanno fatto "davvero un buon lavoro, agendo in squadra" dato che nessuno ha fatto assolutamente NULLA. A parte Paperino-Thor, gli altri si sono limitati a correre dietro a Pippo-Hulk (che fastidio scrivere questi nomi) e basta.
Che dire? Davvero una grande storia di "ingiustizie subite e torti da riparare".
Direi che si commenta da sola.
Mi chiedo solo quale accidenti sia il target di questa sottospecie di operazione. Credo che un qualsiasi lettore Marvel (ma anche Disney) si sentirebbe offeso da sei supereroi che corrono dietro a una torta rubata. Qui siamo proprio al livello asilo nido.
Per completezza non ho mai saltato una storia, le ho sempre lette tutte, e mi spiacerebbe cominciare a farlo adesso, perciò mi chiedo solo quanto durerà ancora questo scempio.
Scusate lo sfogo ma quando è troppo è troppo, sembra di venire presi in giro: quoto IN TOTO ciò che hai scritto sulla storia degli Avengers... una roba per me a dir poco illeggibile e imbarazzante, con personaggi completamente inutili ("dimostrando di essere imbattibili grazie alla combinazione delle loro caratteristiche" ma dove?? ma quando??? Topolino e Pluto non fanno assolutamente nulla).
La presentazione della storia e l'intervista finale, lette dopo aver finito la storia, assumono un tono decisamente comico-burlesco: "esiti brillanti e inaspettati", "il complesso tema delle ingiustizie subite", "un'avventura profonda (!?!?) e divertente allo stesso tempo, capace di far ridere ma anche di far pensare"... ma Petruccelli cosa diavolo è abituato a leggere, di grazia? Se questa roba fa riflettere, allora va bene tutto, mi arrendo.
Vi giuro che se dovessi proporla a mio cugino di 9 anni rimarrebbe lui stesso imbarazzato. L'intervista finale poi cerca di rilevare una grande complessità da una storia che più banale non si può. "Straordinario equilibrio fra comicità Disney ed epicità Marvel": sfido chiunque a non ridere di fronte a una simile affermazione e, subito dopo, a non provare la sensazione di essere presi in giro. E poi c’è Barbieri, che addirittura ringrazia per l'enorme complimento, definendo il lavoro "importante e complesso"! Sconcertante, sembrava la parodia dell'intervista autentica.