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Post - Cornelius

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Le altre discussioni / Re: Compilate la vostra Terza Disney Collection
« il: Lunedì 12 Set 2011, 12:37:00 »

Da aggiungere assolutamente un personaggio storico non presente nelle prime due collections e neanche nella mia ipotetica terza: Cornelius Coot (oltretutto mio nickname!).
Sarebbe bella la riproduzione di una delle tante statue che lo raffigurano a Paperopoli: sorridente, con lo sguardo proteso verso l'alto, e con le famose pannocchie fra le braccia.

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Le altre discussioni / Re: Compilate la vostra Terza Disney Collection
« il: Lunedì 5 Set 2011, 01:33:51 »
La DeAgostini (o chi per essa) vuole vendere quello che pubblica, e non fa di certo attenzione a quello che preferiscono i collezionisti, quindi una serie con personaggi minori verrebbe subito chiusa, così come hanno chiuso la collezione delle Pixar dopo che un test di 5 uscite è andato male.

Lo so che la De Agostini o qualsiasi altra casa distributrice non pubblicherebbero mai una collection del genere (per questo l'ho chiamata fantascientifica e folle).
Prendetela con più spirito e divertitevi a compilarne una vostra con personaggi 'impossibili' che però vi hanno colpito (anche solo in una apparizione, tipo Mr.Bunz, Gongoro, i paperotti coreani Kim Don-Ling e Chen Dai-Lem, Klondike Annie, Molly McGold...).
Unica regola (non facile): dovete arrivare a 60!

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Le altre discussioni / Compilate la vostra Terza Disney Collection
« il: Sabato 3 Set 2011, 02:21:13 »
Tempo fa ipotizzavo una Terza Disney Collection (alquanto improbabile). Stanotte metto nero su bianco le quattro quindicine di una fantascientifica e folle 'terza', che non prevede l'inserimento dei più noti ma è composta di 60 personaggi mai usciti prima.


PRIMA QUINDICINA  (1-15)

Millicent - Betty Lou - Tom - Louis - Prof. Whitchkraft - Inquinator - Spectrus - Zafire - Gizmo - Kay - Trigger - Everett Ducklair - Lyla Lay - Angus Fangus - Zantaf


SECONDA QUINDICINA  (16-30)

Doretta Doremì - Cuordipietra Famedoro - Soapy Slick - Gran Mogol - Emy Ely Evy - Zia Topolinda - Maga Magò - Roberta - Ezechiele - Lupetto - Tre Porcellini - Ok Quack - Little Gum - Sgrizzo - Gedeone de' Paperoni


TERZA QUINDICINA  (31-45)

Atomino Bip Bip - Bruto - Zenobia - Bassottini - Cavillo Busillis - Eurasia - Estrella Marina - Bum Bum Ghigno - Rock Sassi - Vincenzo Paperica - Petulia - Giudice Gufo - Vito Doppioscherzo - Bella Quack - Lusky


QUARTA QUINDICINA  (46-60)

Eli Squick - Giuseppe Tubi - Sgrinfia - Musone - Cap. Orango - Cap. Setter - Panchito - Meo Porcello - Patrizia Pig - Jet McQuack - Gloria - Genialina Edison - Papernova - Pennino - Malachia


Alla Disney e alla De Agostini l'ardua sentenza!

P.S.  Qualcun altro vuole divertirsi a compilarne una propria?

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Le altre discussioni / Re: Ma quell'"aspetterò"...?
« il: Venerdì 30 Set 2011, 18:29:25 »

La reintroduzione del personaggio Doretta Doremì nelle storie italiane non è cosa semplice (negli ultimi anni l'unica che l'ha fatto è stata Silvia Ziche nella papernovela 'Paperina di Rivondosa' in cui la ex-ballerina interpretava la Contessa Agnese, poi trasformata in un cactus dalla marchesa Amelia Van Ducker Beauville; apparizione unica e oltremodo sfortunata!).

Non è semplice anche perché la si mette in relazione con una possibile 'reunion' con Paperone. Se invece si provasse a riportate Doretta a Paperopoli anche solo per farle rivedere la nipote Paperetta (e Scrooge di conseguenza), potrebbe diventare un interessante personaggio che, grazie all'età avanzata e ad una vita avventurosa, avrebbe da dire la sua su molte cose oltre che far tornare alla mente il periodo della Corsa all'Oro, descritta però da un punto di vista femminile.

Non so se voi siete interessati a Doretta solo in relazione ad una possibile ripresa della storia con PdP; a me Doretta interessa anche come personaggio indipendente, con il suo carattere e la sua storia (mi rimase impressa la frase che disse ai nipotini quando, in avascoperta nella sua misera casupola nel Klondike, le dissero che Paperone era tornato e pretendeva da lei un miliardo di dollari; alla domanda di cosa ne era stato della sua sala da ballo, lei, magrissima e invecchiata, rispose tristemente: 'Fallì, appena finita la Corsa all'Oro. Forse vi state chiedendo cosa ne sia stato delle molte 'belle dello Yukon'! Bè, eccone una!'

D'altronde, ad una Brigitta molto preoccupata per l'improvviso ritorno di questa ex-fiamma di Paperone, Doretta dice:
'Voi siete Brigitta, eh? So quello che pensate,...ma non temete! Io sono troppo vecchia e posso solo tornare al mio ospizio! Date retta a me!...quando vorrete far breccia su Paperone...dovrete fargli credere che adorate la sua taccagneria più di lui stesso!'

Se lo dice lei!

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Le altre discussioni / Re: errori clamorosi nei disegni. perché?
« il: Lunedì 12 Set 2011, 00:57:41 »

Ricordo che Pier Lorenzo De Vita, a volte, si scordava di disegnare le basette a Paperone.

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Le altre discussioni / Re: Intervista Inedita a Barks (1974) Scoop!
« il: Venerdì 26 Ago 2011, 20:11:59 »

Ma allora non sei un 'mandracchio' qualsiasi!
Essendomi iscritto al forum solo tre mesi fa non immaginavo fossi uno studioso barksiano e scrittore.
Sapevo e ho letto del rapporto epistolare Chendi-Barks e questa intervista inedita sarà sicuramente molto interessante come immagino il tuo libro che di certo comprerò. Grazie anche per la 'chicca' di Shacktown su Dylan Dog visto che sul Topo hanno la memoria corta.
Complimenti e un saluto.

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Ora, tornando IT:
Ma secondo te al giorno d'oggi potrebbero mai mettere in un fumetto Disney, dove la satira sociale più graffiante parla della corsa all'acquisto dell'ultimo prodotto della PdP che in confronto le file per l'ultimo modello di iPhone al day one in Giappone sono fesserie, un quartiere/bidonville dove la gente, anzi i bambini, si ammalano di poliomelite, sia mai che i bambini che leggono possano scoprire le malattie (ORRORE!)e che aiutare i più sfortunati può essere un regalo molto più soddisfacente del balocco natalizio!

Ma no, meglio fargli apprendere la corsa al lusso inutile hi-tech di ultima generazione!

Il tuo ragionamento non fa una grinza, però, visto che il Topo si occupa spesso di ecologia, a volte di randagismo ed adozioni di animali e (se non ricordo male) anche di lotta al razzismo, con in copertina i nipotini e un paperotto dalle piume scure (questi argomenti, salvo l'ecologia, sono in genere trattati più nelle rubriche che in storie vere e proprie) non vedo perché, una tantum, una storia un pò più profonda non possa essere pubblicata.

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vado un attimo OT

Sapete cosa mi fa incazzare particolarmente a me? se in un film c'è un nero rappresentato nell'iconografia classica (labbroni, pronuncia imperfetta, anello al naso) o qualche altro stereotipo etnico (clamoroso nel cheapquel di Peter Pan l'estromissione degli indiani che erano, a detta degli ultimi pellirosse, offensivi) succede il finimondo, manifestazioni a destra, accuse di razzismo a sinistra ecc...

Se però negli stessi film bisogna rappresentare un italiano, via di pizza, mandolino e mafia con tanto di coppola, lupara e dialetto siculo e NESSUNO DICE UN CAVOLO DI NIENTE! Questo al mio paese si chiama razzismo al contrario! >:(

Certamente gli stereotipi negativi che spesso accompagnano gli italiani o gli italo-americani non fanno piacere; in America prodotti televisivi come i 'Sopranos' o il 'Jersey Shore' hanno prodotto qualche polemica ma niente più.
Credo che negli Usa la differenza del 'politically correct' fra le varie comunità dipenda dal passato storico: gli afro-americani hanno alle spalle 200 anni di vergognose tratte atlantiche e di schiavitù, poi altri 100 anni di dura segregazione razziale; i nativi americani (i cosidetti 'pellerossa') un lento ma inarrestabile genocidio e poi una chiusura più o meno accettata dentro le 'riserve indiane'.
Anche gli italo-americani non è che siano stati trattati benissimo ma niente di paragonabile con quello accaduto agli altri gruppi etnici. Anzi, hanno velocemente scalato la piramide della società americana, nel bene (ristorazione, cinema, moda, musica, politica) e nel male (importazione della malavita organizzata, gangsterismo, controllo dei traffici di droghe e alcolici).

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E' stato sgomberato un paio di anni fa

Grazie dell'informazione, Sapiente Ciminiano Moderatore.

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Il 'politically correct' di questi ultimi 30 anni ha fatto più danni che altro alle storie antecedenti e successivamente 'ridoppiate' (oltre  a quelle più recenti, naturalmente).
Però alcuni cambiamenti sono stati giusti: le ridicole labbra ultragonfie di indigeni africani o di persone afro-americane, il farle parlare con la 'b' o la 'd' molto pronunciate, il rivolgersi ai propri superiori da parte di distinti maggiordomi (bianchi) con un 'si padrone', 'il padrone ha chiamato?', quando poteva tranquillamente essere sostituito da un 'signore' (fra l'altro più fine e meno ridicolo).
Oltre a eliminare frasi violente, pistole, sigari e sigarette, sfruttamento 'coloniale' di altri paesi ecc., il 'politically correct' ha cancellato anche situazioni di degrado o disagio di quartieri poveri o di paesi 'emergenti' che invece erano un insegnamento, un aprire gli occhi a bambini/ragazzini che magari vivevano nel benessere e che, con il fumetto, potevano venire a conoscenza di mondi  diversi dal loro.
Oggi nei fumetti Disney non si spara (o quasi), non si fuma (per fortuna), nessuno dice più 'si badrone' (meglio così) ma al tempo stesso le 'Shacktown' sono state eliminate. E' giusto non dare spazio a violenza, razzismo, vizi vari ed eventuali (se non per combatterli); non è giusto 'colpevolizzare' la povertà, il degrado, l'emarginazione cancelladole come se non esistessero.
Certo, bisogna essere dei grandi artisti e poeti come Barks per trattarle con la dovuta delicatezza e attenzione. Vorrei che qualcuno, oggi, lo facesse, magari in modi nuovi visto che sono passati 60 anni e di Shacktown non si è saputo più nulla.

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Le altre discussioni / Re: Incontri eccezionali
« il: Venerdì 5 Ago 2011, 18:33:56 »
Romano Scarpa e Guido Martina.

Giusto.

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Le altre discussioni / Re: Incontri eccezionali
« il: Venerdì 5 Ago 2011, 14:38:51 »

Nell'albo unico ed eccezionale 'Topolino allo Zecchino d'Oro' si festeggiano i 10 anni di quella manifestazione facendo muovere i personaggi Disney sull'onda dei titoli delle 10 canzoni vincitrici.

Romano Scarpa fa interagire fa loro Topolino, Pippo, la Fata Smemorina, i tre porcellini, Lupetto, Ezechiele (travestito da Patty Pravo!), Biancaneve e i Sette Nani, Cenerentola, Peter Pan, Capitan Uncino, Zio Paperone, Paperino, Amelia e Magò, Nonna Papera, Paperoga, Gambadilegno, Compare Orso, Paperina, Archimede, Tip e Tap e Malachia, che Scarpa ricorda aver dovuto disegnare in una sola vignetta per ben 44 volte essendo entrato in una macchina moltiplicatrice di Archimede (parafrasando la canzone '44 gatti').

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Le altre discussioni / Re: Incontri eccezionali
« il: Mercoledì 3 Ago 2011, 00:59:43 »
Generalmente storie con incontri insoliti sono (meglio erano) quelle natalizie dove i paperopolesi si incontrano con i topoliniani. Oppure le mega-storie tipo 'Paperolimpiadi', 'Operazione Quack', 'La ricerca della pietra zodiacale', 'Storia e Gloria', 'Operazione Olimpiadi' (Monaco '72).
In piccolo, le storielle di Murry con 'Macchietta' Nera inseguito da una indemoniata Maga Mago' o inserito fra i paperi. Le storie di Moby Duck e Paperotto con Capitan Uncino, Peter Pan, Spennacchiotto. Pico de Paperis a Topolinia con Tip e Tap e Gilberto. Tutto bottariano l'incontro eccezionale fra Pippo e Nocciola. Per finire (almeno per quel che ricordo) la doppia cittadinanza di Orazio e Clarabella che, normalmente residenti a Topolinia, di tanto in tanto fanno qualche scappatella a Paperopoli  (hanno una villetta nella zona sud di Duckburg, come si vede in una storia di Scarpa con Paperertta yé yé, altro incontro
eccezionale!).

P.S.  Quest'ultima storia si intitola 'Paperetta yé yé e il ricettario abbuffatorio', Topolino 877 e Classici 216.

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Parafrasando Walt Disney potrei dire: tutto ebbe inizio da un apostrofo! Per cui vorrei tornare al tema originale di questo topic, che se non sbaglio era incentrato sui Classici con prologo.

Mi piace ricordare i Classici sportivi che cominciarono con:

PAPERINO ALLE OLIMPIADI  (1960)  Copertina blu notte di Carpi con un Donald fantino su un cavallo un po' acciaccato.
Il prologo e le tavole di raccordo sono completamente fuse con le storie di tre grandi Maestri quali Barks, Carpi e Bottaro, senza titoli iniziali. Con questo albo comincia la bella tradizione dei taccuini olimpici, una summa di tutti i risultati sportivi da Atene 1896 all'ultima Olimpiade di quattro anni prima, oltre a notizie su atleti e discipline sportive della manifestazione presente. Molte foto (quasi tutte in bianco e nero), medagliere e notizie sulle Olimpiadi Invernali (non dimentichiamo che l'Italia passava dall'organizzazione di Cortina 56 a Roma 60).

TOPOLINO ALLE OLIMPIADI  (1964)  Tutta scarpiana questa edizione dei Classici sportivi: il Maestro veneziano unisce due sue storie (Shan Grillà e il BipBip 15) con tavole di raccordo che, se confrontate con i disegni originali di qualche anno prima, testimoniano l'evoluzione del suo disegno, da squadrato e un po' tozzo ad allungato e dinamico.
Molto bella la parte didascalica sulle Olimpiadi Moderne curata dal futuro direttore del Topo, Gaudenzio Capelli (molte le foto a colori). Bella copertina rossa di Carpi con Topolino e Pippo lanciatori di giavellotto e retrocopertina orientaleggiante per Tokyo 64.

PAPERONE ALLE OLIMPIADI  (1968)  Un Paperino con sombrero sferra un sinistro da knockout a Paperone nella copertina grigia di Perego dedicata a Mexico 68.
Storie tutte di ambientazione messicana quelle di Carpi, Scarpa e Perego (vero trionfatore  di questo albo sportivo: copertina, storia e prologo). Capelli cura la parte editorial-sportiva oramai di oltre cento pagine (con foto in bianconero e colori)

PIPPO ALLE OLIMPIADI  (1972)  Un'unica storia lunghissima e bellissima (oltre che originale), senza prologhi e tavole di raccordo, per questo albo color rosa con in copertina un Pippo tedoforo che forse sta per inciampare.
Nei 'Parastinchi di Olimpia' Scarpa approfondisce e sviluppa i caratteri di Topolino, Pippo e Gambadilegno.
 Taccuino sportivo di Capelli su Monaco 72.

PAPERINO AI MONDIALI  (1974)  Copertina di Rota con Pippo, Paperino e Topolino che si litigano la Coppa (siamo sempre a Monaco, ma per il calcio).
Anche qui no prologo no tavole di raccordo, bensì due storie inedite di cui una di Scarpa che da il titolo all'albo. Da ricordare Franz Paperott, campione di football 'dopato' dal fratello Hans.
Taccuino sportivo diviso in due parti: nella prima la storia dei mondiali di calcio dal 1930 al 1970; nella seconda le squadre e i calciatori partecipanti a Monaco 74.

PAPEROLIMPIADI  (1976)  Paperino tedoforo in look greco-antico in quello che sarà il titolo di svariati successivi albi (fra cui la famosa storia di Scarpa per Seoul 1988).  
Di bello in questo classico c'è solo la parte redazionale sportiva, molto curata. Per il resto, tre storie di Giancarlo Gatti, un disegnatore che non mi piaceva, con i paperi sempre a becco sorridente anche quando erano arrabbiati.
Retrocopertina con la pubblicità di Big Jim olimpico: segno che anche per i Classici i tempi stavano cambiando.
 




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http://www.mauriziopistone.it/testi/discussioni/gramm01_qual.html

come vedi però non è considerato prettamente un errore, alcuni autori lo hanno usato e lo usano

 Dopo l'appunto di Vitaliano, mi ero limitato a consultare un dizionario di Italiano e avevo constatato che aveva ragione. Dopo aver letto l'interessante articolo suggeritomi da Special Mongo posso dire che il mio è un errore-non errore, a seconda delle tesi di vari linguisti e scrittori. Però, considerando l'ufficialità della Grammatica e il mia ammirazione per Moravia (fautore del "qual è"), cercherò in futuro di evitare apostrofi di troppo.

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