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« il: Martedì 16 Ago 2011, 13:15:50 »
Parafrasando Walt Disney potrei dire: tutto ebbe inizio da un apostrofo! Per cui vorrei tornare al tema originale di questo topic, che se non sbaglio era incentrato sui Classici con prologo.
Mi piace ricordare i Classici sportivi che cominciarono con:
PAPERINO ALLE OLIMPIADI (1960) Copertina blu notte di Carpi con un Donald fantino su un cavallo un po' acciaccato.
Il prologo e le tavole di raccordo sono completamente fuse con le storie di tre grandi Maestri quali Barks, Carpi e Bottaro, senza titoli iniziali. Con questo albo comincia la bella tradizione dei taccuini olimpici, una summa di tutti i risultati sportivi da Atene 1896 all'ultima Olimpiade di quattro anni prima, oltre a notizie su atleti e discipline sportive della manifestazione presente. Molte foto (quasi tutte in bianco e nero), medagliere e notizie sulle Olimpiadi Invernali (non dimentichiamo che l'Italia passava dall'organizzazione di Cortina 56 a Roma 60).
TOPOLINO ALLE OLIMPIADI (1964) Tutta scarpiana questa edizione dei Classici sportivi: il Maestro veneziano unisce due sue storie (Shan Grillà e il BipBip 15) con tavole di raccordo che, se confrontate con i disegni originali di qualche anno prima, testimoniano l'evoluzione del suo disegno, da squadrato e un po' tozzo ad allungato e dinamico.
Molto bella la parte didascalica sulle Olimpiadi Moderne curata dal futuro direttore del Topo, Gaudenzio Capelli (molte le foto a colori). Bella copertina rossa di Carpi con Topolino e Pippo lanciatori di giavellotto e retrocopertina orientaleggiante per Tokyo 64.
PAPERONE ALLE OLIMPIADI (1968) Un Paperino con sombrero sferra un sinistro da knockout a Paperone nella copertina grigia di Perego dedicata a Mexico 68.
Storie tutte di ambientazione messicana quelle di Carpi, Scarpa e Perego (vero trionfatore di questo albo sportivo: copertina, storia e prologo). Capelli cura la parte editorial-sportiva oramai di oltre cento pagine (con foto in bianconero e colori)
PIPPO ALLE OLIMPIADI (1972) Un'unica storia lunghissima e bellissima (oltre che originale), senza prologhi e tavole di raccordo, per questo albo color rosa con in copertina un Pippo tedoforo che forse sta per inciampare.
Nei 'Parastinchi di Olimpia' Scarpa approfondisce e sviluppa i caratteri di Topolino, Pippo e Gambadilegno.
Taccuino sportivo di Capelli su Monaco 72.
PAPERINO AI MONDIALI (1974) Copertina di Rota con Pippo, Paperino e Topolino che si litigano la Coppa (siamo sempre a Monaco, ma per il calcio).
Anche qui no prologo no tavole di raccordo, bensì due storie inedite di cui una di Scarpa che da il titolo all'albo. Da ricordare Franz Paperott, campione di football 'dopato' dal fratello Hans.
Taccuino sportivo diviso in due parti: nella prima la storia dei mondiali di calcio dal 1930 al 1970; nella seconda le squadre e i calciatori partecipanti a Monaco 74.
PAPEROLIMPIADI (1976) Paperino tedoforo in look greco-antico in quello che sarà il titolo di svariati successivi albi (fra cui la famosa storia di Scarpa per Seoul 1988).
Di bello in questo classico c'è solo la parte redazionale sportiva, molto curata. Per il resto, tre storie di Giancarlo Gatti, un disegnatore che non mi piaceva, con i paperi sempre a becco sorridente anche quando erano arrabbiati.
Retrocopertina con la pubblicità di Big Jim olimpico: segno che anche per i Classici i tempi stavano cambiando.