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Post - Maximilian

Pagine: [1]  2  3  ...  290 
1
Commenti sulle storie / Re:Topolino all'età della pietra
« il: Domenica 21 Gen 2024, 17:34:35 »
Ah, ecco.
Sui primi due dovrei controllare ma mi fido.
Al terzo avevo pensato anch'io e l'ho sempre visto così: durante il viaggio di ritorno Topolino segue le indicazioni preinserite per la via di casa.

2
Commenti sulle storie / Strisce di Shaw (12/1942)
« il: Domenica 21 Gen 2024, 17:27:01 »
Dal momento che in questo caso le opere prodotte dalla coppia sono numerose, sarebbe poco pratica una singola discussione per tutte. Una per ogni mese di strisce mi pare un buon compromesso

7
Pippo tenta nuovamente di arruolarsi nell’esercito (argomento che si ripeterà nei mesi successivi) e viene rifiutato per gli stesi motivi esposti nel Mistero del corvo, a testimonianza di una certa continuità narrativa, malgrado tutto.
In tale occasione il personaggio sfoggia tutta la sua particolare logica, con grandi risultati comici.

8
Carina.

9
Anche questa non memorabile ma simpatica.
Noto che Topolino è vestito come nella striscia del giorno precedenza: allora le due sono collegate?

10
Il fumetto del 10 dicembre ha tanto da insegnare, soprattutto agli autori meno capaci. Infatti, mostra un personaggio fare qualcosa di stupido, senza però rendere idiota il medesimo. A Minni viene affidato un compito che le sembra insensato, ma non si mette a farlo senza porsi dubbi. Si rende conto che qualcosa le sfugge, perciò prima di agire chiede ad altri che si intendono di automobili più di lei per essere sicura di aver capito bene.
Indipendentemente da tutto ciò, comunque, la gag fa ridere. Ma lo fa senza banalizzare il personaggio.

11
Quella successiva invece non è particolarmente divertente. Però si segnala che in entrambe trattano la scarsità di beni dovuti allo sforzo bellico, argomento molto presente nella produzione seguente.

12
La nuova striscia è molto particolare: per tutta la durata non si capisce dove andrà a parare.

3
Commenti sulle storie / Re:Topolino all'età della pietra
« il: Domenica 21 Gen 2024, 17:20:41 »
Il link non mi funziona; quali sono gli errori?

4
10 ) ciccio esce dalla fattoria per fare shopping (?) , l 'avventura e ' che quando ciccio va a far la spesa , be ' ciccio si addormenta , credo , subito prima della fermata giusta alla quale deve scendere per andare a comprare , perde la fermata e finisce al capolinea , da li ' non ricordo piu ' la storia ma intuisco che ci siano delle peripezie e ciccio riesce a tornare a casa
Mi viene in mente questa

5
Toon Studios & altra animazione / Re:Disney in TV: Festività 2023/24
« il: Domenica 7 Gen 2024, 21:13:55 »
Mi infastidisce quando vengono rielaborate delle affermazioni attribuendo un significato differente da quello originariamente voluto dall'autore.
Ammetterai che dalla prima frase scritta da te questo tuo pensiero non era immediatamente deducibile. Tra l'latro anche il secondo intervento sembra basarsi su nuovi assunti non giustificati, ma per me possiamo anche chiuderla qui.

6
Toon Studios & altra animazione / Re:Disney in TV: Festività 2023/24
« il: Domenica 31 Dic 2023, 20:59:20 »
Ogni anno è sempre peggio, non c'è che dire.
Sì, se diamo per vero il presupposto "film Disney" = belli e "film non Disney" = brutti.

7
Commenti sulle storie / Re:Topolino, Manetta e... gli ultimi dell'anno
« il: Giovedì 28 Dic 2023, 17:33:06 »
L'umorismo presenta i soliti, e ormai logori, meccanismi tipici di Faraci. Se non avessi letto nulla di suo prima di questa, magari l'avrei apprezzato.
Partiamo da qui. Era il 2001. Erano già logori (ammesso che lo siano ora) all'epoca? Lo chiedo senza vena polemica. Le storie (come hai ricordato) nascono in un preciso contesto temporale. Non so quanto sia esatto giudicare una storia in base a ciò che (di cronologicamente successivo) si è letto del medesimo autore.

Magari ti riferivi a storie cronologicamente precedenti questa?
La tua osservazione è assolutamente giusta. Tuttavia per le opere artistiche esistono solo in quanto trasmettono qualcosa al lettore/spettatore, il quale è invariabilmente influenzato dalla sua esperienza precedente.
Ciò detto esistono opere che sono state scritte decenni se non addirittura secoli fa e che trovo perfettamente godibili ancora oggi, indipendentemente da tutto ciò di cui ho usufruito in precedenza o che sia stato realizzato da allora in avanti. 20 anni mi sembrano un tempo veramente breve per perdere freschezza.
Rispondendo nello specifico alla tua domanda, ho trovato i medesimi tipi di battute sia in storie successiva, sia in anteriori a quella in questione.

Quest'ultima non brilla nè in senso assoluto, nè rispetto agli altri fumetti pubblicati dal settimanale di quei tempi (che ho conosciuto nel medesimo periodo, quindi non parlo per effetto nostalgia).
Che esistano storie peggiori mi sembra indubbio, questa almeno si lascia leggere. E aggiungo che a differenza di te non ho nemmeno trovato il finale sbrigativo.

Il rapporto con Minni mette in luce un Topolino vivo, realistico, quasi dylandoghiano nel suo non prendersi sul serio e nel suo trattare il proprio "dubbio" con una sorta di imbarazzo. Un Topolino, insomma, trattato a pesci in faccia, ma che proprio per questo — paradossalmente — splende più che mai (specie per quegli anni: 2001).
Qui, quello che più mi premeva sottolineare (ed è lì che ho inserito il riferimento al 2001) è la parte che ho adesso grassettato e sottolineato per comodità.

Questa dinamica del far splendere Topolino attraverso il renderlo vittima comica di Minni (o Manetta e Sassi) mi ha colpito. Sono sicuro che potrai linkarmi qualche altra storia in cui questa identica dinamica avvenga. Non sono così sicuro (ma potrei sbagliarmi) che ciò succeda in tutte le storie che mi hai citato.

Il punto non era l'introspezione di Topolino e basta, ma l'inusuale metodo introspettivo utilizzato: rendere l'ammirato per eccellenza di Topolinia, la vittima comica.
Qui probabilmente ho frainteso io: in che senso "splende più che mai"? Se Topolino è la vittima comica di Minni, il personaggio umoristicamente riuscito è la seconda, non il primo.
Come si può giudicare un personaggio da qualcosa che subisce e dunque è al di fuori della sua portata?

Concludo che però mi ha fatto ridere il commento di Basettoni rivolto ai sottoposti che fanno le ore piccole tutte le notti "Chissà che gentaglia frequentate!"

8
Commenti sulle storie / Re:Topolino, Manetta e... gli ultimi dell'anno
« il: Martedì 26 Dic 2023, 21:33:45 »
Noto che non ho lasciato un commento sulla presente vicenda, quindi lo faccio ora.

In passato avevo scritto che Faraci narrava in modo notevole, ma delle trame troppo esili. Questa volta mi lamento del contrario: lo spunto e accostabili ad alcune storie di Casty, con un evento surreale e inspiegabile che va a innestarsi nella quotidianità senza che nessuno, tranne il/i protagonista/i se ne accorga/no; tuttavia la maniera con cui il tutto viene portato avanti lascia a desiderare.
Parliamo dei personaggi:
- ho trovato i protagonisti abbastanza piatti, sebbene perlomeno ci viene risparmiata la caratterizzazione da dementi che l'autore è solito appioppare loro
- Gambadilegno viene inserito tanto per fare presenza e senza giustificazione narrativa
- Topolino è l'unico a intuire che qualcosa non funziona perchè sì.
Gli unici che ho gradito sono Basettoni e Minni.

L'umorismo presenta i soliti, e ormai logori, meccanismi tipici di Faraci. Se non avessi letto nulla di suo prima di questa, magari l'avrei apprezzato.
Spoiler: mostra
Approfitto della vignetta sopra condivisa per descriverla come il perfetto esempio di battuta la cui efficacia si è completamente esaurita.
Citazione
Il rapporto con Minni mette in luce un Topolino vivo, realistico, quasi dylandoghiano nel suo non prendersi sul serio e nel suo trattare il proprio "dubbio" con una sorta di imbarazzo. Un Topolino, insomma, trattato a pesci in faccia, ma che proprio per questo — paradossalmente — splende più che mai (specie per quegli anni: 2001).
Si, era il 2001: e allora?
Sono andato a controllare il topooscar dell'annata precedente, in cui erano uscite:
- Topolino e la villa dei misteri
- Topolino e l'anello d'oro di Atlantide
- i primi episodi delle Cronache della frontiera
- C'era una volta Mickey Montana
- Topolino e Minni in una vacanza pericolosa
- Topolino e l'indagine alla celluloide
- Topolino e lo scacco all'ectoplasma

tanto per dirne qualcuna.

9
Commenti sulle storie / Re:Topolino, Manetta e... gli ultimi dell'anno
« il: Martedì 26 Dic 2023, 16:30:54 »
Nell'ultima vignetta, il primissimo piano (realizzato dal PDV di Basettoni, e quindi, guardando — direttamente — in camera) [...]
Faraci riesce, addirittura, a rendere vive le comparse che — spesso, va detto — in Topolino appaiono più come anonimi NPC che come personaggi degni di nota.
Ho impiegato un po' a capire che PDV sta per punto di vista. NPC invece?

10
Commenti sulle storie / Strisce di Karp
« il: Martedì 12 Dic 2023, 21:26:59 »
Da tempo pensavo di discorrete sulle storie non a puntate uscite sui quotidiani. Ma poiché una discussione per ognuna mi pare esagerato, anzitutto le divido per autori: nel caso specifico sono solo 6.
(A dire il vero la mia edizione riporta che i soggetti sono opera di Gottfredson, mentre l’inducks no. Dal momento che mi fido più del secondo, intitolo la discussione al solo Karp.)

30 novembre
La prima striscia autoconclusiva da 12 anni. Essa riporta in scena Tip e Tap, fino ad allora utilizzati pochissimo nella produzione quotidiana, i quali da questo momento e per gli anni a venire compariranno piuttosto spesso, tanto da far supporre che per tal periodo vivano stabilmente da Topolino.
La divertente vicenda in questione li coglie nella loro ingenuità tipicamente infantile, originando un ragionamento degno di Lewis Carroll.

1 dicembre
Continuano i riferimenti alla guerra e torna un personaggio assente da tempo, che da luogo ad una rivelazione surreale e spiazzante.

2 dicembre
Una volta tanto vediamo Clarabella lavorare, ma la circostanza inedita viene sfruttata per una situazione il cui umorismo non convince troppo.

3 dicembre
Anche questa non brilla particolarmente. Curioso poi che uno dei personaggi sia stato nominato come un film di Lang.

4 dicembre
Qui si nota una ripresa, con Tip e Tap (che già stanno aumentando le loro apparizioni) tentano di farsi spiegare un concetto prettamente legato all’investigazione; lo zio sembra la persona indicata per farlo, tuttavia determinare come Pluto si sia ridotto in quello stato non somiglia ai casi in cui è invischiato di solito.

5 dicembre
La struttura della vicenda anticipa certe opere di Walsh, con la ripetizione di un evento nelle prime vignette che scatena un effetto nell’ultima. Nella fattispecie però non funziona del tutto poiché la conseguenza è ovvia.

Si conclude qui la collaborazione tra Gottfredson e Karp, la quale molto probabilmente è nata per essere temporanea, dal momento che solo dopo 12 strisce termina.

11
Le altre discussioni / Re:Significato dei nomi
« il: Venerdì 8 Dic 2023, 21:01:03 »
Aggiungo Barke, Fussmore, Soapy Slick, Hatchet e Hickup

12
Commenti sulle storie / Re:Paperino e l'avventura sottomarina
« il: Domenica 26 Nov 2023, 16:53:17 »
https://inducks.org/story.php?c=I+TL++873-C

E’ la mia preferita di Cimino: per la prima e unica volta, ho trovato affascinante un luogo da lui inventato. Mi intriga soprattutto il suo essere posto al di fuori del tempo.

Inoltre noto una certa ambiguità sulla morale degli abitanti: da un lato elargiscono generosamente una vita principesca; dall’altro questo atto è frutto di coercizione. Al malcapitato viene cancellata la memoria e non è lasciata la scelta di continuare o meno la sua vita precedente. Gli alieni sembrano dare per scontato che il futuro presso di loro sia migliore che sulla terra; nemmeno Paperino si pone dubbi, dal momento che gli è stato applicato un lavaggio del cervello che gli ha inculcato le medesime convinzioni del nuovo popolo. La scena in cui non riconosce i nipoti (tra le persone a lui più intime) è tra le più riuscite del fumetto.

La “storia d’amore” è praticamente inesistente; ma non è importante, poiché assurge a mero pretesto per avviare la vicenda. Anzi; la cotta della regina, appunto perché capriccio frivolo e momentaneo, rappresenta una motivazione molto debole per la deportazione del terrestre e tutto quanto ne consegue, acuendone la gravità.

13
Walt Disney Animation Studios / Re:The Disney Compendium
« il: Martedì 21 Nov 2023, 22:37:46 »
Per festeggiare i 95 anni di Topolino, il Disney Compendium propone un aggiornamento all'analisi delle storie di Floyd Gottfredson.
Pensavo aveste smesso a causa mia...  :P

14
Le altre discussioni / Re:I.N.D.U.C.K.S.
« il: Domenica 19 Nov 2023, 21:40:31 »
Eccellente, puoi caricarla direttamente qui nel topic :)
E' tratta da questa pubblicazione: https://inducks.org/issue.php?c=it%2FGTL2++3

(Dato che occupava troppo spazio l'ho compressa in uno zip. Non essendo pratico della procedura, non so se l'ho fatto nel modo giusto).

15
Commenti sulle storie / Re:Topolino contro Wolf
« il: Lunedì 13 Nov 2023, 21:39:24 »
Nel complesso l’ho gradita, sebbene non spicchi particolarmente. Considerando però che è la prima storia che Osborne scrisse da solo, direi che non ci si può lamentare.

La differenza con le coeve strisce si nota, per una maggiore semplicità e la mancanza del senso del pericolo, nonché per la caratterizzazione dei personaggi.
Ricapitolando:
- Pippo diverte (eccetto che nella scena del baule) ma per il 90% della vicenda sparisce dalla circolazione; considerando com’era all’epoca però forse è meglio così
- Orazio mi è piaciuto, ma per quanto compaia durante tutto l’arco della narrazione, dopo la sequenza della serenata si limita a fare presenza
- l’antagonista è anonimo
- don Poocho e gli altri cowboy no lasciano il segno. Giusto il cacciatore di piste mi ispirava; il problema consiste nel poco spazio riservatogli: arriva, dice 2 battute ed esce di scena. Avrei voluto che venisse approfondito, anche per sapere se le sue affermazioni fossero delle pure smargiassate o avessero un fondo di verità.
Alla fine la meglio caratterizzata risulta Clarabella: amante del romanticismo, contenta di essere rapita perché si sente desiderata, piagnona quando in pena per l’amica e infuriata nei confronti di chi ha barattato i suoi vestiti.

Mortimer merita più osservazioni.
Durante l’esordio si era dimostrato un uomo d’azione mentre ora, ingrassato, sembra più un sedentario. Mi sarebbe piaciuto se il personaggio fosse approfondito e questi elementi conciliati e supportati da una solida caratterizzazione; invece questa speranza non è stata appagata nemmeno in opere successive.
Un atro elemento da segnalare è la mancata continuità. Alla fine della prima avventura era partito per un lungo viaggio e in seguito la sua assenza era stata più volte citata, inducendo l’impressione di volerlo mantenere vivo nella memoria del lettore e facendo presagire un ritorno che riprendesse le mosse da dove lo avevamo lasciato. Invece all’inizio di questa nuova vicenda il ricco mandriano si rivolge a Topolino come se i due si fossero incontrati più volte dopo la Valle della Morte; tali frequentazioni non ci sono state narrate.

Inoltre mi è restata la sensazione che, fra il 21 ed il 28 maggio, mancasse una tavola. Al termine della prima il protagonista sta inseguendo il rapitore, ma è ancora lontano dal raggiungerlo (oltre ad essere rimasto appiedato). La pagina successiva si apre con i personaggi già arrivati la rifugio di Wolf, con Topolino che ha appena irrotto nella capanna.

Esistono delle scene ben realizzate, come il divertente duello finale o quella dei marchi, che sembra tratta da una rivista enigmistica. Fra l’altro in quella occasione Topolino compie la sua prima deduzione degna di un investigatore.

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