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Post - Flavio Guaschino 02

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Commenti sugli autori / Re:Guido Scala
« il: Giovedì 13 Feb 2025, 22:50:42 »

Purtroppo non riesco a mandarti le vignette a mio parere poco scaliane che ho trovato sull’inducks; se hai sottomano la storia, prova a cercare ad esempio la vignetta in cui i nipotini dicono “presto, tutti al fiume: la colazione al sacco e il racconto sono garantiti”, oppure quella in cui Zio Paperone dice “mai stato meglio! Ho voglia di rilassarmi lungo il fiume e voi mi farete compagnia”; cosa ne pensi?

Concordo con Maximilian su questo, ho riguardato la storia e non vedo uno stacco netto tra il resto delle illustrazioni e quelle incriminate. Direi che ad occhio è integralmente sua. Però capisco cosa intendi, in effetti QQQ nella scena che hai citato appaiono leggermente bizzarri, ma direi che sanno comunque di Guido Scala. Aggiungo che essendo stata ripubblicata anche molto recentemente, nel caso di una doppia mano l'avrebbero probabilmente citata.

Magari allora il tratto “bizzarro” può essere dato da una sua eventuale debilitazione prima di morire? Non so di cosa sia morto, ma potrebbe anche essere che in alcuni casi gli “scivolasse” la mano, come ho scritto qualche messaggio più sopra come altra ipotesi.

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Le altre discussioni / Rapporto tra disegnatore e sceneggiatore
« il: Domenica 9 Feb 2025, 15:27:23 »
C’è una cosa che mi incuriosisce molto da parecchio tempo: come avviene la scrittura di una storia?
Mi spiego: nel caso in cui lo sceneggiatore e il disegnatore non siano la stessa persona, com’è che funziona il rapporto tra sceneggiatore e disegnatore? Ho letto che lo sceneggiatore manda la sua storia in redazione, la redazione stessa sceglie a chi affidarla per la parte grafica.
Quindi la mia domanda è:
1. Al momento della presentazione in redazione i testi della storia sono già definitivi (eccetto eventuali censure) o si tratta di un canovaccio più o meno preciso?
2. Cosa fa il disegnatore dopo che la storia gli è stata affidata? Può decidere di farne quello che vuole mentre lo sceneggiatore non sa nulla di “che fine faccia” la sua storia e quindi non possa dare delle indicazioni su cosa debba essere rappresentato nelle vignette?

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Commenti sugli autori / Re:Guido Scala
« il: Giovedì 6 Feb 2025, 22:30:08 »
Lo stile di Scala a mio parere assomiglia a quello di Asteriti (anche se non disegnava Topolino come lui) e quello di Don Rosa.
Ho visto su inducks che una sua storia che non ho mai letto, “Zio Paperone, il fiume e la campana d’argento” è uscita postuma: però c’erano alcune vignette i cui disegni non mi sembravano proprio di Scala.

Per caso la storia è stata finita da qualcun altro dopo la sua morte? Oppure negli ultimi mesi di vita Scala era così debilitato da farsi “scivolare la mano” in alcuni disegni?

Io ho la storia, ma direi che i disegni sono i classici scaliani, però magari è una mia impressione.
Non riuscirei a ricollegarlo ad autori che, secondo me, sono assolutamente diversi non solo con lui ma anche tra di loro. Tra l'altro Don Rosa ha un tratto iperpesante, nettissimo, molto geometrico, un'esasperazione di quello Barksiano, mentre Asteriti è proprio riconoscibile per una morbidezza di disegno associata a una certa delicatezza quasi goffa, sovrabbondano curve, concavità e convessità che creano un senso di dinamismo. Difficili anche da confrontare in quanto Asteriti ha disegnato solo sette storie con Paperone (e una è un'avventura di cui ha illustrato solo una pagina), mentre Rosa ha creato solo una decina di illustrazioni (tra disegni e copertine) con Topolino, tra l'altro tutte statiche e con lo stile del personaggio pre-1941.
Infatti non c’è rischio di confondersi con Asteriti o Don Rosa; però tutti hanno in comune una certa “accuratezza” nelle vignette.
Purtroppo non riesco a mandarti le vignette a mio parere poco scaliane che ho trovato sull’inducks; se hai sottomano la storia, prova a cercare ad esempio la vignetta in cui i nipotini dicono “presto, tutti al fiume: la colazione al sacco e il racconto sono garantiti”, oppure quella in cui Zio Paperone dice “mai stato meglio! Ho voglia di rilassarmi lungo il fiume e voi mi farete compagnia”; cosa ne pensi?


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Commenti sugli autori / Re:Guido Scala
« il: Mercoledì 5 Feb 2025, 23:34:39 »
Lo stile di Scala a mio parere assomiglia a quello di Asteriti (anche se non disegnava Topolino come lui) e quello di Don Rosa.
Ho visto su inducks che una sua storia che non ho mai letto, “Zio Paperone, il fiume e la campana d’argento” è uscita postuma: però c’erano alcune vignette i cui disegni non mi sembravano proprio di Scala.

Per caso la storia è stata finita da qualcun altro dopo la sua morte? Oppure negli ultimi mesi di vita Scala era così debilitato da farsi “scivolare la mano” in alcuni disegni?

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Commenti sugli autori / Re:Guido Scala
« il: Venerdì 31 Gen 2025, 17:00:39 »
non ho mai sentito nessuno dire che i disegni di Scala siano brutti
Ora l'hai sentito dire. Non ho mai gradito il suo stile, insieme a quello di Chierchini.
Quanto alla riconoscibilità, è vero, anche se l'unico dal quale non riesco a distinguerlo è Bottaro, col quale collaborò mutuandone il tratto. Leggo su Wiki che "Su richiesta di Marco Rota, all'epoca capo servizio disegnatori, all'inizio degli anni ottanta abbandona parzialmente lo stile di Bottaro per seguire lo stile più tradizionale di Al Taliaferro per poi personalizzarlo sempre più raggiungendo un proprio stile che lo rende immediatamente riconoscibile", anche se finora ogni sua storia che ho letto trasuda Bottaro da ogni dove.

Come ho già scritto, neanche a me piacciono (quelli di Chierchini sì invece). Oltre alla (a mio parere) eccessiva cura nei dettagli ho sempre trovato che facesse spesso delle espressioni troppo “graziose” o melense, non so se mi spiego: anche secondo te?

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Le altre discussioni / Re:Non-paperi a Paperopoli e tra i parenti
« il: Martedì 28 Gen 2025, 12:12:58 »
tra l'altro Mouseton, in alcune nazioni, viene curiosamente considerata come fosse parte di Duckburg
è il caso dell'Egitto e della Germania, si ritiene che Paperino e Topolino vivano nella stessa città
Ricordo anche in questa storia danese che hanno fatto capire che Topolino e Pippo vivono a Paperopoli, con uno striscione in strada con sopra disegnata una papera

Già che parliamo di Egitto, mi è venuto in mente un altro esempio di parentela strana: in “Paper-Damès e Celest’Aida” di Martina/De Vita sr. la figlia del faraone (zio Paperone) è Clarabella

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Le altre discussioni / Re:Non-paperi a Paperopoli e tra i parenti
« il: Giovedì 23 Gen 2025, 16:32:48 »
Vorrei sapere cosa ne pensate di questi due argomenti su cui ho sempre riflettuto:
1.Come mai Paperopoli si chiama così se la maggioranza dei suoi abitanti non sono paperi (stessa cosa potrebbe valere per i topi a Topolinia)
2.Perché diversi disegnatori e sceneggiatori mettono tra i parenti dei protagonisti personaggi che non sono paperi? Gli esempi che mi vengono in mente sono “I dolori di un giovane papero” di Pavese/Scala e “Paolino Pocatesta e la Bella Franceschina” di Martina/Carpi, ma noto che avviene abbastanza spesso.Deve essere una scelta voluta perché non è “ovvio” pensare che i paperi abbiano parenti che non siano palmipedi.

alla domanda numero uno ti potrebbe rispondere solo Barks, creatore di "Duckburg"... ma in verità nelle storie italiane i pennuti generalmente non scarseggiano a Paperopoli, poi magari io mi chiedo invece perché oggi li vogliano tutti bianchi (anche se in passato c'è stata più diversità, vedi ad esempio le storie di DoubleDuck)

la domanda numero due è sfidante e in effetti me la son posta anch'io... ma le parentele nei fumetti Disney sono bizzarre, tutti zii e nipoti, magari ci sono anche tante adozioni di orfani  ;)

Forse le due ipotesi sono compatibili: dato che è più difficile disegnare paperi che canidi, alcuni disegnatori disegnano canidi come parenti dei paperi e possono dire che sono stati adottati😂

Per caso hai presente anche altre storie in cui ci sono casi del genere?


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Le altre discussioni / Storie con Biancaneve, Ezechiele Lupo, ecc…
« il: Giovedì 23 Gen 2025, 12:22:03 »
Apro questo topic perché negli ultimi decenni a mio parere si è persa una bella caratteristica di “Topolino”:

Secondo voi, non sarebbe bello pubblicare ancora, almeno saltuariamente, storie con i Sette Nani, Ezechiele Lupo, Cip e Ciop… , come si faceva negli anni ‘50/‘60/‘70?
So che queste storie non avrebbero ora un grandissimo successo di pubblico, però sarebbe carino farle tornare qualche volta, mantenendo un po’ lo spirito con cui è nato il settimanale

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Le altre discussioni / Re:Gastone: inizialmente personaggio negativo
« il: Giovedì 23 Gen 2025, 11:07:44 »
Per me tale caratterizzazione s'inseriva in una generale connotazione di "negatività" associata agli antagonisti delle storie. In quegli anni anche zio Paperone è connotato negativamente in molte storie, per contrapposizione a Paperino; e talvolta lo è anche Paperino in contrasto con i nipotini.

Effettivamente anche Zio Paperone è un antagonista in “Paperino e il conte di Montecristo”

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Commenti sulle storie / Re:Le peggiori storie che abbiate letto
« il: Giovedì 23 Gen 2025, 11:05:21 »
La mia è “Zio Paperone e la zizzania a bordo dello Snobitania” (Pesce/Tosolini, 2012)

L’ho letta quando ero piccolo e mi aveva lasciato abbastanza traumatizzato; solo recentemente mi sono parzialmente ‘“riconciliato” con la storia.

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Commenti sugli autori / Re:Guido Scala
« il: Giovedì 23 Gen 2025, 10:33:49 »
A me lo stile di Scala ha sempre ricordato Asteriti (e viceversa) per la quantità dei dettagli (anche se Scala non disegna Topolino come Asteriti): tuttavia non ho mai apprezzato particolarmente il suo tratto appunto per questa ricchezza dei dettagli, forse comune anche a Don Rosa; inoltre ho sempre avuto l’impressione, anche se non so da cosa dipenda, che i suoi personaggi di contorno avessero espressioni troppo “sognanti” e romantiche. Mi piace di più quando disegna Topolino.

Asteriti  invece un po’ mi piace perché, pur avendo anche lui molta ricchezza nei dettagli, trovo che i suoi personaggi abbiano qualcosa di “commovente” nelle espressioni

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Commenti sugli autori / Re:I De Vita
« il: Giovedì 23 Gen 2025, 09:49:57 »
Anche a me De Vita Senior non piace. Principalmente perché ha uno stile assai poco disneyano.
Il suo modo di disegnare i personaggi standard stride parecchio con i normali canoni. Le comparse poi sembrano provenire proprio da un altro fumetto.
De Vita Junior è invece tutta un'altra storia. Sono crescicuto con i suoi disegni e mi sono sempre piaciuti. Anzi, col tempo li ho apprezzati sempre di più.
Anche a me De Vita Senior non piace. Principalmente perché ha uno stile assai poco disneyano.
Il suo modo di disegnare i personaggi standard stride parecchio con i normali canoni. Le comparse poi sembrano provenire proprio da un altro fumetto.
De Vita Junior è invece tutta un'altra storia. Sono crescicuto con i suoi disegni e mi sono sempre piaciuti. Anzi, col tempo li ho apprezzati sempre di più.
Quello che ho sempre notato di De Vita sr. è che è bravissimo a disegnare personaggi che fanno dei “voli” per varie ragioni (es.Paperino “fatto volare” da un calcio di Zio Paperone): questo si vede soprattutto nella lunga sequenza di “Paperino di Münchhausen” in cui Paperino sta tanto tempo in volo dopo aver fatto esplodere l’emporio. Per qualche motivo, in queste scene De Vita riesce a metterti la suspense di “dove andrà a finire” il personaggio in questione.

Chissà perché lo stile di Massimo è così diverso: trovo che sia bravissimo a realizzare le espressioni dei personaggi, ti sembra di vedere le loro emozioni. Apprezzo molto di più il suo stile che quello di Cavazzano, di cui ho letto storie da sempre (senza sapere chi fosse l’autore)e mi sembra che i suoi personaggi siano troppo da “format”, sarà perché i topi e i paperi che mi immagino sono quelli realizzati da lui e quindi mi sembra che non abbiano niente di originale (spero di non essere odiato per questa mia opinione).

P.s. ho un volume ch e raccoglie varie storie del Corriere dei Piccoli”: c’è una pagina del Corriere del 1938, con una storia di Martin Muma. Leggendola ho proprio pensato: “I disegni di questo autore ricordano proprio quelli di De Vita”; poi ho visto che nella vignetta finale c’è la firma “DE VITA”😅

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Le altre discussioni / Re:Non-paperi a Paperopoli e tra i parenti
« il: Giovedì 23 Gen 2025, 09:11:57 »
Te ne aggiungo una terza: perché a Topolinia non c'è nemmeno un papero?
La spiegazione più prosaica è che i paperi sono più difficili da disegnare.
Non ci avevo mai pensato, ma effettivamente potrebbe essere una spiegazione: qualche volta ho provato io stesso a disegnare i paperi e noto che rendere il becco è la testa è alquanto complicato.
Dici che è lo stesso motivo per cui ci sono pochissimi topi a Topolinia?

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Le altre discussioni / Non-paperi a Paperopoli e tra i parenti
« il: Mercoledì 22 Gen 2025, 22:51:45 »
Vorrei sapere cosa ne pensate di questi due argomenti su cui ho sempre riflettuto:
1.Come mai Paperopoli si chiama così se la maggioranza dei suoi abitanti non sono paperi (stessa cosa potrebbe valere per i topi a Topolinia)
2.Perché diversi disegnatori e sceneggiatori mettono tra i parenti dei protagonisti personaggi che non sono paperi? Gli esempi che mi vengono in mente sono “I dolori di un giovane papero” di Pavese/Scala e “Paolino Pocatesta e la Bella Franceschina” di Martina/Carpi, ma noto che avviene abbastanza spesso.Deve essere una scelta voluta perché non è “ovvio” pensare che i paperi abbiano parenti che non siano palmipedi.

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Le altre discussioni / Re:Colorazione storie a cavallo tra 1959 e 1960
« il: Martedì 21 Gen 2025, 21:49:25 »
No è proprio una colorazione voluta: se cerchi su inducks “Paperin Amleto Principe di Dunimarca” o “Le Avventure di Paperin Girandola” vedi che ci sono delle pagine a colori ed altre che sono in bianco e nero ma con dei dettagli arancioni. L’ho notata nelle storie a cavallo tra il 1959 e il 1960, poi si è tornati al bianco e nero “classico”.
Purtroppo non riesco ad inviarti allegati per darti un esempio

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