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Post - Maximilian

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Sfide e richieste di aiuto / Re:Cerco parodie disney non italiane
« il: Martedì 3 Dic 2024, 21:40:56 »
Alla fine e' un problema di cosa si intenda per "parodia". Senza disquisirci troppo, sono lieto di osservare che l'esempio di Topolino sosia di re Sorcio mostra che Gottfredson sapeva anche scriverne (con ottimi risultati) di piu' vicine alla mia nozione.
Secondo me quella storia non lo è: una parodia è una versione comica di qualcosa. E in quel fumetto l'umorismo, pur presente, è ridotto a elemento marginale.

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Commenti sulle storie / Strisce di Walsh (07/1944)
« il: Martedì 3 Dic 2024, 21:26:13 »

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Topolino si stufa e si sfoga in modo violento su Pippo. Questa impulsività, mostrataci di tanto in tanto dall’autore, contribuisce a quella che è la principale caratteristica del personaggio: la spontaneità.

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Ora tocca a Pluto, il quale i questo periodo gode di una certa importanza, fungere da protagonista.
Anche stavolta, sebbene meno che in altri casi, mi ritengo soddisfatto.

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Cos’è quello strano arnese?

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Buona. Ma è Basettoni quello che guarda minacciosamente?

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Le altre discussioni / Re:Insoliti animali umanizzati
« il: Sabato 30 Nov 2024, 21:33:23 »
Un elemento che non mi convince nelle opere più recenti è un’antropomorfizzazione non sufficiente. Mentre i personaggi classici pur non avendo sembianze umane, non somigliano agli animali normali; quelli degli ultimi 15 anni, talvolta, non differiscono praticamente dalla fauna reale. Basandomi soltanto sul viso, senza quindi considerare il vestiario e la posizione a 2 o 4 zampe, non riuscirei a capire la categoria di appartenenza. Non succede sempre, ovviamente, ma mi è accaduto più volte.
In generale, pur di non incorrere in questo effetto (che contesto anche al primo Gottfredson, prima che avesse affinato le matite) preferirei rinunciare alla varietà zoologico: per me un personaggio dovrebbe essere percepito come umano a livello immediato e inconscio.

Penso che però ciò dovuto a una mancanza di esempi precedenti: mentre per esempio per un gatto un gatto un disegnatore ha già diversi modelli su cui basarsi, per una renna questi ultimi vanno inventati da 0.
Quindi spero che questo fattore sia temporaneo, dovuto ad una fase ancora sperimentale, che svanirà del tutto nell’avvenire.

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Le altre discussioni / Re:Significato dei nomi inglesi
« il: Giovedì 28 Nov 2024, 22:32:33 »
Rumplewatt ha un nome troppo strano per non farmi sospettare a qualche riferimento: la particella "watt" finale potrebbe stare per "what"...

5
Commenti sulle storie / Re:Strisce di Walsh (02-03/1944)
« il: Martedì 26 Nov 2024, 22:29:33 »
8 marzo
Noto come Walsh bilanci perfettamente i vari aspetti di Topolino, in questo caso quelli seri e giocosi. In conclusione sembra che stia compiendo un’azione seria, ma allora perché lo fa con un cappello da pirata?

9 marzo
Si continua ad esplorare la personalità dell’investigatore/avventuriero, il quale agisce sempre in maniera non scontata. In tale occasione prova a seguire una nuova moda, ma la cosa più divertente consiste nel come si sbarazza dell’accessorio ormai inutile.

10 marzo
Intuisco che il senso risieda nel fatto che la zanzarina si impietosisce.

11 marzo
L’idea è semplicissima, ma la maniera in cui è esposta la rende efficace.
Si nota come l’autore rende naturale il comportamento dei personaggi, riuscendo a farli attraversare credibilmente da diversi stati d’animo in uno spazio ridottissimo.

6
Sfide e richieste di aiuto / Re:È iniziata la neve perenne!
« il: Martedì 26 Nov 2024, 22:25:15 »
Ricordo di averla letto su topolino, ma nella pagina delle barzellette.

7
Le altre discussioni / Re:Significato dei nomi inglesi
« il: Martedì 26 Nov 2024, 22:17:46 »
EDIT: è questa la storia di Brigitta di cui parli?
Il periodo è quello: dovrei verificare ma considerando la descrizione "guarire seguendo le indicazioni del sedicente dott. Swindle" direi che ci sono pochi dubbi.

Ho scoperto che nell'elenco esiste già qualcuno nominato allo stesso modo (anzi in modo più elaborato): inutile aggiungerlo

Aggiungo una cosa che non mi pare di aver detto prima: i nomi non devono per forza essere gli originali; vanno bene anche se adattati in inglese da altre lingue.
Per esempio, so che Indiana è chiamato Arizona: non lo aggiungo alla lista perchè considero la scelta del traduttore abbastanza ovvia, però in linea di principio andrebbe bene. L'inducks, in ogni pagina dedicata a un personaggio, contiene una lista dei nomi nelle varie lingue: può essere utile e me lo segno anche per ricordarlo.

8
Commenti sulle storie / Re:Strisce di Walsh (02-03/1944)
« il: Sabato 23 Nov 2024, 22:35:57 »
3 marzo
Vengono visualizzate entità astratte come già in Topolino nella seconda guerra mondiale.
Apprezzo soprattutto che il personaggio assume un comportamento naturale e non forzatamente propagandistico.

4 marzo
Qui si inizia ad applicare l’idea (che avrà scarso seguito) di Tip inventore, in attesa di riunirlo ad un Tap intellettuale (che invece non avverrà mai).
La striscia merita non tanto per questa caratteristica, quanto per la premiazione arrangiata scherzosamente dallo zio, il quale gli conferisce una medaglia appena ritagliata dal cartone.

6 marzo
Bizzarra e carina.

7 marzo
Questa mi piace più per l’espressione di odio puro sfoggiata da Pluto alla fine.
Noto che l'inducks identifica l'accalappiacani ivi apparso con Mister Flubb: a me non sembra, ma comunque niente di grave

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Le altre discussioni / Re:Significato dei nomi
« il: Sabato 23 Nov 2024, 22:21:48 »
Ripensandoci, penso che vada considerata la lingua utilizzata, indipendentemente dall'autore che l'adopera. Perchè, nel caso di fumettisti che usano, magari per un'ambientazione esotica, giochi di parole in idiomi diversi dal proprio, tratteremmo in una stessa discussione lingue diverse e quindi per amor d'ordine cambio il criterio classificazione.
Di certo, quello precedente garantiva un maggior rigore: eventuali giochi di parole multilinguistici (un nome che ha un significato in un linguaggio, ma allo stesso tempo suona simile a una parola di un altro) non sono di catalogazione univoca, tuttavia credo che siano molto rari e se comparissero si valuterebbero caso per caso.

(Ho anche cambiato il titolo: "nomi inglesi" dovrebbe esplicare chiaramente

Ad ogni modo, questa apertura alla produzione di altri paesi non dovrebbe accrescere eccessivamente i termini da inserire: infatti, essendo pensati per un pubblico non anglofono, eventuali nomi inglesi corrispondono solitamente a vocaboli stra-conosciuti e perciò possono evitare di essere aggiunti.

Non è sempre il caso: oltre ai marinai di Kalhoa, ricordo che in una vicenda di Paperone e Brigitta con Di Vita alle matite (la cercherò con calma) appariva un tipo di nome Swindle. Incontrandola per la prima volta, l'avevo giudicato un termine senza significato e dunque potenzialmente scelto a caso: solo anni dopo ho scoperto che vuole dire imbrogliare (e in effetti che lo portava si rivelava un truffatore). Qualche altre volta mi sembra di aver letto di qualcuno legato all'edilizia che si chiamava Brick, molto prima che ne apprendessi il significato (mattone).
Elementi del genere non mi sembrano troppo banali e si potrebbero aggiungere.

Tornando a noi, qui il capo egiziano si chiama, nella traduzione che ho letto, El-Dagga. Vorrei chiedere se qualcuno conosce l'originale: se fosse uguale, dagga potrebbe stare per dagger = pugnale.
EDIT N.2: possiedo questa storia in francese, ho controllato e anche Oltralpe lo chiamano El-Dagga. Quindi presumo che derivi dall'inglese e non sia un'invenzione degli italiani. Dagga=dagger mi sembra plausibile.
Pensavo che el dovrebbe corrispondere all'articolo spagnolo (El Dagga = il pugnale?) ma forse possiede significati anche in arabo, la lingua del personaggio (penso alla città di El-Alamein). Se Eurasia passa da queste parti magari ce lo conferma.

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Le altre discussioni / Re:Significato dei nomi
« il: Giovedì 21 Nov 2024, 22:12:20 »
In Topolino e la fiamma eterna di Kalhoa, i marinai si chiamano O'Bully e O'Gally. O' ovviamente indica la loro provenienza irlandese, mentre Bully secondo me deriva da bully=attaccabrighe (come effettivamente è il personaggio), e Gally potrebbe derivare dal termine nautico galley=cucina di bordo. Inoltre i loro cognomi per esteso, O'Galligan e O'Bulliver, ricordano Gulliver, protagonista del romanzo di Jonathan Swift, scrittore irlandese (come O'Bully e O'Gally).
Tutto quanto dici è giusto, ma... c'è un ma.
Questa discussone sarebbe dedicata ai soli nomi inventati da autori anglofoni per lettori anglofoni, mentre la storia da te citata è italiana.
Non ho voluto includere nomi di creazione italiana per due motivi:
- la mole di fumetti da considerare diventerebbe enorme
- soprattutto, essendo questo un forum di italiani, si presuppone che (almeno nella maggioranza dei casi) essi capiscano un gioco di parole pensato per essere colto da chi capisce quella lingua.

Ho pensato che si potrebbe creare un topic analogo per i termini italiani per spiegarne i significati/riferimenti agli stranieri, ma la partecipazione da parte di utenti esteri è estremamente bassa (sempre ammesso poi che siano interessati).

Il tuo è un caso limite, poichè, malgrado i nomi inventati da un autore italiano per un pubblico italiano, si basa su termini inglesi (neanche tanto immediati; per quanto bully somigli a bullo, non credo che il vocabolo galley sia particolarmente conosciuto). Quindi per questa volta potrei fare un'eccezione (sperando di non creare un precedente che mi costringa in futuro ad aggiungere di tutto e di più).

Ciò detto, non mi dispiacerebbe estendere questo progetto alle altre lingue straniere: aprire discussioni sui nomi ideati da francesi, brasiliani (la cui lingua dovrebbe essere il portoghese), danesi, eccetera. Tuttavia conosco pochissimo le produzioni di quei paesi, per non parlare delle lingue, quindi non posso occuparmene. Lancio un invito aperto.

Tornando a noi, qui il capo egiziano si chiama, nella traduzione che ho letto, El-Dagga. Vorrei chiedere se qualcuno conosce l'originale: se fosse uguale, dagga potrebbe stare per dagger = pugnale.

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Le altre discussioni / Re:Significato dei nomi
« il: Mercoledì 20 Nov 2024, 21:33:49 »
In Paperino e il cenone di Natale di Barks, Paperino si spaccia per un uomo d'affari che in inglese si chiama Duke of Baloni, e Baloni è foneticamente simile a baloney=fesserie.
Dev'essere così, sebbene io conoscessi quel termine nella variante boloney. Grazie, lo aggiungo.
Ragionavo su Spin-Oza.

Spin può essere riferito alla classica spirale che gira, mentre -oza mi fa pensare a qualcosa tipo ooze/melma, pantano.

Quindi pensavo a "melma che gira", per dire che l'ipnosi non serve a nulla.
E' un'ipotesi molto cervellotica a cui io mai sarei arrivato; se non altro va premiata per la fantasia. Che sia o meno quella giusta, la inserisco fino al sopraggiungimento di interpretazioni più convincenti.

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Le altre discussioni / Re:Sgrizzo
« il: Mercoledì 20 Nov 2024, 21:28:42 »
Si, intendevo proprio personaggi strambi/eccentrici più che semplicemente bizzarri.
C'è differenza?

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Commenti sulle storie / Re:Strisce di Walsh (02-03/1944)
« il: Mercoledì 20 Nov 2024, 21:26:24 »
29 febbraio
Merita, non fosse altro per la battuta “Non conosci la tua lingua?”. Possiamo inoltre vedere uno schema che verrà adoperato anche in seguito: Topolino legge un libro, lo mette in pratica ma gli va male e alla fine si dedica a letture di altro genere.

1 marzo
Bill esordisce con uno dei suoi argomenti preferiti: i citelli, animali di cui ignoravo l’esistenza e che ho scoperto proprio su questi fumetti.
La gag è simpatica.

2 marzo
Superlativa. L’effetto escalation sorprende e si dimostra impagabile.
Ma poi, vogliamo parlare degli stati d’animo di Topolino? Dalla disinvoltura iniziale, all’indispettimento quando deriso, terminando nel malcelato imbarazzo finale.

Si segnala un errore: Tip viene chiamato Mouse, quando in realtà ha cognome Fieldmouse. Però per quel che mi riguarda una disattenzione di questo tipo rappresenta un prezzo irrisorio pur di avere strisce del genere.
(Non sarebbe stata l’ultima contraddizione di continuità dello sceneggiatore, comunque).

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