Faccio prima a dire cosa mi abbia convinto: i disegni di Vian.
Per il resto, Nonna Papera che partecipa a una gara di racconti di mostri e fantasmi è la cosa più no sense degli ultimi anni. Invece che una vicenda con adeguati risvolti, qui si riciclano idee che non sono mai state sviluppate a dovere (e un motivo, forse, ci sarà!). Nucci aveva curato a dovere una delle saghe più interessanti della gestione Bertani, riservandoci intrecci particolarmente stuzzicanti, ma quando il timone passa a Gualtieri la qualità crolla, le sue storie sono nettamente peggiori: giusto i disegni di Cavazzano in occasione del manuale del trova mostri avevano parzialmente nascosto l'abissale differenza tra i due sceneggiatori (cosa non riuscita a Faccini e Barbaro, perché l'horror ha bisogno di atmosfere che in pochi sanno caratterizzare: Celoni, Mottura... e anche Vian, direi).
Quoto. La serie, a mio avviso, era nettamente migliore quando era solo Nucci a gestirla. A mio parere, il "problema" è che, mentre le storie di Nucci avevano la pretesa di essere veramente inquietanti, quelle di Gualtieri hanno sempre un taglio più umoristico che le rende quasi una parodia del genere. Oltre al fatto che gli spunti da cui partiva Nucci erano più accattivanti, suggestivi, i colpi di scena inaspettati. Di tutto questo negli episodi sceneggiati da Gualtieri c'è ben poco, tutte le volte, a lettura ultimata, sono rimasto con l'amaro in bocca, vuoi perché, pur a fronte di spunti intriganti, il finale si è rivelato troppo telefonato (come nella "Leggenda del castello nero), vuoi perché, come in questo caso, mi è mancata totalmente quell'inquietudine che dovrebbe essere la colonna portante su cui si basa la serie e che Nucci sapeva efficacemente trasmettermi.