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Commenti sugli autori / Re:Casty
« Ultimo post da LCV.11 il Oggi alle 21:52:15 »
Tanti auguri Casty, e grazie per tutte le meraviglie che hai scritto e disegnato in questi anni, e che stai scrivendo e scriverai.
2
Il Mercatino / [CERCO] i Classici Disney (Panini Comics)
« Ultimo post da phemt88 il Oggi alle 20:20:50 »
Ciao a tutti, cerco questi volumi dei nuovi Classici Disney della Panini. Valuto qualsiasi condizione!

03 - Fantômius ladro planetario

05 - DoubleDuck - Intrigo a Paperopoli

06 - Archimede genio ribelle

09 - Indiana Pipps - Alla ricerca della civiltà perduta

14 - Le Tops Stories - L'ultimo diario

3
Topolino / Topolino 3570
« Ultimo post da Samu il Oggi alle 20:18:35 »
Sommario

Topolino e la Spectralia Antartica
(Primo episodio)
Soggetto, sceneggiatura, disegni e supervisione colore di Casty
Chine di Michela Frare
Colori di Manuel Giarolli

Il Mondo di Ghiaccio - Amelia oceanica contro le Streghe vulcaniche (Quarto ed ultimo episodio)
Soggetto e sceneggiatura di Bruno Enna
Disegni e chine di Giuseppe Facciotto
Colori di Manuel Giarolli

Zio Paperone e il risparmio in bolletta
Soggetto e sceneggiatura di Marco Bosco
Disegni e chine di Valerio Held
Colori di Valentina Mauri

Gli Allegri Mestieri di Paperino - Servizio compreso
Soggetto e sceneggiatura di Tito Faraci
Disegni e chine di Enrico Faccini
Colori di Chiara Bonacini

La Casa delle storie - Qui, Quo, Qua e l'avventura in archivio
Soggetto e sceneggiatura di Marco Bosco
Disegni e chine di Blasco Pisapia
Colori di Gaetano Gabriele D'Aprile

Battista maggiordomo esistenzialista - Date (tavola autoconclusiva scritta da Roberto Gagnor e Simone Tempia, con i disegni e le chine di Carlo Limido e i colori di Diana Laudando).

Il disegno della copertina regular (primo allegato) è opera del duo Mastantuono/Cagol.
La variant invece (secondo allegato) è realizzata dalla coppia Casty/Mario Perrotta.
4
Romano Scarpa forever! / Re:Romano Scarpa forever!
« Ultimo post da Samu il Oggi alle 19:42:16 »
Condivido anche in questo topic speciale la riflessione che ho scritto sul diciannovesimo anno dalla scomparsa di questo Maestro senza tempo.
L'ho già condivisa nella discussione genericamente incentrata su Romano ma penso sia bene ribadirla anche in questo thread che ricorda la straordinaria eredità lasciataci dal cartoonist di Cannaregio, quanto noi appassionati siamo legati alla sua opera artistica e quanto il suo ricordo viva prepotentemente più che mai nel nostro cuore.

Il 23 Aprile 2005, esattamente diciannove anni addietro, Romano Scarpa varcava l'eterea soglia di ingresso di quella Dimensione Delta che con tanta passione e capacità narrativa e grafica aveva descritto e visualizzato nella sua iconica storia omonima con protagonista Topolino, datata 1959.

Il mio rapporto con Romano è sempre stato indiretto.

Fin da quando ebbi modo di leggere la prima storia da lui interamente firmata ("Paperino e l'Uomo di Ula-Ula", sempre del '59) il mio legame con questo straordinario artista si è basato su una conoscenza prettamente indiretta.

Non l'ho mai incontrato.
Non ho mai avuto l'opportunità di stringergli la mano o di scrivergli anche solo un semplice messaggio di stima per il suo lavoro da professionista certosino e scrupoloso.

Eppure, Romano nella mia vita c'è sempre stato.

Attraverso la lettura delle sue storie, sin dall'infanzia, ho avuto modo di lasciarmi meravigliare dalla sua immensa caratura artistica.
Dalla sua splendida capacità di fondere in maniera mirabile l'ironia ai sentimenti, il divertimento arguto e talvolta satirico alle emozioni più intense e genuine provate da Topolino, Paperino, Pippo, Zio Paperone e tutti gli altri componenti dell'allegra Banda Disney che ha amorevolmente animato dagli esordi fino agli ultimi anni della sua vita.


Interpreti che il cartoonist veneziano ha sempre trattato non come funny animals, animali antropomorfizzati il cui scopo è semplicemente quello di far ridere il lettore e nulla più.

Lui i suoi personaggi li ha pensati, scritti, disegnati ed animati su carta come fossero persone in carne ed ossa.
Con i loro problemi, le loro debolezze, le loro fragilità.
Ma muniti al contempo della voglia di rialzarsi delle proprie cadute, dell'istinto a migliorarsi, delle virtù che li rendono fieri di sé stessi.

È questo meraviglioso tratteggio caratteriale (invero, niente affatto facile da delineare) a rendere i suoi personaggi squisitamente intrisi di umanità e capaci di somigliarci tanto.

Perché, in loro, il lettore può rivedere e vedere a sua volta riflessa una parte di sé, delle proprie insicurezze e delle proprie vittorie quotidiane.
E Romano in questo è sempre stato un Maestro, una fonte d'ispirazione che continua con la propria luce sfavillante a brillare e a supportare coloro che lavorano oggi per il fumetto Disney.

Nella mia vita, Romano c'è sempre stato.

Anche prima che io nascessi.

Ricordo bene infatti, da ragazzino, di quante volte mio padre mi raccontava di quante sane risate e momenti di gaia spensieratezza gli avesse regalato la lettura di una storia letta durante la sua infanzia.

Quella storia di Paperino esattore della luce per conto della famigerata E.B.L. che lui aveva scambiato, per colpa di alcuni corvi inopportuni che ne rendevano equivoca l'insegna, nientemeno che per il servizio segreto più celebre al mondo, l'F.B.I.

E con quanta determinazione il buon Donald si impegnava per riscuotere i tributi non versati dagli utenti morosi, arrivando a rischiare l'osso del collo in più di una circostanza (mettendo a repentaglio la sua stessa incolumità) per rendere onore all'incarico di fiducia che gli era stato assegnato e che con tanta intraprendenza e tenacia portava avanti.

Quella storia, ebbi modo di scoprire diversi anni dopo, la scrisse sempre lui, Romano Scarpa, e la disegnò con il piglio vivido, espressivo, dinamico ed ironico che gli è proprio.

Lo stesso piglio di Paperino e l'Uomo di Ula-Ula, di Topolino e la Dimensione Delta e di tutte le altre centinaia e centinaia di storie disneyane cui ha dato vita nel corso della sua straordinaria carriera.

Crescendo ho avuto modo di approfondire la lettura delle sue storie e della mole del suo appassionato lavoro, di leggere un libro interamente dedicato a lui scritto da quattro massimi esperti di critica e filologia disneyana.
Di scrivere, a mia volta, diversi articoli su alcune delle sue storie più iconiche per gli amici del Papersera.

Tutto ciò non è altro che la naturale e cosciente evoluzione di un sentimento di affetto e di immenso amore che provo per il suo talento di straordinario narratore e di meraviglioso disegnatore iniziato da bambino, da quella perla di storia che è Paperino e l'Uomo di Ula-Ula che dall'infanzia mi ha accompagnato fino ad oggi.

Così come da allora mi accompagna l'arte (sia narrativa che grafica) di questo artista, indimenticabile Maestro e vulcanica mente creativa che tanto ha dato al mondo di Paperi e Topi dai suoi esordi in Disney nel lontano 1953 ai primi anni del 2000, quando di lui si spense soltanto la vita terrena ma rimase più che mai accesa e vivida la sua luce di fantastico cantore disneyano.

Un talento indimenticabile il cui estro alberga nel cuore mio e di tanti altri lettori che le sue storie le hanno amate in passato e continueranno ad amarle negli anni a venire leggendo e rileggendo quelle perle che portano un nome ed un cognome ben preciso: Romano Scarpa!
5
Testate Regolari / Re:Zio Paperone (Panini 2018) - Discussione Generale
« Ultimo post da Samu il Oggi alle 19:33:02 »
ma quanto è bello questo numero ???
la testata dedicata allo zione mantiene un livello alto con storie gradevoli sia dal punto di vista grafico che di scrittura ! Guerrini, Cavazzano, Cimino, una piccola perla di Rota, una storia inedita dì apertura veramente di buon livello e la storia finale, uno splendido omaggio all'inarrivabile maestro Barks, nella quale ogni vignetta ci porta a rivivere la storia dell'uomo dei paperi, ma mai scopiazzando bensì sempre aggiungendo qualcosa di nuovo in ogni momento !!
Bene così allora e viva lo zione
Anche a me il numero di questo mese (così come il precedente, uscito a Marzo) mi è piaciuto molto.
Ne consiglio la lettura perché presenta un parterre di storie interessanti e appassionanti presentando stili narrativi e grafici variegati che offrono una sfaccettatura che rende molto bene la qualità del lavoro prodotto dai professionisti che, nel corso degli anni, hanno lavorato sul personaggio dello Zione tratteggiandolo a seconda della propria sensibilità e del proprio estro artistico.

Davvero un prodotto di ottima fattura!  ;;D
6
Commenti sugli autori / Re:Casty
« Ultimo post da Sherlock Hound il Oggi alle 19:32:47 »
Tanti auguri a Casty!  :-)
7
Commenti sugli autori / Re:Romano Scarpa
« Ultimo post da Samu il Oggi alle 19:28:33 »
Il 23 Aprile 2005, esattamente diciannove anni addietro, Romano Scarpa varcava l'eterea soglia di ingresso di quella Dimensione Delta che con tanta passione e capacità narrativa e grafica aveva descritto e visualizzato nella sua iconica storia omonima con protagonista Topolino, datata 1959.

Il mio rapporto con Romano è sempre stato indiretto.
Fin da quando ebbi modo di leggere la prima storia da lui interamente firmata ("Paperino e l'Uomo di Ula-Ula", sempre del '59) il mio legame con questo straordinario artista si è basato su una conoscenza prettamente indiretta.

Non l'ho mai incontrato.
Non ho mai avuto l'opportunità di stringergli la mano o di scrivergli anche solo un semplice messaggio di stima per il suo lavoro da professionista certosino e scrupoloso.

Eppure, Romano nella mia vita c'è sempre stato.
Attraverso la lettura delle sue storie, sin dall'infanzia, ho avuto modo di lasciarmi meravigliare dalla sua immensa caratura artistica.
Dalla sua splendida capacità di fondere in maniera mirabile l'ironia ai sentimenti, il divertimento arguto e talvolta satirico alle emozioni più intense e genuine provate da Topolino, Paperino, Pippo, Zio Paperone e tutti gli altri componenti dell'allegra Banda Disney che ha amorevolmente animato dagli esordi fino agli ultimi anni della sua vita.

Interpreti che il cartoonist veneziano ha sempre trattato non come funny animals, animali antropomorfizzati il cui scopo è semplicemente quello di far ridere il lettore e nulla più.
Lui i suoi personaggi li ha pensati, scritti, disegnati ed animati su carta come fossero persone in carne ed ossa.
Con i loro problemi, le loro debolezze, le loro fragilità. Ma muniti al contempo della voglia di rialzarsi delle proprie cadute, dell'istinto a migliorarsi, delle virtù che li rendono fieri di sé stessi.

È questo meraviglioso tratteggio caratteriale (invero, niente affatto facile da delineare) a rendere i suoi personaggi squisitamente intrisi di umanità e capaci di somigliarci tanto.
Perché, in loro, il lettore può rivedere e vedere a sua volta riflessa una parte di sé, delle proprie insicurezze e delle proprie vittorie quotidiane.
E Romano in questo è sempre stato un Maestro, una fonte d'ispirazione che continua con la propria luce sfavillante a brillare e a supportare coloro che lavorano oggi per il fumetto Disney.

Nella mia vita, Romano c'è sempre stato.

Anche prima che io nascessi.

Ricordo bene infatti, da ragazzino, di quante volte mio padre mi raccontava di quante sane risate e momenti di gaia spensieratezza gli avesse regalato la lettura di una storia letta durante la sua infanzia.

Quella storia di Paperino esattore della luce per conto della famigerata E.B.L. che lui aveva scambiato, per colpa di alcuni corvi inopportuni che ne rendevano equivoca l'insegna, nientemeno che per il servizio segreto più celebre al mondo, l'F.B.I.
E con quanta determinazione il buon Donald si impegnava per riscuotere i tributi non versati dagli utenti morosi, arrivando a rischiare l'osso del collo in più di una circostanza (mettendo a repentaglio la sua stessa incolumità) per rendere onore all'incarico di fiducia che gli era stato assegnato e che con tanta intraprendenza e tenacia portava avanti.

Quella storia, ebbi modo di scoprire diversi anni dopo, la scrisse sempre lui, Romano Scarpa, e la disegnò con il piglio vivido, espressivo, dinamico ed ironico che gli è proprio.
Lo stesso piglio di Paperino e l'Uomo di Ula-Ula, di Topolino e la Dimensione Delta e di tutte le altre centinaia e centinaia di storie disneyane cui ha dato vita nel corso della sua straordinaria carriera.

Crescendo ho avuto modo di approfondire la lettura delle sue storie e della mole del suo appassionato lavoro, di leggere un libro interamente dedicato a lui scritto da quattro massimi esperti di critica e filologia disneyana.
Di scrivere, a mia volta, diversi articoli su alcune delle sue storie più iconiche per gli amici del Papersera.

Tutto ciò non è altro che la naturale e cosciente evoluzione di un sentimento di affetto e di immenso amore che provo per il suo talento di straordinario narratore e di meraviglioso disegnatore iniziato da bambino, da quella perla di storia che è Paperino e l'Uomo di Ula-Ula, che dall'infanzia mi ha accompagnato fino ad oggi.

Così come da allora mi accompagna l'arte (sia narrativa che grafica) di questo artista, indimenticabile Maestro e vulcanica mente creativa che tanto ha dato al mondo di Paperi e Topi dai suoi esordi in Disney nel lontano 1953 ai primi anni del 2000, quando di lui si spense soltanto la vita terrena ma rimase più che mai accesa e vivida la sua luce di fantastico cantore disneyano.

Un talento indimenticabile il cui estro alberga nel cuore mio e di tanti altri lettori che le sue storie le hanno amate in passato e continueranno ad amarle negli anni a venire leggendo e rileggendo quelle perle che portano un nome ed un cognome ben preciso: Romano Scarpa!
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Commenti sugli autori / Re:Casty
« Ultimo post da Samu il Oggi alle 19:23:08 »
Auguroni al Maestro Andrea Castellan che oggi compie 57 anni e che, dopo il breve prologo della scorsa settimana, ritornerà sulle pagine del Topo sul numero in edicola da domani in veste di autore completo con la continuazione del ciclo di Atlantide!  :heart:
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Topolino / Re:Topolino 3568
« Ultimo post da ilFumettista il Oggi alle 19:04:51 »
Di questo strano 3568 ho apprezzato la breve di Vito Stabile che ricalca, ma con un occhio moderno, le ten pages. I disegni di Rota sono essenziali; apprezzo anche, nel contesto di uno stile un po' rétro come quello rotiano, vedere comparse in abito maneggiare telefoni e parlare di rete.
La storia DPW stravolge un mito che già di suo non è tra i più interessanti della civiltà greca, senza aggiungervi niente di interessante o quantomeno originale. Si salvano solo i disegni di Bacci.
Ho capito poco della vicenda di Gambadilegno perché mi mancano gli episodi precendenti. Non vorrei che Miklos perdesse, come successo a Cuordipietra e in realtà anche a Macchia Nera, quell'aura di eccezionalità che contraddistingue il suo personaggio, venendo usato troppo. In questa storia l'ho trovato un po' piatto. Se si scomoda una figura così terribile (ricordo che mentre leggevo la sua prima apparizione avevo la pelle d'oca), è bene rendere in tutto la sua tridimensionalità di figura da temere e di cui diffidare, subdola e ingannevole in tutto.
Anche Pastro + Frare mi hanno un po' deluso: a  volte i personaggi non riescono a staccarsi dallo sfondo, emergono poco. Probabilmente i colori contribuiscono: in certe inquadrature ampie, come la prima vignetta di pagina 63 o l'ultima tavola, risentono di una certa piattezza che penalizza molto le grandi porzioni di foglio che il disegnatore lascia vuote.

-ilFu
10
salve posso prenotare dei volumi e poi ritirarli a Cortona comics ??

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