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Commenti sulle storie / Pippo e il fantasma migratore
« il: Sabato 8 Feb 2025, 16:20:53 »
Non ho trovato un topic dedicato appositamente a Pippo e il fantasma migratore, uno dei punti più alti della saga di Nocciola di Chendi/Bottaro.
Ser Soldano, amico di Nocciola, dopo la distruzione del suo castello si trasferisce in America, dove viene ospitato da un più che mai scettico Pippo.
Anche se forse, più che di scetticismo, bisogna parlare di noncuranza: Pippo non pensa che Ser Soldano non sia un vero fantasma (come invece nega la natura stregonesca di Nocciola), semplicemente non se ne cura.
Come in tante altre storie di Bottaro con Nocciola, lo scetticismo e la noncuranza non sono prerogative di Pippo, ma sono generalmente diffusi tra tutti. Così abbiamo un quartiere non terrorizzato bensì scocciato dalle urla demoniache del fantasma, Orazio che non crede ai racconti di Pippo e addirittura un vigile che non si scompone minimamente quando multa un fantasma.
Il Novecento non è certo il secolo di streghe e fantasmi. È il secolo delle persone mediamente acculturate (e quindi scientificamente scettiche), del progresso, delle centrali atomiche. E Ser Soldano non potrà avere un po' di pace e solitudine nemmeno nella sua nuova torre, perché il nipote degenere Pippo arriverà pure lì!
Ser Soldano è il padrone della scena, molto più presente di Nocciola in questa storia. Ser Soldano mi è sempre piaciuto come personaggio, non è apparso molto ma, personalmente, ha lasciato il segno.
La storia è anche un perfetto esempio di comicità a catena: le peripezie di Ser Soldano in mezzo agli scettici scorrono continuamente senza freno, in un continuo scontro incredibilmente comico con il progresso e la vita moderna. Giusto alcune delle battute memorabili (elencarle tutte sarebbe impossibile):
1)Ser Soldano: mi sono tolto la testa e voi non vi spaventate?
Pippo: ve la siete tolta per spaventare il cane, non me!
2)Pippo: la colazione è alle 8.
Ser Soldano: per carità! Sono più di 400 anni che non tocco cibo!
Pippo: se siete a dieta non insisto per farvi mangiare!
3)Vigile: è vostro questo fantasma?
Pippo: è mio zio.
Vigile: ai fini della legge non interessano i gradi di parentela!
Ser Soldano, amico di Nocciola, dopo la distruzione del suo castello si trasferisce in America, dove viene ospitato da un più che mai scettico Pippo.
Anche se forse, più che di scetticismo, bisogna parlare di noncuranza: Pippo non pensa che Ser Soldano non sia un vero fantasma (come invece nega la natura stregonesca di Nocciola), semplicemente non se ne cura.
Come in tante altre storie di Bottaro con Nocciola, lo scetticismo e la noncuranza non sono prerogative di Pippo, ma sono generalmente diffusi tra tutti. Così abbiamo un quartiere non terrorizzato bensì scocciato dalle urla demoniache del fantasma, Orazio che non crede ai racconti di Pippo e addirittura un vigile che non si scompone minimamente quando multa un fantasma.
Il Novecento non è certo il secolo di streghe e fantasmi. È il secolo delle persone mediamente acculturate (e quindi scientificamente scettiche), del progresso, delle centrali atomiche. E Ser Soldano non potrà avere un po' di pace e solitudine nemmeno nella sua nuova torre, perché il nipote degenere Pippo arriverà pure lì!
Ser Soldano è il padrone della scena, molto più presente di Nocciola in questa storia. Ser Soldano mi è sempre piaciuto come personaggio, non è apparso molto ma, personalmente, ha lasciato il segno.
La storia è anche un perfetto esempio di comicità a catena: le peripezie di Ser Soldano in mezzo agli scettici scorrono continuamente senza freno, in un continuo scontro incredibilmente comico con il progresso e la vita moderna. Giusto alcune delle battute memorabili (elencarle tutte sarebbe impossibile):
1)Ser Soldano: mi sono tolto la testa e voi non vi spaventate?
Pippo: ve la siete tolta per spaventare il cane, non me!
2)Pippo: la colazione è alle 8.
Ser Soldano: per carità! Sono più di 400 anni che non tocco cibo!
Pippo: se siete a dieta non insisto per farvi mangiare!
3)Vigile: è vostro questo fantasma?
Pippo: è mio zio.
Vigile: ai fini della legge non interessano i gradi di parentela!

