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Le Pubblicazioni => Topolino => Topic aperto da: luciochef - Martedì 21 Apr 2020, 20:36:59

Titolo: Topolino 3361
Inserito da: luciochef - Martedì 21 Apr 2020, 20:36:59
Indice
- Topolino e la casa dei dipinti che fingono - Storia e disegni di Casty
- Zio Paperone e la pietra dell'oltreblu' Ep. 3 - Bruno Enna/Alessandro Perina
- Miao (Cronache feline) "Una visita sgradita - Giorgio Salati/Enrico Faccini
- Zio Paperone e il Criptodeposito - Alessandro Sisti/Vitale Mangiatordi
- Pippo & Cops "Un nascondiglio praticamente imperfetto" - Gabriele Panini/Maurizio Amendola
- Paperino e il ritorno del bassotto trasformista - Gabriele Mazzoleni/Valerio Held

In allegato "Edizione speciale" del Paper News dedicata alle GM !
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: luciochef - Mercoledì 22 Apr 2020, 01:04:25
Ecco la mia opinione sul settimanale che a questo giro, inaspettatamente, è arrivato addirittura con un giorno di anticipo !
Si parte con l'enigmatica copertina che rimanda alla storia di Casty. In questo caso da notare che sia prezzo che codice a barre sono ritornati in prima di copertina.
Editoriale del Direttore che verte esclusivamente sull'ondata di novità targate GM. Bertani ha tenuto a precisare che la nuova veste del manuale delle Giovani Marmotte sarà diversa dalle precedenti edizioni. Questa nuova testata sarà un mix tra storie a fumetti e redazionali legati al mondo della natura e dell'ecologia. Le storie contenute negli albi (inizialmente ne sono previsti 4 per il periodo estivo ma, in caso di successo, si potrebbero prorogare le uscite...) saranno un alternarsi di ristampe e nuove proposte.
Per fare da traino a questa operazione, la settimana prossima partirà una saga in puntate dedicata alle GM ad opera di Federico Rossi Edrighi (proprio stamattina mi stavo interrogando sulla sua recente assenza dalle pagine del settimanale...) e Francesco D'Ippolito.
Insomma sembra proprio che il tanto sospirato recupero chiesto a gran voce, e più volte, da Cornelius sia vicino al traguardo  ;)
- Si parte in apertura con la storia di Casty
Spoiler: mostra
La storia si basa su 34 pagine e ripercorre il tratto e lo stile dei thriller legati all'autore. La vicenda in sé è interessante e si basa su un mistero particolare e piuttosto cupo. Ma forse, a mio parere, la trama non si è sviluppata con la giusta scorrevolezza. Il finale mi è sembrato davvero troppo affrettato e poco delineato. L'inizio e la parte centrale della storia sono stati costruiti in modo godibile e con un giusto crescendo di emozioni (bella la "presa" di Pippo a pag. 24) ma poi si arriva in maniera troppo rapida e forse "banale" alla risoluzione dell'episodio. Storia bella ma niente di imperdibile a mio avviso.

- Altro ottimo episodio per la saga dedicata a Raffaello ! La storia si svolge interamente a Firenze e la ricerca diventa sempre più frenetica con ulteriori indizi che concorrono ad aumentare le aspettative per l'episodio finale. Molti carini e spiritosi gli intermezzi comici tra Zio Paperone ed il ciabattino toscano.
- Simpatica la breve dedicata alla serie su Malachia che giova anche delle espressive matite di Faccini.
- La nuova storia dedicata al mondo della finanza scritta da Alessandro Sisti mi ha sorpreso parecchio ! Non per la poca fiducia in Sisti, ma proprio per il tema delle criptovalute molto difficile da affrontare e far comprendere. Fortunatamente Sisti, coadiuvato alle matite da un bravissimo Vitale Mangiatordi, sforna una storia molto bella, interessante e che in poche pagine dimostra la potenza ed al tempo stesso l'effimera stabilità di queste nuove forme di pagamenti. A mio avviso la migliore storia del lotto !
- Nuovo episodio della serie di Pippo & Cops che ancora una volta si dimostra veramente banale. Trame e disegni che non reggono il passo con il resto del numero.
- Storia di chiusura dedicata a Paperino che Gabriele Mazzoleni, coadiuvato da un ottimo Valerio Held, fa muovere con buona maestria in una sorta di commedia dell'assurdo. Tanto che alla fine lo sfortunato papero dovrà ricorrere all'inaspettato aiuto di....
In conclusione un numero che si classifica su un livello medio/alto, che potrebbe assestarsi sulle 3 stelle ma..... che con uno scatto di reni si eleva a sfiorare, toccare e far sue le 4 stelle.
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: Sir Top de Tops - Mercoledì 22 Apr 2020, 10:49:21
Incredibilmente per la prima volta da eoni Topolino mi è arrivato martedi

Per quanto riguarda la storia di Casty sono d'accordo con il commento di  luciochef. É una bella storia, sia chiaro, però gli manca quel qualcosa per renderla indimenticabile. Qualche pagina in più non avrebbe fatto  male.
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: giorgio - Mercoledì 22 Apr 2020, 11:57:29
Hanno spostato di un numero la statuina delle GM.
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: King Jay - Mercoledì 22 Apr 2020, 15:23:17
Era da un po' che non commentavo il Topo sul Papersera, ma qualcosa o qualcuno mi diceva che questa era l'occasione giusta.

Infatti, su un numero già ottimo di suo, con storie che si fanno leggere con piacere, un sorriso e una risata, spicca sicuramente il ritorno del Casty. La storia di questa settimana è - e sarà probabilmente a lungo - una delle mie sue storie preferite di sempre. Mi ha infatti colpito fortemente la sua capacità di veicolare sentimenti negativi come la tristezza e la rabbia come vero elemento orrorifico della trama, di cui i "quadri" non sono solo altro che un mezzo. Soprattutto nell'ottica finale del trionfo del bene e dell'amore, che infatti non risulta né smielato né artefatto, quanto più il lieto fine che tanto fa star bene in un periodo che sicuramente ne abbisogna. Insomma, ancora una volta Casty tocca il tasto giusto e palesa qual è la sempre necessaria funzione di una buona avventura: divertire, inquietare e allietare, ricongiungendoci con il lato buono che ci rende tanto umani.
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: Flash X - Mercoledì 22 Apr 2020, 17:55:28
Numero che, lo dico fin da subito, lo consiglio tantissimo già solo per la storia di Casty. Questa storia apre il numero e lo fa diventare un musthave secondo me, con una trama di mistero lineare.e molto coinvolgente, tanto da non essere riuscito a staccarmi dalla lettura per nessun motivo. Unica, microscopica pecca, già segnalata da altri utenti, è che alla fine il tutto si risolve in poche pagine, invece secondo me per una storia con molto spessore come questa l'ideale era farla in 2 parti, in stile castello sulla Luna. Ma per il resto, niente da dire sulla storia, che per me potrebbe tranquillamente finire sul The best of Topolinia relativo al 2020 ma che pubblicheranno nel 2021. Casty, continua così! Zione e nipoti tornano a Firenze con un terzo episodio accompagnato da ottimi disegni che non abbassa le aspettative, anzi a me risulta migliore dei precedenti. Promosso. La nuova storia del ciclo di Malachia mi è sembrata molto più divertente del solito. Tra l'altro vediamo ritornare un personaggio creato proprio per questa serie, Sissy. La storia successiva è la seconda del ciclo dell'alta finanza e risulta molto più intrattenente rispetto alla Mobile Bank, che mi aveva annoiato. Tra l'altro si affronta un argomento interessante come la criptovaluta, che è in continua evoluzione. La storia dopo è una nuova breve di 6 pagine di Pippo & Cops che alla fine non è male come storia e tutto sommato i disegni in sé li possiamo pure accettare, anche se con fatica, ma anche stavolta c'è il problema delle censure al sigaro di Manetta e alle pistole. Ma sapete qual è la cosa che può dare veramente fastidio? È questa: dovete per forza pubblicare queste storie? Allora almeno correggete i disegni facendo in modo che Manetta non abbia la bocca arrotondata, almeno così fate capire che il sigaro non c'è mai stato! In sé però comunque la storia mi ha strappato qualche risata. La storia di chiusura è il sequel di una storia uscita in passato, comunque si riesce tranquillamente a capire la trama anche se non si ha letto la prima storia, e ve lo dice uno che ha fatto proprio così: io non l'avevo mai letta la prima è ora che ho letto questa, è stato per me tutto chiarissimo, anche perché è una storia molto semplice e godibile, sì, un'ottima storia di chiusura. In generale un numero che vi nascondiglio più che altro per Casty e che grazie alla sua storia risulta un numero memorabile e stratosferico, ma comunque è consigliabile anche in tutte le altre storie, perché nessuna mi ha deluso totalmente!
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: Cornelius - Mercoledì 22 Apr 2020, 19:51:15
Dopo quasi un anno il Topo mi è arrivato puntuale al mercoledì invece che la settimana dopo. Considerando che anche a luciochef è arrivato in tempo (addirittura in anticipo) immagino che il servizio postale abbia funzionato meglio un po' in tutta Italia. Riguardo questo Topolino n.1 in omaggio a chi regalerà un abbonamento di un anno ad un amico, dall'enfasi con la quale lo descrivono, sembrerebbe essere diverso dagli altri usciti precedentemente in diverse occasioni: una edizione unica, mai vista, una riproduzione anastatica fedelissima... in pratica le stesse caratteristiche dei numeri usciti in passato ma con una differenza (in negativo): una numerazione posticcia a piè di pagina delle 300 copie edite per l'occasione (in quella della pubblicità c'è una striscetta bianca con scritto 'copia n.16'). Sinceramente preferisco le copie anastatiche precedenti: quantomeno non avevano questo optional non proprio originale

(https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/s960x960/92679245_10158209744998838_5824674251281530880_o.jpg?_nc_cat=109&_nc_sid=8024bb&_nc_ohc=-BfqexGihDcAX_cX0FW&_nc_ht=scontent-mxp1-1.xx&_nc_tp=7&oh=3c82ce0b6dc768987d0dd1eca177db99&oe=5EC74743)

Topolino e la Casa dei Dipinti che fingono
Casty riunisce vari plot passati (non è la prima volta che Pippo e Topolino prendono una casa per le vacanze - e non proprio tranquilla - quadri misteriori tridimensionali erano già apparsi così come affascinanti e pericolose dark ladies) ma riesce comunque ad organizzare una storia coinvolgente soprattutto per il rapporto molto stretto fra un certo pittore e le sue opere. Si potrebbe fare un rischioso parallelismo con Dorian Gray sebbene in quel caso la differenza fra reale e dipinto fosse l'età anagrafica e non lo stato d'animo cupo o luminoso (senza il particolare del 3D, fra l'altro). Casty super anche nei disegni dove, chissà perché, non viene mai abbastanza apprezzato.
Zio Paperone e la pietra dell'Oltreblù    (terzo episodio)
Uno dei meriti di Enna è di aver ridato spessore al personaggio di Amelia, finalmente lontana dai semplici viaggi diretti verso la Numero Uno e vera protagonista di questa lunga storia che riguarda solo indirettamente, molto alla lontana, il vecchio dime. Le sue peripezie per ottenere questa famosa pietra fanno sempre più 'vittime' pericolosamente relegate nello stesso posto e dunque possibili alleate, ancor più pericolose se venissero in contatto con il gruppo di Adalbecco e Paperone. Difficile che un soggetto in quattro parti mantenga in tutte lo stesso livello di interesse ma Enna ci riesce molto bene.
Miao - Una visita sgradita
Altra divertente situazione per Malachia, fonte di inesauribili trovate che finalmente hanno trovato gli autori italiani giusti per essere rivelate. Non ricordo se anche Kinney e Hubbard abbiano mai portato Tabby da un veterinario ma le conseguenze di ciò sono sempre spassose.
Zio Paperone e il CriptoDeposito
Questa serie dell'Alta Finanza, per quanto sporadica e vagamente 'tecnica', è comunque piacevole per i rinnovati scontri PdP-RK e anche per i colleghi miliardari sempre più personalizzati e non anime indistinte. Poi Mangiatordi da sempre un tocco spettacolare alle storie che disegna.
Un nascondiglio praticamente imperfetto
Breve da notare per il divertente susseguirsi di situazioni paradossali che si realizzano in poche pagine (già scambiare la dimora di Pippo per una casa abbandonata è di per se divertente).
Paperino e il ritorno del Bassotto trasformista
Storia piacevole perché tutta incentrata su 'colmi' e paradossi, a cominciare dalla assurda somiglianza fra Donald e il Bassotto trasformista (non ricordo il precedente episodio dove il personaggio fa il suo esordio) che però convince tutti (amici, parenti e vicini). E terminando con una trasformazione al contrario che poteva esser fatta da un cugino simile per riuscire meglio (per quanto stranamente bene sia venuta).
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: brigo - Mercoledì 22 Apr 2020, 19:57:50
In un periodo che vede consolidata la lunghezza di ogni storia (o puntata di una storia) al di sotto delle 30 tavole, trovarne una realizzata da Casty autore completo e dalla lunghezza di ben 35 pagine, appare come un'oasi nel deserto. Capisco chi avrebbe voluto un racconto in due parti, ma per me anche così è andata benone: la storia è effettivamente un thriller d'atmosfera, non un horror vero e proprio, ed alcune suggestioni mi hanno ricordato tantissimo lo stile gotico di Tim Burton. Finale decisamente appropriato, soprattutto in questi tempi.
Anche la storia di Raffaello mi sta piacendo, forse ancor di più di quella leonardesca di estate scorsa. Enna e Perina sono un'ottima coppia e insieme sanno garantire un'ottima qualità.
Interessanti le avventure di Malachia e la storia sulla criptovaluta, piacevoli intrattenimenti gli episodi di Pippo & Cops e l'ultima storia con Paperino.

Infine, nota di merito per l'allegato del Papersera, dove un'intervista al Gran Mogol ci spiega in modo rigoroso- ma non pesante- tante belle cose sulla 'mitologia' delle GM.
Mi accodo alla richiesta di Flash X: vedere delle censure così maldestre fa doppiamente male. Se proprio volete pubblicare queste storie, e se l'unico modo è apportare delle modifiche, cercate di non renderle così evidenti. La bocca di Manetta sembra essere uscita da "Doraemon"...
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: Sprea - Mercoledì 22 Apr 2020, 21:39:28
Wow, io non scrivo praticamente più niente da nessuna parte, ma dopo aver letto questa storia non posso farne a meno. La vera dimostrazione che non servono saghe o storie a puntate per fare delle grandi storie che ci ricorderemo ancora tra 50 anni. *

Storia magnifica dalla prima all'ultima tavola. E che disegni! Pagina 32, wow! Dipendesse da me le farei disegnare tutte a lui le sue storie.

Finale davvero bellissimo... ad averne di storie così!

* (Speriamo che continui a fare anche quelle però, eh! Eurasia!)
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: dr. Paperus - Giovedì 23 Apr 2020, 10:43:58
Devo ancora acquistarlo, nel frattempo... posso dire che mi fa impressione in copertina il dente di Pippo visto da dietro? Ecco, l'ho detto.
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: bunny777 - Giovedì 23 Apr 2020, 10:55:39
Mettiamo anche la coperta, va'.

(https://www.comicsbox.it/require/generate_thumb.php?img=cover/TOPOLIB_3361.jpg&width=400)
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: doppio segreto - Giovedì 23 Apr 2020, 19:09:53
Incredibilmente per la prima volta da eoni Topolino mi è arrivato martedi

Per quanto riguarda la storia di Casty sono d'accordo con il commento di  luciochef. É una bella storia, sia chiaro, però gli manca quel qualcosa per renderla indimenticabile. Qualche pagina in più non avrebbe fatto  male.
Si parte in apertura con la storia di Casty
Spoiler: mostra
La storia si basa su 34 pagine e ripercorre il tratto e lo stile dei thriller legati all'autore. La vicenda in sé è interessante e si basa su un mistero particolare e piuttosto cupo. Ma forse, a mio parere, la trama non si è sviluppata con la giusta scorrevolezza. Il finale mi è sembrato davvero troppo affrettato e poco delineato. L'inizio e la parte centrale della storia sono stati costruiti in modo godibile e con un giusto crescendo di emozioni (bella la "presa" di Pippo a pag. 24) ma poi si arriva in maniera troppo rapida e forse "banale" alla risoluzione dell'episodio. Storia bella ma niente di imperdibile a mio avviso.

Sto cercando d'immaginare cosa Castellan avrebbe potuto aggiungere in quelle pagine che voi auspicate ma, colpa sicuramente la mia scarsa fantasia, non riesco a trovare nulla che possa essere degno di essere aggiunto. Per me questa storia è perfetta così e, devo dire che, se alcune settimane fa avevo detto che Castellan non riusciva più a volare e a farmi volare, questa volta ci è riuscito eccome.
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: luciochef - Giovedì 23 Apr 2020, 20:18:03
Doppio Segreto finalmente ci ritroviamo (sottofondo dei duelli Western...  SmZorro)
Capisco la scarsa fantasia, cosa di cui ti autoimputi, ma da un lettore raffinato come te non mi sarei aspettato tale "invettiva" (detto ovviamente con spirito e simpatia  ;) )
Le storie si guardano con occhi diversi, con gusti diversi e con "fantasie" diverse.
Sia io che Sir Top de Tops (che mi sembra ricordare sia uno dei maggiori ammiratori di Casty in generale) abbiamo avanzato dei dubbi non per "mortificare" la verve creativa di Casty, ma proprio perché riconosciamo la sua grandezza !
L'inizio e la parte centrale della storia sono stati costruiti in modo godibile e con un giusto crescendo di emozioni (bella la "presa" di Pippo a pag. 24)

ma poi si arriva in maniera troppo rapida e forse "banale" alla risoluzione dell'episodio.
Questi sono stati i due tempi del mio pensiero. E mentre tutti praticamente concordiamo sull'inizio ed il continuo, ti spiego nel dettaglio i miei dubbi sul finale.
1) Una spezzacuori, che viene così riconosciuta e fortemente temuta da Topolino stesso, con poteri mistici tenta di irretire lo straniero ma a cui il nostro eroe resiste e scappa in appena 4 tavole (da quando lei dice "Sono io la tua unica amica" a quando dice "Come osi non innamorarti di me ?")
2) Al fatto che dopo 50 anni (non ore, anni...) di inspiegabile mancanza di coraggio, nei quali aveva demandato ad altri di mettere una pezza ai suoi "guai", il pittore Crunch decida di giungere alla villa proprio quando questa è abitata da Topolino e risolve un mistero talmente spettrale e insolubile semplicemente dimostrando il proprio buonumore e la felicità raggiunta con la moglie.
3) E poi se è così sicuro che queste felici emozioni "sono fissate sulla tela per sempre" (cosa che afferma dopo pochi istanti e senza arrivarci con argute indagini o altro....) perché non aveva pensato a porvi rimedio prima visto che a detta di sua moglie "vivono in una casetta IN paese" (e non IN UN paese che farebbe immaginare una destinazione più lontana o sperduta...) lasciando che questi dipinti "maledetti" potessero rovinare l'esistenza ai successivi acquirenti ?
Le mie rimostranze, parlo a titolo personale, sono dovute alla certezza che Casty avrebbe potuto delineare meglio queste pieghe della storia. Proprio perché riconosciamo tutti la sua estrema bravura e maestria.
E, vi prego, non venite a dirmi cose del tipo che si voleva lasciare spazio all'immaginazione del lettore o altre stramberie simili....
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: doppio segreto - Giovedì 23 Apr 2020, 22:57:32
Doppio Segreto finalmente ci ritroviamo (sottofondo dei duelli Western...  SmZorro )
Capisco la scarsa fantasia, cosa di cui ti autoimputi, ma da un lettore raffinato come te non mi sarei aspettato tale "invettiva" (detto ovviamente con spirito e simpatia  ;) )
Le storie si guardano con occhi diversi, con gusti diversi e con "fantasie" diverse.
Sia io che Sir Top de Tops (che mi sembra ricordare sia uno dei maggiori ammiratori di Casty in generale) abbiamo avanzato dei dubbi non per "mortificare" la verve creativa di Casty, ma proprio perché riconosciamo la sua grandezza !
L'inizio e la parte centrale della storia sono stati costruiti in modo godibile e con un giusto crescendo di emozioni (bella la "presa" di Pippo a pag. 24)

ma poi si arriva in maniera troppo rapida e forse "banale" alla risoluzione dell'episodio.
Questi sono stati i due tempi del mio pensiero. E mentre tutti praticamente concordiamo sull'inizio ed il continuo, ti spiego nel dettaglio i miei dubbi sul finale.
1) Una spezzacuori, che viene così riconosciuta e fortemente temuta da Topolino stesso, con poteri mistici tenta di irretire lo straniero ma a cui il nostro eroe resiste e scappa in appena 4 tavole (da quando lei dice "Sono io la tua unica amica" a quando dice "Come osi non innamorarti di me ?")
2) Al fatto che dopo 50 anni (non ore, anni...) di inspiegabile mancanza di coraggio, nei quali aveva demandato ad altri di mettere una pezza ai suoi "guai", il pittore Crunch decida di giungere alla villa proprio quando questa è abitata da Topolino e risolve un mistero talmente spettrale e insolubile semplicemente dimostrando il proprio buonumore e la felicità raggiunta con la moglie.
3) E poi se è così sicuro che queste felici emozioni "sono fissate sulla tela per sempre" (cosa che afferma dopo pochi istanti e senza arrivarci con argute indagini o altro....) perché non aveva pensato a porvi rimedio prima visto che a detta di sua moglie "vivono in una casetta IN paese" (e non IN UN paese che farebbe immaginare una destinazione più lontana o sperduta...) lasciando che questi dipinti "maledetti" potessero rovinare l'esistenza ai successivi acquirenti ?
Le mie rimostranze, parlo a titolo personale, sono dovute alla certezza che Casty avrebbe potuto delineare meglio queste pieghe della storia. Proprio perché riconosciamo tutti la sua estrema bravura e maestria.
E, vi prego, non venite a dirmi cose del tipo che si voleva lasciare spazio all'immaginazione del lettore o altre stramberie simili....
Continua la sublime musica da duello (https://www.youtube.com/watch?v=MsMLaFZEIqE)! 8)


Lettore raffinato? ??? ??? SmZZZ


Non ho alcun dubbio sul fatto che sia tu e sia Tops non siate o vogliate essere dei "mortificatori" della verve di Castellan e che invece ne siate dei grandi ammiratori.


Quello che volevo sapere era dove trovavate che la storia avesse bisogno di un più lungo respiro. Non so se Tops intendesse la stessa cosa che tu mi hai illustrato ma, per ora su quello che tu mi dici mi baserò.


La tua esposizione mi ha convinto di una cosa: in effetti ci sarebbe stato bisogno di due, tre tavole in più ... e a quelle ci arrivo!


Spoiler: mostra
La tavola non è fra quelle 4 di cui mi parli, lì mi sembra sufficientemente completo: nella prima la Spezzacuori dice a Topolino che è lei la sua unica amica trascinandolo via e lui pensa con un espressione già compromessa che deve assolutamente resistere. Nella seconda sono seduti al tavolo perché la ragazza vuol brindare e, Topolino con uno sforzo notevole prende il contenitore del ghiaccio facendo finta di assecondarla. Nella terza Topolino si vuota il ghiaccio completamente in testa e questo lo fa rinsavire e, nella quarta, scappa.


A me non sembra mancare nulla!


E veniamo alla tavole mancanti: Topolino telefona al pittore e gli spiega la situazione - anche qui sarebbe potuta mancare una tavola, quella della spiegazione ma non è necessaria - e il pittore rimane stupito perché i quadri non sono stati già bruciati dall'immobiliarista a cui lui aveva dato l'incarico.
Cinquant'anni prima il pittore aveva già compreso che quei quadri carpivano il suo stato d'animo e che lo riflettevano al loro interno e che la magia li rendeva vivi.
Il caso ha voluto che un giorno lui è andato in paese ed è entrato nel negozio di Susanna ed è stato amore a prima vista per entrambi. E qui ci sarebbe voluta la prima tavola in più, quella dove lui spiega che non ritornò più a casa perché mai e poi mai, molto comprensibilmente, avrebbe potuto portare la sua futura moglie in quella dimora.
Questo ha fatto sì che per tutto quel tempo lui non è ritornato in quella casa e che, solo quando ha deciso di venderla e di darla all'immobiliarista, incaricandolo di quella che in quel momento e fino alla telefonata di Topolino, gli sembrava l''unica soluzione possibile per eliminare quei dipinti: bruciarli!
E qui manca la seconda e terza tavola: quando lui arriva improvvisamente alla casa è del tutto evidente che, dopo la telefonata con Topolino, lui ha raccontato tutto alla moglie e la moglie - essendo una donna ed è, come spesso accade, più intelligente degli uomini - gli fa notare che se tutto dipendeva dal suo stato d'animo, ora che è completamente cambiato, è lui stesso che può sistemare le cose e fare apparire i quadri in maniera positiva.
Due, forse tre tavole in più o per arrotondare una facciata in più, questo è il massimo che ti concedo ma, come tu sai. le leggi dell'editoria sono ferree e i conti devono tornare sempre.

Dunque, amico mio, quelle due cosine lì, dobbiamo in effetti immaginarle! :)
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: Scrooge4 - Giovedì 23 Apr 2020, 23:15:45
Storia magnifica dalla prima all'ultima tavola. E che disegni! Pagina 32, wow! Dipendesse da me le farei disegnare tutte a lui le sue storie.

Condivido su tutta la linea. Casty si dimostra per me un narratore e un disegnatore eccezionale. Peccato non abbia disegnato lui stesso anche la copertina di questo numero.

Storia a mio parere tra le sue più belle in assoluto.

Ho letto che qualcuno ci ha visto un po' Dorian Gray, qualcun'altro lo stile di Tim Burton. Io ho subito pensato a Hitchcock, visto che Casty nella parte iniziale cita a più riprese "Gli Uccelli". Il nome della cittadina è ovviamente ispirato alla Bodega Bay del film, la casa isolata sull'altra sponda del lago rispetto al villaggio è identica a quella dove vive Mitch, il protagonista. Per non parlare delle cornacchie che "importunano" Topolino e Pippo.

Magari ci fossero più storie di questo tipo! Ogni storia di Casty è una perla.
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: luciochef - Giovedì 23 Apr 2020, 23:53:52
Dunque, amico mio, quelle due cosine lì, dobbiamo in effetti immaginarle!
Sui "buchi narrativi" ci sono arrivato da subito a capire quali fossero e come poterli riempire con la mia immaginazione.
Ma è proprio questo il "problema" mio personale con questa storia....
È come nel film diretto da Nolan, Inception, dove Di Caprio aveva il compito di instillare un punto di partenza nel subconscio di una seconda persona per far sì che quest'ultima potesse creare le proprie "fantasie" nel sogno.
Ecco... questa volta Casty, ma nella MIA mente, non è riuscito nell'opera.
Questo non toglie che la storia possa essere considerata otiima, fantastica, capolavoro da altri. Perché come detto  prima
Le storie si guardano con occhi diversi, con gusti diversi e con "fantasie" diverse.
Quindi ognuno può trarre le proprie conclusioni.
Ma io, dalla penna di Casty, mi aspetto che mi "porti" ad immaginare. E non che magari possa "adagiarsi" inconsciamente sul fatto che io debba immaginare...
Tutto questo non perché voglio difendere con ferrea volontà la mia versione ma perché è bello poter dialogare, confrontarsi e persino battibeccare (nei limiti della civiltà e della simpatia) con coloro che vivono la tua stessa passione  :D
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: Ciube27 - Venerdì 24 Apr 2020, 08:59:42
Nel numero del Topolino di questa settimana è la storia di Casty a risaltare per trama e disegni. E' una storia che mi ha colpito come da molto tempo non accadeva e che ha fine lettura mi ha dato una sensazione di sollievo che non mi sarei mai aspettato. Per questo mi è piaciuta molto di più delle ultime tre storie di  Casty pubblicate sul Topo.
A livello grafico è una storia fantastica e ci sono numerose vignette che mi hanno colpito come:
Spoiler: mostra
il "rapimento" di Pippo, l'entrata di Topolino nel mondo dei dipinti, l'incontro fra Topolino e la ragazza dei miei sogni, ma più di tutte trovo che l'entrata dei dipinti nel mondo reale sia una tavola che mi rimarrà impressa per molto tempo. La ragazza dei miei sogni che viene aiutata a uscire dalla cornice da un cameriere con il suo sorriso diabolico non solo fisso su Topolino e Pippo, ma anche sul lettore è qualcosa di fantastico!

Forse, come osservato da altri utenti, la storia avrebbe giovato di due o tre tavole in più.
Mi dispiace solo che
Spoiler: mostra
alla fine la ragazza dei miei sogni abbia cambiato in modo così drastico il suo look  ;D perché aveva un design che mia affiscinava parecchio

Alla luce della lettura della storia mi è però rimasto un dubbio per quel che riguarda il titolo
Spoiler: mostra
i dipinti fingono di essere tristi o di essere normali dipinti mentre, in realtà, sono vere entità viventi?


Il numero continua con un ottimo terzo episodio della saga di Enna e uno divertente per la serie di Malachia. Interessante anche la storia sulla criptovaluta, mentre nulla di che quella del ciclo Pippo & Cops.
Infine abbastanza piacevole la storia di chiusura giocata sul paradosso
Spoiler: mostra
del bassotto trasformista che, pur non assomigliando a Paperino riesce a sostituirlo e ad ingannare tutti i suoi parenti. Mi sono però chiesto perché non voglia vendicarsi di Paperinik, ma solo di Paperino in quanto suo amico.


Numero che consiglio, se non altro per le prime due storie
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: MatteZena - Venerdì 24 Apr 2020, 09:38:32
Riguardo questo Topolino n.1 in omaggio a chi regalerà un abbonamento di un anno ad un amico, dall'enfasi con la quale lo descrivono, sembrerebbe essere diverso dagli altri usciti precedentemente in diverse occasioni: una edizione unica, mai vista, una riproduzione anastatica fedelissima... in pratica le stesse caratteristiche dei numeri usciti in passato ma con una differenza (in negativo): una numerazione posticcia a piè di pagina delle 300 copie edite per l'occasione (in quella della pubblicità c'è una striscetta bianca con scritto 'copia n.16'). Sinceramente preferisco le copie anastatiche precedenti: quantomeno non avevano questo optional non proprio originale

Tutto qui? Ero convinto si trattasse di una ristampa con costina gialla con numero (per poterlo rendere simile alla maggior parte dei numeri come 'look').
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: aripasolo - Venerdì 24 Apr 2020, 10:09:00
Buongiorno a tutti. Non scrivo da molto tempo. Solo per dire della storia di casty. Trovo che sia perfetta per un motivo semplice..il tutto nell insieme mi ha fatto emozionare parecchio. Tant e vero che l ho riletta piu volte. Cosa che mi capita molto..ma molto raramente. Il mio ringraziamento a Casty. La leggero' ai miei figli come se fosse una fiaba.
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: Paper_Butler - Venerdì 24 Apr 2020, 12:44:03
Ho letto che qualcuno ci ha visto un po' Dorian Gray, qualcun'altro lo stile di Tim Burton. Io ho subito pensato a Hitchcock, visto che Casty nella parte iniziale cita a più riprese "Gli Uccelli". Il nome della cittadina è ovviamente ispirato alla Bodega Bay del film, la casa isolata sull'altra sponda del lago rispetto al villaggio è identica a quella dove vive Mitch, il protagonista. Per non parlare delle cornacchie che "importunano" Topolino e Pippo.

Anche a me l'inizio ha fatto subito pensare a "Gli Uccelli", mi fa piacere che anche tu lo abbia notato, esponendolo alla perfezione. :)

Fra l'altro Casty cita Hitchcock proprio come fece il suo "maestro" Romano Scarpa, soprattutto nella "Collana Chirikawa", dove vi sono evidenti richiami a "Io ti salverò" e a "La donna che visse due volte". In quella storia, anche volendo, Scarpa non avrebbe potuto omaggiare "The Birds" perché il film sarebbe uscito solo tre anni più tardi, nel 1963.

Comunque è vero che nella "Casa dei dipinti che fingono" si possono ravvisare varie "ispirazioni", ma lo stile di Casty è unico e originale. Quella che c'entra ben poco, a dispetto del titolo, è "La casa dalle finestre che ridono", che, ammetto, personalmente avevo visto la settimana scorsa proprio in previsione della lettura della nuova avventura, per non perdermi eventuali riferimenti. L'unico punto in comune, direi, è che si parla della storia di un pittore (ma sono ben diversi!). A fugare ogni dubbio, peraltro, Casty, nello streaming con Bramo, ha confessato di non aver ancora visionato la pellicola di Pupi Avati...

Detto questo, ho trovato la storia molto emozionante (vari tipi di emozione...), con un'atmosfera avvolgente dalla prima all'ultima pagina. Secondo me anche la lunghezza va bene così. Poi, certo, di Casty non se ne avrebbe mai abbastanza! :)
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: Bramo - Venerdì 24 Apr 2020, 15:36:42
Ho letto e apprezzato molto la nuova storia di Casty, tanto da voler scrivere una brevisione interamenta dedicata su Lo Spazio Bianco.
Per gli interessanti al mio parere esteso al riguardo, vi dirotto quindi direttamente lì: https://www.lospaziobianco.it/topolino-e-la-casa-dei-dipinti-che-fingono-casty/

Devo dire che anche il resto del numero non è male, comunque, a parte Pippo&Cops che non mi ha comunicato niente, non mi ha divertito né intrattenuto e fa un uso piuttosto stereotipato del protagonista.
Miao mi è sembrata una breve simpatica per le gag, anche quella verbale sulla ripetizione di parole all'inizio, e con un buon finale.
Paperino e il ritorno del Bassotto Trasformista non era niente di speciale ma l'idea del travestimento palesemente sgamabile che però inganna tutti su di me ha facile presa e quindi, anche a dispetto di uno svolgimento un po' piatto, lo spunto ha salvato la storia.
Dopo la castyana, la migliore del numero è per me quella di Alessandro Sisti e Vitale Mangiatordi: Zio Paperone e il criptodeposito rinverdisce con intelligenza il filone degli scontri finanziari tra Paperone e Rockerduck sfruttando un inedito basso profilo dello Zione mentre il "pivello" sembra vincere alla grandissima la sua corsa alla valuta digitale. Si cala l'avventura nella quotidianità, si mettono i personaggi a confronto con problemi effettivi di queste novità finanziarie e si rende credibile la storia, rinfrescando anche un tema classicissimo nelle storie con i due magnati. Apprezzabile poi che, finale a parte, Paperone sia praticamente assente permettendo così al rivale di essere l'effettivo protagonista dell'avventura, avendo modo di dedicarsi alla sua caratterizzazione meglio del solito.
Molto validi anche i disegni di Mangiatordi, dinamici e dalla linea sottile e dinamica.
Non mi esprimo invece sulla Pietra dell'Oltreblù, non avendo letto le prime due parti, se non nel sottolineare come Bruno Enna dimostri di essere sempre in forma in scene come quella della del dialogo tra Paperone e il calzolaio fiorentino ;D
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: camera_nøve - Venerdì 24 Apr 2020, 15:39:07
Puntata del The Fisbio Show che vede come protagonista indiscusso Casty, il suo tanto atteso ritorno lascia nuovamente un segno indelebile: https://youtu.be/Fm0QthyrvoQ  SmMickey

Ma devo ammettere che anche la storia del Criptodeposito di Sisti/Mangiatordi l'ho trovata molto buona ;)
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: GioReb - Venerdì 24 Apr 2020, 21:41:31
Allora...

- Topolino e la casa dei dipinti che fingono: Storia "castiana" che non delude seppur con un paio di perplessità ovvero
Spoiler: mostra
un Topolino stranamente inerte e passivo di fronte all'evidente inghippo sul valore della casa e relativa stanza chiusa (va bene che non vuole deludere l'entusiasmo dell'amico ma una sana impuntatura di principio sarebbe stata più che legittima); e come abbia potuto Odoard Crunch lasciare a suo tempo la casa senza nemmeno provvedere a distruggere i quadri che, oltretutto, avrebbero già dovuto percepire il mutato umore del loro autore (ok, si è innamorato e poi? E' scappato con Susanna senza nemmeno tornare a casa a fare la valigia?).
Ed è un peccato perché Casty notoriamente studia a fondo le sue storie proprio per evitare buchi narrativi, inoltre le atmosfere spettrali hanno il loro effetto. Voto 8 1/2.

- Zio Paperone e la pietra dell'oltreblu' Ep. 3: La storia prosegue in modo lineare in pieno omaggio del grande Raffaello e delle varie città italiane interessate dall'artista. I vari personaggi sono fedeli a se stessi - magistrale Paperone - mentre delude un po'
Spoiler: mostra
Amelia, qui fatta passare per una imbranata dilettante (il fatto che non sappia leggere gli antichi incartamenti proprio lei che consulta interi libroni dalle più disparate formule decisamente non regge); anche il resto dei suoi atteggiamenti, come detto in precedenza, sono fin troppo sopra le righe.
Aspetto comunque il finale prima di esprimere il voto.

- Miao (Cronache feline) "Una visita sgradita - Malachia è come già detto un gradito ritorno e questa storia mi ha fatto ricordare con nostalgia quando portavo la mia micina - ormai salita nel paradiso dei gatti, sigh! -
Spoiler: mostra
dal veterinario: era il terrore dell'intera clinica e non sto scherzando
. Voto 8.

- Zio Paperone e il Criptodeposito - Storia molto di attualità dedicata appunto al mondo della criptovaluta e, soprattutto, a tutto quello che c'è dietro. La soluzione era forse prevedibile - io stesso che sono un impedito lo avevo pensato mentre leggevo la storia - ma Rockerduck, impulsivo e con l'eterno complesso da secondo della classe, non ha voluto pensare alle alternative più semplici e fattibili. Cosa che invece Paperone, da quel consumato affarista come sempre, ha gestito con disinvoltura guadagnandoci come sempre. Sempre graditi i disegni di Mangiatordi, per me uno dei migliori disegnatori Disney contemporanei assieme a Casty, Ziche, Turconi, Celoni e Pastrovicchio.

- Pippo & Cops "Un nascondiglio praticamente imperfetto" - Pippo è il solito bislacco e questa breve ne è una conferma. Decisamente inguardabili i labbroni di Manetta secondo Amendola. Voto 7.

- Paperino e il ritorno del bassotto trasformista - La storia in sè non sarebbe male, ricorda un po' il conflitto tra Topolino e Miklos (anche se qui è un sosia quasi perfetto).
Spoiler: mostra
Ma lascia decisamente basiti come nessuno si accorga dell'abissale differenza tra Paperino e il Bassotto travestito, rendendo di fatto forzata tutta la storia; idem il modo in cui viene smascherato (un piano tutto sommato geniale per poi mandarlo così scioccamente a monte!? Non sarebbe bastato avvicinarsi di soppiatto mentre parlava con Paperone e strappargli di dosso il becco finto!?)
Secondo me è stata un'occasione sprecata che di fatto rovina la buona media delle precedenti. Voto 6.

Tutto sommato questa volta è un albo che merita i soldi spesi.

GioReb
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: Vito65 - Venerdì 24 Apr 2020, 23:22:49
Anch'io, nel leggere la storia di Casty, ho ritrovato nella parte iniziale echi de "Gli uccelli", come altri utenti hanno evidenziato prima. Inoltre condivido l'impressione di Luciochef circa un piccolo senso di vuoto nella parte finale della storia. La conclusione ha una chiara e logica e coerenza interna, ma il modo in cui vi si arriva dà un minimo di peplessità, come ha ben evidenziato anche GioReb. Serviva forse qualche tavola in più? Non so, forse non è solo questione di numero di pagine...anche se, certamente, è un dato obiettivo che nel nuovo corso di Topolino il respiro delle storie autoconclusive si è accorciato: o vi sono storie a puntate, o vi sono storie da 20/25 pagine circa. E questo dato, del resto, ci era stato anticipato proprio su questo forum da Carlo Panaro, che qualche tempo fa diceva su queste pagine che le commissioni che riceve riguardano storie di questa lunghezza.
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: Gumi - Sabato 25 Apr 2020, 02:35:37
Al di là dei ragionamenti più 'cavillosi' dopo aver letto "Topolino e la casa dei dipinti che fingono" ho passato un certo tempo a chiedermi come questa storia sarebbe potuto essere migliore, quale fosse una idea precisa, non data da una impressione, una cosa alla "qui si sarebbe potuto raccontare che... Invece di...".
E invece, dopo una seconda rilettura, son felice di ribadire che no, la storia va bene così. Va molto bene così.

Casty ci trasporta nelle torbide sofferenze degli amori non corrisposti, di chi viene lasciato e non sa dare un nuovo significato alla propria vita. Sofferenze ben rappresentate da questi dipinti tetri e inquietanti: quando siamo tristi e depressi è il mondo intorno a noi a scolorire.

Eppure non è tutto perduto, anche quando sembra che non ci sia più niente da fare che mandare tutto in malora, che non ci sia altro che bruciare tutto, ecco che veramente non possiamo mai sapere cosa ha in serbo per noi la vita, e che improvvisamente, in maniera rapida e (forse per qualcuno troppo) fulminea, i colori possono tornare a splendere intorno a noi e d'improvviso riusciamo a ritrovare incredibilmente quella felicità che sembrava perduta per sempre.
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: luciochef - Sabato 25 Apr 2020, 09:16:13
Io credo che nessuno abbia messo in dubbio i significati, la potenza mediatica dei messaggi contenuti, la profondità delle argomentazioni, i vari livelli di introspezione.
Semplicemente se a più persone è sembrato di vederci dei "buchi" è più una questione di regia, di messa su carta che non ha convinto al 100%.
Perché sciorinare una via l'altra le emozioni contenute nella storia non toglie, a chi ha esibito qualche perplessità, quella sensazione di piccola incompiutezza. Ma riferita all'aggiunta di qualche tavola propedeutica ad una migliore fruizione.
Ciò dimostra una differente "lettura personale" della storia, non una miope e asettica negazione delle sensazioni veicolate dalla storia....
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: Cornelius - Sabato 25 Apr 2020, 10:31:07
Casty ci trasporta nelle torbide sofferenze degli amori non corrisposti, di chi viene lasciato e non sa dare un nuovo significato alla propria vita. Sofferenze ben rappresentate da questi dipinti tetri e inquietanti: quando siamo tristi e depressi è il mondo intorno a noi a scolorire.
E, come la protagonista del quadro, queste persone sono spesso incattivite, loro malgrado, da questi sentimenti negativi di tristezza e depressione dovuti ad amori non corrisposti o ad improvvisi abbandoni
(o ad altro ma qui si parla espressamente di romanticismo). Quando poi compare un raggio di sole (di qualunque natura sia), ecco che le negatività si sciolgono quasi all'improvviso, come illustrato da Casty in maniera velocizzata dovuta al contesto di poche tavole disponibili ma, in fondo, possibile anche nella nostra realtà che ha tempi relativamente più lunghi.
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: camminatadisney - Sabato 25 Apr 2020, 12:15:48

In merito a 'Topolino e la Casa dei Dipinti che Fingono'.




Il tributo alle citate opere di Alfred Hitchcock e di Oscar Wilde, con una spruzzata di Tim Burton, è evidente.
Casty è Artista appassionato, con una sensibilità talmente spiccata da piazzarlo di diritto nell' Olimpo degli Autori Disney di tutti i tempi.
Possiamo perciò divertirci a trovare rimandi e riferimenti ad opere che possano averlo ispirato, ma il risultato della sua elaborazione è de facto originale.

Per quel che può valere, però, condivido in toto le perplessità di Luciochef sulle piccole falle da lui percepite nello sviluppo del plot.

Con la consapevolezza, sia chiaro, che è infinitamente più semplice commentare ex post un' avventura piuttosto che partorirne il soggetto e curarne l' intreccio.
Anzi, sono proprio due attività distanti e incompatibili, essendo quest' ultima l' acme della creatività, mentre l' altra -nella migliore delle ipotesi- un esercizio di stile basato su categorie più o meno analitiche.

In questa avventura di Casty, le zampate del Genio sono tante:
- grafiche, come la citata splash-page della 32.ma tavola, o come le sapienti ombreggiature con cui viene disegnata la villa in vendita;
- narrative, come l' ultima tavola di "alleggerimento", tutt' altro che superflua, ma anzi volta a sottolineare la potenza della conclusione della vicenda di Odoard Crunch decomprimendo l' azione ed accompagnando il lettore verso il finale;
- linguistico-sintattiche, come il godibile, spassoso nome dell' agente immobiliare, o come gli equivoci balloon ("aiuto!") di Pippo dai quali viene richiamato Topolino.

A mio avviso, geniale poi che i soggetti dei quadri non si esauriscano con l' amore non corrisposto rappresentato dalla Ragazza dei Miei Sogni, ma siano arricchiti dal candore fanciullesco / inquietante desolazione espressi dal clown, classico elemento narrativo-letterario del genere orrorifico.

Eppure... eppure... questa avventura non diventa un capolavoro proprio per lo scivolamento verso l' affrettata risoluzione della vicenda e il precipitoso finale.
Il sospetto, come già suggerito, è che il buon Casty abbia dovuto rispettare logiche editoriali che hanno ingabbiato in 35 tavole un plot che avrebbe meritato più ampio respiro.
Per quanto riguarda invece l' inghippo della mancata distruzione dei quadri, della cui esistenza tutti in paese sono al corrente (tavv. 7-8) eccetto Odoard e Susanna (titolare dell' emporio, e quindi ben calata nella realtà locale), trovo che rappresenti proprio il vulnus dell' intera vicenda.
Si è lungamente dibattuto nel merito qui sopra, e forse è solo una questione di sensibilità personale ciò che io e qualche altro riteniamo un inciampo narrativo.
Ma secondo me Casty, perfezionista abituato a meccanismi svizzeri di incastro nelle avventure più "epiche", non può essere scivolato su un intreccio, diciamo così, più alla Frank Capra.

Ho letto -e riletto!- questa sua avventura, ed ogni volta mi viene da esclamare quel che disse Cantor enunciando il suo più famoso teorema : "Lo vedo ma non ci credo!".



Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: Pacuvio - Sabato 25 Apr 2020, 12:18:43
Non starò a discutere sulla questione tavole in più, tavole in meno, problema che ho notato pure io... di sicuro l'impeccabilità di una trama dipende dal tipo di aspettative che uno ha prima di leggere e dal come viene letta o goduta una storia. Forse è questa maledetta attesa spasmodica da una storia all'altra di Casty che ci rende super attenti e ipercritici anche nei confronti di ciò che è da promuovere con lode?

Storia che come da previsioni è bellissima, e la matura chiave di lettura di Gumi di qualche post sopra lo dimostra. In più ha i soliti ingredienti di una classica "castyana": humour, thriller e bei momenti creepy (se consideriamo sempre che fumetto stiamo leggendo e in che tempi) e questo basta ad elevarla sopra qualsiasi altra storia topolinesca degli ultimi tempi. La parte dentro ai dipinti è quasi volata, avrei voluto vedere qualche altra situazione onirica particolare. Tra l'altro il finale della sequenza mi ha quasi riportato alla rocambolesca fuga del corto Topolino attraverso lo specchio. Ho inoltre visto nell'annuncio di Susanna sui "tanti bei nipotini" una sorta di frecciatina all'impossibiità di figliare sui fumetti. Ah, e ho amato quanto Giona Tiscagiona il nome Charlando Tintorto.  ;D

Alla prossima avventura, Casty!
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: luciochef - Sabato 25 Apr 2020, 13:36:03
Forse è questa maledetta attesa spasmodica da una storia all'altra di Casty che ci rende super attenti e ipercritici anche nei confronti di ciò che è da promuovere con lode?
Mutuando la celebre frase che Zio Ben riservo' ad un giovane Peter Parker : "Da grandi competenze derivano grandi aspettative".....
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: Vincenzo - Sabato 25 Apr 2020, 18:26:40
Sono del partito di chi è rimasto pienamente soddisfatto dalla storia.
Qualche pagina in più ambientata nella realtà dei dipinti ci sarebbe stata alla grande, ma gli "spiegoni" sul rapporto fra artista e opere li avrei trovati superflui, per quello che era il contesto della storia.
Una storia che parla di sentimenti umanissimi con una classe coinvolgente, accompagnata da un comparto grafico sublime, in cui i personaggi si muovono con una vitalità straordinaria, arricchita da gag davvero riuscite.
Un Casty insomma in forma smagliante, più delle sue ultime prove per quanto mi riguarda, compreso il Castello sulla Luna.
Il resto del numero comunque non sfigura, fra l'ottimo episodio della serie Raffaellesca e la divertente breve con Malachia e le buonissime prove di Sisti e Mazzoleni.
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: conker - Domenica 26 Apr 2020, 10:48:11
trovo il Casty disegnatore una sorta di anacronismo grafico sul Topo e tante volte mi chiedo quel soggetto come sarebbe stato interpretato da un’altra mano, magari scelta in base ai peculiari toni della storia da raccontare... premesso questo, la componente autoriale a me non dispiace e l’estetica “vintage” una tantum credo ci possa stare benissimo sulla rivista

la casa dei dipinti che fingono è senza dubbio piacevole e dagli spunti interessanti, credo tuttavia sia una di quelle storie cui probabilmente avrebbe giovato molto una estetica forte e particolare per restare bene impressa nell’immaginario, in breve un disegnatore più votato al bizzarro e al surreale
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: Hero of Sky - Domenica 26 Apr 2020, 11:29:06
Ti riferisci a Celoni?
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: brigo - Domenica 26 Apr 2020, 12:23:12
la casa dei dipinti che fingono è senza dubbio piacevole e dagli spunti interessanti, credo tuttavia sia una di quelle storie cui probabilmente avrebbe giovato molto una estetica forte e particolare per restare bene impressa nell’immaginario, in breve un disegnatore più votato al bizzarro e al surreale

Non saprei. Solitamente chi ha un tratto più 'estremo' finisce quasi sempre ad esasperare il tono, rendendolo più paradossale e comico/grottesco che creepy. Penso a Intini, a Picone, a Lavoradori...
Questa è una storia dal sapore gotico, elegante ed austero. Personalmente avrei faticato a leggerla con uno stile grafico troppo surreale.
Ti dirò, forse fra i disegnatori in scuderia avrei visto bene Roberto Vian (alla X-Mickey, per intenderci). O un Celoni (non è una caso che abbia illustrato la trilogia gotica di Enna), o un Mottura. Al massimo un Faccini, ma pur sempre accostandosi a Casty.
Il fatto che una storia venga ideata, sceneggiata e disegnata dallo stesso autore, a me ha sempre ispirato una sorta di fiducia: non necessariamente in termini di qualità, ma quantomeno in termini di 'fedeltà' rispetto all'idea.
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: conker - Domenica 26 Apr 2020, 12:48:42
la casa dei dipinti che fingono è senza dubbio piacevole e dagli spunti interessanti, credo tuttavia sia una di quelle storie cui probabilmente avrebbe giovato molto una estetica forte e particolare per restare bene impressa nell’immaginario, in breve un disegnatore più votato al bizzarro e al surreale

Non saprei. Solitamente chi ha un tratto più 'estremo' finisce quasi sempre ad esasperare il tono, rendendolo più paradossale e comico/grottesco che creepy. Penso a Intini, a Picone, a Lavoradori...
Questa è una storia dal sapore gotico, elegante ed austero. Personalmente avrei faticato a leggerla con uno stile grafico troppo surreale.
Ti dirò, forse fra i disegnatori in scuderia avrei visto bene Roberto Vian (alla X-Mickey, per intenderci). O un Celoni (non è una caso che abbia illustrato la trilogia gotica di Enna), o un Mottura. Al massimo un Faccini, ma pur sempre accostandosi a Casty.
Il fatto che una storia venga ideata, sceneggiata e disegnata dallo stesso autore, a me ha sempre ispirato una sorta di fiducia: non necessariamente in termini di qualità, ma quantomeno in termini di 'fedeltà' rispetto all'idea.

Celoni, Mottura e Faccini erano proprio i primissimi nomi cui avevo pensato per questo genere di storia, più Cavazzano e Mastantuono che tutto possono :)
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: Atius - Domenica 26 Apr 2020, 13:27:19
Ieri Casty, nella live al the Fisbio Show, ha specificato che inizialmente questa storia avrebbe dovuto avere dei toni sì horror, ma più votati verso il comico (alla Rampiro di Transvitania per intenderci), per cui il tratto di Faccini sarebbe stato perfetto. Poi, man mano che Casty proseguiva a scrivere, la storia assumeva un carattere sempre meno comico e più serioso e perciò il tratto di Faccini non sarebbe stato più congeniale ai toni che l'autore friulano voleva trasmettere.
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: Vincenzo - Domenica 26 Apr 2020, 14:29:25
Sì, i toni delle due storie sono piuttosto diversi, credo che qui il tratto di Faccini avrebbe stonato un po'.
Una coppia Casty-Celoni invece sarebbe qualcosa di magnifico, sotto sotto spero sia questa la collaborazione  mai vista con l'autore di Gorizia citata dal direttore nell'editoriale di qualche numero fa.
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: Alby87 - Domenica 26 Apr 2020, 16:17:32
Dico la mia sui dipinti.

Storia stupenda, si è già detto molto in queste pagine. Leggendola, ho provato un'emozione che non capita spesso. Se vi fate cullare dalla sospensione dell'incredulità, troverete un viaggio onirico di quelli che difficilmente si son visti e si vedranno nel topo. Seriamente, ragazzi, capisco fare le pulci all'intreccio. MA... MA... Qui Casty è riuscito veramente a mettere in scena la depressione. Non quella fatte di lacrimone e di "me tapino". Quella che ti fa vedere veramente tutto nero.

Spoiler: mostra

-Giansorriso: (la spensieratezza, le risate, la gioia) è grigio e spento sia fisicamente che caratterialmente. Non sa cosa è una barzelletta. La depressione ti toglie la voglia di ridere.
-Spiaggia al tramonto: già il fatto che il "tramonto" del titolo sia una notte senza stelle serve ad avvertire il lettore. La depressione ti fa arrivare a cercare la solitudine, dopo che tutti li hanno finito di divertirsi e trascorrere ore liete. Gli ombrelloni li sono testimonianza di una giornata finita, "fantasmi", come detto dal topo
-Picnic sui prati: Picnic invernale, natura morta, e tre figure senza volto, senza elementi riconducibili alla forma umana, intenti a mangiare come azione meccanica, senza niente che possa tramettere niente se non un file utilitaristico alla vita da proseguire.
-Le tortorelle: simbolo di pace, in questo caso interiore, trasformato in simbolo di morte (d'altronde, le cornacchie nella letteratura sono sempre associate a cimiteri o alla morte in genere). Il bianco passa al nero. La gioia alla tristezza. La vita alla morte.
-La ragazza dei miei sogni: ovviamente la causa di tutto questo. Il quadro più "normale" a prima vista, ma la personalità del personaggio quando entra in scena trasuda quello che il pittore vedeva in Elaine, e quindi nell'intero genere femminile. Una persona bella, ma non una bella persona. Una persona che fa innamorare, senza scampo, per il puro diletto di farlo. Una persona che magari dopo aver soggiogato la sua vittima (come Topolino o Pippo), l'avrebbe lasciato senza un vero motivo, magari traendone gusto e gioia delle sofferenze provocate. Infatti è lei l'alfiere del mondo onirico tratto dalla visione distorta dalla depressione di Crunch (nome scelto puramente a caso, vero Munch?).

E poi Topolino entra in quel mondo. Nella psiche di un uomo depresso. Una selva oscura, una spiaggia deserta, una città senza una sola fonte di luce e calore. Finestre vuote, lampioni spenti, una onnipresente luna, che quando verrà spaccata, lascerà tutto quel mondo nel buio più totale. Una. Sola. Unica. Fonte di luce. Prima del buio più totale, magari definitivo.
Poi Pippo. Una barzelletta, un momento felice, pag 38 ultima vignetta. Niente intorno è cambiato. I personaggi sorridono, ma niente è cambiato. Non basta un momento allegro per rischiarare quella lunga notte.

Poi... Ritorna Crunch. Ritorna perché le tele non si sono aggiornate. Nel suo racconto lui parla di fiammiferi. Ora mi chiedo. Quelle tele rappresentavano quello che vedeva e sentiva dentro lui. Bruciando le tele avrebbe bruciato il suo mondo. Lui veramente avrebbe bruciato SOLO le tele? O magari era intenzionato a fare qualcosa di più... estremo?

Fortunatamente questo è un fumetto Disney, quindi lui trova la sua Susanna, e la cosa si sistema, anche grazie ai molti nipotini  ;)  (anche se a questo punto mi chiedo: se i quadri sono tornati com'erano prima di trasformarsi, allora la ragazza dei sogni non sarebbe dovuta essere Susanna... ma la donna bionda di prima (che, anche se celata, non era di sicuro Susanna)


Che dire ragazzi. Casty colpisce (e mi colpisce) ancora. Tavole in più? Il nostro lato esteta le richiede, le parti centrali sono incredibili, ma la narrazione no, non le richiede. Meglio centellinare che strabordare.

Da leggere, rileggere e... incorniciare! (Sguoz sguoz XD)
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: Sir Top de Tops - Domenica 26 Apr 2020, 18:43:08
Giusto per precisare, quando ho detto che avrei preferito qualche pagina in più, non intendevo dire che la trama doveva essere più lunga ma semplicemente che avrei preferito veder approfonditi alcuni punti della storia. Per renderla più amalgamata più piena, non so come spiegarmi, per togliere quella sensazione di frettolosità che molte volte hanno le storie di questa lunghezza.
Non so se mi sono spiegato, non sono bravo a scrivere...  ???

Spoiler: mostra
e come abbia potuto Odoard Crunch lasciare a suo tempo la casa senza nemmeno provvedere a distruggere i quadri che, oltretutto, avrebbero già dovuto percepire il mutato umore del loro autore (ok, si è innamorato e poi? E' scappato con Susanna senza nemmeno tornare a casa a fare la valigia?).
Ed è un peccato perché Casty notoriamente studia a fondo le sue storie proprio per evitare buchi narrativi, inoltre le atmosfere spettrali hanno il loro effetto.
Sul momento lo avevo pensato anche io, pero rileggendo la storia mi sono accorto che
Spoiler: mostra
lui non dice mai di non essere tornato a casa, quindi si può dedurre che semplicemente non sia più salito nella mansarda e di conseguenza i quadri non lo hanno più visto.


Mi ha fatto ridere una cosa:
Spoiler: mostra
 i personaggi dei quadri erano dispiaciuti perche lui non era più tornato, ma in realtà lui si era recato in paese per compera i fiammiferi con cui voleva bruciare i quadri (http://comicus.forumfree.org/html/emoticons/asd.gif) dovrebbero essere contenti, perchè cosi si sono salvati (http://comicus.forumfree.org/html/emoticons/21vs.gif)
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: Dippy Dawg - Domenica 26 Apr 2020, 22:09:58
Non capita spesso, quindi quando capita bisogna evidenziarlo con forza: questo è un numero da 5 stelle! :)

E non (solo) per merito di Casty, che comunque sbanca con una di quelle storie che si leggono e si rileggono a ripetizione fino a consumare le pagine!

Zio Paperone e la pietra dell'oltreblu' mi sta piacendo molto, anche più di quella di Leonardo da Vinci dell'anno scorso (e ho visto che molti altri la pensano così!)...
In questo episodio, poi, ci si avvia alla conclusione, quindi non vedo l'ora di leggere la... "resa dei conti"!

Miao (Cronache feline) "Una visita sgradita è un piccolo gioiellino di disegni e di umorismo!
Solo per fare sue esempi:

"G-Guardate! La BELVA DISTRUTTRICE è tornata!"

"D-Dì trentatrè..." "Miao!"

 ;D

Non è da sottovalutare, poi, Zio Paperone e il Criptodeposito: Alessandro Sisti dimostra ancora una volta la sua bravura con una storia molto interessante sia per la trama, sia per l'argomento molto attuale (sul quale, tra l'altro, ammetto la mia pressoché totale ignoranza)!
Io, poi, ho un debole per Vitale Mangiatordi, che ultimamente vedo pubblicato un po' di più che in precedenza, e la cosa mi rende felice! :)

Anche Paperino e il ritorno del bassotto trasformista è molto divertente! Certo, è su un gradino più basso rispetto alle altre, ma è comunque una lettura piacevole; e comunque, non sarà certo questa (e neanche Pippo & Cops "Un nascondiglio praticamente imperfetto", una tipica riempitiva piena di censure) a rovinare la media di un numero veramente riuscito! :)

Ma parliamo di Topolino e la casa dei dipinti che fingono, che è indubbiamente la storia principale dell'albo!
Ho letto nei commenti precedenti qualche "lamentela" (tra virgolette) su alcuni difetti della storia, che in qualche caso hanno precluso il pieno godimento della lettura...
Be', anche a me è capitato qualche volta, ma non in questa: infatti, io non ho notato proprio niente, almeno alla prima lettura! Ero, infatti, talmente preso dalla storia, dall'ambientazione, dai personaggi, dai disegni, che semplicemente non ho fatto caso a nient'altro!
Certo, dopo la terza o la quarta lettura, ho cominciato a notare anch'io qualche incongruenza e qualcosa "nello spazio bianco" che non mi quadrava in pieno, ma fa parte del gioco: a forza di notare particolari, e di fantasticare sulla "vita segreta" dei personaggi, qualcosa esce fuori per forza!
Ma, a mio parere, non sono difetti decisivi per la qualità della storia, che è comunque molto alta! :)

In conclusione, complimenti a tutti!
Numeri così ti risollevano il morale! :)
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: Hansen - Lunedì 27 Apr 2020, 00:39:46
Si numero molto riuscito questo anche se la storia di casty pecca un po' sul finale un po' troppo sbrigativo
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: fab4mas - Lunedì 27 Apr 2020, 12:17:16
Scrivo poco ma per Casty mi 'scomodo' volentieri.

Sarà che il Casty cupo è il mio preferito ma trovo questa storia una delle sue migliori e come molte delle sue migliori ci trovo sempre lo stesso 'difetto': è corta  ;D ;D

Come per 'qualcosa nel buio' anche qui non ne ho abbastanza, è come quando quando chiedi un piatto ti arriva perfetto in tutto ma quando lo finisci qualche altra 'cucchiaiata' ci sarebbe stata volentieri. Il confine tra numero giusto (ammesso esista) e 'troppo' non sono certo in grado di tracciarlo io, personalmente la parte del 'viaggio' trovo sia la migliore e avessi mai dovuto mettere qualche tavola in più l avrei fatto li ma magari c'è un motivo se di lavoro non faccio lo sceneggiatore  ???

Quindi non do voti ma ringraziamenti a Casty , questo topolino va nella zona 'chicche' della mia libreria. 
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: Donald112 - Lunedì 27 Apr 2020, 18:21:25
Mi unisco anche io al coro di complimenti per questo ottimo numero di Topolino.
La storia iniziale mi è piaciuta molto e le sequenze all'interno del dipinto sono tra le migliori mai realizzate da Casty: come hanno detto in diversi l' atmosfera era quella che si respira nei film di Tim Burton (peraltro il personaggio di Giansorriso mi ha ricordato molto Pinco Paolo e Panco Pillo di "Alice in Wonderland"). Ottimo uso di Pippo (in un mare buio di tristezza e malinconia è l'unica fiammella di luce che riesce a far uscire un minimo di allegria con le sue barzellette).

Prosegue bene la saga di Raffaello che mi sta coinvolgendo molto di più rispetto a quella Leonardesca dell'anno scorso. Visto che hanno prodotto una continuity tra le due saghe sarebbe bello dedicarne una anche a Dante il prossimo anno per il 700esimo anniversario dalla morte.

Altra serie che mi sta piacendo è quella sull'economia dove Sisti riesce a trattare temi spinosi e molto attuali (questa settimana le criptomonete) senza trascurare le gag.

Molto divertente l'episodio di Malachia che ritengo tra i migliori pubblicati.

Infine mi ha sorpreso in positivo anche l'ultima storia con uno spunto originale
Spoiler: mostra
alleanza tra Paperino e Bassotti
e scene divertenti.
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: Paolo - Martedì 28 Apr 2020, 00:52:11
Come tanti genitori "quarantenati", in questo periodo - oltre al telelavoro - mi sto anche ritagliando un ruolo come maestro, di terza elementare per la precisione. "E chissenefrega!" Direte voi...

Giusto, giustissimo!

Il mio infatti è solo un vergognoso preambolo per giustificare - o meglio dare un tono di autorevolezza - un commento che altrimenti potrebbe sembrare solo l'apprezzamento acritico di un fanboy ("boy"? Magari!).

In pratica, tra una tabellina e il disegno di una foglia, mi sono trovato a ristudiare gli elementi caratterizzanti la fiaba: un racconto di carattere fantastico e di intrattenimento, dove domina il "meraviglioso" ed agiscono insieme (spesso contrapposti) esseri umani e personaggi fantastici in una vicenda che può essere risolta (o causata) da un eroe grazie all'aiuto di un'oggetto magico.

Cominciate a vedere la relazione con la storia del Castellan?

I nostri due "esseri umani" nel senso più ampio del termine, e cioè come qualcuno con cui sia possibile identificarsi e per cui parteggiare durante la vicenda, sono ovviamente Topolino e Pippo, e dopo una prima breve parte introduttiva ed umoristica, si calano perfettamente nell'atmosfera fantastica del racconto: segreti oggi perduti di stregoni indiani, animali "magici" come le cornacchie/tortorelle che di fatto guidano Pippo verso l'ingresso nel loro mondo, una serie di antagonisti dove spicca chiaramente la "Spezzacuori" sia per il suo aspetto sia per l'aura di pericolosità e seduzione insieme che la circondano.

La soluzione della vicenda con l'intervento del cosiddetto "aiutante magico", nella persona di Odoard Crunch, che salva gli eroi ma senza uccidere il nemico (o sì? La Spezzacuori della versione finale la trovo molto meno interessante di quella "dark", e poi diventa un semplice dipinto bisimensionale, senza più vita...)

Ed è questo insomma che Casty ha fatto: una fiaba, moderna per ambientazione e rimandi, ma classica per struttura e funzioni, pienamente fruibile da un pubblico di lettori giovani/giovanissimi, in piena sintonia con il livello "culturale" che si trovano ad acquisire a scuola.

D'altra parte, come ogni *bella* storia Disney che si rispetti, anche questa è fruibile e godibile da parte di un pubblico più adulto (financo troppo, come il sottoscritto) grazie ai diversi occhi e strumenti interpretativi che sono a nostra disposizione.

Non voglio addentrarmi nel discorso di mappare la struttura della storia di Casty con gli schemi morfologici della fiaba di Popper (anche se credo si potrebbe fare agevolmente), ma condividere con voi il pensiero che, se stiamo parlando di una fiaba, forse non c'è bisogno di andare a cercare il pelo nell'uovo...

Capisco quelli che hanno trovato troppo distante dal loro "sentire" alcuni passaggi o la mancanza di spiegazioni, ma è - ovviamente IMVHO - un peccato, perché l'utilizzo della chiave di lettura "logico-razionale" di una fiaba ne altera la percezione, conduce verso un canale interpretativo errato... per esagerare un po' è come se tentassi di fare una traduzione dal latino con l'elenco telefonico del 1986 anziché con il vocabolario: ciò che è riportato all'interno dell'elenco del telefono è corretto ed inconfutabile, ma forse non è lo strumento da usare.

Concludo il pistolotto sottolineando alcuni aspetti memorabili della storia, a cominciare dalle vignette "speciali": quella doppia con tutti i personaggi usciti dai quadri (pag. 41), quella con il cuore spezzato lungo tutta la spiaggia al termine del quale silenziosa la Spezzacuori attende l'arrivo di Topolino (pag. 35, devo trovare il modo di scannerizzarla senza sfondare il fascicolo.. non è che qualcuno di voi l'ha già fatto?), la quadrupla quando entrano nel salone dei quadri (pag. 19), ed ovviamente quella a tutta pagina con Topolino che entra nel mondo delle ombre/quadri.

Ci sarebbe poi da aggiungere anche qualcosa a proposito dell'aspetto psicologico della storia, ma non capendoci molto dell'argomento, mi giustifico a priori se utilizzerò termini a sproposito, sperando comunque di riuscire a spiegare quello che ho in mente.... e che fa parte di elucubrazioni personali che credo vadano oltre le reali intenzioni del narratore...

Pensate a Crunch: in preda ad un insostenibile mal di vivere si rivolge al vecchio indiano per avere delle sostanze che gli permettano di crearsi un "paradiso artificiale temporaneo", e di nascondere "sotto il tappeto" le sue paure, ansie e rimpianti. Non nego che a me il richiamo a tematiche legate all'utilizzo di droghe mi sia venuto in mente... ed in effetti il suo quasi omonimo Edvard Munch fu schiavo dell'alcol per parte della sua vita, e la Spezzacuori non faticherei a credere sia stata ispirata dalla figura della Madonna di Munch o da qualcuna delle sue figure femminili presenti nei suoi bozzetti a carboncino. Un parallelismo piuttosto sorprendente, sebbene indicato con chiarezza con la storpiatura del nome del protagonista.

La fuga dalla realtà del pittore, che diventa possibile grazie ad un nuovo amore, gli permette di lasciarsi alle spalle il passato, ma non di eliminarlo, e questo continuerà ad esistere - mettendo in pericolo altre vite - finché non sarà lui, il creatore del problema, ad affrontarlo per mettere la parola fine al tutto. E la soluzione sarà ridurre i potenti dipinti di gioventù a "quadretti" convenzionali e rassicuranti per la vecchiaia, che ormai non possono contribuire alla formazione di spunti narrativi interessanti, portandoci così alla fine della storia, che arriva quindi (per riprendere il discorso di chi avrebbe voluto qualche pagina in più) al momento giusto.

Siate clementi con il mio sproloquio qui sopra, forse dettato anche dall'orario, ma mi piace credere che questo sia un altro punto di forza di una storia: andare a smuovere idee, associazioni, riflessioni ardite al limite dello sconclusionato e che molto probabilmente differiscono da persona a persona, ma che scambiate reciprocamente possono portare ad un arricchimento del bagaglio culturale di ciascuno dei partecipanti.

  - Paolo
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: Atius - Martedì 28 Apr 2020, 12:54:42
Con un po' in ritardo, veniamo alla mia recensione settimanale.

Altra bella copertina di Andrea Freccero, anche se avrei gradito che, una volta tanto, la redazione l'avesse fatta disegnare allo stesso Casty, che sono sicuro avrebbe saputo trasmettere più inquietudine rispetto al tratto decisamente più allegro dell'attuale supervisore artistico.

Si parte con Topolino e la casa dei dipinti che fingono, che dimostra come Casty riesca a trasmettere messaggi profondi anche in una storia di poco più di trenta tavole, e non necessariamente solo in kolossal o storie a puntate. Un viaggio nel mondo interiore di un artista dalla personalità contorta che riesce a emozionarti dalla prima all'ultima tavola. Come già detto da altri utenti, depressione, uso di droghe, (suicidio forse?): sono tante le possibili interpretazioni che si possono dare a questa piccola perla della produzione castiana. Se poi, a tutto ciò, aggiungiamo un Castellan particolarmente ispirato anche ai disegni (la tavola di pagina 32 credo che sia una delle migliori della sua intera carriera) credo che si possa definire una delle migliori storie degli ultimi anni. Magari il finale avrebbe dovuto essere meno sbrigativo: forse, anche se Casty stesso, al the Fisbio Show, ha spiegato che gli interessava che la storia cambiasse improvvisamente registro: da quasi horror a fiaba moderna. Poetica ed emozionante. Complimenti a Casty.

Ci si avvia alla conclusione per quanto riguarda Zio Paperone e la Pietra dell'Oltreblú. Come già scritto da altri utenti, mi sta coinvolgendo più della precedente saga italiana. Enna costruisce una trama solida, condita dagli ottimi disegni di Alessandro Perina. Speriamo che il finale sia all'altezza delle precedenti puntate.

Per quanto riguarda Miao, cronache feline - Una visita sgradita possiamo dire che è un valido intermezzo, che strappa una risata, ben supportato dai disegni del sempre ottimo Faccini.

Zio Paperone e il criptodeposito riesce a mettere in luce le migliori doti di Sisti: quello di saper intrattenere e divertire facendo anche apprendere qualche nozione di attualità. La storia si presenta come una classica sfida tra Rockerduck e Zio Paperone: un modo leggero per trattare un tema insidioso per un pubblico di bambini come quello delle criptovalute.

Si chiude con una divertente storia di Mazzoleni: Paperino e il ritorno del Bassotto trasformista. Un alleanza inusuale che fa da contorno a un insieme di gag abbastanza riuscite, e che chiude il numero con un dolce sapore in bocca. Unica cosa, non ho ben capito perché
Spoiler: mostra
Paperino si complichi la vita travestendosi da Bassotto trasformista, quando avrebbe potuto semplicemente lo stesso Paperinik (una personalità di spicco) a smentire l'identità del già citato Bassotto trasformista
.

Un numero davvero riuscito, che merita, come minimo, 4 stelle.
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: MarioCX - Martedì 28 Apr 2020, 12:57:49
La valenza positiva di questo numero è tutta data dalla bella storia di Casty giacché le rimanenti vicende sono praticamente illeggibili a partire dalla storia del Bassotto trasformista che mi fa rabbrividire a pensare che sul topo negli ultimi 25 anni ci possa essere stato qualcosa di pure peggio.

Una storia, quella di Casty, ben congeniata e disegnata magnificamente, caso unico nel topo di questa settimana.
Unico neo: la petulante rampogna che Topolino fa a Pippo sull'uso della fionda per scacciare le cornacchie, una concessione troppo esplicita alla linea editoriale da ecologismo isterico che mi irrita.

Era dal n. 2000 del 1994 anni che non compravo un Topolino.
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: Pacuvio - Martedì 28 Apr 2020, 13:32:58
Era dal n. 2000 del 1994 anni che non compravo un Topolino.
Caspita! Allora devi recuperare le altre storie di Casty che ti mancano...
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: MarioCX - Martedì 28 Apr 2020, 15:54:28
Era dal n. 2000 del 1994 anni che non compravo un Topolino.
Caspita! Allora devi recuperare le altre storie di Casty che ti mancano...

Certo, sto pensando di acquistare il cofanetto in due volumi.
Ma anche nella "Platinum Edition" (che ho) qualche storia di Casty c'è mi pare.
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: SilverPK - Martedì 28 Apr 2020, 16:35:51
Era dal n. 2000 del 1994 anni che non compravo un Topolino.
Caspita! Allora devi recuperare le altre storie di Casty che ti mancano...

Certo, sto pensando di acquistare il cofanetto in due volumi.
Ma anche nella "Platinum Edition" (che ho) qualche storia di Casty c'è mi pare.

In realtà nella Platinum sono tutte storie scritte da Casty, ma non tutte disegnate.
Per quanto riguarda la linea ecologista, nel caso di Casty c'entra poco l'editore. È un argomento caro a Casty e lo rappresenta spesso. Se ti è piaciuta gli Ombronauti (nel Platinum) il mio consiglio è proseguire con L'Impero sottozero (anche in questa la vena ecologista non manca).
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: MarioCX - Martedì 28 Apr 2020, 17:07:32
Gli Ombonauti mi è piaciuta, spero che la storia che mi suggerisci sia nel box che ho comprato anche se al momento mi arriverà solo con il primo volume.
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: Vincenzo - Martedì 28 Apr 2020, 17:13:09
La valenza positiva di questo numero è tutta data dalla bella storia di Casty giacché le rimanenti vicende sono praticamente illeggibili a partire dalla storia del Bassotto trasformista che mi fa rabbrividire a pensare che sul topo negli ultimi 25 anni ci possa essere stato qualcosa di pure peggio.

Una storia, quella di Casty, ben congeniata e disegnata magnificamente, caso unico nel topo di questa settimana.
Unico neo: la petulante rampogna che Topolino fa a Pippo sull'uso della fionda per scacciare le cornacchie, una concessione troppo esplicita alla linea editoriale da ecologismo isterico che mi irrita.

Era dal n. 2000 del 1994 anni che non compravo un Topolino.


Zio Paperone e il criptodeposito come fa a essere illeggibile?
In ogni caso Topolino ha sempre rispettato molto gli animali, non vedo cosa ci sia di petulante nel fatto che non voglia vederli colpiti. Ed è una caratteristica che Casty evidenzia spesso. Ma già parlare di ecologismo isterico non è proprio il massimo.
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: MarioCX - Martedì 28 Apr 2020, 17:55:55
Zio Paperone e il criptodeposito come fa a essere illeggibile?

Illeggibile nella trama sgangherata e nei disegni disordinati.
Piacerà ai più giovani, non a me che sono cresciuto con il tratto ben più armonico dei vari Scarpa, Gatto, Bordini, Carpi.

In ogni caso Topolino ha sempre rispettato molto gli animali, non vedo cosa ci sia di petulante nel fatto che non voglia vederli colpiti. Ed è una caratteristica che Casty evidenzia spesso. Ma già parlare di ecologismo isterico non è proprio il massimo.

C'è una storia, mi pare del 1970, "Topolino e il serpente di mare" in cui Topolino e Pippo vanno a pesca.
E com'è noto per pescarli e poi cibarsene i pesci vanno uccisi.
Bene, in una ristampa degli anni '90 ricordo di aver notato come questa storia venne deturpata massacrandone la trama perchè Topolino riprendeva Pippo sulle canne da pesca (ohibò) e questi ribatteva che servivano solo per "pescare" delle alghe dal fondale.
In un'altra bellissima storia "Topolino e la baia delle triglie", i due amici prendono una casetta sul mare in affitto e la pigione da riconoscere al proprietario, che ricordo chiamarsi Mr. Padella, era di due Triglie al giorno.
Morte ovviamente, perchè Mr Padella ne era goloso.
Era sempre il Topolino rispettoso degli animali, ma senza "isterismi" fuori luogo.

Ne deriva che, se permetti, la rampogna di Topolino a Pippo intenzionato (forse) a levarsi di torno le cornacchie con qualche tiro di fionda mi puzza molto di quel politicamente corretto ipocrita che mal sopporto.
Anche perchè non posso fare a meno di chiedermi come tutto questo amore per la natura non contempli i circa 15.000 bambini che ogni anno muoiono delle malattie più banali (o di fame) perchè in quelle aree geografiche poco o nulla conviene dirigere merci (cibi o medicine) in quanto non ci sono profitti da realizzare.
E parimenti mi chiedo perchè, tra i tanti in pena per i destini di foche e orsetti (care bestiole intendiamoci), ci sia sempre qualcuno che posto di fronte a questo argomento sbuffa e alza gl occhi al cielo con fastidio..
Strano vero? Eppure i bambini sono pure loro cuccioli di una specie animale, la nostra.
 
Capisco che un giornalino il cui fine resta divertire i bambini non può trattare argomenti del genere, ma anche debordare di ipocrisia come negli esempi che ho fatto mi sia consentito dire che mi da assai fastidio.



Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: Grrodon - Mercoledì 29 Apr 2020, 01:46:41
Arrivo fresco fresco di lettura del nuovo Casty per dire che oltre ai consueti pregi che fanno parte della cifra stilistica dell'autore, qui il punto è che per la prima volta dopo tanto tempo ho visto una storia a fumetti Disney con qualcosa da esprimere. E con questi chiari di luna avere un autore in grado di lanciare messaggi attraverso un medium tanto acciaccato è davvero cosa rara.
Titolo: Topolino 3361
Inserito da: Paperinika - Mercoledì 29 Apr 2020, 09:21:09
Recensione Topolino 3361

È innegabile che ogni nuova storia di Casty susciti, in chi segue più o meno assiduamente Topolino (https://www.papersera.net/wp/?s=topolino+libretto), curiosità ed aspettative.

 
La copertina di Andrea Freccero ispirata alla storia di Casty.

Nonostante nel corso degli anni si sia guadagnato l’indiscusso riconoscimento di autore di kolossal quasi come uno dei più acclamati registi cinematografici, è indubbio che la sua verve e la sua creatività spicchino anche nelle storie più semplici, qui intese non come una caratteristica dispregiativa ma, tutt’altro, come un ottimo contraltare a quelle che sono, vuoi per lunghezza, vuoi per complessità di trama e tematiche affrontate, delle storie più impegnative.

 Quindi, dicevamo, storie semplici a prima vista, che rappresentano anche loro l’universo dei Topi sempre così ben rappresentato dall’autore goriziano, con il suo solito stile fresco, vivace e coinvolgente.

 E anche la storia di questa settimana non fa eccezione a questo suo
marchio di fabbrica.

 Topolino e la casa dei dipinti che fingono (in inglese Mickey Mouse and the house of the pretending paintings) è una storia di lunghezza standard, ma che nelle sue 35 tavole a metà tra il thriller, il gotico e la fiaba più o meno cupa riesce a toccare le corde giuste che ci fanno sorridere, emozionare e spesso anche immedesimare nei personaggi rappresentati.

 Andiamo quindi alla scoperta, in parallelo all’avventura vissuta da Topolino e Pippo dopo l’acquisto del villino per le vacanze, anche della storia del pittore Odoard Crunch, che a seguito di un amore non corrisposto cerca sfogo nella pittura, senza rendersi conto di stare sprofondando man mano nella tristezza e nella depressione. In una similitudine con Dorian Gray (https://it.wikipedia.org/wiki/Il_ritratto_di_Dorian_Gray), i quadri iniziano a riflettere sempre più il lato intimo e nascosto del loro autore, ingrigiscono, soffrono, fino a che – lo scopriremo poi sul finale – cuando menos piensas sale el sol (come cantava anche Shakira qualche anno fa), e insieme al protagonista scopriamo che tutte le sofferenze possono essere superate e la serenità può venire ritrovata quando meno ce lo aspettiamo, all’improvviso.

 
L’ingresso di Topolino nel mondo dei quadri di Odoard Crunch.

Il tutto sapientemente condito sia dal registro caratteristicamente humor dell’autore, sia da un tratto grafico per certi versi vintage ma che, a parere di chi scrive, ben si confà alle storie dell’autore, realizzando quella perfetta sinergia tra testi e disegni che difficilmente si può trovare quando le mani e la mente di sceneggiatore e disegnatore non sono le stesse.

 Anche perché a vedere tavole come quella che qui riportiamo, viene davvero impossibile chiedersi se ci potesse essere di meglio.

 Si potrebbe obiettare che alcuni passaggi sul finale siano un po’
troppo affrettati, ma sarebbe davvero un dettaglio che non inficia nella maniera
più assoluta il risultato della storia. Se proprio devo muovere una critica, la
faccio piuttosto al titolo, che trovo personalmente non in linea con quello che
viene rappresentato nella storia.

 Come seconda portata del numero abbiamo il terzo episodio di Zio Paperone e la pietra dell’oltreblù, seconda saga italiana di Bruno Enna con i disegni di Alessandro Perina. In questa puntata i paperi sono in trasferta a Firenze, ormai prossimi alla conclusione della vicenda, e con ancora un finale tutto da scrivere. La narrazione si presenta molto più coinvolgente della precedente avventura leonardesca, e ci offre anche dei siparietti degni di nota (come non pensare al dialogo tra Zio Paperone e il calzolaio fiorentino?).

 Segue poi un nuovo episodio della serie Miao (Cronache feline) intitolata a Malachia, dal titolo Una visita sgradita (Salati/Faccini), avventura simpatica e per nulla banale.

 Altro piatto forte della settimana è Zio Paperone e il Criptodeposito (Sisti/Mangiatordi), che ci accompagna alla scoperta del mondo delle criptovalute, e lo fa, grazie alla maestria della sceneggiatura, e ad uno scenario più che credibile e realistico. Sicuramente molto interessante, e forse lo sarebbe stato ancora di più se ci fosse stato a corredo un redazionale di approfondimento sull’argomento.

 Dopo un’ennesima breve martoriata dalla censura, in chiusura troviamo Paperino e il ritorno del bassotto trasformista (Mazzoleni/Held) che riprende un personaggio già visto alcuni anni fa. La trama qui è gradevole ma non è niente di eccezionale, e i disegni, purtroppo, non aiutano ad apprezzarla maggiormente. Non si capisce se la somiglianza tra i due personaggi attorno ai quali ruota la vicenda è lasciata all’immaginazione del lettore – magari per facilitarne la distinzione ai lettori più giovani – o se davvero la popolazione di Paperopoli ha dei seri problemi di vista.

 In ogni caso, piccolezze a parte, è davvero un numero di ottima qualità, come non se ne leggevano da un bel po’. Al netto di pochi dettagli, tutte quelle presentate sono storie di sostanza e non solo di fumo, e questo non può che portare ad un ottimo risultato!



Voto del recensore: 5/5
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https://www.papersera.net/wp/2020/04/29/topolino-3361/
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: MarioCX - Mercoledì 29 Apr 2020, 13:54:17
Ho votato anch'io e ho dato tre stelle.
Perché, se è vero che la storia di Casty è molto bella, il resto per quel che sono le mie corde è praticamente nullo.
E facendo una media ho pensato che 3 stelle possano andare.

Poi perché leggo che il tratto di Casty sarebbe "vintage"?
E' così che si deve disegnare, gli altri disegni di questo numero sono paciughi tra i quali farebbe bella figura persino il Giancarlo Gatti degli anni '70.
Sono disegnacci alla Lostaffa.

A meno che non si intenda per "vintage" "ben disegnato come un tempo".
Allora sì.
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: dr. Paperus - Mercoledì 29 Apr 2020, 14:11:11
Ho votato anch'io e ho dato tre stelle.
Perché, se è vero che la storia di Casty è molto bella, il resto per quel che sono le mie corde è praticamente nullo.
E facendo una media ho pensato che 3 stelle possano andare.

Poi perché leggo che il tratto di Casty sarebbe "vintage"?
E' così che si deve disegnare, gli altri disegni di questo numero sono paciughi tra i quali farebbe bella figura persino il Giancarlo Gatti degli anni '70.
Sono disegnacci alla Lostaffa.

A meno che non si intenda per "vintage" "ben disegnato come un tempo".
Allora sì.

E a me invece piacciono anche i disegni delle altre quattro storie, e non lo nascondo ;) magari non li metto tutti sullo stesso piano, ma li trovo gradevoli e anche molto accattivanti, in particolare nel caso di Mangiatordi e di Faccini. E sono d'accordo a definire vintage il tratto di Casty, non mi sembra un marchio infamante. I disegnacci per me sono quelli di Perego, che poi può pure essere giustificato per il lavoraccio che faceva... i disegnacci sono quelli che faccio io al tavolo da disegno diciamo.
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: bunny777 - Mercoledì 29 Apr 2020, 14:39:19
I disegnacci per me sono quelli di Perego
Se parli di Giuseppe Perego, concordo col fatto che magari non abbia un tratto - diciamo - 'epico', ma personalmente i suoi disegni mi hanno sempre fatto divertire, nel senso che li trovo di una comicità unica. Per dire, mi fanno ridere soltanto a guardarli, anche senza leggere i balloons! I suoi personaggi - e mi riferisco soprattutto ai paperi - hanno uno stile comico innato e mi fa piacere quando in qualche raccolta ritrovo qualcuna delle storie disegnate da lui.
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: Paperinika - Mercoledì 29 Apr 2020, 14:54:32
E sono d'accordo a definire vintage il tratto di Casty, non mi sembra un marchio infamante.
Infatti non lo è per niente, anzi! A me piace molto come tratto.
Però è innegabile che non sia uno dei tratti più "moderni" alla Sciarrone/Pastrovicchio, per fare un esempio. Ma non ci vedo proprio nulla di male, appunto.
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: MarioCX - Mercoledì 29 Apr 2020, 15:43:50
Non ho dato 5 stelle (che è il massimo) a questo numero, perché allora a numeri come questi:

https://inducks.org/issue.php?c=it%2FTL++789

https://inducks.org/issue.php?c=it%2FTL++800

Quante ne dovrei dare?
Così...pescandone due a caso degli "anni belli" senza troppa attenzione.

Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: Paperinika - Mercoledì 29 Apr 2020, 15:52:16
Non ho dato 5 stelle (che è il massimo) a questo numero, perché allora a numeri come questi:

https://inducks.org/issue.php?c=it%2FTL++789

https://inducks.org/issue.php?c=it%2FTL++800

Quante ne dovrei dare?
Così...pescandone due a caso degli "anni belli" senza troppa attenzione.

Io invece, pescando a caso nei numeri degli ultimi tre anni, non ne trovo per niente di così belli. Fare raffronti qualitativi con numeri di cinquant'anni fa credo abbia poco senso, perlomeno nell'ottica della recensione settimanale.

Se poi si allarga il discorso agli interi 70 anni di storia del settimanale, lì bisogna poi andare molto sul soggettivo (e inevitabilmente anche sull'aspetto nostalgico e dei gusti personali, che chiaramente incidono molto quando si tratta di gradire o meno una determinata cosa).
Per dire, per quel che mi riguarda i due numeri che tu hai citato per me sono dimenticabili: su 7 storie 5 sono brevi straniere abbastanza insulse (disegnate anche con un tratto che tutto è tranne che accattivante) e solo 2 su 7 sono storie degne di nota. Quindi io leggendo un numero così oggi non darei più di 3 stelle, se le storie principali fossero dei capolavori, altrimenti neanche quelle. Ed è esattamente quello che faccio quando incontro, ancora oggi numeri con la struttura portante su una o due storie e il resto riempitive più o meno dimenticabili.
Questo invece è un numero che mi ha lasciato pienamente soddisfatta. Se non do 5 stelle qui, allora davvero non saprei a chi darle.

Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: MarioCX - Mercoledì 29 Apr 2020, 16:16:28

Io invece, pescando a caso nei numeri degli ultimi tre anni, non ne trovo per niente di così belli. Fare raffronti qualitativi con numeri di cinquant'anni fa credo abbia poco senso, perlomeno nell'ottica della recensione settimanale.

Se poi si allarga il discorso agli interi 70 anni di storia del settimanale, lì bisogna poi andare molto sul soggettivo (e inevitabilmente anche sull'aspetto nostalgico e dei gusti personali, che chiaramente incidono molto quando si tratta di gradire o meno una determinata cosa).
Per dire, per quel che mi riguarda i due numeri che tu hai citato per me sono dimenticabili: su 7 storie 5 sono brevi straniere abbastanza insulse (disegnate anche con un tratto che tutto è tranne che accattivante) e solo 2 su 7 sono storie degne di nota. Quindi io leggendo un numero così oggi non darei più di 3 stelle, se le storie principali fossero dei capolavori, altrimenti neanche quelle. Ed è esattamente quello che faccio quando incontro, ancora oggi numeri con la struttura portante su una o due storie e il resto riempitive più o meno dimenticabili.
Questo invece è un numero che mi ha lasciato pienamente soddisfatta. Se non do 5 stelle qui, allora davvero non saprei a chi darle.

Ah beh...se le uscite degli ultimi tre anni sono peggiori di questo numero, allora capisco il vostro entusiasmo.
Quantomeno nel topo di 50 anni fa, assurdità veramente brutte come quella del "trasformista" non era neppure pensabile ci potessero essere.

Poi se a questo 3361 dai 5 stelle e dai un tre stelle ad un topo (definito "dimenticabile") che ha un Martina/Scarpa in apertura e un Cimino/Cavazzano in chiusura (ed entrambe non di produzione minore) più qualche storiella americana quantomeno non assurda e pulitamente disegnata (migliore comunque dell'analoga storia "Miao" di questo numero), non so proprio più che dire.

Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: Paperinika - Mercoledì 29 Apr 2020, 16:31:46
più qualche storiella americana quantomeno non assurda e pulitamente disegnata (migliore comunque dell'analoga storia "Miao" di questo numero), non so proprio più che dire.
Ma infatti non c'è molto da dire, basta ricordarsi che le opinioni e i gusti sono belli proprio perchè vari. :)
Se poi ti aspetti che le recensioni e le opinioni degli altri debbano per forza incontrare il tuo gusto personale, beh, lì non so proprio più che dire io. ;)
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: MarioCX - Mercoledì 29 Apr 2020, 16:52:10
Però se si inizia a teorizzare il relativismo spinto della serie "i gusti sono gusti e non si discutono" allora si possono anche chiudere i forum di discussione.
Se tra Mozart e Jovanotti è solo una questione di gusti, allora perché esiste la critica?
Se uno Schifano e un mio scarabocchio hanno la stessa valenza artistica cosa ne parliamo a fare?

In realtà, la percezione soggettiva va nutrita ed alimentata in un continuo processo di arricchimento degli strumenti di giudizio.
Se io pensassi di avere gli stessi strumenti di Sgarbi per giudicare un dipinto sarei un presuntuoso, perché quel tipo di percezione non l'ho mai alimentata e quindi non sono in grado di discettarne con quella "ragion veduta" che in tal campo mi manca.

Però, e questo non me lo toglie dalla testa nessuno, ho abbastanza letture alle spalle per potermi premettere di dire forte e chiaro che una storia come quella del "trasformista" è una sonora bruttura.


Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: Dippy Dawg - Mercoledì 29 Apr 2020, 18:04:52
Non ho dato 5 stelle (che è il massimo) a questo numero, perché allora a numeri come questi:

https://inducks.org/issue.php?c=it%2FTL++789

https://inducks.org/issue.php?c=it%2FTL++800

Quante ne dovrei dare?
Così...pescandone due a caso degli "anni belli" senza troppa attenzione.
Darei un 3 al primo, giusto per Paperinik e Cimino (il resto è inguardabile e irricordabile, a partire dalla copertina!), e 2 al secondo (ed è pure generoso)!

Non esistono gli "anni belli", non sono mai esistiti! MAI!

Per inciso, a me i disegni di Casty piacciono tantissimo, ma dire che Mangiatordi e Faccini sono "brutture alla Lostaffa", francamente, va ben oltre il giudizio de gustibus: è una vaccata vera e propria!
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: Paperinika - Mercoledì 29 Apr 2020, 18:17:02
Però se si inizia a teorizzare il relativismo spinto della serie "i gusti sono gusti e non si discutono" allora si possono anche chiudere i forum di discussione.
Se tra Mozart e Jovanotti è solo una questione di gusti, allora perché esiste la critica?
Se uno Schifano e un mio scarabocchio hanno la stessa valenza artistica cosa ne parliamo a fare?

In realtà, la percezione soggettiva va nutrita ed alimentata in un continuo processo di arricchimento degli strumenti di giudizio.
Se io pensassi di avere gli stessi strumenti di Sgarbi per giudicare un dipinto sarei un presuntuoso, perché quel tipo di percezione non l'ho mai alimentata e quindi non sono in grado di discettarne con quella "ragion veduta" che in tal campo mi manca.

Però, e questo non me lo toglie dalla testa nessuno, ho abbastanza letture alle spalle per potermi premettere di dire forte e chiaro che una storia come quella del "trasformista" è una sonora bruttura.
Beh, anch'io ho abbastanza letture sulle spalle per potermi permettere di dire forte e chiaro che le storielle intermedie dei due topolini che hai citato sono delle sonore brutture.
Come la mettiamo, allora, in questo caso? :)

Davvero, non capisco il voler per forza considerare oggettivi i gusti.
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: Bunz - Mercoledì 29 Apr 2020, 19:21:56
Beh, arrivo buon ultimo, ma solo perché il Topo l'ho letto ieri.
Niente da ridire sulla storia di Casty: magari non sarà come quelle epiche con Atomino, ma è pur sempre una storia con i controfiocchi, con quel magico tocco di inquietudine che sapevano trasmettere le storie di Scarpa e di Walsh / Gottfredson.
Molto bello il personaggio di Crunch, ovviamente ispirato a Munch, e molto poetico.
Un solo (piccolissimo) appunto rivolto al letterista: rileggere pareva brutto, eh? (Pag. 20, vignetta n° 1)

Per curiosità: ma solo io ho avuto una copia difettosa, dove in alcune pagine il nero ha debordato sui colori?

Ah: mi va di aggiungere che io il calzolaio di Firenze l'avrei fatto parlare fiorentino...  ;)
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: MarioCX - Mercoledì 29 Apr 2020, 19:45:24
Beh, anch'io ho abbastanza letture sulle spalle per potermi permettere di dire forte e chiaro che le storielle intermedie dei due topolini che hai citato sono delle sonore brutture.
Come la mettiamo, allora, in questo caso? :)

La mettiamo che, per quanto non siano memorabili quelle antiche storielle sicuramente puerili, hanno almeno il merito di non avere un disegno caotico e chiassoso come quelle attuali che proprio da fastidio alla vista.

Non esistono gli "anni belli", non sono mai esistiti! MAI!

Perbacco che affermazione col petto in fuori che si direbbe non ammettere repliche...
Certo che ci sono le "Golden Age", nella nona arte come in tutte le altre.
Negarlo significa semplicemente non saperlo.
Désolé.

Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: Paperinika - Mercoledì 29 Apr 2020, 20:03:29
Beh, anch'io ho abbastanza letture sulle spalle per potermi permettere di dire forte e chiaro che le storielle intermedie dei due topolini che hai citato sono delle sonore brutture.
Come la mettiamo, allora, in questo caso? :)

La mettiamo che, per quanto non siano memorabili quelle antiche storielle sicuramente puerili, hanno almeno il merito di non avere un disegno caotico e chiassoso come quelle attuali che proprio da fastidio alla vista.

Perbacco che affermazione col petto in fuori che si direbbe non ammettere repliche...
Opinione tua. Negarlo significa semplicemente non volerlo ammettere.
Désolée.
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: Cornelius - Mercoledì 29 Apr 2020, 20:13:46
Forse vent'anni fa avrei scritto anch'io le stesse cose di MarioCX perché se c'è una cosa che abbiamo in comune è l'ammirazione per le sceneggiature e i disegni degli autori fra i '60 e i '70 (chiamati non a caso "Anni d'Argento" nel nostro volumone 'Topolino Tremila' che includeva il periodo 1963-1978). Se c'è una cosa che ci differenzia è che Mario, se ho capito bene, ha terminato di leggere Topolino con il n. 2000 del 1994 (e quindi dopo un quarto di secolo ne ha trovate di differenze!) mentre io ho ricominciato proprio intorno a quel numero tondissimo e in quegli anni, dopo quasi un quindicennio di stop dovuto a diversi fattori: grandi autori meno presenti, disegnatori che avevano cambiato in peggio il loro stile - Cavazzano e i suoi seguaci - dialoghi meno incisivi ed elaborati dovuti ad un impoverimento autoriale e, forse, ad una prima fase di politically correct negli anni '80.

Quando tornai a leggere qualcosa sul libretto (mentre non avevo comunque abbandonato i Classici e Grandi Classici con storie dai '50 ai '70), ritrovai alcuni maestri di cui venni a sapere, finalmente, nomi e cognomi, ma anche tanti nuovi disegnatori le cui tavole non riuscivo proprio a digerire: alcuni di loro erano quelli della 'rinascita disneyana' dei '90 usciti dall'Accademia Disney di GB Carpi mentre altri erano i seguaci di Cavazzano con il Maestro compreso (che però per me, all'epoca, poteva esser tale solo nei '70).

Devo ammettere che dopo qualche tempo, "abituando l'occhio" (perché adesso voglio parlare solo dei disegni) ho apprezzato diversi autori che oggi reputo dei grandi anche perché sono rimasti, comunque, nel solco dello stile classico di Scarpa, Carpi, Massimo De Vita, Rota, Gatto, Chierchini, il primo Cavazzano se non Al Hubbard oltre oceano (penso a Turconi). O hanno elaborato uno stile 'barocco' (vedi Mottura e Celoni) che è oggettivamente bello. Oggi i vari Casty, Faccini, Sciarrone, Guerrini, Turconi, Freccero, Mangiatordi, Gervasio, Zironi, Pisapia, D'Ippolito... hanno propri stili variegati sul solco di una classicità ripresa dai maestri cui accennavo prima. E lo stesso Cavazzano, dopo le 'figurine bislacche' degli '80 e '90, ha ripreso una classicità più realista dopo il 2000. Peccato per Massimo De Vita che ha da poco messo le matite a riposo, al top della sua carriera, dopo aver assunto uno stile molto dinamico e scattante che ho ammirato moltissimo, decisamente diverso dai suoi precedenti tratti.

Per cui capisco MarioCX per quello che ha scritto (soprattutto sui disegni perchè per le sceneggiature il discorso sarebbe, forse, più complesso e lungo) anche perché, come scrivevo all'inizio, è rientrato in un mondo (quello del Topolino Libretto) dopo oltre un quarto di secolo ed è normale che abbia reagito così.
Se mai avrà voglia e curiosità di studiarsi parte del percorso saltato dal '94 ad oggi, probabilmente arriverà a giudizi meno tranchant riguardo gli attuali disegnatori ed autori.

Ma sono sicuramente d'accordo con lui su una caratteristica che accomuna alcuni disegnatori attuali (e che vedo criticata nel suo ultimo post): la poca 'pulizia' del disegno, con troppi orpelli, scritte o sfondi che alimentano una certa confusione (a cominciare dai titoli delle storie). Su questo aspetto di strada ce n'è ancora da fare (se mai certi disegnatori lo vorranno perché mi sembrano 'compiaciuti' da tanto 'disordine') ma, considerando le copertine dell'ultimo anno, è sperabile che un certo ordine e una certa pulizia da 'fuori' arrivino anche 'dentro'. E anche riguardo le brevi americane, molte avevano una particolare ironia che poteva renderle delle piccole perle, non dimenticando che nei '60 e '70 hanno dato vita a tanti nuovi personaggi paperopolesi (e ambienti lavorativi come il Papersera) adottati subito o dopo un po' di tempo dagli autori italiani e che sono ancor oggi fra i protagonisti principali del fumetto Disney del nostro paese.
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: Dippy Dawg - Mercoledì 29 Apr 2020, 21:04:30
Non esistono gli "anni belli", non sono mai esistiti! MAI!
Perbacco che affermazione col petto in fuori che si direbbe non ammettere repliche...
Certo che ci sono le "Golden Age", nella nona arte come in tutte le altre.
Negarlo significa semplicemente non saperlo.
Désolé.
Sentirsi dare dell'ignorante da uno che non compra Topolino da ventisei (!) anni e che, nonostante questo, si dà un sacco di arie da Grande Esperto, è quantomeno singolare! ;D

Comunque, basta così: tra le altre cose, siamo ampiamente fuori tema...

Mi permetto solo di chiedere scusa a Franco Lostaffa, che non si merita di essere citato addirittura come paradigma delle "brutture"!
Non sono io che l'ho tirato in ballo, ma avrei dovuto evitare di nominarlo a mia volta...
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: Andy98 - Mercoledì 29 Apr 2020, 23:35:35
In mezzo a parecchie storie noiose, o comunque che poco lasciano al di là di quei cinque minuti necessari alla loro fruizione, Topolino e la casa dei dipinti che fingono è una piacevole sorpresa da parte di un Casty che permette al Topolino di ospitare pagine di profonda leggerezza, senza che queste scadano nello psicologismo spicciolo, e non a caso apprezzo la splendida analisi che ne fa Alby67, sincera testimonianza che questo giornaletto può ancora raccontare qualcosa dietro a quel fiume di parole oltre cui spesso non si guarda più, convinti che non si nasconda nient'altro rispetto a ciò che viene proferito.

Ma il fumetto non è solo parola: la forza della sua rappresentazione sta nel mutuo dialogo tra testi e disegni, e a Casty riesce perfettamente di realizzare tale intreccio. Ho letto che diversi vorrebbero accompagnare le sceneggiature castyane ai barocchi e serpeggianti affreschi di un Celoni o di un Mottura - e non nascondo che appagherebbe molto anche i miei sensi - tuttavia l'elemento visivo prenderebbe troppo il sopravvento e rimarrebbe più l'impressione di una storia dalla bella forma ma dal vacuo contenuto, ed è per questo che preferisco la più equilibrata geometria castyana, con quel Topolino dalla smorfia che tanto compatisce le bizzarrie dell'amico, quanto rimane perplesso nel momento in cui fiuta l'inghippo, o l'illogicità di certi atteggiamenti, o con quella linea che è capace sia di stemperare le situazioni sia di infonderle quel minimo elemento di tensione che è bene vivere durante la lettura; in una parola: fluidità.

Fluido, altresì, è il modo in cui l'autore è riuscito a combinare una tipica storia "thriller" di Topolino e Pippo con una precisa seppur sottesa indagine sui turbamenti di un artista che brama di essere tale. A riguardo, mi tornano in mente - ma solo perché l'ho recuperato di recente e ci ho scritto sopra qualche riflessione - le pagine del Tonio Kröger di Mann dedicate alla critica dell'arte, in cui il protagonista, proiezione irrequieta dello stesso autore, condanna il cosiddetto "sentimento caldo", basato sul subitaneo impulso creativo e sul trionfo delle emozioni come soggetto dell'opera d'arte. Ecco, vedo in Odoard Crunch quel prototipo di artista, convinto che l'arte si basi sull'esplicita rappresentazione delle proprie emozioni, senza che vi sia dietro una ricerca né un linguaggio adatto a fissarle. Si dice che un artista sia introspettivo per definizione, e non è un caso, infatti, che sotto l'effetto della magia i quadri rivelino in maniera indelebile quello che è realmente: essi diventano la carne che rivela ciò che vi è di in-visibile nell'autore, veri e propri fantasmi che racchiudono quanto di più essenziale vi sia nello stesso Crunch, cioè un povero uomo dominato da emozioni negative, ansia, depressione, frustrazione, desideroso di eliminarle attraverso un sentimento.

Infine, vorrei fare notare come fino alla pagina trenta Casty abbia quasi lasciato intendere che il pittore sia tristemente defunto - forse nemmeno di morte naturale - salvo poi dover rientrare - purtroppo - nel tipico dualismo Disney, contrapponendo a tutto questo "grigiore" il salvifico principio dell'amore, che trionfa sul male, ristabilisce l'armonia perduta, e via dicendo con la solita filastrocca ben nota. Rimane però da osservare che, senza questo tempestivo intervento delle forze del bene, probabilmente Odoard Crunch si sarebbe dato fuoco assieme alle sue opere, o almeno così sembrerebbero dirci quelle pagine bianche che interrompono le intime confessioni dello stesso pittore.

E la bellezza di questa storia sta anche nel fartelo pensare, poco importa se verrai smentito nella tavola successiva. Si scorge, in tutto questo, la sagace e attenta costruzione di Casty, che ha bisogno di essere supportata anche dai suoi disegni, ed è anche per questo che faticherei a vedere le sue opere con altro tratto, fatta eccezione per Faccini, il cui tratto ben funziona in presenza di alte dosi di surrealismo (Topolino e il rampiro di Transvitania ne è l'esempio lampante).
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: MarioCX - Giovedì 30 Apr 2020, 18:06:31
Beh, anch'io ho abbastanza letture sulle spalle per potermi permettere di dire forte e chiaro che le storielle intermedie dei due topolini che hai citato sono delle sonore brutture.
Come la mettiamo, allora, in questo caso? :)

La mettiamo che, per quanto non siano memorabili quelle antiche storielle sicuramente puerili, hanno almeno il merito di non avere un disegno caotico e chiassoso come quelle attuali che proprio da fastidio alla vista.

Perbacco che affermazione col petto in fuori che si direbbe non ammettere repliche...
Opinione tua. Negarlo significa semplicemente non volerlo ammettere.
Désolée.

Onorato, è sempre bello insegnare qualcosa a qualcuno.
Però. Addirittura alla lettera, è davvero quasi commovente.

Forse vent'anni fa avrei scritto anch'io le stesse cose di MarioCX perché se c'è una cosa che abbiamo in comune è l'ammirazione per le sceneggiature e i disegni degli autori fra i '60 e i '70 (chiamati non a caso "Anni d'Argento" nel nostro volumone 'Topolino 3000' che includeva il periodo 1963-1978). Se c'è una cosa che ci differenzia è che Mario, se ho capito bene, ha terminato di leggere Topolino con il n. 2000 del 1994...

In realtà ho smesso molto prima in modo continuativo.
Sono stato abbonato fino al 1978 incluso (e non era già più un bel leggere rispetto al 71-72 circa) e poi ho sempre comprato il Topo in modo saltuario.
A volte mi piaceva, a volte meno ma di cose brutte (lasciamelo dire) come quelle del "trasformista" ne ricordo davvero poche.


Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: Dippy - Martedì 5 Mag 2020, 11:28:02
Scusate, non conosco il percorso che ha attraversato Mangiatordi, ma nelle sue storie, nelle pose dei personaggi, nelle mimiche, ci vedo qualcosa di Carpi. Ho letto solo adesso la storia e il topic di questo numero, quindi non sapevo nulla di quanto è stato scritto al riguardo. Curioso come si possano avere opinioni e impressioni così divergenti. A me i suoi disegni sono piaciuti moltissimo e mi hanno lasciato una certa nostalgia per il Maestro. Mi piacerebbe sapere se qualcuno sa qualcosa sul suo percorso formativo. Grazie

Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: Atius - Martedì 5 Mag 2020, 12:23:34
Mangiatordi ha lavorato insieme a Francesco D'Ippolito e Paolo De Lorenzi da Andrea Freccero e ha frequentato l'Accademia Disney. Quindi è possibile rivedere pose carpiane all'interno dei suoi disegni.
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: Doctor Einmug - Mercoledì 6 Mag 2020, 19:54:25
Sentirsi dare dell'ignorante da uno che non compra Topolino da ventisei (!) anni e che, nonostante questo, si dà un sacco di arie da Grande Esperto, è quantomeno singolare! ;D

Comunque, basta così: tra le altre cose, siamo ampiamente fuori tema...
Leggo solo ora questa discussione, ma non posso fare a meno di rispondere. Prima di tutto, vorrei esprimere la mia stima per Mario CX: che compri o no Topolino da 26 anni, frequenta come me questo forum praticamente dagli albori, e posso confermare che è un grande esperto, o almeno questa è l'impressione che io ho sempre avuto.

Ma andiamo al nodo cruciale: non capisco perché rivendicare con orgoglio che "anni belli" non siano esistiti nel fumetto Disney o in generale. Posso capire che aiuti a sopportare meglio alcuni tratti negativi della produzione attuale, illudendosi che sia sempre stato così.

E non voglio nemmeno affermare nello specifico che questi anni che stiamo vivendo lo siano o non lo siano. Ma mi preme far passare che negare con fermezza questo concetto è un atteggiamento assolutamente miope, e che in più o meno qualsiasi ambito dell'esperienza umana età "auree" ed età "di decadenza" ci sono sempre state, ed è secondo me inevitabile che questo si possa applicare anche al Fumetto Disney, specialmente con la lunga storia che ha alle spalle.

Il punto è che "età aurea" non significa automaticamente che qualsiasi storia sia stata prodotta in quell'epoca sia peggiore di quella prodotta nelle altre epoche, e così via. Ad esempio secondo me alcuni dei prodotti migliori della Letteratura Latina sono stati scritti nel Basso Impero, età che già viene considerata di decadenza. Tanto per fare un esempio.

E un altro concetto che vorrei far passare è che quello di "anni d'oro" ed "anni meno d'oro", diciamo così, è un concetto ben più ampio e complesso del semplice "contiamo quante storie belle c'erano nei numeri di Topolino dell'epoca e quante ce ne sono nei Topolino di adesso". Così facendo sicuramente si rischia di andare nel dominio dei gusti personali, e la discussione perde qualsiasi senso di esistere... E' secondo me un concetto che investe molti altri fattori.

Se dovessi azzardare così, all'impronta, un'ipotesi, direi che sicuramente gli anni '90 lo sono stati per il Fumetto Disney italiano: coesistenza fra vecchi Maestri e nuove ottime leve, ottima gestione del settore creativo e di quello più attinente alla direzione e gestione economica delle testate, alta dose di creatività e voglia di sperimentare segnalate da nascita di nuovi personaggi, filoni, testate... Eccellenti risultati nelle vendite, grande successo del brand Disney a livello mondiale e anche al di fuori del medium fumetto...

Insomma come vedete gli "anni belli" non solo possono esistere, ma vale quantomeno la pensa ragionare sul concetto senza mettere il paraocchi e attaccare chi la pensa diversamente.

Ci tengo infine a dire una cosa anche a costo di risultare antipatico: conviene che se questo forum si smetta di deligittimare continuamente le opinioni degli altri, e si diminuisca la dose di sarcasmo, perché così viene uccisa ogni discussione sul nascere, e di conseguenza il forum tout court.
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: Luxor - Venerdì 8 Mag 2020, 00:51:57
Questa discussione è molto interessante e vorrei dire la mia opinione al riguardo.

Innanzitutto, credo che non esistano "anni belli" quanto piuttosto anni dove abbiamo talmente apprezzato alcune cose, che siano film, fumetti o cartoni animati, che a distanza di anni riteniamo capolavori assoluti, pur se non privi di difetti, e che, soprattutto, tendiamo a gonfiare in qualsiasi confronto con opere moderne.

Quante volte diciamo o sentiamo dire che un film visto molto tempo prima ha stupito o emozionato rispetto ad uno più recente? La classica nostalgia dei bei tempi andati distorce tantissimo il giudizio oggettivo perchè da piccoli si è molto meno inclini a pareri più ponderati, che arrivano man mano che crescendo affiniamo i nostri gusti, ed è bello perchè ci si lascia trascinare dallo stupore e dall'immaginazione, tutte sensazioni che si affievoliscono col tempo, quando diventa più difficile colpire e sorprendere l'utente più scafato.

Oltretutto, credo sia sbagliato confrontare numeri di Topolino distanti tra di loro di 50 anni, c'è un gap davvero troppo grande perchè si possa fare un paragone sensato e definire il numero in questione mediocre solo perchè in un lontano passato ci sono stati, forse, numeri migliori non ha senso per me perchè, se i giudizi non fossero figli della propria epoca, allora io oggi dovrei prendere un videogioco capolavoro come Final Fantasy VII, uscito nel 1997 e acclamato come uno dei più belli di sempre, e dargli una sonora insufficienza perchè OGGI la grafica che ha lo renderebbe un obbrobrio rispetto ai moderni giochi iperrealistici.

Credo sia più costruttivo fare disamine confrontando prodotti a loro congeniali e oggi, se devo giudicare questo numero, anche in confronto ad altri dello stesso periodo, mi trovo d'accordo con la recensione e chiudo pure un occhio sull'ultima storia, non fosse altro perchè vedere tutti gli abitanti di Paperopoli così rincoglioniti mi urta abbastanza, tenendo presente che la media generale è ottima, con Casty che sforna, per l'ennesima volta, un gioiello!
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: il grillo atomico - Venerdì 8 Mag 2020, 03:37:25
credo invece che alcune volte si possa parlare di -bei tempi- in alcune pubblicazioni quando cioe´c , erano migliori disegnatori e autori rispetto a quelli contemporanei
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: Doctor Einmug - Venerdì 8 Mag 2020, 12:27:08
Questa discussione è molto interessante e vorrei dire la mia opinione al riguardo.

Innanzitutto, credo che non esistano "anni belli" quanto piuttosto anni dove abbiamo talmente apprezzato alcune cose, che siano film, fumetti o cartoni animati, che a distanza di anni riteniamo capolavori assoluti, pur se non privi di difetti, e che, soprattutto, tendiamo a gonfiare in qualsiasi confronto con opere moderne.
Sicuramente questa tendenza di cui parli è una dinamica realmente esistente, non ci piove.
Ma allo stesso tempo gli "anni belli" esistono, e ripeto, non è una questione di oggettività statistica, quanto di categoria storico-critica.

Che nella Letteratura Latina gli anni di fine Repubblica/età di Augusto siano un'età aurea rispetto ai secoli successivi è una realtà acclarato, ma di certo non esiste una formula matematica che lo stabilisce in maniera oggettiva. Altrettanto per quanto riguarda la Letteratura Italiana delle Tre Corone rispetto magari a quella del '500, e qui la cosa è ancora meno oggettiva, ma normalmente sui manuali trovi affermazioni di questo genere.

E' anche una questione di "comodità" per maneggiare meglio in sede storico-critica una mole di materiale vasta ed eterogenea. Perché rifiutare per il Fumetto Disney che (grazie a Dio) rientra nel suo piccolo, secondo me, nella tipologia di materiale di cui parlavo poc'anzi, una categoria che va bene per opere di ben altro spessore - come ho visto fare a molti anche con una certa veemenza pure in un altro topic?

E comunque il discorso sulla soggettività delle opinioni è veramente ridicolo, se dovesse fondarsi tutto su quello non si discuterebbe più niente. Bisogna trovare un giusto equilibrio. Ma è ovvio che quando faccio delle ipotesi critiche sono più o meno convinto di quello che dico, e cerco di convincere anche l'altro. E quell'altro mi risponderà portando avanti le proprie argomentazioni. E da questa discussione magari cambiamo entrambi un poco le nostre posizioni rispetto al punto di partenza e ci arricchiamo entrambi e anche tutti quelli che leggono la discussione. Ma se a inizio discussione uno viene a dirmi "sono i miei gusti personali e tu non puoi farci nulla", questa muore sul nascere e ne perdiamo un po' tutti. Queste cose che sto dicendo sono in realtà banali, e credo siano alle fondamenta stesse dell'esistenza di un forum. E le ho imparate (anche) proprio frequentando questo forum qui. E mi stupisce vedere come utenti anche di vecchia data le abbiano in parte perse di vista.
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: Luxor - Venerdì 8 Mag 2020, 14:24:02
credo invece che alcune volte si possa parlare di -bei tempi- in alcune pubblicazioni quando cioe´c , erano migliori disegnatori e autori rispetto a quelli contemporanei

Ma questi sono aspetti puramente soggettivi, a tutt'oggi sul forum o sui gruppi Facebook dedicati al mondo Disney si discute ancora di autori come Asteriti o Fanton, c'è che li reputa geniali e chi invece non si capacita come le loro storie siano potute finire su Topolino, per molti il Paperone di Siegel e Martina è troppo cinico e stronzo e per altri invece un papero affarista non può che essere così spietato, e potrei andare avanti ancora a lungo perchè ci sono disegnatori e autori, come Don Rosa o Lavoradori, che sono e saranno sempre fonte di discussione e dibattiti.

Poi, se ognuno di noi ha un periodo al quale è più affezionato o lo reputa migliore di altri, libero e padrone, ci mancherebbe, ma è una di quelle cose così personali che non possono essere spacciate per verità assolute. Oggettivamente si possono dire tante cose, come ad esempio che Freccero sia un copertinista migliore di Vergani, ma su altre ci andrei cauto!
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: Luxor - Venerdì 8 Mag 2020, 15:23:04
Questa discussione è molto interessante e vorrei dire la mia opinione al riguardo.

Innanzitutto, credo che non esistano "anni belli" quanto piuttosto anni dove abbiamo talmente apprezzato alcune cose, che siano film, fumetti o cartoni animati, che a distanza di anni riteniamo capolavori assoluti, pur se non privi di difetti, e che, soprattutto, tendiamo a gonfiare in qualsiasi confronto con opere moderne.
Sicuramente questa tendenza di cui parli è una dinamica realmente esistente, non ci piove.
Ma allo stesso tempo gli "anni belli" esistono, e ripeto, non è una questione di oggettività statistica, quanto di categoria storico-critica.

Che nella Letteratura Latina gli anni di fine Repubblica/età di Augusto siano un'età aurea rispetto ai secoli successivi è una realtà acclarato, ma di certo non esiste una formula matematica che lo stabilisce in maniera oggettiva. Altrettanto per quanto riguarda la Letteratura Italiana delle Tre Corone rispetto magari a quella del '500, e qui la cosa è ancora meno oggettiva, ma normalmente sui manuali trovi affermazioni di questo genere.

E' anche una questione di "comodità" per maneggiare meglio in sede storico-critica una mole di materiale vasta ed eterogenea. Perché rifiutare per il Fumetto Disney che (grazie a Dio) rientra nel suo piccolo, secondo me, nella tipologia di materiale di cui parlavo poc'anzi, una categoria che va bene per opere di ben altro spessore - come ho visto fare a molti anche con una certa veemenza pure in un altro topic?

E comunque il discorso sulla soggettività delle opinioni è veramente ridicolo, se dovesse fondarsi tutto su quello non si discuterebbe più niente. Bisogna trovare un giusto equilibrio. Ma è ovvio che quando faccio delle ipotesi critiche sono più o meno convinto di quello che dico, e cerco di convincere anche l'altro. E quell'altro mi risponderà portando avanti le proprie argomentazioni. E da questa discussione magari cambiamo entrambi un poco le nostre posizioni rispetto al punto di partenza e ci arricchiamo entrambi e anche tutti quelli che leggono la discussione. Ma se a inizio discussione uno viene a dirmi "sono i miei gusti personali e tu non puoi farci nulla", questa muore sul nascere e ne perdiamo un po' tutti. Queste cose che sto dicendo sono in realtà banali, e credo siano alle fondamenta stesse dell'esistenza di un forum. E le ho imparate (anche) proprio frequentando questo forum qui. E mi stupisce vedere come utenti anche di vecchia data le abbiano in parte perse di vista.

Capisco il senso della comodità che dici e ti credo quando mi parli di Letteratura Latina, campo nel quale non sono molto ferrato per poterti rispondere in maniera adeguata.

Credo comunque che il problema nel fatto di giudicare più oggettivamente un periodo migliore di un altro per Topolino risieda nel fatto della sua pluricità, nel suo essere sempre stato molto variegato. Provando a spiegarmi meglio, credo che il giudizio si possa fare più sulle singole storie che non sull'intero albo perchè, se è comunque vero che in passato ci sono stati Maestri come Barks, è altrettanto giusto rimarcare che nei numeri di tanti anni fa comparivano comprimari come Bambi, Buci, Ezechiele Lupo o altri ancora che a rileggerli oggi fanno tenerezza, ma non so quanto oggettivamente le loro storie possano essere migliori di quelle di oggi.

Se partiamo dal presupposto che è più soggettivo che oggettivo giudicare un intero albo più che una storia, allora si può pensare quanto sia molto più complicato valutare con uniformità di giudizio un'intera annata di Topolino o addirittura un intero periodo, soprattutto se così distanti tra di loro.
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: Luxor - Venerdì 8 Mag 2020, 15:46:21
Più in generale, estendendo il discorso ad ogni forma d'arte, per me ogni prodotto è figlio della sua epoca e in quanto tale trovo impossibile paragonare oggettivamente cose che, per quanto appartenenti alla stessa categoria, sono il frutto di periodi artistici e storici completamente differenti tra di loro.
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: MarioCX - Martedì 19 Mag 2020, 09:53:24
Più in generale, estendendo il discorso ad ogni forma d'arte, per me ogni prodotto è figlio della sua epoca e in quanto tale trovo impossibile paragonare oggettivamente cose che, per quanto appartenenti alla stessa categoria, sono il frutto di periodi artistici e storici completamente differenti tra di loro.

Intendi dire che sarebbe come paragonare i Beatles a Jovanotti?
E' vero, sfida sospesa per eccesso di ribasso.
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: Vincenzo - Martedì 19 Mag 2020, 12:09:24
Ovviamente il discorso di Luxor è molto più articolato di così, ma vedo che continui a voler interpretare le cose a modo tuo.
Titolo: Re:Topolino 3361
Inserito da: Paperinika - Martedì 19 Mag 2020, 15:54:38
Facciamo che basta riprendere polemiche sopite per ribadire nuovamente gli stessi identici concetti?
Facciamo?

Il forum ringrazia. :)