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Post - Gilberto 66

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Commenti sulle storie / Re:Paperino e la visita distruttiva
« il: Sabato 13 Gen 2024, 13:28:26 »
Esatto la visita non è altro che un incarico per il Papersera, come tanti delle storie brevi, ma qui gli esiti sono mirabolanti  ;;D .

...a breve andremo a censirla nella serie Papersera, perchè non dimentichiamolo, ne fa parte!

Beh...si e no.
Mi spiego: per storie "della serie Papersera" io intendo le americane brevi prodotte nei primissimi anni settanta.
Quelle ad opera di autori come Tony Strobl e Dick Kinney.
Poi, come in questo caso, è capitato che anche autori italiani abbiamo preso spunto da quelle storie per scrivere le loro, ma io tendo a considerarle una sorta di apocrifi.
Naturalmente si tratta di una mia percezione, in effetti tecnicamente...di Papersera si tratta.

Mario, Paperotto non bacchettatemi per eccesso di buonismo ma penso che nella sostanza stiate presentando le due facce della stessa medaglia. E' vero come dice Paperotto che questa storie "straordinarie" hanno esiti mirabolanti come è altrettanto vero, come dice Mario, che il quotidiano narrato nelle brevi di Strobl e Kinney effettivamente è tutta un'altra cosa. Lo stesso rapporto, se posso usare un concetto caro a Paperotto, che intercorre sempre quando si vede nelle brevi, sia paperi che topi, l'infrasettimanalità rispetto invece alla domenicalità (che razza di termini :rotfl:) delle storie lunghe.

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Commenti sulle storie / Re:Paperino e la visita distruttiva
« il: Mercoledì 3 Gen 2024, 13:47:13 »
Intanto un bravo a Samu per aver riaperto il topic su questa immortale storia. Aggiungo poi che per me è un autentico deliziarmi quando attingo alle preziose fonti di conoscenza di Paperotto e Mario nel campo dei motori. Credetemi ragazzi non finite mai di stupirmi, e ...in effetti si, riguardando i modelli in foto e le storie in oggetto non posso che plaudire alle vostre indicazioni. La Urraco è sicuramente la più papabile nel mix d'auto usato da Cavazzano nel riprodurre il modellino della visita distruttiva mentre la Montreal appare nella Triaca veneziana. Bravissimi!
E comunque che storia! Una fonte inesauribile (come molte altre) di spunti di riflessione e...a breve andremo a censirla nella serie Papersera, perchè non dimentichiamolo, ne fa parte!

3
Ciao Gilberto,
può essere che la serie di volumetti abbia chiuso per i dati di vendita non esaltanti prima di arrivare a ristampare queste storie.

Al di là di ciò, direi che questa sit-com paperopolese sia tra le cose migliori di provenienza statunitense nel periodo a cavallo dei decenni '60 e '70 se non la migliore in assoluto.
Il tratto di Tony Strobl pulito ed espressivo trovo sia perfettamente funzionale ai ritmi serrati ed ai toni ironici che la caratterizzano.

Naturalmente per noi bambini di quegli anni ha il valore aggiunto di aver contribuito a definire il nostro immaginario disneyano insieme alle grandi storie italiane dell'epoca.
Esatto Mario, proprio come diciamo da sempre, ha davvero allargato il nostro immaginario arricchendolo di tanti spunti per fantasticare sulla vita anche quotidiana (c'è proprio di tutto) dei paperi con la non indifferente aggiunta di interessanti riflessioni sociali che affrescano in sostanza quell'epoca pur rimanendo in fondo sempre attuali. E poi quel tratto inconfondibile di Strobl sicuramente il migliore fra quelli susseguiti non contando le incursioni occasionali di alcune "guest star" con storie anche famose  nonchè lunghe. Tutto bellissimo comunque.

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116) Paperino e il terrore televisivo

https://inducks.org/story.php?c=S+72428

Chiassosa farsa degli equivoci con tutti gli ingredienti del caso: una Paperina che si fa letteralmente ipnotizzare da programmi televisivi che adora, i due soliti ladruncoli, Paperone e nipoti che accorrono con Polizia ma il caso è risolto proprio dalla stessa Paperina.

5
115) Zio Paperone e il premio Bla Bla

https://inducks.org/story.php?c=S+72379

Zio Paperone vince un premio, ma per una subdola idea di Paperoga viene consegnato a Dinamite Bla.
Si può cogliere l' occasione per...
La sola descrizione è già esilarante di suo, ma quel che colpisce è che la storia di fatto ha anche elementi che suscitano curiose riflessioni: ad es nella vignetta iniziale si vede (elemento non del tutto nuovo peraltro) Paperone in piena notte mentre dorme e sogna in una stanza da letto con una una finestra da cui si vede la luna e che dà su un'esterna che non sembra per niente essere appartenente al deposito. Questi elementi li apprezzo da sempre come affascinanti varianti. La sveglia segna le tre e lui, per tutta risposta alla chiamata con cui gli annunciano il premio, telefona a sua volta a Paperino e Paperoga in redazione! A quell'ora! Certo ci può ben stare per due redattori "d'assalto" ma è notevole che ciò venga posto in risalto in una storiella presunta leggera!. Poi c'è il finale dove un Paperone insolitamente magnanimo perdona i nipoti decidendo oltretutto di pubblicizzare sul giornale la sua filantropia.

Ciao Paperotto, mai ristampata questa neppure nella bella iniziativa dedicata alla redazione del Papersera in volumetti di qualche anno fa.
Strano pero...
Ciao Mario, in effetti il tuo dubbio è lecito anche se sono diverse le storie della serie mai più ristampate (la successiva a questa ha lo stesso requisito). Chissà penso forse che l'intento della collana non fosse di ristampare tutto o si riservavano di farlo in seguito, non so dirti.

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Il sito del Papersera / Re:Il logo per i 20 anni del Papersera
« il: Lunedì 11 Set 2023, 00:01:20 »
Complimenti ai vincitori e altrettanto ai partecipanti (davvero orgoglioso di aver avuto mia figlia fra costoro), auguri a tutti e naturalmente il vero grande grazie per tutto non può andare che a Paolo. Lunga vita al Papersera!

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Il sito del Papersera / Re:20 anni di Papersera!
« il: Domenica 10 Set 2023, 23:48:48 »
Correva l'anno 2014. Avevo finito da poche settimane gli esami di terza media e mi trovavo a gironzolare in un'edicola della mia città mentre mio padre comprava il suo consueto giornale.
Io non sapevo che cosa prendere. In quell'ambiente colorato e variegato fatto di riviste, quotidiani, album da disegno, pennarelli e tante altre cose mi attraeva tutto e niente.
Ad un certo punto, mio padre ebbe l'intuizione: "Guarda! C'è Topolino!" (chiaramente il fumetto, non il personaggio in carne ed ossa!  :rotfl:) Lo prendiamo?
Lì per lì ci pensai un attimo, era da tanto che non leggevo il giornalino che invece da bambino, all'età di 5-6 anni, aveva rappresentato per me uno spazio piacevole di lettura in compagnia dei teneri personaggi Disney.
Comprai quel numero memore dei bei ricordi che mi legavano al giornalino negli anni dell'infanzia e, poiché era estate, pensai che un qualcosa di leggero come un numero di "Topolino" potesse essere un buon passatempo per trascorrere un pomeriggio in serenità e spensieratezza.
Sulle prime, non pensavo assolutamente che avrei dato seguito a quell'acquisto.
Il fatto di avere comprato quel "Topo" credevo sarebbe rimasto un caso isolato o comunque da rinnovare una tantum, senza una cadenza precisa né, tantomeno, fissa.
Invece, a partire da quel numero qualcosa era scoccato in me, mi ero appassionato alla lettura di quel giornalino e mi convinsi di ritornare a seguire più spesso quel caro amico d'infanzia ritrovato un po' per caso.

Dopo un paio di settimane passate a leggere i numeri che via via, settimana dopo settimana, uscivano in edicola mi balzò in mente l'idea di cercare in rete dei siti che parlassero di Topolino ed ecco che, tra gli altri, scoprii una piattaforma in cui venivano sviscerati, commentati e analizzati quei numeri che io stesso leggevo.
Frequentando quel luogo virtuale popolato da tanti appassionati della materia avevo così modo di sentire delle voci diverse dalla mia su una stessa esperienza di lettura, in alcuni casi simili ai miei giudizi mentre in altri, come è naturale che sia, decisamente più discordanti.
Avevo conosciuto il Papersera, un forum da cui traspariva appieno l'amore, la passione e la competenza in fatto di personaggi, autori e storia del giornalino che muoveva i suoi partecipanti a creare discussioni accese, vivaci botte e risposta, incessanti confronti su qualsiasi aspetto riguardasse il mondo dei fumetti Disney.
Dal giorno della mia "scoperta" del sito (che scoprii di lì a poco essere on-line dalla bellezza di undici anni fino a quel momento!) sono passati quasi dieci anni e per tanto tempo ho usufruito dei suoi contenuti in qualità di semplice spettatore.

Per diversi anni ho sfruttato in modo silenzioso le conoscenze di coloro che vi partecipavano attivamente interagendo tra loro per farmi una cultura su quell'universo disneyano che, all'epoca, mi sembrava un muro insormontabile da scalare per avere una idea quantomeno buona e non approssimativa dei suoi autori migliori, delle storie più belle che ne hanno accresciuto il mito, di tutto il parco personaggi che lo compone, di che cosa valesse la pena conoscere e approfondire e cosa no.

Alla "scuola del Papersera" mi sono istruito e mi sono fatto una cultura su quell'universo disneyano che, pezzo dopo pezzo, tassello dopo tassello, cominciava a rivelarsi ai miei occhi di fanciullo avido e insaziabile di conoscenza in tutta la sua meravigliosa varietà, abbracciandomi di un senso di calore familiare e di casa che ritrovavo puntualmente quando mi interfacciavo, che fosse la prima o l'ennesima volta, alle sue storie migliori e ai suoi più brillanti interpreti autoriali.

Alla "scuola del Papersera" ho potuto finalmente sciogliere quel dubbio che da piccolo (ma anche da più grandicello) mi stuzzicava su quale potesse mai essere quella storia che mio padre, ogni volta che l'argomento di discussione cadeva sui fumetti di Topolino e company, citava con un affetto, un trasporto ed un ricordo vivido e sentito più che mai.
"C'era Paperino che pensava di essere stato arruolato dall'F.B.I. quando invece era un semplice funzionario incaricato di riscuotere le bollette della luce non pagate dagli utenti morosi. E lo sai perché era fermamente convinto di essere un agente dell'F.B.I? Perché c'erano dei corvi, lo ricordo benissimo, che nascondevano la vera sigla dell'ente per cui lavorava. In realtà, lui era dipendente dell'E.B.L. (Esattoria Bollette Luce), altro che agente speciale!
Quanto era divertente quella storia...Se ti capita di ritrovarla, me la fai leggere?"
Così mi diceva ed io, una volta, la ritrovai per davvero grazie a questo forum e ne potei anche leggere un appassionato articolo in una sezione particolare del sito che ne approfondiva i temi, il racconto e soprattutto i pregi di quella storia mitica.
Che alla fine potei leggere e fare leggere di nuovo a mio padre dopo chissà quanti anni dalla sua ultima rilettura su di un fumetto che inevitabilmente andò perduto tanto tempo prima.

Alla "scuola del Papersera" ho seguito quell'appassionante lezione su quella splendida storia cui poi avrei riconosciuto un titolo vero e proprio: "Paperino Agente dell'F.B.I." e mi fece conoscere, o meglio prendere coscienza di quello che a tutt'oggi è il mio autore Disney preferito di tutti i tempi: Romano Scarpa, quello stesso artista che all'età di 5-6 anni mi fece fare un viaggio meraviglioso nelle terre di Ula-Ula alla ricerca di un bonario selvaggio, peloso ma umanissimo.

Alla "scuola del Papersera" mi sono poi finalmente iscritto (da poco, in rapporto agli anni in cui ho usufruito di questo sito in qualità di semplice [i[lurker[/i]) e sono orgoglioso di farne parte, di potere interfacciarmi e confrontarmi giornalmente con persone che condividono la mia stessa passione e che hanno contribuito alla mia formazione e alla mia crescita di lettore, guidandomi alla ricerca del "meglio" e del "più bello" che il mondo dei fumetti disneyani aveva loro regalato nel corso di tanti anni di appassionata frequentazione con Paperi e Topi.

Auguri Papersera e... grazie di tutto quello che mi hai dato e che continui a darmi!  :heart:

Un percorso con analogie al mio caro Samu anche se immagino di essere ben più grandicello :thankYou:
E anch'io ho "lurkato" tanto, per quasi tre anni, prima di iscrivermi nel 2013. Che dire: auguri a tutti! :kiss: :heart:

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Commenti sulle storie / Re:Le fantastiche storie di Jerry Siegel
« il: Domenica 2 Apr 2023, 21:36:07 »
6.Pluto divo del cinema
https://inducks.org/story.php?c=I+TL++891-A
Non amo le innumerevoli storie di Topolino detective perfettino, questa è insolita, lunga con Pluto come protagonista, ed il mistero si dipana e svela durante le riprese di un film che lo vede interprete principale. Il maggiore sospettato non sarà il colpevole !
Eppure Paperotto proprio il tuo notoriamente magro feeling con le storie di Topolino (soprattutto quelle in cui è infallibile detective) non ti ha impedito di osservare il carattere anomalo di questa lunga con Pluto protagonista. Quì Siegel non è certo ai suoi massimi livelli, ma la storia scorre comunque creando interesse e di sicuro con le numerose peripezie del protagonista non manca certo di movimento.

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Commenti sulle storie / Re:Topolino e l'Ultraghiaccio
« il: Sabato 25 Mar 2023, 13:45:17 »
Caro Gilberto,

nella narrativa di ogni espressione, quando si tratta di "dare secondo le proprie capacità e ricevere secondo le proprie necessità" l'accezione che viene data ad una simile ipotetica organizzazione economico-sociale è sempre negativa.
Lo è in una storia di Casty recentemente ristampata in un cartonato (quella della merea del tempo) laddove addirittura l'autore lascia intendere come sia esecrabile una realtà in cui non esistono né guerre né classi, né nazioni.
Lo è in una serie Bonelli recente di cui naturalmente non ricordo il titolo e ci sarebbero mille altri esempi a cui mi è capitato di assistere tra fumetti, film e libri.
Ciò non deve stupire: l'ideologia egemone e quella della classe dominante diceva Marx e questo assunto scientifico è ampiamente dimostrato.
Insomma, viva il mondo attuale diviso da interessi divergenti, lacerato da guerre, nazioni, ideologie, fanatizzazioni e tanto sangue come i recenti eventi geopolitici confermano.
Mentre un'umanità coesa che opera armonicamente per le necessità della specie è vista come una sciagura.

Insomma, si beatifica una realtà devastante e si attribuisce la devastazione a ciò che sarebbe un progredire gigantesco.
Mi fermo qua perché per essere su un forum di fumetti mi sono spinto anche troppo oltre.
Un caro saluto.
Leggo solo adesso il tuo commento che riprende un mio post addirittura di ben 10 anni fa. Ovviamente non posso che quotare al 101 per cento quanto dici restando anche stupito di uno specifico particolare da te accennato, che come ben dici, non sembra neanche il caso di approfondire su un forum dedicato alla lettura di fumetti. Ma ciò che forse non sai caro Mario è che a distanza di 10 anni ho comunque rivisto le mie posizioni su questa splendida storia, letta in età adulta, finendo per alzare l'asticella di voto e confluendo sostanzialmente sulle tue stesse valutazioni e considerazioni su questa avventura che, come dici appunto tu, non possiamo esimerci dal considerare come l'ultima grande storia di ampio respiro del maestro veneziano. Un'avventura epica ma per così dire anche anomala che, aldilà di quanto scritto nei  precedenti post, a leggere oggi non può che farci scaturire gli stessi interrogativi e le stesse considerazioni da te quì espresse in maniera tanto asetticamente (per fortuna :thankYou:) accurata!

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Commenti sulle storie / Re:Zio Paperone e il ritmo di Teguciaccià
« il: Sabato 25 Mar 2023, 13:15:46 »
Teguciaccià riprende 'vita' sulla nostra pagina Fb  ;D
https://www.facebook.com/photo/?fbid=587939066711041&set=a.455568119948137
Una storia che meriterebbe una ristampa, come ho scritto su fb, visto che l'ultima risale a 22 anni fa.
Un, grazie caro Cornelius, per la sollecitudine che usi in casi come questo e ovviamente di pari passo va il ringraziamento a chi cura la pagina FBK, sappiamo tutti quanto la storia meriti.
Oltretutto è assolutamente vero quanto dici sul tempo passato dall'ultima pubblicazione. Del resto è già curioso (ed io in tal senso mi pongo sempre domande per così dire "strane") come la storia abbia visto soltanto 5 uscite in tanti anni dal '75!

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Commenti sulle storie / Re:Paperino e la casa elettronica
« il: Mercoledì 18 Gen 2023, 19:31:53 »
Pezzin-De Vita danno...vita a una storia innanzitutto in perfetta sintonia con quegli anni, direi anzi con la capacità che ha sempre avuto il topo di essere quasi in anticipo su determinate tematiche, ma anche a una storia che chiude perfettamente quell'albo 1503 dedicato al cinquantenario della nascita di Paperino e che ha come leit motiv proprio la mitica sfortuna del papero più famoso al mondo (siamo "ancora" nel 1984 e il sorpasso donrosiano dello zio non è ancora avvenuto per cui Paperino continua ad essere non dico il re indiscusso ma quantomeno a conservare ancora una piccola spanna di leadership).
Per tal motivo, allo stesso modo come aveva aperto e per quel che si era letto anche in mezzo, la storia in questione conclude l'albo in maniera davvero roboante ed è proprio il caso di dirlo visti gli esiti della comparsa in mondovisione dei due cugini che finiranno per dare un grande dolore ai vertici della IPM che aveva sponsorizzato il modello di casa computerizzata. (Sarebbe bello immaginare di chiedere al nostro grande Pezzin il suo pensiero in quegli anni sulla tematica trattata e se quel finale lo abbia solleticato chissa' magari ben più di quanto abbiano fatto altre imprese catastrofiche dei paperi. Sarà molto difficile ma si, mi piacerebbe chiederglielo!)

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Commenti sulle storie / Re:Zio Paperone e il giorno di tregua
« il: Mercoledì 11 Gen 2023, 01:38:58 »
Paperone aggrovigliato ai fili del telefono, come ricordato da Samu, è un vero spasso. Paperparade invece ci ricorda quanto un successo, sia pure ogni tanto di Rockerduck, possa contribuire ad arricchire il rapporto fra i due rivali e ...si, credo che questo evento sia diventato molto più raro che un tempo. Nel caso della storia in oggetto possiamo attribuire un bel pareggio in pieno spirito natalizio. o:) ;)

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Commenti sulle storie / Zio Paperone e il giorno di tregua
« il: Sabato 7 Gen 2023, 17:45:53 »
Fuori tempo massimo sulle festività ho pensato di aprire il topic su questa storia carina di 21 pagine che esce nel primo numero del 1994 e viene ristampata solo due volte, la prima sul Natalissimo del 1998 - e che ha i testi di Nino Russo e i disegni dello Studio IF
https://inducks.org/story.php?c=I+TL+1988-D
E' una classica storia natalizia che inizia con i nipoti che in un freddo giorno della vigilia vanno a trovare Paperone impegnatissimo sugli affari nonostante la festa ormai incombente. L'invito a passare il giorno di Natale insieme viene accolto quasi sbadatamente dallo zione che come ogni anno prevede di arrivare in ritardo. Nei ritardi annuali ovviamente c'entra il suo acerrimo rivale di sempre ma stavolta in maniera del tutto inusuale. Finale che non ti aspetti con addirittura Babbo Natale guest star! (Non spoilero ovviamente - benchè la storia con pochissime ristampe non sia facilmente reperibile)
Nel complesso la storia, benchè non trascendentale, la si può considerare come una tappa interessante nella decennale formazione dei rapporti interpersonali fra lo zione e Rockereduck.

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Commenti sulle storie / Re:Nonna Papera e i racconti intorno al fuoco
« il: Domenica 11 Dic 2022, 19:43:11 »
Faccio riemergere questo bel topic perche ho letto proprio oggi questa splendida storia della quale incollo il link - https://inducks.org/story.php?c=I+TL+1932-A - che pure feidhelm aveva già inserito nel 2007 ma che, almeno a me, avendo provato non riporta ad alcuna pagina.
E' una storia moderna, direi addirittura molto in linea coi tempi (se si considera che è del 1992) dal momento che pone in rilievo coil solito raffinato spirito ciminiano, dinamiche oggi sotto i riflettori in riferimento soprattutto alla "rivoluzione delle donne" che in questi giorni scuote in particolare l'Iran ma in definitiva anche buona parte del Medio Oriente. Senza spoilerare più di tanto, è una storia lunghetta oltretutto, ma vi sono passaggi molto significativi come quello in cui il primo Gran Buzzurrone prima di scegliere la fanciulla da "sacrificare"  mandandola alla montagna, ai due consiglieri che gli riferiscono che il popolo mugugna risponde  "Lasciatelo piangere e mugugnare...(alla fine) una sola famiglia piangerà ...arriveranno oro e tributi. Solo l'unione delle tribu' può fermarci".
Subito dopo però avviene la ribellione grazie alla madre della fanciulla prescelta che ammonisce le altre madri ricordando che alla prossima volta potrebbe toccare a loro. La mamma della fanciulla al marito che piange invocando la tradizione risponde "Me la mangio io la tradizione". Cosi' impugnando tutte il mattarello le donne castigano malmenandoli i responsabili delle efferate tradizioni tribali/patriarcali. Otterranno l'annullamento (solo temporaneo si vedrà poi e qui emerge latente il tema della rivoluzione come movimento necessariamente permanente) di questa tradizione che anni dopo un nuovo Gran Buzzurrone tenterà di reintrodurre (qui non rivelo i motivi) con una intensa e subdola propaganda facendo circolare la voce che la scarsità di raccolti sia da ricondurre al mancato sacrificio quinquennale: "Insinuate la paura del domani negli animi! Nessuno difenderà Stellina! Un popolo impaurito è un popolo vinto!"
Finale romantico tipico di queste storie (in realtà ne ho lette solo tre) con una chicca gustosa:
Spoiler: mostra
Paperone perde una scommessa da un dollaro con Nonna papera
:D

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Commenti sulle storie / Re:Paperino e la sposa promessa
« il: Domenica 25 Set 2022, 21:26:53 »
Ma che bella idea quella di Samu di riportare in alto il topic di una storia tanto bella e avvincente, una storia di quelle che ti fanno sentire leggero leggero, con dei protagonisti davvero al top della loro caratterizzazione che nel '69 era gia' in un aureo periodo di perfezione narrativa, grafica e direi proprio stilistica. A quello di Samu si sono aggiunti i sempre accurati ed esperti contributi di Paperotto, Mario e Cornelius che come sempre tempestivi si fiondano su queste splendide storie ben prima che io (ahime') riesca a dare il mio contributo :laugh:.
Ai commenti su questa bellissima commedia paperopolese (cit. Cornelius), letta per la prima volta nel lontano '74 sul CWD I serie "Paperino racconta", mi sento di aggiungere che la splendida prova di sintonia fra zio e nipote non deve fare dimenticare, a mio avviso, la superlativa recita di Brigitta che mi porta a ritenere come l'intera storia poggi non solo su una coppia di protagonisti ma sulla perfetta fusione di un trio che mai come qui si è espresso in cotanta sfavillante simbiosi. E qui sinceramente devo riconoscere come il giudizio di Gongoro su Brigitta sinceramente mi sembri eccessivamente severo in quanto la sconfitta della papera, per quanto schiacciante e senza appello, non ne offusca a mio avviso la bella prova all'interno dell'orchestra.
Segnalo infine un personaggio che non mi è forse mai apparso cosi bello come adesso (si consideri che saranno 8/10 anni che non leggevo la storia), mi riferisco alla stravagante papera (credo papera) Pussy che regge il sacco a Brigitta giocando un ruolo importante nella prima parte della storia e che oggi mi è sembrato come di vederla per la prima volta, folgorato da quell'impeccabile look che la fa davvero sembrare a tutto tondo una ragazza del '69 (anno della storia) appena uscita da un Festivalbar, da un musicarello o da una reclame di quegli anni  ;) :silly:
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