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Topics - Karabandagore

Pagine: [1]  2 
1
Le altre discussioni / Fan comic Disney
« il: Domenica 30 Apr 2023, 19:22:28 »
Primo: si può fare?
Secondo: se sì, ci sarebbe qualcuno disponibile a realizzarlo insieme questo folle progetto?

2
Commenti sulle storie / Topolino e l'ipotetico Doppioscherzo
« il: Mercoledì 12 Apr 2023, 13:24:09 »
Doppio ritorno, sulle pagine di Topolino 3515: quello di Casty come autore completo, dopo un'astinenza che dura da dicembre 2020; ma soprattutto, dopo sedici anni di attesa, ritorna ad insidiare la quotidianità di Mickey uno degli antagonisti più imprevedibili, inquietanti ed affascinanti che il Topo si sia mai ritrovato ad affrontare: il Magnifico Vito Doppioscherzo. La genesi di questo personagio risale all'ormai lontano 2004, quando un allora pressochè esordiente Casty gli fa calcare il palcoscenico del mondo topolinese per la prima volta in "Topolino e il magnifico Doppioscherzo". E si tratta di un debutto da prim'attore: un avversario temibile, con una vena di lucida follia, spinto più che dalla fame di ricchezze dal desiderio di vendetta nei confronti di Topolino. Casty ci propone un villain completamente inedito, miscelando e amalgamando con abilità suggestioni tratte da storie classiche: il pensiero corre immediatamente al Terribile Giocattolaio di Siegel, ma anche ai giocattoli assassini di Big Ben ne "Topolino e l'orfanello riformato". mentre le rime onnipresenti richiamano quelle della Spia Poeta, dalla celeberrima avventura di Walsh-Gottfredson.
Ma ritorniamo a Doppioscherzo: l'avevamo lasciato, regredito a uno stadio primitivo, ma memore del suo desiderio di vendetta, al termine di "Topolino e la neve spazzastoria"; lo ritroviamo questa settimana, nera ombra fuggevole e minacciosa, che incombe sui protagonisti fin dalla quadrupla iniziale di "Topolino e l'ipotetico Doppioscherzo".
Storia eccezionale, bellissima e inquietante: apprezzo moltissimo la maniera in cui Casty sa insinuare abilmente la tensione in situazioni apparentemente quotidiane e normali, procedendo poi in un crescendo di suspence,che culmina nelle scene spettrali ad Acapulco, nella tempesta e soprattutto nella surreale e onirica sequenza finale a Topolinia. La vicenda si ispira chiaramente a fumetti o a  film come Inception, declinando il tema onirico in maniera coinvolgente  e riuscitissima, sia sul piano grafico sia su quello narrativo. Mi hanno inoltre colpito le ottime interazioni tra i personaggi, delineati in maniera tridimensionale e con una personalità viva e sfaccettata. Voi cosa ne pensate di questa storia?

Per rispondere a un dubbio dell'Avvocato propongo una mia ipotesi:
Spoiler: mostra
idato che nello mnemorama la mente dell'individuo si estrania completamente dal corpo, mi aspetto cessino, o quantomeno si riducano al minimo, le necessità vitali e le funzioni del corpo, un po' come accade nel processo di ibernazione di molti film di fantascienza.

3
Commenti sulle storie / Topolino e il castello sulla Luna
« il: Lunedì 10 Apr 2023, 18:41:38 »
Realizzata da Casty nel luglio del 2019 per celebrare il cinquantennale dell'allunaggio, rappresenta ad oggi l'ultima prova dell'autore goriziano nell'ambito dei suoi celebri kolossal. Una storia dalla lunga gestazione( lo storyboard originale risale al 2016), e che introduce un nuovo personaggio nella schiera degli innumerevoli parenti di Pipo: lo stralunato Bippo, ex astronauta caratterizzato magnificamente sia nella sua bizzarria, sia per quanto riguarda i risvolti più romantici, se non drammatici, della sua figura, e che emergono prepotentemente soprattutto nel finale.
La prima parte di questa avventura mi ha deliziato per la narrazione veloce e perfettamente bilanciata, briosa e frizzante nel brillante incipit ma  capace di fare calare un'atmosfera di inquietudine e tensione tangibile quando l'azione si sposta sulla superficie del nostro arido satellite. Che, però, forse tanto deserto non è...
La seconda parte, con un risolvimento piuttosto rapido della situazione e una relativamente facile sconfitta dell'antagonista, inizialmente mi aveva deluso, ma in seguito mi sono dovuto ricredere; d'altronde, questa storia cos'è se non una stralunata, inquietante fiaba?
Della vicenda ho inoltre apprezzato gli stralci ironici che Casty riserva quando mostra la grettezza dei finanziatori di queste missioni scientifiche, falsi filantropi interessati solo al guadagno.
In conclusione, "Topolino e il castello sulla Luna" non verrà ricordato come uno dei più grandi capolavori di Casty, ma si è rivelata una lettura davvero piacevole e intensa. Voi cosa ne pensate?


4
Commenti sulle storie / Merry Menagerie
« il: Sabato 11 Mar 2023, 13:40:50 »
E'  il 1946 quando Bob Karp-prolifico sceneggiatore che già da otto anni curava i testi delle daily strips di Donald Duck, affidate alle abili matite di Al Taliaferro- propone a Roy Disney il progetto per una nuova serie giornaliera. Non una striscia autoconclusiva ma una vignetta(che i lettori americani chiamano panel box), priva di baloon e ricca invece di didascalie; i protagonisti sarebbero stati sì degli animali, come da tradizione disneyana, ma non antropomorfi: nelle vignette si sarebbero viste agire le specie più disparate, a gruppi o a coppie, mentre si scambiavano divertenti battute esistenziali.
Distribuita dal King Features Syndicate, la vignetta debutta il sui quotidiani USA con il titolo di Merry Menagerie(letteralmente, "l'allegro serraglio"); i disegni sono di Bob Grant, che già si era cimentato con un adattamento a fumetti di Biancaneve e in seguito , dal 1955 al 1968, illustrerà strisce e tavole dedicate a Scamp(Lillo), figlio di Lilli e del Vagabondo.
Karp e Grant  realizzano tutte le vignette della serie fino alla sua chiusura, sabato 17 marzo 1962, salvo alcune settimane tra il 16 gennaio 1961 e il 3 marzo 1962, quando Grant è sostituito da Ben De Nunez, Don Lusk e Chuck Fusion.
In Italia queste vignette sono praticamente sconosciute: una manciata di queste viene pubblicata sui numeri dal 289 al 293 di Topolino, e nelle pagine centrali de Gli Albi di Topolino tra il novembre 1979 e l'aprile 1980.
Per incominciare, ne allego tre: il mio intento sarebbe di continuare a proporle anche in futuro; infatti mi hanno colpito positivamente per il loro umorismo semplice ma sempre azzeccato.

5
Commenti sulle storie / Paperino e l'errore del Paperzucum
« il: Domenica 5 Mar 2023, 13:19:59 »
Strano non trovare già un topic riguardante questa bella avventura ciminiana, sicuramente tra le migliori partorite dalla fertile mente del maestro di Palmanova in quei primi anni settanta. Quaranta pagine perfette, tanto nella sceneggiatura mirabilmente bilanciata tra umorismo, fantasia e avventura, quanto nei disegni di un Cavazzano in piena forma, all'apice del suo periodo techno.
Cimino ci delizia con una tra le più indovinare delle sue società remote: partendo dall'assunto che in luoghi isolati dal resto del mondo la società possa indirizzarsi in maniera differente rispetto al resto del pianeta, acquisendo aspetti inediti. In questo caso , ci viene presentata una gerarchia rigidamente matriarcale, in cui le donne detengono in maniera autoritaria il potere, relegando i rappresentanti dell'altro sesso al ruolo di maschi della gleba, costretti ai lavori pesanti sull'isola remota in cui risiedono. Già, l'isola, un sistema chiuso e indipendente periodicamente in pericolo a causa di una minaccia interna ad essa, scongiurata dall'azione individuatrice dell'anziano Paperzucum e dalla conseguente battaglia risolutrice intrapresa dal baldo giovane selezionato tramite tam tam propiziatorio e nenia localizzatrice. Peccato che l'eroe individuato sia un Paperino in preda al desiderio di procacciarsi gloria e onori...
Dialoghi barocchi e aulici, caratterizzazioni spumeggianti e tridimensionali dei personaggi, una trama avvincente e immaginifica... Tutti elementi che concorrono a fare di questa storia un piccolo gioiello, ulteriormente impreziosito dal tratto dinamico e raffinatissimo di Giorgio Cavazzano, naturalistico e umoristico, dettagliato ed espressivo.
Voi cosa ne pensate di questa storia?

6
Le altre discussioni / Disney e il giorno della memoria- Dina Babbit
« il: Venerdì 27 Gen 2023, 17:00:08 »
Di seguito il link ad un articolo di Ventenni Paperoni che narra la singolare storia dell'artista cecoslovacca Dina Babbit, costretta a vivere l'inferno del campo di sterminio di Auschwitz e salvatasi grazie a  una circostanza abbastanza particolare: una Biancaneve dipinta sul muro di una baracca che ospitava i bambini.
https://www.ventennipaperoni.com/2022/01/27/dina-babbit-la-donna-che-sopravvisse-ad-auschwitz-grazie-a-biancaneve/

7
Cinema, musica e letteratura / Avatar 2
« il: Sabato 31 Dic 2022, 17:11:40 »
Ovvero, il ritorno dei Puffi dopo una lunga sessione in palestra. Si sono alzati un bel po', eh, di statura?
Cosa ne pensate di questo effettone speciale( solo quello c'è, se trovate una trama ditemelo)?
Secondo me, dovrebbero scriverci  nei titoli " Senza olio di palma e una trama! Adatto anche agli allergici alle arachidi in guscio e alla coerenza interna."
E pensare che il primo mi era pure piaciuto...

8
Commenti sulle storie / Zio Paperone e un fiume di soldi
« il: Venerdì 30 Dic 2022, 21:08:49 »
"Cash flow", sebbene sia appena la seconda storia lunga di un Don Rosa praticamente esordiente nel panorama autoriale Disney, la ritengo, semplicemente, perfetta. Riesce a sfruttare una trama semplice e spesso abusata ( il trito e ritrito attacco dei Bassotti al Deposito) declinandola in maniera geniale: sovvertire le leggi della fisica eliminando opportunamente le forze d'attrito e di inerzia è uno spunto sorprendente che denota l'approccio realistico e maturo dell'artista di Louisville nelle sue storie e che, se spinto oltre il limite parossistico delle conseguenze estreme, si rivela una fonte pressoché inesauribile di gag demenziali, surreali e irresistibilmente spassose. Don Rosa dimostra come la fantasia sfrenata e bambinesca non sia l'unico orizzonte possibile per le storie di Donald e brigata: il realismo che costituisce il suo marchio stilistico, rigorosamente scientifico nell'enunciare le leggi fisiche sopracitate, sembra essere la chiave per realizzare avventure avvincenti e, nei limiti di quello che è l'universo della fantasia per antonomasia, verosimili; un passo ulteriore nel rendere i Paperi non mere macchiette umoristiche, ma esseri umani dai piedi palmati.
Ovviamente, non è solo questo il punto di forza dell'avventura. Alle idee appena espresse si accompagnano una sceneggiatura carica di suspense e di trovare argute e spiazzanti, dialoghi brillanti e mai banali, caratterizzazioni ottime dei personaggi ( raro vedere Bassotti così determinati e pericolosi, per quanto sciocchi), disegni ancora imperfetti ma spettacolari nelle quadruple panoramiche affollate di dettagli.
Citazioni barksiane a go go, ovviamente, ma sfruttare intelligentemente come easter eggs ( la marca della cassaforte Oso Save, il manifesto da ricercato di Barks...) a parte la figura dello scienziato tratta da L'isola del cavolo,  ma che si rivela funzionale alla narrazione e non inficia la lettura.

Chiudo riportando le formule a cui si rifà Don Rosa:
P= mv, dove P è la quantità di moto, m la massa di un corpo intesa come inerzia, v la velocità data.
F= ma, dove F sta per forza, m per massa e a per accelerazione. Quindi a maggiore massa e velocità di un corpo corrisponderà una maggiore forza che esso  eserciterà per opporsi al suo movimento.

Ma soprattutto, notate la seguente equazione del sistema logaritmico Barks-Rosa: ( fi)+(ed)= PF, dove fi sta per folle invenzione, ed per eroe disperato e PF per peripezie da fumetto. Più sconvolgente della relatività generale di Einstein, vero?

Voi cosa ne pensate di questa bella storia?

9
Sfide e richieste di aiuto / Le ricette di Cimino
« il: Martedì 27 Dic 2022, 21:33:28 »
Un aspetto che ha sempre rivestito un ruolo di rilievo nelle fiabesche e immaginifiche avventure ideate da quel generoso e geniale cantastorie che era Rodolfo Cimino, è il cibo. Sfarzosi e principeschi, o rustici e frugali, i vari piatti che il Maestro friulano sottopone alla degustazione fumettistica di noi lettori nel corso delle sue oltre settecento storie, sono innumerevoli. La mia sfida per gli utenti del forum è di fare di questo topic un vero e proprio ricettario delle pietanze che compaiono nelle avventure cominiane. Parto io con alcune cibarie piuttosto semplici, ma confido nei grandi saggi del forum per arricchire rapidamente questo libro di cucina fumettistica.
Allora, iniziamo con:
1) le cipolle con la senape di "Zio Paperone e la dura legge";
2) le fragranti frittelle di Paperino;
3) la povera minestra di "Tom il tamburino e i tre soldi del destino;
4) le ambite zuppe di Nonna Papera dei Racconti attorno al fuoco;
5) le varie fagiolate con salsicce di numerose spedizioni paperoniane;
6) la prelibata e misteriosa ricetta di "Zio Paperone e il tesoro commestibile".

A voi la ricerca( e la degustazione, casomai voleste mettere alla prova le vostre abilità culinarie con queste ricette)!

10
Commenti sulle storie / L'Orizzonte degli eventi
« il: Lunedì 28 Nov 2022, 19:10:25 »
Visto che negli ultimi giorni se ne è molto parlato sul topic delle storie di Pk preferite, ho pensato di aprire una discussione dedicata a questo ambizioso e monumentale capitolo del ciclo di PKNE, in modo da poter sfogare ed esporre qui tutti i dubbi/dilemmi amletici/critiche feroci/lodi sperticate, per fare i pker a tempo pieno.
Parto io, riprendendo anche alcune domande già poste nell'altro topic:
1)Ipotesi sugli evroniani candidi e minacciosi che vagano nel Multiverso mostrati nell'ultima tavola?
2) E' morto Moldrock? E se no, che fine ha fatto? Ritornerà mai in futuro?
3)Qual è il destino del Custode? Possibile ipotizzare una sua convivenza con Uno nella Ducklair Tower?
4)Se non sbaglio, alla fine della storia Everett decide di rimanere su Corona. Come evolverà il suo rapporto con la figlia Juniper? E con la moglie Serifa?
5) Possibile ipotizzare un nuovo, malato piano delle due sorelle Ducklair, che magari si sono tenute in contatto telepatico, non dico nel Multiverso, ma prima che Ultima venisse inghiottita nello squarcio spazio- temporale insieme a Korinna?
6) Korinna e evroniani: cosa accadrà?

12
Commenti sulle storie / Zio Paperone-La corona dei re crociati
« il: Martedì 20 Set 2022, 19:24:25 »
Una delle storie più affascinanti realizzate da Don Rosa, che come suo solito si dimostra un vero maestro nel saper collegare tra loro numerosi fatti storici, confezionando perfette avventure per la famiglia dei Paperi. Stavolta, però, l'artista del Kentucky si supera creando un intrigante intreccio da thriller storico, intessendo con abilità tra di loro alcuni tra i più interessanti avvenimenti della storia medievale. Chi erano i cavalieri templari? Che fine ha fatto il loro ingente tesoro? Di quale segreto era custode Cristoforo Colombo nel suo viaggio verso le Americhe? Che relazione esiste tra il diario di bordo del navigatore genovese e un esploratore finlandese vissuto nel 1800? E tra un contratto stipulato nel 1482 e il calendario gregoriano? Vista la portata degli argomenti trattati, risulta naturale che la precisione storiografica del Don porti alla genesi di una trama complessa, ricca oltre che di ambientazioni suggestive raffigurate con la consueta maestria da un tratto iperdettagliato, anche di numerosi riferimenti all'opera di Carl Barks, in questo caso però dosati opportunamente in una perfetta miscela che soddisfa i fan senza al contempo inficiare la lettura.
Viste le premesse, mi dispiace dunque rilevare alcuni difetti, che illustrano come Don Rosa, nella fase finale della sua carriera, stesse perdendo quel mirabile equilibrio compositivo che caratterizzava i capolavori precedenti. La trama, infatti in alcuni punti risulta fin troppo ingarbugliata e complessa, laddove l'artista di Louisville non riesce a trasmettere efficacemente tutti i riferimenti storici di cui è ricca la storia. Inoltre, se la componente umoristica è perfetta, con accurate e dosate sequenze comiche e gag irresistibili, altrettanto non si può dire della parte prettamente avventurosa, che se da un lato è efficace nel presentare situazioni di reale pericolo e tensione, dall'altro è atratti sbilanciata nel ritmo e la conclusione finale appare un po' frettolosa e priva di mordente.
Nonostante ciò, essa rimane davvero un'ottima storia e la reputo una lettura pienamente soddisfacente e appagante. Voi cosa ne pensate?

13
Il sito del Papersera / I tre grandi sottovalutati
« il: Giovedì 15 Set 2022, 16:03:58 »
1° posto: Doretta Ducklair
La macchina del fango imbastita da un manipolo di ignobili utenti paperseriani ha sottoposto, negli ultimi anni, questa prode utente al ludibrio pubblico. Ella, infatti, si era dimostrata impavida nello sfatare l'aura di mito che nel corso degli anni si era addensato attorno alle figure di tre mediocri autori, generalmente sovraesposti dal pubblico, che attribuiva loro una bravura e una fama grandemente ingiustificate e immeritate. In tutta risposta, alcuni gretti, misantropi e arretrati frequentatori di questo forum, ignorando qualsivoglia idea di democrazia e ascolto delle opinioni altrui, hanno dato origine ad una damnatio memoriae nei confronti della sopracitata eroina, prima attaccandola con inusitata ferocia e, in seguito, cancellando ogni traccia del suo operato nel forum.  Ancor oggi vige la regola, accettata in tacita omertà da larga parte degli utenti, di non nominare il suo nome: chi trasgredisce a questo precetto, potrà essere oggetto di ritorsioni...
Mentre voi meditate su queste inquietanti rivelazioni, io continuo a decantare i pregi della sopracitata martire, che con inusitata genialità e grandezza letteraria ha saputo creare uno dei topic più discussi di questo forum, e la sua opera è stata di ispirazione per una delle discussioni più divertenti mai comparse sul Papersera. Spero che l'ambita conquista del primo gradino del podio la spinga a ritornare su questi lidi, dove finalmente potrà disvelare a noi, poveri stolti, un intrigante enigma su cui si arrovellano gli studiosi di fumetto Disney dal lontano 2013: quando Everett Ducklair ha avuto una terza figlia? E come mai le ha dato il nome di una celebre ballerina dello Yukon?

2° posto: Garalla
Egli rappresenta la Stella Polare per noi tutti acquirenti del forum; egli è la bussola e ci indica il Nord, la rotta sicura nel mare delle fallaci e ingannatrici uscite Disney. Senza i suoi preziosi consigli, potremo mai noi discernere quali sono gli acquisti necessari? Come potremo venire a conoscenza, nella torrida canicola agostana, del programma uscite Disney del marzo 2038? Nonostante ciò, il suo compito fondamentale non viene adeguatamente apprezzato dagli utenti del forum, che si permettono di ignorare o sottovalutare i suoi sapienti interventi. A tal proposito, vorrei rilevare le qualità letterarie del sopracitato, il quale si distingue per aver affrontato disparati argomenti nel corso dei suoi numerosi post, saltando con eleganza da una imbeccata sulla distribuzione dei periodici disneyani a un'anteprima sulle novità di novembre, padroneggiando un perfetto stile mimetico che rende difficilmente distinguibili i suoi messaggi.

3°posto: Maximilian
Questo saggio utente, attento e profondo conoscitore del fumetto Disney, negli ultimi anni si è dedicato alla riscoperta dell'opera di Bill Walsh, favorendone la diffusione presso il folto pubblico di forumisti. Gliene sono forse grati, gli utenti del Papersera? No, egoisti e meschini, essi ignorano i suoi fondamentali contributi, salvo pochi eletti che sono in grado di riconoscere la manna che egli dispensa loro. Forse che gli iscritti al forum ne sono intimoriti? Il volto distorto e minaccioso dello zio Massimiliano ammanta infatti di una percepibile atmosfera di tensione e angoscia ogni suo messaggio. Io stesso, quando leggo i suoi dotti interventi, il volto mi si imperla di sudor freddo, un brivido mi corre lungo la schiena, dietro ogni porta intravedo una sagoma indistinta che brandisce un coltellaccio lordo di sangue, non appena incrocio lo sguardo inquietante di Uncle Maximilian. Tutto questo, però, non è motivo sufficiente per spiegare questa scarsa considerazione. Suvvia, Paperseriani, leggete i messaggi di questo illustre utente, magari in pieno giorno e bevendo un sorso di cognac prima, per rinfrancarvi, e con a portata di mano un defibrillatore per salvarvi da improvvisi attacchi cardiaci per lo spavento!


Avvertenze: si avvisano i gentili lettori che il qui presente testo potrebbe contenere numerose frecciatine, innocue e assolutamente amichevoli, rivolte a uno o più utenti del Papersera. Se mi sporgerete denuncia per querela, sappiate che mi farò difendere dall'Avvocato Photomas, e che quindi probabilmente vincerò la causa.

P.S.: se dovessi sparire improvvisamente dal forum, e di me non si dovessero avere più notizie, sappiate che probabilmente sarò deceduto durante un attentato organizzato da un commandos dei vertici del Papersera, per punirmi di aver pronunciato il nome di Doretta Ducklair.

P.P.S.: spero vi siate fatti almeno una risata! ;D

14
Commenti sulle storie / Paperino-I tre caballeros cavalcano ancora
« il: Sabato 10 Set 2022, 19:49:09 »
Realizzata da Don Rosa nel 2000, questa storia segna il ritorno nei fumetti di Panchito Pistolesi e José Carioca. I due compadres di Paperino, apparsi originariamente nei due lungometraggi "I tre caballeros" e "Saludos amigos", erano poi divenuti protagonisti di una serie di tavole domenicali realizzate da artisti del calibro di Murry e Moores che, però, li vedevano in azione separatamente. Per vedere un fugace  ricongiungimento dei tre bisogno aspettare la storiella "I tre caballeros", ad opera di Carl Buettner, o le storie realizzate in Italia dai fratelli Barosso.
L'artista del Kentucky, ammiratore dei due lungometraggi firmati Walt Disney, decide di recuperare l'azzimato pappagallo brasiliano e il focoso galletto messicano, impiegandoli come spalle di Paperino nella lunga avventura "The three caballeros ride again". Don Rosa sfrutta l'occasione per indagare più approfonditamente la psicologia di Paperino, personaggio che precedentemente aveva in parte accantonato per concentrarsi sulla figura del suo ricco zio. Il ritratto che ci viene offerto di Donald è pervaso da una vena fortemente malinconica: il papero in blusa da marinaio appare profondamente solo, senza amici... Almeno finché non incontra i suoi due vecchi compadres, gli unici a trattarlo come un loro pari, pronti a riconoscerne le qualità, permettendo a Paperino di avere una diversa angolazione della propria vita che, in precedenza, considerava unicamente come un fallimento. Tutto ciò si accompagna a una delle tipiche cacce al tesoro donrosiane, ricche di interessanti riferimenti storici, in questo caso riguardanti le antiche missioni gesuite, ambientata in uno scenario di particolare suggestione ed effetto, la Barranca del Cobre. Particolare rilievo merita il villani, il bandito"Sombrero d'oro", rozzo sia graficamente che caratterialmente ma particolarmente riuscito, e quella che probabilmente è l'unica scena raffigurante una completa esecuzione musicale in un fumetto Disney. Se a ciò si aggiungono gag a ripetizione e particolarmente riuscite, ecco un'ottima vicenda pienamente godibile anche nei disegni iperdettagliati. Voi cosa pensate di questa storia?

15
Commenti sulle storie / Paperino e l'oro gelato
« il: Domenica 4 Set 2022, 17:25:32 »
Ottima storia di Carl Barks pubblicata per la prima volta su Four Colour Comics 48 del 1944, insieme a "Paperino e il mistero della palude", anch' essa realizzata dal Maestro dell'Oregon. La vicenda si apre a Paperopoli, nel cuore di un gelido inverno, con Paperino che esprime il desiderio di trascorrere i mesi freddi al sud, ponendo quindi questa avventura in stretta contiguità, quantomeno climatica, con quella immediatamente successiva, che vede i Paperi in vacanza alle Everglades.
Ritornando all'oro gelato, l'acquisto di un aereo e una delicata missione relativa al trasporto di penicillina, oltre che un misterioso pacchetto caricato di nascosto a bordo del velivolo da dei loschi figuri,  sono le intriganti premesse per il viaggio dei nostri eroi nell'estremo Nord.
Barks, ancora una volta supportato dal National Geographic per raffigurare le ghiacciate lande dell'Alaska, confeziona una splendida avventura ad alta tensione, in cui Paperino rischia più volte di morire, prima assiderato e poi bruciato vivo, e i nipotini, ancora ben lontani dall'appartenere al gruppo scoutistico delle Giovani Marmotte, si rivelano fondamentali per una lieta conclusione della vicenda. Al fascino dell'Avventura Barks sa coniugare abilmente l'ironia e l'umorismo, consegnando a generazioni di lettori una sequenza da antologia, che io non fatico a considerare una delle mie preferite di sempre:
Spoiler: mostra
quella in cui Paperino, reso cieco dal freddo e assiderato, vaga sperduto in mezzo ai ghiacci, scansando miracolosamente una lunga serie di pericoli
.
Voi cosa ne pensate di questa piccola perla, che non spicca tra i tanti capolavori dell'Uomo dei Paperi ma che sicuramente è meritevole?

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