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Commenti sugli autori / Re:Giovan Battista Carpi
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Leggendo casualmente un Topo del '69 l'altra sera mi sono imbattutto in un servizio titolato 'Grandi Amici' che parla delle Officine Grafiche della Mondadori a Verona dove all'epoca venivano stampati tutti i periodici della casa editrice (Epoca, Grazia, Panorama, Bolero, Confidenze...) fra cui Topolino. Il libretto è del gennaio del '69 e riprende la recentissima incursione alle Officine del popolare show televisivo del sabato sera Canzonissima (avvenuta il 14 dicembre del '68) che rese finalmente pubbliche alcune figure artistiche solo 'intuite' in quegli anni. Tra i due topic dei disegnatori coinvolti ho scelto questo di GB Carpi perché rimasto più 'indietro'.
La scomparsa di Walt Disney, il revival del Topolino anni '30 questa volta chiaramente firmato Floyd Gottfredson e lo 'sdoganamento pubblico' di Carl Barks nell'Oscar Mondadori 'Vita e Dollari di Paperon de' Paperoni' fecero evidentemente da 'apripista' per una ancor più ampia operazione di 'trasparenza' a livello mediatico televisivo. Oltre alle info sulla 'italianità' del fumetto specifico (per la prima volta venne ufficializzata la grande produzione italiana di storie Disney nel mondo) il direttore Mario Gentilini, alla domanda su chi fossero i due disegnatori all'opera, ritraenti Topolino e Paperino che si danno la mano, smantellò la segretezza dei loro nomi, sebbene con un frettoloso 'Carpi & Scarpa', quasi a non voler dar loro troppa pubblicità.
Invece su Topolino 687, che ancora non riportava in seconda di copertina i nomi dei disegnatori e dei vari collaboratori (cosà che avverrà tre mesi dopo, dal n.700), i nomi e i cognomi dei due più grandi artisti disneyani italiani vennero scritti nero su bianco, oltre che immortalati nelle foto a colori. Di questo episodio così 'mediatico' per i tempi si è parlato spesso ma non credo si sia mai fatto un collegamento con la sua versione cartacea del Topo: al di là della firma vera e propria di Guido Martina nel 1949, collegata alle 'quartine' dell'Inferno di Topolino, e delle sigle R.S. (che fin dagli anni '50 firmavano le prime storie di Romano Scarpa), questo numero 687 del gennaio 1969 propose per la prima volta in assoluto nomi, cognomi e foto di due autori disneyani in forza al settimanale.