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Le Pubblicazioni => Topolino => Topic aperto da: AlbyArt - Sabato 11 Nov 2023, 12:06:34

Titolo: Topolino 3547
Inserito da: AlbyArt - Sabato 11 Nov 2023, 12:06:34
STORIE

Topolino e la profezia del Cavaliere Scarlatto (episodio 3 di 3)
Storia di Marco Nucci
Disegni di Cristian Canfailla

Ritorno a Ducktopia-L'imperatrice dei fiori (episodio 2 di 4)
Storia di Francesco Artibani e Licia Troisi
Disegni di Francesco D'Ippolito

Cornelius e la fattoria dei bambini (episodio 1 di 2)
Storia di Alessandro Sisti
Disegni di Simona Capovilla

Cornelius e la fattoria dei bambini (episodio 2 di 2)
Storia di Alessandro Sisti
Disegni di Simona Capovilla

Dal diario di Paperina-"Soluzioni alternative"
Storie e disegni di Giulia Lomurno
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: Vito65 - Sabato 11 Nov 2023, 12:50:30
Topolino 3547 è già disponibile il sabato prima della sua uscita in edicola?
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: rikki-tikki-tavi - Sabato 11 Nov 2023, 13:01:24
Topolino 3547 è già disponibile il sabato prima della sua uscita in edicola?
È quello che mi stavo domandando anch'io.
Non è che si crea confusione ad aprire il topico relativo così in anticipo? :-?
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: Cornelius - Sabato 11 Nov 2023, 14:38:04
Probabile che Steamboat abbia preso questi dati dall'anteprima del n.3546. Certo, prima di lunedì (agli abbonati in cui arriva in quel giorno - a me è capitato rarissimamente) non credo si possa dire più di tanto. Sono curioso riguardo questa fattoria dei bambini collegata a Cornelius: chissà che non abbia qualche collegamento con quella che sarà di sua nipote Elvira
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: paolobar - Sabato 11 Nov 2023, 21:26:24
il regolamento consente di aprire il topic solo se si ha in mano il volume (vuoi mai che succeda un altro caso pippo reporter)
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: AlbyArt - Domenica 12 Nov 2023, 10:57:44
Scusate per la confusione, è che di solito appena arriva il lunedì scrivono già migliaia di persone del fumetto!   :ashamed2:
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: Andy392 - Domenica 12 Nov 2023, 11:13:39
Tra l'altro non potresti nemmeno aprirli i topic sul settimanale finché avrai il livello bassotto:
L'unica limitazione riguarda gli utenti di livello "Bassotto", che non possono aprire nuovi thread relativi a Topolino Libretto: data l'importanza di quest testata, i thread ed essa relativi vengono aperti solo dagli utenti più esperti (al proposito, si vedano le regole per aprire un nuovo thread su una qualsiasi pubblicazione.
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: AlbyArt - Domenica 12 Nov 2023, 15:19:09
Scusate non lo sapevo.
Non pubblicherò più sul Papersera.  :ashamed2:
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: AlbyArt - Domenica 12 Nov 2023, 21:54:45
Ah, toglietemi una curiosità: dove si può leggere il regolamento?
Grazie.  :-)
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: Samu - Domenica 12 Nov 2023, 22:18:10
Ah, toglietemi una curiosità: dove si può leggere il regolamento?
Grazie.  :-)
Qui trovi tutte le informazioni da sapere sulle regole del forum:

https://www.papersera.net/forum/index.php/topic,6285.0.html
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: Cornelius - Domenica 12 Nov 2023, 22:34:11
Scusate non lo sapevo.
Non pubblicherò più sul Papersera.  :ashamed2:
Addirittura! E' normale che all'inizio si possano fare degli errori.
Più o meno tutti li abbiamo fatti quando eravamo 'Bassotti'  ;D
Non prendere la cosa come un rimprovero ma come una normale precisazione  ;)
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: AlbyArt - Lunedì 13 Nov 2023, 07:48:56
Vado subito a leggere il regolamento.
Grazie.  :heart:
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: AlbyArt - Lunedì 13 Nov 2023, 07:58:33
Scusate ma qua c'è scritto "Il consiglio (non è un obbligo!) che mi sento di dare ai nuovi iscritti, in special modo se molto giovani, è di frequentare per un minimo di tempo il forum lurkando, ossia leggendo i messaggi già inseriti nelle varie sezioni dagli altri utenti, senza farsi prendere dalla smania di intervenire a raffica e/o a sproposito, giusto per capire di cosa si parla ed in quali termini lo si fa."
Quindi non è tra le regole da rispettare. Forse però avete ragione sul pubblicarlo un po' dopo. Magari il Martedì.
Grazie.  ;)
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: Samu - Lunedì 13 Nov 2023, 16:12:12
Scusate ma qua c'è scritto "Il consiglio (non è un obbligo!) che mi sento di dare ai nuovi iscritti, in special modo se molto giovani, è di frequentare per un minimo di tempo il forum lurkando, ossia leggendo i messaggi già inseriti nelle varie sezioni dagli altri utenti, senza farsi prendere dalla smania di intervenire a raffica e/o a sproposito, giusto per capire di cosa si parla ed in quali termini lo si fa."
Quindi non è tra le regole da rispettare. Forse però avete ragione sul pubblicarlo un po' dopo. Magari il Martedì.
Grazie.  ;)
Al punto 2a, appena sotto al paragrafo che hai riportato, viene precisato quanto segue:

Citazione
2a. Nella sezione "Le pubblicazioni" un nuovo thread può venire aperto per descrivere una nuova pubblicazione solamente quando si dispone del fascicolo, e il primo messaggio della discussione deve contenere l'indice della pubblicazione in oggetto, possibilmente (ma non obbligatoriamente) corredato dei link verso il COA e di un'immagine della copertina.

Per cui una nuova discussione su di un qualsiasi albo, che sia un numero di Topolino o di qualunque altra testata, può essere aperta solo quando si dispone del suddetto fascicolo.
Questo è un invito a prendere coscienza di quelle che sono le regole di base del forum e ti consiglio di leggere il regolamento nella sua interezza così potrai avere una visione d'insieme sulle semplici linee guida del Papersera, usufruirne dei suoi contenuti e interagire con la community nel modo migliore possibile.  ;)
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: AlbyArt - Lunedì 13 Nov 2023, 16:50:23
Okay, grazie!  :thankYou:
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: Dippy - Lunedì 13 Nov 2023, 18:14:16
il regolamento consente di aprire il topic solo se si ha in mano il volume (vuoi mai che succeda un altro caso pippo reporter)

Puoi rinfrescarmi i ricordi? A cosa ti riferisci?

Certo, prima di lunedì (agli abbonati in cui arriva in quel giorno - a me è capitato rarissimamente)

Fantascienza pura, Cornelius!!!  ;D
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: Samu - Lunedì 13 Nov 2023, 18:32:38
il regolamento consente di aprire il topic solo se si ha in mano il volume (vuoi mai che succeda un altro caso pippo reporter)

Puoi rinfrescarmi i ricordi? A cosa ti riferisci?
Si riferisce al caso ipotetico per cui una storia (o, nell'esempio stesso citato da paolobar, una copertina) annunciata in precedenza non venga pubblicata la settimana successiva.

Nella fattispecie, è stato citato il caso della copertina legata a Charlie Hebdo che avrebbe dovuto aprire il numero #3089 e che poi è stata sostituita con un'immagine di copertina di Pippo Reporter, in concomitanza con la pubblicazione di una storia del ciclo all'interno del suddetto albo.
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: Cornelius - Lunedì 13 Nov 2023, 19:26:33
Certo, prima di lunedì (agli abbonati in cui arriva in quel giorno - a me è capitato rarissimamente)
Fantascienza pura, Cornelius!!!  ;D
Eppure proprio oggi mi è arrivato il 3547 ma non ancora il 3546 (in genere arrivano in coppia quando il precedente è in ritardo) che ho solo come variant. Ho postato Editoriale e Anteprima 3548 nel topic TSA  ;D
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: fab4mas - Martedì 14 Nov 2023, 09:30:40
Mi è arrivato ieri e mi son precipitato a leggere il finale della spada di ghiaccio.
personalmente la prima non mi è spiaciuta, la seconda puntata l ho trovata veramente poco incisiva mentre almeno il finale della terza l ho apprezzato. Nulla di paragonabile alle vecchie storie per carità, trovo ma l bilanciato il rapporto tra momento 'drammatico' e 'momento ironico', son più per toni dark ma forse ocme ho scritto nel precedente topolino, per quello sarebbero serviti anche disegni dai toni più seri.

Non ho ancora letto le altre, ero di fretta e volevo godermi per la prima volta da inizio 2023, un topolino arrivato addirittura di lunedi
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: Dippy Dawg - Mercoledì 15 Nov 2023, 10:28:04
Devo dire che il finale della Spada di ghiaccio mi ha sorpreso abbastanza, e, soprattutto, positivamente! :D
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: Photomas2 - Mercoledì 15 Nov 2023, 17:05:20
Oh, il finale della nuova saga dell'Argaar è davvero bello. Non solo ci dà un gran colpo di scena, ma ci restituisce un Topolino in gran forma, eroe intitolato e meritevole, al fianco del Cugino di Alf. Bravo Nucci, al quale si perdonano le facilonerie della seconda parte. Ma non gli errori di continuity di cui alla precedente saga e non corretti: quelli proprio no! E un bravo anche al disegnatore, devitesco al punto giusto senza sembrarne giusto un clone, ci sta tutto!

Procede bene come trama anche il "Ritorno a Ducktopia", però c'è un punto che non capisco, e scusate lo spoiler: i nostri vanno a cercare Pico/Picrandir, non lo trovano ma rinvengono un'altra persona... e nessuno (soprattutto Topolino) si chiede dove sia Pico/Picrandir o ha sospetti per questa cosa? Che senso ha? Sui disegni, salve le riserve su qualche Pippo come da numero scorso, gli stessi sono belli, ma in qualche punto ho un po' faticato a seguire la scansione delle vignette.

"Cornelius" resta su livelli altissimi. Non solo come disegni, seppur meno sperimentali di quelli di Ducktopia e più classici nella riproduzione della gabbia (ma per questo perfettamente leggibii), ma anche come trama. Sisti ci regala un'altra storia perfettamente credibile, nel mondo e nei limiti disneyani, non affossata nel buonismo o nel politically correct, di come poteva essere davvero la vita di un esploratore/pioniere del tempo, tra mille difficoltà e amicizie importanti. E il messaggio finale è fantastico! Partita senza squilli di tromba e senza particolari pubblicità, questa serie finora è un vero gioiello: sarei curioso di sapere quanti episodi siano previsti (spero che non si vada oltre i 10/12 al massimo, perché altrimenti temo stanchezze e ridondanze).
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: Grilletto Grifi - Mercoledì 15 Nov 2023, 18:07:44
Mi accodo ai complimenti per Sisti e Capovilla per le sempre più belle avventure di Cornelius, per la sempre più interessante Ducktopia e soprattutto per il finale della Spada di ghiaccio di Nucci, che mi ha totalmente sorpreso. Non avevo apprezzato lo scorso capitolo, di fatto un rifacimento della prima storia di De Vita che non lasciava praticante nulla, ma questo secondo atto, dopo un buon inizio e un secondo capitolo deludente, si riprende ottimamente nel bellissimo finale, degno delle migliori storie di Nucci. Complimenti poi anche a Canfailla, con il suo tratto allo stesso tempo classico e moderno che mi aveva già colpito tanto nell'ottima "Ciurma del Sole Nero" (a proposito, qualcuno sa che fine ha fatto questa serie??).
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: Gumi - Giovedì 16 Nov 2023, 16:26:48
Letto solo il finale della spada di ghiaccio.

Mi è piaciuto il PLOT TWIST finale, scritto bene e preparato altrettanto bene nel corso della storia. Dopo due puntate opache il finale a mio avviso la risolleva.

Tuttavia mi pare che troppe cose rimangano un po' appese e non spiegate. Chi ha prodotto la neve rossa? In che modo doveva esplicitarsi l'annientamento dell'Argaar? Perché Pippo che ha portato la spada di Ghiaccio in giro manco fosse un portachiavi (o un medaglione, vedi il re dei Giganti) stavolta non la può
Spoiler: mostra
nemmeno estrarre
(che poi sta spada di ghiaccio nella roccia non l'avevo apprezzata nemmeno l'altra volta)?

Insomma una serie di questioni lasciate indietro. Alcune più fondamentali di altre, ma che nel complesso già alla prima lettura mi hanno fatto storcere il naso, tant'è che sono tornato anche indietro per assicurarmi che non mi fossi perso il punto in cui questa cosa veniva spiegata.
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: Photomas2 - Giovedì 16 Nov 2023, 17:46:29
Letto solo il finale della spada di ghiaccio.

Mi è piaciuto il PLOT TWIST finale, scritto bene e preparato altrettanto bene nel corso della storia. Dopo due puntate opache il finale a mio avviso la risolleva.

Tuttavia mi pare che troppe cose rimangano un po' appese e non spiegate. Chi ha prodotto la neve rossa? In che modo doveva esplicitarsi l'annientamento dell'Argaar? Perché Pippo che ha portato la spada di Ghiaccio in giro manco fosse un portachiavi (o un medaglione, vedi il re dei Giganti) stavolta non la può
Spoiler: mostra
nemmeno estrarre
(che poi sta spada di ghiaccio nella roccia non l'avevo apprezzata nemmeno l'altra volta)?

Insomma una serie di questioni lasciate indietro. Alcune più fondamentali di altre, ma che nel complesso già alla prima lettura mi hanno fatto storcere il naso, tant'è che sono tornato anche indietro per assicurarmi che non mi fossi perso il punto in cui questa cosa veniva spiegata.

Non dimenticarti
Spoiler: mostra
che il volumetto di Yor comprende anche le bufale degli Aesir: non va scartata l'ipotesi che tutti abbiano preso troppo sul serio la vicenda, e che in realtà non sarebbe successo proprio nulla... Chissà! Magari hanno tutti esagerato, anche il nostro cavaliere misterioso venuto apposta per una profezia forse senza senso... Quanto alla neve rossa, avevo capito che l'avesse generata Alf, semidio non dimentichiamocelo, troppo preso, appunto, nel suo ruolo... :rotfl: :rotfl: :rotfl:



A me piacerebbe invece sempre sapere da dove sia saltata fuori la Spada di Ghiaccio, sprofondata sottoterra prima degli eventi narrati nel "Ritorno del Principe delle Nebbie" al punto da non poterla recuperare per fermare il Principe, non considerata nella "Bella addormentata nel cosmo", e misteriosamente ritornata nella saga precedente...

Trattasi dell'errore di continuity che non riesco a perdonare a Nucci.
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: Luigi Paolantoni - Giovedì 16 Nov 2023, 17:50:59
E spreriamo che dopo altre tre puntate di nulla cosmico la tortura alla leggenda perfetta della spada di ghiaccio sia definitivamente conclusa  , ma ci credo poco ,figurarsi se il direttore telenovelas non insiste .
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: Cornelius - Giovedì 16 Nov 2023, 20:26:38
(https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/6/6e/Carte_Lewis-Clark_Expedition-fr.svg/1200px-Carte_Lewis-Clark_Expedition-fr.svg.png)

Tra tante proposte fantasy leggere una storia 'reale' di oltre due secoli fa non è male. Ci da oltremodo la possibilità di vivere scorci d'America altrimenti legati solo al Klondike e al Calisota. E' raro che storie del presente si svolgano in altri stati Usa: più facile raggiungere l'Italia (tra Amelia, Topalbano, Adalbecco, i Sassi...), l'Europa o il Sud America che oltrepassare di poco i confini calisotiani.

Nel caso della "Fattoria dei Bambini" Cornelius e il suo amico Marmotta (ispiratore delle future 'Giovani'?) sono tra la Pensylvania e l'Ohio (cartina in basso) e dunque hanno appena iniziato quella lunga traversata dalla East alla West Coast che è partita dalla loro città natale, New York. In teoria saremmo ad un quinto del percorso, in un paese che nel 1804 (anno in cui la storia si svolge, cartina in alto) vede tutta la sua parte sudorientale ancora sotto il dominio spagnolo (poi passata al Messico e in seguito agli Usa).

Solo l'anno prima tutto il MidWest (la 'grande' Louisiana) era passato dalla Francia agli States. Nella cartina in basso si può individuare anche la zona della futura Duckburg vicino alla città di Sacramento, capitale della California. Il golfo o baia che le è accanto sembra proprio quella di Paperopoli sebbene in realtà sia di San Francisco. E il Calisota, 51° stato dell'Unione, è la parte settentrionale della California, tra l'angolatura di confine col Nevada e la stessa baia.

Alessandro Sisti ci racconta uno spaccato pionieristico abbastanza aderente alla realtà dell'epoca, con un ex tamburino che da giovane aveva combattuto nella Guerra d'Indipendenza contro gli inglesi (raccontata più volte da Guido Martina e GB Carpi negli anni '70) e che adesso è un sospettoso e burbero proprietario di una fattoria bramata da loschi individui.
Da contraltare ci sono una moglie sicuramente più accondiscendente e soprattutto una ragazza e dei bambini entusiasti dei nuovi arrivati.

Il procedere verso Ovest di vecchi e giovani americani, nuovi coloni e malfattori di ogni genere è caratterizzato anche dal repentino spopolamento di zone rurali dalle quali molte persone hanno preferito trasferirsi nei centri urbani più vicini.
E' questo il caso della fattoria in questione, rimasta unica abitata in un 'lotto' di altre abbandonate. E dunque preda più facile di malviventi. Un fenomeno che caratterizzerà anche i centri più abitati del Far West che diventeranno in seguito delle 'ghost town', immortalate fra gli altri anche da Carl Barks.

Sisti approfondisce la grande amicizia fra i due ragazzi newyorkesi, messa alla prova dagli eventi che caratterizzano il loro cammino e che, per quanto forte, non impedirà una inevitabile biforcazione dovuta a sogni e ideali comunque diversi. Simona Capovilla illustra bene queste vicende sebbene insista a far indossare al protagonista il caratteristico copricapo anche in situazioni nelle quali potrebbe farne a meno (tipo quelle in ambienti interni). Neanche un fortissimo vento lo fa volar via. D'altronde è una caratteristica del fumetto Disney avere (quasi) sempre un cappello in testa, per caratterizzare ulteriormente i personaggi.

(https://static.vecteezy.com/ti/vettori-gratis/p3/21001763-mappa-degli-stati-uniti-d-america-gratuito-vettoriale.jpg)
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: Atius - Giovedì 16 Nov 2023, 22:26:02
E spreriamo che dopo altre tre puntate di nulla cosmico la tortura alla leggenda perfetta della spada di ghiaccio sia definitivamente conclusa  , ma ci credo poco ,figurarsi se il direttore telenovelas non insiste .

Ma magari argomentare qualche volta al posto che sparare le solite sentenze astiose e aprioristiche?
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: SilverPK - Venerdì 17 Nov 2023, 07:08:11
Letto solo il finale della spada di ghiaccio.

Mi è piaciuto il PLOT TWIST finale, scritto bene e preparato altrettanto bene nel corso della storia. Dopo due puntate opache il finale a mio avviso la risolleva.

Tuttavia mi pare che troppe cose rimangano un po' appese e non spiegate. Chi ha prodotto la neve rossa? In che modo doveva esplicitarsi l'annientamento dell'Argaar? Perché Pippo che ha portato la spada di Ghiaccio in giro manco fosse un portachiavi (o un medaglione, vedi il re dei Giganti) stavolta non la può
Spoiler: mostra
nemmeno estrarre
(che poi sta spada di ghiaccio nella roccia non l'avevo apprezzata nemmeno l'altra volta)?

Insomma una serie di questioni lasciate indietro. Alcune più fondamentali di altre, ma che nel complesso già alla prima lettura mi hanno fatto storcere il naso, tant'è che sono tornato anche indietro per assicurarmi che non mi fossi perso il punto in cui questa cosa veniva spiegata.
Da uno sceneggiatore che ha il compito di controllare le sceneggiature altrui ci si aspetterebbero lavori con meno cose lasciate al caso, e invece Nucci casca spesso in questo errore (forse è per questo che le sue storie migliori restano quelle di Hatequack). In ogni caso concordo sulla riuscita del plot twist, e in generale questo terzo episodio è indubbiamente migliore da leggere e scritto meglio, ma non può salvare l'intera storia, almeno non con così tante cose non spiegate.
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: Tenebroga - Venerdì 17 Nov 2023, 09:13:20
Mi sono piaciute tutte le storie, sarà difficile assegnare un punteggio a ciascuna di esse.
L'unica piccola nota di demerito, non alle storie ma al numero in sè, è il fatto che le due storie fantasy sono in sovrapposizione e si finisce per fare un po' di "indigestione".
Entrambe sono ambientate in una dimensione fantasy parallela, hanno Topolino e Pippo tra i protagonisti, ma soprattutto
Spoiler: mostra

hanno lo stesso colpo di scena finale dove il buono si rivela essere il cattivo. Non vi nascondo che mentre leggevo Ducktopia pensavo "stai a vedere che Bocciolo è una fregatura e che il buono invece è il cattivo esattamente come è successo nella Spada di Ghiaccio.
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: Gumi - Venerdì 17 Nov 2023, 10:37:48
E spreriamo che dopo altre tre puntate di nulla cosmico la tortura alla leggenda perfetta della spada di ghiaccio sia definitivamente conclusa  , ma ci credo poco ,figurarsi se il direttore telenovelas non insiste .

Avevamo già richiesto alla tua incarnazione precedente (Texor) di evitare questo tipo di commenti (offensivi, criticare è giusto e lo faccio io stesso, anche nelle recensioni, ma c'è modo e modo), ma evidentemente il lupo perde il pelo ma non il vizio e la nostra pazienza e disponibilità viene disattesa.

Visto che non è permesso ad utenti bannati di reiscriversi vorrà dire che prenderemo adeguati provvedimenti.
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: conker - Venerdì 17 Nov 2023, 11:50:44
Tuttavia mi pare che troppe cose rimangano un po' appese e non spiegate.

non credo sia necessario che tutto debba avere una spiegazione... alcune cose possono tranquillamente restare alla fantasia del lettore (o magari essere riprese in futuro in eventuali nuove storie)

una storia può evere intenti molto differenti, così come una fiaba si propone educare con del sottotesto in un contesto fantastico e magari irrazionale, un giallo invece si basa su meccanismi a incastro che devono avere una logica e coerenza... quindi qual era lo scopo di Nucci con questa storia?  :-)
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: raggiodisole - Venerdì 17 Nov 2023, 12:06:55
Il finale della terza puntata della Spada Di Ghiaccio l'ho trovato tutto sommato simpatico, mi ha sorpreso il piccolo colpo di scena sul finale, credo che chiuda una specie di cerchio narrativo rimasto troppo aperto. Nulla di paragonabile alla saga originale, sia chiaro, ma comunque fa piacere personalmente rivedere quei personaggi sul Topo.
Ducktopia invece mi sta sorprendendo; memore della prima saga mesi orsono mi aspettavo tutt'altro, invece la trama è più interessante come anche i disegni!.
Spoiler: mostra
 Profetico Gambadilegno a pag. 71...forse sapeva già tutto.

Un plauso finale alla storia di Cornelius, semplice quanto profonda. Si prende il suo tempo e non lascia nulla al caso.
Direi un numero ottimo, inoltre sul prossimo ritorna Pippospot con Coppola, che bella notizia.
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: Dippy Dawg - Venerdì 17 Nov 2023, 12:20:43
Io ho notato anche un bel collegamento nella storia di Cornelius...

Uno dei protagonisti, nonno Tom, ha partecipato alla guerra d'indipendenza come tamburino, proprio come il protagonista di questa storia (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+1943-A), che guarda caso si chiamava Tom anche lui!
E' uno a cui piace raccontare, e Cornelius, che è il nonno di Nonna Papera, ha ascoltato avidamente i suoi racconti: vuoi che non abbia lasciato, a sua volta, qualche racconto alla sua nipotina? :D

Dopo aver riletto entrambe le storie, e aver visto che la moglie di nonno Tom si chiama Caterina, proprio come la ragazza di cui il tamburino Tom è innamorato, non posso che applaudire a Sisti, e anche a Simona Capovilla per come ha disegnato i due personaggi! :heart:
Forse si potrebbe obiettare che Tom dovrebbe essere un po' troppo giovane per essere già nonno, ma chi se ne frega!
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: Grrodon - Domenica 19 Nov 2023, 02:45:08
E c'è anche una foto di lui da giovane in una vignetta. Senza dubbio uno dei cenni di continuity più colti, geniali e allo stesso tempo discreti che siano mai stati fatti di questi tempi. Che fuoriclasse, Sisti.
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: SilverPK - Domenica 19 Nov 2023, 09:25:34
Letto il resto dell'albo, e devo dire di aver apprezzato anche questo secondo episodio di Ducktopia
Spoiler: mostra
in cui come nel cavaliere scarlatto abbiamo un plot twist simile, forse avrebbero dovuto giostrare meglio la pubblicazione delle due storie. Simile anche il fatto che gli eroi superino quasi senza difficoltà le avversità, solo che qui viene data una motivazione dietro migliore. Non mi ha fatto impazzire lo stesso, ma vediamo come prosegue.

Migliore del numero Cornelius, ancora una volta Sisti riesce a raccontare una storia semplice tramite una sceneggiatura scritta ottimamente, coadiuvato dagli ottimi disegni di Simona Capovilla. E quell'easter egg  :heart:
Tuttavia mi pare che troppe cose rimangano un po' appese e non spiegate.

non credo sia necessario che tutto debba avere una spiegazione... alcune cose possono tranquillamente restare alla fantasia del lettore (o magari essere riprese in futuro in eventuali nuove storie)

una storia può evere intenti molto differenti, così come una fiaba si propone educare con del sottotesto in un contesto fantastico e magari irrazionale, un giallo invece si basa su meccanismi a incastro che devono avere una logica e coerenza... quindi qual era lo scopo di Nucci con questa storia?  :-)
Però così mi pare pure troppo comodo, bravi tutti a scrivere una storia se tanto puoi pure evitare di spiegate quanti dettagli ti pare. Cioè, si, concordo che spesso certe cose non hanno necessariamente bisogno di essere spiegate, in questo caso specifico per esempio la neve rossa la accetto per quello che è, un modo per dare uno specifico tono alla vicenda. Però
Spoiler: mostra
 praticamente tutta la vicenda si basa su di una profezia che non si capisce non tanto come dovrebbe avvenire, quanto perché. Ecco, anche il come può rimanere un mistero, è un mondo fantasy con regole particolari. Ma così particolari da fare in modo che da un giorno all'altro Pippo che ha sempre maneggiato la spada, ora facendolo avrebbe distrutto l'Argaar? A me pare un po' più di un dettaglio di poco conto, questo è il genere di cose che andrebbero spiegate.
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: Sisti - Lunedì 20 Nov 2023, 12:34:26
Sono lieto che "La fattoria dei bambini" vi sia piaciuta e mi associo ai complimenti alla sempre più brava Simona.

Per chi apprezza la parte storico-geografica del cammino di Cornelius, la fattoria si trovava lungo il fiume Mahoning, nell'attuale Ohio, a non molta distanza dalla città di Youngstown (il cui nome mi sembrava di buon auspicio per le sorelline e i fratellini di Marmotta), sorta poco dopo il 1796. Sono dettagli che non inserisco nelle storie per non appesantirle, ma tengo a che il realismo di fondo sia davvero tale.

A questo riguardo perciò anch'io mi sono fatto qualche domanda sull'età di Nonno Tom e dando per assunto che nella storia di Cimino, a guerra d'Indipendenza conclusa,   fosse un giovanotto abbastanza adulto da prendere in moglie la sua Caterina, m'è parso credibile pensare che nel 1804 avesse fra i cinquanta e i sessant'anni, che considerando che l'aspettativa di vita d'allora era di 49,2 bastano a reputarlo un'anziano, ancorché in forma. Magari ho forzato un pochino la mano, però non di tanto e vi ringrazio d'aver accettato la licenza narrativa.

Quanto al viaggio del Fondatore, vorrei portarlo avanti per il giusto numero d'episodi senza farlo diventare una vicenda infinita. In queste storie iniziali c'erano cose da raccontare, ma anche se siamo ancora all'inizio del percorso, nella mia visione - sempre per amor di realismo - non tutta la traversata della nazione può essere segnata da eventi memorabili ogni cinquanta chilometri. Se una volta raggiunto Fort Duckburg vi sembrerà che io abbia trascurato qualche passaggio essenziale, troverò il modo di rievocare anche quelli. Magari con un Cornelius non più giovane, che in una sera d'inverno li ricorda per figli e nipoti... in un Racconto intorno al fuoco.

Grazie davvero, come sempre. 

Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: Dippy Dawg - Lunedì 20 Nov 2023, 13:46:59
Per chi apprezza la parte storico-geografica del cammino di Cornelius, la fattoria si trovava lungo il fiume Mahoning, nell'attuale Ohio, a non molta distanza dalla città di Youngstown (il cui nome mi sembrava di buon auspicio per le sorelline e i fratellini di Marmotta), sorta poco dopo il 1796. Sono dettagli che non inserisco nelle storie per non appesantirle, ma tengo a che il realismo di fondo sia davvero tale.
Apprezziamo, eccome! :D

A questo riguardo perciò anch'io mi sono fatto qualche domanda sull'età di Nonno Tom e dando per assunto che nella storia di Cimino, a guerra d'Indipendenza conclusa,   fosse un giovanotto abbastanza adulto da prendere in moglie la sua Caterina, m'è parso credibile pensare che nel 1804 avesse fra i cinquanta e i sessant'anni, che considerando che l'aspettativa di vita d'allora era di 49,2 bastano a reputarlo un'anziano, ancorché in forma. Magari ho forzato un pochino la mano, però non di tanto e vi ringrazio d'aver accettato la licenza narrativa.
Ho già detto chi se ne frega e lo ripeto!
Solamente per amore di discussione, mi sono fatto anch'io due calcoli: la guerra di indipendenza è durata dal 1775 al 1783; ipotizzato che Tom si sia arruolato a 15 anni (che mi sembrano già tanti), possiamo dire che fosse nato nel 1760 o giù di lì, quindi nel 1804 avrebbe avuto circa 45 anni: non pochi sia per essere nonno che per essere "vecchio" in quell'epoca, ma decisamente troppo pochi per avere una nipotina come Greta...
... che però, non è detto che sia effettivamente la figlia di un suo figlio: potrebbe essere anche la figlia di un fratello (magari, proprio del bambino che aiuta sua mamma nell'immortale storia di Cimino)! Dopotutto, è normale che il patriarca della famiglia sia chiamato nonno da tutti i parenti, e comunque potrebbe esserlo davvero di uno dei bambini piccoli che si vedono nella storia...
Quindi, non solo accetto la licenza narrativa, ma ho anche trovato una spiegazione logica! :silly:

Quanto al viaggio del Fondatore, vorrei portarlo avanti per il giusto numero d'episodi senza farlo diventare una vicenda infinita. In queste storie iniziali c'erano cose da raccontare, ma anche se siamo ancora all'inizio del percorso, nella mia visione - sempre per amor di realismo - non tutta la traversata della nazione può essere segnata da eventi memorabili ogni cinquanta chilometri.
Attendo ansiosamente tutti gli episodi futuri, tanti o pochi non importa!
Immagino che in futuro Cornelius incontrerà la spedizione Lewis & Clark, ma temo che sia già troppo a sud per capitare in un certo villaggio di Mohicani dove sono presenti in quel periodo alcune nostre conoscenze (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2055-1)...  :tongue:

Se una volta raggiunto Fort Duckburg vi sembrerà che io abbia trascurato qualche passaggio essenziale, troverò il modo di rievocare anche quelli. Magari con un Cornelius non più giovane, che in una sera d'inverno li ricorda per figli e nipoti... in un Racconto intorno al fuoco.
Posso dire solo una cosa:  :heart: :heart: :heart:

Grazie davvero, come sempre.
Grazie a te, e ancora complimenti! :-)
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: Cornelius - Lunedì 20 Nov 2023, 14:00:11
Quanto al viaggio del Fondatore, vorrei portarlo avanti per il giusto numero d'episodi senza farlo diventare una vicenda infinita. In queste storie iniziali c'erano cose da raccontare, ma anche se siamo ancora all'inizio del percorso, nella mia visione - sempre per amor di realismo - non tutta la traversata della nazione può essere segnata da eventi memorabili ogni cinquanta chilometri. Se una volta raggiunto Fort Duckburg vi sembrerà che io abbia trascurato qualche passaggio essenziale, troverò il modo di rievocare anche quelli. Magari con un Cornelius non più giovane, che in una sera d'inverno li ricorda per figli e nipoti... in un Racconto intorno al fuoco.
Sicuramente interessanti queste ipotesi di continuare il racconto della vita di Cornelius fra la 'diretta' del tempo e la memoria storica di un personaggio più anziano. Tra i racconti 'diretti' che vedono il presente come tempo 'naturale' mi piacerebbe leggere anche una serie (magari la seconda) sui primi anni di Paperopoli, sulle difficoltà di dare vita ad una comunità che, almeno nella narrazione donrosiana, era una enclave prima inglese e poi del privato cittadino americano Coot all'interno di un vasto territorio inizialmente spagnolo e poi messicano (dal 1821) per diventare statunitense nel 1848.

Dunque il primo trentennio 1818-1848, dalla fondazione di Duckburg alla sconfitta del Messico nei confronti degli Usa, vede Paperopoli come un'isola indipendente poi inglobata dagli Stati Uniti nel territorio (diventato poi stato) del Calisota. E il passaggio dall'isolamento all'assorbimento nel territorio americano è caratterizzato anche dalla contemporanea corsa all'oro californiana nella quale, secondo me, la città di un Cornelius diventato papero di mezza età (chissà in che ruolo: sindaco, assessore, cittadino 'emerito'?) dovrebbe aver avuto un primo grande sviluppo collegato ad una certa espansione dovuta ai molti 49ers che da tutto il mondo l'avrebbero scelta come base di appoggio e di partenza.

Questo anche per smentire una vecchia narrazione che, per quanto donrosiana, non mi ha mai convinto: è cioè che la Paperopoli del 1902 (quella in cui Paperone e le sorelle arrivano per la prima volta) fosse formata da 'quattro case in croce' (come dice uno zione piuttosto perplesso). Possibile che la città fondata da Coot dopo quasi un secolo fosse solo un villaggetto? Tutto l'800 trascorso con due corse all'oro (considerando anche quella del Klondike) ha prodotto solo questo? Se vogliamo anche un demerito per lo stesso fondatore che sembra non essere stato in grado di fare di più, nonostante il lungo tempo trascorso e le varie occasioni 'aurifere' avute (sebbene la seconda immagino se la sia persa per ovvie ragioni di 'mortalità' che dovrebbero farlo arrivare almeno al 1870 circa)

Questo grande sviluppo che Don Rosa fa iniziare solo dopo l'arrivo di Paperone ed è dovuto soprattutto a lui (nel trentennio 1902-1930) viene concentrato dal pur bravo Kari Khoronen (nei Diari di Paperopoli) nel solo biennio 1902-1903, al punto che lo stesso zione, tornato in loco l'anno dopo, non riconosce più quel villaggio che si è trasformato in una metropoli in pochissimo tempo e non certo grazie a lui. Entrambe queste narrazioni non mi convincono e il prosieguo della saga di Cornelius potrebbe essere l'occasione per raccontare lo sviluppo di una città più aderente ai fatti reali accaduti in quella zona durante il XIX° secolo.
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Un'ultima considerazione (non da poco): di Cornelius, padre di almeno un figlio (Clinton) non si è mai conosciuta la moglie o compagna con la quale lo ha messo al mondo. Cosa piuttosto strana che una fanzine ha in qualche modo 'svelato' creando il personaggio di Duckaontas, una papera nativa che sarebbe stata la 'dolce metà' del pioniere per un tempo imprecisato. Capisco che toccare certe tematiche 'personali' sia più delicato rispetto ad altre ma una 'presentazione ufficiale' di questo personaggio non mi dispiacerebbe (anche se i 'fanziniani' potrebbero reclamare dei 'diritti d'autore').

Questa eventuale compagna di vita e madre dell'unico figlio avuto (che sia Duckaontas o altra papera potrebbe non avere molta importanza, oltre a risolvere eventuali problemi 'legali') renderebbe ancor più completa la figura del fondatore, visto che molti personaggi disneyani hanno comunque una loro 'fidanzata': perché Cornelius no? Per quanto nella storia 'Quel Tesoro di Cornelius' di Macchetto e Sciarrone compaia una generica papera che veste i panni di una ipotetica moglie nella quotidianità casalinga di Coot, situazione solo accennata nella sceneggiatura di quel soggetto di 24 anni fa dove il plot principale era la ricerca del tesoro del fondatore da parte degli attuali abitanti di Paperopoli
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: Fantasio - Lunedì 20 Nov 2023, 14:19:49
Solamente per amore di discussione, mi sono fatto anch'io due calcoli: la guerra di indipendenza è durata dal 1775 al 1783; ipotizzato che Tom si sia arruolato a 15 anni (che mi sembrano già tanti), possiamo dire che fosse nato nel 1760 o giù di lì, quindi nel 1804 avrebbe avuto circa 45 anni: non pochi sia per essere nonno che per essere "vecchio" in quell'epoca, ma decisamente troppo pochi per avere una nipotina come Greta...
Sì, ho fatto lo stesso calcolo, e se ci sta che a 45 anni o poco più (la storia arriva sino alla primavera del 1805) Tom e la moglie sembrino dei 60enni ingrigiti, cosa abbastanza normale date le condizioni in cui si viveva all'epoca, non c'è alcun modo di spiegare l'età di Greta, almeno 15enne.
Citazione
... che però, non è detto che sia effettivamente la figlia di un suo figlio: potrebbe essere anche la figlia di un fratello (magari, proprio del bambino che aiuta sua mamma nell'immortale storia di Cimino)! Dopotutto, è normale che il patriarca della famiglia sia chiamato nonno da tutti i parenti, e comunque potrebbe esserlo davvero di uno dei bambini piccoli che si vedono nella storia...
Per quanto molto forzata questa sembra in effetti la sola spiegazione logica. D'altra parte l'intera famiglia dei paperi chiama Elvira "nonna" (a volte lo fa anche Paperone), quindi non sarebbe una novità.

Forse - ma vorrei sentire il suo parere - Sisti avrebbe potuto spostare tutto in avanti di una decina di anni, mantenendo al 1818 la fondazione di Paperopoli e spostando anche in avanti la nascita di Cornelius (magari solo di 5 o 6 anni). Ma dubito si sia posto il problema sin dall'inizio.
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: Sisti - Lunedì 20 Nov 2023, 17:07:12
Onestamente non mi sono posto questo specifico problema, tuttavia ho trovato diverse fonti (facciamo finta che la questione sia davvero storica) che vogliono Cornelius nato circa nel 1790. Così ho scelto di farlo nascere con più precisione nel 1788, che quadra con i guai della famiglia Van Coot con la marina inglese che intercetta la nave di Jeroen nel primo episodio (per via delle ex colonie americane, ma anche perché la Repubblica delle Sette Province da cui provenivano è stata in guerra con la Gran Bretagna fino al 1784/85). come pure con i successivi rivolgimenti nelle suddette Sette Province. Da questo punto di vista, spostare in avanti la faccenda di un decennio non avrebbe funzionato. Ciò detto, pure io ho immaginato Tom nato nel 1760 e arruolato allo scoppio della guerra, anche se ne "I Tre Soldi del Destino" sembra decisamente meno che quindicenne... ma tant'è, a volte i conti non tornano e il povero sceneggiatore si deve accontentare. Per cui approvo in pieno e con gratitudine l'ipotesi che Greta - già abbastanza grandicella per una reciproca simpatia con Marmotta - sia figlia del bambino adottato dalla mamma di Tom e solo nominalmente nipote di Tom stesso, che giustamente tutti chiamano "Nonno" per rispetto al capofamiglia. Letto e sottoscritto in Piacenza li 20/11/2023 per conto del Registro Storico Papeopolese  ;D   
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: Simone Cavazzuti - Lunedì 20 Nov 2023, 18:43:53
Mi accodo ai complimenti al buon Sisti per la riuscita di questo nuovo episodio, che è l'highlight del numero per quanto mi riguarda, non essendo io un grande amante del fantasy. Rimango in fiduciosa attesa di ulteriori sviluppi di questa serie, che sembra destinata a proseguire sotto una buona stella, accompagnata dal plauso e dall'approvazione dei lettori.

Una nota positiva sono anche le brevissime tavole di Giulia Lomurno con Paperina, personalmente apprezzate di più di quelle di Casty con Topolino e Pippo, che (purtroppo) ho sempre trovato abbastanza insapori.
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: Fantasio - Lunedì 20 Nov 2023, 21:12:56
Onestamente non mi sono posto questo specifico problema, tuttavia ho trovato diverse fonti (facciamo finta che la questione sia davvero storica) che vogliono Cornelius nato circa nel 1790. Così ho scelto di farlo nascere con più precisione nel 1788, che quadra con i guai della famiglia Van Coot con la marina inglese che intercetta la nave di Jeroen nel primo episodio (per via delle ex colonie americane, ma anche perché la Repubblica delle Sette Province da cui provenivano è stata in guerra con la Gran Bretagna fino al 1784/85). come pure con i successivi rivolgimenti nelle suddette Sette Province. Da questo punto di vista, spostare in avanti la faccenda di un decennio non avrebbe funzionato.
Chiedo ancora all'ottimo Sisti perché non ha invece pensato a trasformare i molti nipoti di nonno Tom in figli: in fin dei conti nelle storie precedenti sono esplicitamente presentate molte famiglie del tipo genitori-figli (e non zii/nonni-nipoti), a partire da quella dello stesso Cornelius, e non penso ci sarebbe stato un veto se "nonno Tom" fosse diventato "papà Tom".

Concordo sul fatto che questa storia sia (di gran lunga) la migliore del numero ed una delle migliori dell'anno. Difficile scegliere quale sia la migliore, delle tre uscite sinora: ognuna ha i suoi pregi e non sono mai gli stessi.
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: Photomas2 - Lunedì 20 Nov 2023, 22:37:42
Ringrazio il maestro Sisti, sempre gentile nel darci questi background.

Mi permetto, se vorrà rispondere, di chiedergli quanti episodi abnia previsto ad oggi, salvi allungamenti.
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: luciochef - Martedì 21 Nov 2023, 09:17:49
- La parte finale della "Spada di ghiaccio" salva un po' il giudizio complessivo sulla storia. Lo stratagemma finale è intelligente e riesce a dare "pepe" ad una trama che per i 2/3 era stata troppo statica e noiosa.
Molto buoni, soprattutto in questo finale, i disegni di Canfailla che hanno goduto dell'ottimo lavoro sui colori di Debora Grazio.
- La seconda parte di Ducktopia non mi ha suscitato grosse sensazioni. A parte il fatto che unire due storie fantasy con molti punti in comune (la salvezza del luogo fantastico, la ricerca di un manufatto, lo scontro con un avversario) sugli stessi albi non è stata ben ponderata: leggerle una di fila all'altra tende a svilirle entrambe. Poi la sorpresa di
Spoiler: mostra
"Bocciolo" era veramente troppo telefonata: anche da come era stata disegnata in volto si vedeva da un miglio che sarebbe stata la vera rivale.
Rivedere ancora Gambadilegno come antagonista poi....veramente non se ne può più, in ogni dimensione e in ogni genere di storia tirano fuori lui come guastafeste. Ma mai che possa essere lui quello malefico davvero eh....
Nota di curiosità: i piccoli mostri che accerchiano Pippo menestrello (per intenderci i "conigli mannari") sono uguali uguali a quelli che Jeff Smith creò in Bone.
- Continua l'opera di Blasco Pisapia che con questi itinerari sta facendo proprio un grande lavoro! Questa volta ancora di più perchè in poche pagine riesce a unire tutti quei luoghi misteriosi, spettrali e malefici che si sono succeduti in quasi 100 anni di storie a fumetti. Questa trasversalità di epoche ha donato quel tocco in più che mi ha davvero entusiasmato. Bravissimo Blasco !
- Sisti con Cornelius riesce sempre a fare un grande lavoro: confeziona storie all'apparenza semplici ma ricche di risvolti umani. Devo dire poi che la connotazione avventurosa, curiosa ed eternamente propositiva che ha cucito addosso al fondatore è molto azzeccata. In una sequenza di albi che hanno guardato tantissimo al fantasy, ritrovare una storia "classica" del genere è un bel toccasana! Non sto qui poi a parlare di tutto il risvolto ciminiano perchè potrei andare ad inficiare una discussione già perfetta per com'è stata vissuta  :heart:
Simona Capovilla sta facendo sempre più passi in avanti: le sue tavole sono vive, piene di particolari e sempre dotate di una minuziosa regia. Davvero brava!
Nel totale giudico questo un Topo di medio valore se si fa la media tra la bellissima storia su Cornelius e le due storie fantasy di medio livello. Direi che 3 stelle sarebbe il voto più aderente alla realtà. Ma mezzo punto in più arriva per merito di Pisapia e dei ricordi che ha saputo smuovere. Quindi 3,5 stelle.

P. S. Ho l'abitudine di non leggere mai il topic prima di leggere il settimanale per evitarmi delle anticipazioni che possano "rovinare" la lettura. Vedere che le mie sensazioni su Tom e Caterina non erano frutto della mia sola fantasia è stato bellissimo. Ancora più bello poi vedere la discussione che s'è creata con il bravissimo Dippy Dawg ad anticipare il tutto e il generoso Sisti a svelarci tanti risvolti della vicenda attuale e di quelle future. Topic come questo sono il frutto di un "amore comune" che, quando viene vissuto nei modi e nei termini giusti da ambo le parti, lascia delle grandi emozioni. Discussioni come queste andrebbero incorniciate e tramandate ai posteri  :flower:
Titolo: Topolino 3547
Inserito da: Paper_Butler - Martedì 21 Nov 2023, 09:35:28
Recensione Topolino 3547


 Scherza coi fanti e lascia stare i santi, raccomanda la saggezza popolare. O, per dirla in termini disneyani, gioca pure con il lettore, azzarda strade diverse e metti in discussione realtà consolidate, ma evita di toccare qualcosa che – fumettisticamente parlando – gli appassionati percepiscono come sacro. Ad esempio, la Spada di Ghiaccio

 Non era facile riprendere in mano, dopo tanto tempo, la mitica saga di Massimo De Vita ed essere all’altezza delle enormi aspettative che inevitabilmente si sarebbero create. Il primo tentativo fatto l’anno scorso, con Marco Nucci ai testi e Cristian Canfailla ai disegni, non aveva sortito gli effetti sperati, lasciando relativamente insoddisfatta l’esigente platea. All’annuncio di un nuovo capitolo, realizzato dal medesimo duo e anticipato a Halloween, non erano mancati, quindi, i mugugni.

 Al termine della terza parte di Topolino e la profezia del Cavaliere Scarlatto, possiamo affermare che stavolta l’operazione è riuscita meglio. Le puntate precedenti erano state caratterizzate da alti e bassi, ma l’ingegnoso epilogo dà loro una luce diversa.

 Oltre alle doti di Canfailla – che si conferma ottima scelta: riecheggia a tratti lo stile di De Vita, ma ha una propria innegabile originalità – le trenta tavole che aprono il numero 3547 di Topolino mettono in risalto il buon lavoro di Nucci. L’autore ha cesellato qui una sceneggiatura valida, in un’abile commistione tra l’utilizzo di nuovi elementi e il ripescaggio di quelli esistenti (pur un po’ sacrificati in taluni casi).

 In questo episodio è piacevole ritrovare, dopo decenni, una figura ironicamente maestosa quale il Vecchio della Montagna, e si rivelano davvero spassose le interazioni dell’ex custode della Stella di Aldebaran con il famelico Lupo che da sempre lo accompagna.

 
La morale della favola

 Lo humour che permea le pagine è ben dosato, e il colpo di scena finale, con il ribaltamento della prospettiva e l’incontro inatteso tra due autentiche leggende dell’Argaar, risulta spiazzante e al contempo credibile, poiché preparato con estrema cura. C’è spazio anche per la “morale della favola”, declinata in maniera irresistibile da Topolino e Pippo, con persino un intervento del venerabile Yor.

 Insomma, pur restando inavvicinabili le vette devitiane, il ritorno-bis segna un passo in avanti rispetto al primo esperimento, meno ispirato e convincente. Sulla necessità di continuare a dare seguiti a capolavori del genere si potrebbe aprire un lungo dibattito, ma è chiaro che, almeno in termini di mercato, l’iniziativa sta pagando.

 I cultori del fantasy possono gioire perché, al pari della settimana scorsa, assieme alla Spada di Ghiaccio trovano anche l’apprezzato Ritorno a Ducktopia. Magari sarebbe stato preferibile non sovrapporre le due saghe, dalle ambientazioni simili e con alcuni personaggi in comune, come Pippo, che, nel giro di poche pagine, passa senza colpo ferire da Cugino di Alf a Goofunculus.

 Nel secondo dei quattro episodi previsti, intitolato L’Imperatrice dei fiori, Francesco Artibani e Licia Troisi proseguono a ritmo sostenuto nella narrazione, separando i “Paperi” e i “Topi”, coraggiosamente pronti a correre seri rischi per salvare il regno di Ducktopia e la Terra, ma assai ingenui nel concedere la massima fiducia al personaggio fin lì ignoto che incrociano sulla loro strada… A questo proposito, il plot twist conclusivo appare piuttosto telefonato, ma d’altronde gli autori si dilettano a disseminare qua e là indizi, su tutti l’inquietante primissimo piano che chiude pagina 51.

 Francesco D’Ippolito ha modo di sbizzarrirsi in tavole di sicuro impatto, come la doppia delle pagine 52-53, e spicca anche l’intera pagina 70, che mostra la rocambolesca caduta dalle scale di Topolino assieme a un suo classico antagonista…

 Essendo solo a metà del cammino, staremo a vedere in che maniera procederà la saga, che nel capitolo iniziale di due anni fa ha avuto nel sorprendente finale il punto di forza.

 
Che responsabilità per Topi e Paperi…[/size][/i]

 Dopo una scorpacciata di fantasy, restiamo lontani – ormai pare sia una discutibile abitudine – dalla rassicurante “quotidianità” di Topolinia o Paperopoli, e torniamo indietro di un paio di secoli abbondanti, per la precisione al 1804. La fattoria dei bambini, terzo episodio delle avventure di Cornelius Coot, è il piatto più prelibato del numero.

 Questo “racconto di frontiera”, come l’ha definito il direttore Alex Bertani, è quanto mai coinvolgente. Sembra davvero di essere lì, con Cornelius e il fedele amico Marmotta, ad affrontare le difficoltà della vita da trapper, nel corso di un itinerario audace ed estenuante, che stavolta li porta “da qualche parte fra la Pennsylvania e l’Ohio”. Siamo in una zona spopolata, perché gran parte delle famiglie ha preferito trasferirsi altrove, in un piccolo centro urbano oltre le colline, e quindi l’isolata fattoria dove i due compagni di viaggio ricevono ospitalità è esposta alle razzie dei fuorilegge.

 Si vede nitidamente come Alessandro Sisti stia svolgendo un lavoro certosino nella ricostruzione di atmosfere e sapori dell’epoca. Sono delineati alla perfezione, e inseriti in modo appropriato nel contesto storico, anche i personaggi secondari, come il burbero nonno Tom, che pian piano si scioglie narrando a Cornelius il suo passato di tamburino nella guerra d’indipendenza (molto gradita la reminiscenza ciminiana), la saggia e comprensiva nonna Caterina e la nipote Greta, dolce, sagace e determinata.

 Valori quali la solidarietà, la lealtà e l’amicizia emergono limpidi e senza retorica in questo delizioso affresco della vita dei pionieri, che richiama spontanee alla mente remote suggestioni cinematografiche: ad esempio, seppure nel libretto siamo in un periodo antecedente all’epopea del Far West, certe pellicole con John Wayne dirette da John Ford (ma anche il Trinità di Terence Hill!).

 
 Lo sceneggiatore è coadiuvato ai disegni da Simona Capovilla, che sta sfruttando al meglio l’opportunità offertale fin dal secondo capitolo, Lo stato senza mappa, uscito ad aprile, dopo che il debutto, L’esilio dei Van Coot, con le matite di Ivan Bigarella, era stato premiato con il Topo Oscar quale miglior storia lunga dell’anno scorso. E chissà cosa ci riserverà in futuro questo magnifico percorso, che uno dei nostri eroi dovrà proseguire in solitudine…

 Oltre al consueto Che aria tira di Silvia Ziche, il libretto conta anche tre one page. Quella in chiusura, Soluzioni alternative, realizzata nelle vesti di autrice completa dalla promettente Giulia Lomurno per la rinnovata serie Dal diario di Paperina, illustra una gag semplice ma simpatica con Pico. Le altre due sono dedicate al cantautore Mr. Rain, molto amato dai più piccoli, ribattezzato per l’occasione Mr. Piogg nella versione paperizzata di Roberto Gagnor e Alessandro Perina.

 In definitiva, il numero non può che incontrare il favore dell’ampia fetta di pubblico amante dei mondi fantastici. È, però, soprattutto la bella storia di Cornelius a nobilitare l’uscita, per una valutazione globale che si attesta sulle tre stelle e mezza.



Voto del recensore: 3.5/5
Per accedere alla pagina originale della recensione e mettere il tuo voto:
https://www.papersera.net/wp/2023/11/21/topolino-3547/


Ora è possibile votare anche le singole storie del fascicolo, non fate mancare il vostro contributo!

Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: Sisti - Martedì 21 Nov 2023, 12:51:12
Chiedo ancora all'ottimo Sisti perché non ha invece pensato a trasformare i molti nipoti di nonno Tom in figli: in fin dei conti nelle storie precedenti sono esplicitamente presentate molte famiglie del tipo genitori-figli (e non zii/nonni-nipoti), a partire da quella dello stesso Cornelius, e non penso ci sarebbe stato un veto se "nonno Tom" fosse diventato "papà Tom".

Ho considerato la possibilità e non ci sarebbero stati problemi, ma mi piaceva di più quest'atmosfera plurigenerazionale, con gli indispensabili bambini, le loro mamme probabilmente figlie di Caterina e Tom e lui nel ruolo di patriarca. Oltretutto i conti più o meno tornano.
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: Sisti - Martedì 21 Nov 2023, 12:54:26

Mi permetto, se vorrà rispondere, di chiedergli quanti episodi abnia previsto ad oggi, salvi allungamenti.

Mi scuso, ma a questo riguardo preferirei non scoprire ancora le mie carte, almeno fino a che non le avrò definite bene e saranno state approvate.
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: Photomas2 - Martedì 21 Nov 2023, 16:45:42

Mi permetto, se vorrà rispondere, di chiedergli quanti episodi abnia previsto ad oggi, salvi allungamenti.

Mi scuso, ma a questo riguardo preferirei non scoprire ancora le mie carte, almeno fino a che non le avrò definite bene e saranno state approvate.

Ma ci mancherebbe. Grazie comunque per la disponibilità.
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: tang laoya - Mercoledì 22 Nov 2023, 08:45:55
Elegantissima la formula dell’incantesimo di Amelia “placidalonda prosperilventus”, non solo citazione musicale vicina alla fattucchiera partenopea, ma forse anche sottile allusione al Prospero della Tempesta shakespeariana, l’aristocratico mago che comandava ai venti.
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: Fantasio - Mercoledì 22 Nov 2023, 13:04:22
E c'è anche una foto di lui da giovane in una vignetta. Senza dubbio uno dei cenni di continuity più colti, geniali e allo stesso tempo discreti che siano mai stati fatti di questi tempi. Che fuoriclasse, Sisti.
Magari non foto, "miniatura". Siamo pur sempre a inizio '800, oltretutto con la "foto" risalente ad almeno 25-30 anni prima.
(in alternativa: c'è in giro un antenato di Copernico?)
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: Sisti - Mercoledì 22 Nov 2023, 14:10:33
E c'è anche una foto di lui da giovane in una vignetta. Senza dubbio uno dei cenni di continuity più colti, geniali e allo stesso tempo discreti che siano mai stati fatti di questi tempi. Che fuoriclasse, Sisti.
Magari non foto, "miniatura". Siamo pur sempre a inizio '800, oltretutto con la "foto" risalente ad almeno 25-30 anni prima.
(in alternativa: c'è in giro un antenato di Copernico?)

Per dare a Cesare quel che è di Cesare, il ritrattino di Tom è un'idea di Simona. Dà soddisfazione lavorare con un'artista capace non solo d'interpretare il testo, ma anche d'arricchirlo.
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: Filo Sganga - Mercoledì 22 Nov 2023, 16:43:11
Mi complimento con Sisti, che ha scritto un altro bel capitolo sull'epopea di Cornelius. Una domanda, anche se presumo che giustamente anche per questo preferiresti rimanere sul vago: hai in mente una saga alla don Rosa: pochi capitoli, che potranno essere raccolti in un'unico volume o massimo due, oppure sai già che sarà più di ampio respiro più in stile Fantomius per capirci? Io preferirei di gran lunga la prima, per non allungare il brodo.

Mi aspetterei un massimo di 20 capitoli che poco a poco proseguono la trama orizzontale e fanno evolvere il personaggio di Cornelius.


Ps sto molto apprezzando molto la caratterizzazione che stai dando al personaggio e la leggera evoluzione che stai dando ad ogni episodio. Mi piace molto anche la gestione dei comprimari.
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: Andy392 - Giovedì 23 Nov 2023, 22:28:22
Questo anche per smentire una vecchia narrazione che, per quanto donrosiana, non mi ha mai convinto: è cioè che la Paperopoli del 1902 (quella in cui Paperone e le sorelle arrivano per la prima volta) fosse formata da 'quattro case in croce' (come dice uno zione piuttosto perplesso). Possibile che la città fondata da Coot dopo quasi un secolo fosse solo un villaggetto? Tutto l'800 trascorso con due corse all'oro (considerando anche quella del Klondike) ha prodotto solo questo? Se vogliamo anche un demerito per lo stesso fondatore che sembra non essere stato in grado di fare di più, nonostante il lungo tempo trascorso e le varie occasioni 'aurifere' avute (sebbene la seconda immagino se la sia persa per ovvie ragioni di 'mortalità' che dovrebbero farlo arrivare almeno al 1870 circa)

Questo grande sviluppo che Don Rosa fa iniziare solo dopo l'arrivo di Paperone ed è dovuto soprattutto a lui (nel trentennio 1902-1930) viene concentrato dal pur bravo Kari Khoronen (nei Diari di Paperopoli) nel solo biennio 1902-1903, al punto che lo stesso zione, tornato in loco l'anno dopo, non riconosce più quel villaggio che si è trasformato in una metropoli in pochissimo tempo e non certo grazie a lui. Entrambe queste narrazioni non mi convincono e il prosieguo della saga di Cornelius potrebbe essere l'occasione per raccontare lo sviluppo di una città più aderente ai fatti reali accaduti in quella zona durante il XIX° secolo.

L'idea delle quattro case è estrama, ma che fosse abitata da poche migliaia di persone prima dell'arrivo di Paperone è plausibile. Per esempio Eureka che si trova nella stessa zona dove sorgerebbe Paperopoli nel censimento del 1900 aveva 7000 abitanti e oggi sono in 26000. Oppure per esempio San Diego, dal censimento del 1880 contava circa 2600 abitanti e nel decennio successivo era salito a 16000 a causa dell'arrivo della ferrovia transcontinentale e dagli investimenti di qualche magnate. Ora conta più di 1.3000.000 abitanti.
Fonte: wikipedia inglese
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: Simone Cavazzuti - Giovedì 23 Nov 2023, 23:35:22
Questo anche per smentire una vecchia narrazione che, per quanto donrosiana, non mi ha mai convinto: è cioè che la Paperopoli del 1902 (quella in cui Paperone e le sorelle arrivano per la prima volta) fosse formata da 'quattro case in croce' (come dice uno zione piuttosto perplesso). Possibile che la città fondata da Coot dopo quasi un secolo fosse solo un villaggetto? Tutto l'800 trascorso con due corse all'oro (considerando anche quella del Klondike) ha prodotto solo questo? Se vogliamo anche un demerito per lo stesso fondatore che sembra non essere stato in grado di fare di più, nonostante il lungo tempo trascorso e le varie occasioni 'aurifere' avute (sebbene la seconda immagino se la sia persa per ovvie ragioni di 'mortalità' che dovrebbero farlo arrivare almeno al 1870 circa)

Questo grande sviluppo che Don Rosa fa iniziare solo dopo l'arrivo di Paperone ed è dovuto soprattutto a lui (nel trentennio 1902-1930) viene concentrato dal pur bravo Kari Khoronen (nei Diari di Paperopoli) nel solo biennio 1902-1903, al punto che lo stesso zione, tornato in loco l'anno dopo, non riconosce più quel villaggio che si è trasformato in una metropoli in pochissimo tempo e non certo grazie a lui. Entrambe queste narrazioni non mi convincono e il prosieguo della saga di Cornelius potrebbe essere l'occasione per raccontare lo sviluppo di una città più aderente ai fatti reali accaduti in quella zona durante il XIX° secolo.

L'idea delle quattro case è estrama, ma che fosse abitata da poche migliaia di persone prima dell'arrivo di Paperone è plausibile. Per esempio Eureka che si trova nella stessa zona dove sorgerebbe Paperopoli nel censimento del 1900 aveva 7000 abitanti e oggi sono in 26000. Oppure per esempio San Diego, dal censimento del 1880 contava circa 2600 abitanti e nel decennio successivo era salito a 16000 a causa dell'arrivo della ferrovia transcontinentale e dagli investimenti di qualche magnate. Ora conta più di 1.3000.000 abitanti.
Fonte: wikipedia inglese
Sarebbe anche interessante capire quanti abitanti abbia Paperopoli oggi.

Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: Cornelius - Venerdì 24 Nov 2023, 00:34:35
L'idea delle quattro case è estrema, ma che fosse abitata da poche migliaia di persone prima dell'arrivo di Paperone è plausibile. Per esempio Eureka che si trova nella stessa zona dove sorgerebbe Paperopoli nel censimento del 1900 aveva 7000 abitanti e oggi sono in 26000. Oppure per esempio San Diego, dal censimento del 1880 contava circa 2600 abitanti e nel decennio successivo era salito a 16000 a causa dell'arrivo della ferrovia transcontinentale e dagli investimenti di qualche magnate. Ora conta più di 1.3000.000 abitanti.
Fonte: wikipedia inglese
Eureka è rimasta una cittadina piccola per cui nel paragone con Paperopoli (oggi metropoli 'milionaria') è sicuramente più calzante l'esempio di San Diego che però si trova molto più a sud, al confine col Messico. Personalmente ho sempre preferito la comparazione con San Francisco, sia per posizione geografica che per storia, visto che la città della baia iniziò ad espandersi proprio dopo la corsa all'oro del 1849 che interessò la parte settentrionale dello stato che, nei nostri comics, corrisponde al Calisota.

Per cui in una storia geo-politico-economica disneyana ci sta che Duckburg abbia avuto un notevole sviluppo nella seconda metà dell'800. Per quanto attento ai fatti storici, credo che Don Rosa abbia 'negato' questa cosa per far si che fosse soprattutto Paperone l'artefice del clamoroso sviluppo della città, posticipandolo di mezzo secolo e sviluppandolo nei primi decenni del '900.

Al contrario, Khoronen lo restringe letteralmente al biennio 1902-1903 togliendo a Paperone non solo il merito di quel primo sviluppo ma ritraendolo sbigottito di fronte ad un cambiamento tanto epocale quanto repentino. Se Don Rosa nella sua saga fa tornare dai giri per il mondo un Paperone che nel 1930 'scopre' quanto Paperopoli si sia ingrandita per merito suo (con tutta una serie di industrie e attività commerciali a suo nome), Kari riporta Scrooge in città nel 1903 (solo l'anno dopo il suo primo arrivo) facendogli scoprire una città notevolmente cambiata per meriti 'altrui'.

Alessandro Sisti potrebbe avere l'occasione, in questa saga su Cornelius Coot, di trovare una 'terza via' allo sviluppo della città dei paperi (probabilmente la più 'realistica') partendo dall'inizio (il 1818 con la fondazione del primissimo nucleo abitativo) per continuare lungo quasi tutto l'800 (il fondatore non è immortale) nel quale la Corsa all'oro californiana/calisotiana del '49 potrebbe avere un ruolo importante. Se la Corsa all'oro del Klondike ha 'forgiato' lo zione, quella di mezzo secolo prima ha probabilmente fatto la stessa cosa con la sua città d'elezione.
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: Andy392 - Venerdì 24 Nov 2023, 09:52:40
Ma gran parte della corsa all'oro è stato in Sierra Nevada, più a sud di Paperopoli. La baia di San Francisco si trova proprio in mezzo e ne ha beneficiato al livello demografico, ma già città più meridionali si sono sviluppati più tardi. Nella zona "calisotiana" anche peggio, perché è scarsamente popolata.
Comunque vedremo cosa ci riserverà Sisti riguardo alla genesi paperopolese. L'importante è che tenga i castelli nel Gervasioverso  :thankYou:
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: Cornelius - Venerdì 24 Nov 2023, 12:24:49
Questa è la cartina della Corsa all'Oro californiana del 1849 (su Wiki). I filoni d'oro sono si nella Sierra Nevada (la cui metà settentrionale rientrerebbe comunque nel territorio del Calisota) ma anche nella zona più a nord, vicino al confine con l'Oregon, in 'pieno' Calisota (i cui confini sono visibili nella cartina sottostante)

(https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/5/51/California_Gold_Rush_relief_map_2.jpg)

(https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/0/01/Calisota_location.png)
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: Fantasio - Venerdì 24 Nov 2023, 12:50:07
Altra possibilità: accettare l'idea di un grande sviluppo della città nel corso della prima corsa all'oro, e farlo seguire da una forte decadenza, destino effettivamente toccato a molte città nate in circostanze analoghe. Un Cornelius ormai anziano - si parlerebbe degli anni 1850-1860 - non riuscirebbe a frenare la decadenza di Paperopoli e toccherebbe attendere l'arrivo di Paperone per una nuova rinascita.
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: Cornelius - Venerdì 24 Nov 2023, 13:28:45
Considerando che la Corsa in questione avviene fra il 1848 e il '55, il periodo 1850-60 dovrebbe essere proprio quello del grande sviluppo. Una eventuale ipotetica decadenza potrebbe esserci nella parte finale del XIX° secolo, con un Cornelius ormai passato a miglior vita e magari proprio per l'assenza del suo fondatore, diventato nel tempo una figura 'emerita' di riferimento, anche prima della sua dipartita, nessuno è stato capace di risolvere alcune situazioni negative.

Certo, una città comunque sviluppatasi, può ridursi all'inizio del '900 a 'quattro case in croce'? A meno che non ci sia stato un tremendo terremoto (come quello che distrusse San Francisco nel 1906) sicuramente non casuale nella faglia di San Andrea. Non mi pare ci siano mai stati dei terremoti nelle storie riguardanti Paperopoli, da Barks in poi.
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: Fantasio - Venerdì 24 Nov 2023, 14:00:32
Considerando che la Corsa in questione avviene fra il 1848 e il '55, il periodo 1850-60 dovrebbe essere proprio quello del grande sviluppo. Una eventuale ipotetica decadenza potrebbe esserci nella parte finale del XIX° secolo, con un Cornelius ormai passato a miglior vita e magari proprio per l'assenza del suo fondatore, diventato nel tempo una figura 'emerita' di riferimento, anche prima della sua dipartita, nessuno è stato capace di risolvere alcune situazioni negative.
Sì, così sarebbe perfetto. E la dipartita di Cornelius giustificherebbe ulteriormente una forte decadenza.

Citazione
Certo, una città comunque sviluppatasi, può ridursi all'inizio del '900 a 'quattro case in croce'?
Sì: https://it.wikipedia.org/wiki/Bodie
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: Cornelius - Venerdì 24 Nov 2023, 14:41:29
Citazione
Certo, una città comunque sviluppatasi, può ridursi all'inizio del '900 a 'quattro case in croce'?
Sì: https://it.wikipedia.org/wiki/Bodie
Le ghost town del West legate a specifiche miniere che una volta esaurite... Però io mi riferivo a grandi città sulla costa non legate ad una specifica attività commerciale ma con una economia variegata ed eterogenea. Per quanto possano anch'esse attraversare dei periodi meno floridi, credo sia raro che scompaiano quasi del tutto. Tuttalpiù restano dei centri piccoli, poco abitati, come nel caso di Eureka ricordato da Andy che da 6.000 anime nell'800 è arrivata oggi a 25.000: da borgo a cittadina.
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: Fantasio - Venerdì 24 Nov 2023, 15:51:55
io mi riferivo a grandi città sulla costa non legate ad una specifica attività commerciale ma con una economia variegata ed eterogenea.
Sei tu che hai legato lo sviluppo di Paperopoli alla corsa all'oro:
Citazione
Personalmente ho sempre preferito la comparazione con San Francisco, sia per posizione geografica che per storia, visto che la città della baia iniziò ad espandersi proprio dopo la corsa all'oro del 1849 che interessò la parte settentrionale dello stato che, nei nostri comics, corrisponde al Calisota.
Per cui in una storia geo-politico-economica disneyana ci sta che Duckburg abbia avuto un notevole sviluppo nella seconda metà dell'800
Se poi vogliamo pensare che Paperopoli abbia avuto altri "motori" di espansione economica oltre a quello della corsa all'oro, ci sta tranquillamente, ma se si vuole giustificare l'aspetto che ha nella storia di Don Rosa sembra più plausibile che esaurita questa corsa non sia rimasto molto per tenere in piedi una città di media grandezza. Si può ipotizzare che Paperopoli, essendo sulla costa, fosse diventata un importante nodo di scambio per il trasporto e il commercio dell'oro pur non avendo miniere nelle immediate vicinanze (a differenza di Bodie) e che finito questo specifico commercio sia stata soppiantata, come nodo di scambi commerciali, dalla vicina San Francisco.
Questo spiegherebbe anche come mai Casey sia andato a cercare nuovo oro nello Yukon e come mai abbia ceduto a Paperone il suo terreno, che con ogni evidenza riteneva avesse ormai perso di valore con la decadenza della città.
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: Cornelius - Venerdì 24 Nov 2023, 17:37:12
io mi riferivo a grandi città sulla costa non legate ad una specifica attività commerciale ma con una economia variegata ed eterogenea.
Sei tu che hai legato lo sviluppo di Paperopoli alla corsa all'oro:
Certo ma non solo. Non possiamo paragonare una città della costa con altre nel deserto o isolate fra le montagne. Queste ultime avranno sicuramente maggiori rischi di scomparire o ridimensionarsi una volta estinta la loro unica (per quanto pregiata) fonte di sviluppo. Soprattutto in un periodo in cui i collegamenti ferroviari erano nel loro boom iniziale e strettamente legati a valide ragioni di espansione: se una zona risultava poco appetibile, veniva 'bypassata' mentre una città portuale con più possibilità di movimenti economici aveva valide ragioni per essere ben collegata anche via terra.

Nel caso specifico la tua disamina sulle possibili ragioni di un ipotizzato ridimensionamento di Paperopoli collegato anche alla vendita del terreno della Collina AmmazzaMotori da parte di Casey a Paperone sono più che valide. La differenza tra i nostri ragionamenti è che, per quanto 'storicizzata' dalla saga di Don Rosa, io 'rifiuto' l'idea di una Paperopoli villaggio agli albori del XX° secolo. Khoronen non ha cambiato molto la narrazione nei suoi Diari, se non che lo sviluppo della città è stato improvviso (da un anno all'altro) e non spalmato nei primi decenni del '900, come raccontato da Don Rosa. Confermando lo status di 'villaggio' riguardo la Paperopoli di inizio secolo ventesimo.
Titolo: Re:Topolino 3547
Inserito da: Bunz - Sabato 25 Nov 2023, 16:24:44
i piccoli mostri che accerchiano Pippo menestrello (per intenderci i "conigli mannari") sono uguali uguali a quelli che Jeff Smith creò in Bone.

Mi fa piacere notare che non solo io avevo notato la somiglianza tra i conigli mannari e i rattodonti di Smith... anzi per me è una vera e propria citazione, nemmeno troppo nascosta.

E già che ci sono mi va di far notare altre citazioni sparse sul numero.

Il Vecchio della Montagna è, innegabilmente, Christopher Lee / Saruman, non ci piove (ma non l'ha notato nessuno? se mi sono perso qualche post mi farebbe piacere)  :-) :thankYou:
La somiglianza è sottolineata dallo stesso Pippo con la sua battuta nella quinta vignetta a pag. 17, quindi direi che la cosa è ufficiale.

Mentre il Cavaliere è... anche qui nessuno?
L'ultimo dei tre cavalieri che scoprirono il Graal in Indiana Jones e l'Ultima Crociata. Forse la citazione non è voluta, ma la somiglianza tra i due diversi cavalieri è innegabile: stessa barba, stesso naso, stesso portamento, stesso taglio degli occhi, stesse sopracciglia, persino lo stesso elmo o cotta che sia. Immagino anche la stessa voce, a questo punto.

Ci sarebbe anche la nave volante di Ducktopia ma mi fermo qui.
Concludo dicendo che il twist di questa storia era un po' telefonato, visto che
Spoiler: mostra
il personaggio di Bocciolo
l'ho trovato sgradevole fin da subito...