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« il: Venerdì 17 Apr 2015, 00:34:39 »
Leggo Topolino dal 1968, ma solo dopo aver letto "Topolino e l'Impero Sottozero" mi sono deciso a scrivere per la prima volta. Ho apprezzato Casty sin dagli esordi: mi sono sempre piaciuti i temi che inseriva nelle storie e lo stile con cui li trattava, che rimandavano ai grandi maestri Gottfredson e Scarpa. Spesso, pero', i richiami ai modelli del passato evidenziano non solo le similitudini, ma anche le differenze con tali inarrivabili punti di riferimento: alla fine c'e' sempre un "quid" che manca, un qualcosa difficile da afferrare ma che comunque non fa assurgere la storia allo status di "capolavoro". Sono percio' rimasto favorevolemente sorpreso da "Topolino e l'Impero Sotto Zero": le aspettative erano elevate, ma, nonostante ciò, sono state nettamente superate!
La storia e' avvincente, complessa, e, in modo superlativo, epica, ricca di fascino e mistero, caratterizzata da una moltitudine di spunti, idee, trame che avrebbero meritato di dipanarsi per un numero di pagine ancora maggiore!
I disegni sono tra i migliori mai realizzati da Casty, specie le architetture disegnate nel ghiaccio, e rendono eccezionale l'ambientazione di questa favola moderna.
Leggendo la storia, ho provato un'emozione ed una sensazione che non provavo da oltre trent'anni, da quando cioè fu pubblicata "Topolino e la spada di ghiaccio": la consapevolezza di essere finalmente di fronte ad un nuovo CAPOLAVORO a tutto tondo, un classico moderno che sarebbe stato ricordato nel tempo e che non aveva nulla da invidiare ai classici del passato di autori come Barks, Gottfredson o Scarpa.
Le recensioni sul forum sono state ovviamente positive, ma me ne sarei aspettate ancora di più, considerando l'importanza della storia "evento". Penso che, pur essendo ancora ad Aprile e nonostante le numerose ottime storie proposte ultimamente da altri autori sul libretto, sarà difficile che altre storie possano battere questa come la migliore del 2015!