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Le altre discussioni / Re:Troppe Storie a Puntate?
« il: Lunedì 1 Mag 2023, 20:04:14 »
"Sulla prima parte: hai dimostrato che le storie a puntate nell'era Bertani sono di più, perché 58 in 5 anni (circa) contro 78 in 10 (sempre circa), come a dire che tra 5 anni se si mantengono su questo livello arriveremo a più di 100 storie a puntate con questo direttore (e torno a ripetere che il problema principale, almeno per me, non è la quantità, quanto se effettivamente quella determinata storia avesse bisogno oppure no di quel determinato numero di pagine, perché la stragrande maggioranza delle storie che ho avvertito durante la lettura come allungate "tanto per", sono dell'era bertaniana)."
Non ho mai voluto sottolineare che ce ne fossero di meno, perché la tendenza la sto vedendo anche io. Ma nemmeno dire che nelle gestioni precedenti non ce ne fossero, visto che è dal 1988 che sono aumentate. E per quanto riguarda la frequenza: Cavaglione in 5 anni ha avuto una frequenza pari a quella dell'epoca di Capelli (14 storie a puntate in 5 anni, e 39 storie a untate in 14 anni rispettivamente; sono circa 2,8 storie all'anno). Sul numero di pagine puoi avvertire la tendenza qui, ma anche altrove era così: storie che potevano essere scritte in appena due puntate e invece erano di 4. E la percezione è sempre soggettiva.
"Sulle vendite, si, aiuta a vendere, pare di si, che piaccia o no, ma se a me non piace non è che devo dire altrimenti, e non è che devo farmelo andare bene per forza."
E' un dato oggettivo, che difatti non puoi misurare con "a me non sta bene". Se non ti sta bene, puoi anche smettere di leggere il Topo.
"E poi dopo hai detto bene, gusti personalissimi, e qui continuare a discutere non serve, perché ognuno hai suoi. Io dell'era bertaniana non dico nemmeno che salvo poco (semmai salvo poche delle storie lunghe, e più che per le storie in se, spesso solo per l'eccessiva lunghezza, come già dissi), ma, ripeto, per gusti miei, durante l'era De Poli trovo molte più storie di mio gusto (a pagina 3 di questo topic ne ho nominate alcune, davvero poche rispetto a quante ce ne sono, senza che sto qui a fare altri esempi, tanto di miei gusti si tratta, non servirebbe a molto). Dopotutto tu mi citi Nucci che si è ripreso con Macchia Nera e la spada di ghiaccio quando io invece non sono per nulla d'accordo (buono il Bianco e il Nero, molto meno le altre), sopratutto sulla spada di ghiaccio: noiosa, incongruente, con eventi che accadevano come una "lista della spesa", senza la minima suspanse e dove tutto accade come doveva accadere senza sorprese (e io ero il primo curioso, con o senza De Vita). Per come lo scrivi pare che chi l'ha criticata è solo un nostalgico e non possa non averla apprezzata semplicemente perché non è piaciuta."
Come del resto tu: fai passare i tuoi gusti personali per opinioni oggettive, da accettare. "Questa storia non mi è piaciuta" non vuol dire "Questa storia non piace in assoluto". Oltre al fatto che sì, sono gusti personali, ma al contempo ci sono anche valutazioni obbiettive che si fanno. Se proprio dobbiamo dirla tutta, Leggenda della Spada di ghiaccio può venire dopo la prima storia e dopo il Torneo dell'Argaar. E sì, la maggior parte delle critiche lette è "non è di De Vita, è per forza brutta".
"Alla fine parli addirittura di "monnezza", denotando di non rispettare più di tanto né gli autori né i fan a cui storie di quegli anni sono piaciute, quasi a dire che invece di "monnezza" come la chiami tu oggi non viene pubblicata, quando si tratta appunto solo di gusti.
Davvero, il modo in cui scrivi fa sembrare quasi che pensi che tu abbia ragione a dire che il topo di oggi sia migliore e gli altri sbagliano nel pensare di no (quasi ti sentissi attaccato dal fatto che molti critichino le storie a puntate)."
Vuoi che usi un'altra espressione? "Buchi nell'acqua", e sono tanti. Oltre al fatto che anche tu, come altri, ti esprimi non in termini di non apprezzare (e di nuovo i gusti personalissimi), ma di dire che quello che si fa ora è qualcosa che non deve esistere, che non può piacere, che forzatamente lo si accetta, e invece no: ci sono eccome cose valide che sono state fatte, che si apprezzano liberamente, che almeno ti portano a pensare che ci sia un netto miglioramento rispetto alle gestioni precedenti (e confronto anche io Capelli, Cavaglione, Muci e De Poli, perché le ho lette e le leggo). Quindi, ci sono cose che ora hanno un senso, e ci sono persone che le apprezzano (e non sono il solo, credimi), a prescindere dal fatto che la tua opinione soggettiva venga assurta a verità universale. Se del resto io ho la pretesa di avere ragione, tu cosa stai cercando di fare?
Non ho mai voluto sottolineare che ce ne fossero di meno, perché la tendenza la sto vedendo anche io. Ma nemmeno dire che nelle gestioni precedenti non ce ne fossero, visto che è dal 1988 che sono aumentate. E per quanto riguarda la frequenza: Cavaglione in 5 anni ha avuto una frequenza pari a quella dell'epoca di Capelli (14 storie a puntate in 5 anni, e 39 storie a untate in 14 anni rispettivamente; sono circa 2,8 storie all'anno). Sul numero di pagine puoi avvertire la tendenza qui, ma anche altrove era così: storie che potevano essere scritte in appena due puntate e invece erano di 4. E la percezione è sempre soggettiva.
"Sulle vendite, si, aiuta a vendere, pare di si, che piaccia o no, ma se a me non piace non è che devo dire altrimenti, e non è che devo farmelo andare bene per forza."
E' un dato oggettivo, che difatti non puoi misurare con "a me non sta bene". Se non ti sta bene, puoi anche smettere di leggere il Topo.
"E poi dopo hai detto bene, gusti personalissimi, e qui continuare a discutere non serve, perché ognuno hai suoi. Io dell'era bertaniana non dico nemmeno che salvo poco (semmai salvo poche delle storie lunghe, e più che per le storie in se, spesso solo per l'eccessiva lunghezza, come già dissi), ma, ripeto, per gusti miei, durante l'era De Poli trovo molte più storie di mio gusto (a pagina 3 di questo topic ne ho nominate alcune, davvero poche rispetto a quante ce ne sono, senza che sto qui a fare altri esempi, tanto di miei gusti si tratta, non servirebbe a molto). Dopotutto tu mi citi Nucci che si è ripreso con Macchia Nera e la spada di ghiaccio quando io invece non sono per nulla d'accordo (buono il Bianco e il Nero, molto meno le altre), sopratutto sulla spada di ghiaccio: noiosa, incongruente, con eventi che accadevano come una "lista della spesa", senza la minima suspanse e dove tutto accade come doveva accadere senza sorprese (e io ero il primo curioso, con o senza De Vita). Per come lo scrivi pare che chi l'ha criticata è solo un nostalgico e non possa non averla apprezzata semplicemente perché non è piaciuta."
Come del resto tu: fai passare i tuoi gusti personali per opinioni oggettive, da accettare. "Questa storia non mi è piaciuta" non vuol dire "Questa storia non piace in assoluto". Oltre al fatto che sì, sono gusti personali, ma al contempo ci sono anche valutazioni obbiettive che si fanno. Se proprio dobbiamo dirla tutta, Leggenda della Spada di ghiaccio può venire dopo la prima storia e dopo il Torneo dell'Argaar. E sì, la maggior parte delle critiche lette è "non è di De Vita, è per forza brutta".
"Alla fine parli addirittura di "monnezza", denotando di non rispettare più di tanto né gli autori né i fan a cui storie di quegli anni sono piaciute, quasi a dire che invece di "monnezza" come la chiami tu oggi non viene pubblicata, quando si tratta appunto solo di gusti.
Davvero, il modo in cui scrivi fa sembrare quasi che pensi che tu abbia ragione a dire che il topo di oggi sia migliore e gli altri sbagliano nel pensare di no (quasi ti sentissi attaccato dal fatto che molti critichino le storie a puntate)."
Vuoi che usi un'altra espressione? "Buchi nell'acqua", e sono tanti. Oltre al fatto che anche tu, come altri, ti esprimi non in termini di non apprezzare (e di nuovo i gusti personalissimi), ma di dire che quello che si fa ora è qualcosa che non deve esistere, che non può piacere, che forzatamente lo si accetta, e invece no: ci sono eccome cose valide che sono state fatte, che si apprezzano liberamente, che almeno ti portano a pensare che ci sia un netto miglioramento rispetto alle gestioni precedenti (e confronto anche io Capelli, Cavaglione, Muci e De Poli, perché le ho lette e le leggo). Quindi, ci sono cose che ora hanno un senso, e ci sono persone che le apprezzano (e non sono il solo, credimi), a prescindere dal fatto che la tua opinione soggettiva venga assurta a verità universale. Se del resto io ho la pretesa di avere ragione, tu cosa stai cercando di fare?