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Topics - Maximilian

Pagine:  1  2 [3]  4  5  ...  12 
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Commenti sugli autori / Dick Shaw
« il: Lunedì 22 Feb 2021, 22:45:42 »
E' stato uno dei migliori di sempre a rappresentare i personaggi nella loro quotidianità, in modo spontaneo, fresco e divertente. Si è fatto portatore di un umorismo semplice ma non banale e soprattutto efficace.
Ha mantenuto una qualità media invidiabile lungo la sua, sia pure molto breve, carriera. A tal proposito è un peccato che si sia dedicato al fumetto disney così poco.

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Commenti sulle storie / Topolino e il vortice imperiale
« il: Giovedì 18 Feb 2021, 22:45:06 »
https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2265-6

Per me, il meglio di Salvagnini.
Innanzitutto la trama e l’ambientazione sono originali: un’ucronia in cui l’impero romano esiste ancora. La storia riesce bene ad amalgamare elementi antichi e moderni, dando vita ad uno steampunk interessante e plausibile.

La presenza di Basettoni aiuta a capire che si tratta di un presente alternativo e giustamente ci si è limitati a lui come personaggio ricorrente presente in quella dimensione. Una sovrabbondanza di volti conosciuti, concentrati in uno stesso luogo o intervallo di tempo, sarebbe stata forzatissima.
A tal proposito la spalla che affianca Topolino risulta non memorabile ma riuscita quanto basta a reggere il ruolo, diversificandosi anche dai comprimari soliti.

La vicenda offre un’ampia serie di creazioni genuinamente divertenti ma non insensate: dagli americani che scoprono l’Europa anziché il contrario alla fantademenza (questa mi ha steso). L’inventiva ha dato frutto a diversi nomi riferiti a personaggi del nostro mondo:
-   Caio Giulio Basettone = Caio Giulio Cesare
-   Tomo Studiato = Toro Seduto
-   Al Centurione = Al Capone
-   Cornelio Camerone = James Cameron
-   Romoletto Augustino = Romolo Augustolo
-   Supercesarone = Superman
Probabilmente ce ne sono altri che non ho visto, dal momento che alcuni di questi si intravedono solo in ritagli di giornale o simili. Comunque se ripenso ad Al Centurione e Tomo Studiato mi fanno ridere ancora adesso.
Si nota invece che alcuni aspetti hanno seguito lo stesso percorso di quello reale: anche lì l’imperatore svolge solo funzioni di rappresentanza mentre il comando è nelle mani del governo.

La trama verte su un’indagine che offre alcune sorprese e scaturisce in una vicenda più grande di quanto mi attendevo. Le motivazioni dell’antagonista di turno sono divertenti ma credibili.
Una delle scene migliori corrisponde a quella in cui Topolino e Muzio si liberano dalla gabbia, sfruttando un vecchio clichè che viene rinnovato, risultando così non forzato ma perfettamente funzionante nella narrazione.
Nella conclusione il protagonista si getta nell'azione risolvendo la situazione ma in modo abbastanza improvvisato.

Questa rimane come migliore battuta: “Un momento. Questo albero genealogico è stato realizzato dalla Nobiltà fai da te SRL… una società screditata.”

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Sfide e richieste di aiuto / Disney avventura
« il: Lunedì 18 Gen 2021, 19:16:17 »
Sui topolini di inizi anni 2000 ho trovato più volte la pubblicità di questa collana.
Da quanto ho evinto si tratta di veri e propri romanzi con i personaggi disney (uno portava la firma di Sisti, fra l'altro): essendo un fenomeno alquanto inusuale, mi sono incuriosito.
Qualcuno ne sa qualcosa?

Dovrebbe essere questa

Anche wikipedia la cita, ma non da molte informazioni in più

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Commenti sulle storie / Topolino aviatore
« il: Sabato 9 Gen 2021, 20:47:04 »
https://inducks.org/story.php?c=YM+072

Questa volta, probabilmente seguendo quanto appreso in questa storia, Topolino si costruisce un piccolo aeroplano, per divertirsi.
Una delle prime cose che mi ha colpito (anche considerando che un paio di vicende prima si costruiva una nuova stanza con il solo aiuto di Pippo) è stata la manifestazione dell'abilità artigiana e della tendenza ad arrangiarsi del personaggio, caratteristica che non ricordavo comparire da tantissimo tempo (per la precisione qui, quando smontava una bici per ottenere un calessino). E' un tratto della sua personalità poco considerato e che potrebbe fornire nuovi spunti.

Nella parte introduttiva si segnala l'uso di Pippo, che viene creduto pensante solo a giocare mentre invece la sua creazione assume anche un'utilità pratica. Ma il meglio è il modo in cui Topolino sistema il tipo che voleva convincerlo di dedicarsi all'uncinetto.
Nella sequenza centrale si susseguono gag slegate fra loro, fra le quali prediligo quella in cui il protagonista si nasconde dopo aver violato involontariamente la legge.
La conclusione mi ha stupito, perchè lo stato e la burocrazia vengono visti come ostacoli al progresso ed all'iniziativa individuale: mi aspetterei di trovare un'idea del genere in una storia italiana, non americana. Degna di nota anche la vignetta in cui Topolino ci resta dopo aver saputo quanto potrà guadagnare.

In definitiva è una delle storie che meglio rappresenta la sua voglia di divertirsi, mostrando anche tratti come la spensieratezza, l'intraprendenza e l'indifferenza delle opinioni altrui. Senza dimenticare il modo in cambia atteggiamento quando scopre l'identità dell'interlocutore.

La storia vede uno delle più rapide serie di cambiamenti di matite: ogni disegnatore illustra in media 4 strisce e mezzo. Tutti costoro comunque compie un ottimo lavoro, a parte Murray, che proprio non riesce a piacermi. Tra di essi si segnala il ritorno di Gottfredson, assente dalla striscia da quasi due mesi: mai era mancato per così tanto tempo consecutivo (se si esclude il periodo precedente al suo arrivo).

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Testate Straniere / Silly Symphonies
« il: Domenica 6 Dic 2020, 18:25:48 »
Mi permetto di segnalare il quarto nonchè ultimo volume di questa collana il quale contiene tutte (ho controllato su inducks) le storie di Panchito scritte dal fumettista supremo

36
Commenti sulle storie / Topolino e il mistero di Pupazzo di neve
« il: Domenica 29 Nov 2020, 12:32:20 »
https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2508-1

Questo giallo mi è sempre rimasto impresso in modo particolare, rispetto alle altre storie di ugual genere conosciute nello stesso periodo e me ne sono spesso chiesto il motivo. Parlarne è dunque un'occasione per meglio analizzarlo e coglierne le peculiarità.

La vicenda inizia con un antefatto di alcuni anni fa, apparentemente slegato dai fatti attuali.
Mentre i partecipanti ad una festa restano inspiegabilmente immobili, un uomo travestito da pupazzo di neve li deruba, dopodichè le vittime del furto mostreranno di non essersi accorte del ladro. (In principio pensavo che fosse stato impiegato un dispositivo per fermare il tempo, come accaduto in fumetti precedenti, ma il prosieguo della trama mi avrebbe contraddetto). La polizia interroga i presenti ma non vengono forniti indizi per risolvere il mistero; a questo punto il caso viene troncato dalla narrazione che passa ai giorni nostri.

Un misterioso figuro sempre in ombra (presumibilmente il criminale di prima) tenta di rubare una sfera di vetro con la neve a Minni, ma appartenente a Topolino: l'oggetto non sembra avere un particolare valore da giustificare un furto. Dopo alcuni tentativi il ladro riesce nell'intento, ma sorgono complicazioni, infatti Minni aveva scambiato la sfera originale con una copia identica, in seguito alla rottura della prima.
Poi diventa chiaro che il tipo losco cercava qualcosa all'interno del soprammobile, ma logicamente, ritrovandosi con un'imitazione, realizza di aver compiuto un buco nell'acqua.

Più avanti il protagonista racconta la fine del giallo con cui la storia si era aperta la vicenda ma tale conclusione, mentre da una parte risolve alcuni interrogativi, dal'altra ne fa sorgere di nuovi. Scopriamo, oltre alla risoluzione del mistero iniziale, anche la provenienza della sfera, la quale apparteneva a Pupazzo di neve. A questo punto sembra altamente plausibile che egli abbia l'obiettivo di recuperarla, tuttavia la teoria non regge perchè è emerso che è stato lui stesso a disfarsene.

La narrazione continua con un'indagine avvincente in grado di prendermi come poche, riservando sorprese. Lo scontro con l'antagonista (nel quale trova spazio una componente d'azione all'epoca piuttosto rara) avviene dopo che Topolino ha risolto il caso, ma il lettore ne resta allo oscuro fino alla fine, posticipando la spiegazione finale (raccontata dall'investigatore a Minni) una volta terminata la resa dei conti.
Ho apprezzato l'atmosfera di accoglienza del salotto con il camino accesso, che esprime un momento di conforto una volta portata a termine l'impresa, durante il dialogo con la fidanzata, curiosa di sapere come si sono svolti infatti perchè anch'ella in parte coinvolta.

Dopo tutto questo tempo posso concludere che il bello della storia non sta tanto nella trama, a ben pensare non eccessivamente complicata (ma forse ciò si può dire per ogni giallo, una volta chiariti i misteri) ma dal modo in cui è narrata, per il modo in cui i le due sequenze temporali sono state intrecciate, per i continui cambi di scena, alternando sapientemente le scene in cui agisce Topolino e quelle dell'antagonista.
Personalmente la preferisco sicuramente alla voce spezzata e per certi versi anche alla sindrome visionaria.

L'opera presenta alcuni punti di contatto con una precedente di Mezzavilla, il week end con il gatto: anche lì un giallo presentava echi con un altro risolto in passato e anche lì
Spoiler: mostra
il ladro con cui Topolino si era scontrato anni prima si è nel frattempo redento.

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Le altre discussioni / Personaggio - Scrittore
« il: Sabato 21 Nov 2020, 20:44:04 »
Prendendo spunto da questa discussione, ho pensato di proporne una variante che prendesse in considerazione l'aspetto narrativo, e non grafico, dei personaggi. Ovvero: quale autore scrive/ha scritto meglio ogni personaggio?

Ecco le mie preferenze:
Topolino, Gambadilegno, Pluto, Eta Beta - Walsh
Basettoni, Spennacchiotto - Cordara
Topesio - Casty
Paperoga - Vitaliano
Minni, Manetta, Macchia Nera - Gottfredson-De Maris
Zapotec, Marlin - Pezzin
Gastone - Barks
Orazio - Gottfredson
Flip - Walsh, Casty
Bassotti - Fanton
Enigm - Gottfredson-Osborne
Paperone - Barks, Don Rosa
Tip e Tap - Gotfredson-Shaw, Walsh

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Le altre discussioni / Significato dei nomi
« il: Sabato 7 Nov 2020, 20:37:49 »
Spesso, i personaggi vengono chiamati con nomi emblematici, che hanno riferimenti precisi o che nascondono un doppio senso. Mentre gli italiani sono per noi facili da cogliere, diversa è la situazione per i nomi originali, quindi pensavo potesse essere interessante stilare un elenco con il loro significato (in ciò tralascio termini ovvi come Pig, Mouse, Duck, Cat...)

Personaggi

A.B. Squeele ricorda foneticamente a b c
Aygotcha suona come I gotcha = ti ho preso
Bafflebrane suona come baffle brain = vanificare cervello
Banta si rifà a bantam = individuo piccolo e ardimentoso, gallo (peso della boxe)
Barke dove bark = abbaiare
Bassett con basset = bassotto gigante
Beamish = letterlmente raggiante/soridente. Tuttavia foneticamente ricorda Bill Walsh, autore del quale sembra riprendere le fattezze
Beef Stew = stufato di manzo
Bloopo deriva da bloop = figuraccia
Blot (Macchia Nera) = macchia; conosciuto anche come Phantom Blot = macchia fantasma
Bond = obbligazione
Bull sta per bull dog
Cad Alì Cad con cad = mascalzone
Carioca = nativo di Rio de Janeiro
Caterwaul = lagna stridula
Cattfur corrisponde a cat fur = pelo di gatto
prince Char Ming con prince charming = principe azzurro. Inoltre sa di asiatico in quanto quella Ming è stata una dinastia cinese
Charlie Chipper suona in modo affine a Charlie Chaplin, mentre chipper = individuo robusto (a differenza del personaggio)
Chisel (Truffo) = imbrogliare
Churchmouse (Radimare) = topo di chiesa
Coot = folaga (tipo di uccello)
Cow = mucca
Creamo Catnera (Spaccafuoco) riecheggia il pugile Primo Carnera; si noti che ora il cognome contiene la parola cat, mentre (forse) cream = panna contrasta con il fisico possente e il carattere aggressivo
Crooks = cattivi/criminali
De Houndsears richiama hound's ears = orecchie di segugio
count De Sheckels (conte Micragna) corrisponde a count the shekels = contare il denaro
Dawg (De Pippis) è forma popolare di dog
Deeping Dustibones (Ossivecchi) = ossa polverose che sprofondano
Dinero = denaro (in spagnolo); pare che gli autori abbiano inteso riferirsi all'Italia ma abbiano confuso la parola italiana con quella spagnola
Doberman (Setter)
Doom = destino
Doublex (Kappa) deriva da double x = doppia x
Dry Gulch = gola secca
Dumbrow contiene dumb = scemo
Eagle = aquila
Ecks (Acca) si legge come x
Eega Beeva (Eta Beta) suona in modo affine a eager beaver = lavoratore indefesso
Einmug (Enigm) deriva da Einstein, dove mug traduce in inglese il vocabolo tedesco stein (boccale). Curiosamente però mug significa anche babbeo, in contrasto con le caratteristiche del personaggio
Flabbus con flab = pinguedine
Flea circus = circo delle pulci
Flintheart (Cuordipietra) = cuore di pietra
Flip = impazzire, uscire dai gangheri
Fussmore contiene fuss = agitazione
Gabby deriva da gab = chiacchierare
Gadwall (Folaga) = canapiglia (tipo di uccello)
Gander (Paperone) = papero
Gilhooley = testacoda
Gleam = bagliore
Glomgold (Famedoro) = deglutire oro
Gloomy (Musone) = cupo, triste
Goat = capra
Goofy (Pippo) = sciocco
Goose (Dell'oca) = oca
Greatbeard = grande barba
Grillem unisce le parole grill 'em = torchiarli, interrogarli
Hambone = osso di prosciutto
Handlebar = manubrio (in riferimento ai baffi)
Hatchet = ascia
Hawkes (Grifi) = falchi
Heeza Dilly (Casoclinic) si pronuncia come he's a dilly = lui è eccellente
Helpliss suona come helpless = indifeso
Heyudi anagramma Yehudi, personaggio di un programma radiofonico poi entrato nel linguaggio corrente a indicare una persona invisibile
Hickup somiglia a hiccup = singhiozzo
Hi See foneticamente si avvicina a high sea = alto mare
Hizzoner contrae his honor = suo onore
Hogg = maiale
Hoosat suona come who's that = chi è quella/o
Hopeliss suona in modo affine a hopeless =senza speranza
Horsecollar (Cavezza) =  cavezza/giogo per cavalli
Houv Ya Ben si basa probabilmente su have you been = sei stato [?]
Jiminy Cricket (prima di ribatterzzarsi Crockett) è un'esclamazione senza significato
Jollio si riferisce presumibilmente al jolly, per le sue diverse identità
John D. Rockerduck è tratto dal miliardario John Davison Rockefeller. Però curiosamente rocker duck letteralmente vuole dire anatra urlatrice
Kashdown richiama cash down = in contanti
Kidem deriva da kid 'em = imbrogliarli
Koppenhooper cita lo scienziato Robert Oppenheimer
Kat Nipp (gatto Nip) richiama catnip = erba gatta/nepeta cataria, mentre kat è forma popolare per cat
Khan Doo si pronuncia come can do = poter fare. Inoltre suona esotico perchè il khan era l'imperatore mongolo
Kitty = gattino/a
Lamb (Agnello) = agnello
Leafmold si ispira a leafmould = terriccio generato da foglie in decomposizione
Leavenworth prende il nome da una città statunitense nota per i penitenziari
Long John Mouse cita Long John Silver, personaggio de L'isola del tesoro
McCrackenpot (Gramoli) somiglia a crackpot = svitato
McFoozle con foozle = pasticcione
McSnoop vale snoop = curiosare
Methooselah storpia Methuselah = Matusalemme
Monk = monaco, ma ricorda monkey = scimmia
Mink = visone
Mugga-Beer sta per mug of beer = boccale di birra. E apparendo in una nazione di cultura islamica la dice lunga sul rispetto portato dal personaggio
Murk = oscurità
Muskrat = topo muschiato
Nails = unghie
Needa Bara Soapa sta per need a bar of soap = necessitare di un pezzo di sapone
Needle-Eye = cruna di ago
Nevvawasa sta per never was = non è mai stato/esistito
Nosedive = in picchiata
Ohm-Eye è composto da ohm (unità di misura della resistenza elettrica) e eye =occhio; inoltre il nome completo si pronuncia come oh, my! = oh, cielo!
Peg-Leg (Gambadilegno) = gamba artificiale, specialmente di legno
Piper (Tubi) = letteralmente, pifferaio ma contiene la parola pipe = tubo. Aggiungiamo che il suffisso er indica "colui che si occupa di"
Pluto = Plutone, pianetino scoperto nello stesso periodo dell'esordio del personaggio
Poochfeathers ricorda pooch features = fattezze da cane bastardino
Poncey de Loon inglesizza il condottiero Ponce de León; inoltre poncey =effeminato mentre loon =strolaga (tipo di uccello), babbeo
Pop Weezil cita la filastrocca "Pop goes the weasel", mentre pop = vecchietto
Pug = setola
Reutabaga si rifà a rutabaga = navone (tipo di tubero)
Rhutt Betlah (Sentimento Cuorcontento) deve il proprio nome a Rhett Butler, personaggio di Via col vento
Rhyming Man (Spia Poeta) = uomo rimante
Rocha Vaz omaggia Juvenil da Rocha Vaz, contatto in sud America della Disney durante la guerra
Rodent (Rodinì) = roditore
Ruff on Katz, versione gergale di rough on cats = vita dura per i gatti. Inoltre riprende il nome del pesticida Rough on rats
Scars = cicatrici
Schnauzer è una razza canina, letteralmente muso baffuto (in tedesco)
Scrammy deriva da scram = smammare, termine idoneo per un bullo atto a liquidare gli interlocutori
Scrooge (Paperone) viene da Ebenezer Scrooge, personaggio de Il canto di Natale
Seafoam = schiuma di mare
Shamrock Bondes rimanda a Sherlock Holmes, mentre shamrock = trifoglio
Shoebuckle = fibbia di scarpa
Shyster (Lupo) = avvocato senza scrupoli, imbroglione
Skinflint corrisponde all'espressione skin a flint = essere avaro
Skull = teschio
Slicker (Felice) = truffatore ben vestito/dalla parola facile, tipo di città
Smorgasbord = buffet freddo composto da vari elementi (in svedese), poichè nell'aspetto si presenta come un'accozzaglia degli elementi più disparati
Soapy Slick cita l'usuario veramente esistito Soapy Smith, mentre soap = sapone richima qualcosa di pulito slick = astuto
Squeemish si pronuncia come squeamish = impressionabile
Squinch = guardare storto
Snout = grugno, muso
Spooks (Spettro) = spettri
Stand and Deliver = o la borsa o la vita
Swindle McSue (Scrocco De Arpagoni) sta per swindle of sue = inganno figlio di denuncia
Tanglefoot (Piedidolci) si basa su tangled foot = piede aggrovigliato, ma echeggia enche tenderfoot = novellino
Teensy somiglia a teeny = minuscolo
Tricks (Trucco) = trucchi, inganni
Trigger (Grillo) = grilletto
Triplex (Zeta) si rifà a triple x = tripla x
Uppacrust corrisponde, in gergo, ad upper class = classe (sociale) alta
Van Dough con dough =denaro
Van Swank rimanda a swank = eleganza
Varlott (Serpieri) somiglia a varlet = canaglia
Vaud e Ville formano, insieme, vaudeville = spettacolo di varietà
Visivasi contiene visiv = visuale; probabilmente cita anche la divinità indù Shiva
Von Drake (De Paperis) vale drake = anatra maschio
Von Mess con mess = pasticcio/confusione
Von Weasel sta per weasel = donnola, individuo subdolo
Vulter (Orango) somiglia a vultur = avvoltoio
Whoosit si pronuncia come who's it = chi è
Wing Ding = festa scatenata
Wombat (Sfrizzo) = vombato (tipo di mammifero)
Woo-Woo si pronuncia ome who-who = chi-chi (probabilmente perchè, non avendo volto, risulta di difficile identificazione)
Yussuf Aiper è forma contratta di youse a viper = sei una vipera

Luoghi

Be-junior = essere il più giovane (a portare un certo cognome); inoltre forse si riferisce alla stella Betelgeuse
Itsa Faka sta per it's a fake = è un falso
Howduyustan (Verdestan) contiene howdy = salve, come va?
Ickypoo è formato da icky = rivoltante e poo = bleah
Itching Gulch = gola che pizzica
Moola-La (Neraperla) si riferisce a Shangri-La, luogo di Orizzonte perduto. Inoltre moolah = soldi (forma gergale)
Neehdarain vale need of rain = bisogno di pioggia
Ragbag = sacco per stracci, oltre a riecheggiare Baghdad
Tralla La (Trulla) contiene un riferimento a Shangri-La, luogo di Orizzonte perduto

Creature

Aberzombie richiama la ditta di moda Abercrombie & Fitch
Aint si legge come ain't = non è (in quanto essere immaginario), inoltre suona come ant = formica, in contrasto con le sue dimensioni
Schnoodlum (manzanillo) ricorda hoodlum = teppista
Thnuckle-booh (gangarone) = ?
Twitz sta per twist = curvare

Organizzazioni/aziende/marche

Beagle Boys (Bassotti) = ragazzi beagle
Daily Bugle = tromba quotidiana
Daily War Drum (Eco del mondo) = tamburo di guerra quotidiano
Real Goners = davvero spacciati (in questo caso nell'accezione di irrecuperabili)

Altro

Teenite da teen, diffusa abbreviazione di teenager

Su alcuni, come Flip e Squinch ho dei dubbi, perciò mi rimetto ai più esperti.
Ho scritto i primi venuti in mente quindi per ampliare la lista mi rimetto a segnalazioni di ogni utente. Volendo si può non limitarsi ai personaggi ma includere anche luoghi o altro, se caratterizzati da un nome con un significato particolare

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Commenti sugli autori / Luca Boschi
« il: Domenica 25 Ott 2020, 20:53:42 »
Molti lo conoscono come autore di articoli, ma forse pochi sanno che Luca Boschi è stato negli anni '90 scrittore di storie.

La prima caratteristica della sua produzione a saltare all'occhio consiste nel rendere protagoniste figure poco utilizzate dalla maggioranza dei colleghi: Pluto, Sgrizzo e soprattutto Gancio, per il quale Boschi sembra avere una predilezione e per cui ha realizzato una storia che celebra il cinquantenario del personaggio. Ha creato una nuova dinamica affiancandolo spesso con Sfrizzo, di cui lo sceneggiatore in questione è stato, escluso Walsh, l'unico interprete.

Le vicende da lui create riguardano soprattutto temi della quotidianità, mentre mancano le grandi avventure di ampio respiro. Probabilmente egli non si sentiva sicuro di sfondare nella seconda tipologia di storie e ha preferito concentrarsi su argomenti a lui congeniali. Non si tratta di un aspetto negativo: ben vengano gli autori consci sia delle proprie capacità ma anche dei propri limiti che evitano quindi di creare fumetti deludenti perchè si sopravvalutano.
Invece, il buon Boschi ha saputo, nella sua modesta (quantitativamente, sia chiaro) opera ritagliarsi un proprio spazio in cui è ravvisabile la sua personalità ed il suo stile.

Ha creato storie divertenti e che intrattengono piacevolmente, non rinunciando a sperimentare ed a introdurre situazioni nuove per i nostri beniamini. Nei dialoghi e nella gestione dei tempi comici può essere scambiato per uno sceneggiatore con una certa carriera alle spalle e non per qualcuno che se n'è occupato occasionalmente. Poi, se devo essere sincero, non tutte le sue opere mi sono piaciute e un paio non mi hanno convinto del tutto, ma è da segnalare che sotto un certo livello qualitativo non è mai sceso. Ma nel complesso il mio giudizio si configura come più che positivo.

La sua migliore storia? Sicuramente Super Pippo e il sabotaggio di Gancio

40
Commenti sulle storie / Per chi suona il campanello
« il: Domenica 18 Ott 2020, 20:28:14 »
https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2278-2

Questa storia  è uscita in concomitanza con l’anniversario della nascita di Hemingway, tuttavia va ben oltre il semplice omaggio. Anzitutto il titolo, oltre a citare un romanzo dello scrittore, ha un senso nella trama, in quanto per qualcuno suona effettivamente il campanello.

Il fumetto sfrutta la celebrazione del centenario per parlare di tutt’altro, ovvero della situazione di Topolino, sempre in giro in viaggi o imprese varie e quindi spesso mancante da casa, privo di un mestiere fisso e di una stabilità di qualsiasi tipo. Si riflette quindi su come il protagonista viva tale irregolarità e cosa significhino per lui le avventure che riempiono il suo tempo.
Compare, in una manciata di vignette, anche Pippo, in una interpretazione magistrale: egli riesce a capire l’amico meglio di tutti e mette in luce le intime, sebbene molto poco evidenti, caratteristiche che hanno in comune.

In poco più di venti pagine si riesce a creare una originale, efficace,  profonda e commovente riflessione su Topolino, semplice solo in apparenza e nell’esposizione, indagando fatti e situazioni evidenti a tutti e perciò dati per scontato, mentre qui vengono analizzati per coglierne l’autentica essenza.

Si tratta di una storia che chiunque ami il personaggio non potrà che apprezzare.

Grazie, Sisti.

41
Commenti sulle storie / Pippo e la grande minaccia
« il: Lunedì 7 Set 2020, 21:11:28 »
https://inducks.org/story.php?c=I+TL+1022-A

Questa bella vicenda si ricorda per essere particolarmente comica, a partire da Pippo che, travestendosi, non si riconosce allo specchio. E poi, quando esce di casa tutti identificano senza sforzo, nello stupore continuo del protagonista (anche quando compare un tizio uguale al camuffamento).
Fra l’altro al termine del fumetto questa situazione troverà spiegazione, rivelandosi quindi più di un elemento umoristico fine a sé stesso.

I personaggi che più mi hanno stupito sono stati Orazio e Topolino: il primo, sebbene non intervenga direttamente nell’aiutare Pippo, dimostra un forte orgoglio nel legame di amicizia, tanto d urlare contro i propri clienti e rischiando verosimilmente di perdere un contratto. Il secondo, nel suo essere preso entusiasticamente da qualcosa (di nemmeno tanto importante), non si accorge (se non più tardi e vagamente) di quello che gli accade intorno; tale utilizzo del personaggio ricorda molto Bill Walsh.

Vengono usati positivamente anche il protagonista e Manetta, il quale nel suo applicare le proprie mansioni alla lettera e con il massimo scrupolo, chiede di identificarsi a persone che conosce bene. E poi, dopo aver fornito a Pippo l’assicurazione di occuparsi a fondo del caso, getta via gli appunti presi ritenendo il problema di nessun conto.

La rivelazione sulla minaccia eponima non è in realtà sconvolgente, tuttavia non si tratta del punto focale della storia.

42
Commenti sulle storie / Topolino e il processo di Pluto
« il: Giovedì 13 Ago 2020, 21:41:41 »
https://inducks.org/story.php?c=YM+104

Questa vicenda, una delle migliori del periodo, spicca per varie ragioni.
•   Il nuovo accalappiacani si impunta di sopprimere Pluto e per raggiungere il suo obiettivo corrompe senza tentennamento alcuno i testimoni del processo
•   Topolino e Pippo non vanno tanto per il sottile e per riprendersi il cane si presentano dall’antagonista minacciandolo con mazze da baseball e compiendo a tutti gli effetti un sequestro di persona
•   Ciò di cui sopra sembra avvenire con il beneplacito della polizia.

Il sentimento di amicizia tra i protagonisti si manifesta nei fatti mentre viene ridotto al minimo nelle parole, annichilendo ogni traccia di facile e pedante retorica.

La storia mostra sfiducia nei confronti dei programmi per la rieducazione dei galeotti, malgrado Walsh usualmente tenda a presentare sotto una buona luce chi è malvisto dalla società. Si apprezza questa deviazione dalle situazioni tipiche dell’autore in quanto queste ultime rischiavano, a lungo andare, di diventare a loro volta uno stereotipo.

Curiosità: all’inizio si annuncia che il solito accalappiacani lascia il suo lavoro, tuttavia in seguito lo ritroveremo in quello stesso ruolo (ciò non stupisce, considerando la fine che fa chi ricopre tale mestiere in questa occasione).

43
Commenti sulle storie / Topolino e il congegno di Zweistein
« il: Venerdì 10 Lug 2020, 19:14:40 »
https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2961-1

Questa vicenda è caratterizzata da una trama spionistica molto riuscita, in cui non si sa mai di chi ci si può fidare, tra i diversi personaggi che la popolano.
E’ dotata da un invidiabile ritmo che rende la sceneggiatura molto scorrevole e non c’è un attimo di pausa se non una volta arrivati alle spiegazioni finali (il plurale è d’obbligo). Un’ironia frizzante pervade la storia dall’inizio alla conclusione, in particolare nella scena in cui Topolino si infiltra nel centro di ricerca per recuperare la chiave. Dialoghi vivaci e continue sorprese completano il quadro.

Si nota un De Vita più ispirato del solito, il quale ottiene uno dei suoi risultati migliori.

44
Commenti sulle storie / Topolino e la vendetta di Luther Blot
« il: Venerdì 29 Mag 2020, 17:09:42 »
https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2306-1

Topolino e la vendetta di Luther Blot è uno dei migliori fumetti disney di genere thriller, insieme ad alcune storie di Gottfredson, MM, Walsh e Darkenblot.

La vicenda narra il ritorno di un vecchio nemico di Basettoni che, uscito dal carcere, si propone di vendicarsi. Già lo spunto è ottimo, oltre a originale: avendo alle spalle una lunga carriera, è più che naturale che il commissario se la sia vista con molti pericolosi criminali. Per una volta è un suo nemico e non uno di Topolino a tornare (idea che meriterebbe di essere riutilizzata… )

In più, malgrado il titolo, il protagonista della vicenda è proprio Adamo, mentre il personaggio eponimo si vede poco. Pur ricoprendo Basettoni comunque il ruolo centrale, non bisogna dimenticare che si tratta di un racconto corale: viene narrata l’operazione di polizia che vede gli ispettori tentare di infiltrarsi nella banda di Luther Blot mentre l’indagine di Pippo, aiutato da Pluto, garantisce diverse risate.

Fra le sottotrame svolgentisi al presente si infilano gli episodi, colorati a tinte giallo-violacee, che rievocano l’antefatto. In questi flashback si vedono il carisma dell’antagonista e il suo rapporto con l’allora ispettore Basettoni. Il primo fa subito capire che tipo sia, quando le forze dell’ordine vengono ad arrestarlo e lui con arroganza quasi le minaccia apertamente, dimostrando che in città comanda lui.
Malgrado alla fine il poliziotto sia riuscito a incastrarlo (come il lettore sa dalle prime pagine), si mostra che per arrivare alla vittoria il nostro abbia trovato svariate difficoltà sul suo cammino e sia stato perfino ostacolato dalle istituzioni cittadine (rappresentate qui nella figura del giudice che scarcera Luther Blot, definendolo un pilastro della società, mentre Basettoni riceve una nota di demerito e il caloroso consiglio di lasciar perdere).
A questi  frammenti di un’altra epoca si aggiunge la scena in cui il potente  malavitoso racconta la situazione di Topolinia quand’egli si trovava all’apice della propria influenza, durante la quale controllava tutto il crimine presente in città e nessuno poteva opporglisi. Tale ricordo viene simboleggiato dalla magistrale vignetta in cui Luther mette letteralmente le mani sul centro urbano, abbracciandolo nella sua interezza.

Si apprezzano gli ottimi dialoghi, soprattutto nelle scene ambientate nei bassifondi, nelle quali l’umorismo, seppur non assente, si caratterizza come piuttosto contenuto: in ciò, come in altri punti, ricorda la già citata e coeva saga di MM.

Peccato solo per il finale un po’ sbrigativo:
Spoiler: mostra
Topolino sbuca da non si sa bene dove.


E’ stata effettuata l’ottima scelta di affidare la sceneggiatura alle matite di Dalla Santa, che rende perfettamente le atmosfere di questo tipo. Gli faccio giusto un appunto: nelle scene ambientate nel passato il futuro commissario è disegnato convincentemente più giovane, ma lo stesso non può dire dell’antagonista.

Non esito a definirla la miglior prova di Basettoni nonché una delle vette disneyane più alte raggiunte nel decennio.

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Commenti sulle storie / Pippo e l’ultimo viaggio di Babbo Natale
« il: Martedì 5 Mag 2020, 11:30:31 »
https://inducks.org/story.php?c=I+TL+1569-A

Qualcuno potrebbe trovare strano che vi proponga in questo periodo una vicenda a tema natalizio e a tal proposito perfetta è la frase detta da Pippo in una delle prime vignette: “E allora? Bisogna aspettare Natale per essere più buoni?”

Premetto che ho sempre trovato piuttosto fastidiosa la presenza di Babbo Natale nei fumetti disney, tuttavia questa volta si sfrutta la sua esistenza come metafora della scomparsa dei valori della festa mentre la sua figura è tratteggiata in modo drammatico. Egli infatti è destinato a morire quando non ci sarà più nessun bambino a credere in lui. Toccherà a Pippo, uno dei pochissimi a cogliere ancora lo spirito più puro del Natale, a cercare di convincere i pargoli dell’esistenza del personaggio.
Divertenti sono i siparietti con Gilberto, la cui mente razionale e scientifica fa da contraltare all’animo sognatore dello zio. Sebbene lo studioso si comporti con una certa insofferenza nei confronti delle sue idee, alla fine dimostra comunque di ricordarsi di lui chiedendo tra i regali anche il trenino desiderato dallo svampito parente.
La storia mostra diversi tentativi del protagonista per portare a compimento la sua impresa: davvero azzeccate sono la scena con il ladruncolo e quella con i ragazzini che conoscono Babbo Natale solo come la mascotte dei centri commerciali (una riuscita metafora dell’età consumistica in cui gli aspetti più autentici di una festività vengono dimenticati, soppiantati nell’immaginario collettivo dalle sue derivazioni commerciali).
Nonostante l’argomento, si evita il facile buonismo e non ci si esime di trattarlo in modo cinico e disilluso.

Il fumetto rende giustizia a Pippo fornendogli una trama che solo lui poteva sostenere, ponendo in risalto gli ideali nei quali crede, senza negargli, malgrado sia solitamente presentato come un personaggio allegro e ottimista, scene di profonda (sebbene molto raccolta) tristezza.
Risulta buono anche l’utilizzo Topolino, Tip e Tap, pur nel loro limitato spazio.

Gli ottimi disegni coronano il tutto.
Contesto solo alla breve sequenza dell’attraversamento delle stagioni, di cui non ho compreso la funzione.

PS:  noto che in tale occasione Gilberto viene definito un bambino, mentre io l’ho sempre pensato più vecchio, circa intorno ai 17/18 anni (senza dubbio non meno di 15).

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