Logo PaperseraPapersera.net

×
Pagina iniziale
Edicola
Showcase
Calendario
Topolino settimanale
Hot topics
Post non letti
Post nuovi dall'ultima visita
Risposte a topic cui hai partecipato

Visualizza post

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i post inviati da questo utente. N.B: puoi vedere solo i post relativi alle aree dove hai l'accesso.


Post - Maximilian

Pagine: [1]  2  3  ...  312 
1
Sfide e richieste di aiuto / Re:Ricordi bassottechi lontani...
« il: Martedì 10 Giu 2025, 15:49:26 »
"con quella livrea poi..." e il terzo rispondeva "chimere!" La seconda vignetta che fluttua nella memoria invece riguarda 2 bassotti che suonano al portone del deposito, ricevuti dal maggiordomo (dall'aspetto generico, non era Battista o un altro ricorrente)
Non la conosco, ma il tipo di lessico mi fa pensare ad un fumetto datato (direi fino agli anni '70). Lo stesso maggiordomo, del quale non si era ancora giunti all'aspetto definitivo, mi fa propendere per quel periodo.

2
Commenti sulle storie / Re:Strisce di Walsh (08/1945)
« il: Martedì 10 Giu 2025, 15:42:18 »
21
Uhm… o mi sfugge qualcosa o non è particolarmente riuscita.

22
Pippo torna a cercare casa. L’esagerazione diverte però è penalizzata dalla scarsità dello sfondo finale, la quale toglie un po’ immediatezza alla gag.

23
Topolino si conferma ancora una volta vitale, contraddittorio e imprevedibile.
Stavo riflettendo che, sebbene la passione verso la lotta a i criminali sia la sua principale caratteristica, sarebbe un grandissimo personaggio anche senza.
Però mi sbalordisce la menzione di masticare catrame trovato per terra come di un’usanza normale.

3
Ottimo, Siegel è uno di quelli che voglio apporofondire.

4
Wang è il classico cinese con il codino, impegnato spesso in affari loschi
Secondo me però la nazionalità non incide sulla personalità. Nel corso del tempo, si sono visti molteplici tizi loschi, di provenienza diversa.
Se Wang non fosse stato cinese, si sarebbe comportato allo stesso modo (a parte forse per quei proverbi che menziona talvolta).

5
Le altre discussioni / Re:Quanto durerà Topolino?
« il: Giovedì 5 Giu 2025, 22:41:35 »
Magari troveremo un Topo quindicinale se non mensile
Lo auspico da anni.
Io ho disdetto l'abbonamento non perchè non trovassi più fumetti che mi appagassero, ma perchè sempre più annegati in un mare di storie insignificanti e noiose.
Credo che opere belle e brutte ci siano sempre state, ma l'andare del tempo non gioca a favore, per due motivi:
- alcune perdono la loro godibilità passata una certa età (variabile in base ai casi e alla persona)
- certi schemi narrativi magari sono straabusati da decenni, però finchè si è un nuovo lettore lo si trova originale.

Data la mole di vicende prodotte continuamente, è inevitabile l'altalenanza qualitativa: per ciò secondo me bisognerebbe diminuire la produzione, evitando di pubblicare le storie più scarse e garantire un livello minimo.
Le opere meritevoli esistono, ma più sono accompagnate dai riempitive più e difficile scovarle. E non mi stupisco se dopo un po' il lettore si stufa e lascia perdere tutto.

Come dicevo prima, fumetti belli e brutti sono presenti in ogni epoca (posto che ognuno ha i propri gusti e una classificazione non troverebbe tutti d'accordo). Pubblicare i secondi è una politica che andava bene negli anni '50 e '60, quando i volumi di vendita differivano di molto. Oggi, credo che non ce lo possiamo più permettere.

6
Commenti sulle storie / Re:Strisce di Walsh (08/1945)
« il: Giovedì 5 Giu 2025, 22:16:46 »
17
Qui il comportamento del protagonista può perplimere.
Tuttavia bisogna ricordare che è un personaggio che può fare tutto, purchè gli venga fornita la giusta motivazione; non è difficile immaginare che la scena abbia avuto luogo poco dopo uno dei frequenti bisticci con la fidanzata.
Quindi, ci viene ricordato una volta di più che i personaggi hanno una vita al di fuori delle vignette. Il che, come riflessione aggiuntiva, non è male.
Walsh è stato un grande dello straniamento non per aver mostrato cose diverse, ma perché ci ha mostrato le stesse da un altro punto di vista.

18
Lo stile dell’autore si riconferma inconfondibile e impagabile.

20
Una striscia originale e spiazzante.

13
Mi sfugge qualcosa: ma lo sceriffo non vede il sacco di pesci, che il protagonista non si preoccupa di nascondere?
Indipendentemente da ciò, la vicenda è simpatica.
Non si capisce che è pieno di pesci: Topolino ha svuotato le reti delle vignette due e tre e ha messo il pescato nella borsa della prima vignetta ispezionata dal signore; il quale, lontano e probabilmente anziano, non nota così facilmente che la borsa è più piena.
E' vero, però le dimensioni della borsa mi paiono troppo diverse per non essere notate, da una distanza che (nell'ultima vignetta) stimerei sui 10 metri. Questo anche considerando quanto lo sceriffo si mostra scrupoloso all'inizio.

7
Commenti sulle storie / Re:Strisce di Walsh (08/1945)
« il: Domenica 1 Giu 2025, 21:53:17 »
13
Mi sfugge qualcosa: ma lo sceriffo non vede il sacco di pesci, che il protagonista non si preoccupa di nascondere?
Indipendentemente da ciò, la vicenda è simpatica.

14
È estremamente semplice ma gradevole.
Inoltre debutta l’accalappiacani che ricoprirà costantemente il ruolo in futuro. Posso capire che Topolinia ne ospiti più di uno, ma credo che in precedenza abbiano esagerato a proporne ciascuna volta uno diverso.
Da questo momento apparirà praticamente sempre il medesimo, ance se forse si tratta di un’idea dei disegnatori, che hanno deciso di rappresentarlo con lo stesso aspetto.

15
Il 15 agosto è uscita una bella striscia, valorizzata dalle espressioni quasi umane del canarino. D’altronde gli animali con caratteristiche o atteggiamenti umani rientrano fra i tratti tipici di Walsh.

16
Eccone un’altra che avrebbe potuto pensare solo lui, dove accadono per caso gli eventi più impensati.
La riconoscibilità dell’autore si avverte e l’umorismo non delude.

8
Commenti sulle storie / Re:Topolino e la villa dei misteri
« il: Giovedì 29 Mag 2025, 22:38:07 »
https://www.youtube.com/watch?v=BlknBgC9k_Q: l'autore ha dichiarato (al minuto 38) "A mio avviso la storia era semplicissima". Meno male che lo era per lui, perchè noi lettori (io sicuramente, ma anche gli altri leggendo i vari commenti) non ci abbiamo capito nulla.
A questo punto sarei curioso di leggere una vicenda di Mezzavilla che considera complicata.

9
Le altre discussioni / Re:Adattamento dei nomi in italiano
« il: Martedì 27 Mag 2025, 23:02:45 »
colorando una 'macchia' altrimenti fantasma (da Phantom Blot a Macchia Nera)
Il nome Macchia Nera però è precedente a Phantom Blot, dato che in origine il personaggio era semplicemente "The Blot".
E' stata la prima ristampa statunitense a chiamarlo così, nel titolo. Poi però è accaduto che nelle interviste lo stesso Gottfredson si riferisse a lui in questo modo e mi piacerebbe sapere perchè: si è semplicemente adeguato al fatto che il personaggio era ormai noto come Phantom Blot oppure questa denominazione gli piaceva?
Io comunque preferivo the Blot (e in italiano il corrispettivo, la Macchia).
Citazione
Però era lui stesso che traduceva il suo nome in latino firmandosi Renatus Cartesius, quindi è logico che dovendo parlare di lui in testi italiani il nome sia stato tradotto in Renato Cartesio, visto che non aveva senso usare il nome latino in italiano.
Ti ringrazio per questa informazione che non conoscevo.
Bisogna però contestualizzare che all'epoca il latino era la lingua ufficiale per la diffusione della cultura e il concetto di adattamento dei nomi era più forte che oggi. Credo che si sia semplicemente adeguato.
Però è strano che non l'abbia tradotto come Decartius.
Citazione
In teoria Gambadilegno dovrebbe essere il soprannome e non il cognome di Pietro, dato che in originale è Peg-Leg Pete (o Pegleg Pete o Peg Leg Pete) e in inglese il cognome è dopo il nome e non prima, oltre al fatto che le varianti ortografiche accadono più spesso per soprannomi che per cognomi.
In inglese, sì. Ma in italiano mi ha sempre dato l'impressione di essere intesa come cognome: che le parole due parole vengano scritte di seguito mi pare un indizio di ciò. Se fosse un soprannome, lo nominerebbero Pietro o Gambadilegno, difficilmente con le due parole assieme.

Otre a questa impressione generale, menziono qualche esempio esplicito:
- https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2465-6: si cita suo nonno Ernesto Gambadilegno
- https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2731-2: un antenato, riconoscendolo come parente, afferma "Sei un vero Gambadilegno"

In ogni caso, lo stesso Pete più che nome sembra diminutivo di Peter.
Ho scoperto, a mascella spalancata, che Goofy è un soprannome. In realtà si noma A. Goof; vai a sapere per cosa sta quella a.
Per curiosità sono andato a rileggere la vignetta originale e il contesto e secondo me si tratta di un gioco di parole: pronunciata, quella "a" suona come un articolo, qualcosa come:
"Nemmeno me, un fessacchiotto, gli è riuscito di ipnotizzare!"
E' vero, ti ringrazio per avermelo fatto notare. Questa scoperta mi ha divertito, considerando quanto la battuta contrasta con l'espressione di orgoglio.
Già, così come il cugino Galileo e gli avi Copernico, Cartesio e Leonardo.
Per questo a me dà un certo fastidio l'eccezione data da Cacciavite Pitagorico.
Io trovo invece questa proliferazione di nomi di scienziati in una stessa famiglia piuttosto ripetitiva; almeno uno se ne distanzia. Ma soprattutto mi infastidisce la logica dei parenti tutti, se non uguali, simili tra loro.

10
Le altre discussioni / Re:Le testate che vorresti
« il: Martedì 27 Mag 2025, 22:26:44 »
La/e raccolta/e delle domenicali di De Maris e Walsh.

11
Commenti sulle storie / Re:Strisce di Walsh (08/1945)
« il: Martedì 27 Mag 2025, 22:18:40 »
9
Mentre nelle precedenti 3 o 4, la gag era basata su un evento esterno, ora ci si torna a incentrare sulla personalità del piccolo eroe (che poi è ciò in cui l’incommensurabile riesce meglio).
Qui vengono messi in luce gli aspetti meno ordinari di Topolino, il quale ne studia una che solo lui poteva ideare.

10
Magistrale! Una delle interpretazioni migliori del personaggio, la quale contribuisce a costruirne il mito.

11
Si manifesta ai nostri occhi un’altra grande caratterizzazione dell’amante dell’avventura, unita al tema dei cappelli di Minni e ad una esilarante iperbole.
Si tratta anche dell’ultima storia bellica di Walsh: successivamente la guerra verrà ancora citata, ma come appartenente al passato (per esempio nella svendita di materiale militare); qui invece se ne parla come qualcosa di attuale.

12
Le altre discussioni / Re:Preferisco Topolino!
« il: Martedì 27 Mag 2025, 22:16:16 »
Ho voluto indicare quello che è uno dei motivi del perchè la gente adora le storie dell'Universo dei Paperi.
Sì, ma qui si stava parlando dei singoli personaggi, non delle città nel loro complesso.
Posto che un contesto narrativo sia interessante, non è detto che tutte le figure al suo interno lo siano. Viceversa, un personaggio grandioso non rende automaticamente grandioso lo spazio in cui si muove.
Sono due discorsi diversi, sebbene ovviamente collegati. Un contesto è reso grande (anche) dai personaggi che lo popolano, mentre non si può giudicare il singolo unicamente sulla base della collettività.

Faccio un paragone con le correnti culturali: noi definiamo un periodo "romanticismo" perchè riconosciamo varie caratteristiche comuni negli autori (che si occupino di musica, letteratura, arti figurative) di una certa epoca. Tuttavia, classificando una personalità come romantica non possiamo attribuirgli automaticamente tutti i tratti di quel clima culturale: al suo interno i vari individui si diversificano anche di molto.

13
Le altre discussioni / Re:Preferisco Topolino!
« il: Venerdì 23 Mag 2025, 21:55:26 »
Le tue opinioni sono ovviamente legittime, ma cosa c'entrano con l'argomento di partenza?

14
Commenti sulle storie / Re:Le Tops Stories
« il: Venerdì 23 Mag 2025, 21:49:15 »
Seguono alcune considerazioni su legami, confronti e possibili ispirazioni tra la forma narrativa dei diari di De Tops ed altri autori.

Tempo fa mi sono avvicinato a La coscienza di Zeno con l’idea (o meglio la speranza) di trovare una lettura analoga. Per come mi era stato presentato dalla sua fama, il romanzo avrebbe dovuto consistere in un racconto in prima persona in cui il narratore avrebbe potuto (per difetto di memoria, interesse, interpretazione errata o quant’altro) non dire la verità, lasciando quindi al lettore dubbi sul reale svolgimento dei fatti.
Purtroppo, non ho trovato niente di tutto questo, tant’è che per quanto mi riguarda l’opera avrebbe potuto tranquillamente dotarsi del narratore onnisciente.
L’unico momento che poteva risultare ambiguo è la scena in cui il protagonista ha la possibilità di sbarazzarsi del su rivale in amore. Se avesse affermato che in quel momento il pensiero di fargli del male non lo aveva sfiorato, avremmo potuto ritenere che mentisse per nascondere un cattivo sentimento; anzi, la stessa dichiarazione sarebbe stata un indizio che la tentazione si era presentata. Invece, lo stesso Zeno ammette candidamente di averci pensato.

Tuttavia, questa delusione è stata ampiamente ripagata quando, del tutto inaspettatamente, ho scoperto uno scrittore veramente in linea con Pezzin: Jorge Luis Borges.
Diversi racconti di quest’ultimo presentano caratteristiche simili alle Tops Stories, ma le affinità spiccano particolarmente con i 2 trattati di seguito (che per inciso rientrano anche tra i miei preferiti): L’immortale e L’altra morte.

Il primo consiste nelle memorie di un personaggio il quale alla fine interviene manifestando, una volta rilette dopo tanto tempo, dubbi sulla loro veridicità.
Le analogie con le avventure del baronetto inglese sono evidenti, ma esiste anche una significativa differenza. Nel caso del fumetto vi sono uno scrittore (De Tops) e un lettore (Topolino): il dubbio nasce dal loro confronto, in quanto il secondo non si fida totalmente del primo. Nell’opera letteraria invece i due personaggi coincidono: il protagonista sospetta di ricordare male a causa della sua lunghissima vita.
Al dialogo fra persone differenti si sostituisce il dialogo all’interno di un individuo in momenti diversi.
Inoltre, Topolino non crede alle vicende dell’antenato per via di elementi soprannaturali; in Borges invece l’aspetto irrealistico – l’immortalità – non viene sospettato di falsità: il dubbio riguarda altri elementi (che non menziono, poiché costituiscono un colpo di scena che non voglio svelare).

Ancora più particolare è L’altra morte: il testimone di un evento passato nel giro di poco tempo muta versione.
In questo caso l’inverosimiglianza apparentemente nemmeno c’è: l’interlocutore del protagonista potrebbe semplicemente ricordare male. È il narratore, che alla fine tira le somme delle informazioni raccolte, a rifiutare una spiegazione banale elaborando una complicata teoria soprannaturale per rendere congruenti entrambe le versioni. Sostanzialmente, tutta la vicenda si svolge all’interno della sua mente.
Come nel racconto precedente e in perfetto stile De Tops, le ipotesi fornite restano tali e la narrazione si conclude con domande insolute.

Talmente simili sono state le sensazioni trasmessemi dai due autori che non posso evitare di chiedermi se Pezzin conosca approfonditamente gli scritti dell’illustre argentino.
E infine consiglio a tutti quanti hanno gradito le storie di Top di recuperare le opere del letterato che ne ha anticipato così bene lo spirito.

15
Le altre discussioni / Re:Adattamento dei nomi in italiano
« il: Mercoledì 21 Mag 2025, 19:23:23 »
Ho scoperto, a mascella spalancata, che Goofy è un soprannome. In realtà si noma A. Goof; vai a sapere per cosa sta quella a.
Interessante. Da quale fonte viene questa notizia?
https://inducks.org/story.php?c=YM+048
Comunque per gli adattatori italiani della Saga di Paperon de' Paperoni, anche in una pubblicazione recente, "Paperino" è il cognome e "Paolino" il nome (vedi l'allegato, ultima vignetta de L'invasore di Forte Paperopoli).
Questa traduzione mi ha sempre infastidito. Sarebbe come se un genitore proponesse di chiamare il figlio Paolino, l'altro rispondesse: "Paolino: che nome stupido per un bambino. Paolino Bambino!" e Bambino divenisse il cognome.

Pagine: [1]  2  3  ...  312 

Dati personali, cookies e GDPR

Questo sito per poter funzionare correttamente utilizza dati classificati come "personali" insieme ai cosiddetti cookie tecnici.
In particolare per quanto riguarda i "dati personali", memorizziamo il tuo indirizzo IP per la gestione tecnica della navigazione sul forum, e - se sei iscritto al forum - il tuo indirizzo email per motivi di sicurezza oltre che tecnici, inoltre se vuoi puoi inserire la tua data di nascita allo scopo di apparire nella lista dei compleanni.
Il dettaglio sul trattamento dei dati personali è descritto nella nostra pagina delle politiche sulla privacy, dove potrai trovare il dettaglio di quanto riassunto in queste righe.

Per continuare con la navigazione sul sito è necessario accettare cliccando qui, altrimenti... amici come prima! :-)