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Topics - Pacuvio

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I Sondaggi / La Miglior Storia degli Altri - 4° gir. (Topi - 1992-97)
« il: Venerdì 27 Mag 2011, 15:48:36 »


DUE possibilità di scelta per questo sondaggio


Citazione
Secondo girone per i topolinesi, in cui sono presenti storie degli anni ’90.

In questo decennio la polizia di Topolinia è ben presente e valorizzata nelle storie, rispetto agli anni precedenti dove il commissariato e i suoi membri erano solo un pretesto per far muovere Topolino verso la solita indagine. Personaggi come Basettoni e Manetta vengono esplorati meglio per carpirne il potenziale. Per il commissario abbiamo allora storie come Basettoni e il grande caldo e Il Commissario Basettoni e le ombre del passato. La prima è una piccola gemma ad opera di Silvano Mezzavilla, nella quale in un’afosa estate con Topolino fuori città Basettoni deve vedersela contro un ricatto terribile, visto il periodo e le modalità. La seconda è una bella storia di Sarda e Faccini, in cui il commissario torna al suo paese natale insieme a Topolino, e dove i due dovranno risolvere un mistero legato al passato del paesino.
Manetta conosce dal 1997 una seconda giovinezza, grazie alle capaci mani di un autore che avrebbe fatto molta strada negli anni successivi, Tito Faraci. Tito crea una serie di storie in cui il commissariato di Topolinia è il vero protagonista delle storie, come se fossero romanzi noir di Ed McBain, e Manetta è la figura centrale di questi gialli. La lunga notte del commissario Manetta è la prima avventura di questo irresistibile ciclo, vero e proprio colpo di genio dell’autore gallaratese, in cui viene anche introdotta la spalla di Manetta, l’ormai celebre Rock Sassi. L'Ispettore Manetta sul filo del rasoio prosegue quel discorso, è una delle storie più divertenti in assoluto tra quelle di Faraci e possiede un’idea di fondo geniale, ottima. I disegni di Cavazzano su entrambe valorizzano quelle che già di per sé sono sceneggiature egregie.

Ma Faraci, oltre a Manetta, ha messo mano più volte anche al personaggio di Gambadilegno, approfondendone la psiche e svelandocene il lato più umano. In Gambadilegno e il fattore moltiplicante questo aspetto non è ancora stato sviluppato da Tito, ma la storia è molto gradevole e mette a confronto per una serie di situazioni molti Gamba diversi; adeguati i disegni di Dalla Santa, la cui perdita è ancora fresca.
Faraci, comunque, scrivendo di Gambadilegno non ha fatto altro che raccogliere il testimone dalle mani di Silvano Mezzavilla, il quale avevamo già visto nel primo girone occuparsi egregiamente del personaggio; lo ritroviamo anche qui in Gambadilegno e il Rapimento di Topolino, in cui l’ironia del destino fa sì che Pietro debba industriarsi per salvare il suo più acerrimo nemico.

Indiana Pipps, anch’egli già presente nel primo girone con due storie ottime, torna anche qui, e ne ha ben donde! Nel 1995 esce infatti Indiana Pipps all'inseguimento della stella verde, di Bruno Sarda e Roberto Vian, una delle migliori storie in assoluto del personaggio. Lunga avventura in due parti e in perfetto stile Indiana Jones, la storia segna anche il debutto dell’affascinante Giada (che tornerà in futuro in altre avventure) e al di là di quello è una storia mozzafiato.
Ma se di Indiana Pipps il lettore un attimino scafato non faticherà a trovare esempi di buone storie, potrebbe avere più problemi pensando a Minni. Pochi sono gli autori che l’hanno davvero valorizzata, e perlopiù è successo sulle pagine della rivista a lei dedicata, “Minni & Co.”. Da lì viene infatti Minni e le magnifiche cinque (Misteri a catena), lunga storia in più parti in cui Minni si trova a fare da momentanea tutrice di cinque giovani ragazze, sotto la tutela di una sua amica, che sembrano nascondere tutte un segreto misterioso. La capacità di indagine della ragazza di Topolino, il suo carattere, le due decisioni e il suo atteggiamento sono ottimamente descritti da Bruno Concina, che risalta una Minni non stereotipata e molto accattivante.
Infine, spazio anche ai nipotini di Topolino. Celebre al riguardo è Tip & Tap e l'arcano Hip Hop, in cui i due gemelli hanno finalmente modo di essere protagonisti in una lunga avventura urbana ad ampio respiro, che parte col presupposto di esplorare il mondo del graffitismo, per poi virare rotta sul fantasy.

Per il 3° girone dei Paperi cliccare QUI

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I Sondaggi / La Miglior Storia degli Altri - 1° gir. (Paperi - 1934-87)
« il: Venerdì 20 Mag 2011, 15:38:24 »


DUE possibilità di scelta per questo sondaggio


Pensavate di esservi liberati di me? 8-)

Ebbene sì, anch'io credevo di aver chiuso definitivamente la mia carriera, ma dato che in tempi recenti più di un utente mi ha chiesto qualche altra cosina, e che ho avuto persino il benestare del solitamente restio New_AMZ (!), parso anche lui "in astinenza", ho deciso, su preziosissimo suggerimento di Andrea87 (che ha contribuito alla parte organizzativa del torneo), di continuare con un'appendice, l'ideale "canto del cigno" dei tornei sondaggistici. Come si sarà capito dal titolo, l'obiettivo stavolta è dare lustro a tutti quei personaggi rimasti sinora esclusi dai giochi. Oltre ai protagonisti veri e propri, potranno trovare spazio spalle, comprimari e characters non più alla ribalta da anni. Insomma, CHIUNQUE (anche Zombi, sì :P) non sia stato coinvolto nei precedenti sondaggi potrà avere la sua chance.

Le modalità: si inizia con i Quarti di Finale, che saranno composti da 6 gironi da 9, tre con i personaggi dell'universo dei Paperi e tre di quello dei Topi. Le prime due classificate vanno in Semifinale, insieme alla migliore terza in assoluto, da decidere mediante spareggio fra le terze dei rispettivi gironi. Dopodiché, via al sondaggio nel sondaggio: ovverosia due gironi "cittadini" che serviranno a decretare la miglior storia dei due universi, oltre che a portare le prime due classificate nella Finalissima a 4.

Ogni settimana verranno proposti due gironi, uno per categoria, che rispetteranno un preciso ordine cronologico. A differenza delle altre volte, se si deciderà di optare per le opzioni "Altro", preziose e fondamentali come non mai, si potrà votare qualsiasi storia che copra l'arco temporale delle storie presenti nel rispettivo gruppo, e non solo. Nel caso del primo, per esempio, si inizia dal 1934 (anno simbolico della nascita del primo Papero) e si finisce in un periodo che determinerò io di volta in volta, specificandolo nel titolo, in base alla storia che seguirà nel successivo girone. Mi rendo conto che forse potrebbe non essere chiaro, ma in caso contrario chiedete pure (tanto mi aspetto la solita valanga di critiche sull'organizzazione/impostazione del sondaggio ::)).

Inutile ribadire che le storie da noi selezionate sono puramente indicative, dato che le escluse eccellenti sono come sempre tante (penso alle barksiane di Gastone e Archimede, che era scontatone inserirle, al contrario di altre meno note da valorizzare). Per lo stesso motivo, non è stato possibile offrire una parità di titoli per ciascun personaggio, visto che il numero oscillerà da 1 a 4 storie rappresentanti.

Purtroppo, si spezza la tradizione che voleva LPSO al mio fianco come collaboratore. Ecco quindi esordire...

Citazione
La "virgola" di Bramo (con la partecipazione di Andrea87 e me medesimo)


Sono lì, sullo sfondo, con il compito do fare da spalla ai protagonisti, quelli veri, che catalizzano l’attenzione del lettore e il cui nome dà il titolo a riviste a fumetti.
Non propriamente invisibili, ma nemmeno sulla cresta dell’onda, essi esistono perché funzionali a determinate trame e a certe dinamiche, e spesso purtroppo si limita la loro importanza a queste caratteristiche.
Sto parlando dei comprimari, gli “altri” del fumetto Disney, che nelle storie selezionate per questo nuovo sondaggio dimostrano che se usati bene anche loro sono ottimi personaggi, capaci di vivere ottime avventure e di avere una bella caratterizzazione.

Sul fronte delle avventure “papere”, questo primo girone esplora gli anni Sessanta e Settanta dove già vediamo personaggi secondari come Paperoga e Gastone vivere grandi avventure. Proprio il cugino fortunato di Paperino è protagonista di Gastone e l’eclissi di fortuna, dei fratelli Barosso e disegnata da Romano Scarpa. Seppure il tema sarà ripreso svariate volte negli anni a seguire, questa storia risalta comunque sulle altre per l’ottima diffida agli oroscopi di Gastone “Come si può pensare che gli astri influenzino la gente?”.

L’inventore Archimede è uno dei pochi comprimari non imparentato coi Paperi, considerabile un amico di famiglia. Nella storia Archimede e il Signor Scherzo di Carlo Chendi e Luciano Bottaro, il geniaccio paperopolese, come spesso accade, per cercare di venire incontro al bene dei cittadini, finisce vittima di una sua stessa invenzione, che darà il via ad un'ondata di burle che metteranno in ginocchio la città.

Paperoga, invece, proprio in questi anni debutta nella storia
Paperino e Paperoga il fanatico Igienista. Esordio col botto per il più esplosivo cittadino di Paperopoli! Mai più la vita di Paperino (e del gatto Malachia) sarà tranquilla come la conoscevamo, grazie a questo nuovo parente inventato dal duo Kinney/Hubbard. Irrequieto nell’animo e sempre pronto a seguire nuove mode che poi abbandonerà improvvisamente, Paperoga è il perfetto contraltare di Pico de Paperis, simbolo di quella falsa sapienza proveniente da manuali for dummies e santoni vari che tanto presa fanno sul popolino che vorrebbe darsi un tono, come nella storia in questione dove lo vediamo alle prese con yoga e diete new age da far seguire a forza anche al placido cugino, salvo poi passare, su consiglio di Pico, a gusti ben più tradizionali, sempre per il sommo sconforto di Paperino, il quale adesso si ritrova a sfamare un cugino di ottima forchetta!

Paperoga è uno dei comprimari più complessi da utilizzare, se lo si vuole fare bene: oltre ai suoi due creatori, che lo usarono ottimamente in altre storie dopo quella di esordio citata sopra, la coppia di autori che meglio ha reso l’assurda personalità dello strambo papero è quella composta da Giorgio Pezzin e Giorgio Cavazzano. Paperoga e il peso della gloria è una storia perfetta per mostrare le potenzialità del personaggio, la sua follia e la sua tranquillità nell’uscire dalle situazioni più assurde, mentre Paperoga e l’isola a motore assume i contorni di un’indagine della PIA a suon di scienziati pazzi e avventura d’azione, in cui ha modo di uscire un Paperoga sempre spumeggiante (anche grazie ai disegni del Cavazzano “techno”, veramente splendidi) ma un po’ diverso. Ma se si parla di Paperoga, non si possono dimenticare le storie brasiliane, dove il personaggio è oltremodo apprezzato e dove gli hanno assegnato un buon numero di identità alternative per moltiplicare le sue potenzialità e la varietà delle sue numerose apparizioni da protagonista. Il suo alter ego più celebre è senz’altro Paper-Bat, e una delle storie migliori in cui lo sgangherato supereroe agisce è sicuramente Le 12 fatiche di Paper-Bat, lunga avventura in capitoli che ricalca il mito greco delle fatiche di Ercole.

Pensando agli anni ’60 viene in mente l’aria rivoluzionaria che si respirava all’epoca, e questa si notava anche in Italia, grazie a Guido Martina e Giorgio Cavazzano che nella storia Paperinika e il filo di Arianna fanno esordire l’alter ego mascherato di Paperina, una paladina del movimento femminista di quegli anni che prima di mettere al loro posto i criminali vuole fare la stessa cosa con gli uomini. Una caratterizzazione molto particolare di Paperina, giustificata dal contesto in cui è stata elaborata. Una Paperina leggermente diversa è sempre tratteggiata da Martina in Paperino e la piccola Butterfly, parodia magnificamente disegnata da Giovan Battista Carpi che mette in scena una protagonista innamorata in modo ingenuo prima e determinato poi di un Paperino particolarmente arido. Interessante è infine notare lo spirito competitivo di Qui, Quo e Qua nelle vesti di Giovani Marmotte in
Qui, Quo, Qua e la guerra dei manuali, di Rodolfo Cimino e Romano Scarpa, in cui le GM si scontrano con i Bassottini che si avvalgono del Manuale dei Giovani Mariuoli, che il grande Cimino crea per sottolinearne le differenze di istruzione rispetto al ben più celebre Manuale delle Giovani Marmotte.

Per il 2° girone sui Topi cliccare QUI


... a voi! ;)

498
I Sondaggi / La Miglior Storia degli Altri - 2° gir. (Topi - 1930-92)
« il: Venerdì 20 Mag 2011, 15:38:31 »


DUE possibilità di scelta per questo sondaggio



Citazione
Anche a Topolinia non mancano i comprimari celebri, quelli che hanno partecipato più o meno da protagonisti a celeberrime avventure.
Già nel 1942 addirittura Pluto, il cane di Topolino che sul grande schermo era già stato protagonista di numeroi corti d’animazione, è protagonista di una avventura di spionaggio ad opera di Carl Barks e Jack Hannah, vale a dire Pluto salva la nave.
Qualche anno dopo, nelle strisce a fumetti quotidiane di Bill Walsh e Floyd Gottfredson, esordisce un altro comprimario destinato a entrare nel pantheon dei personaggi Disney, l’uomo del futuro Eta Beta. Dai modi e dalle abitudini bizzarre, sarà una spalla assai destabilizzante per Topolino, e una delle avventura più memorabili è sicuramente Topolino e il processo di Eta Beta, in cui quegli atteggiamenti vengono messi all’indice dalla società perbenista che non sapeva accettare il diverso. Una trama quantomai attuale.
Guido Martina e Romano Scarpa nel 1955 firmano una delle storie più noir tra quelle disneyane, con rapporti complessi tra i personaggi che vi recitano e col brillante ripescaggio  di un personaggio dell’epopea a strisce citata prima, Macchia Nera. Topolino e il doppio segreto di Macchia Nera ci mostra una delle migliori versioni del terribile nemico di Mickey, presa di peso da quella tratteggiata da Gottfredson e rielaborata secondo gli stilemi martiniani. Romano Scarpa riprenderà poi un altro personaggio dalle storie gottfredsoniane, il professor Enigm, per far esordire una delle sue creature più adorabili, Atomino Bip-Bip, che vivrà un gruppo di memorabili avventure scarpiane al fianco di Topolino Topolino e Bip-Bip alle sorgenti mongole ne è uno dei più floridi esempi.

Ma veniamo al personaggio femminile topolinesco per eccellenza, quella Minni capace di vivere avventure misteriose e intriganti non soltanto accanto al suo fidanzato di tutta una vita, ma anche da eroina e protagonista in solitaria. Ne è un esempio Minni e le mummie del pianeta Rhubarhape, inquietantissima storia su testi di una scrittrice esordiente, nonché "meteora", che ha forse tratto ispirazione dalla visionarietà di Siegel per imbastire una trama bizzarra, che rende merito al personaggio, e nel contempo ne coinvolge tantissimi altri.

Topolino e il mito di Gancio narra la genesi di un comprimario "topo" (le virgolette sono d'obbligo) particolarissimo. Se al giorno d’oggi possiamo considerare Gancio il Dritto come uno dei personaggi di contorno più famosi, dobbiamo ringraziare senza dubbio il lavoro svolto su di lui da Romano Scarpa, che trasforma il volatile da compagnia dell’esordio nelle tavole domenicali USA in un personaggio a tutto tondo con tanto di figlio adottivo, Bruto detto Gancetto, il quale vive nell’eterno mito delle avventure vissute dal padre in giro per il mondo, seppure alle volte pure fanfaronate, sognando un giorno di emularne le gesta, con somma invidia di Topolino che le avventure le vive per davvero. Questo suo girovagare lo porta alle volte però a cadere nei guai, come nella storia in questione.

Gli anni ‘90 segneranno il rilancio di alcuni topolinesi secondari: Gambadilegno sarà uno dei più esplorati sotto una nuova luce, soprattutto da Tito Faraci nella seconda metà del decennio, ma già attorno al 1991 un altro grandissimo sceneggiatore, Silvano Mezzavilla, sa studiare molto bene la figura dell’arcinemico di Topolino Gambadilegno e il ritorno a Legcity fa affrontare a Pietro il suo passato, in una storia un po’ malinconica a dispetto del suo lato noir. Uno dei migliori Gambadilegno.

Anche Indiana Pipps vede i suoi anni ruggenti nell’ultimo decennio dello scorso secolo, essendo nato pochi anni prima, e storie come Indiana Pipps e la valle dei 7 soli (di Massimo De Vita) e Indiana Pipps e l’isola perduta (di Bruno Sarda e De Vita) stanno lì a dimostrarlo, epiche avventure in cui l’intraprendente cugino di Pippo insieme a Topolino dimostra di essere una delle creazioni più interessanti degli anni ’80-’90.

Per il 1° girone sui Paperi cliccare QUI

499
Le altre discussioni / Il personaggio che rilancereste
« il: Sabato 23 Apr 2005, 17:12:47 »
Da qualche anno a questa parte e' indubbio il frequente rilancio (anche se parziale) di alcuni personaggi della Disney Italia.  

Vista la politica del "Topolino" attuale che promuove i comprimari a protagonisti (es.Lusky, Gennarino, ecc.) voi a chi lascereste piu' spazio?
E chi riportereste ai fasti di una volta?

Io sarei per i ritorni di Paperetta ye' ye', Ezechiele lupo e Gedeone De Paperoni. Valorizzerei invece Orazio e Gancetto.


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Le altre discussioni / Valentina De Poli (e la sua direzione)
« il: Martedì 12 Mag 2009, 17:15:28 »
E' on line sul sito Komix.it un'intervista molto interessante alla direttrice di Topolino, nel corso della quale parla di se e della sua giornata tipo da direttrice, del rapporto con gli autori, del suo Topolino ideale, e di quello che ci aspetta in futuro dal settimanale (tipo la nuova saga "in ambito spaziale", sperando che sia di un livello ben superiore a noisappiamochecosa). Nel finale viene prospettato il ritorno di un autore alla base, e lei stessa scherzosamente propone un sondaggio... la seguo in parola? :P

Solo un paio di passaggi non mi hanno convinto molto (vedasi l'utilizzo di Casty col contagocce, che sembra una scusa), ma nel complesso da questa chiaccherata si ha la conferma (a seguito della bella intervista di Paolo) che finalmente dietro quella scrivania c'è una persona competente in materia, ed è già un punto di partenza da non sottovalutare, nell'ambito del rilancio del Topo.

Leggere parole come "Ho alzato moltissimo la richiesta in termini qualitativi: avevo bisogno di storie che facessero la differenza" infondono ottimismo, se pensiamo che, in termini di storie, della nuova gestione presumibilmente abbiamo visto poco (se escludiamo qualche saga o titolo legato all'attualità). Nel 2010 si tireranno le somme, e allora si capirà se Valentina meriterà il ban.

501
Le altre discussioni / La questione del...rosa
« il: Giovedì 4 Ago 2005, 01:33:08 »
Guardando la copertina dell'ultimo Topolino, mi e' sorto un vecchio dilemma, non saro' un attento lettore planetario, ma se non sbaglio "Topolino" e' l'unico (o uno dei pochi) giornale disney nel mondo, che non fa uso del colore rosa (copertina a parte) su personaggi come Topolino e Pippo.

Anni addietro (nel 1996 credo) ci fu un altro cambiamento rilevante, ovvero gli italianissimi guanti gialli dopo anni e anni di onorata carriera, ridiventarono bianchi (probabilmente per accodarsi alle indicazioni degli altri paesi).

Penso pero' che in questo caso la questione e' un'altra, vorrei capire una buona volta qual'e' il motivo. Una ragione economica (perche' gli altri hanno forse piu' disponiblità? ::)), o cosa? Vi prego fatemi luce!  ;)


Come sarebbero belle le storie di Cavazzano con questo tocco in piu'... :(


Ciao.

502
Le altre discussioni / Paperino e i suoi alter ego
« il: Sabato 4 Dic 2010, 02:57:50 »
Semplice ed immediato sondaggio, ispirato dal fresco numero tematico di Topolino, dedicato a Donald Duck, dove peraltro all'interno di un redazionale viene posto più o meno lo stesso quesito. La questione è stata anche al centro di una mini discussione sul topic del n°2871, quindi non si poteva non cogliere l'occasione per verificare come realmente vanno le cose fra i lettori di oggi (almeno fra di noi), grandi e piccoli che siano. :)

Protagonisti della disputa sono: la vecchia cariatide Paperinik, che deve dimostrare di non sentire il peso degli anni, specialmente agli occhi della nuova generazione, e il giovane DoubleDuck, in crescente ascesa, con Paperino Paperotto a fare da terzo incomodo.

Da notare l'attualmente posto prima della domanda del sondaggio.

Avrei messo anche l'ovvia opzione "Paperino", pensando a quelli che non sono d'accordo nel dare alcun tipo di identità/personalità alternativa al Papero che veste alla marinara, ma del resto è ugualmente compreso alla voce "Nessuna".

A voi. ;)

503
Le altre discussioni / Fumetti digitali Disney
« il: Venerdì 24 Lug 2009, 15:03:33 »
Non molto tempo fa sul Topo si parlò dell'apertura della Disney alla possibilità di leggere le storie dei nostri beniamini (nel caso specifico DoubleDuck) sul proprio telefonino. Non ricordo bene le modalità e il tutto, ma pare che nel frattempo si siano mossi con decisione verso questo campo, che (quasi inutile a dirsi) se dovesse prendere piede renderebbe la vita ancor più dura al fumetto cartaceo, che rischierebbe la rovina, visto che poi gli italiani detengono il record europeo di diffusione dei cellulari...

AfNews ci informa che un ulteriore progetto, più pomposo, è in stato avanzato, e tra settembre e dicembre vedremo i frutti di questo esperimento.

Qui una sorta di storia di presentazione, che mostra in anteprima come sarà il nuovo modo di lettura. Ovviamente sono contrario all'idea. Un pensierino ce lo farei solo se i fumetti fossero "doppiati"... in quel caso, insieme ai vari zoom, effetti di movimento etc, almeno acquisirebbe un senso. :)

Lol, ipotizzando un inserimento delle storie digitali nel COA, già penso al povero New_AMZ, che per indicizzare dovrà scervellarsi... quali autori? quante pagine? che tipo di layout? :P

504
Le altre discussioni / Il mio INDUCKS... "personale"
« il: Sabato 4 Giu 2005, 10:24:10 »
A volte la passione per i fumetti, quelli Disney in particolare, e la fanciullezza, spinge a strane iniziative "fai da te". :-[ :)

Io ad esempio, per 10 anni circa, "ho compilato" una sorta di Almanacco Disney (un quaderno ad anelli... ;D) chiamato con poca fantasia "speciale storie topolino", contenente tantissimo materiale disney del piu' svariato genere:

Immagini ritagliate dai vecchi TV Sorrisi e canzoni, una sorta di "Top 10" dei disegnatori e sceneggiatori di Topolino anno per anno (con annese le loro storie migliori), vere e proprie piccole notizie dal mondo Disney, articoli copiati a modo mio da varie riviste, e tanto altro...

La mia "attivita'" principale era pero' quella di aggiornare le storie di Topolino (inteso come personaggio) in mio possesso, per esempio tre righi di foglio bastavano per scrivere tutti i dati possibili e immaginabili (titolo, autori, data, tavole, protagonisti, con eventuale "faccina"appicicata con lo scotch ;D, e... voto alla storia e ai loro autori) riguardanti tutte le pubblicazioni in uscita che contenessero storie esclusivamente di topolino.

In pratica nel mio piccolo, non avendo ancora il computer, forse ho anticipato (nel 93 esisteva l'inducks?) a mia insaputa l'immenso I.N.D.U.C.K.S...  

Particolare curioso: nel 1999 io "premiai" nella mia personalissima classifica come migliori autori, G.Cavazzano e T.Faraci, prima di sapere che entrambi successivamente, sarebbero divenuti disegnatore e sceneggiatore dell'anno! 8-)

Quando lo riguardo e vedo la calligrafia incerta dei primi anni, sorrido e penso come sarà curioso rileggerlo tra 30 anni...

C'e' qualche altro "pazzo" come me, o sono l'unico esemplare? ;D
 
Ciao.

505
Segue da qui:

Bisogna essere atterrati da Saturno per credere il contrario e ritenere che un editore faccia da passacarte.
Non succede così nel fumetto, così come non succede così nella letteratura, nel cinema, nella musica, nella televisione.
Mah, non direi... dove le mettiamo le bestie da palcoscenico (o da radio), tipo Fiorello (tanto per fare un esempio, a te pure vicino), che vanno sempre a braccio, godendo della incondizionata fiducia della produzione?

Citazione
Gli autori che pretendono di vedersi preservata la purezza della propria opera appartengono a due categorie: gli sprovveduti che si sopravvalutano e quelli che possono permetterselo, vale a dire quel genere di artisti di così chiara fama e talento che possono dettare le condizioni. Ne esistono pochi e sono veramente grandi artisti. Quelli sì.
[Semi polemico mode ON]

E' vero, tant'è che ai tempi di Capelli e Gentilini anche Cimino faceva parte della seconda categoria. Ora però non più, dato che anche i suoi lavori, nessuno escluso, prima di dare l'ok per la stampa, vengono sempre (re)visionati al lumicino (e già che ci siamo, parlando di censure ai suoi danni, mi pare doveroso citare su tutti il termine/tormentone "bevi come un tracanna" [ :D ], cassato da una sua storia, senza considerare i vari tagli di tavole...), eppure è ancora considerato un grande, e non mi sembra risenta molto della vecchiaia... perchè questo trattamento?

[/Semi polemico mode Off]

506
Le altre discussioni / Sequel di grandi storie
« il: Martedì 4 Lug 2006, 11:16:11 »
La scelta non è stata delle più semplici. Ho escluso le storie recenti (a parte qualche storia di Casty c'è poca roba, e comunque ha già iniziato a realizzare i suoi primi sequel) e i veri "must", intoccabili IMHO, così come per i classici dell'animazione, dedicandomi soprattutto ai Maestri.

Poi, mi sono basato innanzitutto sulla effettiva possibilità di realizzazione (con tutte le censure attuali, ve lo immaginereste voi il seguito del mago basilisco?) e sulla contemporanea riscoperta di vecchi personaggi, ad oggi nel cassetto (Enigm e Pappo, ad esempio).

Ho anche ipotetizzato la riapertura di capitoli in stand-by (Storia e Gloria "tris") o già chiusi, come Reginella e le Fantaleggende, citando come fonte di riferimento per i sequel, quella che ritengo la vera storia conclusiva delle due saghe.

Ovviamente NON prendete in considerazione solo i titoli da me presentati, eh? Il sondaggio è solo un pretesto.

Volendo potete anche articolare un'ipotetica trama, fate voi... ;)

La scelta è singola.

507
Le altre discussioni / Disney Italia  ---->  DeAgostini?
« il: Domenica 23 Mar 2008, 02:12:09 »
http://www.afnews.info/public/afnews/news/newsitem1206122840,97691,.htm

Si vociferava di un cambio al vertice già da prima del restyling natalizio del topo, e il susseguirsi di rumors parrebbe dimostrare che qualcosa di vero ci sia...  :o

Al momento comunque nulla di ufficiale... non resta che attendere il corso degli eventi...

508
Le altre discussioni / Model Sheet, o semplici dediche?
« il: Sabato 17 Dic 2005, 09:36:23 »
E' da tempo che mi accorgo sempre piu' spesso che molti autori si dilettino a riprodurre quasi fedelmente nella propria storia un espressione o una posa di un personaggio Disney usata da un altro... :( (Vian e Gervasio ad esempio, sono i primi che mi vengono in mente).

Un esempio lampante e' la storia di Marco Gervasio "T. e il lungo ritorno" TL 2406, del 2002.
A pag 17, nell'ultima vignetta si nota un Topolino spompato con tanto di lingua a penzoloni e valigia alla mano. Stessa identica cosa che avevamo gia' visto anni prima nella storia di Giorgio Cavazzano "T e il punto decisivo" TL 2251 (pag.23, 4 vignetta). Ma non finisce qui, perche' a pag 31, ultima vignetta, si ripropone la stessa espressione di stupore vista in "Anderville" (sempre di Cavazzano) MM #0, esattamente a pag. 54, 4 vignetta, anche se in questo caso lo sfondo sul retro fa pensare ad un immagine tappabuchi alla Perego...

Ora, io non sono contro questi "ritagli" da altre storie, pero' vorrei capire se in fondo e' una specie di riconoscenza verso l'autore preferito (Gervasio infatti e' un seguace di Cavazzano...), oppure e' un semplice stratagemma che si usa quando ci sono "buchi" tra le vignette?  :-/

P.S. Comunque riguardo al mio esempio, alla fine (me ne sono accorto adesso) potrebbe esserci lo zampino di Tito Faraci, autore di tutte e due le storie...

509
Commenti sugli autori / Carlo Panaro
« il: Mercoledì 5 Ott 2005, 18:39:29 »
Ritengo giusto omaggiare con questo topic l'ottimo Carlo Panaro (anche se da un po in fase decisamente calante), se non altro per dibattere sulla mole di critiche (giuste o non) al suo lavoro venutasi a creare in questi giorni proprio su queste pagine, e poi perche' no, per sperare in una sua futura partecipazione su questo forum... (sarà un caso che Sarda si e' iscritto pochi giorni dopo l'apertura del suo topic? non credo...)

Ecco una breve biografia dell'autore spezzino:

Carlo Panaro nasce a La Spezia l'8/12/1962. Diplomato in ragioneria, e autore di oltre 350 storie a fumetti, scrive nel maggio dell''86 la sua prima sceneggiatura, "Zio Paperone e il cibo del futuro", ma la prima pubblicata, nel giugno 1986, è stata in realta' "Topolino e il mistero ortofrutticolo" (Uggetti/Colantuoni T 1593).

Grande ammirazione e stima reciproche lo legano da sempre a Romano Scarpa, per il quale ha sceneggiato ben dodici storie negli ultimi dieci anni, fra cui la lunghissima (99 tavole) "Chi ha rubato Topolino 2000?" (T 1996-2000). Anche se, per sua stessa ammissione, predilige la sit-comedy, Carlo Panaro ha spaziato, in oltre diciannove anni di carriera, in tutti i generi, come le parodie ("Paperinik e il tempio indiano" [Santillo T 1794]), la fiaba ("I sette nani e il patto della Regina [Gatto T 1935-37]) e l’attualità ("Topolino e l’incarico molto speciale" [Dalla Santa T 1963]), senza disdegnare infine i thriller (come non menzionare la memorabile - almeno per me - "Topolino e l'operazione Caos" [G.Di Vita T 1942] in piena ispirazione scarpiana?).

All’autore spezzino piace spesso inserire riferimenti a storie e situazioni del passato (soprattutto di Barks e Scarpa), oltre a inventare nuovi characters (Pierino e Pieretto, nipoti di Pietro Gambadilegno), o a riscoprirne altri ormai quasi dimenticati (Nonna Peppa e quasi  in compartemporanea con Salvagnini, l'attuale Ciccio).

I suoi autori preferiti sono Cimino, Chendi e Martina, mentre le sue storie che piu' ha nel cuore sono: "Pippo e Gancio Fast-food" (la prima in coppia con Scarpa), "Topolino e l’uomo dei sogni" e "Zio Paperone e la formula della ricchezza", perché pensa di essere riuscito a trasmettere le emozioni che hanno dato a lui scrivendole.

Degna di nota la collaborazione alla penultima fatica del maestro genovese G.B.Carpi, esattamente nella storia "T. e il giornalismo di campagna" T. 2159.

Mi raccomando non dite che sono stato troppo buono, di certo non e' l'unico autore "appannato" che c'e' attualmente in giro... In poche parole, non credo sia semplice realizzare decine di storie in tempi relativamente stretti, e tutte di buona qualita'...  ;)

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Commenti sugli autori / Massimo Marconi
« il: Domenica 21 Ago 2005, 08:25:50 »
Per la serie "questo autore non puo' non esserci" apro questo topic dedicato ad una delle colonne (a volte inspiegabilmente criticata) della redazione della Disney Italia.

Approda a Topolino nel 1971 occupandosi prevalentemente di rivedere e valutare le sceneggiature disneyane, nel 1985 diventa responsabile del sttore sceneggiature, infine dal 1993 al 1996 svolge il ruolo di caporedattore, togliendosi spesso lo sfizio di realizzare vari speciali per quotidiani (Sole 24 ore, C.dello sport stadio) e sopratutto stupende storie come "Topolino e il collegamento multidimensionale", "Topolino e la spada invincibile","Topolino e il mistero del mundial" o "Topolino e il ritorno al passato".

A proposito dell'ultima storia da me citata, me lo sono gia' chiesto in un altro topic (Topolino story 1968 - 20) e lo ribadisco in questo piu' IT; qualcuno sa spiegarmi come e perche' nasce lo pseudonimo di Marconi (Antonio Secondo)??


P.S. Ma Marconi (credo ormai cinquantenne) attualmente, cosa fa?  :-/

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