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Commenti sugli autori / Re: Maestro a chi?
« il: Giovedì 3 Ago 2017, 20:38:45 »
Ragazzi, a me va più che bene che chiamiate Chierchini maestro. Definite pure così anche Gatto, Asteriti, Turconi, Panaro, Faraci, Mottura, Vitaliano, Perina, Mastantuono, Pastrovicchio, Scala, Mezzavilla... ma lei no, vi prego!

Spiegaci perché loro sì e lei no, però.

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Commenti sugli autori / Re: Maestro a chi?
« il: Venerdì 2 Giu 2017, 23:39:18 »
Nessuno dice che siano allo stesso livello (o qualcuno può anche dirlo), ma si afferma con fermezza, rendendoci conto che partiamo da presupposti differerenti (quindi nessuno vuol far cambiare idea a max e lui non può pretendere che tutti noi cambiamo idea per allinearci alla sua visione della faccenda), che se pur non con la stessa rilevanza di Carpi, altri artisti, tra cui Chierchini, hanno comunque raggiunto livelli tali, anche di riferimento per altri, da assurgere al titolo di Maestri (come lo sono anche gli artisti che ho citato).

Ripeto, puoi non essere d'accordo ma persistere nelle stesse argomentazioni (tu e nostre in risposta) renderà presto stucchevole questa discussione, se non lo è già. Ti chiedo dunque di accettare e prendere atto del fatto che Chierchini sia per molti un Maestro del fumetto Disney.

Figurati, prendo atto tranquillamente di questo. Non ho mai pensato di convertire gli altri al mio pensiero, la mia intenzione era semplicemente lo stimolo a una riflessione sul termine introdotto nel 1997 dall'omonima rivista (con un significato non precisato nel dettaglio, ma che mi è sembrato molto selettivo, considerando anche i numeri dedicati alle scuole in cui Chierchini, Gatto e Scala venivano ospitati alla stregua di allievi o comunque autori minori che facevano riferimento a un caposcuola) dato che oggi si tende ad utilizzarlo con molta facilità, anche come formula di cortesia se vogliamo, perdendo la sua originale connotazione di esclusività.
Per rispondere a Special, dico che anch'io ho un diploma di maestro d'arte, ma non per questo posso considerarmi un maestro in alcuna arte!  ;)

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Commenti sugli autori / Re: Topolino Speciale Anteprime - 2017
« il: Giovedì 1 Giu 2017, 16:36:52 »



...qui non è più questione se Chierchini (o Gatto, o chi per loro) sia davvero un Maestro oppure no, qui si sta cercando di confrontare Chierchini (o Gatto, o chi per loro) con i disegnatori che tu apprezzi più di loro. Di conseguenza, quelli che a te piacciono di più sono degni di potersi fregiare del titolo di Maestri, quelli che a te piacciono di meno (o a stento) invece NO.


Premetto una cosa: scorrete il topic dedicato a Gatto, potete vedere che una discussione simile c'è già stata qui sul forum nel 2004 e, guarda caso, nessuno la considerava inopportuna o fuori luogo, ma ciascuno apportava pacatamente le proprie argomentazioni, fornendo ottimi spunti di riflessione. Non capisco perché adesso debba essere affrontata con un approccio completamente opposto.

Tornando a noi,  rispondo a brigo e gumi: i gusti personali non sono portati in causa, e tantomeno ho mai accusato alcun autore di mediocrità.
Per esempio, anch'io amo le storie dipinte di Chierchini e le più riuscite di Gatto e Asteriti. Come pure non amo affatto lo stile di Cimino, quello dello Scarpa da metà anni '60 in poi e perfino quello di certi periodi di Barks e Gottfredson, come qualcuno di voi può preferire i disegni di Chierchini a quelli di Carpi, o quelli di Gatto a quelli di Cavazzano. Sono gusti, ma non si tratta di questo, bensì della rilevanza della loro opera nella storia del fumetto Disney, delle vette stilistiche raggiunte, dell'influenza esercitata, sia sui banchi o in bottega che direttamente dalle loro vignette. Ecco perché non possiamo mettere sullo stesso piano Cavazzano e Gatto, anche se entrambi hanno lavorato solo raramente su sceneggiature proprie. Allo stesso modo, seguendo l'esempio citato, non si possono mettere sullo stesso piano Raffaello e Pinturicchio. Perché uno ha realizzato capolavori immortali e perfino rivoluzionato la pittura, ed ha ispirato generazioni di artisti, mentre l'altro ha portato avanti onestamente la sua arte, con risultati spesso eccellenti, sì, ma con un posto di rilevanza necessariamente diversa nella storia della pittura europea. Ecco perché fra i  Maestri della pittura c'è Raffaello ma non Pinturicchio.

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Commenti sugli autori / Re: Topolino Speciale Anteprime - 2017
« il: Giovedì 1 Giu 2017, 09:41:39 »

Già.
Ad esempio Silvia Ziche con i suoi paperi con gli "occhietti" mi sa che proprio in quel particolare ha trovato ispirazione in Chierchini.


Anche fosse proprio così, questo non fa di Chierchini un maestro. Ha realizzato senz'altro storie molto buone, ma pensiamo solo alla differenza rispetto a Carpi: davvero ve la sentireste di metterli alla pari?

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Commenti sugli autori / Re: Maestro a chi?
« il: Martedì 30 Mag 2017, 21:37:09 »
Secondo me la stragrande parte del disaccordo viene dal fatto che ognuno considera gli autori maestri principalmente in base alla qualità dei loro lavori, la quale è estremamente soggettiva.

Non credo, anzi penso che alla base ci sia un utilizzo del termine "maestro" come formula di riguardo estesa a tutti disegnatori anziani, contrariamente alla storica serie, che per "Maestri Disney" intendeva i più grandi autori, la cui operaoccupa un posto di grande rilevanza nella storia del fumetto disneyano e che spesso hanno avuto degli allievi. Questo comporta necessariamente una distinzione, come avviene anche in pittura, in letteratura, nella musica: ci sono i grandi artisti e scrittori, che hanno raggiunto risultati straordinari da cui altri autori minori hanno tratto ispirazione: ovviamente questi ultimi vengono posti dalla critica su un piano diverso, senza per questo nulla togliere alla loro padronanza ed esperienza in una determinata arte, o al loro stile. Qui invece si confonde spesso l'anzianità con la rilevanza dell'opera di un determinato autore, ed il rispetto, l'affetto o la gratitudine con il riconoscimento di uno status di particolare rilevanza nell'ambito del fumetto Disney. Io invece credo che la mancanza di rispetto stia proprio nel definire Maestri con la M maiuscola tutti gli autori con decenni di attività alle spalle, ponendoli di fatto sullo stesso piano rispetto ad altri senza i quali la Storia del fumetto italiano sarebbe stata diversa. Ecco perché non mi fa piacere vedere nominare autori come Gatto e Chierchini "Maestri" o addirittura "Signori del fumetto italiano". Caro Lucandrea, documentati, perché i Maestri Disney sono altri, e fra i Signori del fumetto italiano non c'é Gatto e nemmeno Chierchini. Che poi entrambi siano dei veri Signori, ecco io sono il primo a dirlo. Ma, per favore, diamo a Cesare quel che è di Cesare.

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Commenti sugli autori / Re: Luciano Gatto
« il: Martedì 30 Mag 2017, 12:53:50 »
Brigitta, grazie per la segnalazione del topic; io non ho mai avuto intenzioni polemiche, né mi sembra giusto definire questo argomento futile, dato che sul forum mi sembra siano attive discussioni decisamente più futili rispetto ad una riflessione sul termine "maestro", oggi spesso abusato, o sul diverso ruolo/importanza ricoperti dai diversi autori nella storia del fumetto Disney italiano. Il luogo migliore per farlo non sono sicuramente i singoli topic dedicati agli autori, perciò mi scuso per i miei interventi "fuori luogo" e invito tutti gli interessati a proseguire la riflessione sul topic segnalato.

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Commenti sugli autori / Re: Luciano Gatto
« il: Martedì 30 Mag 2017, 10:57:52 »

Non ricominciamo anche qui, eh, avete già abbastanza appestato il topic di Chierchini. Siete avvisati.

Brigitta, spero che comprenderai il mio disappunto se vedo definire un artista come Gatto o Chierchini "Maestro" o "Signore del fumetto italiano": la trovo una mancanza di rispetto nei confronti dei grandi maestri (che credo si debba evitare di mettere sullo stesso piano), ma anche di questi stessi autori, che non credo si paragonerebbero mai a Scarpa o a Carpi. Non riguarda nello specifico Gatto né Chierchini, perciò ti chiederei se fosse possibile spostare i post sull'argomento in un apposito topic a parte, in modo da poter riflettere tutti un po' di più sulla questione senza portare in causa (leggi: "appestare il topic di") un singolo autore.

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Commenti sugli autori / Re: Luciano Gatto
« il: Martedì 30 Mag 2017, 09:41:23 »

[...] Maestro Gatto [...] Gatto è un  Signore del fumetto italiano

Massima stima e affetto, da parte mia, nei confronti del bravo artista veneziano: ma se definisci così Gatto, per te Scarpa cos'è allora? 


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Commenti sugli autori / Re: Giulio Chierchini
« il: Martedì 16 Mag 2017, 13:28:48 »
Infatti. Questa distribuzione si può interpretare come il riconoscimento, da parte della critica ufficiale, di una determinata "classifica", ovviamente approssimativa, dei più grandi autori. Anche se per ovvie ragioni gli sceneggiatori sono meno riconoscibili e forse meno popolari rispetto ai disegnatori ed autori completi (questo potrebbe spiegare perché Martina e Cimino hanno avuto un solo numero dedicato a testa).
I numeri dedicati alle scuole devono essere intesi non come frutto della volontà di insignire del titolo di Maestri anche tutti gli altri autori, ma di quella di approfondire la storia e lo sviluppo delle scuole locali, cui si è più volte accennato nei numeri "regolari" ma senza i debiti approfondimenti. Allo stesso tempo, si è voluta cogliere l'occasione, prima della chiusura della testata, per approfondire e omaggiare l'opera di tutti quegli autori minori che pure hanno dato un contributo rilevante alla storia del fumetto Disney italiano.

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Commenti sugli autori / Re: Giulio Chierchini
« il: Martedì 16 Mag 2017, 12:39:25 »

Comunque uno la pensi, insignirlo o meno del titolo di Maestro non può certo sminuire il suo talento o ciò che ha fatto.

Ma infatti fare una doverosa distinzione tra la rilevanza dell'opera di artisti come Scarpa, Carpi e Cavazzano e quella di artisti come Chierchini o Gatto non implica in nessun modo lo sminuire i talenti e le opere di questi ultimi. Si tratta semplicemente di evitare di attribuire loro degli appellativi che rischierebbero di porli sullo stesso piano rispetto a figure innegabilmente più elevate nell'ambito del fumetto Disney italiano: la loro straordinaria rilevanza, peraltro, è sempre stata riconosciuta da questi stessi autori, come ha sempre fatto Gatto con Scarpa.


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Commenti sugli autori / Re: Giulio Chierchini
« il: Martedì 16 Mag 2017, 12:26:40 »
Che il loro lavoro e impegno profuso nel fumetto sia paragonabile o meno, tutti loro sono stati ufficializzati "maestri" nella collana I Maestri Disney, ormai 10 anni fa.

Gli unici "maestri" ufficialmente riconosciuti come tali attraverso la pubblicazione di numeri della storica testata a loro dedicati sono Carpi, Murry, Bottaro, Cavazzano, Gottfredson, De Vita (padre e figlio), Scarpa, Martina, Rota e Cimino. Oltre a Barks, ovviamente, che aveva una testata a lui dedicata già da anni.
 I numeri di approfondimento dedicati alle scuole (di Genova, di Rapallo, di Milano, di Venezia) danno spazio anche agli allievi, ma non per questo attribuiscono anche a loro il titolo di Maestri, anzi, sarebbe un controsenso: i Maestri del titolo in questo caso sono sempre i "capiscuola".


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Commenti sugli autori / Re: Giulio Chierchini
« il: Lunedì 15 Mag 2017, 23:40:00 »
Io, studiando i disegni di Chierchini, imparo molte cose. Così come con Gatto. Con Rota. Con Asteriti.
E con la Ziche, con Mastantuono, con Freccero, con Faccini, con Pastrovicchio, con Sciarrone, con Turconi, con Mottura, con Celoni...
Forse suona strano definirli Maestri (gli ultimi più per un fattore anagrafico che professionale- stranamente tendiamo sempre ad immaginare la figura del Maestro come ad una persona anziana), ma mi danno inconsapevolmente delle lezioni.

Carpi/Chierchini, agli inizi delle rispettive carriere, erano 'intercambiabili' tra di loro (nelle storie uno disegnava a matita, l'altro inchiostrava, e a volte si scambiavano il compito anche all'interno della stessa storia). Poi uno dei due si è messo dietro la cattedra, l'altro no. Quindi elogiare l'uno, a dispetto dell'altro, se non per puro gusto personale, non vedo che senso possa avere.
Si può insegnare senza fondare scuole, senza plasmare stili. Si può imparare senza andare a lezione. "Maestro" non è esclusivamente chi sale in cattedra, ma anche la persona che ha competenze tali che potrebbero permettergli di poter insegnare. O chi suggerisce, ma non impartisce.
Ci sono persone a cui, anche inconsciamente ( e al di fuori del fumetto), uno si ispira. Li prendi come modelli, come riferimenti; se da loro impari, in qualche modo ti insegnano qualcosa. E non perché vai a lezione da loro, non perché ti danno i compiti, o da studiare, non perché giudicano un tuo lavoro. Ma perché, anche solo imitandoli, impari.

Io ho avuto l'onore di conoscere Chierchini, e lui ha avuto la pazienza di vedere alcuni miei disegni. E senza che nessuno lo obbligasse, mi ha dato delle dritte su cosa dovessi fare per migliorarli. Se questo non è essere Maestri... ma non solo di fumetto, eh! Anche di classe, eleganza, stile, educazione, disponibilità. Ma qui sto divagando.

E, da quel poco che ho visto, quelle poche volte che l'ho incontrato, Chierchini mi sembra il classico professionista a cui di essere chiamato Maestro non importerebbe niente. A tal proposito, ecco una piccola curiosità: Bruno Bozzetto, da cui ogni animatore di oggi, italiano e non, ha imparato qualcosa (Lasseter lo adora), odia farsi chiamare Maestro.

Brigo, ci tengo a sottolineare la mia stima e gratitudine per Chierchini, autore che ancora oggi, dopo oltre 60 anni di attività e quasi 90 di età continua a lavorare per la gioia di noi lettori: io stesso, trovando negli attuali numeri di Topolino storie disegnate da lui sono spinto all'acquisto del settimanale. Ma un conto è questo, un altro affermare che la sola differenza fra lui è Carpi è stata quella di mettersi o meno in cattedra. Carpi è un artista che ha avuto un'evoluzione straordinaria e ha raggiunto risultati imparagonabili a quelli di Chierchini. Che poi anche Chierchini, seppure involontariamente, possa fare scuola e avere molto da poter insegnare, è indubbio, ma per favore non mettiamolo sullo stesso piano rispetto a Carpi. Sarebbe irrispettoso nei confronti di entrambi. La storia del fumetto Disney italiano non sarebbe stata la stessa senza il contributo di Carpi: il contributo di Chierchini è rilevante, ma imparagonabile.

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Commenti sugli autori / Re: Giulio Chierchini
« il: Lunedì 15 Mag 2017, 19:53:57 »
Una ulteriore prova della sua 'maestria', i quadri ad olio, tutti valutati fra i 3000 e i 4000 euro. Eccone alcuni.

Cornelius, il fatto che alcuni quadri a olio di Chierchini raggiungano migliaia di euro di quotazione non è di per sé una prova di qualità (tanto più che l'ultimo di quelli da te mostrati è realizzato a partire da un disegno non suo). Francamente mi sembrano opere interessanti, ma assolutamente imparagonabili ad un dipinto di Carpi, tanto per restare all'interno della scuola ligure. Per rispondere a Doppio Segreto, riconosco la qualità del lavoro di Chierchini, e il suo aver realizzato un certo numero di storie di rilievo, ma, come sottolineavo qualche post fa, il termine Maestro racchiude in sé una distinzione tra i vari autori: indipendentemente dalle caratteristiche che corrispondono a questo termine (non univoche) non possiamo definire tale sia Carpi (o Scarpa, o Cavazzano) che Chierchini o Gatto, perché il loro lavoro, senz'altro di una certa qualità e importanza storica, è innegabilmente da porre su un piano inferiore rispetto a quello dei Maestri appena nominati (e accreditati come tali dall'omonima rivista), artisti di straordinaria levatura e rilevanza nell'ambito del fumetto Disney. E questo loro lo sanno bene.

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Commenti sugli autori / Re: Giulio Chierchini
« il: Sabato 13 Mag 2017, 00:09:38 »

Normalmente la critica fumettistica considera Maestri Disney (con la M maiuscola) la triade anni '50 Bottaro-Carpi-Scarpa e quella anni '70 Cavazzano-DeVita-Rota (oltre ad autori non disegnatori come Martina e Cimino).

Esattamente. Io mi allineo con questa corrente di pensiero, che ovviamente riconosce a Barks e Gottfredson il ruolo di veri e propri "capostipite" del fumetto Disney, cui si sono ispirati gli autori sopra citati. Per quanto riguarda gli autori contemporanei, perlopiù formati nell'Accademia Disney, credo sia necessario aspettare per prendere una posizione. Finora hanno realizzato storie per tanti anni quanto è durata la carriera di Barks, è vero, ma la loro produttività è sensibilmente minore.

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Commenti sugli autori / Re: Giulio Chierchini
« il: Venerdì 12 Mag 2017, 18:27:12 »
Giusto o sbagliato che sia, penso che ad un lettore di lunga data che vede ancor oggi uscire storie dello stesso autore che leggeva da bambino, risulti normale e spontaneo chiamarlo Maestro.

Oltretutto, nel caso di Chierchini, ai sette decenni attraversati con grinta (come i suoi personaggi) si affianca una qualità che, se personalmente ha raggiunto l'apice tra la fine dei '60 e la metà dei '90 (con le storie dipinte di Little Gum), ancor oggi si mantiene ad un livello tale da premettergli di illustrare diverse storie sul libretto (l'ultima di questa settimana mi pare addirittura migliore delle ultime recenti prove).

Nel mio Settebello di ragazzino del '70 mettevo, inconsapevolmente, i nomi di chi ritenevo i migliori disegnatori (tre dei quali lavoravano già da quasi vent'anni), le cui storie andavo subito a leggere: Scarpa, Carpi, Cavazzano, Massimo De Vita, Chierchini, Gatto, Rota.
Mi spiace enormemente che i primi due non ci siano più ma, al tempo stesso, sono contento che gli altri cinque esercitino ancora e sempre ad un ottimo livello. Come non chiamarli Maestri?

PS - A Bottaro ed Asteriti (il primo scomparso mentre il secondo ancora in attività), per quanto non siano mai stati fra i miei preferiti, non si può non riconoscere lo stesso 'status', per le storie create e per i loro particolari stili.

Sì, Cornelius, ma da quanto scrivi sembra che il titolo di maestro venga "guadagnato" da ogni disegnatore che abbia decenni di esperienza alle spalle e continui a portare avanti il suo stile. Così sarebbero maestri a tutti gli effetti non solo Chierchini, ma anche Gatto, Asteriti, Scala, e tanti altri: una specie di titolo guadagnato per anzianità, di carattere anche affettivo se vogliamo. Ma, come diceva qualcuno qui, se chiamiamo tutti maestri è come se non definiamo veramente tale nessuno. È vero che ogni autore è a sé ed unico nella sua produzione, come pure che è difficile stabilire "requisiti" precisi per essere considerati maestri (aver avuto allievi non può esserlo, come neppure essere stato anche autore completo o essere andato oltre Disney). Però, se chiamiamo maestro Carpi, non possiamo chiamare maestro anche Chierchini che, pur essendo suo intimo amico e collaboratore, oltre che coetaneo, ha seguito una strada completamente diversa pur avendo iniziato la carriera insieme al caro Gibì. Carpi ha avuto una evoluzione straordinaria del proprio segno, rivelandosi un autore versatile e completo anche oltre il fumetto Disney e il classico disegno a china, oltre che un instancabile precettore di giovani talenti. La sua levatura e le sue storie migliori sono imparagonabili rispetto a quelle di Chierchini o di Gatto, e questo loro lo sanno benissimo. Non vedo, perciò, perché dovremmo definire questi autori come qualcosa che non sono: continuiamo, perciò, a rallegrarci della loro presenza sul settimanale ancora regolare dopo sessant'anni e oltre, a ringraziarli e ad apprezzare il loro impegno e i loro disegni, anche con un certo affetto (cosa che, credetemi, faccio anch'io) ma diamo a Cesare quel che è di Cesare: la loro importanza nella storia del fumetto Disney italiano non può essere paragonabile a quella di Scarpa o Cavazzano. Perciò non chiamiamoli con lo stesso appellativo.

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