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Topics - Eruyomè

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Testate Regolari / Paperinik Appgrade 36 (Settembre 2015)
« il: Sabato 5 Set 2015, 22:19:35 »
Anticipo chi di dovere e, se posso, mi prendo l'onore e l'onere di aprire il topic con l'esordio del Bacci :)




Paperinik Appgrade 36 (Settembre 2015)

Cover di Andrea Freccero, colori di Max Monteduro

Paperinik e l'estate scomparsa (Gabriele Panini/Emmanuele Baccinelli) - Storia inedita
Paperinik e il rapimento in maschera (Bruno Enna/Andrea Maccarini)
Paperinik e la banda degli onesti (Sergio Tulipano/Salvatore Deiana)
Paperinik, Umperio e il caso del vaso a caso (Bruno Sarda/Marco Meloni)
Paperinik fuori ruolo (Carlo Panaro/Anna Marabelli)
Paperinik e il BB redento (Nino Russo/Luca Bonardi)
Colazione da supereroi! (Enrico Faccini)
Ultraheroes - Fortuna e fama (Giorgio Salati/Ettore Gula) - Storia GUEST
Paperinik e la cassaforte sigillata (Filadelfo Amato/Francesc Bargadà Studio) - Storia CULT

Il mondo di PKAPP - Gag del mese di Giuseppe Ferrario

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Sfide e richieste di aiuto / cosa sono?
« il: Venerdì 21 Giu 2013, 17:32:19 »
...dopo spedizione di "riordino" in cantina tra scatoloni e cianfrusaglia varia ;D  ho riesumato decine e decine di queste schede "disney" che nemmeno ricordavo più di avere...
son sicura di averle da tantissimo tempo, da piccola mi viene in mente che le avevo spesso per le mani...
Ma esattamente che cosa sono? Da dove vengono, erano allegate a qualcosa, giornali, libri ecc? Oppure si vendevano così?

Grazie in anticipo a chi soddisfa questa assurda curiosità ;)



3
Le altre discussioni / svarioni dei coloristi?
« il: Lunedì 15 Lug 2013, 00:00:00 »
non sapevo assolutamente se, come e dove infiliare questa domanda in un topic...vediamo un pò.. ;D

Stavo rileggendo un vecchio Grandi Classici e per la prima volta ho fatto caso a certi svarioni incredibili.
La storia in questione è Zio Paperone e la locomotiva da collezione http://coa.inducks.org/story.php?c=S+76172

Ora, che le palandrane dello zione abbiano subìto svariate evoluzioni "sartoriali" ;D è risaputo. (anche se non ho mai ben capito il perchè o quando si sia passati dal blu al rosso, con tutte le eventuali e più o meno rilevanti varianti accessorie nel corso degli anni...).

Ma che nella stessa storia arrivi ad avere la palandrana di bentre colori diversi, beh...accidenti!! (oltre alle sfumature della tuba, vabbè..)
Si passa dal rosso iniziale, al blu azzurro in un paio di vignette, per arrivare ad un blu scurissimo fino alla fine.
Ma com'è possibile? O meglio, cosa si saran fumati, all'epoca??? :D

...scherzi a parte...siccome l'unica altra pubblicazione italiana che vedo è nel Topolino 1187, beh la curiosità mi è venuta..l'errore era presente anche lì? Possibile che non abbiano rimediato, o non se ne siano nemmeno accorti? :D  Non ho idea di come funzionino le cose a riguardo...

che poi ora che ci faccio caso...pure Rockerduck in questa storia cambia completamente i colori di: cappello, cravatta, gilet e pure fiore all'occhiello ;D e da una vignetta all'altra, così, senza un perchè 8-)
eheh magnifico!! ;D

4
Cinema, musica e letteratura / Game of thrones
« il: Sabato 8 Giu 2013, 14:51:49 »
Oh my god. Oh. my. god. OH MY GOD.

Appena vista la fatidica puntata 3x09.
Ora, senza spoilerare niente ma...da questo momento la definizione di "shock" in una serie tv avrà bisogno di essere ripensata completamente.
L'asticella è stata messa tanto in alto che è schizzata letteralmente in orbita.
Non ho mai visto niente di così scioccante. MAI. Non credo vedrò mai più qualcosa di simile.
Sono a dir poco sconvolta. I libri li ho cominciati da poco, e non sono ancora arrivata al terzo..quindi la svolta mi ha colto completamente di sorpresa e assolutamente impreparata.
Incredibile. Ecco, volevo solo dir questo. Così, se qualcuno magari avesse dei dubbi sulla qualità dello show in questione, o non la conoscesse proprio...Beh, ne vale la pena.
Credo che ci metterò una settimana per riprendermi dallo shock. SE mi riprendo! :o

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..e infine provo ad aprire questo topic, come dirottamento più appropriato per i deliri tolkieniani scaturiti dal topic dei film dello Hobbit, dato che eravamo andati decisamente OFF TOPIC.

Non so se qualche moderatore possa qui spostare i post che riguardano esclusivamente l'argomento "libri"...più che altro mi sembra più corretto, soprattutto per chi, da non lettore, volesse informazioni solo riguardo ai film, e soprattutto evitarsi eventuali spoiler, fastidiosissimi.

Beh, in caso, d'ora in avanti, c'è questo spazio di discussione, se mai qualcuno fosse interessato a parlare ancora di questi argomenti. Ossia di tutto lo scibile riguardante quel meraviglioso mondo parallelo creato dal Maestro Tolkien, e intendo proprio tutto: partendo dall'Ainulindale fino alla Dagor Dagorath (per intenderci, dalla creazione del mondo, fin proprio all'apocalisse..)

E ciò ovviamente comprende l'intero legendarium di Tolkien. ( ovviamente i tre punti cardine sono i famosi tre: Lo Hobbit, Signore degli Anelli, Silmarillion, ma anche, volendo tutto il resto, tra cui quella travagliatissima History of the Middle-Earth, in 12 volumi che, forse tra un milione di anni, avremo l'onore di veder addirittura pubblicata in italiano...anche se, dopo il pessimo lavoretto fatto dai nostri geniali e intraprendenti editori, ossia dopo lo scempio della traduzione..beh temo l'occasione si sia bruciata, e la cosa avverrà probabilmente ad kalendas graecas.. :P)


Beh, chiudo qui il preambolo, dicendo solo GRAZIE a quello scorbutico ma geniale professore inglese che, dal nulla, e per suo personalissimo diletto, ha letteralmente creato un mondo, e ce ne ha fatto dono. Certo non redime nè ci fa dimenticare lo schifo di mondo reale in cui invece siamo, ahimè, quotidianamente immersi, ma almeno ce lo rende più sopportabile, aiutandoci a sognare d'altro.
Personalmente, il sogno dura da parecchio: sono entrata nella Terra di Mezzo a 14 anni, e non ne sono ancora uscita, nè ho intenzione di farlo... ;D


6
Cinema, musica e letteratura / Tolkien vs Disney?
« il: Domenica 30 Giu 2013, 22:49:48 »
non so se sia la sezione adatta, credo ci possa stare...

Da appassionata Disney, e fanatica tolkeniana (purista al limite del talebano, aggiungerei ;D), mi è capitato spesso di leggere le critiche che il Maestro poneva all'opera di Walt Disney.
E ultimamente mi è capitato per le mani un saggio che ho riletto, sulla questione...
Certo per me è dura, amando entrambi i "mondi", prendere una posizione netta sulla questione. Ma capisco, in qualche modo Tolkien, in certe sue critiche. Un filologo, creatore di mondi, di linguaggi, studioso e appassionato di storia, di letteratura, di epica, di Fiabe (nel senso più "alto" del termine), non poteva forse accettare, che un filone millenario che lui stava tentando di proseguire ed aggiornare, finisse in qualche modo "svilito". Non tanto nella qualità in sè dell'opera. Quanto nelle ripercussioni e negli "ideali" che si sarebbero riverberati nell'immaginario collettivo.
E a proposito di quanto Tolkien considerasse "Arte", e giustamente, le opere di fantasia, le Fiabe, quindi ben oltre la mera "ghettizzazione" infantile cui allora, ma anche oggi, son purtroppo relegate, consiglio di leggere "Albero e Foglia", librettino meraviglio, autentico gioiellino di Tolkien, proceduto appunto da questa splendida riflessione sulla Fiaba e sulle sue implicazioni.

Riporto solo alcune citazioni del saggio cui accennavo prima, (di Terri Windling) tra quelle che più mi son rimaste impresse, tanto per provare a capire come la pensate, se a qualcuno la cosa interessa.
Io faccio fatica a prendere una posizione netta. Amo troppo entrambi. Ma effettivamente, qualche spunto mi fa parecchio riflettere.
Così capirò pure se, e quanti, "tolkeniani" si annidano qui dentro in incognito ;D

"...Come Tolkien sottolinea, "la connessione istituita tra bambini e fiabe non è che un accidente della nostra storia. Le fiabe, nel moderno mondo alfabetizzato, sono state relegate alla stanza dei bambini, così come mobili sciupati o fuori moda vengono relegati nella stanza dei giochi, soprattutto perché gli adulti non vogliono più vederseli d’attorno e non si preoccupano se vengono maltrattati." Ci ricorda che le fiabe non sono necessariamente storie di fate, bensì "vicende in cui si narra del mondo fatato, cioè Feeria, il reame o stato in cui le fate conducono la loro esistenza. E’ un reame che contiene molte altre cose accanto a elfi e fate, oltre a gnomi, streghe, trolls, giganti e draghi: racchiude i mari, il sole, la luna, il cielo, e la terra e tutte le cose che sono in essa, alberi e uccelli, acque e sassi, pane e vino, e noi stessi, uomini mortali, quando siamo vittime di un incantesimo." Egli paragona le fiabe ad un calderone pieno di minestra nel quale mitologia, storiografia, romance, agiografia, racconti popolari e creazioni letterarie sono state gettate assieme e quindi lasciate ribollire nei secoli. Ogni narratore attinge a questa pietanza quando scrive o racconta storie fantastiche — le migliori delle quali finiscono per riversarsi in questa risorsa collettiva. Shakespeare ha contribuito alla minestra con La Tempesta e con Sogno Di Una Notte di Mezza Estate, così come Chaucer, Mallory, Spenser, Pope, Milton, Blake, Keats, Yeats, e altri numerosi scrittori le cui opere non sono mai state destinate ai bambini. (.....)
Fu solo nel diciannovesimo secolo che letteratura e arte fantastica furono confinate all’infanzia — ironicamente, poiché ciò avvenne in un momento in cui l’interesse del pubblico adulto per queste arti non avrebbe potuto essere maggiore. Prima di allora, i racconti epici ed i miti antichi occupavano un posto centrale nella letteratura, mentre i loro cugini, i racconti popolari e le fiabe, venivano raccontati indifferentemente a giovani ed anziani. Quando passarono dalla tradizione orale alla letteratura, le fiabe lo fecero in qualità di storie per adulti.
(.....)
Nella sua lezione su Andrew Lang (dedicata quindi ad uno di questi editori vittoriani, anche se certamente non al peggiore), Tolkien denigrò questa epurazione dell’antica tradizione fiabesca. "Le fiabe, in tal modo bandite, tagliate fuori da un’arte pienamente adulta, finirebbero per guastarsi; e in effetti, nella misura in cui bandite sono state, si sono anche guastate." Tolkien sarebbe stato ancora più deluso, se solo avesse saputo che il peggio doveva ancora venire; In seguito infatti Walt Disney avrebbe fatto più danni di quelli causati da tutti gli editori vittoriani messi assieme. Solo l’anno prima Disney aveva pubblicato Biancaneve, il suo primo lungometraggio a cartoni — introducendo modifiche radicali a questo racconto di una relazione velenosa tra madre e figlia. Disney espanse il ruolo del principe, rendendo questo giovanotto dalla mascella squadrata fondamentale per lo svolgimento della trama; trasformò i nani in creature adorabilmente comiche (e perfettamente asessuate). Nella sua versione cantata, danzata e fischiettata, solo la regina mantiene una parte del suo potere originale. E’ una figura genuinamente spaventosa, molto più convincente della sorridente Biancaneve disneyana — che viene introdotta come una Cenerentola vestita di stracci, oppressa e al contempo audace. Tutto questo da alla versione disneyana del racconto un peculiare sapore americano, e ciò implica che stiamo guardando una tipica storia alla Horatio Alger, "dalle stalle alle stelle" (mentre in effetti si tratta di "dalle stelle alle stalle, e di nuovo alle stelle"). Anche se il film fu un trionfo commerciale, amato da generazioni di bambini, in tutti questi anni i critici hanno contestato le generalizzazioni che la Walt Disney Studios ha apportato e continua ad apportare ogni volta che riproduce delle favole. Lo stesso Walt rispose così alle critiche: "Semplicemente, ai nostri giorni la gente non vuole ascoltare le fiabe nella versione originale. Queste infatti erano troppo violente. In ogni caso, alla fine, si ricorderanno la storia nel modo in cui noi la filmiamo." Sfortunatamente il tempo gli ha dato ragione. Attraverso film, libri, giocattoli e oggettistica varia famosa in tutto mondo Disney, e non Tolkien, è il nome che oggi più di tutti viene associato alle fiabe.
Disney e i suoi emuli hanno una grande responsabilità circa le nostre idee moderne sulla adeguatezza delle fiabe alla prima infanzia. E non a tutta l’infanzia, come Tolkien sostiene con accanimento nel suo "Sulle Fiabe." I bambini, egli dice, non possono essere considerati una singola classe di esseri umani, con gusti simili. Alcuni bambini, come alcuni adulti, nascono dotati di un appetito naturale per la meraviglia, mentre altri bimbi, anche quelli cresciuti assieme ai primi, semplicemente non ne sono dotati. Normalmente quelli di noi che nascono con questo appetito trovano che questo non diminuisce con l’età, a meno che la società non ci insegni a reprimerlo e a sublimarlo. Tolkien, naturalmente, era il tipo di bambino affamato di avventure magiche e meravigliose. "Desideravo draghi, con tutto il mio cuore," ci dice eloquentemente.
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...e a parte il saggio, di cui ho citato qualche passo.....di Tolkien stesso, su “Lo Hobbit annotato” viene citata una lettera, in cui egli scrisse che avrebbe posto il veto (cito le testuali parole di Tolkien) <<a qualsiasi cosa fosse influenzata dagli atelier della Disney (per queste opere sento una profonda ripugnanza)>>. Nel 1937, stesso anno di pubblicazione de “Lo Hobbit” di Tolkien, Disney aveva prodotto “Biancaneve e i Sette Nani”, dove i nani – figure amate da Tolkien – vengono rappresentati da Walt Disney come creature comiche (e asessuate).
 In una lettera del 1964, ossia circa 30 anni dopo, Tolkien scrisse: <<Riconosco il suo talento, ma mi è sempre sembrato corrotto senza speranza. Nonostante nella maggioranza delle “figure” prodotte dai suoi atelier vi siano passaggi ammirevoli e affascinanti, il loro effetto per me è disgustoso. Alcune mi hanno dato la nausea>>.

Ho scritto decisamente troppo. E forse è un post dannatamente troppo "nerd", anche per un forum come questo.. ;D
va beh, vediamo, magari qualcuno risponde e mi dice che ne pensa...oppure no, e sarà chiaro che queste son turbe mentali tutte mie.. ;D

7
Cinema, musica e letteratura / serie tv: TBBT
« il: Sabato 6 Lug 2013, 16:08:13 »
leggevo poco fa che presto ci sarà una specie di mini-parodia sul Topo ispirata al Doctor Who...
Sarà che ho appena iniziato a guardarmi la 6°stagione di Big Bang Theory (e in inglese, mannaggia, ci metterò una vita! :P)..ma ho subito pensato a quanto sarebbe divertente vedere anche una parodia del genere!!..o forse son troppo malata io, il che può essere ;D

Io comunque ci vedrei assolutamente i Paperi, in caso...ma, ovviamente, temo che sarebbe veramente troppo tirata per i capelli come cosa!

..comunque, ho cercato un topic già esistente, sul telefilm e...o non l'ho trovato io oppure...beh mi lasciate basita!! :o ..che in un forum del genere non ci sia un topic sulla serie nerd per eccellenza, beh, è qualcosa di abbastanza incredibile!! :D

A chi piace la serie, chi la segue??
...A me piace un sacco, ovviamente amo Sheldon alla follia..ma ammetto che le prime stagioni erano su un altro livello...d'altronde dopo qualche anno il calo è fisiologico, temo, non c'è niente da fare...apprezzo però che gli sceneggiatori abbiano provato a far "evolvere" le cose...pur potendo più tranquillamente adagiarsi sugli allori, e puntare sulla continuità totale dei primi tempi...

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Non Solo Disney / ORFANI
« il: Giovedì 17 Ott 2013, 15:24:43 »
Ok, credo di essere decisamente fuori target per un prodotto del genere..o almeno, a sentire i propositi alla base dell'iniziativa ;D

comunque..ieri me lo son trovato davanti in edicola, e ho deciso di comprarlo. Tanto per curiosità.

Impressioni a caldissimo, avendolo appena letto: Mi piace.
I disegni sono assolutamente da sbavo, la colorazione è fantastica. Davvero curatissimi!

Le premesse della storia sono semplici, ma comunque l'idea è carina e intrigante. Poi si vedrà in seguito come il tutto verrà sviluppato, le possibilità sono interessanti e potenzialmente infinite. Ribadisco l'impressione che avevo avuto tempo fa, di trovarmi per protagonisti i personaggi di Lost in versione baby ;D il capetto rasato, la tipa figa, il ragazzaccio, il grassoccio, la piccoletta..e c'è pure il "cinesino"..c'è stato un momento, quando erano nella foresta che..beh, se il "mostro-orso" fosse stato anche polare sarebbe davvero stato il massimo! ;D

Beh comunque..deliranti e assurdi paralleli da telefilm-dipendente a parte...l'albetto forse costa un pò (euro 4,5), ma per me ne vale la pena. Come capitolo d'inizio mi pare davvero ottimo.

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