Grazie a te per la lista! Il nick deriva dalla divertente biologia di Leoni/Negrin
Paperino e l'invasione sottozero e
Paperino e la minaccia elettronica.
Per quel che riguarda la lista sono sostanzialmente concorde con te, voglio solamente rileggere i Tappoatlantici perché ho qualche dubbio, poiché a leggere la prima tavola i dialoghi non mi sembrano assolutamente martininani.
Per il resto vabbè, visto che siamo su questo topic dico soltanto che Martina è da sempre uno dei miei autori preferiti, e come amo il senso di calore familiare che Cimino dà ai suoi paperi, adoro anche la conflittualità intrinseca fra di essi di Martina.
Inoltre è bello notare come i personaggi martininani rappresentino perfettamente gli stereotipi degli italiani nelle epoche in cui ha scritto le sue storie, Paperino l'italiano medio pigro, violento e maschilista, Paperone l'arricchito con metodi disonesti evadendo il fisco ecc.
Delle analisi puntualissime che riflettono in modo limpido tutto questo.
Ciao!
Il Grande Tiranno
Riletta. Non ho un'estrema familiarità con gli autori di quel periodo, quindi non saprei indicarne lo sceneggiatore, ma certamente non mi sembra di Martina. Anche certe battute non senso di Pippo IMHO non sono proprie del suo stile, c'è giusto qualche dialoghetto che potrebbe essere sul ma niente di rilevante. Tenderei a escluderla totalmente dalle storie di Martina, anche come adattamento di un soggetto altrui.
Tra l'altro, altro elemento che mi fa pensare non sia di Martina è proprio il mare con tutte le sue creature, che solo due anni prima, in Paperino e la pesca subacquea, era stato rappresentato dal Professore in modo molto meno realistico.