https://inducks.org/story.php?c=I+TL+3394-1Se dovessi scegliere una sola parola per definire questa storia direi che essa è essenzialmente...
guizzante!
Sullo sfondo di un'ambientazione urbana nella classica città di Topolinia, Casty dà vita ad un racconto dinamico e pieno di brio, dal ritmo sì leggero (perché leggera è l'atmosfera "giocosa" che vi si respira) ma che al contempo risulta incalzante e piacevolissima da seguire.
La storia vede contrapposte due coppie di protagonisti (Topolino e Minni da un lato e Gambadilegno e Trudy dall'altro), con le rispettive fidanzate che assurgono al ruolo di consigliere dei propri compagni, fungendo da consulenti di... "logica astrologica", appunto.
In pratica, sia Minni che Trudy sono convinte che siano gli astri a determinare congiunzioni favorevoli o, viceversa, avverse per la riuscita o meno di un determinato proposito e Pietro (sostenuto dalla solerte amata) inanella una serie di colpi che vanno a buon fine nella convinzione che ciò sia dovuto al periodo favorevole che "le stelle" hanno riservato al suo segno zodiacale.
Il racconto non conosce momenti di affievolimento nel ritmo ed, al contrario, intriga e coinvolge per la verve che lo caratterizza, facendo sì che la vicenda risulti sempre frizzante e assai gustosa da leggere.
Oltre a ciò, un altro elemento che voglio sottolineare del valore di questa storia è il clima di complicità e l'affetto sincero e genuino che Casty tratteggia nel rapporto tra Topolino e Minni: anche solo dagli sguardi che si scambiano, oltre alle loro interazioni verbali, si può percepire la tenerezza che vi è tra i due, perfino nei momenti in cui l'una crede in qualcosa che all'altro sembra assai improbabile e, più che dovuto a circostanze "astrali", ritiene sia semplicemente frutto di coincidenze.
E, allo stesso modo, ho apprezzato molto l'affinità che lega Trudy al suo
Pietruccio nel sostenerlo nella preparazione dei colpi e nel fiancheggiarlo nell'esecuzione pratica dei piani con fini criminosi che vedono protagonista il suo amato.
È sempre bello poi vedere come certi elementi che sembrano essere delle piccolezze (come il portachiavi a forma di cuore di Pietro) si rivelino essere aspetti studiati per fare incastrare certe dinamiche in modo tale da creare situazioni inaspettate e che sorprendono anche i protagonisti della storia stessa.
Infine, ho trovato molto graziosa la chiosa finale della vicenda, che conclude il racconto con uno scambio di battute tra Topolino e Minni che risulta essere una riflessione naturale e spontanea su cosa ci possa essere dietro a "ciò che accade" nella vita di tutti i giorni, con una veduta improntata all'essere positivi e al pensare che se è vero che le giornate storte possono capitare a tutti, è altrettanto possibile che il domani ci riservi un giorno migliore.
Quanto ai disegni... che dire?
Amo il tratto familiare di Casty, che mi fa scattare un'immediata simpatia nei confronti dei personaggi che disegna e che me li rende amabili nel loro modo di vivere il racconto, con una dinamicità ed una espressività impagabile.
Basta guardare la vignetta con il Topolino che richiama l'attenzione di Minni riguardo al prossimo, probabile, obiettivo del suo arci-nemico Gambadilegno per constatare con mano quanto l'artista goriziano sappia infondere una espressività che dice tutto senza neanche il bisogno di esprimersi a parole.
Donando loro una "scintilla di vita" che li rende vividi e animati come persone in carne ed ossa!