E parliamo comunque di storie che vengono comunque commentate, in cui ci si immedesima e ci si chiede come va a finire: quanti si sono soffermati sulla storia di Sarda del museo di Paperopoli? Quanti sulla storia di Nucci sui doppioni di Paperoga?
Quoto una delle poche cose sensate che ho letto nelle pagine precedenti... 
Per l'ennesima volta, ho letto che Minaccia dallo spazio è stata allungata e che poteva essere molto più breve...
Benissimo! Sono d'accordo!
Anzi, vi racconto un giallo di Agatha Christie: "Una donna è stata uccisa: il colpevole è il marito, che l'ha ammazzata con la complicità della sua ex fidanzata, per poterne prendere l'eredità."
Bello, no? Perché perdere tempo a leggere 200 pagine di romanzo, quando la storia poteva essere molto più breve? Che stupida che era Agatha ad allungare così il brodo!
Poi, che ci siano attualmente tante storie a puntate (non "troppe"! Quello è questione di gusti e di sensazioni personali) è indubbio; ammetto anche che, in qualche caso, si è effettivamente esagerato, perché ricordo un numero recente con ben tre storie intermedie delle rispettive serie, e questo è francamente troppo per davvero!
Però, le storie a puntate permettono di dare un respiro maggiore alle trame, e questa (SECONDO ME) è una cosa positiva!
Quanto al fatto che i lettori occasionali siano "discriminati", penso che sia l'ultimo dei problemi... anzi, che sia voluto, visto anche che stanno puntando sempre più sugli abbonamenti!
Non è la bontà dell opera in discussione quanto la sensazione che spesso si prova (almeno personalmente) che ci siano più pagine di quelle necessarie.
Il paragone con Agatha Christie è provocatorio ma rispondendo scherzosamente alla provocazione...sarei curioso di vedere tra 60 anni quanti si ricorderanno di assassinio sul nilo o della Grande Traversata di Topolino, e ancora...per fortuna che il suo editore non ha deciso di pubblicarla in 4 libri chiedendo alla povera Agatha di aggiungere un po' di km qua e la e un paio di comparse a guardar il macchinista.
Io vorrei ribadire che non ho ravvisato astio verso la struttura a puntate in se di una storia quanto la sensazione di forzatura delle stesse che spesso si ha. personalmente parlando non mi è mai passato dall anticamera del cervello di scrivere che le storie di casty avevan troppe puntate (quando ne avevano) anzi, finisci di leggere certi capolavori quasi 'dispiaciuto' per non aver ancora da leggere. Questa sensazione è quanto di più lontano provi leggendo certe 'saghe' recenti...solo certe per carità.
Minaccia dallo spazio, che a me è piaciuta molto per l idea di coralità che ha dato, ma meno per come poi si è svolta soffre anch essa di questa sensazione. La parte delle sette streghe e quelle di Newton le ho trovate 'di troppo' ma per carità se non è quella una storia da puntate.