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Le Pubblicazioni => Testate allegate a periodici => Topic aperto da: alec - Sabato 1 Mag 2010, 12:13:19

Titolo: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: alec - Sabato 1 Mag 2010, 12:13:19
Bel numero ricco di storie a me in gran parte gia' note, ma che rileggero' con piacere.

Topolino nella II Guerra Mondiale

Topolino e la cassetta elettronica

Strisce autoconclusive

Topolino e le meraviglie del domani

Conclude il numero un interessante articolo su Bill Walsh, il mio autore preferito per quanto riguarda i Topi.  Buoni gli articoli di approfondimento.  T. e la cassetta elettronica inaugura grazie a Walsh un grande ciclo di avventure fantascientifiche che si chiudera' nel 1955 con Pippo cervello del secolo, quando le strips diverranno autoconclusive.
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7
Inserito da: Bacci - Sabato 1 Mag 2010, 13:04:41
Non c'è un portfolio questa settimana? :)
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7
Inserito da: alec - Sabato 1 Mag 2010, 15:37:16
Purtroppo no, ma negli articoli di approfondimento ci sono le locandine di First aiders e di Der Fuehrer face, una caricatura di Hitler firmata Hank Porter ed altre interessanti illustrazioni. Peccato che il loro formato sia piccolo. Io avrei inserito un potfolio con i bozzetti che la Disney preparo' per i film di propaganda bellica e le mascottes dei mezzi di guerra. Pluto, Mickey, Donald  ed altri personaggi comparvero infatti su aerei, navi e mezzi corazzati.
PS Nella striscia a pagina 78, come al solito, i picccoli roditori che scavano buche nel giardino del Topo sono definiti talpe.  In realta' sono animaletti appartenenti alla famiglia dei citelli, forse cani della prateria.  Le talpe sono insettivore ed hanno tutt'altro aspetto!
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7
Inserito da: New_AMZ - Sabato 1 Mag 2010, 19:46:26
Il fascicolo è stato uplodato sull'Inducks e nel giro di un'oretta sarà visibile a tutti ;)
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7
Inserito da: GaeT - Sabato 1 Mag 2010, 22:16:14
Incredibile l'averlo trovato il 1º Maggio  :o
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7
Inserito da: Pidipì - Sabato 1 Mag 2010, 22:24:49
Oh che bello. Pluto eroe di guerra che ai tempi tradussi coadiuvato da ZioPaperone.
Alla fine come hanno ovviato con la gag sul sangue? Hanno effettivamente utilizzato purosangue? Oppure hanno eliminato la gag?
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7
Inserito da: alec - Domenica 2 Mag 2010, 05:21:17
Hanno ovviato con una chiara nota in calce.  Il militare chiama Pluto segugio, e la legenda  spiega che tale termine in inglese si rende con bloodhound.
Vorrei segnalare un esempio conclamato di discontinuity disneyana che mi assilla sin dall'infanzia.  Mentre nei corti del periodo bellico Pietro e' il classico sergente di ferro dell'esercito USA che angustia la recluta Paperino, nelle strips del Gott diviene addirittura un bieco collaborazionista dei nazisti! E dire che Floyd ha sempre seguito la produzione cinematografica della Casa... :-?
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7
Inserito da: alec - Domenica 2 Mag 2010, 05:23:46
Incredibile l'averlo trovato il 1º Maggio  :o
Il mio edicolante e' un fan disneyano pure lui, e sogna che un giorno realizzino un TuttoScarpa... ;)
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7
Inserito da: feidhelm - Lunedì 3 Mag 2010, 01:36:34
Vorrei segnalare un esempio conclamato di discontinuity disneyana che mi assilla sin dall'infanzia.  Mentre nei corti del periodo bellico Pietro e' il classico sergente di ferro dell'esercito USA che angustia la recluta Paperino, nelle strips del Gott diviene addirittura un bieco collaborazionista dei nazisti! E dire che Floyd ha sempre seguito la produzione cinematografica della Casa... :-?

Evidentemente Pietro faceva il doppio gioco :P
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7
Inserito da: Bacci - Lunedì 3 Mag 2010, 01:52:29

Evidentemente Pietro faceva il doppio gioco :P

Pure il triplo, a leggere Topolino e il tesoro di Mook!!  :)
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7
Inserito da: alec - Lunedì 3 Mag 2010, 08:26:51
Quindi, sdoganiamola pure questa benedetta discontinuity, sia pure nei limiti. La nerdaggine barksiana di Rosa, pero', continua a piacermi da matti...ma penso che le due cose siano conciliabili...
PS L'ipotesi che il Gamba dei film di Donald non sia Pietro ma un pietride non sarebbe poi tanto assurda... ::)
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7
Inserito da: AleSandro - Lunedì 3 Mag 2010, 11:06:07
Non mi spiego una cosa: il notevole ridimensionamento delle strisce a partire da circa metà storia dell'Isola della Morte e nel resto del volume è dovuto alla Guerra?
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7
Inserito da: Florence - Lunedì 3 Mag 2010, 11:54:59
Vorrei segnalare un esempio conclamato di discontinuity disneyana che mi assilla sin dall'infanzia.  Mentre nei corti del periodo bellico Pietro e' il classico sergente di ferro dell'esercito USA che angustia la recluta Paperino, nelle strips del Gott diviene addirittura un bieco collaborazionista dei nazisti! E dire che Floyd ha sempre seguito la produzione cinematografica della Casa... :-?

Secondo me, ha ragione Don Rosa quando dice - lì si riferisce a Paperino - che i personaggi Disney nei cartoni sono utillizzati semplicemente come attori.
Quindi serve un sergentaccio grosso e rude e lo impersona Pietro.
Dopo tutto anche Gott la vede così, visto che in Robinson Crusoe (storia deludente :() Topolino viene chiamato a ... Burbank (?) per interpretare il film e sembra che questo sia avvenuto altre volte.
Quindi imvho cercare éscamotages per spiegare Pietro sergente o altro, è inutile.
La continuity c'è solo nel fumetto, dove addirittura, il che mi piace tantissimo :), le storie sono concatenate l'una all'altra. I film invece sono tutti piu o meno stand-alones, anche se certo ce ne sono vari di Donald soldato, cosa ovvia in tempo di guerra.
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7
Inserito da: Florence - Lunedì 3 Mag 2010, 11:56:35
Oh che bello. Pluto eroe di guerra che ai tempi tradussi coadiuvato da ZioPaperone.
Alla fine come hanno ovviato con la gag sul sangue? Hanno effettivamente utilizzato purosangue? Oppure hanno eliminato la gag?

E dov'è questa vostra traduzione? Si può vedere?
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7
Inserito da: Pacuvio - Lunedì 3 Mag 2010, 12:37:03
Dopo tutto anche Gott la vede così, visto che in Robinson Crusoe (storia deludente :() Topolino viene chiamato a ... Burbank (?) per interpretare il film e sembra che questo sia avvenuto altre volte.
Quindi imvho cercare éscamotages per spiegare Pietro sergente o altro, è inutile.
Verissimo. Ma a proposito della citazione a Robinson Crusoe (che ho riletto solo da pochi giorni), penso che sia anche più assurdo il collegamento che viene fatto con Topolino e il selvaggio Giovedì, visto che alla fine Robinson era solo un film... :-?
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: Bacci - Lunedì 3 Mag 2010, 13:30:02
Un altro volume per me assolutamente da [smiley=voto5.gif]!!!!
Storie una più bella dell'altra, tutte di livello altissimo.
E molte di queste sono un'assoluta sorpresa, per me.
Peccato mi sia arrivato solo oggi (mannaggia al primo maggio (scherzo!)).
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: pap_313 - Lunedì 3 Mag 2010, 13:53:12
a me non è ancora arrivato neanche un numero con l'abbonamento, mannagg..!!! :'(
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: alec - Lunedì 3 Mag 2010, 15:08:48
L'escamotage di robinson Crusoe penso sia stato utilizzato per giustificare il nuovo look di Mickey.  Certo, come trovata non e' delle migliori... :(
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: TRAM - Lunedì 3 Mag 2010, 15:23:58
Negli elenchi delle edizioni italiane delle storie è menzionata una Ristampa Topolino Giornale Edizioni If (numeri dal 642 in poi). Mai sentita prima. Non è menzionata nell'Inducks, e nel sito delle edizioni IF non vi è traccia. Qualcuno ne sa qualcosa di più?
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7
Inserito da: GaeT - Lunedì 3 Mag 2010, 15:52:34
Non mi spiego una cosa: il notevole ridimensionamento delle strisce a partire da circa metà storia dell'Isola della Morte e nel resto del volume è dovuto alla Guerra?

Presumo sia per esigenze editoriali, magari dovute a cambio di formato dei quiotidiani. È un peccato perché si perde un bel po' di spazio, direi un 20%, tanto che si potrebbe cambiare formato  :(

A partire da questo numero ho notato un cambiamento della copertina, la supeficie adesso è leggermente "martellata" (mi pare qualcuno lo avesse notato già prima, possibile?)
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7
Inserito da: AleSandro - Lunedì 3 Mag 2010, 16:00:09

Presumo sia per esigenze editoriali, magari dovute a cambio di formato dei quiotidiani. È un peccato perché si perde un bel po' di spazio, direi un 20%, tanto che si potrebbe cambiare formato  :(


Questo "cambiamento" però non viene menzionato in alcun apparato critico e, soprattutto, la cosa che trovo più strana è che si ha il cambiamento di formato per ben due volte nel corso della stessa storia (Topolino nell'isola della morte), passando dal formato "grande" al formato "piccolo" e viceversa senza alcuna apparente motivazione.
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: Paolo - Lunedì 3 Mag 2010, 17:04:38
Come al solito, posto anche qui (oltre che sulla pagina dell'edicola oggi particolarmente ricca.... (http://www.papersera.net/papersera/edicola.php)) la mia recensione dell'ultimo numero de "Gli anni d'oro di Topolino".

Che meraviglia!
Ora si inizia a fare sul serio con le sceneggiature "drammatiche" di Bill Walsh! Oltre a "Topolino nella II Guerra Mondiale", dove il tema propagandistico è ancora centrale nella storia, ci sono tre storie che meritano il fregiarsi del titolo di "capolavoro", se non per i disegni (Gottfredson in questi anni, secondo me, è in una fase di passaggio, che produrrà la perfezione stilistica dalla seconda metà degli anni quaranta) di certo per le sceneggiature.

"Topolino e la cassetta elettronica" è la prima vera sceneggiatura di Bill Walsh, libero dai vincoli impostigli dal dover sviluppare delle storie di propaganda: le atmosfere noir proposte già da Merrill de Maris, vengono qui riprese esasperandole nel grottesco (il pipistrello di compagnia del dottor Zazzera) ma soprattutto acutizzando la pericolosità delle avventure, introducendo una reale pericolosità degli avversari, una mortalità non solo potenziale come nei tentativi effettuati precedentemente da Gambadilegno. Un evento in particolare di questa storia merita di essere sottolineato: il dottor Zazzera non viene imprigionato per i suoi crimini, ma viene invece utilizzato dal servizio segreto per le sue indiscutibili doti di inventore, rendendo più sottile ed incerto il confine tra il bene e il male; è un "colpo" alla purezza e all'entusiasmo di Mickey.

"Topolino e l'isola della morte" rappresenta un deciso cambiamento di rotta nel mondo di Topolino: l'avventura si svolge come un viaggio nel tempo, nel sedicesimo secolo, dove riappare Gambadilegno (nei panni di Capitan Barbone) di nuovo con la sua gamba in legno e dove per la prima volta assistiamo alla morte di uno dei protagonisti dell'avventura, ed anche se il tutto alla fine sembrerà essere un sogno, il lettore rimane quantomeno dubbioso a causa del medaglione che pende ancora dal collo di Topolino. Molto particolari le scene di descrizione del mare misterioso che sembrano essere ispirate all'opera del poeta inglese S. T. Coleridge "La ballata del vecchio marinaio", piene dello stesso timore per l'ignoto e per la natura che può anche rivelarsi ostile (come testimoniato dal gas venefico e dal mostro custode del tesoro). Infine merita di essere ricordata la figura della principessa bianca dell'isola, della quale Topolino, per l'ennesima volta dimenticatosi di Minni, s'innamora.

"Topolino e le meraviglie del domani" è l'avventura dove vengono chiaramente definite le paure della società americana di fronte ad una guerra che sta ancora combattendosi: il futuro sembra essere pieno di meraviglie ed innovazioni tecnologiche, ma c'è la possibilità che un dittatore (qui rappresentato dal sempre valido Gambadilegno) possa impossessarsi di questo futuro, utilizzando il suo esercito di uomini-robot (che nella fattispecie rappresentano i nazisti). Nell'avventura il piano criminoso giungerebbe di certo a conclusione e Topolino verrebbe ucciso se non fosse per l'intervento di Mimì, la donna robot che paga il suo innaturale sentimento di amore verso Topolino sacrificandosi per lui facendogli scudo con il suo corpo. Nel corso dell'avventura incontriamo un altro dei sosia di Topolino (il primo è stato re Sorcio), che, specialmente nel momento in cui viene accettato (con entusiasmo) da Minni aggrava la già latente crisi d'identità di Mickey.

Capolavori, insomma: nessuna scusa per lasciarlo in edicola!

  - Paolo

Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: valsedre - Lunedì 3 Mag 2010, 18:05:09

Che meraviglia!
Ora si inizia a fare sul serio con le sceneggiature "drammatiche" di Bill Walsh! Oltre a "Topolino nella II Guerra Mondiale", dove il tema propagandistico è ancora centrale nella storia, ci sono tre storie che meritano il fregiarsi del titolo di "capolavoro", se non per i disegni (Gottfredson in questi anni, secondo me, è in una fase di passaggio, che produrrà la perfezione stilistica dalla seconda metà degli anni quaranta) di certo per le sceneggiature.

"Topolino e la cassetta elettronica" è la prima vera sceneggiatura di Bill Walsh, libero dai vincoli impostigli dal dover sviluppare delle storie di propaganda: le atmosfere noir proposte già da Merrill de Maris, vengono qui riprese esasperandole nel grottesco (il pipistrello di compagnia del dottor Zazzera) ma soprattutto acutizzando la pericolosità delle avventure, introducendo una reale pericolosità degli avversari, una mortalità non solo potenziale come nei tentativi effettuati precedentemente da Gambadilegno. Un evento in particolare di questa storia merita di essere sottolineato: il dottor Zazzera non viene imprigionato per i suoi crimini, ma viene invece utilizzato dal servizio segreto per le sue indiscutibili doti di inventore, rendendo più sottile ed incerto il confine tra il bene e il male; è un "colpo" alla purezza e all'entusiasmo di Mickey.

"Topolino e l'isola della morte" rappresenta un deciso cambiamento di rotta nel mondo di Topolino: l'avventura si svolge come un viaggio nel tempo, nel sedicesimo secolo, dove riappare Gambadilegno (nei panni di Capitan Barbone) di nuovo con la sua gamba in legno e dove per la prima volta assistiamo alla morte di uno dei protagonisti dell'avventura, ed anche se il tutto alla fine sembrerà essere un sogno, il lettore rimane quantomeno dubbioso a causa del medaglione che pende ancora dal collo di Topolino. Molto particolari le scene di descrizione del mare misterioso che sembrano essere ispirate all'opera del poeta inglese S. T. Coleridge "La ballata del vecchio marinaio", piene dello stesso timore per l'ignoto e per la natura che può anche rivelarsi ostile (come testimoniato dal gas venefico e dal mostro custode del tesoro). Infine merita di essere ricordata la figura della principessa bianca dell'isola, della quale Topolino, per l'ennesima volta dimenticatosi di Minni, s'innamora.

"Topolino e le meraviglie del domani" è l'avventura dove vengono chiaramente definite le paure della società americana di fronte ad una guerra che sta ancora combattendosi: il futuro sembra essere pieno di meraviglie ed innovazioni tecnologiche, ma c'è la possibilità che un dittatore (qui rappresentato dal sempre valido Gambadilegno) possa impossessarsi di questo futuro, utilizzando il suo esercito di uomini-robot (che nella fattispecie rappresentano i nazisti). Nell'avventura il piano criminoso giungerebbe di certo a conclusione e Topolino verrebbe ucciso se non fosse per l'intervento di Mimì, la donna robot che paga il suo innaturale sentimento di amore verso Topolino sacrificandosi per lui facendogli scudo con il suo corpo. Nel corso dell'avventura incontriamo un altro dei sosia di Topolino (il primo è stato re Sorcio), che, specialmente nel momento in cui viene accettato (con entusiasmo) da Minni aggrava la già latente crisi d'identità di Mickey.

Capolavori, insomma: nessuna scusa per lasciarlo in edicola!

  - Paolo

Non è propio vero:nella prima storia Topolino non subisce nessun colpo morale(infatti mica sè nè dispiace)dato che il dottore è sempre prigioniero,ma la sua intelligenza è usata a fin di bene,dunque Topolino non puo che esserne felice,nella seconda non compare Pietro dato ci il pirata è un suo antenato(Walsh e Gottfrdson lo spiegano chiarmaete che sono 2 personaggi diversi).
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: Florence - Lunedì 3 Mag 2010, 18:43:50
Non è propio vero:nella prima storia Topolino non subisce nessun colpo morale(infatti mica sè nè dispiace)dato che il dottore è sempre prigioniero,ma la sua intelligenza è usata a fin di bene,dunque Topolino non puo che esserne felice,nella seconda non compare Pietro dato ci il pirata è un suo antenato(Walsh e Gottfrdson lo spiegano chiarmaete che sono 2 personaggi diversi).

Mah... personalmente la vedo come Paolo.
La sorte di Zazzera forse non è un colpo a Mickey, ma - proprio come dice paolo - è un colpo alla purezza del personaggio: in tempi di guerra, il personaggio di Topolino deve adattarsi alla Realpolitik e non può dimostrarsi dispiaciuto, ma anche se Zazzera ora lavora a fin di bene, non dimentichiamo che non viene punito per i suoi crimini.
E' notevole poi secondo me che fatti del genere avvenivano sul serio: proprio un grande scienziato, Von Braun, creatore delle micidiali V2 e membro delle SS, fu cooptato dalla NASA, o futura tale, per dirigere il programma spaziale americano! Almeno io ho notato subito l'analogia, che forse sarà casuale, però...

Quanto al fatto che il pirata sia un antenato di Pietro e non lui stesso, mi pare irrilevante: è sempre una scusa per raffigurare Pietro e un pretesto per ridargli la gamba di legno.
Notevolissima anche la presenza della morte "reale" e non solo "minacciata" o sfiorata nella storia. Si sente che la guerra ha cambiato la percezione delle cose, anche nei fumetti rivolti ai bambini.


Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: valsedre - Lunedì 3 Mag 2010, 19:33:38

Mah... personalmente la vedo come Paolo.
La sorte di Zazzera forse non è un colpo a Mickey, ma - proprio come dice paolo - è un colpo alla purezza del personaggio: in tempi di guerra, il personaggio di Topolino deve adattarsi alla Realpolitik e non può dimostrarsi dispiaciuto, ma anche se Zazzera ora lavora a fin di bene, non dimentichiamo che non viene punito per i suoi crimini.
E' notevole poi secondo me che fatti del genere avvenivano sul serio: proprio un grande scienziato, Von Braun, creatore delle micidiali V2 e membro delle SS, fu cooptato dalla NASA, o futura tale, per dirigere il programma spaziale americano! Almeno io ho notato subito l'analogia, che forse sarà casuale, però...

Quanto al fatto che il pirata sia un antenato di Pietro e non lui stesso, mi pare irrilevante: è sempre una scusa per raffigurare Pietro e un pretesto per ridargli la gamba di legno.
Notevolissima anche la presenza della morte "reale" e non solo "minacciata" o sfiorata nella storia. Si sente che la guerra ha cambiato la percezione delle cose, anche nei fumetti rivolti ai bambini.


Si ma il dottore fara i suoi esperimenti sorvegliato(dunque sotto arresto come specificato dall'agente) e vuole indicare che le grandi menti possono essere usate a fin di bene,oltretutto non è propio un cattivo,piu che malvagio mi sembra molto demnziale,sicuramente era molto piu cattivo il dottore indiano che compare nella storia dello spettro fallito
Poi a me pare rilevante il fatto che Barbone sia un antenato di Pietro:anche Pippo sei colpi e Topolino Kid d'altronde sono due personaggi diversida Topolino e Pippo.
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: alec - Lunedì 3 Mag 2010, 20:18:39
Pur esprimendo tutta la mia ammirazione per Osborne e De Maris, con Walsh nasce il Mickey odierno, che  maggiormente ha influenzato gli autori italiani.  Attualmente, penso che sia Casty a rendere al meglio certe atmosfere tra il noir e la science fiction tipiche del Gottfredson maturo.
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: valsedre - Lunedì 3 Mag 2010, 22:39:30
A voler essere pignoli poi molti cattivi spesso non vengono puniti:Eli Squick,Rockerduck,il sosiadi Topolino,Macchia Nera alcune volte.....
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: Gongoro - Lunedì 3 Mag 2010, 23:11:23
Un altro grandissimo volume, con grandi storie e significativi cambiamenti sia nel look che nella caratterizzazione dei personaggi.
Topolino nella II Guerra Mondiale è forse l'ultima storia con un Mickey eroe al 100% o quasi. Dopo di essa tendono a rarefarsi anche i riferimenti diretti alla guerra in corso, a parte le brevi Topolino e Pluto eroe e Topolino e gli orfani di guerra.
A subire per primo un cambiamento in Topolino e la cassetta elettronica è Tip, che appare cresciuto e senza la compagnia del gemello, oltre a indossare i pantaloni lunghi ancora prima dello zio!
Qui Topolino è inventore per caso e fa i conti con il classico scienziato pazzo (dal look ispirato ad alcuni personaggi di Segar, viene fatto notare nell'introduzione), che però alla fine viene messo a servizio del governo, sotto lo sguardo perplesso del nostro eroe.
Sia Topolino nell'isola della morte che Topolino e le meraviglie del domani sono avventure che trattano di un viaggio nel tempo sospeso tra sogno e realtà, dove non c'è più la razionalità della classiche storie della seconda metà degli anni '30. Nella prima storia anche la fedeltà di Topolino verso Minni sembra compromessa e "salvata" solo dal ritorno al presente, mentre nella seconda anche Minni e Gambadilegno, senza alcuna spiegazione, vivono nel mondo di domani. Solo il sacrificio della donna-robot Mimì può salvare un Mickey più insicuro che negli anni precedenti.
Che Topolino ha smesso per sempre (o quasi) i calzoncini rossi lo scopriremo solo nella storia successiva...
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: valsedre - Lunedì 3 Mag 2010, 23:31:43
Un altro grandissimo volume, con grandi storie e significativi cambiamenti sia nel look che nella caratterizzazione dei personaggi.
Topolino nella II Guerra Mondiale è forse l'ultima storia con un Mickey eroe al 100% o quasi. Dopo di essa tendono a rarefarsi anche i riferimenti diretti alla guerra in corso, a parte le brevi Topolino e Pluto eroe e Topolino e gli orfani di guerra.
A subire per primo un cambiamento in Topolino e la cassetta elettronica è Tip, che appare cresciuto e senza la compagnia del gemello, oltre a indossare i pantaloni lunghi ancora prima dello zio!
Qui Topolino è inventore per caso e fa i conti con il classico scienziato pazzo (dal look ispirato ad alcuni personaggi di Segar, viene fatto notare nell'introduzione), che però alla fine viene messo a servizio del governo, sotto lo sguardo perplesso del nostro eroe.
Perplesso non piu di tanto,dato che non sè nè cura piu di tanto(non domentichiamoci che resta prigioniero), ma se per questo neanche Squick e Cuordiprietra vengono mai puniti,pur non essendo degli angioletti.
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: New_AMZ - Lunedì 3 Mag 2010, 23:36:46
Caro Paolo,
ho votato tre alla recensione che hai fatto nell'edicola, e avrei votato ancor meno se non avessi dovuto fare la media, perchè ho scoperto - grazie all'aiuto del buon Special Mongo che spero di rileggere presto - che le tanto decantate ristampe anastatiche sono censurate.

Questo mi scrive: "A pagina 6 Pippo dice "ribaldo" invece dell'originale "maledetto" (ho davanti la versione di Topolino Story, non sono mie intuizioni), e a pagina 14 (2a vignetta) il demone dice al "cliente": "Sta' fermo, amico" invece dell'originale "Sta' fermo, dannato".

Per quanto mi riguarda ho controllato con le mini ristampe uscite recentemente per Lo Scarabeo e, purtroppo, devo dargli ragione: la ristampa è censurata.
Vorrei tanto fare i complimenti al furbone che ha deciso che i lettori non possano leggere, in una ristampa anastatica del 1949 (!) "maledetto o dannato" mentre nel volume con le strisce originali ritradotte nel 2010 si...


Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: Paolo - Martedì 4 Mag 2010, 00:05:08
Caro Paolo,
ho votato tre alla recensione che hai fatto nell'edicola

Al tempo!!! Quella e' la recensione del volume 7 de "Gli Anni d'oro di Topolino", non della ristampa allegata, che non ho nemmeno aperto...

  - Paolo

Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: Bacci - Martedì 4 Mag 2010, 00:27:31
No! Le anastatiche di TL censurate, no!!
E io che le prendevo e le mettevo in fila sullo scaffale tutto contento senza neanche guardarle, fiducioso di fare un bel tuffo indietro nel tempo rileggendomele tra qualche tempo tutte insieme....come testimonianza veritiera di tempi andati....
[mi censuro anch'io] :'(
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7
Inserito da: pierangelo - Martedì 4 Mag 2010, 08:51:31
Non mi spiego una cosa: il notevole ridimensionamento delle strisce a partire da circa metà storia dell'Isola della Morte e nel resto del volume è dovuto alla Guerra?
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IO COME SOLITO NON SONO SODDISFATTO: LOCANDINE, SCHIZZI, VARIE IN FORMATO FRANCOBOLLO E IN PARTE SOVRAPPOSTE, NON LE SOPPORTO !!! DOVERLE AMMIRARE CON LA LENTE !!! E MAGARI NELLA PARTE ALTA DEL SERVIZIO VI E' UNO SPRECO CON UN MARGINE ESAGERATO !! MA CHI E' L'IMPAGINATORE ??? POI COL CAMBIO DI FORMATO PERCHE' INSISTERE COL NUM. DI PAG. SOTTO ANZICHE' LATERALE CHE AVREBBE CONSENTITO UNA PUBBLICAZIONE DELLE STRISCIE IN FORMATO UN PO' PIU' GRANDE ????
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: haddock2000 - Martedì 4 Mag 2010, 08:53:40
E' interessante notare come Edgar Pierre  Jacobs nel suo "Il segreto dell'Espadon", primo racconto della serie di fumetti dedicata a Blake e Mortimer, scritto nel 1946, si sia ispirato a "Topolino nella II guerra mondiale" ed in particolare all'aereo "il pipistrello" per tratteggiare "l'Ala" del colonello Olrik, il vilain della serie.
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: pierangelo - Martedì 4 Mag 2010, 09:00:05
No! Le anastatiche di TL censurate, no!!
E io che le prendevo e le mettevo in fila sullo scaffale tutto contento senza neanche guardarle, fiducioso di fare un bel tuffo indietro nel tempo rileggendomele tra qualche tempo tutte insieme....come testimonianza veritiera di tempi andati....
[mi censuro anch'io] :'(
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PERO' TPL N.7, GONGORO DI BARKS E' CON L'ANELLA AL NASO, MENTRE SU DINASTIA-PAPERI ERA IN VERSIONE CENSURATA !!!
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: LYLA.it - Martedì 4 Mag 2010, 10:08:58
Negli elenchi delle edizioni italiane delle storie è menzionata una Ristampa Topolino Giornale Edizioni If (numeri dal 642 in poi). Mai sentita prima. Non è menzionata nell'Inducks, e nel sito delle edizioni IF non vi è traccia. Qualcuno ne sa qualcosa di più?
me lo chiedevo anche io...
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: PaperTopo - Martedì 4 Mag 2010, 10:47:03
No! Le anastatiche di TL censurate, no!!
E io che le prendevo e le mettevo in fila sullo scaffale tutto contento senza neanche guardarle, fiducioso di fare un bel tuffo indietro nel tempo rileggendomele tra qualche tempo tutte insieme....come testimonianza veritiera di tempi andati....
[mi censuro anch'io] :'(

Che dire... L'attuale politica della Disney colpisce a tutti i livelli!!!
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: GaeT - Martedì 4 Mag 2010, 11:57:23
Questo mi scrive: "A pagina 6 Pippo dice "ribaldo" invece dell'originale "maledetto" (ho davanti la versione di Topolino Story, non sono mie intuizioni), e a pagina 14 (2a vignetta) il demone dice al "cliente": "Sta' fermo, amico" invece dell'originale "Sta' fermo, dannato".

Controllando tra le versione in mio possesso questa presente sulla ristampa "anastatica" è la stessa versione presente nel volume Paperodissea dei Super miti Mondadori (Ottobre 1999), il font è anche lo stesso.
Un testo differente è presente anche sulla ristampa su Speciale Topolino 2000 ("gaglioffo" anziché "ribaldo"), ma quella è la versione che meno fa testo, tant'è vero che il secondo caso non è nemmeno presente…
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: New_AMZ - Martedì 4 Mag 2010, 12:59:15
Controllando tra le versione in mio possesso questa presente sulla ristampa "anastatica" è la stessa versione presente nel volume Paperodissea dei Super miti Mondadori (Ottobre 1999), il font è anche lo stesso.

Ma che casino hanno fatto?
Invece di ristampare il fascicolo in se e per se partendo dall'originale hanno preso gli impianti di vecchie ristampe?


Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: AleSandro - Martedì 4 Mag 2010, 13:40:53
Eppure nella versione pubblicata in Paperodissea mancano le ultime due vignette con Minosse di pag. 15 e le Note alla Divina Commedia
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: GaeT - Martedì 4 Mag 2010, 14:35:06
Eppure nella versione pubblicata in Paperodissea mancano le ultime due vignette con Minosse di pag. 15 e le Note alla Divina Commedia

Non avevo notato questa cosa, avevo solo controllato le differenze evidenziate da New_AMZ.
Questo ingarbuglia ancor più le cose e rende la scelta ancora più incomprensibile. :-?
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: zekewolf - Martedì 4 Mag 2010, 14:59:23
Negli elenchi delle edizioni italiane delle storie è menzionata una Ristampa Topolino Giornale Edizioni If (numeri dal 642 in poi). Mai sentita prima. Non è menzionata nell'Inducks, e nel sito delle edizioni IF non vi è traccia. Qualcuno ne sa qualcosa di più?

Un editore amatoriale romano (che ha in qualche modo collaborato con le edizioni IF per la ristampa degli Albi d'Oro dopoguerra) sta ristampando il Topolino Giornale a piccoli lotti (5-10 numeri l'uno, ma posso sbagliare), partendo appunto dal numero 642 (il primo di quelli non ristampati da Comic Art). Credo che sia arrivato intorno al 670, ma anche qui posso sbagliare, vado a memoria (ho visto le ristampe in questione alla bancarella dell'editore a Reggio Emilia).


Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: LYLA.it - Martedì 4 Mag 2010, 15:06:29
OT

Un editore amatoriale romano
l'editore credo sia,  allora, Camillo Conti

/OT
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: TRAM - Martedì 4 Mag 2010, 19:19:47
Un editore amatoriale romano (che ha in qualche modo collaborato con le edizioni IF per la ristampa degli Albi d'Oro dopoguerra) sta ristampando il Topolino Giornale a piccoli lotti (5-10 numeri l'uno, ma posso sbagliare), partendo appunto dal numero 642 (il primo di quelli non ristampati da Comic Art). Credo che sia arrivato intorno al 670, ma anche qui posso sbagliare, vado a memoria (ho visto le ristampe in questione alla bancarella dell'editore a Reggio Emilia).
Grazie dell'informazione. Cercherò di saperne di più.
Se decifro bene quel che è scritto negli elenchi che citavo, sotto la sigla TGRI, sembrerebbe che i numeri 642-649 sarebbero del 2002, fino ai numeri 662-679 del 2006
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: Doremì - Martedì 4 Mag 2010, 20:40:32

Controllando tra le versione in mio possesso questa presente sulla ristampa "anastatica" è la stessa versione presente nel volume Paperodissea dei Super miti Mondadori (Ottobre 1999), il font è anche lo stesso.
Un testo differente è presente anche sulla ristampa su Speciale Topolino 2000 ("gaglioffo" anziché "ribaldo"), ma quella è la versione che meno fa testo, tant'è vero che il secondo caso non è nemmeno presente…

Mancava solo che non stiano attenti a quello che stampano... Perché a parte questo il volume da me non arriva più nemmeno il lunedì...
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: LYLA.it - Mercoledì 5 Mag 2010, 10:02:48
Mi son divertito a valutare quali tra le "meraviglie" immaginate nell'avventura di Topolino, sono ad oggi realtà.

- (striscia del 8-3) poltrone trasparenti = SI (ne abbiamo anche di più brutte)  ;D
- (8-3) iPod grosso come una lavatrice = SI (ne abbiamo decisamente anche di più piccoli)
- (8-4) velivoli anzichè automobili = NO
- (8-7) idrante multigetto = SI
- (8-9) pavimento acquario = SI (qualche eccentrico riccastro l'avrà pure, no?)
- (8-10) idromassaggio = SI (e schizzano in giro molto meno!)
- (8-12) videotelefono = SI
- (8-13) grasso della gravità = NO
- (8-16) appostamenti nascosti della polizia = SI (autovelox inclusi)
- (8-22) bimbi che ne sanno più degli adulti = SI  :o
- (8-25) distributori automatici = SI
- (8-25) fragole giganti che sanno solo di acqua = SI  :(
- (9-1) tende automontanti = SI
- (9-2) fulmini sintetici = SI (sappiamo fare perfino i "buchi neri")
- (9-6) debellato il crimine = NO
- (9-7) vibro pellicola = NO
- (9-16) nuvole di zucchero filato = NO
- (10-18) ghiaccio pistola = NO
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: alec - Mercoledì 5 Mag 2010, 11:10:50
[size=12][/size]
PERO' TPL N.7, GONGORO DI BARKS E' CON L'ANELLA AL NASO, MENTRE SU DINASTIA-PAPERI ERA IN VERSIONE CENSURATA !!!
VERISSIMO! Nel TuttoBarks anche gli altri africani avevano il naso piccolo ed erano veramente brutti a vedersi.  Perche' snaturare i disegni dei Grandi Maestri? Come la storia delle mutande ai nudi di Michelangelo... >:(
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: Gongoro - Mercoledì 5 Mag 2010, 12:04:32
Da notare nella prima pagina della storia di Buci il cameo di Topolino, raffigurato come esempio di "uomo", "più alto di una collina"!
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7
Inserito da: pierrebi - Mercoledì 5 Mag 2010, 12:24:06
Non mi spiego una cosa: il notevole ridimensionamento delle strisce a partire da circa metà storia dell'Isola della Morte e nel resto del volume è dovuto alla Guerra?

Io da qualche parte avevo letto che le strisce di MM ad un certo punto venivano stampate in du eformati diversi a seconda della scelta del quotidiano. Con le vignette più alte e con le vignette più basse (tagliando una striscia sopra ed una sotto) e questo si può verificare perché la firma Walt Disney e le date non erano in fondo alla vignetta ma un po' rialzate per permettere appunto il taglio della vignetta da parte dei quotidiani che volevano, poi ad un certo punto, se non sbaglio, il formato più basso diviene l'unico. Mi sono abbonato e quindi non ho ancora ricevuto l'albo in questione e non posso verificare.
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: Christian - Mercoledì 5 Mag 2010, 13:03:08
Ho quasi l'impressione che le strisce delle due settimane 1-6 maggio e 8-12 maggio siano state "accorciate" a partire da originali che erano ancora lunghi (il che spiegherebbe perché quelle del 15-20 maggio siano nuovamente "lunghe", e perché diventino definitivamente "corte" soltanto dal 22 maggio).

Molte vignette appaiono infatti compresse o tranciate in maniera innaturale, e parti del corpo dei personaggi sono tagliate via: per esempio il naso e il muso di Gambadilegno nella striscia del 6 maggio, la mano del pirata in quella del 2 maggio, il naso di Pluto in molte scene sulla passerella... Se il formato fosse stato già corto, Gottfredson avrebbe sicuramente disegnato le vignette in maniera più ariosa ed equilibrata, come in effetti fa dal 22 maggio in poi.
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: Pacuvio - Mercoledì 5 Mag 2010, 13:32:51
Ho fatto un confronto con l'edizione di Tomomistery, e in tutti i casi le vignette risultano come ne Gli anni d'oro di Topolino, quindi mi sentirei di escludere questa eventualità, che sarebbe nota da tempo se fosse così.
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: Christian - Mercoledì 5 Mag 2010, 14:30:07
Ho fatto un confronto con l'edizione di Tomomistery, e in tutti i casi le vignette risultano come ne Gli anni d'oro di Topolino, quindi mi sentirei di escludere questa eventualità, che sarebbe nota da tempo se fosse così.

Beh, ovviamente se esistessero le pellicole delle versioni "lunghe", le avrebbero utilizzate anche per questa edizione. Io ipotizzavo che le strisce fossero state "ridotte" prima ancora di andare in stampa, ovvero che venissero inviate ai quotidiani già in forma "accorciata".

Più difficile è spiegare perché la settimana dal 15 al 20 maggio è ancora "lunga": forse di quelle sei strisce sono sopravvissuti gli originali prima del taglio?
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: Gongoro - Mercoledì 5 Mag 2010, 14:37:05
Dall'edizione di Topomistery si vede anche che la Principessa Bianca era veramente "bianca" (niente retini) e che quindi la decisione del colorista di renderla grigia è senz'altro infelice.
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: TRAM - Mercoledì 5 Mag 2010, 17:54:42
Dall'edizione di Topomistery si vede anche che la Principessa Bianca era veramente "bianca" (niente retini) e che quindi la decisione del colorista di renderla grigia è senz'altro infelice.
Mai quanto l'annerimento di Milli…
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: TRAM - Mercoledì 5 Mag 2010, 18:05:27
Per quanto riguarda le dimensioni delle strisce, le cose sembra stiano più o meno così. Quello "corte" sono in realtà quelle intere, quelle "lunghe" sono tagliate sopra e sotto. Per un certo periodo, vi erano entrambe le versioni, da un certo momento in poi solo quella intera.
Per motivi che non sappiamo, in questa edizione, e nella maggior parte di quelle precedenti, sono state utilizzate le strisce tagliate, passando a quelle intere solo quando era l'unica versione.
Per certo so che nel volume "Topolino Supershow" (Traverso) le strisce erano in versione intera, a differenza de Gli Anni d'Oro della scorsa settimana.
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: cianfa88 - Giovedì 6 Mag 2010, 17:42:34
Peccato per una delle prime censure nella storia del fumetto Disney, il finale previsto da Walsh / Gottfredson della Cassetta elettronica sarebbe stato molto più simpatico della versione definitiva :(
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: Papillon - Venerdì 7 Mag 2010, 14:11:24
Certo è un bel pugno in un occhio vedere le strisce "corte"... con tutta la parte bianca laterale così massiccia...
Forse, in previsione di una tale modificazione delle strisce già dal numero 7, allora penso che sarebbe stato meglio stampare dall'inizio i volumi in un formato "che salvasse capra e cavoli": orizzontale e lungo più del normale sì (per le strisce lunghe), ma un po' più alto del formato attuale (per quelle corte, in modo da poterle ingrandire). Quindi, per capirci, orizzontale ma non troppo!

Ma, se ho capito bene, praticamente queste strisce "corte" ci accompagneranno fino alla fine di Gottfredson? O meglio, fino alla ristampa dell'Isola misteriosa?  :-/
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: Christian - Venerdì 7 Mag 2010, 16:57:54
Ma, se ho capito bene, praticamente queste strisce "corte" ci accompagneranno fino alla fine di Gottfredson? O meglio, fino alla ristampa dell'Isola misteriosa?  :-/
Esatto. Purtroppo fu un cambiamento che investì non solo Gottfredson, ma tutte le strisce americane. Fino alla guerra, le strip erano lunghe come l'intera pagina del quotidiano (pensa per esempio al "Popeye" di Segar degli anni '30, che poteva permettersi ben sei vignette), poi cambiarono le proporzioni e divennero lunghe quasi la metà (vedi per esempio una tipica striscia dei "Peanuts", dove ci sono solo quattro vignette quadrate,  da un certo punto in poi addirittura solo tre).

Questo cambiamento, ovviamente, penalizzò soprattutto le strisce avventurose. Non a caso nel dopoguerra persero (a favore dei comic book) l'importanza immensa che avevano avuto fino ad allora nella storia del fumetto. Praticamente nel giro di pochi anni rimasero solo le strip comiche (alcune, come nel caso di Topolino, furono poi "costrette" a convertirsi da avventurose in comiche anche per altri motivi, come la concorrenza della televisione che aveva cambiato le abitudini dei lettori, non più disposti ad aspettare tre mesi per leggere una storia completa).
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: TRAM - Venerdì 7 Mag 2010, 18:48:32
A proposito di traduzioni. In Topolino e le meraviglie di domani, striscia del 8-8 (!!!!), la nuova traduzione è errata; anche se non incide sullo svolgimento della storia, comunque è un errore concettuale.
In tutte le precedenti versioni della storia, il curioso veicolo volante è definito da Topolino "un autobus". Stavolta invece lo definisce "un tram".
E no! può essere assimilato ad un autobus, ma non certo ad un tram. Un tram per essere definito tale deve avere un minimo di impianto fisso (perfino la fregatura padovana l'hanno potuta chiamare tram perché ha una rotaietta). Il veicolo volante non ha impianto fisso, quindi non può essere un tram, pertanto è più esatto "autobus" come nelle vecchie traduzioni. Ai fini della storia è poco rilevante, però assomiglia tanto a certi giochetti di parole di taluni politici che irritano terribilmente le associazioni dei consumatori.
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: cianfa88 - Venerdì 7 Mag 2010, 20:00:41
Non vorrei offenderti visto il nick ;D, ma in Toscana "tram" si usa praticamente sempre al posto di "autobus", pur se impropriamente, quidni Becattini nel fare la traduzione probabilmente non ci ha proprio pensato :)
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: Florence - Venerdì 7 Mag 2010, 20:07:24
Scusa Tram-D, io non ho risparmiato critiche alle traduzioni, ma qui ha ragione Becattini:
nell'originale Mickey dice: "A streetcar!" E streetcar negli USA significa proprio
"tram", posso garantire. Tra l'altro c'è una commedia e un film famosi "a streetcar named desire" cioè "un tram che si chiama desiderio", appunto
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: TRAM - Sabato 8 Mag 2010, 10:17:11
Beh, il testo originale non l'ho mai visto, ma ho quasi tutte le edizioni precedenti. Se l'originale dice così, nulla da dire. Le vecchie traduzioni mi sembravano più adatte al contesto, anche se non letterali. E questo "cambio" mi è sembrato molto simile ad una voluta confusione terminologica che fanno certi politici furbetti e che le associazioni dei consumatori stanno duramente combattendo (non può chiamarsi tram ciò che non ha rotaie)


OT: Più che in Toscana, a Siena. Ma c'è un motivo storico ben preciso che non mi metto a raccontare perché sarebbe ultra-OT.
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: Florence - Sabato 8 Mag 2010, 13:08:14
Beh, il testo originale non l'ho mai visto, ma ho quasi tutte le edizioni precedenti.

Ho sempre creduto che per giudicare una traduzione occorresse prima di tutto leggere il testo originale... ::)

Citazione
E questo "cambio" mi è sembrato molto simile ad una voluta confusione terminologica che fanno certi politici furbetti e che le associazioni dei consumatori stanno duramente combattendo (non può chiamarsi tram ciò che non ha rotaie)

Ehm... lo avevi già detto, sai?



Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: cianfa88 - Sabato 8 Mag 2010, 13:21:24
Con l'avvento di Bill Walsh ai testi, si possono notare un po' di differenze, sia stilistiche che di contenuto, rispetto alle storie precedenti:

- la trama diventa un po' meno rigorosa: la prorompente fantasia di Walsh porta a privilegiare più la singola striscia che la storia in generale.

- scompaiono completamente i riassuntini presenti all'interno delle strisce

- sono introdotti temi più forti, e la morte di un personaggio è spesso visualizzata

- Pluto (almeno in queste prime storie) acquisisce maggiore importanza
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: Malachia - Sabato 8 Mag 2010, 18:04:50
Condivido tutte le osservazioni di cianfa. Bravo. :)
Ho trovato questo numero particolarmente bello. Annche dal punto di vista grafico, trovo migliore il Topo inchiostrato da Moores di quello inchiostrato da Wright, che ci ha fatto compagnia fino al numero scorso. Spendo, ora, due parole sulle storie perchè ne vale la pena.
Non stravedo per Topolino nella II Guerra Mondiale, ma la sola striscia del 4 Ottobre (p. 33) da sola vale il prezzo del biglietto. Cielo! Una delle migliori in assoluto! Più di voluminosi trattati politologici, spiega il rapporto fra propaganda e regime, informazione e politica, in sole due vignette, e, cribbio, è sempre attualissima!
Meglio, nel suo complesso, Topolino e la cassetta elettronica, anche se debbo concordare con chi afferma che la versione alternativa dell'ultima vignetta sarebbe stata più spiazzante. Come abbiamo modo di vedere nello stesso volume, il rapporto fra scienza e Ragione è una costante della produzione walshiana.
Topolino nell'isola della morte, imho, mette troppa carne sul fuoco, e risolve un po' troppo rapidamente spunti interessantissimi. Nel suo complesso, sembra proprio una voluta parentesi al di fuori del tempo e dello spazio per evadere dal triste momento in cui è stata prodotta. Il corvo che vi compare sarà ripreso dal bravo Daan Jiippes in Raven Mad (http://coa.inducks.org/story.php?c=H+70mm01) (da cui ho postato un'immagine qui (http://www.papersera.net/cgi-bin/yabb/YaBB.cgi?num=1205859675/3873#3873)).
Topolino e le meraviglie del domani è la migliore del numero. Strabiliante nella prima parte e di una drammaticità sconcertante nella seconda. E' possibile che la "storia" fra l'automa Mimì e Topolino abbia ispirato il mitico Blade Runner di R. Scott? Impressionanti le strisce del 3 e del 4 Novembre: cielo, un vero pugno nello stomaco! Grande Walsh!
Storie brevi e stirisce autoconclusive, sono tutte, poi, più o meno, molto carine.
Colori e rilegatura a parte, sono sempre più contento di questa iniziativa! :)
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: V - Sabato 8 Mag 2010, 18:23:53

Ma che casino hanno fatto?
Invece di ristampare il fascicolo in se e per se partendo dall'originale hanno preso gli impianti di vecchie ristampe?
Sta arrivando l'ora di aprire un topic tutto dedicato alle anastatiche dei 38 numeri di Topolino insieme ad Anni d'Oro, oppure si va di recensioni singole?
Sperando che siano buone anastatiche, ma se questi pasticci sono veri, allora prendiamola sul ridere. Sono più che spassosi.
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: giupy79 - Sabato 8 Mag 2010, 18:59:13
Si quella di aprire un topic sulle ristampe è una buona idea! al fine di evidenziarne la qualità generale e le più o meno clamorose differenze rispetto agli originali
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: Pacuvio - Sabato 8 Mag 2010, 19:08:18
Giusto per non aprirne un altro, ho editato il titolo di un topic che era in Le Altre pubblicazioni:

http://www.papersera.net/cgi-bin/yabb/YaBB.cgi?num=1269178806/0
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: Bacci - Domenica 9 Mag 2010, 00:24:02
Ottime storie anche in questo numero, le meraviglie del domani su tutte.
Tutta questa rappresentazione continua dei temi della guerra in modo così esplicito mi trasmette a volte strane sensazioni in un fumetto disney, perlopiù perchè la maggior parte delle storie di Gottfredson che ho letto prima di questa collana risalgono ai periodi precedente o successivo a quello trattato in questi ultimi volumi, nei quali i temi bellici non emergevano in modo così evidente.

Mi manca l'uso di Pippo, in queste pagine, davvero utilizzato pochissimo (ma disegnato nelle sue brevi apparizioni in modo sublime!).

Come ho appena scritto, le mie storie preferite di Gottfredson (e Walsh!) non sono quelle che trattano della guerra in modo così marcato. Complice il fatto che fin da piccolo, ho avuto l'opportunità di leggere un sacco di storie di Barks, che essendo create per i comic-book, si riferivano ad un target diverso rispetto a quello delle strisce, che invece potevano sconfinare in temi più adulti e trattarli anche in modo diretto.

Barks come è stato detto e ridetto, ha saputo parlare di temi forti nelle sue storie in modo da farsi leggere da un pubblico di tutte le età, in un modo di narrare per me universale, nonostante le numerose costrizioni a cui era soggetto.

Per questo queste vignette in cui si vede topolino che tira pomodori a manifesti con la faccia di Hitler, o in cui segue il coprifuoco, o prende i bollini delle razioni di cibo durante il periodo di guerra mi interessano moltissimo per la loro potenza comunicativa e e per la loro capacità di trattare temi così attuali nell'epoca in cui vennero create, ma non raggiungeranno mai, per me, la capacità di rapirmi completamente al loro interno, appassionandomi fino all'estremo, come è successo in altre storie di Barks e Gottfredson meno incatenate alla realtà.

Insomma, i paperi di Barks vivono a paperopoli, i topi di Gottfredson di queste storie a tema bellico vivono proprio nell'america del 1944! (anche se, ripeto, anche Barks sa essere realistico e attuale).
Da una parte questo è un grande pregio, ma per il mio singolo gusto personale questo toglie loro molta "magia" :)

Sia chiaro che parlo solo di quelle storie di Gottfredson così radicate nei temi bellici. Perchè molte altre (e sono tante!) sue storie mi hanno emozionato tanto quanto quelle barksiane.

Per dire, Io adoro Mafalda di Quino che mi parla nelle sue strisce di fame nel mondo, di emarginazione, di disoccupazione, della guerra del Vietnam, sovrappopolazione e disarmo nucleare, ma lo fa in un modo sublime che non riesco proprio ad equiparare a queste "storie belliche" di Topolino, anche se forse il paragone con Barks era più calzante.

C'è qualcuno che la pensa come me o, diversamente da me, non la pensa affatto così? XD
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: Brigitta MacBridge - Domenica 9 Mag 2010, 10:14:42
Le impressioni che hai descritto sono chiare e correttamente espresse, e senz'altro condivisibili. C'è da dire comunque che Barks scrisse in un'altra epoca, e anche se non si è tirato indietro quando c'era da trattare temi "seri" non ha dovuto scrivere nel periodo di guerra. In quegli anni l'autore che portava avanti Paperino era Taliaferro, e anche nelle daily strip di Paperino la guerra si vede eccome. Una guraa combattuta "da casa", in cui si parla di coprifuoco, di razionamento dei materiali, di acquisto di buoni di guerra.

Sono strisce molto interessanti, ma ovviamente non hanno il respiro e la forza di trascinare di una avventura di trenta pagine come quelle che Barks avrebbe realizzato di lì ad alcuni anni. E' comunque molto probabile che se anche Barks avesse dovuto scrivere negli anni della guerra, avrebbe anch'egli ricevuto l'ordine di trattare quegli stessi temi. E probabilmente faresti le medesime considerazioni sulle su storie.



Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: Bacci - Domenica 9 Mag 2010, 13:19:24
Le impressioni che hai descritto sono chiare e correttamente espresse, e senz'altro condivisibili. C'è da dire comunque che Barks scrisse in un'altra epoca, e anche se non si è tirato indietro quando c'era da trattare temi "seri" non ha dovuto scrivere nel periodo di guerra.

Hai perfettamente ragione! Infatti è una considerazione anche molto banale che però mi arrivata alla mente solo quando avevo già chiuso il Computer!
In effetti Barks ha avuto il suo periodo di splendore massimo negli anni cinquanta, quando la seconda guerra modiale....era finita!

Ma questo non toglie il fatto che ho continuato a pensarci su e mi chiedo: si è parlato molte volte su questo forum di  come Topolino e il fumetto disney in generale è stato nel tempo uno specchio della società, quindi nel 1939 i personaggi avvertivano la crisi economica, 1944 c'era il coprifuoco e combatteva i nazisti, negli anni della guerra fredda barks faceva incontrare ai paperi i brutopiani,
quello che ho continuato a chiedermi per un po' di tempo è :ma perchè OGGI i paperi e i topi sono alle prese solo con telefonini ultimo modello con videocamera incorporata e le storie a tematica ambientale tramite alcune eccezioni (casty) non sono mai storie complesse ma solo slogan contro gli sprechi e gli inquinamenti?


Possibile che l'educazione che è stata impartita alle ultime generazioni sia così involuta, tanto che non è più possibile vedere pippo e topolino che partono volontari per l' IRAQ a combattere delle cellule di Al-Quaida, e che i bambini di oggi devono essere trattati come se queste cose non esistano, per "proteggerli"????

So che per molti di voi queste saranno considerazioni molto banali, e sulle quali avrete ragionato molte volte anche per conto vostro, ma il fatto è che IO faccio parte di queste generazioni di lettori "bambini" ai quali è stata impartita un educazione simile, e di certe cose mi rendo conto solo adesso!

E poi un ultima domanda: A qualcuno piacerebbe oggi leggere storie in cui Topolino cerca di stanare Bin Laden? (lo so che oggi topolino non può essere paragonato alle strisce avventurose pubblicate sui quotidiani di settanta anni fa, ma perchè è avvenuto questo cambiamento radicale? I personaggi sono sempre i medesimi!)

Scusate se vi ho stufato con le mie paturnie.
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: Florence - Domenica 9 Mag 2010, 13:29:20
Possibile che l'educazione che è stata impartita alle ultime generazioni sia così involuta, tanto che non è più possibile vedere pippo e topolino che partono volontari per l' IRAQ a combattere delle cellule di Al-Quaida, e che i bambini di oggi devono essere trattati come se queste cose non esistano, per "proteggerli"????

Magari dico una banalità, anzi di sicuro, ma forse è perchè in Italia tutto questo patriottismo non c'è mai stato.
Le storie di Gottfredson e Barks erano americane.
E gli americani erano, oggi molto meno, sono molto in crisi, ma erano molto patriottici. Anche i francesi lo sono, tanto.
Gli italiani no.
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7
Inserito da: principe.myskin - Domenica 9 Mag 2010, 13:44:39
Il mio edicolante e' un fan disneyano pure lui, e sogna che un giorno realizzino un TuttoScarpa... ;)

Dicevo giusto ieri che dopo il Tutto Barks e il Tutto Gottfredson, il Tutto Scarpa è assolutamente necessario!
 :D
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: Andrea87 - Domenica 9 Mag 2010, 13:53:46
mah guarda... io non è che ami troppo il topolino che si professa come l'incarnazione degli ideali americani come quello apparso negli ultimi 2 CAT.

Per dire, il cartone "Lo spirito del '43" con quello slogan "Risparmia per le tasse o spendi per l'asse" è quanto di più odio in un'opera di pubblico ludibrio. posso capire (in base al periodo storico), ma non mi piace E NON LO VORREI VEDERE!

Visto che il mondo non è mai bianco o nero, mi darebbe fastidio vedere un Topolino che, alla John Wayne de noartri, arriva con la sigaretta in bocca, dice un OH YEAH! e elimina i cattivoni supercattivi...

Alla fine, se pensi che uno dei film + infarciti di retorica è Rocky IV e alla fine il buon Sly si lancia in un messaggio fraterno nei confronti del popolo russo... capirai quanto sarebbe sbagliato un "Mickey Mouse defeat the muhjaiddin"
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: Bacci - Domenica 9 Mag 2010, 13:58:43


Visto che il mondo non è mai bianco o nero, mi darebbe fastidio vedere un Topolino che, alla John Wayne de noartri, arriva con la sigaretta in bocca, dice un OH YEAH! e elimina i cattivoni supercattivi...

Ma sicuro! Il mio era solo un esempio contemporaneo per dire che topolino non si occupa più di questi argomenti "scottanti" ;)
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: Florence - Domenica 9 Mag 2010, 14:47:23
Riflettendo meglio sulla cosa, mentre aspetto che bolle l'acqua - mangiamo molto tardi - a me pare che il paragone non si possa fare: noi non siamo in guerra.
Negli anni '30 Topolino affrontava la crisi economica, senza però insisterci tanto e facendo delle storie incentrate su questo: insomma, nella banda dei piombatori la crisi economica c'è, è ritratta con una tratto convincente e leggero al tempo stesso (vedi la gag del barbone al parco!), ma poi la storia parla di tutt'altro.
Nei primi anni '40 è diverso perchè l'America è davvero in guerra.
La guerra del golfo o la misisone in Afghanistan non sono guerre vere: ci vanno solo pochi soldati professionisti.  E nessuno deve consegnare il ferro o comprare la carne coi bollini.
Nella WWII la guerra coinvolgeva tutte le famiglie, quasi ogni famiglia aveva almeno una persona al fronte. Affrontarla anche nei fumetti era inevitabile.
È vero però il Topolino attuale è al di fuori della realtà: al massimo parla di squadre di calcio o fa propaganda ecologica a livello di spot tv, ma, lo ripeto... siamo in Italia.
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: Bacci - Domenica 9 Mag 2010, 14:54:15
Hai perfettamente ragione, ma ripeto, era solo un esempio per dire appunto che una volta topolino parlava di quello, e oggi invece di calciatori, come dici tu. Il mio su topolino che da la caccia a Bin Laden era un ragionamento per assurdo.
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: TOPOLINO123 - Domenica 9 Mag 2010, 15:02:51
comunque, ha ragione bacci88: adesso le storie affrontano argomenti completamente diversi, perché ho capito che loro negli anni '30 erano in guerra e c'era la crisi, però anche noi, dal 2008 siamo in crisi, e non hanno fatto NESSUNA storia che contenesse un minimo riferimento a questo nostro stato di crisi... :S perché?? Sarà che non vogliono affrontare questi argomenti??
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: Florence - Domenica 9 Mag 2010, 15:35:41
Non sono in disaccordo con bacci ed è vero che non c'è nessun riferimento alla crisi economica più grave degli ultimi 80 anni...
Potrebbe dipendere da molti fattori, in teoria: ad es., io sono per metà francese e vivo in  Svizzera, e mi pare che la crisi sia molto sottovalutata in italia. Qui in Svizzera hanno accenti molto più drammatici. Forse la scelta politica in italia è di darle poco peso,
Potrebbe essere un motivo per non parlarne, ma credo le le ragioni siano altre...
Mi chiedo: in altri tempi i fumetti Disney italiani mostravano maggiore impegno?
Non sono una nerd e non conosco a memoria tutte le storie del passato, però, nel mio piccolo, ho letto storie degli anni 70 sull'austerity (e.. er... ho dovuto farmi spiegare da altri cosa fosse...) e sulla presunta crisi petrolifera, che poi in realtà era un bufala perchè non c'era per niente... Ma quelle storie erano più di satira sociale che di impegno civile. Mi pare - spero di non offendere nessuno - che gli italiani siano più portati alla satira che all'impegno, quando fanno qualcosa di "impegnato" o è noiosissimo o è a livello di spot tv.
Quindi mi sembra sbagliato confrontare Gott con il Topolino attuale perchè gli americani sono molto diversi.
È vero che però oggi, almeno dai pochi topolini recenti che ho letto, satira non ce n'è. Però, a parte che manca Martina che mi pare fosse il più satirico, mi sembra non ci sia satira neppure altrove: ci sono comici di sinistra che attaccano la destra e viceversa, ma quella non è satira. Per farla un giornale come Topolino dovrebbe schierarsi.
Poi nel mondo attuale c'è l'impegno: generico, fintamente ecologico, vagamente moralistico e populistico, e questo lo condividono tutti...
Mi pare un atteggiamento generale che prende anche TL.
Come una tavola autoconclusiva di Topolino che spiegava a Pippo come potesse risparmiare ettolitri di acqua se chiudeva il rubinetto mentre si lavava i denti: che pena! anche perchè la tavola non aveva nulla nè di originale nè di divertente: uno spot tv, uno di quelli che spingono la gente a lasciare il rubinetto aperto per mezz'ora... ::)
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: haddock2000 - Domenica 9 Mag 2010, 16:41:41
Mi pare - spero di non offendere nessuno - che gli italiani siano più portati alla satira che all'impegno, quando fanno qualcosa di "impegnato" o è noiosissimo o è a livello di spot tv.
... ci sono comici di sinistra che attaccano la destra e viceversa, ma quella non è satira.
Io, per esempio mi sento offeso. Un intervento pieno di luoghi comuni. Penso che la signora non sa distinguere tra italiani e governanti. Le assicuro che di impegno dalle nostre parti se ne trova molto e ne sanno qualcosa anche gli svizzeri. Certo tutto questo non appare in televisione, un mezzo che oggi è diventato la misura di tutto. E poi vorrei sapere che cos'è la satira se non mettere a nudo il Re.

MA CERTI ARGOMENTI NON DIVREBBERO ESSERE AFFRONTATI IN QUESTO FORUM, SE NON SBAGLIO. C'E' UN REGOLAMENTO CHE DOVREBBE ESSERE LETTO QUALCHE VOLTA.
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: V - Domenica 9 Mag 2010, 18:36:08
Cercando di tornare sul binario più tradizionale (parlando di situazione italiana e modo di affrontare la crisi da un'altra parte, e penso che nell'Off Topic ci sia spazio a bizzeffe), Gottfredson e soci potevano affrontare chiaramente le asperità della guerra o della situazione economica perchè:
                                            Per questi motivi, e per uno stato di guerra che fortunatamente non si è ripetuto, le strisce hanno riportato la vita reale sulla carta.
In Italia non è stato fatto perchè il medium è diverso, e perchè è spezzato in due tra personaggi americani disegnati da autori italiani per un pubblico italiano ma non solo (storie italiane sono vendute a grappoli in Germania, Francia e via dicendo).
Dopo la guerra, sia Gottfredson che Barks lanceranno riferimenti alla vita vera, ma lievi e impliciti: vedi i Brutopiani o Mook. La II Guerra Mondiale è stata eccezionale, e ha previsto misure straordinarie.
Piuttosto, potremmo crederci se una striscia come Doonesbury possa aiutare un clima sociale, oppure avvelinirlo più del dovuto.
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: Andrea87 - Domenica 9 Mag 2010, 18:36:54
Non sono in disaccordo con bacci ed è vero che non c'è nessun riferimento alla crisi economica più grave degli ultimi 80 anni...

beh, qualche mese fa abbiamo visto topolino che cerca lavoro ed emigra verso la città... Giustamente mica ti possono mettere Topolino che okkupa la fabbrica a Termini imerese :P
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: dany91 - Domenica 9 Mag 2010, 18:51:19
Cercando di tornare sul binario più tradizionale (parlando di situazione italiana e modo di affrontare la crisi da un'altra parte, e penso che nell'Off Topic ci sia spazio a bizzeffe), Gottfredson e soci potevano affrontare chiaramente le asperità della guerra o della situazione economica perchè:
                      
  • le storie erano pubblicate sui quotidiani, giorno per giorno, sotto gli occhi di un pubblico numerosissimo
                     
  • inoltre, Topolino era considerato una sorta di eroe nazionale, un'icona culturale cui è difficile fare paragoni
Per questi motivi, e per uno stato di guerra che fortunatamente non si è ripetuto, le strisce hanno riportato la vita reale sulla carta.
In Italia non è stato fatto perchè il medium è diverso, e perchè è spezzato in due tra personaggi americani disegnati da autori italiani per un pubblico italiano ma non solo (storie italiane sono vendute a grappoli in Germania, Francia e via dicendo).
Dopo la guerra, sia Gottfredson che Barks lanceranno riferimenti alla vita vera, ma lievi e impliciti: vedi i Brutopiani o Mook. La II Guerra Mondiale è stata eccezionale, e ha previsto misure straordinarie.
Piuttosto, potremmo crederci se una striscia come Doonesbury possa aiutare un clima sociale, oppure avvelinirlo più del dovuto.

quoto... non possiamo paragonare la crisi attuale dove non viene descritta nel Topolino (che è diventato un giornaletto principalente per ragazzini), mentre come hai detto tu La Guerra Mondiale è stata un'altra cosa, descritta dal Gott in un quotidiano (e quetso basterebbe epr capirlo)
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: valsedre - Domenica 9 Mag 2010, 20:17:00
Bisogna anche considerare che mentre la Seconda Guerra Mondiale era sostenuta da tutti e considerata una guerra contro il male,le successive guerre(Vietnam e Iraq) invece no,vedi hippy em pacifisti democratici,quindi sarebbe stato stupido fare propaganda.
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: Florence - Domenica 9 Mag 2010, 20:19:27
Io, per esempio mi sento offeso. Un intervento pieno di luoghi comuni. Penso che la signora non sa distinguere tra italiani e governanti. Le assicuro che di impegno dalle nostre parti se ne trova molto e ne sanno qualcosa anche gli svizzeri. Certo tutto questo non appare in televisione, un mezzo che oggi è diventato la misura di tutto. E poi vorrei sapere che cos'è la satira se non mettere a nudo il Re.

MA CERTI ARGOMENTI NON DIVREBBERO ESSERE AFFRONTATI IN QUESTO FORUM, SE NON SBAGLIO. C'E' UN REGOLAMENTO CHE DOVREBBE ESSERE LETTO QUALCHE VOLTA.

Non ho idea di quali regole avrei violato come il signor Haddock2000 mi contesta, urlando (ma non c'era una regola sul non urlare? :-/).
Non era certo mio interesse discutere di come siano gli italiani, su cui ho detto poche frasi en passant, col rischio di essere fraintesa, come forse è avvenuto - a me interessava di come Topolino oggi e ieri affronta l'attualità e l'impegno sociale, argomento per altro che non avevo aperto io.
Potrei semmai avere l'impressione che per il signor Haddock sia vietato dire quello che non concorda con le sue idee ::)
Comunque se ho violato qualche regola me lo spiegheranno i mods.

OT
Non immaginavo di dire cose molto popolari, ma sull'impegno degli italiani sono stata fraintesa: non intendo dire che tra gli italiani non ci sia impegno, ma che nell'arte affrontando l'attualità siano più bravi a fare satira che a sollecitare l'impegno collettivo e la solidarietà, tipo "chiamata alle armi", come sapevano fare gli americani. Quando lo fanno, gli autori saranno senz'altro sinceri - non contesto ciò - ma risultano meno convincenti o più scontati. Imho.
Che poi io dica dei luoghi comuni, può darsi, non ho la pretesa di essere originale, d'altra parte molti luoghi sono comuni perchè sono veri anche se forse troppo sbrigativi...
/OT

Tornando a Topolino, non avevo mai riflettuto sul fatto che Gott era scritto sui giornali, letti anche dagli adulti, mentre gli albi erano orientati ai bambini.
Mi chiedo se davvero questo influenzava le storie e anche l'impegno civico. Perchè in effetti poi sono i bambini che leggono i fumetti sul giornale del papà, però certo forse li leggono anche i papà...
Ma Gottfredson e gli altri tenevano conto di questo, e quanto? intendo, ci sono dichiarazioni sue o di altri autori su questo punto? E' vero che Topolino una volta era molto seguito anche dagli adulti...
Però se è così c'è un fenomeno curioso: Topolino sarebbe stato in origine molto più anche per adulti, e poi porgressivamente sempre più per bambini finchè oggi pare essere proprio per bimbetti e questo infatti pensano anche i bambini più grandi... Ma come mai questo trend? :-/




Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: Bacci - Domenica 9 Mag 2010, 20:29:17
Quando ho scritto quella riflessione personale alcuni post fa non intendevo fare altro che chiedere esattamente questo:


Tornando a Topolino, non avevo mai riflettuto sul fatto che Gott era scritto sui giornali, letti anche dagli adulti, mentre gli albi erano orientati ai bambini.
Mi chiedo se davvero questo influenzava le storie e anche l'impegno civico. Perchè in effetti poi sono i bambini che leggono i fumetti sul giornale del papà, però certo forse li leggono anche i papà...
Ma Gottfredson e gli altri tenevano conto di questo, e quanto? intendo, ci sono dichiarazioni sue o di altri autori su questo punto? E' vero che Topolino una volta era molto seguito anche dagli adulti...
Però se è così c'è un fenomeno curioso: Topolino sarebbe stato in origine molto più anche per adulti, e poi porgressivamente sempre più per bambini finchè oggi pare essere proprio per bimbetti e questo infatti pensano anche i bambini più grandi... Ma come mai questo trend? :-/

Di certo non mi lamentavo del fatto che oggi su topolino non si parli di guerra.
Comunque ultimamente sul forum non si può più discutere di nulla che subito si crea una polemica o una mezza polemica. Che palle!
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: Florence - Domenica 9 Mag 2010, 20:45:57
Comunque ultimamente sul forum non si può più discutere di nulla che subito si crea una polemica o una mezza polemica. Che palle!

Quoto! Forse stiamo diventando troppo ipersensibili o troppo intolleranti...

Su quello che dice valsedre, sono d'accordo in parte.
Per me c'è comunque il problema che nella II guerra mondiale Topolino era fatto in America, mentre nelle guerre del golfo etc. è in Italia (o NordEuropa, mi pare) e non è possibile fare un vero paragone. Ad es. la guerra contro AlQaeda è molto sentita in America a causa del 9/11 che ha fatto un effetto tipo Pearl Harbor, ma in italia è diverso, qui non ci sono state le Twin Towers.
Ci sono opposizioni anche in America, ma guarda che c'erano anche al tempo della II guerra mondiale, solo che non avevano spazio nell'arte: tutti puntavano sull'impegno e la lotta contro il nazismo. Una simile unità artistica in Italia credo ci sia solo sulla lotta contro la mafia... che perô dubito appaia su Topolino perchè appunto è diventato, chissà perchè, per bebé.
E torniamo quello che ho scritto prima e che quotava bacci88: qualche nerd sa nulla di cosa ne pensavano Gott, Walsh etc.?
E di cosa sia successo dopo?
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: New_AMZ - Domenica 9 Mag 2010, 20:59:11
E di cosa sia successo dopo?

Cos'è successo dopo queste strisce? Il mercato globale.
E quindi Topolino va venduto in più paesi del mondo, di qualsiasi estrazione sociale e politica. E quindi le idee politiche devono farsi da parte e Topolino deve parlare ad un pubblico il più ampio possibile. Il che significa: parlare di animali, parlare di ecologia rivolti al futuro più futuro possibile, parlare di calcio e sport, parlare di avventure comiche, parlare di Babbo Natale e di famiglia buona, lasciando comunque profondamente slegate da qualsiasi contesto lontanamente riconoducibile ad una qualsiasi idea un po' più profonda.
Con Gottfredson e Barks i personaggi erano più liberi anche di satirizzare sulle minoranze (vedi il Gongoro e gli indiani pigmei di Barks e gli Arabi di Gottfredson) e di parlare alla pancia dei suoi usufruitori (come avvenne sia nelle strisce di Gottfredson che nelle copertine anni 40 che invitavano i lettori ad investire in titoli di stato o che spiegavano il perchè gli States erano in guerra)
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: brenda - Domenica 9 Mag 2010, 20:59:12

Quoto! Forse stiamo diventando troppo ipersensibili o troppo intolleranti...

Su quello che dice valsedre, sono d'accordo in parte.
Per me c'è comunque il problema che nella II guerra mondiale Topolino era fatto in America, mentre nelle guerre del golfo etc. è in Italia (o NordEuropa, mi pare) e non è possibile fare un vero paragone. Ad es. la guerra contro AlQaeda è molto sentita in America a causa del 9/11 che ha fatto un effetto tipo Pearl Harbor, ma in italia è diverso, qui non ci sono state le Twin Towers.
Ci sono opposizioni anche in America, ma guarda che c'erano anche al tempo della II guerra mondiale, solo che non avevano spazio nell'arte: tutti puntavano sull'impegno e la lotta contro il nazismo. Una simile unità artistica in Italia credo ci sia solo sulla lotta contro la mafia... che perô dubito appaia su Topolino perchè appunto è diventato, chissà perchè, per bebé.
E torniamo quello che ho scritto prima e che quotava bacci88: qualche nerd sa nulla di cosa ne pensavano Gott, Walsh etc.?
E di cosa sia successo dopo?
I riferimenti alla lotta alla mala ci sono eccome,non ti ricordi quella storia recente di Casty con Topolino e Pippo e un loro amico scienziato sconfiggono una banda della mala?Oppure i vari boss del crimine che appaiono nelle detective story di Manetta e Sassi?(mi pare che si parlasse di un'organizzazzione chiamata Puma),o della Blonk?poi non è vero che Topolino è solo per bebè:e la storia del mondo che verra?Poi non credo propio che qualcuno contestasse la guerra mondiale,bisognava scongigere il male,ovvero il Nazismo,nel Vietnam e in Iraq non c'era nessun male da sconfiggere,visto come sono state criticate in America.
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: Florence - Domenica 9 Mag 2010, 21:16:57
Conosco pochissimo il topolino moderno, l'impressione che sia per bébé ce l'ho da quelli che ho letto. Perô è quanto mi hanno detto anche diversi ragazzini se gli si chiedo se leggono Topolino: "è roba per bambini".

Poi non credo propio che qualcuno contestasse la guerra mondiale,bisognava scongigere il male,ovvero il Nazismo,nel Vietnam e in Iraq non c'era nessun male da sconfiggere,visto come sono state criticate in America.

Questo non è vero. La maggioranza degli americani non voleva affatto  entrare nella WWII, in moltissimi cambiarono idea dopo l'attacco di Pearl Harbor, al punto che - proprio come sulle Twin Towers! - è stato sospettato che i sevizi segreti sapessero dell'imminente attacco, ma non l'abbiano impedito per convincere la gente della necessità di entrare in guerra.
Sulle guerre contro gli islamici è un po' più complicato: gli americani per la maggioranza sono mobilitati contro Al Qaeda e Usama è visto come un tempo Hitler. Ma il problema è che Usama non è il capo di un  Paese, come Hitler lo era della Germania.
Così hanno visto che in Afghanistan Usama non c'era o non è stato preso, che Saddam non era pericoloso e non era legato ad Al Qaeda e quindi molti trovano queste guerre inutili




Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: brenda - Domenica 9 Mag 2010, 21:37:49
Conosco pochissimo il topolino moderno, l'impressione che sia per bébé ce l'ho da quelli che ho letto. Perô è quanto mi hanno detto anche diversi ragazzini se gli si chiedo se leggono Topolino: "è roba per bambini".


Questo non è vero. La maggioranza degli americani non voleva affatto  entrare nella WWII, in moltissimi cambiarono idea dopo l'attacco di Pearl Harbor, al punto che - proprio come sulle Twin Towers! - è stato sospettato che i sevizi segreti sapessero dell'imminente attacco, ma non l'abbiano impedito per convincere la gente della necessità di entrare in guerra.
Infatti mi riferivo al tempo durante la guerra,non prima,dopo Pearl Harbor hanno capito che il Nazismo andava fermato,in Vietnam non c'era nulla da fermare,infatti poi gli stessi americani si chiederanno"Macchè stiamo facendo"(un riferimento al Vietnam c'è in "Zio Paperone e il tesoro di Marco Polo")
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: Florence - Domenica 9 Mag 2010, 21:45:21
Infatti mi riferivo al tempo durante la guerra,non prima,dopo Pearl Harbor hanno capito che il Nazismo andava fermato,in Vietnam non c'era nulla da fermare,infatti poi gli stessi americani si chiederanno"Macchè stiamo facendo"(un riferimento al Vietnam c'è in "Zio Paperone e il tesoro di Marco Polo")

Ah si, certamente, ma al Vietnam non pensavo affatto, semmai il paragone si potrebbe fare con la guerra ad Al Qaeda.

Per il resto, sospetto abbia ragione New_AMZ. Però mi chiedo lo stesso: okay che la globalizzazione renda Topolino più disimpegnato... ma doveva per forza diventare sempre più per bambini? :-?
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: Florence - Lunedì 10 Mag 2010, 15:36:05
Non volevo proseguire questa discussione, anche perché forse è OT, ma mi pare serva - forse sbaglio - a inquadrare la questione della "bambinizzazione" dei fumetti di Topolino e, dato che nessuno risponde alle osservazione mie e di bacci88, aggiungo qualche considerazione sull'atteggiamento degli americani verso le guerre:

quello che dice brenda non è esattamente vero: in realtà dopo Pearl Harbor probabilmente la maggioranza degli americani era a favore dell'intervento bellico, ma restava una minoranza non esigua che era contraria. Questo viene fuori nel cinema, ci sono numeresoi film, magari non facilissimi da vedere oggi, dove viene messo in luce (e condannato!) l'atteggiamento dei non-interventisti sia durante la guerra, sia dopo al ritorno dei vets (i reduci) anche a volte in modo drammatico, perchè - per strano che sembri - in alcuni ambienti erano accolti male in quanto si pensava che la guerra fosse stata inutile, che l'America non doveva impicciarsi e la gente non amava le leggi che garantivano un lavoro ai reduci.
Nel Vietnam il fenomeno fu diversissimo, più profondo e radicale, anche perchè la guerra era contestata esplicitamente mentre nella WWII era un disaccordo passivo, ma ci fu eccome.
La situazione nella guerra contro Al Qaeda non somiglia a quella del Vietnam, ma somiglia imho a quella della WWII: la maggioranza è d'accordo, ma c'è una minoranza robusta che è contraria. Si può star sicuri che se l'America trionfasse contro Al Qaeda fra 20 anni nessuno ricorderebbe nulla dell'opposizione.
Anche oggi tutta l'arte popolare americana è mobilitata contro Al Qaeda: non c'è un solo telefilm che non sia apertamente schierato e interventista, proprio come i fumetti nella WWII.
Gli americani sono bravissimi in questo tipo di propaganda.
Quindi a me pare sensato che il Topolino dei primi anni '40 sia in prima linea nella propaganda pro-guerra, ma questo non vuol dire affatto che fossero tutti d'accordo. Anzi, la propaganda serviva proprio a convincere gli indecisi e a isolare i dissenzienti.
Oggi fanno lo stesso coi telefilm. Oggi come nella WWII tutta l'arte popolare è schierata a favore dell'intervento.
Il paragone col Topolino di oggi non si puô fare perché... non è fatto in America . In Italia e in generale in Europa, a eccezione forse dell'UK, questo tipo di propaganda univoca non c'è mai stata.
Quindi credo che l'impegno che si potrebbe aspettare nel Topolino di oggi, non potrebbe mai essere "à la Gottfredson", ma semmai qualcosa d'altro.
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: cianfa88 - Martedì 11 Mag 2010, 19:05:49
Per quanto riguarda la bambinizzazione del Topolino moderno ti posso rispondere che secondo me non è affatto così, ma io forse sono parte in causa perchè abbonato da sempre e affezionato lettore.

Però possiamo fare un confronto con i Topolino anastatici che abbiamo in allegato: non ci vedo tutte queste differenze rispetto ad oggi. Ci sono anche lì riferimenti alla scuola, alle vacanze, allo sport così come oggi. Chiaramente abbiamo una differenza di grafica e di linguaggio nei redazionali specchio della diversa società: però ad esempio le foto dei lettori che pubblicavano erano tutte di bambini e nella pubblcità ci si rivolgeva ai bambini.

Per quanto riguarda le storie, abbiamo Gott e Barks perfettamente godibili dagli 0 ai 99 anni, però abbiamo anche Buci, Fratel Coniglietto, Dumbo che da piccino mi piacevano ma ora digerisico peggio.
Oggi abbiamo Casty, perfettamente godibile dagli 0 ai 99 anni, e abbiamo anche delle storie un po' più infantili.

Oggi pochi adulti leggono Topolino, ma anche cinquant'anni fa non penso che il numero degli adulti fosse tanto diverso.
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: Unchienandalou - Lunedì 17 Mag 2010, 09:25:50
Ma questo Phantom Ray l'hanno copiato dalla storia di Gottfredson... :o
I casi sono due: o gli aerei dell'intelligence americana sono rimasti sempre gli stessi dal 1930; o Gottfredson fu un precursore.

http://tv.repubblica.it/copertina/ecco-phantom-ray-l-aereo-spia-senza-pilota/47182?video

A voi l'ardua sentenza! ;)
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: V - Domenica 23 Mag 2010, 15:43:50
Un altro bellissimo numero fatto di storie epiche: la II Guerra Mondiale, le Meraviglie del Domani (praticamnete perfetta), e poi le chicche della Cassetta elettronica e l'Isola della Morte, con un grande Gambadilegno. Forse quest'ultima storia è un po'confusionaria, però c'è grande atmosfera.
Ottimi gli apparati redazionali, anche se avrei voluto qualche copertina di Rota in più. Idem per il numero 6.
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: Topaccio - Sabato 24 Lug 2010, 13:44:33
Mi chiedo perche le tavole domenicali mancano tutte in questa serie che dovrebbe raccogliere la cronologia di tutte le tavole.
Lo dico perche mi rincresce molto sentire parlare dell'ultima striscia con TAP del 19 dicembre sia sul VOlume 6 che in questo ,senza vederla in pieno  ma solo in u minuscolo retangolarino  :-/
Titolo: Re: Gli anni d'oro di Topolino 7 (1943-1944)
Inserito da: Christian - Sabato 24 Lug 2010, 14:52:06
Mi chiedo perche le tavole domenicali mancano tutte in questa serie che dovrebbe raccogliere la cronologia di tutte le tavole.
Perché non sono di Gottfredson. Questa collana è un'integrale di Gottfredson, non del Topolino sindacato tout court.

Anche a me, comunque, sarebbe piaciuto leggerle. E spero che al termine della collana venga presa in considerazione l'ipotesi di fare un'appendice con le tavole di Wright e di Gonzales, e magari anche con la breve serie "Mickey Mouse and his friends"...