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Le Pubblicazioni => Topolino => Topic aperto da: Gumi - Mercoledì 24 Mag 2017, 23:08:36

Titolo: Topolino 3210
Inserito da: Gumi - Mercoledì 24 Mag 2017, 23:08:36
(http://www.topolino.it/assets/COVER/1WTOPO3210F0.jpg)
Cover di Giorgio Cavazzano.

Storie

Il papero senza passato
Soggetto e sceneggiatura di Kari Korhonen.
Disegni di Giorgio Cavazzano.

Le strabilianti imprese di Fantômius - Notre duck
Soggetto, sceneggiatura e disegni di Marco Gervasio.

Zio Paperone e il club dei brontoloni
Soggetto e sceneggiatura di Vito Stabile.
Disegni di Lorenzo De Pretto.

Archimede e il caos del TR.AN.QU.IL.LO.
Soggetto e sceneggiatura di Pietro Zemelo.
Disegni di Libero Ermetti.

Indiana Pipps e l'esilarante tesoro dei Ridolones
Soggetto e sceneggiatura di Valentina Camerini.
Disegni di Massimo De Vita.

Articoli

Cinema e fumetto... vanno a braccetto!
Intervista a Giorgio Cavazzano
di Barbara Garufi.

Fumetto in sala!
Intervista a Aki Kaurismäki
di Davide Catenacci.

Strabiliante... Etna comics!
(Panoramica sull'imminente fiera Catanese e interviste a Gervasio ed Intini)
di Francesca Agrati.

Riciclare aiuta!
di Francesco Gerbaldo.

In viaggio nei mitici '70
(approfondimento su Ducks on the road)
di Francesca Agrati.

Topogulp

Malachia: Professione Gatto - Caccia finta... premio vero!
di Alessio Coppola.

Paure, Fobie & Co - Contenuto... sospetto!
di Alessio Coppola.
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: pkthebest - Mercoledì 31 Mag 2017, 14:54:07
Nell'agosto 1985, iniziai la mia carriera d'acquirente del settimanale con il numero 1552, che vedeva in apertura Cavazzano e in chiusura il mio idolo totale Massimo De Vita. Da allora, avere i due supermaestri sullo stesso numero è stata piuttosto una rarità, ma oggi mi venivano offerti entrambi oltre a Fantomius... Volevo gioire, ma il mio senso di ragno era in agguato, ed aveva spudoratamente ragione lui!!!! Scusate se parlerò sì senza turpiloqui (a me non congeniali), ma altresì senza peli sulla lingua.

Il papero senza passato (Korhonen/Cavazzano-Zemolin): partiamo dai disegni (cosa che, se leggete le mie recensioni, di regola non indica un punto a favore della trama). Cavazzano degno del suo nome, tanto di cappello e salamelecchi vari, perché è sempre uno dei più grandi: non perdiamo tempo e veniamo alla trama. Allucinante boiata priva di capo, coda, senso e ragione per essere letta, che contiene in sé tutti, MA PROPRIO TUTTI, gli stereotipi più GRANITICI delle storie sugli smemorati! Lentissima, apparentemente prolissa anche se i dialoghi sono piuttosto brevi e rasoterra, non riesce ad essere drammatica come vorrebbe e dall'altro lato non ha una gag che sia una a strapparti una risata! Sbadigli a profusione, altro che ai titoli di testa: facciamo tutti come Paperino (e neanche riesco a decidermi se l'avere rivelato subito l'arcano sia stato un bene od un male, eh...) e concediamoci quel che fa lui senza buttare via quindici minuti della nostra vita! Se infatti c'è comunque Cavazzano alle matite, cosa che dovrebbe essere sempre un valore aggiunto, la trama è talmente noiosa, faticosa da leggere, soporifera peggio di un documentario sulle marmotte in letargo, che neppure i disegni del Maestro ne valgono la lettura! E ti scrivono pure che va considerata come un capolavoro immortale! Contenti loro... Io, e metto le mani avanti per evitare fiaschi annunciati, li avviso: dubito fortemente che un'edizione speciale, in qualsiasi formato, di questo bidone colossale venderebbe qualsivoglia copia! :P :P :P

Le strabilianti imprese di Fantômius, ladro gentiluomo - Notre duck (Gervasio): oh, rifaccamoci gli occhi con un po' d'avventura. Forse non sarà l'originalità totale, dato che molte situazioni sanno un pochetto di già visto, però ha ottimi tempi comici e d'azione, la suspense non manca, diverte e si lascia leggere, il tutto condito da disegni splendidi frutto dell'abilità dell'ottimo Gervasio. Non sarà l'opera migliore del ciclo, però è una bella storia narrata con mestiere ed abilità, e che di certo non annoia.

Zio Paperone e il club dei brontoloni (Stabile/De Pretto): terzetto totalmente inedito a mia memoria, per una breve che sa far ridere, mentre De Pretto sta già cominciando a personalizzare il proprio tratto. Se sia un bene od un male, lo sapremo solo leggendo!

Archimede e il caos del TR.AN.QU.IL.LO. (Zemelo/Ermetti): altra buona semibreve che ironizza sui suoi stessi cliché, e bene fa. Ermetti sempre ottimo, nulla da eccepire.

Indiana Pipps e l'esilarante tesoro dei Ridolones (Camerini/De Vita): partiamo anche qui dai disegni. De Vita è sempre un maestro assoluto, espressivo, dinamico, fantastico negli sfondi, nei dettagli, in ogni tavola ed in ogni vignetta. Ma la trama è di una banalità assoluta, ormai più che stantia. Quel che doveva essere un grande mistero si traduce in una risata (!), e battute degne delle mie sventano "realmente" un disastro turistico? Ma perché tutto ciò? E poi, perché Topolino ci fa la figura dell'indeciso troppe volte, superato sempre dai nipoti o da Indiana? Questo è il Topolino usato male, malissimo: non perché è spalla, ma perché non fa quel che deve in quanto Topolino. Non la paragono alla prima perché comunque un po' d'azione c'è, e quindi i disegni di De Vita le valgono comunque una guardata. Se valgano anche una lettura, sinceramente non saprei.

Insomma, uno dei numeri più deludenti da che leggo Topolino, anche se ci sono un buon Fantomius, due simpatiche brevi e De Vita (cose che di regola salvano un albo): strombazzare come capolavoro immortale quella roba veramente fa gridare vendetta ai lettori, non per altro. L'estate scorsa c'erano stati numeri da elettroencefalogramma piatto, ma non avevano tradito particolari attese. Questo invece sì, e di brutto.
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: ele684 - Mercoledì 31 Mag 2017, 17:14:16
Numero deludente anche per me. Devo purtroppo dare ragione a Juro e ad altri, che dubitavano della qualità della sceneggiatura della storia disegnata da Cavazzano 
Per quanto riguarda Indiana Pipps penso sia un personaggio "stanco" e bisognoso di una rinfrescata, che solo il suo Sarda-De Vita potrebbe dargli
Altri sceneggiatori hanno provato negli anni ad occuparsi di lui, ma con scarsi risultati. Penso i disegni di De Vita abbiano subìto un calo qualitativo
La storia con Fantomius è carina, ma mi aspettavo di più essendo un omaggio a Barks
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: Vito65 - Mercoledì 31 Mag 2017, 19:02:18
Quando ho letto stamani Il papero senza passato pensavo, o forse speravo, che la sensazione di perplessità che mi aveva suscitato dipendesse dal fatto che non conosco il film a cui si ispira ma, considerando le recensioni dei due utenti che qui sopra precedono, adesso posso dire tranquillamente: embè? tutto qua il capolavoro? sarebbe questa la storia che "troverà posto nell'olimpo di tutti gli amanti del cinema e del fumetto" (così a pag. 43)? Mah...
Riguardo alla storia finale, inizialmente, dato che non sono un amante di Indiana Pipps, avevo gioito nel constatare la presenza di
Spoiler: mostra
Tip e Tap
, che speravo portassero un pizzico di originalità alla trama, ma poi niente... inutile ripetere qui i punti critici evidenziati da Avv. Photomas.
Carina ed originale la breve di Stabile, ed interessante la trama della storia con Archimede, anche se un pò contorta: ed è la seconda di Zemelo che mi dà quest'impressione, nell'arco di quindici giorni.
Alla fine, comunque, essendo presente una storia della saga di Fantomius, che seguo con interesse dall'origine, va bene così: l'episodio di oggi è un po' più lungo del solito e forse meno rilevante ai fini della continuity interna alla saga, ma pur sempre valido.
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: pkthebest - Mercoledì 31 Mag 2017, 23:01:02
Perdonami, Generale, pur con tutto il bene che ti posso volere in quanto Pker d'altissimo rango, ma ti prego: correggi quel pò con l'accento, per favore...  :-/

Scusami, ma proprio è una di quelle cose che non riesco a digerire, come indicato nel topic della grammatica... :-[
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: brigo - Giovedì 1 Giu 2017, 00:02:43
Colpito da tutti i commenti negativi letti fin qui, relativi alla prima storia, mi accingo a leggerla. Solo quella, per ora.

Premessa numero uno: attendevo la pubblicazione di questa storia da tempo.
Premessa numero due: non ho visto il film da cui è tratta.

Conosco il regista Aki Kaurismaki, almeno di nome, e qualcosa di film del nord Europa l'ho visto. E non si tratta di certo dei film fracassoni a cui siamo abituati oggi, ma sono pellicole molto lente, riflessive, non a tutti facilmente digeribili. Non perché uno, per apprezzarle, debba essere superiore a chi non le apprezza. Son questioni di gusti, tutto qui. Però io ho un po' assorbito le caratteristiche tipiche di un certo tipo di cinema intimista e- ripeto- pur non avendo visto "L'uomo senza passato", legendo questa storia, mi sembra comunque di averlo fatto. Perché non mi è difficile pensare che alcune atmosfere, alcune inquadrature, alcuni silenzi, appartengano sia alla versione cinematografica che a quella fumettistica (il confronto tra fotogrammi/vignette, nell'articolo seguente, sembra confermare questa mia sensazione).

Ora, parliamo della trama: metacinema fumettoso. Ci può stare. E fra tutti, proprio Cavazzano ne sa più di tutti: si è occupato negli ultimi 30 anni di film che diventano fumetti, fumetti che diventano film, fumetti che ridiventano nuovi fumetti, testi teatrali che diventano film che poi diventano fumetti... c'è poco da dire, l'Artista che serviva per questa operazione è LUI. E la storia si accosta notevolmente ad un'altra pietra miliare della settima arte: "La vita è meravigliosa" (divertente come lo stesso Cavazzano, nella storia realistica di Bonvi "La città" (http://nedbajalica.blogspot.it/2013/02/300-bonvi-e-cavazzano-la-citta.html), si diverta a citare proprio la pellicola di Frank Capra). In fin dei conti, di cosa parliamo? Una persona è scontenta della propria vita, ma qualcosa di straordinario (quando non magico) fa capire al protagonista quanto la sua famiglia e i suoi cari siano per lui importanti, e quanto egli sia caro a loro, nonostante questi siano portati a dare tutto per scontato. E' ciò che accade a Paperino in questa storia: la proiezione del film è il 'qualcosa di straordinario', il mezzo che serve a Donald per acquistare consapevolezza del suo valore, e di quello dei suoi parenti.

Mi dispiace essere totalmente controcorrente rispetto a chi ha commentato fino ad ora, ma questa storia è davvero un evento eccezionale. Banalmente, a suggellare questa importanza, ci pensa l'entrata in scena della quasi totalità degli standard characters disneyani, con topi e paperi insieme (qualcuno con un semplice cameo, ma la storia è così intima che un sovraffollamento di diversi protagonisti avrebbe distrutto l'alone di magia che pervade l'intera storia). Peccato che per qualcuno questo alone si sia trasformato in torpore.  ;D Ci può stare. Il cinema nord europeo non può piacere a tutti, e sicuramente nemmeno questa storia si prefigge di essere un blockbuster a fumetti.

Ma, miei cari delusi, non vi preoccupate: le botte tra robottoni/gonfiatoni/steroidoni e gli alieni torneranno sicuramente nei prossimi numeri, mentre esperimenti del genere rappresentano solo l'una tantum.
E, stavolta d'accordo con voi, aggiungo "Per fortuna!".  ;)
Certe perle non vanno sciupate. E poi mi è presa voglia di vedere il film originale, to'!
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: Vito65 - Giovedì 1 Giu 2017, 01:06:13
Perdonami, Generale, pur con tutto il bene che ti posso volere in quanto Pker d'altissimo rango, ma ti prego: correggi quel pò con l'accento, per favore...  :-/

Scusami, ma proprio è una di quelle cose che non riesco a digerire, come indicato nel topic della grammatica... :-[
Fatto, caro Avvocato! Grazie per avermi fatto notare la svista.
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: ele684 - Giovedì 1 Giu 2017, 08:23:21
Sinceramente Brigo, delle botte tra robottoni e alieni, di cui parli tu, ne faccio volentieri a meno :P
Tuttavia ti ingrazio, perché mi hai spiegato il senso della storia di Cavazzano, ma più che un alone di magia continuo a trovarvi solo un alone di noia.
Comunque, de gustibus... ::)
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: clinton coot - Giovedì 1 Giu 2017, 08:35:24
Quando ho letto stamani Il papero senza passato pensavo, o forse speravo, che la sensazione di perplessità che mi aveva suscitato dipendesse dal fatto che non conosco il film a cui si ispira ma, considerando le recensioni dei due utenti che qui sopra precedono, adesso posso dire tranquillamente: embè? tutto qua il capolavoro? sarebbe questa la storia che "troverà posto nell'olimpo di tutti gli amanti del cinema e del fumetto" (così a pag. 43)? Mah...
La descrizione virgolettata che hai riportato mi sembra il tipico pregiudizio secondo cui se l'opera originale è un capolavoro allora il suo adattamento o la sua parodia a fumetti è anch'esso un capolavoro per la proprietà transitiva. Pregiudizio che si può considerare un retaggio di un'epoca in cui i fumetti erano considerati un prodotto d'intrattenimento di serie B, senza alcun valore letterario, per cui con le parodie letterarie o cinematografiche si cercava di contrastare queste idee. E credo proprio sia questo pregiudizio che impone la realizzazione di un numero inverosimilmente elevato di Parodie Disney, molte più di quante il buon senso suggerirebbe.
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: pkthebest - Giovedì 1 Giu 2017, 09:09:56
Colpito da tutti i commenti negativi letti fin qui, relativi alla prima storia, mi accingo a leggerla. Solo quella, per ora.

Premessa numero uno: attendevo la pubblicazione di questa storia da tempo.
Premessa numero due: non ho visto il film da cui è tratta.

Conosco il regista Aki Kaurismaki, almeno di nome, e qualcosa di film del nord Europa l'ho visto. E non si tratta di certo dei film fracassoni a cui siamo abituati oggi, ma sono pellicole molto lente, riflessive, non a tutti facilmente digeribili. Non perché uno, per apprezzarle, debba essere superiore a chi non le apprezza. Son questioni di gusti, tutto qui. Però io ho un po' assorbito le caratteristiche tipiche di un certo tipo di cinema intimista e- ripeto- pur non avendo visto "L'uomo senza passato", legendo questa storia, mi sembra comunque di averlo fatto. Perché non mi è difficile pensare che alcune atmosfere, alcune inquadrature, alcuni silenzi, appartengano sia alla versione cinematografica che a quella fumettistica (il confronto tra fotogrammi/vignette, nell'articolo seguente, sembra confermare questa mia sensazione).

Ora, parliamo della trama: metacinema fumettoso. Ci può stare. E fra tutti, proprio Cavazzano ne sa più di tutti: si è occupato negli ultimi 30 anni di film che diventano fumetti, fumetti che diventano film, fumetti che ridiventano nuovi fumetti, testi teatrali che diventano film che poi diventano fumetti... c'è poco da dire, l'Artista che serviva per questa operazione è LUI. E la storia si accosta notevolmente ad un'altra pietra miliare della settima arte: "La vita è meravigliosa" (divertente come lo stesso Cavazzano, nella storia realistica di Bonvi "La città" (http://nedbajalica.blogspot.it/2013/02/300-bonvi-e-cavazzano-la-citta.html), si diverta a citare proprio la pellicola di Frank Capra). In fin dei conti, di cosa parliamo? Una persona è scontenta della propria vita, ma qualcosa di straordinario (quando non magico) fa capire al protagonista quanto la sua famiglia e i suoi cari siano per lui importanti, e quanto egli sia caro a loro, nonostante questi siano portati a dare tutto per scontato. E' ciò che accade a Paperino in questa storia: la proiezione del film è il 'qualcosa di straordinario', il mezzo che serve a Donald per acquistare consapevolezza del suo valore, e di quello dei suoi parenti.

Mi dispiace essere totalmente controcorrente rispetto a chi ha commentato fino ad ora, ma questa storia è davvero un evento eccezionale. Banalmente, a suggellare questa importanza, ci pensa l'entrata in scena della quasi totalità degli standard characters disneyani, con topi e paperi insieme (qualcuno con un semplice cameo, ma la storia è così intima che un sovraffollamento di diversi protagonisti avrebbe distrutto l'alone di magia che pervade l'intera storia). Peccato che per qualcuno questo alone si sia trasformato in torpore.  ;D Ci può stare. Il cinema nord europeo non può piacere a tutti, e sicuramente nemmeno questa storia si prefigge di essere un blockbuster a fumetti.

Ma, miei cari delusi, non vi preoccupate: le botte tra robottoni/gonfiatoni/steroidoni e gli alieni torneranno sicuramente nei prossimi numeri, mentre esperimenti del genere rappresentano solo l'una tantum.
E, stavolta d'accordo con voi, aggiungo "Per fortuna!".  ;)
Certe perle non vanno sciupate. E poi mi è presa voglia di vedere il film originale, to'!

Ma il problema non è né l'intimismo né la mancanza di roba fracassona. Il punto è che tutto va come visto decine di migliaia di centinaia di volte, per cui lo smemorato trova una nuova vita migliore di quella dimenticata, tra stereotipi di stereotipi di stereotipi del genere: il poliziotto che sembra cattivo con lui ma poi si redime, l'errore di persona, l'impossibilità d'avere un conto corrente, ah che bella la povertà ma ho tanti amici, con NONNA PAPERA (ripeto: Nonna Papera) che diventa bieca sfruttatrice! Proprio non si poteva fare qualcosa di meno stereotipato e noioso? Qualcosina almeno... Così fa veramente effetto "Kyashan: rinascita"*. E non è un complimento!



@ Generale Westcock: grazie mille! ;) ;)


















































* Il paradigma dei film che fanno dormire è diventato "Kyashan: rinascita". Provare per credere, ma non fatevi ingannare dalla scena a metà film! ;D ;D ;D
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: giangi72 - Giovedì 1 Giu 2017, 09:42:04
Scusate ma in edicola ho trovato una confezione con il 3210 + un cartonato a 7.50€.
E' questa la variant che doveva uscire o la variant è un'altra cosa?

In tal caso devo disdire la prenotazione in fumetteria.
Grazie
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: Lucandrea - Giovedì 1 Giu 2017, 09:55:07
Il mio commento:
Il papero senza passato voto 7,5
Ammetto di non avere visto il film però ho notato come questa storia cerchi di trasmettere emozioni e un messaggio che, purtroppo, non si riescono a percepire in tutta la storia. Alcuni passaggi sono coinvolgenti, altri meno intensi. Ottimo lavoro di Cavazzano che però in qualche vignetta l'ho visto sotto tono
Le strabilianti imprese di Fantômius - Notre Duck voto 7,5
Buon omaggio a Barks anche se non si raggiunge il pathos della storia originale. Non il migliore Fantomius ma sempre godibile
Zio Paperone e il club dei brontoloni voto 6
Simpatica breve con un trio inedito
Archimede e il caos del TR.AN.QU.IL.LO. voto 6
Simpatica ma ripetitiva in alcuni passaggi
Indiana Pipps e l'esilarante tesoro dei Ridolones voto 5
Leggere queste storie mi fa cadere nel nulla Indiana Pipps: o lo si rende protagonista di avventure misteriose di grande impatto o non usiamolo. In questa storia fa la macchietta...
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: brigo - Giovedì 1 Giu 2017, 10:22:56

Ma il problema non è né l'intimismo né la mancanza di roba fracassona. Il punto è che tutto va come visto decine di migliaia di centinaia di volte, per cui lo smemorato trova una nuova vita migliore di quella dimenticata, tra stereotipi di stereotipi di stereotipi del genere: il poliziotto che sembra cattivo con lui ma poi si redime, l'errore di persona, l'impossibilità d'avere un conto corrente, ah che bella la povertà ma ho tanti amici, con NONNA PAPERA (ripeto: Nonna Papera) che diventa bieca sfruttatrice! Proprio non si poteva fare qualcosa di meno stereotipato e noioso? Qualcosina almeno...

Io, di fronte a Nonna Papera bieca sfruttatrice e a
Spoiler: mostra
Gambadilegno poliziotto bastardo che poi si ravvede
sono rimasto a bocca aperta dalla sorpresa. Così come sono rimasto a bocca aperta vedendo interagire Clarabella ed Orazio (e non Topolino e Minni che appaiono solo in un cameo) al fianco di Paperino per molto tempo della storia, o la vignetta con Pippo e Paperoga insieme, o Paperino interrogato da Basettoni e Manetta, o Gambadilegno che per una volta non ce l'ha con Topolino, o un'amorevole Paperina.
Non so, probabilmente nella storia/film mi ci sono gettato con tutte le scarpe e per me ogni tavola è stata motivo di felice stupore! :)
Ma, ripeto, il mio non è un voler salire su di un piedistallo. Semplicemente mi sono arrivate delle suggestioni e le ho apprezzate. Come c'è e ci sarà chi non avrà avuto altro che sbadigli, o come c'è e ci sarà chi ha colto l'intento della storia, ma semplicemente non lo ha apprezzato.
C'est la vie!

@Ofelia: sì, be', i robottoni per coloro a cui piacciono i robottoni, ma il giornalino è così eterogeneo che avrei potuto scrivere qualsiasi altra cosa. ;)
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: gianni21031 - Giovedì 1 Giu 2017, 10:34:22
Scusate ma in edicola ho trovato una confezione con il 3210 + un cartonato a 7.50€.
E' questa la variant che doveva uscire o la variant è un'altra cosa?

In tal caso devo disdire la prenotazione in fumetteria.
Grazie

La variant in occasione dell'Etna Comics è un'altra ed esce solo in fumetteria, questa:

(http://www.papersera.net/immagini/calendario/1193.jpg)
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: giangi72 - Giovedì 1 Giu 2017, 10:49:39
Innanzi tutto grazie per la precisazione.
Ho scoperto che viene chiamato Topolibro e "forse" è la variant 3208.
Qualcuno ha già ricevuto la variant in questione e può confermare?
Grazie
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: LYLA.it - Giovedì 1 Giu 2017, 11:29:45
definire il topolibro come una variant del 3208 (così come Panini ha fatto) è decisamente una forzatura... (per usare un eufemismo)

Innanzi tutto grazie per la precisazione.
Ho scoperto che viene chiamato Topolibro e "forse" è la variant 3208.
Qualcuno ha già ricevuto la variant in questione e può confermare?
Grazie
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: MiTo - Giovedì 1 Giu 2017, 12:23:17
Visto che sembra trend topic, al momento, spenderò anch'io alcune parole per fare un paio di considerazioni sulla storia d'apertura del numero, "Il papero senza passato". Per cui, OCCHIO; SPOILER

Premetto che non sono mai impazzito per le storie made in Egmont, che scontano da sempre alcune tendenze artistiche da me interpretate come difetti. Premetto però che per questa storia non partivo affatto prevenuto: anzi! L'attesa aveva fatto aumentare le mie aspettative, e non vedevo l'ora di leggere questa storia che pareva così diversa e intrigante. Il fatto che fosse stata annunciata come "storia immortale", poi, non aveva fatto altro che incuriosirmi ancora di più.
Purtroppo queste mie aspettative sono state disattese. Dato che non mi piace stroncare qualcosa per partito preso, vorrei provare a spiegare perché on ho apprezzato questa storia, premettendo ancora che non conosco il film da cui è stata tratta, pur avendo in agenda di recuperarlo.
Si comincia: Paperino aga singhiozzando per le strade di Paperopoli. Scopriamo subito che con lui ci sono anche i nipotini, e la famiglia si sta dirigendo al cinema. Paperino è devastato perché ha promesso alla Nonna di raccogliere le patate pur essendo impegnato con zio e fidanzata. Che dire, per il papero più sfortunato del mondo non sembra poi così grave (anche un nipotino glielo fa notare). Eppure non si è mai visto Paperino così abbacchiato. Ok.
Inizia il film, Paperino si addormenta e inizia a sognare la trama di ciò che sta per essere proiettato (non originalissimo modo per introdurre alla parodia, da noi ricordo almeno un caso in cui venne usato tale espediente, con la parodia di "Accadde un giorno"). Ma non è importante, perché in fondo i modi per introdurre alle vicende pararellele non sono poi tantissimi.
Inizia il "film". Paperino arriva in città singhiozzando mostrando depressione. Non ci viene detto nè perché nè altre informazioni su di lui. Dopo essere stato derubato finisce in ospedale, dove un medico si limita a prescrivergli un bicchiere d'acqua senza dargli la minima sorveglianza pur essendo lui evidentemente in stato molto confusionale. Al punto che vaga  fino al porto dove si riprende a forza di scodelle di zuppa. Lì inizia la vicenda vera e propria, dove tutti sono poveri ma felici e buoni l'un l'altro (compreso Gambadilegno, un bel po' fuori carattere, visto che a parte l'essere un po' scontroso all'inizio è una persona di specchiata onestà e dalla grande comprensività che emerge dopo poco). Inizia la nuova vita tra singhiozzi vari (anche Paperirma singhiozza). Finché Paperino, trovandosi in una banca, gli sembra di riconoscere i Bassotti (che lo hanno assalito di spalle mentre dormiva dandogli una botta in testa, ma evidentemente lui li ha visti). Salto temporale indefinito in cui compare Paperone. La polizia sente il bisogno di arrestare il papero perché è stato preso a calci dal ricco banchiere, e finisce in galera. Finché non viene riconosciuto da una Nonna Papera con mostra alcuna empatia per il nipote scomparso e smemorato, si trasforma in un cerbero e lo mette ai lavori forzati perché deve farsi perdonare (di cosa?). A quel punto il papero torna nella povera ma felice comunità e vissero tutti felici e contenti. Senonché finisce il film e casualmente tutti i paperi sono fuori dal cinema ad aspettarlo ("che coincidenza!" esclama Paperino) con aria truce e severa. Però Paperino sarà lieto di aiutare tutti perché è bello avere una famiglia.

Tutto questo occupa 35 tavole (non pochissime), molte delle quali occupate da scene mute o scandite da qualche singhiozzo (7 "sigh", probabilmente è record) davvero bellissime da vedere (le matite di Cavazzano sono qualcosa di eccezionale che stupisce sempre). Ma tutto ciò toglie spazio sia al prologo che all'epilogo (risicati al punto da risultare molto forzati) e ai salti temporali. Molte cose non si capisce quando avvengano, altre lo si comprende solo grazie a didascalie all'angolo.
In genere, tutta la storia, almeno nella prima parte, si svolge in una cupa atmosfera di depressione random, del tutto immotivata (nel caso di Paperino, personaggio afflitto da jella perenne che in questa storia si deprime per un nonnulla) o non spiegata (ok che il papero senza passato non ha passato, ma se introduci un personaggio che scende da un treno e si mette a singhiozzare su una panchina devi dargli un minimo background per giustificare quello stato. Bastano un paio di scene). Però la sensazione è che i personaggi dovessero essere forzatamente depressi per poter operare il cambiamento nell'atto centrale della storia.
E lì iniziano gli stereotipi: Paperino perde la memoria in seguito a una botta in testa (non l'apice dell'originalità, per usare un eufemismo), e la morale del "meglio poveri nelle baracche sul porto ma spensierati e tutti amici che in città con la gente falsa e opportunista" (che poi in realtà il confronto non è neppure città vs baraccopoli, ma fattoria vs baracche, ma vabbè).
Poi arriviamo al difetto atavico delle storie egmontiane: i personaggi sono irascibili e furiosi senza motivazione, e perdono le staffe per nulla. Stavolta è toccato a Nonna Papera, probabilmente il personaggio più serafico del mondo,che appare una paginetta giusto per interpretare un cerbero schiavista che fa venir voglia a Paperino di tornare nella sua oasi di pace (Gambadilegno invece è una specie di amicone comprensivo, non proprio il ruolo più adatto a lui).
E poi gli altri personaggi: troppi, che servono solo a fare ambiente e a parodiare (suppongo) quelli del film senza aggiungere molto alla trama.
Le morali, dunque: alcune condivisibili: l'unione fa la forza, si può essere felici con poco etc. Altre un po' meno (non mi spiego a a tal proposito il netto cambiamento d'umore di Paperino. Ha sognato che senza famiglia lontano dalla città sarebbe più felice, ma è felice di avere una famiglia così.

Per riassumere, se dovessi trovare una sola parola che descriva questa storia sarebbe non "noia" perché non è più di tanto noiosa, oggettivamente, bensì "forzatura". Il fatto che una storia sia la parodia di un'opera esistente non significa che debba rinunciare a elementi tipici dell'universo in cui essa si svolge.
Paperino è depresso perché sì, Nonna Papera è un cerbero perché sì, Gambadilegno è buono perché sì, tutto succede perché deve succedere, senza che il lettore sia accompagnato a scoprire l'evento e anzi sballottandolo in una strada a senza unico di cui non si capisce la direzione nè la destinazione. Cioè: fare una parodia con personaggi Disney non vuol dire sostituire i personaggi umani con paperi e topi, bensì adattare la vicenda in modo tale che calzi perfettamente nelle caratteristiche dei personaggi.
In Italia la tradizione delle parodia è lunghissima, e a dimostrazione dell'abilità dei nostri autori ci sono una montagna di storie ispirate a opere letterarie, cinematografiche eccetera in cui paperi e topi recitano perfettamente i loro ruoli senza essere snaturati.
Equilibrio che non trovo in questa storia, dove per mantenere determinate atmosfere si è tolto spazio all'intreccio stesso. Cioè, è un albero pieno di foglie ma con un tronco esile, pieno di elementi secondari ma con pochi e scricchiolanti elementi primari.
La trama di per sé è semplice: "Paperino è depresso, perde la memoria, e si rende conto che con gente povera e sincera è più felice che nella sua vecchia vita" (vecchia vita di cui non sappiamo nulla, peraltro, se non che si faceva schiavizzare dalla Nonna in fattoria. Si dice che in una storia un elemento deve servire o a far procedere la trama o a far conoscere meglio i personaggi principali, e il resto che non corrisponde a questi requisiti non è necessario. Ecco, la mia impressione è stata che buona parte di questa storia "non sia necessaria" alla trama, e stia lì solo a fare atmosfera.

Ora, lungi da me voler criticare il lavoro di un professionista esperto come Korhonen, il quale immagino abbia intrapreso una precisa scelta stilistica. Ecco, diciamo che personalmente, per i motivi che ho elencato spero chiaramente, non ho apprezzato questa scelta.
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: giangi72 - Giovedì 1 Giu 2017, 13:41:17
definire il topolibro come una variant del 3208 (così come Panini ha fatto) è decisamente una forzatura... (per usare un eufemismo)

Scusa Lyla ma forse non mi sono spiegato.
Erano previste 3 variant:
3206 = ciclismo (uscita)
3208 = fiera del libro (bho)
3210 = etnacomics (prevista e già mostrata la copertina)

Resta quindi fuori la variant 3208, è il topolibro quella che doveva essere la variant?
Grazie
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: gianni21031 - Giovedì 1 Giu 2017, 14:07:13
Resta quindi fuori la variant 3208, è il topolibro quella che doveva essere la variant?
Grazie

Sì, se così possiamo definirla. Non esistono altre variant del 3208
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: LYLA.it - Giovedì 1 Giu 2017, 14:12:35
ti sei spiegato benissimo.
a mia volta dico che definire "variant del 3208" il "topolibro" (che è esattamente quel che Panini ha fatto) è una cosa ridicola.

Scusa Lyla ma forse non mi sono spiegato.
Erano previste 3 variant:
3206 = ciclismo (uscita)
3208 = fiera del libro (bho)
3210 = etnacomics (prevista e già mostrata la copertina)

Resta quindi fuori la variant 3208, è il topolibro quella che doveva essere la variant?
Grazie
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: giangi72 - Giovedì 1 Giu 2017, 14:44:01
ti sei spiegato benissimo.
a mia volta dico che definire "variant del 3208" il "topolibro" (che è esattamente quel che Panini ha fatto) è una cosa ridicola.

Perfetto cerco di disdire in fumetteria allora, grazie
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: Gumi - Giovedì 1 Giu 2017, 15:08:03
Segnalo che a pg. 116 l'articolo sul riciclo è del nostro New_Amz. :D

Complimenti, sperando che non si monti la testa! ;) :P
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: Vito65 - Giovedì 1 Giu 2017, 15:38:55
In Italia la tradizione delle parodia è lunghissima, e a dimostrazione dell'abilità dei nostri autori ci sono una montagna di storie ispirate a opere letterarie, cinematografiche eccetera in cui paperi e topi recitano perfettamente i loro ruoli senza essere snaturati.
Se vogliamo, possiamo limitarci a prendere ad esempio l'ultima in ordine cronologico, Metopolis: questa sì che mi ha coinvolto ed appassionato, anche se non ho mai visto il film cui si ispira!
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: Vincenzo - Giovedì 1 Giu 2017, 16:52:18
Fondamentalmente sono d'accordo con Mito: Il Papero senza passato risulta terribilmente forzato, tutto si svolge perché così deve svolgersi e basta. Non ho capito perché all'inizio Paperino si mostri depresso se non ha fatto altro che scappare dalla raccolta delle patate, né perché Paperirma si innamori subito di lui.
Non so come sia il film di Kaurismaki ma a sensazione mi sa che sto presunto capolavoro del cinema sia tale solo nella mente del regista. Korhonen l'ho sentito definire come uno dei migliori autori egmontiani: figuriamoci i peggiori, allora...
Passando al resto abbiamo una nuova avventura di Fantomius che si fa ricordare soprattutto per la rivelazione del colpevole, abbastanza curiosa come scelta. Molto simpatica la breve di Vito Stabile con un trio insolito ma efficace e soprattutto la storia di Zemelo che sfrutta bene il topos ricorrente dell'invenzione difettosa di Archimede.
Indiana è un personaggio dalle grandi potenzialità non facile da maneggiare: questa sua ultima storia purtroppo non può competere con quelle che hanno reso amato il personaggio, pur presentando qualche bello spunto come la ricerca di visibilità a ogni costo, uno dei mali dell'attuale società.
Dal punto di vista grafico questo numero è una vera gioia per gli occhi, comunque, grazie a Due Leggende e tre ottimi disegnatori.
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: New_AMZ - Giovedì 1 Giu 2017, 17:55:59
Segnalo che a pg. 116 l'articolo sul riciclo è del nostro New_Amz. :D
Complimenti, sperando che non si monti la testa! ;) :P

Grazie. Sto cercando di propormi come giornalista a tutto campo e non solo come appassionato Disney. Dopotutto è il lavoro che faccio tutti i giorni (in cui non scrivo MAI di fumetti).
Posso solo dire che non immaginavo che scrivere un articolo per una fascia di lettori più giovani fosse così difficile.
E se fare un articolo per un giornale è semplice (dopo tre anni che fai il mestiere vai in scioltezza), lo stesso non posso dire per gli articoli per Topolino in cui scrivere (e riscrivere) è la parola chiave. Imparerò, come si suol dire ;)
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: Bramo - Giovedì 1 Giu 2017, 19:01:15
Numero di luci e ombre, il #3210, secondo il mio modesto parere.
E le seconde sono più delle prime, purtroppo, nonostante il parterre di autori facesse ben sperare nella qualità media complessiva dell’albo.
Partendo da quanto promuovo, parlo subito della storia d’apertura: Il papero senza passato non è una storia perfetta, alcune “facilonate” narrative come la cornice nella nostra realtà prima di introdurre il “sogno-film” e la scena dell’ospedale minano la coerenza e la scorrevolezza dell’avventura ed è giusto segnalarlo. Ma l’atmosfera, che qui alcuni hanno chiamato noia, altri forzatura, a me ha personalmente affascinato, e mi ha incuriosito a tal punto che spero di riuscire a veder presto il film dal quale la storia è tratta. Non serve sapere perché il Paperino a inizio "film" sia affranto, il lettore in questo modo è sullo stesso piano del protagonista che di lì a poco perderà questo ricordo. Né ha molto senso lamentarsi degli stereotipi in una trama che appare come una sorta di summa del neorealismo e che quindi ricorre a certe dinamiche che si ripetono con poche varianti.
La pressoché totale mancanza di comicità – che pure risulta presente in alcuni scambi – è compensata da una levità di sensazioni e da una malinconia rarissima da trovare nel fumetto Disney, che permeano le tavole e conducono il lettore in una realtà fatta di povertà, tentativi di riscatto sociale e ribellione umana verso le trappole della vita.
Giorgio Cavazzano da par suo si impegna per offrire il suo tratto al meglio del suo stile, infondendo dinamismo e realismo alle emozioni raffigurate sui volti del personaggi e divertendosi a far convivere personaggi di Paperopoli e di Topolinia, in un carosello che ben rappresenta la pluralità di realtà presenti in una situazione del genere. Molto buoni anche gli sfondi, ambientazioni efficaci per la storia narrata.
Non sarà la “storia evento” promossa da Topolino, e forse gode troppo di “luce riflessa” rispetto alla pellicola che omaggia, ma personalmente ho apprezzato, pur con i suoi limiti, questo esperimento.  Una delle prove danesi migliori che ho letto da diversi anni a questa parte.

Soddisfazione parziale per due tra gli sceneggiatori di ultima generazione più promettenti e validi: Vito Stabile è presente con una breve che mi ha convinto poco nell’obiettivo della trama, quel riunire tre brontoloni per eccellenza che possano condividere tra loro i rispettivi motivi di “mugugnamento”. È un’idea al tempo stesso inedita ma forse un tantino forzata, che non è riuscita a coinvolgermi del tutto e che anche i disegni di De Pretto non hanno saputo valorizzare al meglio.
Presenta però 2-3 battute e gag visive realmente divertenti, e questo è più di quanto possa dire della maggioranza di brevi topoliniane degli ultimi anni, che di solito più che farmi ridere mi fanno venir voglia di finirle al più presto.

L’Archimede di Pietro Zemelo funziona bene: impianto generale della storia valido, buon uso del personaggio, consapevolezza delle dinamiche, autoironia… tanti elementi che dimostrano un approccio sano e solido di questo tipo di storie. La trama presenta anche tanti equivoci piuttosto divertenti, anche se a una certa appaiono un po’ abusati. Inoltre il finale appare… troppo nebuloso. Forse sono io che non riesco a interpretarlo, ma non mi è chiara la “spiegazione” finale sulla soluzione semplice che avrebbe potuto adottare Archimede fin dall’inizio, e sinceramente anche il fatto che un bullone allentato possa causare così tanti guai mi sembra un po’ esagerato.

Non riesco invece a salvare Fantomius e Indiana Pipps.
Nel primo caso abbiamo una storia che mischia l'approccio narrativo ormai fin troppo consolidato nella serie con alcune contraddizioni:
Spoiler: mostra
se la cattedrale di Notre Duck è stata progettata dal fratello Henry, come fa ad aver “trovato” un passaggio segreto? Per quale motivo Henry dovrebbe mettersi dal nulla a impilare monete per costruire un modellino di cattedrale?
Perché dover inserire a tutti i costi una citazione a Stranger Things (serie del 2016 ambientata negli anni Ottanta) che nulla c’azzecca con Fantomius e soprattutto col periodo storico degli anni Venti (avendo così dei ragazzini vestiti con abiti anacronistici)?
Tante cose che minano in modo importante il gradimento della storia, senza dover nemmeno scomodare il bisogno di raccontare a tutti i costi, quasi donrosianamente il presunto retroscena del finale della storia di Carl Barks I misteri della cattedrale. Bisogno che non condivido, ma soprassedendo sul gusto personale non trovo che la soluzione ideata dall’autore sia particolarmente convincente, dato che offre un’interpretazione diversa da quella pensata dall’Uomo dei Paperi, che era molto più poetica e significativa.
Anche a livello grafico non sono particolarmente soddisfatto, dal momento che il disegnatore sfoggia un tratto più legnoso del solito, scelta che favorisce la rappresentazione della cattedrale, molto buona, ma che rende così le scene d’azione poco dinamiche.

Per quanto riguarda Indiana Pipps e l'esilarante tesoro dei Ridolones siamo di fronte a una trama ben poco interessante, che banalizza il protagonista e che crea un popolo misterioso dalle caratteristiche ridicole (in tutti i sensi…) e un nuovo avversario di Indiana… che si comporta esattamente come il peggior Kranz. E allora che senso ha? Trama noiosa e dagli sviluppi traballanti. I disegni di Massimo De Vita riflettono tutto ciò, visto che a parte qualche guizzo nelle figure di Topolino, Tip e Tap e Indiana Pipps, per il resto il disegnatore fa il suo dovere senza brillare particolarmente.
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: Lucandrea - Giovedì 1 Giu 2017, 23:25:44

Grazie. Sto cercando di propormi come giornalista a tutto campo e non solo come appassionato Disney. Dopotutto è il lavoro che faccio tutti i giorni (in cui non scrivo MAI di fumetti).
Posso solo dire che non immaginavo che scrivere un articolo per una fascia di lettori più giovani fosse così difficile.
E se fare un articolo per un giornale è semplice (dopo tre anni che fai il mestiere vai in scioltezza), lo stesso non posso dire per gli articoli per Topolino in cui scrivere (e riscrivere) è la parola chiave. Imparerò, come si suol dire ;)

Complimenti per il tuo articolo Francesco. Parlare ai giovanissimi di stare attenti a quello che usano e di non gettare tutto come rifiuti inutili non era una cosa facile da trattare. Bravo
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: camminatadisney - Venerdì 2 Giu 2017, 08:35:07

 [smiley=aiMieiTempi.gif]


A proposito de 'Il papero senza passato'.

Gran bella storia.
Esemplare espressione di quella medietas di oraziana memoria che vuole essere sintesi degli estremi, e non quella mediocrità comunemente intesa al giorno d' oggi.
Questa avventura, già definita "intimistica" da qualche utente, si dipana per trentasei tavole con una levità davvero rara, affrontando con leggerezza temi come disagio ed emarginazione, amicizia ed innamoramento.
Sembra che non accada nulla, e infatti qualcuno potrà trovarla noiosa. Ma non è così, perché procede in un delicato equilibrio tra melanconia e curiosità, tra silenzi insistiti e passaggi frenetici di campo...
Chi ha amato 'L' uomo che cammina' di Jiro Taniguchi saprà cogliere la grande forza espressiva di questa opera del duo Korhonen-Cavazzano.

Disegni splendidi, da accademia.
Finalmente si rivedono i principali characters rappresentati come Dio comanda. Proporzioni corrette, posture non banali, equilibrato bilanciamento all' interno di ogni singola vignetta.
E che dire della mimica? Espressiva e non stereotipata. Grande utilizzo dei primi e primissimi piani, sapiente utilizzo del ripasso a china, in particolare negli occhi e nei becchi. Paperino, Paperina, Paperoga e Ciccio hanno becchi diversi! Rivelazione, questa, che farà cadere dal letto qualche disegnatore Disney italiano...
Paperina di taliaferriana memoria, non più semplicemente un Paperino in gonnella.
Artistici e molto suggestivi i fondali, grazie anche -lo ripeto- alle chine sapientemente utilizzate.
E ancora... splendide inquadrature, belle prospettive, tridimensionalità dei volti dei personaggi...

Sceneggiatura ben costruita, irrituale utilizzo dei principali characters Disney, plot sviluppato con più cura di quanto possa sembrare. L' accostamento talvolta brutale di alcune vignette imprime in realtà la necessaria accelerazione alla vicenda.
In alcuni passaggi si può intuire l' intervento di Cavazzano, ma indubbiamente Korhonen ha fatto un bel lavoro.
E le tre vignette di Paperino in ospedale? Esilaranti! Chiunque frequenti ambienti clinici, coglie tutta l' ironia nei confronti di una categoria, quella medica, in cui talvolta abbondano lassismo e demagogia...

Non so se fra qualche anno 'Il papero senza passato' verrà annoverato tra i capolavori Disney.
Nel frattempo dico: Grazie, ma veramente grazie, Giorgio Cavazzano!



Non so come sia il film di Kaurismaki ma a sensazione mi sa che sto presunto capolavoro del cinema sia tale solo nella mente del regista. Korhonen l'ho sentito definire come uno dei migliori autori egmontiani: figuriamoci i peggiori, allora...


Apprezzo chi ama le scorciatoie...
Ma un' argomentazione un filino più articolata non credo sarebbe stata fuori luogo...





Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: Giona - Venerdì 2 Giu 2017, 11:36:41
L’Archimede di Pietro Zemelo funziona bene: impianto generale della storia valido, buon uso del personaggio, consapevolezza delle dinamiche, autoironia… tanti elementi che dimostrano un approccio sano e solido di questo tipo di storie. La trama presenta anche tanti equivoci piuttosto divertenti, anche se a una certa appaiono un po’ abusati. Inoltre il finale appare… troppo nebuloso. Forse sono io che non riesco a interpretarlo, ma non mi è chiara la “spiegazione” finale sulla soluzione semplice che avrebbe potuto adottare Archimede fin dall’inizio, e sinceramente anche il fatto che un bullone allentato possa causare così tanti guai mi sembra un po’ esagerato.
Condivido gran parte del commento sulla storia con Archimede; a me inoltre ha ricordato Zio Paperone e i traduttori simultanei (https://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL+1031-A), che mi pareva funzionasse molto meglio a livello di trama.
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: paolobar - Venerdì 2 Giu 2017, 11:47:04
ti sei spiegato benissimo.
a mia volta dico che definire "variant del 3208" il "topolibro" (che è esattamente quel che Panini ha fatto) è una cosa ridicola.


io vado controcorrente e dico che siccome nel retro della copertina del topolibro c'è scritto, con tanto di codice a barre, n. 3208 , questa deve essere considerata come una variant del 3208. In effetti, questa sola è variant a tutti gli effetti, le altre erano 'solo' cover variant...
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: LYLA.it - Venerdì 2 Giu 2017, 13:00:33
Per me resta alla stregua di un "supplemento al topolino 3208"  :D


io vado controcorrente e dico che siccome nel retro della copertina del topolibro c'è scritto, con tanto di codice a barre, n. 3208 , questa deve essere considerata come una variant del 3208. In effetti, questa sola è variant a tutti gli effetti, le altre erano 'solo' cover variant...
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: Ser Soldano - Venerdì 2 Giu 2017, 16:19:29
Scusate se mi intrometto, ehm...
Finora avete solo parlato della cover variant del 3208 e pochissimo del 3210...
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: Cornelius - Venerdì 2 Giu 2017, 16:44:03

IL PAPERO SENZA PASSATO
Non ho visto il film ma il passato non sembra recuperato (se non in flebili tratti) e il personaggio principale vivrà una vita 'altra' che poi, pian piano, diventerà comunque 'sua', con nuovi amici e nuovi amori (visto che i 'vecchi' si limitano a sfruttarlo - almeno in apparenza -  non ponendosi domande sulla sua sparizione e la perdita di memoria non sembra neanche accennata o condivisa con loro). 
Nonna Papera, nel ruolo di unica rappresentante del vecchio mondo di Paperino, severa e autoritaria (pur ammettendo di essersi preoccupata per la scomparsa del nipote) non è del tutto 'out of character' dal momento che in Egmont non hanno sdolcinato e imbiondito un personaggio che agli inizi era piuttosto burbero e non tutto sorrisi e torte come lo conosciamo oggi (immagino che nei colori originali della storia Elvira abbia i capelli bianchi).
Interessante la visione di una società periferica, con mense per i poveri, lavoretti saltuari, casupole arrangiate e concertini improvvisati. Recentemente raccontata nel rifacimento del 'Ventino fatale' e, spero, proponibile anche fuori dalle parodie o riletture di film o fumetti, in storie 'normali' di ordinaria quotidianità.
Curioso e apprezzato l'utilizzo di Bolivar, il cane taliaferriano di Paperino che, non a caso, è determinante nel convincere il poliziotto Gambadilegno della bontà del papero smemorato. Donald, oltre che smemorato, appare per quattro tavole 'sgrizzato' dalla 'cura' dei Bassotti. Orazio e Clarabella, che vivono in una baracca in lamiera, lo accudiranno amorevolmente, prima che ci pensi Paperina. Topi e Paperi si incrociano in armonia e poesia in questo soggetto di Korhonen: Pippo e Paperoga, nella vignetta che li vede insieme al concerto, sono così veri, così 'in character' che sembrano essere nella loro realtà 'naturale'. Insieme a Paperino sono personaggi che anche in storie di normale quotidianità andrebbero, magari di tanto in tanto se non regolarmente, alle mense dei poveri: farlo vedere nella parodia/rilettura/omaggio di un film finlandese è, a suo modo, 'poetico'; farlo vedere in storie normali sarebbe 'inappropriato' ma sicuramente darebbe un tocco di realismo in più a tanti soggetti altrimenti poco credibili.

FANTOMIUS - NOTRE DUCK
Gervasio risolve a suo modo il mistero del fantasma di Notre Duck, dandogli una identità precisa che solo in parte può accostarsi alla storia di Barks (quantomeno per problemi di... altezza). L'autore riesce comunque a coinvolgerci in atmosfere gotiche e dark, con scene notturne e piovose che fanno da sfondo a situazioni in cui i suoi personaggi (in costante crescita numerica e in collegamenti sempre precisi e coerenti) si muovono benissimo. L'autore è da elogiare anche per aver reso più accattivante e caratteristico lo sguardo di John Quackett, al di là della maschera: se prima somigliava troppo a Paperino, adesso ha una originalità estetica tutta sua, come la sempre affascinante Dolly, decisiva in questa storia grazie alle lezioni di piano che la severa madre le fece prendere da piccola.

INDIANA PIPPS E L'ESILARANTE TESORO DEI RIDOLONES
La Camerini introduce un nuovo nemico per Indiana: la volpe Archeo Boom che, se ricorda nel colore arancio i capelli del Doctor Kranz, esteticamente è più particolare del semplice canide antropomorfo (simil umano) che vediamo spesso tra i personaggi di contorno e a cui Kranz appartiene: sarà questo un passaggio di testimone definitivo nella casella 'personaggio nemico-rivale di Pipps'? Vedremo cosa ne penserà Bruno Sarda. Nel frattempo Massimo De Vita lo disegna in modo convincente, all'interno di tavole sempre molto dinamiche e pulite.
Altra particolarità è un passo indietro 'residenziale', se vogliamo: abituati da anni a vedere il Pipps abitare a Topolinia in una villa all'interno della periferica Laguna Nera (suo habitat naturale, molto apprezzato fin dall'inizio), scopriamo che ha 'finalmente trovato casa a Topolinia' all'interno di una casetta costruita su una quercia all'interno del Central Park della metropoli topoliniana: la Black Lagoon non era più gradita al Pipps (o alla Camerini)?
Un soggetto se vogliamo banale si caratterizza per un terzo aspetto: quando misteriosi popoli autoctoni pregano i loro ospiti (in genere paperi) di non riferire ad alcuno il luogo del loro regno (costringendoli a volte a rimanere proprio per questo motivo), se traditi nelle promesse riescono comunque a reimmergersi nei loro cupi antri non dando soddisfazione a studiosi, archeologi o business men di poterli vedere: mi pare che questa sia una delle rare volte che un popolo autoctono 'tradito' affronti comunque l'inevitabile contatto esterno, riuscendo a gestirlo e a respingerlo in maniera apparentemente involontaria (grazie soprattutto a Tip e Tap, doppiamente protagonisti in due importanti storie in questo numero del libretto).
________________________________________________________________________________
Zio Paperone e il Club dei Brontoloni
Un altro inedito trio, in attesa di quello dei Turks della prossima settimana. Convergere lo zione e Dinamite (che già si conoscono molto bene) verso Anacleto Mitraglia è un'operazione sicuramente curiosa e interessante (io sono sempre favorevole ai mix e alle 'contaminazioni'); però in questo caso il soggetto non mi ha convinto in quanto sembra costruito ad arte, senza una ragione davvero credibile.

Archimede e il caos del tr.an.qu.il.lo.
Confusione di traduzioni orali che può avere anche un senso logico, nella sua incredibile particolarità. Breve scorrevole grazie anche ai dinamici e fluidi disegni di Ermetti.

TopoGulp - Malachia Professione Gatto
La coabitazione più o meno forzata Paperoga-Malachia da grattacapi ad entrambi, non solo al micio: in questo caso Fethry dimostra una certa pazienza nel convincere Tabby a restituirgli un oggetto, sperando che creda sia un'altra cosa mentre il felino sa benissimo cosa tiene in bocca.


Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: Pap - Lunedì 5 Giu 2017, 17:29:59
Secondo me:
Il papero senza passato,voto:7.5
Trama buona ma in alcuni punti bisogna migliorare
Le strabilianti imprese di Fantômius - Notre Duck,voto:7.5
Nonostante la storia sia buona la trama è rivista e rivista
Zio Paperone e il club dei brontoloni,voto:5.5
Non mi ha soddisfatto tanto
Archimede e il caos del TR.AN.QU.IL.LO,voto:6
Simpatica
Indiana Pipps e l'esilarante tesoro dei Ridolones,voto:6
Discreta
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: piccolobush - Lunedì 5 Giu 2017, 19:15:20

Ma il problema non è né l'intimismo né la mancanza di roba fracassona. Il punto è che tutto va come visto decine di migliaia di centinaia di volte, per cui lo smemorato trova una nuova vita migliore di quella dimenticata, tra stereotipi di stereotipi di stereotipi del genere
Mi permetto di citare questo passaggio dell'avv. ma mi rivolgo in realtà a tutti quelli che la pensano nella stessa maniera (e in diversi si sono manifestati).
La mia non vuole essere una opera di convincimento, perchè ognuno si fa piacere ciò che vuole (anche io mi addormento durante la visione di alcuni film definiti capolavori da tanti), ma solo una precisazione "tecnica".
Il punto è che è opinione diffusa che un film per essere interessante debba per forza avere una storia originale o, se non originale, quantomeno sviluppata in maniera interessante o coinvolgente o quel che volete.
Beh, non è così.
La storia è uno degli elementi di un film ma è un elemento non essenziale. Come non essenziali sono le musiche o i personaggi. Il cinema è fatto prima di tutto (ed è questo il solo componente irrinunciabile) di immagini.
Tutto il resto è un di più.
Il cinema è un mezzo di comunicazione e il suo linguaggio è fatto di immagini. Immagini che possono poi essere arricchite dagli altri elementi tipo attori, musiche, trama e via dicendo ma che sono solo qualcosa in più.
Per fare un esempio possiamo dire che il nostro linguaggio, con cui comunichiamo con gli altri, è fatto essenzialmente di parole, non serve altro di base. Però lo arricchiamo con i gesti, con l'intonazione della voce,... ma sono tutte cose che non sono fondamentali.
I registi come kaurismaki semplicemente sono più vicini di altri a quella che è la definizione più pura di cinema, tutto qua.
Detto ciò, ognuno è libero di annoiarsi quanto vuole con i suoi film, io volevo solo evitare che qualcuno pensasse che il finlandese fosse un rimbambito che monta i filmini delle vacanze ;D
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: pkthebest - Lunedì 5 Giu 2017, 23:23:56
Il cinema non è fatto di immagini, ma di immagini in movimento. Altrimenti è fotografia.

Togliere la storia al cinema è come estrapolare una tavola da una storia: può essere esteticamente bellissima, ma senza la storia non ha più la sua funzione. Diventa un pezzo da collezione perché è estetica, ma il fumetto è storia, non solo estetica.

E così il cinema, perché non è fotografia, ma immagini in movimento.

Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: Nebulina - Lunedì 5 Giu 2017, 23:37:56
Avvocato... ma hai mai visto i fil di Lynch?
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: pkthebest - Lunedì 5 Giu 2017, 23:58:24
Avvocato... ma hai mai visto i fil di Lynch?

Purtroppo un paio sì. E pure le prime due puntate di "Twin Peaks". Ma avevano una storia, non erano solo immagini.
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: Eruyomè - Martedì 6 Giu 2017, 00:16:38
Ma non esiste solo il cinema narrativo.

Non per fare l'avvocato difensore di nessuno, ma immagino che quando si parla di immagini al cinema, in generale sia sottinteso il concetto di "in movimento". Il punto centrale è la potenza dell'immagine in quanto tale, della visione, della sequenza, che si fa icona e simbolo di assoluto.

Il cinema essenzialmente è questo. Infatti può anche essere anti-narrativo, o comunque esserlo in parte. Un'opera può non essere narrativa in senso stretto, (che penso sia quel che intendi tu con "storia") ed essere comunque arte. E può aver comunque qualcosa da dire e da comunicare, anche se in maniera meno facile e meno immediata.
Non so se mi spiego molto bene. E penso il discorso valga al cinema come altrove.
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: piccolobush - Martedì 6 Giu 2017, 00:22:27
Togliere la storia al cinema è come estrapolare una tavola da una storia: può essere esteticamente bellissima, ma senza la storia non ha più la sua funzione. Diventa un pezzo da collezione perché è estetica, ma il fumetto è storia, non solo estetica.

E così il cinema, perché non è fotografia, ma immagini in movimento.

Ehm... Immagini in movimento non implicano necessariamente una storia.
Comunque persisti nell'errore: vuoi piegare la definizione di cinema alla tua idea di cinema ma non è così che funziona.
Quella che ho scritto nel post precedente non è una mia opinione ma una definizione precisa, per cui non è in discussione.
E il motivo per il quale l'ho riportata è che si stavano facendo critiche fuori bersaglio al film di kaurismaki. Che potrà avere tutti i difetti del mondo (noioso, ermetico e quel che vi pare) ma non quello di non essere intrigante o avvincente: quella è una rinuncia precisa, la storia è volutamente semplice perché gli interessa raccontare altro, e si intravede anche nella riduzione disneyana.
La sua è una regia pura. Poi se i termini di paragone sono kyashan o sharkanado, beh, alzo le mani. Come ho detto prima, non voglio convincere nessuno, so benissimo che è un tipo di film che ha un pubblico risicato, almeno in Italia.
Comunque ottimo il consiglio di nubulina, potresti provare ad esempio con Mulholland drive per una esperienza fuori dai soliti cliché cinematografici ;D
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: McDuck - Martedì 6 Giu 2017, 00:24:09
Ma non esiste solo il cinema narrativo.

Non per fare l'avvocato difensore di nessuno, ma immagino che quando si parla di immagini al cinema, in generale sia sottinteso il concetto di "in movimento". Il punto centrale è la potenza dell'immagine in quanto tale, della visione, della sequenza, che si fa icona e simbolo di assoluto.

Il cinema essenzialmente è questo. Infatti può anche essere anti-narrativo, o comunque esserlo in parte. Un'opera può non essere narrativa in senso stretto, (che penso sia quel che intendi tu con "storia") ed essere comunque arte. E può aver comunque qualcosa da dire e da comunicare, anche se in maniera meno facile e meno immediata.
Non so se mi spiego molto bene. E penso il discorso valga al cinema come altrove.

Esattamente. Non tutto il cinema ti deve comunicare qualcosa, e lo stesso vale per qualunque arte.
Altrimenti come potresti guardare Lynch, Greenaway, Godard, Kubrick, Fellini?
Certo, immagini in movimento; ma non necessariamente esemplificative di concetti. È questo il potere del cinema, e dell'arte in generale: può non dire nulla, e appagare ugualmente.
Dipende sempre tutto dal tipo di fruizione a cui ci prepara. Altrimenti si corre il rischio di quella spettatrice che una sera mi era seduto accanto, e che, al termine de "La tartaruga rossa", chiedeva all'amico: "cosa vuol dire?". La domanda più sbagliata che potesse fare.
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: pkthebest - Martedì 6 Giu 2017, 08:40:02
Se un'opera d'arte non comunica qualcosa... che opera d'arte è, scusami tanto?

Purtroppo, non mi tolgo dalla testa che, se non ci fosse stata tutta la strombazzata e se la storia fosse stata presentata in forma "anonima", i commenti sarebbero stati molto più negativi e basta.
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: Gumi - Martedì 6 Giu 2017, 09:19:57
Se un'opera d'arte non comunica qualcosa... che opera d'arte è, scusami tanto?
comunica qualcosa tramite le immagini. In ogni caso.

A me la storia è piaciuta, e anche parecchio. Mi piace poco giusto la solita cornice del sogno, però non è un difetto tanto grave da inficiare il tutto.
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: conker - Martedì 6 Giu 2017, 11:03:42
Se un'opera d'arte non comunica qualcosa... che opera d'arte è, scusami tanto?

e non è che se non comunica a te, automaticamente non è da considerarsi opera d'arte  :)

i concetti sono già stati espressi in modo chiaro ed esaustivo, credo, il fumetto (così come il cinema) è un media essenzialmente visivo, la trama (intesa come intreccio) può anche essere semplice e lineare (o non esserci affatto)

trame che ormai sono sviluppate perlopiù seguendo sempre, pedissequamente, lo stesso schema/struttura: Introduzione - 1a svolta narrativa - Svolgimento - 2a svolta narrativa -
 Conclusione
(fateci caso, la stragrande maggioranza dei film -e non solo- è strutturata così)

cinematograficamente, consiglierei la visione anche (oltre a quelli già citati) della filmografia di Malick, Tarkovskji e Sokurov  ;)

di David Lynch imprenscindibili (oltre a Mulholland Drive, uno dei massimi capolavori del cinema) anche Eraserhead e INLAND EMPIRE  :)
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: Andrea87 - Martedì 6 Giu 2017, 11:06:29
permettetemi una digressione:

Citazione
Riguardo quest'ultima, è abbastanza sconsolante vedere come si possa realizzare una storia basandosi unicamente sulla voglia di aggiungere un'altra tacca all'elenco delle citazioni gratuite che ormai abbondano nei fumetti, senza la minima volontà di imbastire una trama davvero solida. Non ci si riferisce alla decisione da parte di Gervasio di voler completare a tutti i costi un discorso iniziato da Barks (che era in realtà già completo di suo) ma al fatto che tutta la vicenda è di una noia mortifera. Stendiamo un velo pietoso poi sulla rivelazione dell'identità del fantasma, ennesima dimostrazione di come si possa "ammazzare" un personaggio (quello del fantasma di Notre Duck, non l'inutile fratello di Fantomius) il cui mistero aveva resistito per mezzo secolo.
Francamente impietoso il confronto con l'originale: là dove c'era un reciproco rincorrersi e inseguirsi tra i paperi e il fantasma, con scene che alternavano tensione e umorismo ("sto cominciando ad odiare questo motivetto!") ora abbiamo Fantomius che arriva senza alcuna difficoltà a ricostruire tutto il puzzle e la resa dei conti si risolve in poche tavole (in cui, giusto per abbondare si ficcano altre citazioni, dalle guglie apribili alla sequenza delle canne d'organo, non sia mai che il lettore tipo non arrivi a riconoscerne almeno cinque per ogni storia, come dargli poi la medaglia di "scopritore di citazioni"?) e il classico spiegone da ronf...
Il successo di Fantomius è indubbiamente testimoniato dalla sua longevità e, presumibilmente, dalle vendite delle ristampe, eppure non si può non notare che del Fantomius originale, delle mirabolanti imprese, da tempo non c'è quasi più nulla. Da quello che era a tutti gli effetti il set delle gesta di un Rocambole disneyano siamo finiti a una sorta di soap opera da tv commerciale (ma anche da tv di stato, tanto ormai siamo là...). Comunque se questo è quel che vuole la gente, bene fanno Gervasio e la Panini ad accontentarla.

per me questa stroncatura è eccessiva, specialmente se poi viene pubblicata come recensione UFFICIALE del papersera (come a dire: per la maggioranza degli utenti "gervasio merda e merda chi non glielo dice")

Posso capire che non piaccia la gestione di Fantomius e dell'identità del Fantasma (anche io avrei preferito che non si scoprisse o che almeno non lo avessero scoperto Fantomius e Dolly per evitare l'effetto soap opera), ma non si dovrebbe andare oltre gli effettivi meriti (e demeriti) della storia in se'.

Non ci si può lamentare della mancanza di azione quando questa è una delle più action della serie (e alcune inquadrature sono spettacolari IMHO); non si può dire che c'è il Fantomius "sapevo già del triplo gioco carpiato e ritornato" (cosa che in effetti ha afflitto qualche episodio precedente) quando invece in questa occasione rimarrebbe fregato senza l'aiuto decisivo di
Spoiler: mostra
Dolly Paprika
... perchè questo significa solo che si parte prevenuti!

(come certi utenti che si lamentano su facebook per aver comprato il Topo per la parodia di "Stranger Things" dopo aver visto delle immagini su internet rimanendo a loro dire "fregati", costringendo Gervasio a registrare un video per mettere una pezza non dovuta).
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: pkthebest - Martedì 6 Giu 2017, 11:40:11

e non è che se non comunica a te, automaticamente non è da considerarsi opera d'arte  :)


Infatti, ma io ho preso il riferimento di McDuck come generico, non solo riferito a me.
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: piccolobush - Martedì 6 Giu 2017, 13:04:51
per me questa stroncatura è eccessiva, specialmente se poi viene pubblicata come recensione UFFICIALE del papersera (come a dire: per la maggioranza degli utenti "gervasio merda e merda chi non glielo dice")
Gervasio non è merda, ma la sua storia non è nulla di che

Citazione
Posso capire che non piaccia la gestione di Fantomius e dell'identità del Fantasma (anche io avrei preferito che non si scoprisse o che almeno non lo avessero scoperto Fantomius e Dolly per evitare l'effetto soap opera), ma non si dovrebbe andare oltre gli effettivi meriti (e demeriti) della storia in se'.
Se permetti invece, dato che si tratta di una serie che ormai ha non ricordo più nemmeno quanti episodi e che soprattutto ha avuto dei cambiamenti notevoli ed evidenti nelle tematiche, mi sembra che non sia affatto sbagliato analizzarla nel contesto generale piuttosto che come storia a sè

Citazione
Non ci si può lamentare della mancanza di azione quando questa è una delle più action della serie (e alcune inquadrature sono spettacolari IMHO)
L'avevo letta dopo quella di cavazzano, una tale differenza di ritmo avrebbe dovuto stordirmi... e forse l'ha fatto perchè non ricordavo tutta questa "action"! Per cui sono andato a rileggermela: nulla da dire sulla parte grafica, sicuramente d'effetto ma se per "action" intendi quelle scaramucce all'interno della cattedrale boh. Io ho contato ben 6 dico 6 pagine di spiegazione finale su un totale di 25-26 pagine, quasi un quarto, senza contare tutte le altre chiacchiere.
Per non parlare di quanto sia risibile tale spiegazione.

Citazione
non si può dire che c'è il Fantomius "sapevo già del triplo gioco carpiato e ritornato" (cosa che in effetti ha afflitto qualche episodio precedente) quando invece in questa occasione rimarrebbe fregato senza l'aiuto decisivo di
Spoiler: mostra
Dolly Paprika
... perchè questo significa solo che si parte prevenuti!
Per la connessione ladro-fantasma e quindi risolvere i 3/4 del mistero gli basta una tavola e mezza. C.S.I. gli fa un baffo. Poi le solite fognature, il solito mattone ballerino, il solito passaggio segreto.... Per carità, tutti elementi e stereotipi consolidati che fanno parte del gioco, però poi mi tocca leggere commenti ad altre storie dello stesso numero dove l'utilizzo di clichè narrativi altrettanto comuni sembra un peccato mortale mentre qua ok, è divertente, ci sta....

Resto del parere che sia una storia molto debole, proprio come concezione. Si vede palesemente che scaturisce dalla voglia di riallacciarsi a barks più che dall'esigenza di narrare qualcosa

Citazione
(come certi utenti che si lamentano su facebook per aver comprato il Topo per la parodia di "Stranger Things" dopo aver visto delle immagini su internet rimanendo a loro dire "fregati", costringendo Gervasio a registrare un video per mettere una pezza non dovuta).
Questo "omaggio" è un'altra cosa che non ho capito. Non avevo riconosciuto la citazione perchè non conosco la serie ma, se avessi visto su internet delle immagini di una storia di fantomius con mulder e scully, per dire, pure io mi sarei fiondato in edicola a comprarlo. E dopo aver visto che non c'entravano niente con la storia glielo avrei detto: "A Gervà! Ma che ca@## ce li hai messi a fare se li hai fatti sparire dopo una pagina? Ah sòla!" :P ;D
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: salimbeti - Martedì 6 Giu 2017, 15:16:00

 nulla da dire sulla parte grafica, sicuramente d'effetto ma se per "action" intendi quelle scaramucce all'interno della cattedrale boh. Io ho contato ben 6 dico 6 pagine di spiegazione finale su un totale di 25-26 pagine, quasi un quarto, senza contare tutte le altre chiacchiere.
Per non parlare di quanto sia risibile tale spiegazione.
Le pagine sono 30
Le scaramucce sono simili a quelle della storia di Barks, per quale motivo non dovrebbero esere considerate scene d'azione?
Il fatto che ci siano chiacchere e 6 pagine di spiegazione non significa che nel suo insieme la storia non sia abbastanza d'azione e di per se le chiacchere e le spiegazioni non rendono una storia "nulla di che" .
Il fatto che le spiegazioni non coincidano con la tua personale mappa mentale e visione della storia non significa che siano risibili
Per la connessione ladro-fantasma e quindi risolvere i 3/4 del mistero gli basta una tavola e mezza. C.S.I. gli fa un baffo.
In una storia breve di 30 pagine quante pagine dovrebbere essere utilizzate per risolvere il mistero? Poi quale mistero è stato risolto? Fino a che Henry non si è tolto la maschera Fantomius non aveva capito chi fosse.
Poi le solite fognature, il solito mattone ballerino, il solito passaggio segreto.... Per carità, tutti elementi e stereotipi consolidati che fanno parte del gioco.
Appunto la Cattedrale è quella già mostrata da Barks,  per quale motivo non dovrebbero esserci gli stessi passaggi e le stesse botole? Sarebbe stato più forzato mostrare passaggi od ambienti totalmente diversi. 

Resto del parere che sia una storia molto debole, proprio come concezione. Si vede palesemente che scaturisce dalla voglia di riallacciarsi a barks più che dall'esigenza di narrare qualcosa
Certo era proprio questo lo scopo dell' autore rilanciare una vecchia storia di Barks, e quindi? 
Che significa narrare qualcosa? Qualcosa è stato narrato nelle diverse pagine che spiegano chi era il fantasma e per quale motivo si è travestito, da dove deriva il costume ec..con collegamenti sia ad altre puntate della saga di Fantomius che alle possibili future situazioni presenti nella storia di Barks.
La storia di Barks non era affatto conclusiva in quanto qualcuno potrebbe chiedersi:
Chi era il fantasma? Perche somigliava a Paperone? Perchè viveva la sotto? Perchè indossava un tale stravagante costume? Chi ha fatto costruire la Cattedrale?, Come ha fatto ad entrare nel deposito vestito di nero di giorno e dopo aver aperto la cassaforte con il flauto ne è uscito con una cariola di monete?
Forse perchè aveva lo stesso aspetto di Paperone? Ma era il vero aspetto od indossava una maschera?
Ecc..
Ad alcuni forse tutti questi punti oscuri/curiosità non interessano, preferiscono che i misteri restino tali, piuttosto che la spiegazione "ufficiale" vada  in contrasto con la loro mappa mentale e di cosa un autore dovrebbe o non deve mostrare nelle le trame delle sue storie.
Di consequenza come meccanismo di protezione svalutano e trovano banale qualsiasi spiegazione che non sia in accordo con la loro personale visione delle cose.
Per altri invece sono curiosità "ufficialmente" svelate o semplicemente nuovi elementi ed interessanti spunti per altri possibili scenari
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: Vito65 - Martedì 6 Giu 2017, 15:57:33
Piuttosto l'unico punto debole, a mio parere, della storia in discussione, vista nel suo riallacciarsi a quella di Barks, sta nel fatto che il fantasma barksiano è palesemente più basso di quello gervasiano, ed inoltre nella somiglianza del fantasma barksiano a Paperone (che non è proprio simile ad Henry Quackett): qui vedo una piccola forzatura.
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: salimbeti - Martedì 6 Giu 2017, 16:22:29
Piuttosto l'unico punto debole, a mio parere, della storia in discussione, vista nel suo riallacciarsi a quella di Barks, sta nel fatto che il fantasma barksiano è palesemente più basso di quello gervasiano, ed inoltre nella somiglianza del fantasma barksiano a Paperone (che non è proprio simile ad Henry Quackett): qui vedo una piccola forzatura.

Si questo è vero, le fattezze generali non ricordano quelle del personaggio di Barks.
Lasciano tuttavia spazio a varie "scherzose" possibiltà:
-Licenza artistica dell'autore, oramai il fratello fu disegnato  così e non gli è sembrato logico modificarlo troppo.
-Il fantasma che ha incontrato Paperone 30 anni dopo è un'altro personaggio che ha preso il posto di Henry conoscendo quanto da lui iniziato
-Si è accorciato ed incurvato nella postura delle gambe nel processo d'invecchiamento.
Stessa cosa per l'aspetto in effetti Henry pur se molto più giovane non ricorda Paperone quindi:
-Durante il furto dentro il deposito (per poter entrare indisturbato), ed in altre occasioni in cui era senza cappuccio, indossava la maschera di Paperone.
-Nel processo di invecchiamento oltre che accorciarsi ha perso i capelli e si è fatto crescere i basettoni
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: piccolobush - Martedì 6 Giu 2017, 16:27:07
Piuttosto l'unico punto debole, a mio parere, della storia in discussione, vista nel suo riallacciarsi a quella di Barks, sta nel fatto che il fantasma barksiano è palesemente più basso di quello gervasiano, ed inoltre nella somiglianza del fantasma barksiano a Paperone (che non è proprio simile ad Henry Quackett): qui vedo una piccola forzatura.
Non è tanto piccola: nell'ultima vignetta si citano delle maschere che henry userà in futuro tra cui una che sembra di paperone (è l'unica visibile), che dovrebbe essere a questo punto quella che henry, ingobbito per l'età..., indosserà quando sarà "smascherato" dai paperi qualche decennio dopo.
Certo è solo una casuale somiglianza, quella deve essere una maschera di un qualsiasi papero anziano che fantomius si era preparato per ogni evenienza, dato che non poteva riprodurre negli anni '20 una maschera con le fattezze che avrebbe avuto paperone 40 anni dopo... La forzatura è parecchio evidente
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: salimbeti - Martedì 6 Giu 2017, 16:56:23
Non è tanto piccola: nell'ultima vignetta si citano delle maschere che henry userà in futuro tra cui una che sembra di paperone (è l'unica visibile), che dovrebbe essere a questo punto quella che henry, ingobbito per l'età..., indosserà quando sarà "smascherato" dai paperi qualche decennio dopo.
Certo è solo una casuale somiglianza, quella deve essere una maschera di un qualsiasi papero anziano che fantomius si era preparato per ogni evenienza, dato che non poteva riprodurre negli anni '20 una maschera con le fattezze che avrebbe avuto paperone 40 anni dopo... La forzatura è parecchio evidente

Anche in questo caso può essere interpretato come licenza artistica, la maschera sembra di Paperone più vecchio per fasr capire che si tratta proprio di lui.
 Paperone effettivamente negli anni 20 non era così diverso (Basette, piume bianche..) a come appariva negli anni delle storie di Barks (che per coerenza di tempo dovrebbero essere tutte ambientate negli anni 50 a prescidere dall'anno di publicazione).
Oppure la maschera è stata poi nel tempo modificata (ingrandendo le basette, aumentando le rughe) proprio per renderla il più simile possibile al viso di Paperone, ed essere usata dal fantasma di giorno per entrare nel deposito e prelevare le monete.
Oppure si,  è quella di un generico papero annziano con basette che per fortunata coincidenza sembra Paperone.

Sembrava tutto spiegato,  ed invece quante curiosità ci sarebbero ancora da chiarire magari in future avventure!
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: piccolobush - Martedì 6 Giu 2017, 17:13:48
Le pagine sono 30
Le scaramucce sono simili a quelle della storia di Barks, per quale motivo non dovrebbero esere considerate scene d'azione?
Forse perchè se vedo ripetere le stesse gag (con minime variazioni) di un'altra storia in quello che dovrebbe essere il momento clou della vicenda, tutto il mio interesse sfuma
Citazione
Il fatto che ci siano chiacchere e 6 pagine di spiegazione non significa che nel suo insieme la storia non sia abbastanza d'azione e di per se le chiacchere e le spiegazioni non rendono una storia "nulla di che" .
Il fatto che le spiegazioni non coincidano con la tua personale mappa mentale e visione della storia non significa che siano risibili
E' risibile perchè è tutto forzato, da atlantide alla ricostruzione della medesima, dalla cattedrale come nascondiglio degli atlantidei alla motivazione per cui non chiede l'aiuto di fantomius, è un gigantesco castello di carte che si tiene in piedi con lo sputo. Basta leggere cosa dice henry a un certo punto: "non avevo calcolato che ci saremmo scontrati"!
Perchè mai? Me ne vado solo in giro a commettere furti facendo ricadere la colpa sul re dei ladri, uno che ha messo nel sacco detective di mezzo mondo e criminali dell'altro mezzo: perchè mai si dovrebbe interessare a me?

Citazione
In una storia breve di 30 pagine quante pagine dovrebbere essere utilizzate per risolvere il mistero?
Se 30 pagine sono considerate una storia breve è anche inutile continuare a discutere. Evidentemente non sono l'unico ad avere delle mappe mentali un po' sfasate

Citazione
La storia di Barks non era affatto conclusiva
Barks aveva una caratteristica nelle sue storie, (non so se fosse lo stesso nella vita perchè non l'ho ovviamente mai conosciuto): sapeva non prendersi troppo sul serio. Quella storia, per quanto bella, mi ha sempre lasciato un po' interdetto per il finale, un non finale di fatto, quasi uno sberleffo, perchè scoprire che il fantasma è un sosia di paperone di fatto non spiega nulla.
Sono indeciso se pensare che sia stato davvero uno scherzo ai lettori oppure la prima cosa che gli è venuta in mente per chiudere una storia che forse non sapeva come concludere (magari era già arrivato al numero previsto di pagine e ha dovuto tagliare corto, non so). Quello che penso però è che la stessa "leggerezza" che ha avuto lui nell'inventarsi una cosa simile dovremmo averla anche noi lettori senza stare sempre a cercare tutti i puntini delle "i" o addirittura decidendo noi per gli autori se una storia è conclusa oppure no.
Detto questo a me se fantomius piace così com'è sono contento lo stesso, lo leggo meno volentieri rispetto all'inizio ma almeno contribuisce, spero, alla buona salute del settimanale e quindi permette l'uscita di tante altre storie, comprese quelle più aderenti alle mie mappe mentali 8-)
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: Andrea87 - Martedì 6 Giu 2017, 17:25:01
Barks aveva una caratteristica nelle sue storie, (non so se fosse lo stesso nella vita perchè non l'ho ovviamente mai conosciuto): sapeva non prendersi troppo sul serio. Quella storia, per quanto bella, mi ha sempre lasciato un po' interdetto per il finale, un non finale di fatto, quasi uno sberleffo, perchè scoprire che il fantasma è un sosia di paperone di fatto non spiega nulla.

quella era una battuta azzeccatissima invece: "Che faccia potrebbe avere un 'fantasma' che adora costruire monumenti con le monetine tipo ZP?" quella di ZP, appunto!

Che il fantasma sia Henry Quackett l'ho trovato forzato io in primis (ma non più forzato del giovane Paperone che incontra in Sud Africa il giovane Cuordipietra senza nemmeno saperlo...), però come dice Salimbeti il fantasma di 30 anni dopo potrebbe non essere più lui, ma solo un epigono (come ha fatto anche Amelia in una storia brasiliana per arrivare alla Numero 1!)

Poi io ho sempre pensato che il Fantasma di Barks sarebbe stato John Quackett in persona dopo la morte di Dolly Paprika, ritiratosi a vita privata nella cattedrale di Notre Paper come "Fantasma II", ma questo è un altro discorso che implica ciò che preferisce ogni lettore (e niente impedisce che sia andata così o cosà alla fine... Henry ha progettato di rapinare Paperone, ma magari non vivrà mai abbastanza per aspettare il ritorno di Scrooge!)

PS: se proprio vogliamo fare la punta al... membro, possiamo dire che Gervasio poteva usare il nome italiano della cattedrale ("Notre Paper" appunto invece di "Notre Duck"...)
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: piccolobush - Martedì 6 Giu 2017, 18:53:29

quella era una battuta azzeccatissima invece: "Che faccia potrebbe avere un 'fantasma' che adora costruire monumenti con le monetine tipo ZP?" quella di ZP, appunto!

Che il fantasma sia Henry Quackett l'ho trovato forzato io in primis (ma non più forzato del giovane Paperone che incontra in Sud Africa il giovane Cuordipietra senza nemmeno saperlo...), però come dice Salimbeti il fantasma di 30 anni dopo potrebbe non essere più lui, ma solo un epigono (come ha fatto anche Amelia in una storia brasiliana per arrivare alla Numero 1!)

Poi io ho sempre pensato che il Fantasma di Barks sarebbe stato John Quackett in persona dopo la morte di Dolly Paprika, ritiratosi a vita privata nella cattedrale di Notre Paper come "Fantasma II", ma questo è un altro discorso che implica ciò che preferisce ogni lettore (e niente impedisce che sia andata così o cosà alla fine... Henry ha progettato di rapinare Paperone, ma magari non vivrà mai abbastanza per aspettare il ritorno di Scrooge!)

PS: se proprio vogliamo fare la punta al... membro, possiamo dire che Gervasio poteva usare il nome italiano della cattedrale ("Notre Paper" appunto invece di "Notre Duck"...)
Mettetevi insieme tu e salimbeti, premiata ditta "i due andrea": tra tutti e due in mezza pagina di forum avete tirato fuori più idee per sequel, prequel, retcon, reboot e via dicendo relativi ad una singola storia che i produttori di beatiful vi coprirebbero d'oro per garantirsi le vostre prestazioni ;D


[media]https://www.youtube.com/watch?v=jMtTq62Cioo[/media]
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: joe7 - Martedì 6 Giu 2017, 19:35:43
Come ho detto, non sono per nulla d'accordo con la stroncatura di piccolobush.
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: Gumi - Martedì 6 Giu 2017, 20:05:24
Ok. Legittimo. Ma sarebbe comunque d'auspicio un minimo di argomentazione (cosa ti è piaciuto della storia, in cosa non sei d'accordo, se solo sulla storia di fantomius o sei in disaccordo anche sulle altre... Discutere è l'essenza stessa del forum, non lanciamo la stilettata senza la spiegazione).

P.s.
Il ripetere in due topic diversi il medesimo concetto fa innervosire i moderatori.
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: piccolobush - Martedì 6 Giu 2017, 20:27:11
Come ho detto, non sono per nulla d'accordo con la stroncatura di piccolobush.
Per dire l'hai detto, due volte pure... Se ora mi dici anche perché...
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: salimbeti - Mercoledì 7 Giu 2017, 09:13:17
Forse perchè se vedo ripetere le stesse gag (con minime variazioni) di un'altra storia in quello che dovrebbe essere il momento clou della vicenda, tutto il mio interesse sfuma
Punti di vista il fatto di ripetere gag di una storia precedente per me non sfuma nulla è una interessante riferimento.
E' risibile perchè è tutto forzato, da atlantide alla
ricostruzione della medesima, dalla cattedrale come nascondiglio degli atlantidei alla motivazione per cui non chiede l'aiuto di fantomius, è un gigantesco castello di carte che si tiene in piedi con lo sputo. Basta leggere cosa dice henry a un certo punto: "non avevo calcolato che ci saremmo scontrati"!
Perchè mai? Me ne vado solo in giro a commettere furti facendo ricadere la colpa sul re dei ladri, uno che ha messo nel sacco detective di mezzo mondo e criminali dell'altro mezzo: perchè mai si dovrebbe interessare a me?
Tutto forzato perchè? In base a quale logica!
Perchè l'idea di Atlandide dovrebbe essere forzata?
Si tratta di storie a fumetti, in ogni storia anche nei più celebri capolavori , se uno si sforza si possono trovare incongruenze o situazioni "poco reali" o magari forzate.
Sarebbe come criticare la storia di Barks con motivazioni "forzartamente realistiche" del tipo ; che senso ha un fantasma vestito di nero che gira per la città di giorno ed entra nel deposito?! Come fa ad entrare nel deposito per aprire la cassaforte...è tutto forzato!
Oppure come fa un bidone dell'immondizia a fermare le pallottole nell'unghia di Kalì? è un espediente forzato ! e poi l'idea della macchina che ipnotizza Topolino nel doppio mistero di Macchia nera, e  il mantello che lo rende invisibile, Eta Beta che compare dal nulla...
Sono tutte forzature? Certo che lo sono! Ma questo non toglie nulla alla bontà generale della storia!
Nel caso di Gervasio videntemente per lui non erano così forzate, avevano una certa logica,  poteva trovare anche altri espedienti, che in ogni caso dal punto di vista di un'altro lettore sarebbero stati forzati in ogni caso.
Il fatto che le sequenze non soddisfano il tuo punto di vista non significa che siano forzate
Se 30 pagine sono considerate una storia breve è anche inutile continuare a discutere. Evidentemente non sono l'unico ad avere delle mappe mentali un po' sfasate
30 pagine non è certo una storia lunga! Chiamala breve, chiamala media ma certo non è lunga.
 L'ultima di Dolly di 60 pagine può essere considerata lunga e da la possibilità di sviluppare trame più complesse.
Le mappe mentali sono personali, raramente coincidono con la realtà, e sono non necessariamente sfalsate!
Basta rendersene conto ed accettarlo.
Barks aveva una caratteristica nelle sue storie, (non so se fosse lo stesso nella vita perchè non l'ho ovviamente mai conosciuto): sapeva non prendersi troppo sul serio. Quella storia, per quanto bella, mi ha sempre lasciato un po' interdetto per il finale, un non finale di fatto, quasi uno sberleffo, perchè scoprire che il fantasma è un sosia di paperone di fatto non spiega nulla.
Sono indeciso se pensare che sia stato davvero uno scherzo ai lettori oppure la prima cosa che gli è venuta in mente per chiudere una storia che forse non sapeva come concludere (magari era già arrivato al numero previsto di pagine e ha dovuto tagliare corto, non so). Quello che penso però è che la stessa "leggerezza" che ha avuto lui nell'inventarsi una cosa simile dovremmo averla anche noi lettori senza stare sempre a cercare tutti i puntini delle "i" o addirittura decidendo noi per gli autori se una storia è conclusa oppure no.
Detto questo a me se fantomius piace così com'è sono contento lo stesso, lo leggo meno volentieri rispetto all'inizio ma almeno contribuisce, spero, alla buona salute del settimanale e quindi permette l'uscita di tante altre storie, comprese quelle più aderenti alle mie mappe mentali 8-)
Ben detto, quello che dici di Barks è vero, ho parlato con chi lo ha conosciuto ed era così anche nella vita.
Per questo mi fa piacere quando altri autori prendono spunto con meticolosi particolari dalle sue storie, e approfondiscono (dal loro punto di vista chiaramente  che non necessariamente deve coincidere con il mio o con il tuo) e svelano elementi che Barks non aveva pensato o non aveva interesse ad approfondire.
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: salimbeti - Mercoledì 7 Giu 2017, 09:23:03
Mettetevi insieme tu e salimbeti, premiata ditta "i due andrea": tra tutti e due in mezza pagina di forum avete tirato fuori più idee per sequel, prequel, retcon, reboot e via dicendo relativi ad una singola storia che i produttori di beatiful vi coprirebbero d'oro per garantirsi le vostre prestazioni ;D

E quindi? cosa c'è di strano?
Mi pare che in questo forum praticamente tutti fantasticano su possibili scenari o sui propri desideri di veder realizzata una tale storia o di veder prima o poi svelato un certo retroscena.
Cosa centra Beautiful, che poi io non ho mai visto, tralatro non sopporto neppure le soap opera.
Per quale motivo gli scenari proposti dovrebbero trasformare la saga in una soap opera?
In base a questa logica svalutativa ogni serie o saga che svela retroscena e si evolve nel tempo, da quelle di Martina a quelle di Don Rosa, ed in questo caso Gervasio sarebbero delle Soap opera?

Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: Andrea87 - Mercoledì 7 Giu 2017, 10:13:27
ultima cosa: ovviamente ho grande rispetto per un utente storico e competente come "piccolo cespuglio", ma come ha dedicato mezza recensione a sviscerare il cinema di Kaurismaki per presentare al meglio possibile la storia di apertura (e da ciò traspare la sua enorme competenza), poteva anche fare altrettanto per inquadrare meglio la storia di Fantomius, visto che si tratta di una recensione ufficiale del papersera.
Fosse stato un commento al numero scritto nel forum, nemmeno gli avrei detto nulla perchè sarebbe stato un parere personale e non istituzionale.

per me la vicenda può benissimo chiudersi adesso e amici come prima ;)


per il resto, solo io ho trovato un De Vita nettamente migliore rispetto alle sue ultime prove? un tratto così pulito e "classico" non si vedeva da un po' e se non ci fossero stati smartphone e simili, potevo giurare che fosse un fondo di magazzino di 10 e passa anni fa! :o

tra l'altro, Cavazzano+De Vita da quanti millenni non si vedevano sullo stesso topo? Praticamente "il topo di catania" è stato una finestra sulle mie letture da bambino coi miei Maestri preferiti!
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: piccolobush - Mercoledì 7 Giu 2017, 10:43:59

E quindi? cosa c'è di strano?
Mi pare che in questo forum praticamente tutti fantasticano su possibili scenari o sui propri desideri di veder realizzata una tale storia o di veder prima o poi svelato un certo retroscena.
Cosa centra Beautiful, che poi io non ho mai visto, tralatro non sopporto neppure le soap opera.
Per quale motivo gli scenari proposti dovrebbero trasformare la saga in una soap opera?
In base a questa logica svalutativa ogni serie o saga che svela retroscena e si evolve nel tempo, da quelle di Martina a quelle di Don Rosa, ed in questo caso Gervasio sarebbero delle Soap opera?

Stavo per rispondere al tuo messaggio precedente, perchè meritava una risposta articolata, ad esempio sulla, a mio parere errata, equiparazione tra espedienti funzionali ad una storia che a volte richiedono la complicità del lettore e il piegare i meccanismi narrativi nella ricerca di una coesione forzata tra vari elementi.
Poi ho letto questo tuo messaggio e francamente mi è passata la voglia, di rispondere e in generale di discutere con te. Perchè stiamo parlando di fumetti e in genere cerco sempre di farlo con ironia (non era una presa in giro se l'hai interpretata così) o, appunto, senza prenderla troppo sul serio, ma vedo che da parte tua manca completamente.
Mi sembra che tu, relativamente a questo argomento, non sia nè lucido, nè sereno per cui chiudo qua,
ciao
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: piccolobush - Mercoledì 7 Giu 2017, 11:01:58
ultima cosa: ovviamente ho grande rispetto per un utente storico e competente come "piccolo cespuglio", ma come ha dedicato mezza recensione a sviscerare il cinema di Kaurismaki per presentare al meglio possibile la storia di apertura (e da ciò traspare la sua enorme competenza), poteva anche fare altrettanto per inquadrare meglio la storia di Fantomius, visto che si tratta di una recensione ufficiale del papersera.
Fosse stato un commento al numero scritto nel forum, nemmeno gli avrei detto nulla perchè sarebbe stato un parere personale e non istituzionale.
Se mi sono dilungato di più sulla storia di apertura è perchè è comunque un evento eccezionale (inteso nel senso di insolito) e poi perchè, essendo kaurismaki un regista di quelli che non se lo fila nessuno :P, mi sembrava opportuno cercare di inquadrare la sua opera presso chi non lo conosce.
Per Fantomius, invece qua c'è gente che ne sa molto più di me, sa a memoria persino l'albero genealogico e ricorda tutti gli episodi, non credevo fosse necessario approfondire più di tanto. Comunque penso che più di quello che ho detto tra recensione e interventi vari non potrei dire.
Una precisazione: le "recensioni" ufficiali non esistono. Sono tutte firmate anche per quello e sono inevitabilmente personali. Se io scrivo una cosa su fantomius o su korhonen, è il mio pensiero, non quello del papersera.
E il topic dedicato ad ogni uscita serve anche a questo infatti, a promuovere un dibattito tra gli utenti chiamando eventualmente in causa anche il recensore come in questo caso
Forse è il caso di mettere un disclaimer per ricordarlo anche all'esterno, non so

Già che ci sono rispondo anche su de vita: a me non piace più come rende il volto dei personaggi, soprattutto topi. Il mento e la bocca in particolare sono... strani.
Comunque anche a me è sembrato migliore ma pensavo fosse perchè, per la prima volta, l'ho letto non su carta, dal vivo, ma su uno smartphone ;D
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: salimbeti - Mercoledì 7 Giu 2017, 11:47:42
Stavo per rispondere al tuo messaggio precedente, perchè meritava una risposta articolata, ad esempio sulla, a mio parere errata, equiparazione tra espedienti funzionali ad una storia che a volte richiedono la complicità del lettore e il piegare i meccanismi narrativi nella ricerca di una coesione forzata tra vari elementi.
Poi ho letto questo tuo messaggio e francamente mi è passata la voglia, di rispondere e in generale di discutere con te. Perchè stiamo parlando di fumetti e in genere cerco sempre di farlo con ironia (non era una presa in giro se l'hai interpretata così) o, appunto, senza prenderla troppo sul serio, ma vedo che da parte tua manca completamente.
Mi sembra che tu, relativamente a questo argomento, non sia nè lucido, nè sereno per cui chiudo qua,
ciao
Continui ad immaginare scenari che fanno solo parte della tua fantasia e presupporre cose non dette e non vere.
Senza renderti conto che proprio questo presupporre è il tuo problema!
In che maniera l'avrei interpretata come una presa in giro?
Dove ho detto che mi sentivo preso in giro?
Ho intuito che stavi scherzando, tuttavia da quali elementi oggettivi si doveva capire che le tue asserzioni non erano una presa in giro? Una faccina sorridente alla fine non necessariamente significa che non è una presa in giro!
In base a cosa sostieni che la sto prendendo troppo sul serio?
Fai la lettura del pensiero altrui?
In quale maniera le mie argomentazioni non sarebbero lucide?
Fino ad ora sembra evidente che la lucidità, la logica e le argomentazioni oggettive mancano a te!
In ogni caso fai bene a sublimare l'argomento è un meccanismo di difesa evoluto :)
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: Gancio - Mercoledì 7 Giu 2017, 19:35:46
In evidente ritardo per ragioni fieristiche, vorrei dire anch'io la mia su questo particolare numero  :)

Il papero senza passato (Korhonen/Cavazzano): senza dubbio la storia forse più attesa e che destava maggiore curiosità! Ho letto con interesse tutte le osservazioni finora avanzate, e devo ammettere che più d'una risultano logiche e condivisibili. Nel mio piccolo, da ignorante di cinema d'autore (non che preferisca i blockbuster coi robottoni, eh, semplicemente vado poco al cinema) e peggio che mai di pellicole finlandesi, mi limito ad un parere sulla storia in se e basta, senza trascendere in ambiti che non padroneggio. Allora, se da un lato mi sono accostato alla storia cercando di attenuare il solito pregiudizio sulle danesi, dall'altro non nutrivo grandi aspettative poichè mi era sconosciuta la figura di  Aki Kaurismäki. Ho preferito dare una seconda lettura prima di avventurarmi in un giudizio, ma ora posso dire che la storia mi è abbastanza piaciuta, pur non riuscendo a gridare al capolavoro. Senza dubbio ha il pregio di riuscire a trasmettere delle emozioni, semplici indubbiamente, forse banali, ma di certo qualcosa me l'ha lasciata, e già in questo si allontana molto dal piattume delle sue connazionali. La cornice non brilla certo per originalità, tuttavia a mio modo di vedere non risulta un aspetto penalizzante, posto che è solo un escamotage per entrare nel vivo della vicenda. E la vicenda ha un ritmo lento, che ti (mi) permette di gustarne tutta la drammaticità (in salsa disney) in un'atmosfera fatta di povertà materiale e di grande umanità: le tematiche sono assolutamente serie, povertà ed emarginazione, voglia di riscatto, ma trattate in una maniera cosi delicata che non possono lasciare indifferente il lettore, non il sottoscritto quantomeno. Ho poi apprezzato l'uso dei personaggi, forse un po' ot Nonna Papera, ma per il resto, visto e cosiderato che la vicenda si svolge in una dimensione onirica, nessun problema, anzi risulta molto bello vedere interagire paperi e topi (peccato che proprio Topolino si veda cosi poco). Infine, graficamente è da applausi, il tratto di Cavazzano risulta sempre appropriato alle varie scene, con espressioni realistiche che ben accompagnano le situazioni che si sussiegono negli alti e bassi della vicenda. In definitiva, non sarà un capolavoro, non rimarrà negli annali, eppure una tantum fa piacere trovare storie cosi!
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Le strabilianti imprese di Fantômius, ladro gentiluomo - Notre Duck (Gervasio): altra bella prova di Marco Gervasio, piena di azione e con un buon ritmo. La particolarità consiste nel voler esplicitamente omaggiare una gran bella storia di Barks, inserendo varie citazioni e con vignette molto simili, tuttavia è opportuno chiarire che si tratta di due storie profondamente diverse, e non credo nemmeno per un momento che Gervasio abbia voluto "copiare" Barks. In realtà la storia si inserisce nella macrotrama orizzontale di Fantomius che il bravo Marco porta avanti già da un po', e la vicenda risulta scorrevole e dinamica. Le uniche perplessità riguardano solo il finale, dove personalmente non avrei inserito il particolare del modello della cattedrale realizzato con le monete, per due ragioni: la prima è che risulta un po' forzato il motivo addotto da Henry (passatempo?) per la sua realizzazione, la seconda è che in assenza di quel riferimento non si sarebbe neppure posto il problema "fisico" della scarsa rassomiglianza dello stesso Henry con il personaggio visualizzato da Barks, dato che si sarebbe benissimo potuto sostenere che i due "fantasmi" (quello barksiano e quello di Gervasio) fossero due paperi diversi. Nel complesso tuttavia, il giudizio resta positivo ed il voto risulta un po' stretto.
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Zio Paperone e il club dei brontoloni (Stabile/De Pretto): breve assolutamente originale e divertente, complimenti a Vito Stabile per l'idea di mettere assieme tre personaggi molto eterogenei accomunandoli attraverso il brutto carattere!
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Archimede e il caos del TR.AN.QU.IL.LO. (Zemelo/Ermetti): storia semi-breve divertente il giusto, forse poco originale nel riproporre il cliche dei soliti effetti collaterali dell'invenzione di Archimede, anche se compensa con l'idea di farli patire proprio al geniale inventore. Forse, però, risulta un tantino forzata in alcuni punti-chiave, come l'escamotage del bullone che da vita a tutta la vicenda, o la soluzione finale. Qui, in effetti, il voto è un pochetto generoso.
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Indiana Pipps e l'esilarante tesoro dei Ridolones (Camerini/De Vita): attendevo con curiosità questa storia, ma dico subito che ne son rimasto deluso! Se il tratto grafico di De Vita, anche se non ai livelli d'un tempo, resta comunque appropriato al personaggio, è la trama il punto debolissimo della storia: tutto troppo banale, poco avventuroso e a tratti quasi inverosimile. Ok la creazione di un nuovo avversario, ma non basta a dare senso all'estrema sempicità che aleggia in tutta la vicenda.
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In definitiva, questo 3210 risulta un numero di fatto decrescente: parte bene con una storia originale e "diversa", mantiene un buon livello con la nuova avventura di Fantomius che sfiora le 4 stelle solo per alcune forzature nel finale, prosegue con due brevi sufficienti e si perde nel finale con un Indiana Pipps lontano parente dell'archeologo dell'avventura dei bei tempi.

Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: Topdetops - Mercoledì 7 Giu 2017, 20:09:52
La mia recensione:
Il papero senza passato-Voto 10:
Capolavoro in stile Cavazzano
Notre Duck-Voto 7:
Trama coinvolgente ma poco originale. Nonostante belle rivelazioni sulla saga ho fatto fatica a digerire questo plot, e devo dire che non si tratta di un Fantomius di altissima qualità
Zio Paperone e il club dei brontoloni-Voto 5,5:
Simpatica ma ci vorrebbero più pagine
Archimede e il caos del tranquillo-Voto 6:
Mi ha decisamente annoiato. Si poteva fare di meglio, in alcuni passaggi e' stringata e in altri e' tirata per le lunghe
Indiana Pipps e l'esilarante tesoro dei Ridolones-Voto 5:
Il voto dice tutto
Numero IHMO sottotono. Lo salva la danese. [smiley=voto2.gif]
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: Kim Don-Ling - Giovedì 15 Giu 2017, 07:54:24
Su questo numero sono d'accordo con piccolobush pressoché su tutto.

(Premetto che non ho visto il film a cui si ispira). La storia iniziale, che pure non è altro che una tipica vicenda di un papero che ha perso la memoria, ha un respiro che mi ha veramente colpito. Le tavole mute di Cavazzano raccontano molto più di quanto farebbero se riempite di dialoghi, ed è proprio quello ciò che evita alla storia di trascinarsi stancamente verso un inevitabile ritorno della memoria. Idem per quanto riguarda la morale, che è sì evidente, ma non viene strombazzata con pagine e pagine di spiegazioni che la renderebbero indigesta e ridondante. Bello anche l'uso dei personaggi, con il cast allargato e usato in maniera anomala ma non per questo sbagliata: Orazio e Clarabella sono perfetti come amici di Paperino, Gambadilegno funziona benissimo come gendarme inflessibile che poi si ammorbidirà (in fondo è un po' la sua parabola), anche Nonna Papera spiazza un po' in un ruolo che sembrerebbe fatto per Paperone, ma che toglie banalità alla scelta. Unica critica, la cornice del sogno; per il resto, un gran bell'adattamento.

Su Notre Duck mi limito a dire che non sono un grande amante dei sequel (barksiani o meno). Inoltre, più la storia da cui prendono spunto è fra le mie preferite, meno è probabile che la ripresa mi piaccia. Questa storia non fa eccezione e aggiunge imho un tassello abbastanza inutile tanto per il mondo di Fantomius che relativamente ai misteri della cattedrale. Peccato.
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: Paperinika - Giovedì 15 Giu 2017, 12:59:49
Recupero anch'io questo numero, perchè la storia di Korhonen e Cavazzano due parole le merita, eccome se le merita.

Non ho visto il film da cui è tratta, né posso definirmi una appassionata di cinema o di film d'autore, però nel suo ruolo di storia a fumetti mi ha colpito, e non poco.

Sarà la presenza di un cast allargato (che raramente ho visto recitare in maniera così naturale), saranno le tematiche serie, sarà l'atmosfera realistica, sarà il ritmo particolare, la mimica... però mi ha lasciato molte sensazioni belle, risultato che invece diverse altre storie "classiche" mancano spesso clamorosamente!

Altro che bidone colossale! ::)

Il resto non mi ha entusiamato più di tanto, devo dire, a parte Fantomius, che mi coinvolge sempre per le sue atmosfere e per i suoi personaggi e le loro vicende familiari, però stavolta l'insieme mi è sembrato un po' troppo artefatto: a mio avviso con le ultime storie si è persa per strada la freschezza e spigliatezza dei primi episodi, ed è un gran peccato.
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: edge - Sabato 24 Giu 2017, 15:28:14
Il papero senza passato Non conosco il film finlandese "L'uomo senza passato", eppure ho avuto ugualmente la sensazione che nella storia ci fosse poca,pochissima intensità. Un fatto positivo è la compresenza di paperi e topi che non si vedeva da un po, per il resto, trattandosi di una storia "di cartello", sono rimasto un po deluso.
Le strabilianti imprese di Fantomius Bella storia, anche se non la migliore, non troppo originale... Però Fantomius è sempre Fantomius, le sue avventure sono imperdibili!
Archimede e il caos del T.R.A.N.Q.U.I.L.L.O. Simpatico spaccato di Archimede, buon lavoro di Zemelo ed Ermetti
Indiana Pipps e l’esilarante tesoro dei Ridolones Ottimi disegni, ma da una storia con Indiana protagonista ci si attende un po piu di effervescenza
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: Zarathustra - Domenica 2 Lug 2017, 18:06:05
Ciao, ho scoperto solo ieri questo forum e sono tornato a leggere Topolino solo di recente, proprio con questo numero. Scusate in anticipo se riporto su topic un po' più vecchi. Riporto il mio commento che avevo scritto il 4 giugno:

Torna il periodo caldo e con esso torna in me la voglia di leggere Topolino. Ho voluto riprendere col numero uscito mercoledì scorso sia perché parlare in rete cose appena uscite facilita la discussione ed il confronto con altri e sia per la presenza di Cavazzano, co-autore del primo racconto, parodia de L'Uomo Senza Passato. Nonostante non abbia visto il film, Il Papero Senza Passato l'ho trovato gradevole, originale, con uno sfondo profondo ma leggero, per non farne uscire una storia pesante nei confronti del bambino a cui importa poco e vuole solo divertirsi.
Interessante l'editoriale che mette a confronto scene del film e vignette.

Il secondo racconto, dedicato a Fantomius, si apre subito con un omaggio alla serie TV Strange Things. Solitamente, le poche volte che mi sono capitate, ho saltato le storie dedicate a questo personaggio, legato a Paperink, lato di Paperino che fin da piccolo non ho mai sopportato, nonostante sia appassionato di supereroi. Preferisco il classico dormiglione/lucida monete/galoppino dello Zio Paperone nei suoi viaggi alla ricerca di tesori. Però stavolta ho fatto lo sforzo di leggere Notre Duck e non me ne sono pentito, un mistero da risolvere ed una soluzione entrambi interessanti.
Nonostante la continuity che richiama eventi passati, non ho avuto difficoltà a godermi la storia.
(https://3.bp.blogspot.com/-ivUDp0V6GjU/WTPmSWuKRDI/AAAAAAAAFT8/2z9MlroWVusgyIjB0EVrTzRShw4XQwpKgCLcB/s320/topolino%2B3210%2Bp%2B059.jpg)
Mi hanno fatto sempre ridere questi riadattamenti di opere d'arte, sia nei fumetti che nei cartoni.

Il terzo è un breve racconto dedicato a Zio Paperone, Dinamite Bla e Anacleto, il vicino di Paperino del quale ho un vuoto totale. Simpatico questo Club Dei Brontoloni, di cui potrei fare tranquillamente parte.

Il quarto con Archimede, uno dei miei personaggi preferiti (da piccolo avrei voluto essere come lui per creare invenzioni impossibili) è simpatico ma non mi ha fatto impazzire, colpa dell'invenzione che non mi ha detto nulla.

Infine torna un altro dei miei preferiti dell'infanzia, da appartenente alla generazione Indiana Jones non poteva essere altrimenti, tanto che avrei voluto fare il suo mestiere: Indiana Pipps! Storia d'avventura (mio secondo genere preferito, dopo la fantascienza ma prima dell'horror) molto carina, scorrevole e stramba, come ci ha abituati il cugino avventuriero di Pippo.
Anche qui appaiono Tip e Tap, visti anche nel primo racconto, personaggi che non ho mai amato particolarmente ma che non avevo mai rivisto quando ho ripreso a leggere Topolino da grande.

Simpatiche anche le due one page stories finali con Paperoga.

Riprendere a leggere Topolino dopo mesi proprio con questo numero è stata una classica botta di c**o!
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: cianfa88 - Sabato 26 Ago 2017, 14:08:05
Volevo complimentarsi per la bella e interessante discussione, cosa rara sui topic di Topolino libretto. Cmq io di quel regista finlandese ho visto Miracolo a Le Havre, non ci avevo capito niente poi ho visto che tutti i critici lo osannavano e da lì ho concluso che di cinema non ne capisco niente :)
Titolo: Re: Topolino 3210
Inserito da: Zarathustra - Domenica 27 Ago 2017, 02:33:31
Volevo complimentarsi per la bella e interessante discussione, cosa rara sui topic di Topolino libretto. Cmq io di quel regista finlandese ho visto Miracolo a Le Havre, non ci avevo capito niente poi ho visto che tutti i critici lo osannavano e da lì ho concluso che di cinema non ne capisco niente :)
O forse sono tutti i critici a capire veramente poco... mai capito il cinema d'autore tanto osannato da codesti individui.
Non dico di essere un fan dei blockbuster hollywoodiani, anzi, non li sopporto ma i capolavori sono altri, non 'ste rotture di palle, pesanti come Ciccio, tragici, incomprensibili... e non mi riferisco al regista finlandese che non conosco affatto ma a tante schifezze che vincono a Cannes o a Venezia.
A me pare vogliano solo apparire come professori che ne capiscono solo loro di cinematografia, quelli che oggi vengono chiamati radical chic.